Visualizzazione post con etichetta francois ozon. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta francois ozon. Mostra tutti i post

giovedì 19 aprile 2018

Il fascino del male e dei malefici film della settimana




I film migliori in uscita nei cinema italiani li trovate tutti in questa rubrica. E anche quelli peggiori, tranquilli.
Quali sono le pellicole, a sorpresa piuttosto promettenti, in arrivo nelle nostre sale in questo fine settimana?
Scopriamolo insieme ai commenti miei, del mio collega-rivale-co-conduttore della rubrica Mr. James Ford e di una nuova ospite, che in questa puntata è...

Maria Elisabetta Alberti Casellati?!?

No, dai. Almeno qua no!
Visto che Maria Elisabetta Alberti Casellati Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare è già troppo impegnata, per fortuna ospitiamo al suo posto Sabina alias Fragola, la creatrice di Una fragola al giorno, il blog più fragoloso in circolazione sul web. Anche perché onestamente di blog fragolosi non è che ce ne siano molti altri in giro... 


Molly's Game
"Meno male che questa settimana nella rubrica c'è Fragola, se no avrei già abbandonato la lettura del pezzo da un pezzo."

lunedì 11 dicembre 2017

L'oroscopo di Pensieri Cannibali





Ariete

Questa settimana verrete licenziati, il tipo/la tipa vi lascerà e avrete pure un principio di peste bubbonica, ma comunque cos'è quel muso triste? Su con la vita!
Film consigliato della settimana: Alex l'ariete perché, anche se vi andrà tutto storto, capirete che le cose nella vita vi vanno comunque meglio rispetto ad Alberto Tomba con la recitazione.

"M'hanno pure arrestato quando ho dichiarato di essere un attore."

venerdì 8 maggio 2015

UN MAMMO PER AMICA





Una nuova amica
(Francia 2014)
Titolo originale: Une nouvelle amie
Regia: François Ozon
Sceneggiatura: François Ozon
Tratto dal romanzo: The New Girlfriend di Ruth Rendell
Cast: Romain Duris, Romain Duris, Anaïs Demoustier, Isild Le Besco, Raphaël Personnaz, François Ozon
Genere: transitorio
Se ti piace guarda anche: Transparent, La pelle che abito, Mrs. Doubtfire

Ciao care, come va oggi?
Io sto di-vi-na-men-te. Sono andata a farmi una manicure, che levati. Adesso mi odierete tutte stronzette perché ho delle mani che sono un in-can-to.
E ora mi sento un po' di Katy Perry e sputtaneggio alla grande ballando in camera mia con solo gli slippini indosso. You're hot then you're cold, you're yes then you're no, you're asganaway then what's american boys. Perché mi sento Katy? Perché oggi mi sono voluta coccolare: mi sono presa una pausa dal lavoro e mi sono vista un bel film. No, non uno di quei film che si guardano in compagnia del vibratore, sciocchine. Un film film. Un film serio. A tratti fa ridere, ma serio. Il film si chiama Una nuova amica e dentro c'è un canzone di Katy Perry. A-do-ro Katy e le sue canzoni nei film sono sempre perfette. Calzano come un paio di Louboutin nei miei piedini di fata. L'avete visto Un sapore di ruggine e ossa?
No?
Ma non li vedete i film francesi?
Cosa siete, dei bruti? Dei selvaggi che guardano solo Fast & Furious e le partita della Giuventus?
Lì in Un sapore di ruggine e ossa suonavano “Firework”: belliiiiiiiiiiiiiiissima “Firework”!!! ❤
L'hanno messa pure in The Interview: divertentiiiiiiiiiiiiissimo The Interview!!! XD
Qui in questo nuovo film che mi son vista, Una nuova amica, mettono invece “Hot N Cold”, quindi balliamo, puttanelle!
Forza dai, twerkate con quei sederi!
Sputtaneggiamo, ah yeah!

domenica 19 gennaio 2014

GIOVANE E SGUALDRINELLA




Giovane e bella
(Francia 2013)
Titolo originale: Jeune & Jolie
Regia: François Ozon
Sceneggiatura: François Ozon
Cast: Marine Vacth, Géraldine Paillhas, Frédéric Pierrot, Lucas Prisor, Johan Leysen, Serge Hefez, Fantin Navat, Nathalie Richard, Djedje Apali, Charlotte Rampling
Genere: alla puttanesca
Se ti piace guarda anche: Io ballo da sola, Sleeping Beauty, Nella casa

Sì può fare una pellicola su una baby-prostituta evitando sia di sparare giudizi moralistici che di scadere nella cronaca alla Studio Aperto?
Sì, se a farla sono in Francia.
La pellicola inizia con le tettine giovani e belle di Marine Vacth. E già il film ci piace.
Poi Marine Vacth si masturba in camera sua. E il film ci piace ancora di più.
Tempo pochi altri minuti di pellicola e Marine Vacth perde la verginità. E il film ci piace in maniera incredibile.
E poi Marine Vacth si mette a fare la escort a pagamento. E il film è in odore di capolavoro.

Scherzi a parte, di cosa parla Giovane e bella l’avrete già capito. Di una ragazza giovane (17 anni) e bella (diciamo anche figa) che compie quel fatidico passo che la trasforma in donna.
La prostituzione?
No, la perdita della verginità. Una volta presa confidenza con il sesso, la giovane e bella Isabelle ci prende gusto e si mette come detto a fare la professione più vecchia del mondo.
Quella del ladro?
No, questa volta stavo parlando proprio della prostituzione. Insomma, volete stare più attenti e attente mentre leggete, invece di mandare messaggini erotici?

La nostra Isabelle, che potrebbe essere pure la vostra Isabelle per appena 300 euri, si mette così a fare sesso con un sacco di uomini, per lo più anziani. Tra i suoi clienti c’è ad esempio un vecchietto che sembra il tipo con i capelli bianchi di Mad Men, mentre un altro somiglia a un inquietante incrocio tra Bersani e Berlusconi. Le capita in pratica di tutto, ma ormai non può più tirarsi indietro, perché “puttana una volta, puttana per sempre”. Oppure no? Oppure anche lei a un certo punto la smetterà di fare la vita e cambierà, magari per amore, come in Pretty Woman o in American Gigolo?

Un'immagine dal film?
No, una foto dalle vacanze al mare di Marine Vacth.
A raccontare una storia così rischiosa è il prolifico Francois Ozon, uno che se non gira 12 film al secondo non è contento. Oltre che prolifico quanto e più di Woody Allen, Ozon è pure un regista guardone, come Hitchcock e De Palma, ed è pure un regista sporcaccione, come Quentin Tarantino, i nomi sopra citati e… praticamente il 99% dei registi mondiali, a parte il puritano Spielberg.
Il tema del voyeurismo, già ben presente nel suo precedente film Nella casa, ritorna qui con prepotenza. Ozon ci mostra come il sesso sia vissuto, almeno dai personaggi del suo film, non come qualcosa di personale e magari sentimentale, ma più come un qualcosa da guardare dal di fuori, e su questo credo che anche Don Jon potrebbe essere d’accordo. Il patrigno (l’ottimo Frédéric Pierrot dell’imperdibile serie tv Les Revenants) becca nuda Isabelle sotto la doccia, il fratellino la “spia” con un binocolo e la guarda da dietro alla porta mentre si tocca e no, anche se potrebbe sembrare non siamo in una commedia sexy all’italiana degli anni ‘70/’80 con Lino Banfi. Qui siamo in una pellicola francese tres chic girata con estrema classe e raffinatezza. Il voyeurismo è talmente onnipresente che persino la protagonista mentre perde la verginità si vede dall’esterno. È sempre un guardare da fuori, senza mai essere coinvolti in prima persona.

"Certo che tua figlia è proprio una gran zoccola!"
"Te la faresti, vero?"
"Chi? Iooo? Ma figuriamoci! Non me la farei mai... con te in casa. Non dovevi
uscire, tesoro?"
A rendere in maniera tanto viva una ragazza così poco viva a livello emotivo ci pensa la strepitosa quasi esordiente Marine Vacth, un volto (e un corpo) di quelli folgoranti che speriamo di rivedere ancora impiegati a dovere. E quest’ultima affermazione non voleva avere sottintesi sessuali. Non solo, almeno.
A intrigare, oltre alla pruriginosa vicenda, oltre alla meravigliosa protagonista, oltre alla splendida e variegata colonna sonora capace di spaziare da Françoise Hardy a M83 e Crystal Castles, è anche lo svolgimento di Ozon. Uno che i temi li sa proprio scrivere per benino, come aveva già dimostrato Nella casa. La pellicola ha uno sviluppo nient’affatto che banale e il finale evita brillantemente il pericolo di finire nella moccianata, come per un istante la visione di un ponte con i lucchetti aveva fatto temere. Ma non abbiate paura. Non siamo in Italia e dietro alla pellicola non c’è Moccia. Qui siamo in Francia e alla regia/sceneggiatura c’è un autore che non si sta rivelando per niente un buco nell’acqua, figuriamoci nell’Ozon.
Ora vi lascio. Faccio un salto sul sito Rencontrez & Vous che c’ho 300 euri da investire per bene.
(voto 7,5/10)



venerdì 26 aprile 2013

OGGI TEMA SUL FILM NELLA CASA


Tema
Parla dell’ultimo film che hai visto


Svolgimento di Jessika
Cioè Prof, ieri sera dovevo andare a ballare con la Kikka al Fangtasia ma poi quella stordita m’ha tirato un pakko ke più pakko non si può perkè i genitori nn l’han più fatta uscire e le han gridato qualkosa tipo: “Se stasera esci, al koncerto dei 1Direction non t facciamo + andare, sgualdrinella!” e allora m’è tokkato far skattare il piano B: kiamare il Gianlu, ke è troppo il mio migliore amico e lui x per me c’è sempre e lo so ke sono una stronza xkè lo kiamo solo quando non c’ho un kazzo di meglio da fare e… oops, sorry Prof, m’è skappata 1 parolaccia e cmq lui m’ha detto: “Andiamo al cinema?” e io: “Sì, ma cioè non farti strane idee cioè nn siamo una koppia, te kapì?” e lui “Sì, sì, certo,” e m’ha portata a vedere un film francese ke parla di questo ragazzo karino che io cioè gliela darei anche se mi korteggiasse con solo tipo 2 o 3 SMS e ‘sto tipo va a kasa di un altro tipo ke invece è più cesso e a lui non gliela darei manko dopo 2 o 3 mila SMS ma forse per 2 o 3 mila euri sì e questi 2 fanno i kompiti assieme e quello + karino aiuta quello + stupido a prendere dei bei voti a scuola e magari avessi anch’io un amiko fiko kosì ke mi aiuta invece di quello stordito del Giukas che viene a farmi ripetizioni e al massimo mi fa prendere 5-- e poi tutto quello che succede nella kasa dell’amiko il ragazzo + karino lo rakkonta al suo prof d’italiano attraverso dei temi e insomma è un po’ quello ke sto facendo io adesso con lei Prof, ma non si faccia strane idee Prof, che io non le racconto tutto quello ke mi kapita Prof e le parlo solo del film Prof e a un certo punto i 2 si baciano, intendo i 2 del film Prof mika io e il Gianlu ma ke Prof è scemo? e forse il bacio non c’è stato x davvero e forse era solo una kosa immaginaria e a dirla tutta non c’ho kapito bene molto anke xké la Kikka kontinuava a mandarmi un mex dietro l’altro e diceva ke Selena Gomez era tornata con Justin Bieber e io le ho risposto ke secondo me era tutta una bufala e kosì mi sono persa nella trama e nn è nemmeno tutta colpa mia e della Kikka è anke xkè è troppo strano kome film e dovevo immaginamelo visto ke il Gianlu pure lui è strano forte ed è fissato con tutti ‘sti film d’autore e tutte ‘ste kazzate che io non kapisco e… sorry Prof, m’è scappata di nuovo 1 parolaccia e adesso mi skappa la kakka e quindi konsegno ke devo andare in bagno e questa volta non faccia lo stronzo e mi dia almeno un 6, ke c’ho preso pure il congiuntivo, bang!

XOXO
Jessika 


Svolgimento di Kikka detta Kikka
L’ultimo film che ho visto non è che l’ho proprio visto. Me l’ha raccontato la Jessika. Parla di un ragazzo che racconta il rapporto di amicizia con un suo compagno di classe attraverso una serie di temi scolastici che consegna al suo prof di italiano e se devo essere proprio sincera non mi ha fatto venire una gran voglia di vederlo. Però sa che c’è, Prof? Glielo consiglio. A lei, sì, a lei. Perché parla di un prof di italiano come lei e quindi lei si divertirà un mondo. Ma quanto sono brava? Do’ pure i consigli ai prof e i miei genitori m’hanno messa lo stesso in punizione e spero che per il concerto dei One Direction di maggio gli sia passata altrimenti la mia vita è troppo finita.


Svolgimento di Giucas
Film?
Io l’unico sport che seguo è il calcio, mica ‘ste robe da effeminati come il Gianlu.
Forza Juve! Campioni d’Italia!


Svolgimento di Gianluca detto Gianlu
L’altra sera me ne stavo a casa tranquillo a vedermi un episodio di Game of Thrones. Questa terza stagione non è che mi stia convincendo del tutto, però lo guardo comunque in religioso silenzio e quando m’è arrivato un messaggio sul cellulare ero già pronto a spegnerlo o peggio a scaraventarlo contro il muro, quand’ecco che ho letto il nome sul display: Jessika. La mia Jessika. Beh, mia non proprio. Work in progress. Sto lavorando per voi. Mi chiede di andare fuori con lei e io penso che questa sera devo fare la grande mossa. Devo uscire dalla friend zone e farle capire ciò che provo veramente.
Amore?
Ma và, prof, ma in che epoca vive, porca zoccola?
Ho solo voglia di scoparla, questo è ciò che provo veramente per lei. Le propongo allora un cinema, così avremo la possibilità di stare vicini al buio. Cosa andare a vedere, però?
Iron Man 3? No, ci sarà la sala piena di gente. Troppo poco intimo.
Decido allora di andare a consultare il blog Pensieri Cannibali. L’ultimo film di cui si parla si chiama Nella casa e viene osannato come “Una nuova perla di cinema francese da non perdere” e come “Una visione sorprendente, intrigante, stimolante per gli occhi e per il cervello” e a cui viene assegnato il voto di 17/20. Di solito i voti sono in decimi, ma dev’essere una citazione del film o che so io. Se Pensieri Cannibali ne parla così bene, significa che è uno di quei film che NESSUNO andrà a vedere, cosa che significa anche: sala vuota tutta per me e per la Jessika.

La passo a prendere in scooter e ce ne andiamo fino al multisala Michelangelo Antonioni in cui nella saletta più minuscola che Jessika ha definito “sala house” proiettano questo benedetto Nella casa. Siamo quasi soli, c’è solo una coppietta di vecchietti, avranno almeno 35 anni, ma per il resto non c’è nessun altro. Come immaginavo. Pensieri Cannibali è sempre affidabile, per le pellicole che non si fila nessuno.
Inizia il film ed è più interessante di quanto immaginassi. È una riflessione profonda sul rapporto tra professore e studente, sull’insegnamento, che si domanda: “Chi insegna a chi? Chi è il vero insegnante? Il prof o l’alunno?”.
Non solo, parla anche dell’importanza del narrare, dell’importanza delle storie nella nostra vita. Allo stesso tempo ha una componente thriller, una tensione costante che accompagna dall’inizio alla fine della visione, al punto che mi sono perso talmente nel film da dimenticarmi la vera missione per cui ero lì al cinema con Jessika. Quella lì intanto invece di stare a guardare questa magnifica pellicola che sembra un Woody Allen più inquieto e francese era lì che messaggiava con quella scema della sua amica.
Questo mentre sullo schermo si susseguiva una visione che come diceva Pensieri Cannibali è “Sorprendente, intrigante, stimolante” e per una volta c’aveva preso in pieno. E oltre a tutto quello che ho già detto è anche un film sulla famiglia, sulla borghesia francese, sull’iniziazione sessuale, sulla voglia di evadere dalla proprie vite e andare a ficcanasare dentro le case degli altri, come faceva James Stewart ne La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock, vecchio film recentemente scoperto sempre grazie a Pensieri Cannibali. Solo che qui il protagonista partecipa in maniera più attiva.
Il ragazzino protagonista, il giovane quasi esordiente Ernst Umhauer, che Pensieri Cannibali consiglia “vivamente di tenere d’occhio”, si va a infiltrare nella casa di un suo compagno di classe. Prima gli dà lezioni di matematica e poi diventa il suo migliore amico e quindi diventa quasi un secondo figlio per i suoi genitori, interpretati da Denis Ménochet, che avevo già visto nella scena d’apertura di Bastardi senza gloria, e da una Emmanuelle Seigner splendida desperate houseMILF. Tutto quello che succede nella casa del suo nuovo amichetto lo racconta al suo professore d’italiano. Prima in un tema, quindi attraverso una serie di testi che scrive apposta per lui e poi…
E poi succedono altre cose che mi hanno fatto del tutto dimenticare di Jessika. Fino ai titoli di coda, in cui ha soprannominato il regista "Buco nell'Ozon". Mentre la riaccompagnavo a casa le ho chiesto se il film le era piaciuto e lei, dopo una pausa un po’ troppo lunga, mi ha risposto con un: “Sì” non troppo convinto e quando si è tolta il casco mi ha subito salutato e se n’è andata in fretta prima che potessi provare a baciarla e chissà, forse lei avrebbe voluto che ci provassi al cinema ma è tutta colpa di questo maledetto film, davvero troppo “Sorprendente, intrigante, stimolante”, dannato Pensieri Cannibali che c’aveva ragione e la prossima volta la Jessika la porta a vedere un film con Enrico Brignano o Alessandro Siani che così sono sicuro di non distrarmi nella visione. Però forse è meglio di no, in quel caso a quella stordita potrebbero piacere e quindi mi tocca continuare a tenere d’occhio Pensieri Cannibali che tanto di solito non ci prende con i consigli e questo Nella casa è stata la classica eccezione che conferma la regola.


Nella casa
(Francia 2012)
Titolo originale: Dans la maison
Regia: François Ozon
Sceneggiatura: François Ozon
Tratto dall’opera teatrale: El chico de la última fila di Juan Mayorga
Cast: Ernst Umhauer, Fabrice Luchini, Kristin Scott Thomas, Denis Ménochet, Emmanuelle Seigner, Bastien Ughetto
Se ti piace guarda anche: La finestra sul cortile, La classe, Afterschool
(voto 17/20)


giovedì 18 aprile 2013

I FILM CHE SI FANNO LE CANNES


Festival di Cannes 2013, è stato annunciato il (notevolissimo) programma.
Chi c’è nella kermesse che si terrà dal 15 al 26 maggio a Casale Monferratonnes?
I nomoni importanti non mancano certo. A contendersi l’ambita Palma d’Oro e gli altri premi ci sono alcuni pezzi grossi come il danese Refn con il suo atteso Only God Forgives ancora in team con Ryan Gosling. Sarà il nuovo Drive?



C’è un nome italiano: Paolo Sorrentino, con il suo misterioso La grande bellezza. Ce la farà a risollevare le sorti comatose del nostro cinema? E ce la farà Sabrina Ferilli ha conquistare il premio di miglior attrice? La vedo dura. Soprattutto per la Ferilli…



C’è anche un’italiana ma ormai naturalizzata francese: la super radical-chic Valeria Bruni Tedeschi, unica donna in Concorso.
L’esercito americano sbarca in Costa Azzurra con l’ennesimo film del prolifico Steven Soderbergh, con i fratelli Coen che propongono una pellicola ispirata alla vita del musicista folk Dave van Ronk, con il nuovo di Alexander Payne e con James Gray, già autore de I padroni della notte e Two Lovers e che nel cast del suo nuovo The Immigrant vanta Jeremy Renner, Joaquin Phoenix e Marion Cotillard.
Attenzione poi a un certo Roman Polanski e al suo promettente Venus in Furs, al giappo Takashi Miike, all’iraniano Asgar Farhadi che cerca la conferma dopo l’acclamazione mondiale ricevuta con il precedente Una separazione. Non manca nemmeno il cinema francese, con in prima linea Francois Ozon che con il recente Nella casa, attualmente nei cinema italiani, ha realizzato un filmone e che a Cannes 2013 propone il suo nuovo Jeune et Jolie.

Nella sezione parallela Un certain regard il menù non sarà da meno. Anzi. In pole position svetta The Bling Ring della mia idola Sofia Coppola con Emma Watson trasformatasi con una magia da Hermione a bomba sexy.



Nella sezione Un certain regard ci saranno anche i film da registi di James Franco e Valeria Golino, più il Il sospetto.
nuovo lavoro di Claire Denis. Direttore della giuria di questa categoria sarà Thomas Vinterberg, di recente tornato in gran forma con

La giuria del Concorso Ufficiale del Festival sarà invece presieduta dal cavallo da guerra Steven Spielberg, che se come regista è ormai bollito, come intenditore di cinema si spera se la cavi ancora. La madrina del Festival sarà Amelie Poulain, volevo dire Audrey Tautou, in quella che si preannuncia quindi un’edizione zuccherosissima, ma chissà che non ci riservi qualche sorpresa…

Occhio infine anche ai film fuori concorso, in cui si segnalano l’opera seconda di J.C. Chandor, che aveva esordito alla grande con Margin Call, e la nuova pellicola di Guillaume Canet, con un super cast formato dalla sua mogliettina Marion Cotillard, più Mila Kunis, Clive Owen e Matthias Schoenaerts.
Possibile reginetta del Festival? Oltre a Emma Watson e Marion Cotillard si candida allo scettro Carey Mulligan, presente nel film dei Coen e ne Il Grande Gatsby, che aprirà fuori concorso il Festival.



Ecco il programma completo del Festival di Cannes 2013.
Mizzega.

FILM D’APERTURA (Fuori concorso)
Il grande Gatsby di Baz Luhrmann

CONCORSO UFFICIALE
Behind The Candelabra di Steven Soderbergh
Borgman di Alex Van Warmerdam
Un Chateau En Italie di Valeria Bruni Tedeschi
La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino
Grisgris di Mahamat-Saleh Haroun
Heli di Amat Escalante
The Immigrant di James Gray
Inside Llewyn Davis di Joel & Ethan Coen
Jeune Et Jolie di Francois Ozon
Jimmy P di Arnaud Desplechin
Michael Kohlhaas di Arnaud des Pallières
Nebraska di Alexander Payne
Only God Forgives di Nicolas Winding Refn
The Past di Asghar Farhadi
Soshite Chichi Ni Naru di Hirokazu Kore-eda
Tian Zhu Ding di Zhangke Jia
Venus In Fur di Roman Polanski
La Vie D'Adele di Abdellatif Kechiche
Wara No Tate di Takashi Miike

SEZIONE UN CERTAIN REGARD
Anonymous di Mohammad Rasoulof
As I Lay Dying di James Franco
Bends di Flora Lau
The Bling Ring di Sofia Coppola
Death March di Adolfo Alix Jr
Fruitvale Station di Ryan Coogler
Grand Central di Rebecca Zlotowski
L'Image Manquante di Rithy Panh
L'Inconnu Du Lac di Alain Guiraudie
La Jaula De Oro di Diego Quemada
Miele di Valeria Golino
Norte, Hangganana Ng Kasaysayan di Lav Diaz
Omar Hany Abu-Assad
Les Salauds di Claire Denis
Sarah Prefere La Course di Chloe Robichaud

FUORI CONCORSO
All Is Lost di J.C Chandor
Blood Ties di Guillaume Canet

PROIEZIONI SPECIALI
Max Rose di Daniel Noah
Weekend Of A Champion di Roman Polanski
Muhammad Ali's Greatest Fight di Stephen Frears
Stop The Pounding Heart di Roberto Minervini
Seduced & Abandoned di James Toback
Otdat Konci di Taisia Igumentseva
Bombay Talkies di Anurag Kashyap, Dibakar Banerjee, Zoya Akhtar, Karan Johar

PROIEZIONI DI MEZZANOTTE
Blind Detective di Johnnie To
Monsoon Shootout di Amit Kumar

FILM DI CHIUSURA
Zulu di Jérôme Salle

lunedì 8 agosto 2011

Ludivine... doppia Ludivine... Ludivine coi fiocchi

Swimming Pool
(Francia, UK 2003)
Regia: François Ozon
Cast: Charlotte Rampling, Ludivine Sagnier, Charles Dance, Jean-Marie Lamour, Marc Fayolle, Lauren Farrow
Genere: vacanze alternative
Se ti piace guarda anche: Crime d’amour, Shining, Paper Man, La piscina

Charlotte Rampling è una donna inglese di mezza età, autrice di best-sellers gialli con protagonista il solito detective. Un po’ una Camilleri al femminile. Stanca del personaggio e di scrivere sempre le stesse cose, va a starsene per qualche tempo in una villetta in Francia prestatale del suo editore/amante. Appena arriva in casa sistema le sue cose, vede un crocifisso appeso e lo toglie dalla parete. Solo per questo mi sta già simpatica. Peccato che per il resto sia una inglese vecchio stampo con un orrido gusto nel vestire e una “scopa piantata nel culo”.
Il film sembra procedere nella direzione di una commedia romantica in cui la protagonista è destinata a ritrovare il senso della vita e il piacere delle piccolo cose stile Sotto il sole della Toscana, solo che sarebbe sotto il sole della Francia, con la Rampling pronta a farsi montare da un qualche giovane stallone locale. Solo che i francesi, si sa, sono notoriamente frou frou e così no Raoul Bova, no party. Sorry, Charlotte.
In compenso però a sorpresa le piomba in casa la figlia del suo editore, una delle più grandi fighe (e attrici) della Francia e forse del mondo intero: Ludivine Sagnier. La giovine inevitabilmente le sconvolge la sua routine quotidiana, piantando casino al telefono, facendo il bagno nuda nella swimming pool e scopandosi ogni notte un qualche vecchiazzo rimorchiato giù in paese.
Pensieri Cannibali vi ricorda che l'uso di droghe & alcool è male. Forse...
Se all’inizio la donna rimarrà inorridita e sconvolta dal suo comportamento, con il passare del tempo si affezionerà a Ludivine e alle generosamente sue esibite tette da capolavoro botticelliano. Come in Crime d’amour, un altro rapporto/scontro tra donne, per una pellicola dai ritmi lenti, ma dal coinvolgente e sensuale fascino.
Firmato da François Ozon, uno dei più chic tra i molti registi chic francesi, un tuffo nei meandri della psiche femminile. O forse solo nella psiche femminile immaginata da una psiche maschile, ma è meglio se mi stoppo qui comincio a parlare come Alfonso Luigi Marra, famigerato autore de Il labirinto femminile. E ciò non è bene per la mia, di psiche.
(voto 7,5)


Crime d'amour
(Francia 2010)
Regia: Alain Corneau
Cast: Ludivine Sagnier, Kristin Scott Thomas, Patrick Mille, Guillaume Marquet, Gérald Laroche, Julien Rochefort, Olivier Rabourdin, Marie Guillard
Genere: donne contro
Se ti piace guarda anche: Swimming Pool, Uomini che odiano le donne, Kill Bill

Cat fight. Battaglia tra donne. In questo caso non ci troviamo di fronte a dei combattimenti veri e propri, come in Kill Bill o nel soft porno Bitch Slap, bensì in una sfida a un livello più sottilmente psicologico. È affascinante ed eccitante vedere un conflitto del genere quasi quanto guardare una battaglia nel fango. Se gli uomini infatti di solito si danno a gara per “chi ha il cazzo più lungo”, ovvero buttando la competizione su un piano di ostentazione superficiale su chi è più ricco, chi ha l’auto/l’aggeggio tecnologico più fico o chi tromba di più, qui la situazione si fa maggiormente complessa. Le donne, almeno quelle di queste due pellicole francesi, sembrano sfidarsi su terreni più sottili, se vogliamo più profondi, come chi è più felice o chi è più amata. Ma soprattutto: le donne tra di loro sanno essere davvero diaboliche.

Protagonista di questa mini rassegna sul cinema francese, la cui visione è nata su assist dell’ottimo blog Chicken Broccoli, è Ludivine Sagnier: una meraviglia, bastano le immagini e i video più di mille parole. Una sorta di incrocio tra Blake Lively e Melanie Laurent, con un pizzico di Chloë Sevigny. E scusate se è poco. Ma a parte questo è anche un’attrice pazzesca che qui offre un’interpretazione a dir poco strepitosa.
"Davvero fico questo blog, com'è che si chiama? Ah, Pensieri Cannibali!"
Il suo personaggio è quello di una giovane donna in carriera che viene sfruttata dalla sua capa, una perfida Kristin Scott Thomas, che usa le sue idee per farsi figa e per di più la umilia pubblicamente. Una situazione che sconfina spesso e volentieri anche nel mobbing, però il rapporto tra le due è più complesso di quanto potrebbe sembrare. Tra loro c’è una certa attrazione, oltre alla rivalità. Sono due figure enigmatiche e in qualche modo simili, ma preferisco non svelare altro e suggerirvi piuttosto la visione del film, diviso nettamente in due parti: la prima percorsa da un teso crescendo psicologico in cui l’odore della vendetta si stende nell’aria, la seconda attraversata da una spinta da giallo più tradizionale. Se vogliamo la spiegazione del caso è un po’ troppo didascalica, ma il mistero vero è un altro e rimane avvolto nell’incertezza insieme al volto della protagonista fino all’ultimo fotogramma.

Un gran bel film, un thriller sottile tra i migliori visti quest’anno, con una colonna sonora usata con grande parsimonia ma in maniera ottima e una Kristin Scott Thomas che tiene testa a una Ludivine Sagnier superbe, tres bien, charmant e con questo direi che ho finito il mio francese e pure il post.
(voto 7/8)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com