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sabato 28 dicembre 2013

I MIGLIORI FILM 2013 DI PENSIERI CANNIBALI, DALLA 20 ALLA 11



Quali sono stati i film migliori dell'anno?
Difficile stabilirlo in maniera assoluta, più facile farlo in maniera personale. Questi sono i film preferiti quest'anno da Pensieri Cannibali. O meglio quelli "quasi preferiti", visto che oggi dopo le posizioni dalla 40 alla 31 e quelle dalla 30 alla 21, andiamo a vedere le pellicole che si sono fermate appena fuori dalla Top 10, con i piazzamenti dal 20 all'11.

20. Effetti collaterali
Manco un poco di zucchero e la pillola va giù
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Per curare la depressione di essere sposata con Channing Tatum, Rooney Mara si dà agli psico farmaci. Effetti collaterali?
Nessuno, a parte istinti omicidi che la portano a far fuori chiunque le si avvicini. Ma d'altra parte quali medicinali non hanno piccolo controindicazioni?

Pregi
- Rooney Mara grandiosa.
- Il bacio tra Rooney Mara e Catherine Zeta-Jones.
- Thriller teso e ricco di svolte inattese.
- Non solo thriller, ma anche qualche riflessione sull'industria farmaceutica e sugli effetti degli psicofarmaci.
- Le musiche del sempre ottimo Thomas Newman.
- Steven Soderbergh con la sua stilosa regia minimal-chic quest'anno ha fatto doppietta nella classifica cannibale grazie anche a Dietro i candelabri.

Difetti
- Si tratta pur sempre di un thriller che si sforza pure troppo di stupire a tutti i costi con colpi di scena sorprendenti.
- La parte sugli psicofarmaci meritava di essere approfondita ulteriormente.

Attrice cult
Rooney Mara



19. Broken
Aggiustarlo no, eh?

Trama semiseria
La protagonista è una ragazzina che vive in un quartiere di merda insieme al padre, mentre la madre non si sa dov'è, ed è pure diabetica. La sua sfiga più grande però è che tutti la chiamano Skunk, puzzola. Provate a indovinare perché...

Pregi
- La giovane protagonista Eloise Laurence è una rivelazione totale.
- Grandi interpretazioni, come al solito nelle produzioni britanniche, tra cui spicca quella di Cillian Murphy.
- Un po' commedia, un po' dramma, con dentro persino qualche leggero elemento thriller... Broken in pratica è un film imprevedibile e inclassificabile.
- L'ambientazione nella periferia UK.
- Una pellicola piena di piccoli dettagli che la rendono grande.

Difetti
Un po' di cattiveria in più forse non avrebbe guastato. Ma in fondo questa è una pellicola positiva, quindi va bene così.

Canzone cult
"Colours" dei Blur, tema portante della pellicola cantato dalla protagonista Eloise Laurence.

18. Mud
Matthew MudConaughey
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Il giovane Ellis e il suo amico Neckbone un giorno incontrano su un'isola... Matthew McConaughey, in uno stato pietoso perché la sua carriera a forza di commedie romantiche sta andando alla deriva. Loro allora gli suggeriscono di girare qualcosa di più pulp, di più cattivo e così McConaughey accetta di girare Killer Joe, la sua carriera prende una svolta inaspettata e finalmente il mondo lo considera un grande attore.

Pregi
- Una storia di formazione classica, ma molto ben raccontata e che nella sua semplicità sa colpire al cuore.
- Matthew McConaughey continua a stupire e continua a scegliere dei bei copioni e continua a essere uno degli attori più in forma in circolazione.
- Molto bravi anche i due giovanotti protagonisti del film, Tye Sheridan da The Tree of Life e Jacob Lofland.

Difetti
- Una storia di formazione classica, quindi niente che non si sia già visto.
- Reese Witherspoon un po' sottoutilizzata.
- Jeff Nichols si conferma regista da tenere d'occhio ma questa volta la pellicola manca il colpo da K.O. finale come gli era riuscito con il precedente Take Shelter.
- Il peggior difetto di Mud è quello di essere il film preferito dell'anno del mio blogger rivale Mr. James Ford.

Personaggio cult
Mud (Matthew McConaughey)

17. Don Jon
Il porno è meglio di Scarlett Johansson, ma una Scarlett Johansson porno è il meglio del meglio

Trama semiseria
Scarlett Johansson becca il boyfriend Joseph Gordon-Levitt mentre guarda un porno e lo lascia.
Lo lascia per mettersi con il protagonista del porno che Don Jon stava guardando, un certo Rocco Siffredi.

Pregi
- Joseph Gordon-Levitt esordisce alla regia in maniera convincente, firma pure una sceneggiatura brillante ed è inoltre credibile nella parte di un tipo che sembra sbucato fuori da Jersey Shore.
- Una commedia fresca, divertente, con vari momenti spassosi, senza un momento di stanca. Così si fa.
- Oltre a essere una commedia, offre anche qualche spunto di riflessione sul porno, sulle relazioni, sugli effetti del porno nelle relazioni, ma anche su famiglia, religione e amore.
- Una Scarlett Johansson forse mai tanto gnocca come qui, e pure perfetta nella parte della figa di legno. Sarà un caso?
- La sorella del protagonista Brie Larson in versione "muta" e sempre attaccata al cellulare: fa-vo-lo-sa.
- Questo film è meglio di un porno. O quasi.

Difetti
- Il Gordon-Levitt è esordiente alla regia e a tratti ciò viene fuori. Il ragazzo è ancora alla ricerca di una sua identità autoriale definita, ma il primo passo è quello nella direzione giusta.
- Gli amici del protagonista sono personaggi appena abbozzati.
- Colonna sonora migliorabile.
- Il finale poteva essere più incisivo.

Personaggio cult
Don Jon (Joseph Gordon-Levitt)

16. Frankenweenie
Il ritorno dei registi viventi

Trama semiseria
Tim Burton era andato a fare un giro nel Paese delle Meraviglie e lì era morto. Dopo aver pianto a lungo il decesso del suo regista preferito, il piccolo Victor decide di dissotterrare il suo cadavere e, grazie alla scarica di un fulmine, riesce a rianimarlo. Tim Burton torna così a fare un grande film e poi...
La risposta con la sua prossima pellicola.

Pregi
Tim Burton è tornato quello di una volta. Era ora.
- Humour nero unito a momenti di grande commozione, cosa chiedere di più a un film solo?
- Splendidi i personaggi, tutti in qualche modo strambi e freakkettoni, con il top dei top raggiunto da "Weird Girl" (Stranella nella versione italiana), cotta adolescenziale animata dell'anno e idola totale della pellicola in compagnia del suo gatto Mr. Whiskers/Signor Baffino.
- Molto affascinanti le musiche di Danny Elfman, pure lui tornato in ottima forma, e splendida "Strange Love" cantata da Karen O degli Yeah Yeah Yeahs sui titoli di coda.

Difetti
Tim Burton queste cose le ha già fatte in passato, quindi manca l'effetto sorpresa. Anche se la vera sorpresa è ritrovarlo così ispirato.

Personaggio cult
Weird Girl

15. Giovane e bella
Giovane e bella, ma non finisce a fare la modella
RECENSIONE PROSSIMAMENTE

Trama semiseria
Marine Vacth un'estate perde la verginità e da lì in poi decide di intraprendere la carriera di escort. Il ragazzo che l'ha deflorata viene così nominato Benefattore dell'Umanità.

Pregi
- Marine Vacth. Urca, che rivelazione! Sia a livello recitativo che fisico...
- Il regista francese François Ozon - già in forma Mondiale - firma una doppietta ancor più clamorosa di quella siglata da Steven Soderbergh, vedi il film sotto Nella casa.
- Il film getta uno sguardo sul mondo più attuale che mai delle baby-prostitute e lo fa senza giudizi morali di sorta. Riuscite a immaginare possibile qualcosa del genere nel cinema italiano o americano?
- Madò, che colonna sonora: c'è spazio per gli M83 e i Crystal Castles, così come per Françoise Hardy. Pardon se è poco.

Difetti
Marine Vacth ogni tanto compare vestita.

Canzone cult
Françoise Hardy "L'amour d'un garcon"


14. Nella casa
Il grande e potente Ozon
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Il prof di letteratura Germain assegna ai suoi studenti come compito per le vacanze un tema su cosa hanno fatto prima del Natale. Lo studente Claude fa un copia e incolla del Giovane Holden, il prof non lo sgama e gli assegna un bel 10, anzi 20 perché in Francia c'hanno i voti in ventesimi. Il prof incoraggia pure il suo allievo a mandare il tema a un editore. Anch'esso non si accorge che si tratta del romanzo di Salinger però decide di non pubblicarlo, preferendogli un romanzo teen fantasy in cui dei vampiri-licantropi limonano con fanciulle zombie mentre il mondo sta per finire.

Pregi
- Grande doppietta per il regista François Ozon (vedi la Giovane e bella qui sopra).
- Il film è un racconto di formazione, ma ha anche elementi thriller, ed è pure uno sguardo sulla famiglia borghese francese e riesce a essere tutto questo e molto altro sorprendendo scena dopo scena.
- Il giovane protagonista Ernst Umhauer è un'altra sorpresissima tirata fuori dal cilindro dal mago di Ozon.
- La presenza di non una, bensì due MILF: Kristin Scott Thomas ed Emmanuelle Seigner.

Difetti
- La sceneggiatura è strepitosa, ma forse mette persino troppa carne sul fuoco.
- Ogni tanto emerge l'ispirazione teatrale del film.

Attore cult
Ernst Umhauer

13. Take This Waltz
Ma c'è ancora qualcuno che balla il valzer?

Trama semiseria
Michelle Williams è infelice della sua relazione routinaria con Seth Rogen e così cerca cazcompagnia in giro, finendo per trovare un tizio affascinante e artistoide con cui fa dei giri in giostra. E non è una metafora sessuale.

Pregi
- Non è la solita commedia romantica. Anzi, non è che sia proprio una commedia e di romantico non è che abbia poi moltissimo. Si tratta piuttosto di un film che racconta in maniera impietosa ma non (troppo) deprimente come la routine e la noia possano uccidere l'amore e svuotare le persone.
- Michelle Williams giganteggia con una performance recitativa di sorprendente naturalezza.
- Seth Rogen allora non sa fare solo il pirla, chi l'avrebbe detto?
- Bellissima la scena della giostra.

Difetti
A tratti il film sembra non saper più che direzione prendere, ma poi riesce a portare a termine bene sia il giro in giostra che il giro di valzer.

Scena cult
Il giro in giostra sulle note di "Video Killed the Radio Star" dei Buggles


12. The Master
Il film su Scientology. Anzi no. Anzi sì. Anzi no. Anzi sì. Anzi boh.
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
The Master è il film che ha fatto incazzare Tom Cruise. Perché è una critica non troppo velata a Scientology?
No, perché il regista Paul Thomas Anderson per la parte del santone simil L. Ron Hubbard ha preso Philip Seymour Hoffman e non lui.

Pregi
- Più che un semplice film, è una magistrale gara di bravura recitativa tra Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman. Alla fine vince il primo ai punti, ma che sfida!
- Paul Thomas Anderson ormai ha un tocco registico da vero master.
- Scientology nel film c'è e non c'è, la si prende per i fondelli epperò nemmeno troppo. Insomma, un tema ostico affrontato andando al di là del semplice schierarsi pro o contro.

Difetti
- È una pellicola girata con troppo cervello e poco cuore: a livello emozionale, The Master qualche lezioncina di recupero dovrebbe prenderla.
- È anche una pellicola talmente grande e impegnativa da far sentire lo spettatore piccolo piccolo.
- Il ruolo di Amy Adams rimane un po' ai margini e poteva essere usato meglio.
- Alcune parti dedicate ai meccanismi di lavaggio del cervello ipnosi mentale renderanno bene le tecniche usate da Scientology, però dentro a un film risultano ripetitive e un filo noiose.

Scena cult
Il colloquio/intervista/interrogatorio tra Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix


Trama semiseria
Il giorno del Ringraziamento, una bambina scompare nel nulla. Passano i giorni e niente. Continuano le ricerche ovunque, però proprio non si trova. Dall'Inghilterra arriva così Sherlock Holmes che chiede agli agenti dell'FBI: "Ma avete provato a guardare nella sua cameretta?"
"Ah, ecco dov'era! Come faremmo senza di te, geniale Sherlock?"

Pregi
- È il thrillerone dell'anno, capace di tenerti incollato alla poltrona in uno stato di tensione perenne dall'inizio alla fine nonostante la sua non breve durata.
- Non è solo un thrillerone dalla sceneggiatura perfettamente orchestrata, è anche una riflessione politica e sociale sull'America di oggi mica da ridere.
- Jake Gyllenhaal è un fenomeno. E io l'ho sempre sostenuto, sììì!
- Hugh Jackman invece l'ho sempre snobbato alla grande e qui a sorpresa si rivela parecchio intenso e (quasi) commovente.
- Ottimi anche i comprimari, da Paul Dano a Melissa Leo.
- Delicata e sottilmente inquietante la colonna sonora firmata dal compositore islandese Jóhann Jóhannsson.
- Il regista canadese Denis Villeneuve è ormai il nuovo maestro del genere thriller.

Difetti
- Un po' in ombra i personaggi interpretati dai comunque sempre bravi Terrence Howard e Viola Davis.
- Qualcuno ha dichiarato di aver intuito come andasse a finire già un bel po' prima della conclusione. Io invece sarò tardo o cosa però non l'avevo mica capito. Meglio per me e per quelli scemi come me.

Attore cult
Jake Gyllenhaal


martedì 22 gennaio 2013

FRANKENWEENIE, L’ALBA DEI BURTON VIVENTI

"Ah, ecco cos'è 'sto famoso glory hole di cui parlano sui siti sporcaccioni..."
Frankenweenie
(USA 2012)
Regia: Tim Burton
Cast: Victor, cane Sparky, Mr. Frankenstien, Mrs. Frankenstien, Mr. Rzykruski, Bob, Elsa Van Helsing, Toshiaki, Weird Girl, Signor Baffino
Genere: fiaba dark
Se ti piace guarda anche: Edward mani di forbice, La sposa cadavere, Nightmare Before Christmas, ParaNorman, Gremlins

"Glory hole? Perché non ne ho mai sentito parlare?"
Tim Burton is back?
Tim Burton questa volta is back for good?
Tim Burton è tornato una volta per tutte dal regno dei morti, nonostante quello probabilmente sia il suo regno ideale?

Le premesse alla sua ultima fatica Frankenweenie sono state contraddittorie. Segnali positivi si sono alternati a preoccupanti allarmi negativi.
Innanzitutto, la scelta di riprendere come ispirazione un suo vecchio lavoro, il cortometraggio della durata di mezz’oretta intitolato anch’esso Frankenweenie. Una scelta che lasciava spazio al dubbio che le idee nuove il buon Tim le avesse ormai finite e fosse quindi costretto a riciclare quelle del passato. D’altro canto, invece, c’era comunque la buona intuizione di recuperare il suo glorioso passato, quando faceva delle cose grandiose.
Dopo aver visto il corto, prodotto dalla Disney, posso comunque dire che sì è caruccio, però il lungometraggio si evolve in una maniera più elaborata e intrigante. Partono entrambi dallo stesso soggetto, ma sono due corpi decisamente distinti. Tanto per dire, il cortometraggio è interpretato da attori in carne e ossa, e Bastian de La storia infinita è il protagonista! Non c'erano poi ancora le musiche di Danny Elfman, che avrebbe cominciato a collaborare con il regista soltanto a partire dal suo primo lungometraggio Pee-wee's Big Adventure. E un lavoro di Tim Burton senza le musiche di Danny Elfman a me non sembra neanche un vero lavoro di Tim Burton.
A proposito di Disney, comunque, pure qua sopra c’è il marchio della multinazionale di proprietà di Mr. Mickey Mouse, ed è un elemento che rientrava tra i motivi di preoccupazione della vigilia, almeno per quanto mi riguarda.
Tra i segnali positivi, c’era invece il nuovo video dei Killers diretto da Burton. Dopo gli scheletri di Bones, il regista ci ha proposto un'altra storia dark delle sue con protagonisti l’eroina burtoniana Winona Ryder e il britannico Craig Roberts, giovane rivelazione di Submarine (film che vi consiglio di recuperare) nonché, con il suo volto inquietante, perfetta nuova icona per il regista. Il risultato è un ottimo video che ci riconsegna un Burton alla forma di un tempo.



"Il 3D si che era una figata!
Prima che arrivasse James Cameron a rovinare tutto..."
Segnali alternati arrivavano poi dalla filmografia recente del Burton. Se con la sua modesta versione de Il pianeta delle scimmie già nel 2001 aveva subito una battuta d’arresto, per poi riprendersi alla grande con film splendidi come Big Fish e La sposa cadavere, è appunto da quest’ultima pellicola, uscita nel 2005, che non ci regalava qualcosa di davvero degno di nota. Sweeney Todd appariva infatti come una prova decente, ma alquanto interlocutoria. Con Alice in Wonderland, Tim sembrava invece abbandonare il novero degli Autori cinematografici che contano, per regalarci una deludentissima e, diciamolo, terribile rivisitazione dei personaggi usciti dalla folle geniale testolina di Lewis Carroll. Nonostante gli incassi mondiali l’abbiano premiato come il suo film commercialmente più fortunato, per gran parte dei fan hardcore del vecchio Burton de ‘na vorta, come il sottoscritto, quello era il segnale inequivocabile che l’avevamo perso. Tim Burton così come lo conoscevamo non esisteva più.
Lo scorso anno, il regista americano offriva qualche tiepido e non troppo convinto segnale vitale, con il dignitoso ma inconcludente Dark Shadows. A livello medico, poteva essere però giudicabile come un riflesso condizionato. Niente di più. Tim Burton era ancora più di là che di qua. In coma, a lottare tra la vita e la morte. Il fatto che poi, in veste di produttore, avesse sganciato i soldi per una porcheria di pellicola come La leggenda del cacciatore di vampiri confermava che il suo stato di salute, pure mentale, non era dei migliori.
E poi, un fulmine…
Un fulmine che può riportare in vita. Ed è proprio quanto capitato con Frankenweenie. Un fulmine del tutto inaspettato che ci ha ridato Tim Burton. Quello che conoscevamo. Quello di una volta. Quello bravo a dirigere.

I titoli di testa, con il tema classico della Disney che si trasforma in una sua versione “darkona”, fa subito ben sperare. La vicenda e il protagonista, al 100% burtoniani pure.
Fin dal primissimo minuto, la pellicola trascina dentro la visione del regista, come se ci trovassimo di fronte finalmente a un nuovo fratellino di Edward mani di forbice, Nightmare Before Christmas e La sposa cadavere. Victor e i suoi compagnucci di scuola sono una galleria di strambi freaks di quelli che nella vita reale magari esistono anche, ma ce ne sono al massimo 1 o 2 per città, 1 o 2 per scuola. Nella classe di Victor invece sono tutti uno più freak e dark dell’altro, professore di scienze comprese.
L’idola assoluta è in particolare la “weird girl” con il gatto Signor Baffino e gli occhi a palla enormi. Il personaggio più genialmente inquietante dai tempi della Signora del Ceppo di Twin Peaks.
Io la amo.



Ci sono i personaggi, uno più fantastico dell’altro, ma c’è anche una storia, una bella storia, che adesso non sto a svelarvi ma che cita Frankenstein (l’avreste mai detto?), affronta la tematica della vita e della morte e riguarda il rapporto tra Victor e il suo cane.
Vi ho già detto troppo.

"Che avete da guardare? Noi siamo ancora quelli meno strambi della classe.
Gli altri manco al Glee club avrebbero il coraggio di farli entrare..."
Oltre a questo, c’è il compositore Danny Elfman che la smette di usare il pilota automatico come nelle sue ultime composizioni e ci regale delle musiche nuovamente affascinanti. Mostruosamente affascinanti.
Tutti gli ingredienti per un grande comeback sono allora disposti in tavola e lo chef Tim Burton, rianimato da un fulmine, si ricorda di essere un grande cuoco regista e cucina dirige come non capitava da anni. Non sbaglia un’inquadratura e si diverte, omaggia il suo cinema, ci regala uno splendido b/n, omaggia l’Espressionismo giocando alla grande con le ombre e aggiunge alla sua raccolta una nuova fiaba dark, toccante come poche altre visioni degli ultimi mesi. Oltre ad aver realizzato la migliore pellicola d’animazione vista da parecchio. Tutto fila al meglio, quindi, come ai bei vecchi tempi.
Quando scorrono i titoli di coda sulle malinconiche note di "Strange Love" cantata da Karen O degli Yeah Yeah Yeahs, si riesce a chiudere un occhio persino sul finale ricalcato dal corto ed eccessivamente disneyano, unica pecca, mentre ciò che rimane addosso è solo la sensazione di aver assistito a un grande film, a una splendida storia, a dei personaggi da conservare nel cuore e a un clamoroso, quanto inatteso, ritorno. Quello di un grande regista tornato dal mondo dei morti. Se non credete ai miracoli e non pensate che si possa ritornare in vita, Frankenweenie vi farà cambiare idea.
Tim Burton non è più uno zombie. It’s alive!
(voto 8+/10)



giovedì 17 gennaio 2013

CINEMA UNCHAINED

La campagna elettorale per le prossime elezioni politiche sta entrando nel vivo e gli italiani si stanno interrogando su alcuni punti fondamentali per orientare le loro decisioni. No, non si stanno chiedendo se Monti o Grillo sono di destra o di sinistra. Quello che gli italiani si stanno chiedendo è: ma i due noti blogger nemici, o meglio i due blogger notoriamente nemici Cannibal Kid e Mr. Ford sono di destra o di sinistra? È vero che Mr. Ford ha una svastica tatuata sul petto come Edward Norton in American History X? Ed è vero, come si dice in giro, che Cannibal Kid è il reale autore della lettera di Silvio Berlusconi a Marco Travaglio?
Queste sono domande destinate a non trovare risposta, visto che Cannibal e Ford si limiteranno a orientare le scelte degli italiani solo sulle uscite cinematografiche, attraverso questa rubrica che presenta la sua settimana più promettente da quando è cominciata. Questa settimana tornano infatti due grandissimi registi con un paio di pellicole imperdibili, in più arrivano una manciata di altre proposte che non sembrano male e non esce neanche un film italiano inutile.
Non date quindi retta ai notiziari che prevedono tempo da lupi, neve e tempeste in arrivo. Almeno nei cinema, questa si preannuncia come la settimana più calda dell’anno.

"Questo è tutto ciò che è rimasto di Mr. Ford. Che volete farci?
E' così che va a finire quando ci si mette contro un Cannibal Unchained!"
Django Unchained di Quentin Tarantino
Il consiglio di Cannibal: Cannibal e Django scatenati, Ford incatenato, per favore!
Non c’è curiosità intorno al nuovo film del regista più figo del mondo. È solo la pellicola più attesa degli ultimi 3 anni, 3 mesi e 12 giorni, ovvero dall’uscita di Bastardi senza gloria, ma chi sta a contare i giorni?
Tarantino è tornato ed è pronto a spazzare via tutte le ondate di film new age degli ultimi tempi, ma sarà all’altezza della sua fama? Deluderà, non deluderà? Avrà realizzato il miglior western della storia? Dopo averlo visto Cannibal comincerà a indossare cappelli da cowboy come Matthew McConaughey e Mr. Ford? Comincerà pure a fare gli occhi dolci ai cavalli come il protagonista di War Horse e sempre Mr. Ford?
Lo scopriremo forse nel suo post sul film, o anche no, si spera che parli di cinema e non di cavolate come al solito…
Il consiglio di Ford: Ford unchained, Cannibal no.
Nonostante le divergenze in grado di fare in modo che il primo il vero Tarantino da anni a questa parte - escluso quello delle origini - sia considerato quello di Bastardi senza gloria e non quello di Death
proof - rispettivamente osannati dal vecchio Ford e dal giovane Cannibale - credo che Django unchained sia attesissimo da entrambi i rivali più acerrimi della blogosfera.
Questo perché, con i suoi alti e i suoi bassi, il buon Quentin resta uno dei registi più importanti del passato recente del Cinema, e anche perché roba western fatta come si deve ormai non se ne vede più molta, dunque è il momento che le cose cambino.
Senza dubbio l'uscita della settimana. E senza dubbio uno dei film più attesi dell'anno.

R.I.P. James Ford, un tempo blogger pane & salame. Oggi guru new-age.
Frankenweenie di Tim Burton
Il consiglio di Cannibal: rivivisci, Tim Burton, rivivisci!
Tim Burton è tornato a fare un grande film?
Ve lo dico nella mia recensione in arrivo nei prossimi giorni.
Per il momento consiglio a tutti di vederlo, anche a Mr. Ford che ultimamente mi sembra persino più scoppiato del solito. Mi manca quasi il vecchio Ford pane e salame di una volta. Il Santone new age in cui si è trasformato negli ultimi tempi fa andare giù le mutande…
E chissà se Tarantino e Burton riusciranno nell’impresa di mettere per una volta d’accordo i due blogger cinematografici più rivali di Internet?
Il consiglio di Ford: FrankenFord
Tim Burton, dopo aver realizzato il suo Capolavoro Big fish, è sprofondato in un oblio completo che l'ha portato a realizzare una schifezzina dietro l'altra - su tutte Alice in wonderland -. Non ho ancora visto questo Frankenweenie - ma non temete, visione e recensione arriveranno a brevissimo -, ma il fatto che il regista di Edward mani di forbice sia andato a ripescare un suo corto – peraltro molto bello - dei tempi della Disney mi fa pensare che le idee ormai scarseggino.
La fiducia è poca, ma del resto se ogni settimana do credito al Cannibale per questa rubrica, posso anche concedere allo spompato Tim per un'oretta e mezza della mia vita di spettatore.

"Piuttosto che Ford, preferirei far guidare il cane qui dietro."
"Uah ah ah!"
Cercasi amore per la fine del mondo di Lorene Scafaria
Il consiglio di Cannibal: cercasi fine del mondo per Ford
Una bella commedia sulla fine del mondo. Una pellicola molto carina che vi consiglio e di cui potete anche recuperare la mia recensione qui.
Come al solito la programmazione italiana è casuale, quando avrebbero potuto farlo uscire a dicembre e sfruttare la scia delle assurdità dei Maya, che con la fine del mondo l’hanno sparata più grossa di Ford in una qualunque sua recensione cinematografica (e non) media.
Il consiglio di Ford: cercasi Ford per porre fine al mondo del Cannibale.
Di questa commedia ho sentito parlare - anche dal mio antagonista, non lo nego - discretamente bene, e nonostante di norma mi tenga ben lontano dai titoli sponsorizzati proprio dal mio rivale, devo dire che non mi sento così a disagio all'idea di concedere una visione al lavoro di Lorene Scafaria. In fondo, quando l'aura del Cinema indipendente riesce a sposarsi bene con il panesalamismo, tendenzialmente non si resta delusi.

"Sta arrivando Ford con la sua collezione di DVD e persino VHS.
Scappiamo, prima che ci chieda di vederli tutti!"
Qualcosa nell’aria di Olivier Assayas
Il consiglio di Cannibal: qualcosa nell’aria? Speriamo Ford non l’abbia sganciata…
In una settimana cinematografica clamorosa, arriva anche il film premiato per la miglior sceneggiatura all’ultimo Festival di Venezia. La pellicola è ambientata a Parigi negli anni ’70 ma rientra nel grande periodo di forma del cinema francese attuale ed è diretta da Olivier Assayas, di cui ho visto solo l’ottimo Demonlover ma di cui dovrei recuperarmi anche altri films.
Qualcosa nell’aria? Sì, questa settimana tira aria di grande Cinema. Respira a pieni polmoni, Ford, che male non può farti!
Il consiglio di Ford: Qualcosa nell'aria? Dev'essere il nuovo profumo della piccola Katniss Kid!
Assayas, figlio di un certo Cinema francese tendente al radicalchicchismo, in realtà è un signor regista che qualche anno fa mi colpì con il bellissimo Clean, pellicola che spinse il sottoscritto a dare un'occhiata più approfondita ai suoi lavori: il risultato fu una netta promozione, così per quanto potrà suonare strano detto da un fautore della parte di settima arte più becera e casinara, vi dico che, senza dubbio, questo titolo varrà assolutamente una visione.

"Ford, è per te: sono arrivati gli spogliarellisti vestiti da Ghostbusters
usciti da una tua fantasia erotica!"
Ghost Movie di Michael Tiddes
Il consiglio di Cannibal: meglio di Ghost Ford, ormai la parodia di se stesso.
I film parodia sono un mio guilty pleasure, lo ammetto. Anche se so già saranno delle schifezze, devo vederli. Purtroppo, è da parecchio che non ne vedo uno decente, forse dai tempi dei primi 3 esilaranti Scary Movie, ovvero dai tempi in cui Ford era già vecchio, ma non decrepito come adesso.
In attesa che arrivi Scary Movie 5, ecco un altro film che prende di mira gli horror e in particolare Paranormal Activity. So che sarà una robetta, però due risate spero le farà fare. Alla faccia di chi prende sempre tutto troppo sul serio, come Serious Ford.
Il consiglio di Ford: se avete tempo da perdere come Donnie Kid ed i suoi compagnucci di scuola.
Ennesima inutile parodia di una saga altrettanto inutile - Paranormal activity, nello specifico - che in questi giorni è pompatissima in tv con un bombardamento di trailer su tutti i canali, questa schifezza va giusto bene per i giovani scavezzacollo come il mio rivale che il pomeriggio non hanno nient'altro da fare se non chiudersi con i loro amichetti in una stanza a mangiare cibo spazzatura, ridere alle battute volgari di questi film spazzatura e toccarsi a vicenda per poi nascondere le prove nella spazzatura.
Fate voi se sia conveniente cimentarsi in una visione simile.

"Maledetto Cannibale! Te l'avevo detto che a Ford volevo pensarci io!"
Rec 3 - La genesi di Paco Plaza
Il consiglio di Cannibal: Rec? Preferisco la focaccia di Recco.
Mmm… non so. Con Rec sono in crisi. Il primo avevo iniziato a vederlo, ma mi è sembrato il solito horrorino mockumentary e l’ho mollato lì senza nemmeno finirlo. Visto che il film era firmato da Paco Plaza ma pure da Jaume Balagurò, quest’ultimo autore del recente interessante thriller Bed Time, potrei anche fare uno sforzo e recuperarlo, e poi magari pure il sequel. Anche se, viste le altre ben più interessanti uscite della settimana, recuperare la saga di Rec non è la mia priorità assoluta. Così come non lo è recuperare alcuna serie di alcun eroe action consigliata da alcun Ford.
Il consiglio di Ford: più che la genesi del Cannibale, bisognerebbe concentrarsi sulla sua fine! Ahahahahahaha!
Il primo Rec, uscito ormai qualche anno fa spinto da una delle stagioni migliori del Cinema iberico, fu una piacevole sorpresa che nonostante un finale non eccezionale riuscì perlomeno a rendere interessante un'idea già comunque molto sfruttata. Del secondo ricordo davvero poco o nulla.
Del terzo - che troverete recensito a brevissimo qui al Saloon - non posso che dire male. Un film inutile ed inutilmente citazionista, privo del mordente della paura e dell'ironia della parodia. Insomma, un quasi inutile ibrido ed una quasi inutile visione. Un po’ come il Cannibale, che nonostante abbia superato ampiamente i trenta non riesce ancora a trovare una collocazione che sia fuori dal mondo della scuola superiore.

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