È questo il modo in cui finisce il mondo,
non già con un lamento
ma con uno schianto
non già con un lamento
ma con uno schianto
Mi hanno detto che il mondo sta per finire. Solo che in “Donnie Darko” avevamo ancora 28 giorni di tempo per farla franca alle previsioni dell'uomo coniglio, adesso invece in "Southland Tales" ce ne restano solo 3 di giorni. Tanto vale spassarsela.
Richard Kelly, l’uomo che ha esordito con un certo capolavoro intitolato “Donnie Darko”, ha fatto un secondo film che nessuno si è filato di striscio. Massacrato dalla critica e ignorato dal pubblico americano, “Southland Tales – Così finisce il mondo” in Italia è uscito in questi giorni direttamente in DVD. Diciamolo subito: è un film lungo, imperfetto, assurdo, complesso da seguire e a tratti incomprensibile, quindi esattamente il genere di cose che piace a me.
Il cast è semplicemente pazzesco: Sarah Michelle Gellar (Buffy), qui nel ruolo di una pornostar (Dio ti benedica, Richard Kelly!!) Sean William Scott (lo Stifler di “American Pie”) l’ex wrestler The Rock, Christopher Lambert (proprio lui, Mr. Highlander in persona, the one and only) e le popstars Mandy Moore e Justin Timberlake. La colonna sonora poi è da favola: Killers, Blur, Radiohead, Muse, Pixies, più musiche originali di Moby. E il tocco del regista di “Donnie Darko” si vede eccome, dal tema apocalittico al protagonista incappucciato, fino alle intuizioni registiche di alcune scene, come questa in cui un inedito Justin Timberlake strafatto canta in playback un pezzo dei Killers
Un film per me già cult assoluto che viaggia in costante equilibrio tra il trash e il sublime, tra “L’esercito delle 12 scimmie” e “Mulholland Drive” con un pizzico di dialoghi e follia tarantiniana, tra commedia e satira politica degli USA attuali, tra fantascienza e realtà, da vedere e rivedere per poterlo comprendere appieno in tutte le sue sfumature. Scaricatelo o recuperatelo in DVD.
Proseguendo con le segnalazioni di cose talmente fuori di testa da risultare geniali, almeno a mio modesto ma insindacabile parere, ecco quei mattacchioni dei Fuck Dress (un nuovo gruppo inglese) che fanno la parodia dei video dei Radiohead. E il fantastico testo della canzone recita “God is dead so I listen to Radiohead”...
Fuck Dress Suburban Nietzsche Dress
Nel mare di pixel neri e grigi, nei fiumi di parole bla bla bla, nell’oceano di telegiornali che sono fantascienza mascherata da neorealismo, bene in tutta questa acqua sporca che è la tv italiana ogni tanto c’è qualche goccia distillata di puro genio. No, non sto parlando di Amici di Maria DeFilippi, ma di uno spot che gira in questo periodo
Chupa-Chups, Life less serious (stupendo, semplicemente stupendo)