Byzantium
(UK, USA, Irlanda 2012)
Regia: Neil Jordan
Sceneggiatura: Moira Buffini
Ispirato all’opera teatrale: A Vampire Story di Moira Buffini
Cast: Saoirse Ronan, Gemma Arterton, Sam Riley, Jonny Lee Miller, Caleb Landry Jones, Daniel Mays, Glenn Doherty, Gabriela Marcinkova, Maria Doyle Kennedy
Genere: vampiresco
Se ti piace guarda anche: Lasciami entrare, Intervista col vampiro, Amabili resti, Franklyn
Una pellicola con Saoirse Ronan e Gemma Arterton in versione vampire?
Ma questo senza nemmeno vederlo è il miglior film sui succhiasangue di tutti i tempi!
Un po’ come Under the Skin, nonostante le critiche piovute al Festival di Venezia, solo perché sfoggia Scarlett Johansson in versione aliena, e a quanto pare pure nuda, è fin da ora il miglior film sugli alieni mai girato nella storia dell’universo.
Tralasciando per il momento Scarlett, per Byzantium l’impresa di risultare il miglior film sui vampiri di sempre, o almeno degli ultimi anni, non è che sia poi nemmeno così proibitiva. Di pellicole vampiresche davvero memorabili, a parte il Dracula di Bram Stoker cioè di Francis Ford Coppola, io personalmente non ne ho viste parecchie. In compenso ho visto tante saghe ridicole come quelle di
Twilight,
Underworld e Blade.
Ah già, poi c’è quel gioiellino svedese di Lasciami entrare, ma per il resto a prevalere sono le schifezze. Cosa ci riserverà or dunque questo Byzantium, oltre alle due splendide protagoniste?
La prima cosa che va notata è che siamo lontani anni luce dalle più recenti e cool, almeno nelle intenzioni degli autori, rappresentazioni dei vampiri. Nonostante la protagonista sia una teen, non siamo per fortuna dalle parti di Twilight. Sarà che già solo la presenza di una Saoirse Ronan anziché di una Kristen “Kristo quanto skazzo ho addosso” Stewart regala al tutto ben altro spessore, si veda anche
The Host. La vicenda narrata guarda poi, anziché all’oggi, alle storie gotiche del passato: “
E’ come se Edgar Allan Poe e Mary Shelley si sposassero e avessero una bambina molto strana”, tanto per citare una frase del film. A raccontare la storia di come lei e la madre Gemma Arterton sono diventate della vampire è la stessa Saoirse.
Avete capito bene: Gemma Arterton in questo film non è solo una vampira, ma è anche una mamma MILF. In più per guadagnarsi da vivere fa la stripper e la prostituta. Ovvero, Gemma Arterton in questo film è LA DONNA IDEALE.
Il film è molto giocato sui contrasti: figlia tranquilla/mamma zoccola, umani/vampiri, realtà/visioni, passato/presente. A fare da collante tra la vicenda ambientata nel presente e i numerosi flashback del passato è Saoirse Ronan. La giovanissima attrice irlandese è ormai specializzata in ruoli in cui è divisa tra due realtà, come in
Amabili resti in cui vede la vita passarle davanti senza di lei, o nel già citato The Host in cui è un’aliena intrappolata dentro il corpo di un’umana (o viceversa? non mi ricordo). Se a ciò aggiungiamo il fatto che le due protagoniste di Byzantium sono costantemente in fuga, proprio come succedeva alla protagonista di
Hanna, solo che loro scappano da un pericoloso ordine di vampiri maschilisti che gli dà la caccia, questa è una pellicola parecchio ma parecchio ronaniana. Lo zampino del regista
Neil Jordan è ben presente e qui torna a un racconto molto vicino alle parti della sua celebre hit anni ‘90 Intervista col vampiro, anche per via della presenza di una vampira giovanissima, qui Saoirse Ronan, là una fenomenale Kirsten Dunst. Eppure questo Byzantium, ancor più di un film jordaniano, appare come un tassello omogeneo al resto della filmografia dell’attrice. A 19 anni, la piccola grande Saoirse riesce con la sua sola presenza a mettere dentro a una pellicola un suo tocco personale, quante altre interpreti anche più anziane possono dire lo stesso?
Al di là di Intervista col vampiro o dei precedenti di Saoirse Ronan, la pellicola che questo Byzantium ricorda più da vicino è Lasciami entrare, che in apertura di post segnalavo come il film sui succhiasangue più interessante degli ultimi anni e non solo. Anche qui i ritmi sono lenti e anche qui la tematica del vampirismo è presente in maniera poco esplicita, più che altro è un’ombra scura che si stende sulla vicenda e fa capolino qua e là. Sono due film timidi, Lasciami entrare e Byzantium. Due film poco urlati, poco sfacciati, che non puntano a un romanticismo da terza media come la saga di Twilight, né al soft porno finto trasgressivo di una serie tv caduta in disgrazia come
True Blood, nonostante la presenza di una Gemma Arterton super sexy.
Byzantium dalla sua possiede allora un fascino sottile, sconosciuto a molti colleghi con i denti affilati recenti. Solo perché Twilight e le ultime serie di True Blood sono delle porcherie, non bisogna però gridare al capolavoro. È vero, Byzantium è uno dei migliori film vampireschi visti da parecchio tempo a questa parte, però non è esente da qualche difettuccio. Innanzitutto, si prende persino troppo sul serio e, dopo Buffy, un pizzico di ironia e umorismo non possono mancare in una buona storia sui ciucciasangue che si rispetti. Io almeno li pretendo. La vicenda del passato non è poi è così originale e l’ordine dei vampiri che dà la caccia alle protagoniste è piuttosto ridicolo. Se Saoirse Ronan e Gemma Arterton si impongono con la loro presenza e con i loro personaggi su tutto il film, i maschietti della pellicola fanno invece, e la cosa forse è anche voluta, la figura delle statuine:
Jonny Lee Miller, il Sick Boy di Trainspotting, è lo stereotipatissimo stronzetto di turno,
Sam Riley, Ian Curtis in Control, è parecchio anemico come vampiro figo della situazione, e il promettente Caleb Landry Jones, androgino protagonista di
Antiviral, avrebbe meritato un maggiore spazio, invece il suo personaggio rimane sullo sfondo per quasi tutta la durata.
I ritmi lenti della pellicola invece non li annoterei tra i difetti. La relativa mancanza di azione, pure presente in un paio di scene – tra l’altro le meno riuscite – è compensata da una densità narrativa notevole. Non perfetto, non un capolavoro, forse un po’ freddino a livello emotivo, e lo dice uno che al solo vedere Saoirse Ronan è pronto a piangere come una fontanella dalla commozione, ma Byzantium è comunque una delle “cose” vampiresche più intriganti degli ultimi anni. Merito del film di per sé, o solo del fatto di essere uscito in un’epoca ancora così maledettamente twilightiana?
(voto 7/10)
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"Ti avevo avvertito che Twilight non dovevi menzionarlo manco per scherzo!" |
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