Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...
andava in onda una saga di enorme popolarità. Perché aveva così tanto successo?
Se lo chiedeva spesso il perfido blogger Cannibal Vader. In fondo, la saga di Star Wars raccontava la solita storia della lotta del Bene contro il Male, in una forma non troppo distante da quella delle fiabe tradizionali. La grande furbata di George Lucas era però quella di rivolgersi a un pubblico nuovo. Anzi no, a una specie nuova: il nerd.
Il nerd esisteva già. Si veda ad esempio George McFly in un'altra celebre saga, quella di Ritorno al futuro. Negli anni '50 il nerd c'era, solo che viveva ancora nell'ombra. Nel 1977, mentre il resto del mondo si divideva tra punk e yuppie discotecari, la vera rivoluzione stava nascendo da un'altra parte. In una galassia nemmeno troppo lontana. Con la commercializzazione dei primi Personal Computer e con l'uscita del primo Guerre stellari, il nerd saliva finalmente alla ribalta e di lì a poco era destinato, tra Bill Gates, Mark Zuckerberg e Sheldon Cooper vari, a dominare il mondo, grazie al potere della sua Forza mentale.
L'arma Jedi in più di cui poteva avvalersi George Lucas non era la spada laser, ma il fatto che il nerd era una figura di spettatore mai vista prima. Se lo spettatore “normale” va a vedersi il film al cinema una volta, massimo due, e poi la cosa finisce lì, il nerd invece va a vedersi il film di cui è fan dieci volte - minimo -. La (multipla) visione non è però che l'inizio, visto che il nerd poi si compra anche i pupazzi... pardon, le “action figures” di tutti - ma proprio tutti tranne Jar Jar Binks - i personaggi, più t-shirt, poster, videogame, costumi e abiti da indossare non solo a Carnevale o Halloween ma anche nella vita di tutti i giorni, più qualunque gadget umanamente o disumanamente immaginabile. Insomma, il nerd è una vera e propria miniera d'oro, che fino ad allora non era mai stata spremuta per bene. Con il primo Guerre stellari George Lucas invece c'era riuscito. Aveva scoperto il Klondike.