Ghost Rider: Spirito di vendetta
(USA, Emirati Arabi 2011)
Titolo originale: Ghost Rider: Spirit of Vengeance
Regia: Mark Neveldine, Brian Taylor
Cast: Nicolas Cage, Violante Placido, Fergus Riordan, Idris Elba, Ciarán Hinds, Johnny Whitworth, Anthony Head, Christopher Lambert
Genere: tamarrata svergognata
Se ti piace guarda anche: Ghost Rider, Gamer, Crank, Legion, Blade, Lara Croft: Tomb Raider, Drive Angry
Tra i buoni propositi per l’anno nuovo avevo inserito anche quello di non vedere MAI PIU’ (o almeno l’intera annata) film con Nicolas Cage. Tempo pochi mesi e già devo rimangiarmi il mio fioretto. Mannaggia.
Non che il Gabbia abbia fatto un film così imperdibile, però per certi versi sì.
Se Ghost Rider 1 era una trashata vergognosa ai limiti del guardabile, al punto che credo di non essere nemmeno riuscito a vederlo fino alla fine, l’appuntamento con il Ghost Rider numero dos era immancabile per un motivo. Facciamo due: Neveldine e Taylor.
Io sono un fan di Neverldine e Taylor.
Perché?
Come, perché?
"Dimmi dov'è Cesare Ragazzi! Ho finito i parrucchini e devo trovarlo ORA!" |
Neveldine e Taylor hanno inoltre girato Gamer, altra bella figatonza, e in più hanno scritto la sceneggiatura per l’interessante Pathology, una sorta di versione cinematografica sotto acido di Grey’s Anatomy. Mai uscito in Italia, se ne avevate il dubbio, ma se vi piace la loro follia merita un recupero.
Negli ultimi tempi, non stupisce allora che il loro stile molto fumettoso sia stato prestato al servizio di pellicole fumettose. Prima hanno firmato la sceneggiatura dell’atroce Jonah Hex. Sceneggiatura che credo sia costata loro ben uno, o forse due pomeriggi. Quindi sono stati chiamati al timone del sequel di Ghost Rider. Non si capisce bene perché.
Non si capisce bene perché non il motivo per cui abbiano chiamato loro. Semmai stupisce perché abbiano accettato.
Ah già, per la solita storia dei soldi.
La cosa che stupisce di più comunque è che sia stato realizzato un seguito di Ghost Rider, film del 2007 girato da Mark Steven Johnson (quello di Daredevil). Una porcheria che si era guadagnata più critiche feroci che grandi incassi: costato 110 milioni di dollari, ne ha pigliati negli Usa giusto una cinquantina. Quindi, peeerché girare un secondo episodio di un’impresa, sia artistica (?) che economica, tanto fallimentare?
Misteri di Hollywood.
Piuttosto che girare una pellicola nuova e originale preferiscono fare il sequel di un super flop. E poi ci si chiede cosa non va nel mondo…
Prima di approcciarmi a questo GR2, cerco allora di azzerare il ricordo del primo episodio.
Ok, fatto.
"Lo so, lo so: il teschio è molto più espressivo di me!" |
A sorpresa, il nuovo Ghost Rider parte decisamente bene. La prima oretta scivola che è un piacere grazie a un sano divertimento tamarro regalato dai due soliti fenomeni della mdp. I numeri 1 quando si tratta di girare scene action. Anche qua danno sfogo a tutta la loro fantasia, fondendo lo stile del fumetto Marvel con quello videogammaro cui ci hanno già abituati in passato.
Niente di nuovo, ma lo fanno sempre bene.
E, inoltre, nelle sequenze in cui Nicolas Cage si trasforma nel Ghost Rider ci fanno dimenticare di star vedendo un film con Nicolas Cage. Numero di prestigio mica da poco.
"Abbelli de mamma, ce sto' pure io. Ma come chi so'? |
Se la prima parte è guardabile e a tratti pure divertente, pur se lontanissima dai vertici di Crank, la parte finale è una vera mazzata alle gambe. Oltre che al cervello, ma quello se n’era stato spento fin dall’inizio intelligentemente. D’altra parte, se non si comporta in maniera intelligente il cervello, quale altra parte del corpo dovrebbe farlo?
Non dovete per forza rispondere.
Portatemi un velo pietoso bello grosso, che lo devo stendere sopra (quasi) tutti.
Nicolas Cage, ça va sans dire.
Però certo che anche gli altri non fanno di meglio.
Ciarán Hinds non ci crede nemmeno lui di fare il Satana della situazione, figuriamoci noi.
Christopher Lambert, il redivivo (dopo tutto è Highlander) Christopher Lambert, si poteva risparmiare una comparsata tanto inutile, così come Anthony Head, lo storico Giles di Buffy, che qui ha un ruolo talmente minuscolo da non minare la sua credibilità. Non che dopo Buffy abbia fatto poi chissà cosa, Little Britain e qualche cazzata fantasy a parte.
E Violante Placebo Placido… è un mistero come Violante Placido sia una delle poche “nostre” (?) attrici (??) che lavorano all’estero, visto che è una delle più cagne, nel senso borissiano del termine. Che poi è uguale al senso comunemente inteso del termine. Violante Placido che voglio (non so nemmeno io bene perché) ricordare nel pessimo Ovunque sei diretta da papà Michele e anche nel teribbbile The American a fianco del Clooney. Che pur di non recitare di nuovo insieme a lei pare abbia preferito farsi arrestare. Altroché attivismo per il Sudan, è questa la vera ragione.
"Va bene fare il figlio di Satana, ma devo proprio recitare con Nicolas Cage?" |
Per il resto, tutti gli attori sotto il velone pietoso. Forza, in fila dietro a Ghost Rider.
Con un protagonista che non fosse Nicolas Cage, un cast un po’ più all’altezza e una sceneggiatura vagamente decente, ci saremmo trovati di fronte a una scheggia impazzita e preziosa di cinema fumettaro action. Così com’è questo Ghost Rider 2, soprattutto per il notevole talento tamarro della coppia Neveldine/Taylor, riesce solo a fornire un discreto entertainment. È già qualcosa.
Nonostante i difetti non da poco, lo Spirito di vendetta invocato dal sottotitolo della pellicola alla fine dei conti riesce a fare, almeno in parte, il suo gravoso dovere: vendicare il primo obbrobrioso episodio.
La vendetta è un piatto che va servito freddo? No, qui viene servita da una calda pisciata di fuoco!
La vendetta è un piatto che va servito freddo? No, qui viene servita da una calda pisciata di fuoco!
(voto 6-/10)