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domenica 19 gennaio 2014

GIOVANE E SGUALDRINELLA




Giovane e bella
(Francia 2013)
Titolo originale: Jeune & Jolie
Regia: François Ozon
Sceneggiatura: François Ozon
Cast: Marine Vacth, Géraldine Paillhas, Frédéric Pierrot, Lucas Prisor, Johan Leysen, Serge Hefez, Fantin Navat, Nathalie Richard, Djedje Apali, Charlotte Rampling
Genere: alla puttanesca
Se ti piace guarda anche: Io ballo da sola, Sleeping Beauty, Nella casa

Sì può fare una pellicola su una baby-prostituta evitando sia di sparare giudizi moralistici che di scadere nella cronaca alla Studio Aperto?
Sì, se a farla sono in Francia.
La pellicola inizia con le tettine giovani e belle di Marine Vacth. E già il film ci piace.
Poi Marine Vacth si masturba in camera sua. E il film ci piace ancora di più.
Tempo pochi altri minuti di pellicola e Marine Vacth perde la verginità. E il film ci piace in maniera incredibile.
E poi Marine Vacth si mette a fare la escort a pagamento. E il film è in odore di capolavoro.

Scherzi a parte, di cosa parla Giovane e bella l’avrete già capito. Di una ragazza giovane (17 anni) e bella (diciamo anche figa) che compie quel fatidico passo che la trasforma in donna.
La prostituzione?
No, la perdita della verginità. Una volta presa confidenza con il sesso, la giovane e bella Isabelle ci prende gusto e si mette come detto a fare la professione più vecchia del mondo.
Quella del ladro?
No, questa volta stavo parlando proprio della prostituzione. Insomma, volete stare più attenti e attente mentre leggete, invece di mandare messaggini erotici?

La nostra Isabelle, che potrebbe essere pure la vostra Isabelle per appena 300 euri, si mette così a fare sesso con un sacco di uomini, per lo più anziani. Tra i suoi clienti c’è ad esempio un vecchietto che sembra il tipo con i capelli bianchi di Mad Men, mentre un altro somiglia a un inquietante incrocio tra Bersani e Berlusconi. Le capita in pratica di tutto, ma ormai non può più tirarsi indietro, perché “puttana una volta, puttana per sempre”. Oppure no? Oppure anche lei a un certo punto la smetterà di fare la vita e cambierà, magari per amore, come in Pretty Woman o in American Gigolo?

Un'immagine dal film?
No, una foto dalle vacanze al mare di Marine Vacth.
A raccontare una storia così rischiosa è il prolifico Francois Ozon, uno che se non gira 12 film al secondo non è contento. Oltre che prolifico quanto e più di Woody Allen, Ozon è pure un regista guardone, come Hitchcock e De Palma, ed è pure un regista sporcaccione, come Quentin Tarantino, i nomi sopra citati e… praticamente il 99% dei registi mondiali, a parte il puritano Spielberg.
Il tema del voyeurismo, già ben presente nel suo precedente film Nella casa, ritorna qui con prepotenza. Ozon ci mostra come il sesso sia vissuto, almeno dai personaggi del suo film, non come qualcosa di personale e magari sentimentale, ma più come un qualcosa da guardare dal di fuori, e su questo credo che anche Don Jon potrebbe essere d’accordo. Il patrigno (l’ottimo Frédéric Pierrot dell’imperdibile serie tv Les Revenants) becca nuda Isabelle sotto la doccia, il fratellino la “spia” con un binocolo e la guarda da dietro alla porta mentre si tocca e no, anche se potrebbe sembrare non siamo in una commedia sexy all’italiana degli anni ‘70/’80 con Lino Banfi. Qui siamo in una pellicola francese tres chic girata con estrema classe e raffinatezza. Il voyeurismo è talmente onnipresente che persino la protagonista mentre perde la verginità si vede dall’esterno. È sempre un guardare da fuori, senza mai essere coinvolti in prima persona.

"Certo che tua figlia è proprio una gran zoccola!"
"Te la faresti, vero?"
"Chi? Iooo? Ma figuriamoci! Non me la farei mai... con te in casa. Non dovevi
uscire, tesoro?"
A rendere in maniera tanto viva una ragazza così poco viva a livello emotivo ci pensa la strepitosa quasi esordiente Marine Vacth, un volto (e un corpo) di quelli folgoranti che speriamo di rivedere ancora impiegati a dovere. E quest’ultima affermazione non voleva avere sottintesi sessuali. Non solo, almeno.
A intrigare, oltre alla pruriginosa vicenda, oltre alla meravigliosa protagonista, oltre alla splendida e variegata colonna sonora capace di spaziare da Françoise Hardy a M83 e Crystal Castles, è anche lo svolgimento di Ozon. Uno che i temi li sa proprio scrivere per benino, come aveva già dimostrato Nella casa. La pellicola ha uno sviluppo nient’affatto che banale e il finale evita brillantemente il pericolo di finire nella moccianata, come per un istante la visione di un ponte con i lucchetti aveva fatto temere. Ma non abbiate paura. Non siamo in Italia e dietro alla pellicola non c’è Moccia. Qui siamo in Francia e alla regia/sceneggiatura c’è un autore che non si sta rivelando per niente un buco nell’acqua, figuriamoci nell’Ozon.
Ora vi lascio. Faccio un salto sul sito Rencontrez & Vous che c’ho 300 euri da investire per bene.
(voto 7,5/10)



sabato 28 dicembre 2013

I MIGLIORI FILM 2013 DI PENSIERI CANNIBALI, DALLA 20 ALLA 11



Quali sono stati i film migliori dell'anno?
Difficile stabilirlo in maniera assoluta, più facile farlo in maniera personale. Questi sono i film preferiti quest'anno da Pensieri Cannibali. O meglio quelli "quasi preferiti", visto che oggi dopo le posizioni dalla 40 alla 31 e quelle dalla 30 alla 21, andiamo a vedere le pellicole che si sono fermate appena fuori dalla Top 10, con i piazzamenti dal 20 all'11.

20. Effetti collaterali
Manco un poco di zucchero e la pillola va giù
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Per curare la depressione di essere sposata con Channing Tatum, Rooney Mara si dà agli psico farmaci. Effetti collaterali?
Nessuno, a parte istinti omicidi che la portano a far fuori chiunque le si avvicini. Ma d'altra parte quali medicinali non hanno piccolo controindicazioni?

Pregi
- Rooney Mara grandiosa.
- Il bacio tra Rooney Mara e Catherine Zeta-Jones.
- Thriller teso e ricco di svolte inattese.
- Non solo thriller, ma anche qualche riflessione sull'industria farmaceutica e sugli effetti degli psicofarmaci.
- Le musiche del sempre ottimo Thomas Newman.
- Steven Soderbergh con la sua stilosa regia minimal-chic quest'anno ha fatto doppietta nella classifica cannibale grazie anche a Dietro i candelabri.

Difetti
- Si tratta pur sempre di un thriller che si sforza pure troppo di stupire a tutti i costi con colpi di scena sorprendenti.
- La parte sugli psicofarmaci meritava di essere approfondita ulteriormente.

Attrice cult
Rooney Mara



19. Broken
Aggiustarlo no, eh?

Trama semiseria
La protagonista è una ragazzina che vive in un quartiere di merda insieme al padre, mentre la madre non si sa dov'è, ed è pure diabetica. La sua sfiga più grande però è che tutti la chiamano Skunk, puzzola. Provate a indovinare perché...

Pregi
- La giovane protagonista Eloise Laurence è una rivelazione totale.
- Grandi interpretazioni, come al solito nelle produzioni britanniche, tra cui spicca quella di Cillian Murphy.
- Un po' commedia, un po' dramma, con dentro persino qualche leggero elemento thriller... Broken in pratica è un film imprevedibile e inclassificabile.
- L'ambientazione nella periferia UK.
- Una pellicola piena di piccoli dettagli che la rendono grande.

Difetti
Un po' di cattiveria in più forse non avrebbe guastato. Ma in fondo questa è una pellicola positiva, quindi va bene così.

Canzone cult
"Colours" dei Blur, tema portante della pellicola cantato dalla protagonista Eloise Laurence.

18. Mud
Matthew MudConaughey
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Il giovane Ellis e il suo amico Neckbone un giorno incontrano su un'isola... Matthew McConaughey, in uno stato pietoso perché la sua carriera a forza di commedie romantiche sta andando alla deriva. Loro allora gli suggeriscono di girare qualcosa di più pulp, di più cattivo e così McConaughey accetta di girare Killer Joe, la sua carriera prende una svolta inaspettata e finalmente il mondo lo considera un grande attore.

Pregi
- Una storia di formazione classica, ma molto ben raccontata e che nella sua semplicità sa colpire al cuore.
- Matthew McConaughey continua a stupire e continua a scegliere dei bei copioni e continua a essere uno degli attori più in forma in circolazione.
- Molto bravi anche i due giovanotti protagonisti del film, Tye Sheridan da The Tree of Life e Jacob Lofland.

Difetti
- Una storia di formazione classica, quindi niente che non si sia già visto.
- Reese Witherspoon un po' sottoutilizzata.
- Jeff Nichols si conferma regista da tenere d'occhio ma questa volta la pellicola manca il colpo da K.O. finale come gli era riuscito con il precedente Take Shelter.
- Il peggior difetto di Mud è quello di essere il film preferito dell'anno del mio blogger rivale Mr. James Ford.

Personaggio cult
Mud (Matthew McConaughey)

17. Don Jon
Il porno è meglio di Scarlett Johansson, ma una Scarlett Johansson porno è il meglio del meglio

Trama semiseria
Scarlett Johansson becca il boyfriend Joseph Gordon-Levitt mentre guarda un porno e lo lascia.
Lo lascia per mettersi con il protagonista del porno che Don Jon stava guardando, un certo Rocco Siffredi.

Pregi
- Joseph Gordon-Levitt esordisce alla regia in maniera convincente, firma pure una sceneggiatura brillante ed è inoltre credibile nella parte di un tipo che sembra sbucato fuori da Jersey Shore.
- Una commedia fresca, divertente, con vari momenti spassosi, senza un momento di stanca. Così si fa.
- Oltre a essere una commedia, offre anche qualche spunto di riflessione sul porno, sulle relazioni, sugli effetti del porno nelle relazioni, ma anche su famiglia, religione e amore.
- Una Scarlett Johansson forse mai tanto gnocca come qui, e pure perfetta nella parte della figa di legno. Sarà un caso?
- La sorella del protagonista Brie Larson in versione "muta" e sempre attaccata al cellulare: fa-vo-lo-sa.
- Questo film è meglio di un porno. O quasi.

Difetti
- Il Gordon-Levitt è esordiente alla regia e a tratti ciò viene fuori. Il ragazzo è ancora alla ricerca di una sua identità autoriale definita, ma il primo passo è quello nella direzione giusta.
- Gli amici del protagonista sono personaggi appena abbozzati.
- Colonna sonora migliorabile.
- Il finale poteva essere più incisivo.

Personaggio cult
Don Jon (Joseph Gordon-Levitt)

16. Frankenweenie
Il ritorno dei registi viventi

Trama semiseria
Tim Burton era andato a fare un giro nel Paese delle Meraviglie e lì era morto. Dopo aver pianto a lungo il decesso del suo regista preferito, il piccolo Victor decide di dissotterrare il suo cadavere e, grazie alla scarica di un fulmine, riesce a rianimarlo. Tim Burton torna così a fare un grande film e poi...
La risposta con la sua prossima pellicola.

Pregi
Tim Burton è tornato quello di una volta. Era ora.
- Humour nero unito a momenti di grande commozione, cosa chiedere di più a un film solo?
- Splendidi i personaggi, tutti in qualche modo strambi e freakkettoni, con il top dei top raggiunto da "Weird Girl" (Stranella nella versione italiana), cotta adolescenziale animata dell'anno e idola totale della pellicola in compagnia del suo gatto Mr. Whiskers/Signor Baffino.
- Molto affascinanti le musiche di Danny Elfman, pure lui tornato in ottima forma, e splendida "Strange Love" cantata da Karen O degli Yeah Yeah Yeahs sui titoli di coda.

Difetti
Tim Burton queste cose le ha già fatte in passato, quindi manca l'effetto sorpresa. Anche se la vera sorpresa è ritrovarlo così ispirato.

Personaggio cult
Weird Girl

15. Giovane e bella
Giovane e bella, ma non finisce a fare la modella
RECENSIONE PROSSIMAMENTE

Trama semiseria
Marine Vacth un'estate perde la verginità e da lì in poi decide di intraprendere la carriera di escort. Il ragazzo che l'ha deflorata viene così nominato Benefattore dell'Umanità.

Pregi
- Marine Vacth. Urca, che rivelazione! Sia a livello recitativo che fisico...
- Il regista francese François Ozon - già in forma Mondiale - firma una doppietta ancor più clamorosa di quella siglata da Steven Soderbergh, vedi il film sotto Nella casa.
- Il film getta uno sguardo sul mondo più attuale che mai delle baby-prostitute e lo fa senza giudizi morali di sorta. Riuscite a immaginare possibile qualcosa del genere nel cinema italiano o americano?
- Madò, che colonna sonora: c'è spazio per gli M83 e i Crystal Castles, così come per Françoise Hardy. Pardon se è poco.

Difetti
Marine Vacth ogni tanto compare vestita.

Canzone cult
Françoise Hardy "L'amour d'un garcon"


14. Nella casa
Il grande e potente Ozon
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Il prof di letteratura Germain assegna ai suoi studenti come compito per le vacanze un tema su cosa hanno fatto prima del Natale. Lo studente Claude fa un copia e incolla del Giovane Holden, il prof non lo sgama e gli assegna un bel 10, anzi 20 perché in Francia c'hanno i voti in ventesimi. Il prof incoraggia pure il suo allievo a mandare il tema a un editore. Anch'esso non si accorge che si tratta del romanzo di Salinger però decide di non pubblicarlo, preferendogli un romanzo teen fantasy in cui dei vampiri-licantropi limonano con fanciulle zombie mentre il mondo sta per finire.

Pregi
- Grande doppietta per il regista François Ozon (vedi la Giovane e bella qui sopra).
- Il film è un racconto di formazione, ma ha anche elementi thriller, ed è pure uno sguardo sulla famiglia borghese francese e riesce a essere tutto questo e molto altro sorprendendo scena dopo scena.
- Il giovane protagonista Ernst Umhauer è un'altra sorpresissima tirata fuori dal cilindro dal mago di Ozon.
- La presenza di non una, bensì due MILF: Kristin Scott Thomas ed Emmanuelle Seigner.

Difetti
- La sceneggiatura è strepitosa, ma forse mette persino troppa carne sul fuoco.
- Ogni tanto emerge l'ispirazione teatrale del film.

Attore cult
Ernst Umhauer

13. Take This Waltz
Ma c'è ancora qualcuno che balla il valzer?

Trama semiseria
Michelle Williams è infelice della sua relazione routinaria con Seth Rogen e così cerca cazcompagnia in giro, finendo per trovare un tizio affascinante e artistoide con cui fa dei giri in giostra. E non è una metafora sessuale.

Pregi
- Non è la solita commedia romantica. Anzi, non è che sia proprio una commedia e di romantico non è che abbia poi moltissimo. Si tratta piuttosto di un film che racconta in maniera impietosa ma non (troppo) deprimente come la routine e la noia possano uccidere l'amore e svuotare le persone.
- Michelle Williams giganteggia con una performance recitativa di sorprendente naturalezza.
- Seth Rogen allora non sa fare solo il pirla, chi l'avrebbe detto?
- Bellissima la scena della giostra.

Difetti
A tratti il film sembra non saper più che direzione prendere, ma poi riesce a portare a termine bene sia il giro in giostra che il giro di valzer.

Scena cult
Il giro in giostra sulle note di "Video Killed the Radio Star" dei Buggles


12. The Master
Il film su Scientology. Anzi no. Anzi sì. Anzi no. Anzi sì. Anzi boh.
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
The Master è il film che ha fatto incazzare Tom Cruise. Perché è una critica non troppo velata a Scientology?
No, perché il regista Paul Thomas Anderson per la parte del santone simil L. Ron Hubbard ha preso Philip Seymour Hoffman e non lui.

Pregi
- Più che un semplice film, è una magistrale gara di bravura recitativa tra Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman. Alla fine vince il primo ai punti, ma che sfida!
- Paul Thomas Anderson ormai ha un tocco registico da vero master.
- Scientology nel film c'è e non c'è, la si prende per i fondelli epperò nemmeno troppo. Insomma, un tema ostico affrontato andando al di là del semplice schierarsi pro o contro.

Difetti
- È una pellicola girata con troppo cervello e poco cuore: a livello emozionale, The Master qualche lezioncina di recupero dovrebbe prenderla.
- È anche una pellicola talmente grande e impegnativa da far sentire lo spettatore piccolo piccolo.
- Il ruolo di Amy Adams rimane un po' ai margini e poteva essere usato meglio.
- Alcune parti dedicate ai meccanismi di lavaggio del cervello ipnosi mentale renderanno bene le tecniche usate da Scientology, però dentro a un film risultano ripetitive e un filo noiose.

Scena cult
Il colloquio/intervista/interrogatorio tra Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix


Trama semiseria
Il giorno del Ringraziamento, una bambina scompare nel nulla. Passano i giorni e niente. Continuano le ricerche ovunque, però proprio non si trova. Dall'Inghilterra arriva così Sherlock Holmes che chiede agli agenti dell'FBI: "Ma avete provato a guardare nella sua cameretta?"
"Ah, ecco dov'era! Come faremmo senza di te, geniale Sherlock?"

Pregi
- È il thrillerone dell'anno, capace di tenerti incollato alla poltrona in uno stato di tensione perenne dall'inizio alla fine nonostante la sua non breve durata.
- Non è solo un thrillerone dalla sceneggiatura perfettamente orchestrata, è anche una riflessione politica e sociale sull'America di oggi mica da ridere.
- Jake Gyllenhaal è un fenomeno. E io l'ho sempre sostenuto, sììì!
- Hugh Jackman invece l'ho sempre snobbato alla grande e qui a sorpresa si rivela parecchio intenso e (quasi) commovente.
- Ottimi anche i comprimari, da Paul Dano a Melissa Leo.
- Delicata e sottilmente inquietante la colonna sonora firmata dal compositore islandese Jóhann Jóhannsson.
- Il regista canadese Denis Villeneuve è ormai il nuovo maestro del genere thriller.

Difetti
- Un po' in ombra i personaggi interpretati dai comunque sempre bravi Terrence Howard e Viola Davis.
- Qualcuno ha dichiarato di aver intuito come andasse a finire già un bel po' prima della conclusione. Io invece sarò tardo o cosa però non l'avevo mica capito. Meglio per me e per quelli scemi come me.

Attore cult
Jake Gyllenhaal


giovedì 7 novembre 2013

UN SACCO DI FILM GIOVANI E BELLI




Che settimana, signori e signore!
Non sono ironico, una volta tanto nella vita. Mentre al box-office continueranno a piovere euro a catinelle sulla testa di Checco Zalone, questo weekend arriveranno un sacco di vari filmoni degni, degnissimi di nota, quindi non perdiamo tempo con le presentazioni che cose del genere non capitano spesso, in Italia non capitavano da mesi, e passiamo a vedere tutte le uscite con i commenti miei e del mio collega nemico blogger MrJamesFordone.

"Dì ancora che Donnie Darko è sopravvalutato e ti ammazzo!"
Prisoners di Denis Villeneuve
Il consiglio di Cannibal: fate Ford prigioniero e non liberatelo più
Aspettative altissime per uno dei film più promettenti dell’autunno. Prisoners è un thriller-drama accolto molto bene negli USA sia dal pubblico che dalla critica, e pure al Toronto Film Festival, vanta alla regia Denis Villeneuve, uno che con i notevolissimi Polytechnique e La donna che canta ha dimostrato di possedere un talento enorme e un potenziale futuro ancora maggiore, e un ottimo cast capitanato da Jake Gyllenhaal. Da tali premesse, posso anche chiudere un occhio sulla presenza di Hugh Jackman, attore che sopporto ben poco. Direi quasi che lo sopporto meno di Ford, ma se non altro Wolverine una volta ogni tanto, come con The Prestige, ne fa una giusta. A differenza del mio blogger nemico.
Il consiglio di Ford: presto Cannibale sarà prigioniero nello scantinato del Saloon. E tutti tireremo un sospiro di sollievo.
Esistono ben pochi registi in grado di mettere d'accordo perfino i due nemici per antonomasia della blogosfera, ed uno di essi è Denis Villeneuve, autore dei due meravigliosi Polytechnique e La donna che canta, trattati con lo stesso riguardo su White Russian così come su Pensieri Cannibali.
Cosa più unica che rara, dunque.
Speriamo soltanto che la grande produzione dietro questo Prisoners non abbia inficiato troppo il lavoro di uno dei più interessanti autori che possa vantare il Nord America. Nel frattempo, potenziale prima scelta della settimana.

"Non ti sembra esagerato 'sto cerottone per un brufolino?
Guarda che sei lo stesso giovane e bella. Sempre più di Ford, almeno."
Giovane e bella di François Ozon
Il consiglio di Cannibal: Che dilemma, meglio Giovane e bella di Ozon o Vecchio e brutto di Fordon?
Non solo Villeneuve questa settimana, ma pure Ozon, altro regista in ottima forma che negli ultimi mesi ci ha già consegnato quel gioiellino di Nella casa. Che sta succedendo alla distribuzione italiana? Vogliono proporci davvero del cinema di qualità? Ormai non eravamo più abituati, soprattutto Ford.
Dopo settimane di nulla quei furboni di distributori, concentrando un sacco di uscite interessanti nello stesso weekend, rischiano però di togliere visibilità a film potenzialmente molto interessanti. Come questo, che promette di essere un nuovo filmon di Ozon.
Il consiglio di Ford: Katniss Kid non è più giovane, e neppure bella.
Curiosamente, secondo regista su due film in uscita a riuscire di norma a mettere d'accordo il sottoscritto e Peppa Kid.
Dopo due mesi di proposte praticamente inutili, finalmente un week end degno di questo nome.
Detto questo, e considerato l'ottimo e recente Nella casa, non posso non consigliare anche questo lavoro di Ozon, regista forse non dirompente come Villeneuve ma sempre e comunque in grado di stupire il suo pubblico.
Al contrario del Cannibale, che è una sorpresa - in negativo - sempre garantita.

"Domani arriva la recensione del mio nuovo disco?
Attento a quello che scrivi, Cannibal!"
Machete Kills di Robert Rodriguez
Il consiglio di Cannibal: Machete, kill Ford, pleeease
Mi sono divertito un sacco con il primo fighissimo Machete, quasi quanto a sfottere Ford per il suo essere un vecchio cowboy-wrestler sul viale del tramonto. Era un B-movie esaltante, spassoso, cazzaro il giusto. Detto questo, un po’ come con Kick-Ass, non sentivo un particolare bisogno di un sequel. Andava bene così. Questo secondo capitolo rischia allora di fare la fine di Kick-Ass 2, filmetto guardabile quanto dimenticabile.
Robert Rodriguez insieme al suo variegatissimo cast che questa volta comprende anche Lady Gaga, Charlie Sheen, Sofia Vergara, Vanessa Hudgens e Amber Heard sarà riuscito nel miracolo di dare alla luce un sequel degno di nota?
E Ford riuscirà a dare alla luce un post finalmente degno di nota?
Il consiglio di Ford: Ford kills... Cannibal.
Ci sono pochi uomini, nel grande circo di Hollywood, che rispetti quanto il vecchio Danny Trejo.
Ex delinquente e detenuto, grande amico del fu Edward Bunker - che lo conobbe, se non ricordo male, a San Quentin, se i concerti di Johnny Cash non mi hanno incasinato troppo i ricordi e lo lanciò sul grande schermo grazie ad una piccola parte in A trenta secondi dalla fine -, il coriaceo attore messicano è diventato un'icona leggendaria neanche fosse un eroe della Frontiera, proprio come il suo Machete.
Ora, in cuor mio già so che questo sequel non potrà raggiungere i livelli del primo capitolo di quella che dovrebbe essere una trilogia, ma anche che lo guarderò con grande gioia ed infinita goduria.
A volte, basta così.

Un weekend da bamboccioni 2 di Dennis Dugan
Il consiglio di Cannibal: viva i bamboccioni, abbasso i fordoni!
E a proposito di sequel… Se il ricordo di Machete rischia di essere rovinato da un numero 2 non all’altezza, Un weekend da bamboccioni 2 non corre questo pericolo, visto che c’è poco da rovinare. Il primo film era infatti davvero una robetta, però, da fan di Adam Sandler quale sono, temo che pure questo secondo capitolo non me lo farò sfuggire, mannaggia a me, anche se mi attira
ben poco. Sarà perché per me è ora di essere meno bamboccione e più uomo responsabile come il Fordone?
Naaah!!!
Il consiglio di Ford: non ho bisogno di bamboccioni, ogni settimana mi sorbisco già il Cannibale!
Per una volta, considerate le prime tre uscite - praticamente imperdibili - sono contento che arrivi una schifezza di questo calibro a spezzare un po’ il ritmo.
Ovviamente farò finta che non sia mai esistito neppure il primo e lascerò a Bamboccione Kid l'onore di recensirvelo.

Ford e famiglia.

Cannibal e famiglia.

"Piove, che cacchio hai da ridere?"
"Niente, pensavo a Ford... Ahahah"
"E' vero! Anche in una brutta giornata, basta pensare a lui
per ammazzarsi dalla risate, uahah."
Questione di tempo di Richard Curtis
Il consiglio di Cannibal: questione di tempo, e Ford ammetterà la sua incompetenza
Romanticoni in ascolto, Ford ce l’ho anche e soprattutto con te, questo sembra proprio un film che non vi dovete perdere. Lo specializzato in romcom Richard Curtis, quello di Love Actually, si affida alla sempre splendida e bravissima Rachel McAdams per raccontarci una storia d’amore e di viaggi nel tempo. Si rivelerà il Donnie Darko/Ritorno al futuro delle commedie sentimentali, o una gran delusione?
Questione di tempo e lo sapremo.
Il consiglio di Ford: questione di tempo, e finalmente riuscirò a mettere le mani sul Cannibale per assestargli un paio di cazzotti.
Non ho ancora avuto modo di recuperare questo potenzialmente interessante film firmato da Richard Curtis, eppure ho come l'impressione che potrebbe rivelarsi una sorpresa decisamente piacevole: scritto su binari che ricordano lo splendido Ruby Sparks dello scorso anno, potrebbe addirittura, dovesse mantenere le premesse, duellare con Before midnight per il titolo di migliore commedia romantica dell'anno.
Staremo a vedere.

"Ripeti ciò che hai detto sulla mia partecipazione a Hunger Games,
se ne hai il coraggio."
Rampart di Oren Moverman
Il consiglio di Cannibal: Ford, voglio ramparti la faccia!
L’uomo, il mito Woody Harrelson torna a collaborare con il regista Oren Moverman dopo lo riuscito Oltre le regole – The Messenger, film che mi era piaciuto particolarmente. La pellicola giace nel mio hard-disk già da parecchio tempo, ma non avevo ancora avuto lo stimolo per vederlo. Adesso con la scusa dell’uscita italiana ufficiale mi sa che è arrivata l’occasione. Ora o mai più.
E un film come questo potrebbe anche essere l’occasione buona per me e Ford per essere d’accordo. Ora o mai più.
Il consiglio di Ford: Cannibal, prima o poi ti ramperò le ossa!
Probabilmente questa settimana una strana congiunzione astrale ha finito per portare una serie di registi in grado, di norma, di mettere d'accordo il sottoscritto ed il Kid, perchè anche Oren Moverman fa parte della ristretta cerchia.
Come se non bastasse, e come per il molto ben riuscito Oltre le regole, torna sugli schermi Woody Harrelson, tra i pochi attori in grado di scampare alle critiche mie e del Cucciolo.
Certo, siamo in ritardo giusto di un paio d'anni, eppure il prodotto merita almeno una visione, specialmente per chi ama i polizieschi tosti e duri sulla scia di The Shield: lo vidi parecchio tempo fa, e potete trovare la mia recensione qui.

"Abbattere un aereo che trasporta Ford?
Questa sì che è un'occasione da cogliere al volo."
Planes di Kay Hall
Il consiglio di Cannibal: meglio volare su altri lidi
Questa specie di spin-off di Cars è l’uscita più attesa del periodo dal mio nipotino, che ha 5 anni. E temo sia anche la più attesa da MrFord, che di anni (se non altro mentali) ne ha almeno 50…
Considerando che si tratta di un filmino inizialmente programmato per un’uscita in home-video e poi, per ragranellare qualche soldino in più, la Disney, sempre più in crisi a livello creativo, ha pensato bene di farlo volare nei cinema, la qualità non dovrebbe essere altissima. Io allora questo volo però me lo perdo volentieri, mentre Ford spero salga su aereo diretto al Polo Nord. Solo andata.
Il consiglio di Ford: vorrei regalare un volo a Cannibal Kid. Per Marte.
Filmetto derivativo dal franchise di Cars che sinceramente ha tutto il sapore dell'operazione commerciale senza ritegno utile a Mamma Disney per fare cassa nel periodo dell'anno più propizio in questo senso.
Le aspettative sono molto basse e il Fordino è ancora troppo piccolo per costringermi alla sala il giorno stesso dell'uscita, quindi penso che lo guarderò, ma con molta, molta calma.
Anche perchè il solo pensiero di un aereo mi fa tornare in mente che è un po’ troppo tempo che non viaggio.

"Chi stai aspettando?"
"MrFord."
"Ma guarda che non prende il treno. Quello si muove solo su un tosaerba,
come il vecchino di Una storia vera."
La gabbia dorata – La jaula de oro di Diego Quemada-Diez
Il consiglio di Cannibal: settimana dorata?
Film messicano da Festival, che dal trailer sembra una cosa a metà strada tra Y tu mama tambien e Stand By Me, quindi potenzialmente molto promettente. In un’altra settimana, avrebbe rischiato di essere la proposta migliore. In questa appare invece un po’ oscurato dalle altre uscite, ma una visione prima o poi se la potrebbe meritare.
Mi sa anche di film abbastanza fordiano. Ma questa però non prendetela come una cosa positiva. Tutt’altro.
Il consiglio di Ford: la gabbia che ho progettato per il Cucciolo non è affatto dorata.
Considerata l'esperienza molto positiva con il recente Las acacias, e considerato che questa settimana pare uno di quei regali che i distributori ci concedono ormai sempre più difficilmente, cercherò di recuperare il prima possibile questa potenziale piccola chicca, che mi pare il tipico film da Festival nella versione buona.
Quella fordiana.

"A Ford, il mio fan numero 1. Con affetto, Luca Fordareschi."
Something Good di Luca Barbareschi
Il consiglio di Cannibal: Something bad, really really bad
In una settimana clamorosamente cinematograficamente ripiena di proposte niente male e in arrivo da un po’ tutto il mondo, dall’Italia poteva non arrivarci una ciofeca?
E che ciofeca!
A me Luca Barbareschi è sempre stato sulle palle, come attore, come uomo e come politico. Come regista non lo so e, parlerò per pregiudizio come fa di solito Ford, non mi interessa nemmeno scoprirlo. A giudicare dal trailer, il suo nuovo “thriller internazionale” ambientato in Cina sembra davvero lammerda. Non so perché, ma mi sembra una roba molto vicina al cinema di Renzo Martinelli, regista (s)consigliato proprio da Ford. Questo Something Good potrebbe così rivelarsi good giusto per infoltire la classifica dei peggiori film dell’anno, però non è giusto: mi sa che vincerebbe troppo facilmente.
Il consiglio di Ford: the good, the bad and the worst.
Questa settimana i distributori riescono nell'impresa non solo di mettere d'accordo me ed il mio nemico Cannibale in positivo, ma anche in negativo, considerato che Barbareschi è sempre stato profondamente sul cazzo anche al sottoscritto.
Supponente e spocchioso, è uno degli emblemi del peggio che l'Italia ha da offrire.
Ovviamente, in mezzo a proposte una più interessante dell'altra, il ruolo della pecora nera spetta alla Terra dei cachi.

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