Visualizzazione post con etichetta giustizia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta giustizia. Mostra tutti i post

mercoledì 13 ottobre 2010

Candy Shop

Hard Candy
(USA 2005)
Regia: David Slade
Cast: Ellen Page, Patrick Wilson, Sandra Oh
Links: imdb, mymovies
Genere: thriller, revenge movie
Se ti piace guarda anche: Dexter (serie tv), Little Children, One Hour Photo, The Tracey Fragments, Uomini che odiano le donne

Hard Candy è un film estremamente sgradevole. Fin dalla prima scena, dal suono fastidioso delle dita che pigiano sulla tastiera.
Hard Candy è anche un film che qualcuno troverà liberatorio. Giustizialista, probabilmente. Ma liberatorio.
Una ragazzina di 14anni interpretata da una Ellen Page incattivita si fa infatti portavoce di tutte le vittime di abusi sessuali e se la prende con un pedofilo. Se la prende TANTO con un pedofilo.

Dimenticate la mammina teen indie di Juno, dimenticate l’Arianna architetta dei sogni di Inception, dimenticate la Bliss Cavendar rollergirl di Whip It. Non fatevi nemmeno ingannare da quel suo vestitino da tenera e innocente novella Cappuccetto rosso. In Hard Candy Ellen Page è un’autentica macchina da guerra, una spietata e sadica torturatrice vendicatrice che piacerebbe a Dexter, alla Lisbeth Salander di Uomini che odiano le donne, ma anche a Quentin Tarantino, sebbene al film manchi del tutto l’ironia dei film alla Kill Bill. Qui si fa tutto dannatamente sul serio e l’aria che si respira è talmente pesante da risultare la caratteristica fondamentale, ma alla lunga anche il limite principale, della pellicola.

La violenza e il sangue non sono comunque mai esibiti. La regia di David Slade (che poi dirigerà 30 giorni di buio ed Eclipse) rimane lucida e fredda. Glaciale. La tensione è quindi giocata soprattutto sul contrasto psicologico tra vittima e carnefice (ma chi è chi?), la glorious basterd Ellen Page e l’ottimo Patrick Wilson, come se ci trovassimo in un episodio della serie tv psicologica In Treatment andato a male. O a una puntata di quel programma di candid-camera di Mtv, Disaster Date, in cui non c’è mica tanto da ridere per il protagonista pedofilo che va felice come uno scolaretto a un appuntamento con una ragazzina conosciuta su internet e poi si ritrova legato a una sedia. E questo solo per cominciare.

Il giudizio sul comportamento della protagonista lo lascio a voi, anche perché non voglio addentrarmi in un tema come quello della giustizia fai da te mai come ora così scottante. Certo che alcune persone se vedessero questo film poi forse ci penserebbero su due volte prima di fare certe cose…
(voto 6,5)

Sì, incredibilmente questo film è anche disponibile in italiano!

venerdì 10 settembre 2010

...and justice for all (Giustizia privata)

Giustizia privata
Titolo originale: Law Abiding Citizen
(USA, 2009)
Regia: F. Gary Gray
Cast: Gerard Butler, Jamie Foxx, Leslie Bibb, Josh Stewart, Gregory Itzin, Colm Meaney, Viola Davis, Michael Irby
Links: imdb, mymovies

Il titolo italiano di questa pellicola gioca a tirare fuori l’anima più leghista e giustizialista insita nello spettatore e, in parte, lo fa anche la pellicola. Al povero Gerard Butler viene infatti sterminata la famiglia da due pazzi criminali; nel processo che segue, se a uno verrà data la pena di morte, l’altro (che ha patteggiato) se la cava con appena qualche anno di galera. Dieci anni più tardi, Butler deciderà così in stile giustiziere della notte (ma anche del giorno) di farsi giustizia da solo, andando pure a caccia dell’avvocato che aveva permesso il patteggiamento. Una giustizia che si fa in modi spesso oltre ogni limite dell’inverosimile.

Tra i meriti della riuscita della pellicola vi è una regia precisa (pur senza guizzi particolari) che guarda come modelli per l’atmosfera thriller storici degli anni ’90 come Il silenzio degli innocenti e 7even (sebbene rimangano modelli irraggiungibili). La tensione è però regalata soprattutto dal faccia a faccia tra i due protagonisti: pregevole l’interpretazione dello spartano Gerard Butler (che per la gioia del pubblico femminile compare spesso e volentieri ignudo come mammà l’ha fatto), così così invece Jamie Foxx, per me davvero bravo solo nel capolavoro Collateral.
Thriller ben costruito, con una sceneggiatura di solido mestiere, seppure con alcuni spunti piuttosto prevedibili, più un sapore di già visto che non molla dall’inizio alla fine. Il film comunque ha dentro una cattiveria superiore alla media tra le pellicole americane del genere, peccato solo che il finale tiri il freno a mano anziché spingere con coraggio sul piede dell’acceleratore.
(voto 6,5)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com