Giustizia privata
Titolo originale: Law Abiding Citizen
(USA, 2009)
Regia: F. Gary Gray
Cast: Gerard Butler, Jamie Foxx, Leslie Bibb, Josh Stewart, Gregory Itzin, Colm Meaney, Viola Davis, Michael Irby
Il titolo italiano di questa pellicola gioca a tirare fuori l’anima più leghista e giustizialista insita nello spettatore e, in parte, lo fa anche la pellicola. Al povero Gerard Butler viene infatti sterminata la famiglia da due pazzi criminali; nel processo che segue, se a uno verrà data la pena di morte, l’altro (che ha patteggiato) se la cava con appena qualche anno di galera. Dieci anni più tardi, Butler deciderà così in stile giustiziere della notte (ma anche del giorno) di farsi giustizia da solo, andando pure a caccia dell’avvocato che aveva permesso il patteggiamento. Una giustizia che si fa in modi spesso oltre ogni limite dell’inverosimile.
Tra i meriti della riuscita della pellicola vi è una regia precisa (pur senza guizzi particolari) che guarda come modelli per l’atmosfera thriller storici degli anni ’90 come Il silenzio degli innocenti e 7even (sebbene rimangano modelli irraggiungibili). La tensione è però regalata soprattutto dal faccia a faccia tra i due protagonisti: pregevole l’interpretazione dello spartano Gerard Butler (che per la gioia del pubblico femminile compare spesso e volentieri ignudo come mammà l’ha fatto), così così invece Jamie Foxx, per me davvero bravo solo nel capolavoro Collateral.
Thriller ben costruito, con una sceneggiatura di solido mestiere, seppure con alcuni spunti piuttosto prevedibili, più un sapore di già visto che non molla dall’inizio alla fine. Il film comunque ha dentro una cattiveria superiore alla media tra le pellicole americane del genere, peccato solo che il finale tiri il freno a mano anziché spingere con coraggio sul piede dell’acceleratore.
(voto 6,5)