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lunedì 28 dicembre 2015

Le peggio serie tv 2015






Ci sono premi che tutti vogliono conquistare: gli Oscar, gli Emmy, i Grammy, il Pallone d'Oro, i Cannibal Awards dedicati al meglio.
Ci sono premi che invece nessuno vorrebbe avere in casa propria, come i Razzies, il Tapiro d'Oro o i Cannibal Awards dedicati al peggio.
Per quanto indesiderati, però, non si può fuggire. In attesa di scoprire quali sono stati i peggiori film dell'anno, si comincia con le peggio serie tv e a tutti i vincitori verrà consegnato direttamente a casa il poco ambito Teleratto.

domenica 28 dicembre 2014

TELERATTI 2014 – LE PEGGIO SERIE TV DELL'ANNO





Qui su Pensieri Cannibali non c'è spazio solo per i migliori. Ieri abbiamo visto tutti i numerosi Scemmy Awards 2014 dedicati alle serie tv, agli attori e ai personaggi telefilmici più amati dell'annata che sta volgendo al termine, ma oggi per par condicio c'è spazio anche per quelli più odiati. Oh, qui non si discrimina e non si dimentica nessuno.
Ecco allora i premi tv più temuti e meno desiderati del mondo, o almeno del web, o almeno del web italiano, o almeno dei lettori cannibali.
In mezzo a questi premi (alcuni nemmeno così tanto negativi) troverete probabilmente i nomi di serie che adorate e seguite con passione. In tal caso, piangete, urlate e insultatemi pure. Io però non ci posso fare niente. A me proprio non sono piaciute. E comunque tenete conto che le cose possono sempre cambiare. L'anno scorso ad esempio avevo considerato Orphan Black come la serie più sopravvaluta e Hannibal come la più diludente del 2013 e nel corso del 2014 ho invece riabilitato entrambe, soprattutto la prima.


Fatte queste premesse più o meno inutili, che lo spettacolo inizi, a partire dal countdown delle 10 serie che ho retto di meno quest'anno.
Buoni Teleratti 2014 a tutti!


mercoledì 21 maggio 2014

SERIE TV TRASH 2014 – SPECIALE FINALI DI STAGIONE




L’annata televisiva americana 2013/2014 sarà ricordata soprattutto per una cosa. La chiusura di Breaking Bad? La rivelazione True Detective?
Sì, anche, ma forse ancora di più per l’altissimo livello di trash presente in programmazione. Tra morti a sorpresa e risurrezioni ancora più sorprendenti, colpi di scena incredibili, amori improbabili e sceneggiature scritte con la modalità random attivata, il confine tra serie tv e soap-opera è diventato sempre più sottile. Vediamo allora di fare il punto sui finali di stagione delle serie più trash in circolazione, almeno tra quelle che ho seguito. Via alla rassegna dei guilty pleasure più peccaminosi, e pure imbarazzanti, dell’anno.

Revenge
Di fronte ai finali di stagione di Revenge non si può fare altro che inchinarsi. Se le sue seasons procedono tra alti e bassi, tra personaggi inutili inseriti a casaccio e qualche episodio riempitivo, per i season finales gli autori danno sempre il loro meglio. E quest’anno si sono superati. Già la terza stagione nel complesso aveva vendicato la deboluccia seconda, ma la chiusura è stata davvero una bomba. Era stata l’annunciata la morte di uno dei personaggi principali e invece ce n’è stata più di una, o almeno così sembra. Un altro personaggio invece ha avuto una chiusura letteralmente pazzesca e poi c’è stato un ritorno in vita inaspettato. La risurrezione più clamorosa dai tempi di Gesù Cristo.

"Victoria, il tuo vestito fa davvero pena."
"Eh no. Posso accettare qualsiasi omicidio e tradimento, ma queste parole fanno proprio male!"

Voto alla terza stagione 7/10
Voto al season finale 8/10
Livello di trash stagionale 4/5



Grey’s Anatomy
Shonda Rhimes è sempre stata la maestra dei finali di stagione. Negli ultimi tempi si sta però dedicando sempre meno a Grey’s e sempre di più all’ottimo Scandal, in più sta pure preparando una nuova serie che si preannuncia goduriosissima: How to Get Away with Murder. Le sceneggiature di Grey’s Anatomy probabilmente le ha ormai affidate ai suoi schiavetti, che immagino vengano maltrattati come gli specializzandi nella serie. Tali schiavetti non fanno altro che riciclare idee dal passato, in maniera però parecchio debole. In compenso, almeno il trash non manca mai e in questa stagione si è davvero sorpassato ogni livello, con l’apice raggiunto nell’episodio in cui una paziente continua a scoreggiare ogni due secondi. Roba da far invidia a qualunque film con Christian De Sica e Massimo Boldi, o a Trombino e Pompadour di South Park.
Il finale di stagione è invece stato piuttosto sottotono. ATTENZIONE SPOILER Okay, c’è stata la solita catastrofe, con un centro commerciale di Seattle che è saltato per aria. Peccato che non si sia trattato manco di un attentato terroristico, ma di una “semplice” fuga di gas. Tutto si è inoltre chiuso nella massima prevedibilità. Merdedith Grey ovviamente non se ne va via dalle palle da Seattle, mentre il tanto annunciato addio della Dr. Cristina Yang, forse il miglior personaggio di sempre della serie, è stato all’insegna del patetismo e degli abbracci, una cosa del tutto incoerente con la sua personalità. L’unica sorpresa, per altro relativa, è stata l’arrivo di un’ennesima sorellastra per Merdedith.
E poi, ma che razza di finale stagionale di Grey’s è, senza manco un decesso o qualche protagonista in pericolo di vita?

"Oooh, dopo 10 anni c'è ancora qualcuno che ci segue? Pazzesco!"

Voto alla decima stagione 5-/10
Voto al season finale 5
Livello di trash stagionale 5/5



Once Upon a Time
Da buon fan di Peter Pan quale sono, riponevo delle buone aspettative nei confronti della terza stagione di Once Upon a Time, pur sapendo che i livelli di originalità e fantasia della prima sarebbero stati solo un ricordo lontano. E invece…
La prima parte della stagione ambientata sull’isola che non c’è s’è rivelata una copia brutta di Lost. L’idea di un Peter Pan in versione cattivone, sulla carta intrigante, nella realtà si è rivelata una discreta schifezza. Le cose sono andate meglio nella seconda metà di stagione, quando si è tornati a Storybrooke con una nuova e più azzeccata villain, la Strega dell’Ovest interpretata dalla rossa Rebecca Mader intravista in passato proprio nel citato Lost. A risollevare le sorti di una stagione altalenante, ma comunque più riuscita della seconda, c’ha pensato l’umorismo di Hook, mentre Biancaneve, Charming ed Henry sono sempre più insopportabili. Nella melassa è finita impantanata purtroppo anche una Regina sempre meno Evil, ma che spero nella prossima stagione possa tornare a essere perfida come un tempo.
ATTENZIONE SPOILER
La cosa migliore è stata il season finale, un doppio episodio che con i suoi viaggi nel tempo ha omaggiato Ritorno al futuro. La sorpresa dell’ultima scena, dedicata a tutti i fan di Frozen, pare una ruffianata commerciale di portata colossale, però è anche dannatamente efficace e lascia la curiosità di vedere come sarà Elsa in carne e ossa. Se fosse così, non sarebbe male...


Voto alla terza stagione 6,5/10
Voto al season finale 7+/10
Livello di trash stagionale 1/5



Reign
Il regno del trash qualche bella soddisfazione ce l’ha regalata. Le sceneggiature sono state scritte alla cazzo di cane, si tratta pur sempre di una serie in onda sul network più bimbominkioso del mondo, The CW, ma nel complesso non ci si è annoiati. Tra continui complotti di morte a corte, triangoli sentimentali che si sono evoluti in quadrangoli sentimentali, re maniaci sessuali e pure pazzi, matrimoni per amore e matrimoni per facciata, Reign ha lasciato spesso da parte la componente storica per dare risalto a intrecci e colpi di scena da soap-opera. Bene così!
Peccato giusto per il finale di stagione, un po’ troppo serioso e con poche sorprese trashose. Dove pensate di essere, autore di Reign, alla HBO?

"Oddio! Mai visto tanto trash televisivo in un post solo!"

Voto alla prima stagione 6,5/10
Voto al season finale 6-/10
Livello di trash stagionale 4/5



Nashville
La serie dedicata alla musica country con la seconda stagione ha fatto coming out. Non mi riferisco a quello compiuto da uno dei personaggi. Nashville ha fatto coming out nel senso che ha rivelato la sua vera natura: non quella di Friday Night Lights con le chitarre acustiche al posto dei palloni ovali come sembrava all’inizio, bensì quella di serie trash. Oltre a una marea di incidenti, di morti e di figli tenuti segreti, la parte con Scarlett che è andata fuori di testa ha toccato nuovi vertici di follia televisiva. E pensare che all’inizio il personaggio mi piaceva pure. Se con la season number 1 il country giocava un ruolo importante, con la season number 2 si è allora puntato tutto sugli intrecci e le assurdità da soap.
ATTENZIONE SPOILER
Il finale stagione ha cercato di rimescolare un po’ le carte, tra una coppia che è scoppiata, la possibile partenza di una delle protagoniste (l’ormai insopportabile sopra citata Scarlett) e addirittura una doppia proposta di matrimonio. Apprezzabile il tentativo, ma i sublimi livelli di soappaggine di Revenge restano lontani!

"E il vincitore del Telegatto per il trash tv va a..."
"Ma come? A Revenge e non a noi?"

Voto alla seconda stagione 5,5/10
Voto al season finale 6/10
Livello di trash stagionale 3/5


Star-Crossed
Una delle delusioni dell’anno. All’inizio la serie sci-fi-teen, poco sci-fi e molto teen, di The CW prometteva bene. Sembrava il possibile erede di Roswell e invece si è rivelato una discreta ciofeca. La colpa è da distribuire tra personaggi banali, attori mosci e situazioni già viste, ma soprattutto è da attribuire agli sceneggiatori. Ogni episodio è stato costruito in pratica intorno a una festa, a un party, a una celebrazione assurda varia, cosa che ormai capita sempre più spesso nelle serie The CW e denota una clamorosa mancanza di fantasia da parte di autori che non sanno più che pesci pigliare.
Star-Crossed è durata giusto una stagione di 13 episodi (praticamente tutti uguali) ed è stata cancellata. Non mancherà né a noi terrestri, né agli alieni Atrian.

"Acconciato così non sono abbastanza trash per voi,
stupidi umani?"

Voto alla prima (e unica) stagione 5/10
Voto al season finale 4,5/10
Livello di trash stagionale 2/5

mercoledì 25 dicembre 2013

COME D’INCANTO'S ANATOMY, LA FIABA (ANTI) NATALIZIA






















Come d’incanto
(USA 2007)
Titolo originale: Enchanted
Regia: Kevin Lima
Sceneggiatura: Bill Kelly
Cast: Amy Adams, Patrick Dempsey, James Marsden, Susan Sarandon, Idina Menzel, TimothySpall, Rachel Covey
Genere: più che disneyano
Se ti piace guarda anche: La bella addormentata nel bosco, Biancaneve e i sette nani, Once Upon a Time, I Puffi, Aquamarine
(voto 5-/10)

lunedì 20 maggio 2013

FANALI DI STAGIONE - PARTE SECONDA


Due vampire e una strega. Al giorno d'oggi se sei una persona normale
al diploma mica c'arrivi...
The Vampire Diaries
(stagione 4)

ATTENZIONE GOSSIP
Ian Somerhalder e Nina Dobrev si sono lasciati!
Nella vita reale, intendo.
ATTENZIONE SPOILER
Nella serie no. Nella serie i loro personaggi, Damon ed Elena sono più affiatati e appiccicati che mai. Presto potrebbero diventare più puccettosi e insopportabili persino di Edward e Bella di Twilight.
ATTENZIONE GOSSIP DI NUOVO
Pare che pure Robert Pattinson e Kristen Stewart si siano lasciati. Di nuovo. Questa volta forse definitivamente.

Comunque, perché sto parlando di gossip? Perché fondamentalmente della stagione quarta di The Vampire Diaries non è che ci siano tutte ste cose da dire e l’unica cosa di un certo interesse è stato capire se e quando Damon ed Elena si sarebbero fatti e se e quando avrebbero dichiarato tutto il loro amore teneroso. E alla fine l’hanno fatto. Tutto questo mentre in contemporanea, nel mondo reale, nella vita vera, i due attori si lasciavano a sorpresa, lasciando di stucco tutti i fan che shippavano la loro coppia.
Quanto al resto della serie, non è che c’ho capito molto. È successo di tutto e di più. Morti che risorgono,vivi che muoiono, vampiri alla ricerca di una cura.
Cioè, questi sono immortali, super forti, super veloci, super fighi, possono fare tutto quello che vogliono e vogliono tornare a essere mortali? Siamo fuori?
Manco Stephenie Meyer era arrivata a immaginare una roba del genere. Fatto sta che al centro della quarta stagione c’è stata la ricerca della cura al vampirismo, per salvare la bella Elena che nel frattempo è diventata una vampira. Uno si aspettava che facesse qualcosa di figo, da vampira. E per qualche breve tempo l’ha anche fatto. È diventata una cattivona, ‘na vera stronza, ‘nammerda!
Fino a che era così, è stato divertente. Peccato sia durata poco e presto sia ritornata la vecchia Elena tutta buoni sentimenti di un tempo, il tutto però amplificato dai sensi di colpa e dal fatto che ora è una vampira e i vampiri tendono ad essere delle drama queen e a ingigantire sempre ogni emozione.

Davvero hanno intitolato la copia di The Vampire Diaries The Originals?
ATTENZIONE SPOILER DI NUOVO
Poi sono successe un sacco di altre cose, ci sono stati Klaus e i The Originals che ora avranno una serie tutta loro che si preannuncia già una discreta porcata, qualche personaggio è morto (Bonnie, yuppie!), mentre qualche personaggio non si sa bene perché è tornato in vita (Jeremy, che manco nell’Aldilà lo volevano), e tanto per la cronaca vi annuncio che la mia preferita resta sempre Caroline, sebbene pure Rebekah stia guadagnando punti.
In mezzo a tutti questi eventi ai limiti del comprensibile, la stagione è proseguita nella noia e in un interesse che, insieme alla palpebra, si è fatto sempre più calante. Il top del trash lo si è toccato nelle puntate sull’isola alla ricerca della cura per il vampirismo, che sono apparse come una copia brutta di Grey’s Anatomy che copiava Lost.
Nella puntata finale ci si è ripresi un po’, i nostri si sono diplomati (finalmente!) e c’è stata la risoluzione (finalmente!) del triangolo Elena/Stefan/Damon e una chiusura che lascia campo libero per un sacco di sviluppi. Cosa succederà ora? Cosa faranno i nostri vampirelli preferiti, oltre a trombare come ricci? Andranno all’università? Torneranno ad azzannare i colli delle persone o continueranno a fare i vampiri vegani mezzeseghe? Matt verrà trasformato anche lui in un vampiro, visto che è l’unico cretino normale rimasto a Mystic Falls?
Cosa più importante: ce ne frega ancora qualcosa di quello che succederà in Vampirl Diaries?
(voto alla stagione 5/10
voto al season finale 6/10)

"Nah, meglio non leggere il copione.
Tanto qualcosa di assurdo succederà di sicuro..."
Grey’s Anatomy
(stagione 9)

Shonda Rhimes deve aver subito qualche trauma pesante da piccola, in ospedale. Non si spiega altrimenti tutto l’odio di quest’autrice nei confronti dei suoi personaggi.
Shonda Rhimes, sei proprio una figlia di buona donna. Il tuo Grey’s Anatomy non è una serie medical. È una serie survival, altroché The Walking Dead. Chi sarà sopravvissuto a un’altra stagione? Chi sarà morto? A voi il piacere di scoprirlo in un altro finale di stagione oltre ogni limite dell’inverosimile. Io non metto in dubbio che certi eventi strani possano accadere, anche se un’intera famiglia che perde l’uso delle mani dopo aver giocato al tiro alla fune lo ritengo un attimino improbabile… ma è successo pure questo!

"Ma sicuri mio figlio sia nato con una sola testa? Shonda, che ti è successo?"
ATTENZIONE SPOILER
Al Seattle Grey sono capitate calamità naturali, incidenti pazzeschi, catastrofi micidiali, malattie inspiegabili, bus che esplodono, alieni che arrivano… Ok, forse quest’ultima è l’unica cosa non ancora successa. Per ora, perché magari il figlio di Meredith e del Dr. Stranamore rivelerà poteri paranormali. Mai dire mai.
Certe cose possono anche capitare, solo in città diverse e nel corso di molti anni. Il fatto che certe assurdità capitino tutte al Seattle Grace, l’ospedale più sfigato del mondo, nel corso di una sola stagione, a volte nel corso di una sola puntata, rende Grey’s Anatomy la serie più trash in circolazione, e forse dell’intera storia della tv. Il suo bello è proprio questo. Grey’s Anatomy è lo Studio Aperto delle serie tv ed è perversamente divertente guardarlo.

Il finale della stagione 8 in stile Lost era stato qualcosa di irripetibile a livello tragicomico, quindi quello della season 9 è stato inevitabilmente una delusione. Non che siano mancati pure questa volta cicloni, tornadi, operazioni al buio ai limiti del possibile, triangoli lesbo e morti però, Shonda, potevi fare ancora di più.
Per questa volta passi, ma per il finale della stagione 10 Shonda mi aspetto almeno un’epidemia durante un attacco terroristico mentre avviene un’Apocalisse zombie e in un concerto di Justin Bieber agli spettatori cominciano a sanguinare le orecchie chissà perché e poi arriva il figlio di Meredith e Stranamore che in realtà si scopre essere il figlio dell’amore adultero tra Meredith e il Dr. Bollore consumato sull’isola prima che la sorella di Meredith morisse e questo bambino bastardello salva tutti, tranne le fan di Justin Bieber che muiono tra atroci sofferenze.
(voto alla stagione 5/10
voto al season finale 5,5/10)

Se vi siete persi la prima parte dei Fanali di stagione, eccola qui.

lunedì 28 maggio 2012

Season finale, Grey’s Anatomy

L’estate sta finendo e un anno se ne va.
No, mi sa che ho sbagliato: l’estate sta iniziando e un anno (di serie tv) se ne va.
La stagione tv americana sta giungendo al termine, portandosi via una ad una le serie che ci hanno tenuto compagnia negli scorsi mesi. Non disperate, comunque, perché pure d’estate qualcosina d’interessante dovrebbe venire fuori.
Intanto, diamo un occhio a quelle che sono terminate negli ultimi giorni. E, se proprio ci tenete, potete anche leggervi le mie opinioni sui season finale di The Walking Dead e Pretty Little Liars, più quelle sui finali di serie definitivi di Desperate Housewives e Dr. House.
Cominciamo oggi con…

"Oddio, abbiam copiato Lost! Siamo gli Zucchero delle serie tv..."
Grey’s Anatomy
(stagione 8)

Così come Dr. House e Desperate Housewives, avevo smesso di seguire regolarmente anche Grey’s Anatomy da un po’. Ma mentre quelle serie partite nella fenomenale annata 2004/2005 insieme a Lost hanno tutte (giustamente) chiuso il loro lungo ciclo, Grey’s Anatomy continua a trascinarsi avanti. Il prossimo anno avrà una nona (!) stagione e si avvia a una longevità pari a quella di E.R., tanto anche se cambiano i medici ormai non è che si noti una grande differenza.
Per me Grey’s è stata una serie ottima nel corso delle prime due stagioni, discreta in quelle successive, poi ho cominciato a smettere di seguirla quando le situazioni si sono fatte assurde e soprattutto quando è entrata nel cast una seconda Grey. Già Meredith (Ellen PompinarPompeo) per me è una delle tipe più odiose nella storia dei telefilm (e non solo dei telefilm), roba che la sucante Sookie di True Blood è una simpaticona al confronto. Ma quando è arrivata la sorella, ancor più cagacazzo e piagnucolosa, non ce l’ho più fatta. Posso reggere qualunque cosa, ma due Grey no.

"Hey, che è quel fumo nero? Dimenticato il gas acceso come al solito, Meredith?"
ATTENZIONE SPOILER
Avendo sentito che nel finale della stagione 8 sarebbe morto un personaggio, incuriosito sono tornato a vedermi Grey’s e… mi sono ritrovato davanti Lost?!
In un caso di plagio per nulla velato, i medici del Seattle Grey, l’ospedale più sfigato del mondo, hanno infatti avuto un incidente aereo e sono spersi in mezzo al nulla. L’episodio si apre tra l’altro con un’inquadratura dall’alto di Meredith in pieno stile Jack Shephard. Purtroppo, Meredith non è morta nell’incidente aereo. È viva, vegeta e rompipalle come al solito.
Come una pazza isterica si mette a cercare il suo Dr. Stranamore e, mentre lei va in giro a raccogliere margheritine chiedendosi: “Ma il mio bel dottore m’ama o non m’ama, m’ama o non m’ama?”, la sorellina Lexie sta per schiattare.
A provare a salvarla c’è il suo tipo, un dottor Bollore che senza barba non lo riconoscevo più. Sono stato per dieci minuti a chiedermi: Ma chi cazzo è ‘sto qua? E, soprattutto, sono stato per dieci minuti a chiedermi: Ma la fanno davvero schiattare Lexi?
Dio, ti prego, ascolta le mie preghiere. Lo so che è sbagliato desiderare la morte di una persona. È una cosa dannatamente sbagliata e io infatti non ti sto chiedendo niente del genere. Berlusconi e Andreotti sono ancora vivi, quindi vuol dire che non ti ho mai domandato una cosa così.
Ora però ti chiedo il sacrificio non di una persona vera e propria, in carne e ossa. Ma solo di un personaggio di una serie televisiva. Un personaggio di fiction. Eddai, e fammelo ‘sto favore.

"Ueee Iaia, volevo dire... Ueee Lexie!"
Il Dr. Bollore promette a Lexi che non morirà, non quel giorno, almeno. Poi prova a tirare su il pezzo di aereo che l’ha sepolta viva, vede che non riesce a spostarlo manco di un 1cm e allora le dice: “Okay, mia cara. Stai per morire! Vaya con Dios e non ci penso nemmeno a mantenermi fedele al tuo ricordo…”
E, tempo ancora pochi interminabili istanti, Lexie è morta.
Non ci posso credere, posso tornare a guardare Grey’s Anatomy! Ora che non ci sono più due Grey, posso farcela di nuovo!!!
Tempo pochi altri istanti, e un primo piano di Meredith che piange come faceva Hello Spank mi fa ripiombare subito nelle tenebre. Capisco che possa essere afflitta per aver perso la sorella, anche se fino a due secondi prima il suo unico pensiero era quello di ritrovare il suo Stranamore, però una sceneggiata napoletana del genere dovevano proprio filmarla e proporcela? (senza offesa per le vere sceneggiate napoletane)
Dio, già che c’eri, non potevi mettere fine anche alle sue sofferenze e, soprattutto, a quelle di noi telespettatori?

Non vedevo Grey’s Anatomy da un po’ e fondamentalmente l’ho ritrovato come l’avevo lasciato. Lontano dalla freschezza dei primi tempi e senza i due personaggi cardine, ovvero Izzie e O’Malley e con una serie di personaggi, vecchi e nuovi, troppo piagnoni.
Se la parte copiata da Lost riesce comunque a essere piuttosto avvincente, molto meno lo sono gli intrecci degli altri tizi del Seattle Grace, con persino Karev e la nazista Bailey che mi paiono essersi rammolliti parecchio. L’unica a tenere su alto il morale è la Callie con le sue battute sessuali. Per il resto, Grey’s è diventato parecchio deprimente ma, almeno, Lexie è morta.
Grazie, Dio!
(voto al season finale 6+
sì, il + è per la morte di Lexie: non per la scena in sé, ma solo per la decisione di far morire Lexie)

martedì 8 marzo 2011

Chick flick: Festa della Donna edition

Dopo aver parlato ieri di Tron Legacy, e i film di fantascienza si sa sono un argomento scacciafiga quasi quanto il calcio e i radiatori delle auto, oggi che è la Festa della Donna (a proposito, auguri e una mimosa virtuale a tutte!) dedico uno spazio ad un tema più girl friendly: i chick flick. Cosa diavolo sono i chick flick, si chiederanno tutti i maschietti e i nerd in ascolto che invece ogni cosa sapevano su Tron et similia? I chick flick sono letteralmente quelle “pellicole per pollastrelle”, perlopiù commedie o drammoni romantici, indirizzate prevalentemente a un pubblico femminile. Cosa che non significa per forza che tutte le ragazze/donne debbano per forza adorare questi cacchio di film, né tantomeno che i masculi non possano vederseli (magari apprezzandoli pure tra il silenzio e la vergogna). Anche perché negli ultimi tempi sta pure nascendo un sottogenere virato al maschile, con film come Tra le nuvole, Io & Marley e Amore & altri rimedi.

Regina incontrastata del genere è sempre stata la Juliona Roberts, ritornata negli ultimi tempi a rivendicare il suo trono con un’apoteosi del genere: Mangia Prega Ama, in grado di unire in un sol colpo argomenti come cucina, amore e, massì, pure religione e spiritualità. Roba da far scappare a gambe levate il pubblico maschile e, non a torto, anche una parte di quello femminile. Comunque il film, pur non essendo stato affato un flop, non è stato nemmeno il successo incredibile previsto e allora Julia ora si deve guardare le spalle da un esercito di nuove chicks molto agguerrite. Quella che da anni è la sua rivale numero 1, ovvero Sandra Bullock, è tornata pure lei più forte che mai grazie al successo del modestissimo Ricatto d’amore, e pure Jennifer Aniston (...e alla fine arriva Polly, Il cacciatore di ex, Due cuori e una provetta, Ti odio ti lascio ti...). Ma ci sono altre più giovani emergenti pretendenti al titolo, come la Anne Hathaway di Pretty Princess, Il diavolo veste Prada, il già citato Amore & altri rimedi, e le due sgallettate di cui mi occupo qui più nello specifico: Katherine Heigl e Kristen Bell.

Tre all’improvviso
(USA 2010)
Titolo originale: Life as we know it
Regia: Greg Berlanti
Cast: Katherine Heigl, Josh Duhamel, Josh Lucas, Christina Hendricks, Melissa McCarthy, Reggie Lee, Faizon Love, Jean Smart, Will Sasso, Majandra Delfino
Genere: commedramma
Se ti piace guarda anche: Quando meno te lo aspetti, Tre scapoli e un bebè, Summerland (serie tv)

Trama semiseria
Mi aspettavo una spassosa e divertente commedia e invece quando leggo il nome del regista mi preoccupo subito: Greg Berlanti, autore televisivo televisivo tra le altre cose di Everwood, il mega-drammone per eccellenza. E infatti… dopo una partenza leggera leggera, una coppia di neosposini ci lascia le penne e nel testamento indicano come tutori legali della figlioletta i loro due migliori amici: la precisina e rompiballe Katherine Heigl e il playboy Peter Pan Josh Duhamel. I due all’inizio non si sopportano, anzi si odiano, poi ovviamente finiscono per… eddai che lo sapete già come va a finire.

Recensione cannibale
Katherine Heigl ha cominciato come aliena in Roswell, quindi è sparita dalla circolazione per un po’ ed era rientrata nell’ambiente tv in Grey’s Anatomy nei panni di Izzie Stevens. Nel corso della prima stagione non ha lasciato un grosso segno e nonostante il successo della serie medical la sua carriera non sembrava prendere il volo. Tutto è però cambiato con la seconda stagione, quando la sua drammatica storia con il moribondo Denny Duquette è diventata una delle cose più strazianti e commoventi nella storia recente del piccolo schermo; difficile non lasciare già una lacrimetta sulle note emozionanti di “Chasing Cars” degli Snow Patrol durante il tragico season finale.


Da lì in poi, da quello scenone "life changing", la carriera della Heigl nel bene o nel male è stata segnata e oggi è ormai diventata la nuova numero 1 nei filmoni (o spesso filmini) sentimentali americani, grazie a titoli come Molto incinta, 27 volte in bianco, La dura verità, il più action Killers e questo quasi drammatico Tre all’improvviso.

L’espediente narrativo è classico, alla Tre scapoli e un bebè: metti insieme un tipo e una tipa eterni single che mai si sarebbero aspettati di diventare genitori, o almeno non in quel punto della loro vita, dai loro un poppante e vedi che cosa succede. Tutte le situazioni che uno si può immaginare ci sono, dal primo cambio di pannolini all’inevitabile coinvolgimento romantico dei due protagonisti, più una scena di marijuana che è ormai diventato elemento imprescinbile nei film del genere (sarà tutta colpa di Judd Apatow?).
La vicenda di partenza è però decisamente tragica, visto che si parte con la morte dei genitori della bambina: i suoi tutori diventano quindi la Heigl, tra smorfie e faccette ormai padrona assoluta del genere sentimentale, e lo scapestrato Josh Duhamel. A salvare però la barca dalle correnti del melò strappalacrime sono però una serie di battute azzeccate e una discreta alchimia tra i protagonisti; con il solito motto vincente che gli opposti si attraggono portano a casa il risultato, anche se il film è leggermente lungo e qualche sforbiciata avrebbe giovato alla godibilità del tutto. Discreto anche il resto del molto telefilmico cast, in cui spicca la (purtroppo) breve apparizione di Christina Hendricks, la tettona rossa di Mad Men. Buono il reparto colonna sonora con Pearl Jam ed Amy Winehouse, in più a sorpresa scatta pure un momento Radiohead, con “Creep” cantata da Josh Duhamel come ninnananna alternativa.
(voto 6)

Battute cult
“Ero al supermercato e mi sono accorto che le donne guardano gli uomini con i bebé come gli uomini guardano le donne che hanno belle tette.”
“Sai cos’è il matrimonio? Immagina una prigione. E non cambiare niente.”


Ancora tu!
(USA 2010)
Titolo originale: You Again
Regia: Andy Fickman
Cast: Kristen Bell, Odette Yustman, Jamie Lee Curtis, Sigourney Weaver, Victor Garber, Betty White, Kristin Chenoweth, Christine Lakin
Genere: il passato ritorna
Se ti piace guarda anche: Nemiche amiche, Il matrimonio del mio migliore amico, 17 Again, Bride Wars, Mai stata baciata

Trama semiseria
Kristen Bell al liceo è una sfigata. Perché? Fondamentalmente nei film americani basta che prendi una splendida attrice, le metti degli occhialoni, l’apparecchio ai denti, non le lavi i capelli per un paio di giorni e il gioco è fatto. Poi ovviamente Kristen cresce, diventa una gran figa di successo. I problemi ritornano però insieme ai demoni del passato, con la tipa che le ha reso la high school un inferno che sta per sposare… il suo adorato fratello. Basta così? Eh no, gli americani sono diventati mica i re in questo genere di pellicole per niente e allora ci aggiungono pure che le madri delle due ragazze erano pure loro rivali ai tempi del liceo. E la nonna?

Recensione cannibale
Se la nuova Dea dei chick flick è Katherine Heigl, negli ultimi tempi si sta facendo largo con le sue esili spalle anche Kristen Bell, pure lei arrivata dalla tv visto che era la mitica Veronica Mars, una teen detective che lasciava presagire per lei un futuro da action girl e invece il destino la sta rendendo principessina delle commedie romantiche. Al suo attivo ha già: Non mi scaricare, L’isola delle coppie, La fontana delle coppie e ora questo. E quando Hollywood ti incasella in un genere, difficilmente ne esci. Una buona cura potrebbe essere una sana dose di cinema d’autore, la vera rehab per un attore finito nel tunnel dei blockbusteroni commerciali.

Per il momento la bella Bell comunque in questo filone ci sguazza ancora in Ancora tu. Il filmetto parte bene, con una scena revival anni Novanta (e quando comincia il revival del decennio in cui sei cresciuto ti rendi davvero conto di star invecchiando), in cui Kristen è la più sfiga del liceo e Odette Yustman (la nuova Megan Fox) è la più figa del liceo che la sfotte pesantemente. Anni dopo le cose cambiano, Kristen ha un lavoro di successo e si è trasformata in una splendida giovane donna. Come ha fatto? Le è bastato togliere occhiali e apparecchio. Altre cose comunque non cambiano e Odette Yustman è sempre la più figa non del liceo ma del quartiere, della città, dello stato, del mondo e sta per sposare l’amato fratello di Kristen, per la serie: puoi dimenticarti del passato, ma il passato non dimentica te. E allora per la povera Bell iniziano tutta una serie di disavventure che la faranno tornare di nuovo una sfigata.

La trama principale è anche piuttosto carina, peccato che i soliti esagerati degli sceneggiatori anziché inserire idee originali o lasciare semplicemente la storia così com’era abbiano voluto strafare e aggiungere una serie di ingredienti non necessari, come numero di ballo che vorrebbero (senza successo) far ridere, solite gag con animali e vecchini (una sprecata Betty White) più un altro conflitto al femminile, con le madri amichenemiche delle due ragazze-rivali, ovvero Jamie Lee Curtis e Sigourney Weaver. Troppo per un film solo e infatti dopo un discreto spunto iniziale si perde nella noia. Comunque la lotta al titolo di Chick flick queen rimane aperta: Julia Roberts e Sandra Bullock devono cominciare a temere le nuove leve oppure fare come la classe politica italiana e dormire sonni tranquilli, sicuri che tanto un ricambio generazionale non avverrà mai?
(voto 5)

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