Visualizzazione post con etichetta guardiani della galassia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta guardiani della galassia. Mostra tutti i post

giovedì 27 aprile 2017

Guardoni della Galassia Cinematografica Vol. 2





Qualità o quantità?
Questa settimana (ma anche le scorse) i cinema italiani sembrano puntare più sulla quantità, però in mezzo al mucchio di roba in uscita qualcosina di interessante (forse forse) la si può trovare.
Cosa?
Scopritelo leggendo i commenti qui sotto, gentilmente offerti da me e maleducatamente offerti dal mio nemico Ford.

Guardiani della Galassia Vol. 2
"Cos'è quel coso gigantesco che ci sta per cadere addosso?"
"Non riesco a capire se è l'ego di Ford o quello di Cannibal..."

venerdì 26 dicembre 2014

PLAYLIST DI FINE ANNO: THE BEST MUSIC OF 2014





Le celebrazioni di fine anno qui su Pensieri Cannibali procedono senza soste.
Dopo le classifiche dedicate agli album preferiti e alle canzoni top dell'annata che sta quasi per esaurirsi, oggi tocca a due playlist musicali.
Il meglio del meglio de la crème de la crème del 2014 in musica diviso in due selezioni musicali cannibali differenti: Kids of Anarchy e Pensieri Cannibali's Original Soundtrack of 2014.
Cosa ci potete trovare al loro interno?
Scopriamolo subito.


sabato 6 dicembre 2014

MAN OF THE YEAR 2014 – N. 7 CHRIS PRATT





n. 7 Chris Pratt
(USA 1979)
Genere: guardone guardiano
Il suo 2014: protagonista del blockbuster Guardiani della Galassia, piccole parti in Lei - Her e Delivery Man, la serie Parks and Recreation

Se una decina d'anni fa avessi puntato dei soldi sull'esplosione di Chris Pratt, oggi sarei ricco da far schifo. Chris Pratt è uno di quegli attori su cui in pochi avrebbero scommesso. A me invece è stato istantaneamente simpatico da subito, da quando è comparso in Everwood, serie iper melodrammatica in cui lui era l'unico che permetteva di accantonare i fazzoletti per qualche istante e regalava qualche momento divertente.
Ancor più di Emily VanCamp oggi star di Revenge, del promettente Gregory Smith adesso nella piccola serie Rookie Blue o dell'odiosa Sarah Drew finita in Grey's Anatomy, l'attore di Everwood che è riuscito del tutto a sorpresa a sfondare a Hollywood è stato lui.
Non che sia stato facile. Chris Pratt si è fatto le ossa nella serie comedy Parks and Recreation e con piccole parti (a volte piccolissime) in The O.C., L'arte di vincere, 5 anni di fidanzamento, Delivery Man, Zero Dark Thirty e Lei - Her. La svolta nella sua carriera è però avvenuta soltanto con Guardiani della Galassia.
Sbeng, d'un tratto è passato dall'essere un attore di seconda (forse terza) fascia, a star di prima grandezza protagonista di un film Marvel che si sta rivelando il maggiore incasso dell'anno a livello mondiale. A breve sarà pure il protagonista del nuovo capitolo di Jurassic Park, Jurassic World. E mo' chi lo ferma più?
Peccato solo non averci scommesso dei soldi anni fa, sul cavallo Pratt.

mercoledì 5 novembre 2014

GUIDA GALATTICA AI GUARDIANI DELLA GALASSIA





Guardiani della Galassia
(USA, UK 2014)
Regia: James Gunn
Sceneggiatura: James Gunn, Nicole Perlman
Cast: Chris Pratt, Zoe Saldana, Rocket, Groot, Dave Bautista, Lee Pace, Michael Rooker, Karen Gillan, Benicio Del Toro, Glenn Close, John C. Reilly, Djimon Hounsou, Laura Haddock, Sean Gunn, Gregg Henry, Stan Lee
Genere: galattico
Se ti piace guarda anche: Howard e il destino del mondo, Men in Black, Guerre stellari, Kick-Ass, Misfits

Guardiani della Galassia è il miglior film della Marvel di sempre?
Così sostengono alcuni critici, prontamente ripresi dalla campagna promozionale della pellicola. Sara davvero così? E, se anche lo fosse, è poi tutta questa cosa di cui andare fieri?
Per quanto mi riguarda, essere “il miglior film della Marvel di sempre” è un po' come essere “la migliore auto della Fiat”, oppure il “miglior politico italiano”. Non è che ci vada molto. Personalmente i film di Iron Man non mi sono piaciuti un granché (per usare un eufemismo), The Avengers l'ho trovato una sopravvalutata robetta, le pellicole dedicate a Thor nonostante la magnifica presenza di Natalie Portman fanno pena, Capitan America ho provato 2 volte a iniziarlo e 2 volte non sono riuscito a finirlo e Hulk l'ho incredibilmente (ma nemmeno troppo) evitato alla grande.
Tra gli altri film della Marvel Studios ci sono poi cose orride come I fantastici 4, Ghost Rider, Elektra e Blade, robe modeste come Daredevil e i vari X-Men e gli unici che mi sono piaciuti restano allora i primi due Spider-Man di Sam Raimi, stendendo un velo pietoso invece sul terzo capitolo e un velo di indifferenza sui due poco amazing The Amazing Spider-Man.
Il film della Marvel cui sono più affezionato è pero un altro: Howard e il destino del mondo. Se si escludono le produzioni tv, è stato il primo personaggio della casa fumettistica ad avere un film per il grande schermo tutto suo. E si è rivelato un flop di notevoli dimensioni, sia a livello di pubblico che di critica. Eppure io ad Howard il papero spaziale voglio troppo bene.

Cosa c'entra Howard con Guardiani della Galassia, film che al suo contrario ha riscosso un successo clamoroso?
In apparenza ben poco, in realtà molto.

ATTENZIONE SPOILER
Nella scena dopo i titoli di coda che pure qui, com'è tradizione nelle pellicole Marvel, non manca, abbiamo l'apparizione di due personaggi: il cane astronauta Cosmo (che non so chi sia) e appunto Howard il papero. Si può pensare a una comparsata senza senso e forse è così. Oppure si può pensare che ci sia una ragione dietro. In Un milione di modi per morire nel West ci sono ad esempio due simpatiche citazioni di Ritorno al Futuro – Parte III e Django Unchained, che svelano come siano questi i punti di riferimento di Seth MacFarlane per la sua opera western. Si può pensare a qualcosa del genere anche per Guardiani della Galassia. La fonte di ispirazione principale per il suo cinefumetto, più che i vari Avengers, può essere considerato Howard e il destino del mondo. Lo spunto di partenza è lo stesso, soltanto al contrario: laddove Howard era un papero spaziale arrivato sulla Terra, qui il protagonista Peter Quill (un azzeccatissimo Chris Pratt) è un umano che finisce su un altro pianeta. Il personaggio del mitico procione Rocket non è poi molto distante dallo stesso Howard, benché l'animazione nel frattempo abbia fatto passi da gigante, e i toni costantemente semiseri della pellicola vanno proprio nella stessa direzione del cult/scult anni '80.



FINE SPOILER

Oltre ad Howard e il destino del mondo, l'altro modello di riferimento del film è Guerre stellari. Anche se sarebbe meglio dire che Guardiani della galassia è più una parodia, o comunque una versione con molta più ironia e cazzonaggine, di Guerre stellari. Il regista James Gunn, già autore del dimenticabile Z-movie Slither e del poco super Super, ha così realizzato un film ricco di sense of humour, ben più degli altri Marvel movies in cui di battute ce n'erano sì, ma tipo 1 ogni mezz'ora. Qui si procede invece al ritmo di una battuta/scena divertente al minuto. Persino nei soliti combattimenti e persino nelle sequenze di inseguimenti che in questo genere di film – ahimé – non possono proprio mancare, sono inserite delle gag simpatiche che alleggeriscono la visione. Per la prima volta da anni un film della Marvel non mi ha fatto sbadigliare nemmeno una volta. Evento storico.

Tra le armi vincenti della pellicola ci sono inoltre i personaggi. Dimenticate l'imprenditore miliardario figlio di papà Pier Silvio Berlusconi Tony Stark, il nanetto Brunetta Capitan America, l'irascibile Alfano Hulk e il nordista Salvini Thor, personaggi con cui non sono mai riuscito a entrare molto in sintonia, in Guardiani della Galassia viene subito stabilita una forte connessione emotiva. La prima scena con la madre morente del protagonista Peter Quill in versione bambino è una cosa strappalacrime, persino troppo. E lo dice uno che ha adorato Colpa delle stelle.
Una volta cresciuto, Peter diventa poi un cazzaro di prima categoria anche noto (si fa per dire) come Star-Lord che non può non stare simpatico. A lui e al suo improbabile tentativo di salvare l'intera Galassia si aggiungono una serie di improbabili aiutanti, tra cui l'albero umanoide Groot, che ripete un'unica frase a mo' di tormentone manco fosse un personaggio del Mai dire gol dei tempi d'oro.

"Io sono Brut... ehm, volevo dire Groot, io sono Groot!"

E poi c'è il vero idolo del film: Rocket, un procione antropomorfo dal volto tanto tenero quanto crudele è la sua lingua. Prendete il Gatto con gli stivali di Shrek, moltiplicatelo per mille e neanche allora ci sarete vicino.
Degli altri due guardiani della Galassia invece io avrei anche fatto volentieri a meno: il wrestler Dave Bautista come attore è meno comunicativo di Groot e Zoe Saldana, questa volta passata dal colore blu puffo di Avatar al verde pistacchio, come gnocca del film è credibile quanto Uga nella saga di Fantozzi.

"Gli Avengers si sono tenuti Scarlett Johansson e a me han rifilato te. E poi sono loro gli eroi..."

Se il forte senso dell'umorismo e i personaggi accattivanti (o almeno 3 su 5) sono tra i punti di forza principali del film, Guardiani della Galassia sfoggia inoltre un uso divertito e divertente della pop culture (si veda il riferimento a Footloose con Kevin Bacon), ma il suo vero asso nella manica è un altro ancora: la colonna sonora.
Guardiani della Galassia non è il solito film sci-fi che sfoggia le musiche epiche e pompose del John Williams di turno, ogni riferimento alle pellicole di George Lucas e Steven Spielberg è puramente voluto, bensì ha una grande soundtrack di pop-rock-soul anni '70 che tra l'altro non è messa così, a caso. Il protagonista Peter come unico legame con la Terra, con la sua parte umana, con la sua famiglia possiede una musicassettina di brani con cui la madre è cresciuta e che lui si ascolta in continuazione. Dentro questo mixtape ci sono tra le altre la splendida “Moonage Daydream” di David Bowie, le sempre contagiose “Ain't No Mountain High Enough” di Marvin Gaye e Tammi Terrell e “I Want You Back” dei Jackson 5 suonate nel finale, la fichissima “Cherry Bomb” delle Runaways, la romantica “Fooled Around and Fell in Love” di Elvin Bishop e l'irresistibile “Hooked on a Feeling” dei Blue Swede. Quest'ultimo pezzo non è stato certo scelto a caso: “Hooked on a Feeling”, “Attaccato a un sentimento”, proprio come il protagonista resta attaccato alla sua umanità. Proprio come questo Guardiani della Galassia che, per quanto ambientato nello spazio e quasi del tutto privo di personaggi al 100% terrestri, appare come il più umano tra i film supereroistici/commerciali usciti di recente.
Ed è pure “il miglior film Marvel di sempre”?
Sì, per quanto mi riguarda sì. Ma per quanto mi riguarda non è che ci andasse molto...
(voto 7/10)

giovedì 23 ottobre 2014

GUARDIANI DEL CINEMA





Questa settimana i Guardiani della Galassia cercheranno di riempire le sale italiane che nel corso di quest'autunno se ne sono rimaste parecchio vuote, quasi come se l'estate non fosse mai finita. A livello di goduria cinematografica, le note più positive potrebbero arrivare invece dal promettente Boyhood di Richard Linklater, già acclamato dalla stampa americana. E poi?
Il resto ve lo scoprite da soli!
A dirla tutta no, non proprio da soli soletti, ma con il lieto accompagnamento del sottoscritto Cannibal Kid, il Guardiano del Buon Cinema, e con lo spiacevole sottofondo del mio blogger enemy Mr. James Ford, il Guardiano del Cattivo Cinema.

Guardiani della Galassia
Chris Pratt insieme al Cucciolo Eroico e a Mr. Ford in una scena del film.
Cannibal dice: Il successo più clamoroso dell'annata negli Stati Uniti arriva anche dalle nostre parti. Riusciranno i Guardiani della Galassia a risollevare pure i botteghini italiani che, a parte i successi di Lucy e Colpa delle stelle, non stanno vivendo un periodo particolarmente fortunato? Lo scopriremo presto, per l'eccitazione di Ford che non vede l'ora di gustarsi un film da perfetto 12enne, e per la mia indifferenza. Come per tutti i filmetti della Marvel personalmente non nutro grosse aspettative, ma questo potrebbe regalare maggiori risate. Spero allora sia un film più Misfits/Kick-Ass che Iron Man/The Avengers, ovvero più cannibalesco e meno fordiano.
Ford dice: finalmente, dopo settimane e settimane di stronzatine da teen cannibali, un bel film fracassone con tanto di supereroi e wrestlers - Batista nel ruolo di Drax il distruttore - dalla risata facile che dovrebbe essere una sorta di ponte ideale tra il primo ed il prossimo Avengers.
Ovviamente non vedo l'ora, ed ovviamente non vedo l'ora che il mio antagonista soffra come un cane nel corso della visione e della recensione.

Boyhood
"12 anni per girare un film?
Il regista dev'essere più lento di Ford!"
Cannibal dice: Uno dei progetti cinematografici più ambiziosi degli ultimi anni per uno dei film più promettenti dell'anno. 12 anni schiav... ehm, 12 anni di lavorazione per una pellicola che ci racconta il passaggio di tale Mason dalla fanciullezza fordiana all'adolescenza cannibale. L'ottimo Richard Linklater avrà firmato davvero un capolavoro, come si dice in giro, oppure l'hype creato porterà a un diludendo?
Ford dice: ho già sentito parlare di questo film e dell'ambizioso progetto di Richard Linklater. Onestamente, fino allo scorso anno non mi sarei scomposto troppo, ma dopo lo splendido Before midnight ed il recupero della trilogia dedicata alla coppia Hawke/Delphy, nutro grande fiducia in Boyhood.
Speriamo solo che il buon Richard non faccia il Cannibal e non mi deluda. Altrimenti saranno bottigliate!

The Judge
"Speriamo Ford venga messo in cella con Pistorius."
Cannibal dice: Mentre i nuovi eroi della Marvel cercano di far dimenticare Iron Man, pure Robert Downey Jr. tenta la stessa impresa, con questo The Judge. Il film si preannuncia come un legal-drama ammerecano realizzato con grande professionalità. Una pellicola sicuramente guardabile, più difficilmente imperdibile. Per sapere comunque con certezza come sarà bisognerà attendere il severo giudizio cannibale, di certo più spietato rispetto a quello del buonista giudice Ford.
Ford dice: i film ammeregani patinati, di tanto in tanto, funzionano, soprattutto per le serate da divano da occupare con il minor impegno possibile. Downey Jr. mi è sempre stato simpatico, e i legal-drama hanno sempre esercitato una sorta di malsano fascino sul sottoscritto.
Direi quindi che una possibilità la concederò, seppur con il beneficio del dubbio.
A Peppa Kid, invece, non darei neppure la minima chance.

Soap Opera
"Ma come, ragazzi, preferite davvero una soap opera al nostro film?"
"Eddai, Fabio, come dargli torto?"
Cannibal dice: Sto male al solo pensiero di vedere un altro film con Fabio De Luigi. Una volta mi stava parecchio simpatico, parlo dei tempi di Mai dire gol, ma da quando ho visto il terrificante La peggior settimana della mia vita non riesco a immaginare di guardare ancora qualcosa con lui come protagonista. Pure qui ritorna a fare coppia con Cristiana Capotondi, una che devo dire rivedo sempre e comunque volentieri. Ma qui no, perché insieme a loro c'è pure l'odioso Abatantuono e i soliti comici di Zelig a caso, in questo caso Ale e Franz.
Ma perché, Ale e Franz esistono ancora?
Ormai sono più passati di moda di Cannib-Ale e Ford.
Ford dice: agghiaccianti. Ho solo questa parola, per le operazioni commerciali giocate su comici o presunti tali italiane. Come se non bastasse, ad un Abatantuono sempre più in crisi, si aggiungono l'ormai insopportabile De Luigi e i già da parecchio insopportabili Ale e Franz.
Ci mancava il Cannibale, per rendere il quadretto assolutamente agghiacciante.

Buoni a nulla
"Adesso che Ford se n'è andato, i re del pensionato siamo noi, evvai!"
Cannibal dice: Altra commedia italiana, altra roba che si preannuncia buona a una sola cosa. Far ridere?
Sì, ma solo involontariamente. Come Ford.
Ford dice: altro film italiano. E altro film buono a nulla. Come Cannibal.

Il sale della terra
"Oooh, finalmente hanno girato un documentario sulla mia incredibile vita!"
Cannibal dice: Il titolo di questo documentario co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado evoca spiacevoli ricordi, quelli dell'inascoltabile canzone di Ligabue, il cantante preferito di Ford dopo brus sprinsti. Il risultato pare sia però più dalle parti di Terrence Malick e quindi le cose si potrebbero fare interessanti. Piacevolmente interessanti per me, spiacevolmente per Ford!
Ford dice: i documentari mi intrigano parecchio, e Wenders mi è sempre - o quasi - piaciuto molto. Nonostante, dunque, l'approccio molto radical potrei comunque concedere una possibilità. Cosa che non farò certo con il mio nemico, soprattutto dopo l'agghiacciante lista che è riuscito a propinarmi nella recente Blog War.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com