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sabato 4 gennaio 2014

TELERATTI 2013 – I PREMI ALLE PEGGIORI SERIE TV DELL’ANNO



A ogni cosa buona, ne corrisponde una cattiva. È il karma, baby. O è semplicemente la vita. E così dopo aver visto i Telemici, i premi alle migliori serie tv del 2013 appena terminato, oggi qui su Pensieri Cannibali vengono consegnati anche i Teleratti 2013, la loro variante brutta, destinata alla peggiori serie tv dell'anno.
Si parte con la flop 10 dei telefilm che mi sono piaciuti di meno durante gli ultimi 12 mesi e poi si continua con qualche altro premiuccio molto poco ambito.

Il Teleratto vi sembra uguale al Telemicio?
Ma no, è totalmente diverso!

FLOP 10 - LE PEGGIORI SERIE TV DEL 2013

10. I Griffin
(stagione 12)
La serie animata creata da Seth MacFarlane ha ormai perso lo smalto comico di una volta e per far parlare di sé è dovuta ricorrere a mezzucci come l'uccisione (e poi resurrezione) di uno dei protagonisti, il cane Brian Griffin. Il brutto è che il tutto è avvenuto in una maniera davvero penosa.
Brian sarà poi anche tornato in vita, ma la serie mi sa di no.


9. Low Winter Sun
(stagione 1)
Trasmesso dal network americano AMC accoppiato all'ultima stagione di Breaking Bad, avrebbe dovuto raccogliere l'eredità di quest'ultimo.
Qualcuno se n'è accorto?


8. Dracula
(stagione 1)
Più che la nuova versione di Dracula, sembra la brutta copia di Revenge.
E poi c'era davvero bisogno di un'altra serie sui vampiri, ormai più passati di moda di Lady Gaga?

"Sooono il Conte Dracula, minchia!"

7. Mistresses
(stagione 1)
Prendete Desperate Housewives e togliete la parola "Housewives". Cosa vi rimane?

"Un nuovo episodio di Mistresses? Che spavento!"

6. True Blood
(stagione 6)
True bleah.


5. Almost Human
(stagione 1)
Almost unwatchable.
Anzi, ma che dico?
Totally unwatchable.
Se cercate una bella serie sci-fi, rivolgetevi invece dalle parti della svedese Real Humans. Titolo e tematiche sono almost uguali, ma i risultati sono completamente differenti.


4. Ravenswood
(stagione 1)
L'idea di uno spinoff dedicato a uno dei personaggi più inutili di Pretty Little Liars sulla carta sembrava una cacchiata pazzesca. Una volta vista sullo schermo è ancora peggio.
Non so, a questo punto vogliamo fare uno spinoff pure su Ezra?

"Riposa in pace, televisione di qualità. Riposa in pace."

3. Misfits
(stagione 5)
Le prime due stagioni dei Misfits erano state fantastiche, leggendarie, oserei dire. Poi i personaggi originali hanno cominciato a essere sostituiti uno dopo l'altro e insieme a loro anche le idee originali della serie hanno fatto "ciao ciao" con la manina. Se però la terza e la quarta stagione erano state "solo" deludenti e sottotono, la quinta e per fortuna ultima ha fatto davvero cacare.

"Raccogliamo spazzatura in una serie diventata spazzatura...
Si può cadere più in basso di così?"

2. Siberia
(stagione 1)
Nessuno meriterebbe di essere spedito in Siberia.
Ma gli autori di questo agghiacciante ibrido tra una serie tv e un reality survival show sì.


1. Dexter
(stagione 8)
Appena finito di vedere il finale di serie di Dexter ho pensato che fosse il peggior finale di una serie tv che mi era mai capitato di guardare.
Ripensandoci su meglio, ho però realizzato che si tratta probabilmente del peggior finale di qualunque cosa di sempre.


E dopo la Flop 10, ecco a voi qualche altro premio assortito.

SERIE PEGGIO PEGGIORATA
1. The Vampire Diaries
2. Misfits
3. I Griffin
4. Pretty Little Liars
5. Once Upon a Time

Ho preso una decisione molto importante, per quanto riguarda il 2014: la smetterò di guardare The Vampire Diaries. Tra doppelgänger e triplelgänger (ebbene sì) è diventato qualcosa di troppo assurdo e, cosa peggiore, di troppo noioso.

"Ma Cannibal è sicuro che non vorrà più vedere queste tette,
pardon questa serie?"

I HATE YOU AWARD (PERSONAGGIO PIU’ ODIOSO)
1. I figli bimbiminkia dei protagonisti delle serie (Homeland, The Walking Dead, Ray Donovan, Breaking Bad, Once Upon a Time)
2. Danny Desai/Avan Jogia (Twisted)
3. Junior Rennie/Alexander Koch (Under the Dome)
4. Warlow/Robert Kazinsky (True Blood)
5. Miranda Bailey/Chandra Wilson (Grey’s Anatomy)

Trionfo collettivo per tutti i vari insopportabili bimbiminkia presenti nelle diverse serie tv, anche valide o ottime: dagli odiosi Carl di The Walking Dead ed Henry di Once Upon a Time al figlio di Walter White in Breaking Bad, l'unico personaggio ininfluente della serie.
A seguire ci sono gli inverosimili psicopatici di Twisted, Under the Dome e dell'ultima stagione di True Blood, più la Bailey che nella nuova season di Grey's Anatomy con le sue manie ossessivo-compulsive è diventata più insopportabile persino di Meredith Grey. E non era facile.


COPPIA SCOPPIATA AWARD (COPPIA CHE SHIPPO DI MENO)
1. Sookie + chiunque (True Blood)
2. Emily + Daniel (Revenge)
3. Aria + Ezra (Pretty Little Liars)
4. Dexter + Hannah (Dexter)
5. Nick + Jess (New Girl)

Sookie ormai si fa vampiri e porci. I primi tempi poteva anche essere una cosa divertente, mo' basta!
Menzione anche per Emily Thorne e Daniel Grayson di Revenge che sulla carta sono una coppia bellissima ma in pratica insieme non c'azzeccano una mazza manco all'interno della finzione dei diabolici piani di Emily. Odiosi poi Aria ed Ezra (ma solo per colpa di Ezra), ridicoli insieme Dexter e Hannah in versione ex killer redenti per amore, mentre Nick e Jess di New Girl sono una coppia perfetta, peccato che da quando stanno insieme la serie è diventata troppo pucciosa. Fateli mollare, please.


GABRIEL GARKO AL CONFRONTO E' BRAVO AWARD (PEGGIOR ATTORE)
1. Ian Harding (Pretty Little Liars)
2. Josh Dallas (Once Upon a Time)
3. Steven Pasquale (Do No Harm)
4. Karl Urban (Almost Human)
5. Robbie Amell (The Tomorrow People)

Nella classifica dei peggiori attori tv dell'anno (considerate però che mi sono risparmiato le fiction italiane), è super sfida tra sguardi imbalsamati: a vincere è Ian Harding, il pessimo Ezra di Pretty Little Liars, capace di superare persino il Charmless Prince di Once Upon a Time.

"Grazie Cannibal! Sarà anche un award negativo,
ma è pur sempre l'unico premio che abbia mai ricevuto in vita mia."

CAGNA MALEDETTA AWARD (PEGGIOR ATTRICE)
1. Denise Richards (Twisted)
2. Laura Haddock (Da Vinci’s Demons)
3. Jenna Dewan-Tatum (Witches of East End)
4. Emma Rigby (Once Upon a Time in Wonderland)
5. Qualunque attrice (Nymphs)

Denise Richards non è mai stata una grande attrice, questo già lo sapevamo. Se non altro però era una bella fanciulla. Dopo tutte le plastiche cui si è sottoposta, non solo si è rovinata fisicamente, ma ora è diventata pure più inespressiva. Perché l'ha fatto, peeerché?
Peggior attrice e anche caso umano dell'anno.


DILUDENDO AWARD (DELUSIONE DELL’ANNO)
1. Hannibal
2. The Crazy Ones
3. Sleepy Hollow
4. Dracula
5. Betrayal

Non è stata del tutto da buttare, la prima stagione di Hannibal, però era lecito aspettarsi qualcosa di più di un serial killer trasformato in un serial chef. Ed era lecito aspettarsi anche qualcosa di meno: meno noia.
L'altra grande delusionissima dell'annata è stata The Crazy Ones. Dopo aver fatto uno schifo di serie come Ringer, l'ex Buffy Sarah Michelle Gellar è ritornata in tv con una sitcom che ha solo un piccolo difetto: non fa ridere.

Una scena in cui Hannibal cucina. Strano, non lo fa mai in questa serie...

MEH! AWARD (SERIE PIU’ SOPRAVVALUTATA)
1. Orphan Black
2. Sleepy Hollow
3. Peaky Blinders
4. Boardwalk Empire
5. Downton Abbey

Di Orphan Black ho sentito in giro pareri tra il buono e l'entusiasta. Ancora devo capire il perché.

"Ti prego, Cannibal. Nel 2014 rivaluta la mia serie!"

martedì 17 dicembre 2013

LE MEGLIO SERIE TV 2013, DALLA 40 ALLA 31



Pensieri Cannibali ha appena incoronato il suo Man of the Year e la sua Cotta adolescenziale of the Year, e presto arriveranno anche le liste per ricapitolare tutte e due le top 20. Ma intanto è già ora di guardare oltre, a una nuova classifica, quella dedicata alle serie tv preferite quest’anno sempre secondo il personale, soggettivo e modesto parere dell'autore di Pensieri Cannibali, Marco Goi aka Cannibal Kid.
Nel 2009 l'avevano spuntata i Mad Men, nel 2010 a sorpresa avevano vinto i Misfits, nel 2011 e nel 2012 aveva trionfato Homeland. Nel 2013 quest'ultima conquisterà uno storico triplete o ci saranno novità?

Oggi apertura in bilico tra trash e serial killer, con un gruppetto di serie carine, guardabili, con un buon potenziale non sempre sfruttato in pieno, che vanno ad occupare le posizioni dalla 40 alla 31. Giusto per scaldare i motori, in attesa dei grossi calibri in arrivo nei prossimi giorni…

40. Under the Dome
Sotto la cupola la serie campa, sopra la cupola la serie crepa
(stagione 1)

Trama semiseria
Una cittadina di sfigati finisce rinchiusa sotto una cupola trasparente che li isola dal resto del mondo. Esatto, come nel film dei Simpson, solo che dietro questa serie ci sono un romanzo di Stephen King e la produzione di Steven Spielberg. E si vede. Perché è sbucata fuori questa cupola?
Questo è il grande mistero della serie anche se io un motivo in mente ce l’ho: per risparmiare al mondo un gruppetto di personaggi mediocri e ancor di più scarso interesse di quelli di The Walking Dead.

Pregi
- Britt Robertson di Life Unexpected e The Secret Circle e Dean Norris di Breaking Bad è sempre un piacere rivederli.
- È una serie di scemo puro intrattenimento, perfetta per una visione disimpegnata, senza stare a farsi troppi problemi circa incongruenze e assurdità nella vicenda. Dopo tutto, già lo spunto di partenza è inverosimile. Quando mai si è vista una cupola calarsi sopra una cittadin…
Hey, cos'è quella cosa lì fuori?
Oh cazzo, sono bloccato a Casale Monferrato!

Difetti
- Alcuni attori come Natalie Martinez e il ridicolo giovane psycho Alexander Koch non sono proprio il massimo.
- Personaggi poco approfonditi e molto stereotipati.
- Alcuni episodi girano talmente a vuoto che alla fine ti chiedi: “Ma cosa ho appena visto?” e non riesce a trovare una risposta.

Attore cult
Dean Norris

39. Hannibal
Il silenzio degli innocenti - Masterchef Edition
(stagione 1)

Trama semiseria
Hannibal si diverte a dare delle allegre cenette per gli amichetti dell’FBI. Sarebbe lo spunto per una nuova trasmissione culinaria di successo, non fosse che serve loro in tavola dei manicaretti fatti con carne umana e Sky per questo l'ha rifiutata.
I primi due episodi con ospiti Tessa Gelisio e Benedetta Parodi erano però già stati girati. Cotte e ammazzate.

Pregi
- Hugh Dancy nei panni del profiler schizofrenico dell’FBI Will Graham è fenomenale. È lui il vero grande protagonista, peccato che una serie intitolata “Will Graham” avrebbe tirato meno di una chiamata“Hannibal”.
- Con un po’ di pazienza, la serie finalmente cresce. Diciamo che i primi 4 episodi sono delle lagne totali, poi si comincia a vedere qualcosa di interessante. Grazie ad Hannibal? Ma va, grazie all’apparizione dell’ottimo Eddie Izzard nei panni del killer Dr. Abel Gideon. Lui sì davvero convincente come assassino psicopatico.

Difetti
- Van bene i ritmi lenti, ma in vari episodi si sfiora il soporifero. Che Hannibal voglia ucciderci nel sonno come Nightmare?
- Il personaggio di Hannibal, interpretato dal di solito bravo ma qui un po’ spaesato Mads Mikkelsen, non riesce mai a raggiungere manco lontanamente i livelli di inquietudine dell’Anthony Hopkins de Il silenzio degli innocenti e (quasi) nemmeno del Dexter orsacchiotto innamorato dell’ultima stagione. È sempre troppo impegnato a stare dietro ai fornelli. Ma è Hannibal o Antonella Clerici?
Mi sa che quest'ultima è più inquietante...

Attore cult
Hugh Dancy


38. The Following
Come ammazzare una serie episodio dopo episodio
(stagione 1)

Trama semiseria
L’agente Ryan Hardy è richiamato in servizio per indagare sui misteriosi omicidi legati al serial killer Joe Carroll, che dalla prigione è riuscito a mettere su una rete di contatti di aspiranti omicidi. In pratica ha inventato un Facebook per serial killer, che ormai sta diventando più popolare di Instagram e Twitter.

Pregi
- L’episodio pilota è accattivante e molto ben architettato.
- Kevin Bacon come protagonista regge alla grande e il rivale James Purefoy, pur caricando eccessivamente la sua interpretazione, è un cattivone esagerato coi fiocchi.
- L’attrice emergente Valorie Curry riesce a essere inquietante forte.
- I patiti del genere thriller possono trovare pane per i loro denti, con una storia tradizionale ma un serial killer nuovo, molto social e al passo con i tempi.
- Natalie Zea è proprio gnocca.

Difetti
- Dopo i primi due episodi, comincia a emergere qualche crepa nell’architettura narrativa della storia, quindi la situazione peggiora sempre di più fino ad arrivare a un finale banale e parecchio ridicolo.

Attrice cult
Valorie Curry

37. The Fall
Anche i serial killer tengono famiglia
(stagione 1)

Trama semiseria
Un insospettabile trentenne con moglie e figli ha un passatempo inquietante.
Colleziona vecchi film action anni '80 in VHS?
No, peggio.
Segue in tour i One Direction?
No, beh, adesso non esageriamo! È più semplicemente un serial killer che si diverte a uccidere donzelle in quel di Belfast. Perché?
Perché lui vive a Belfast.
Ah, volevate sapere perché uccide?
Non si sa, ma tranquilli che a indagare sul caso c’è una che di misteri se ne intende: l’agente Scully di X-Files.

Pregi
- Jamie Dornan nei panni del pazzo omicida è una vera rivelazione. Nei prossimi mesi sarà sulla bocca di tutti e soprattutto di tutte e diventerà il nuovo sex-symbol mondiale, visto che è l’attore chiamato a interpretare il protagonista della versione cinematografica di 50 sfumature di grigio, ma prima di sputtanarsi la carriera con questo rischioso ruolo, beccatevelo qui che è davvero bravo.
- Alcune scene di tensione sono costruite in maniera così magistrale che la fanno fare sotto.

Difetti
- Gillian Anderson è sempre un bel donnino. Anzi, meglio adesso che una volta. Qualcuno però potrebbe regalarle una seconda espressione facciale che non sia imbambolata, pardon pensierosa?
- Il finale non è molto soddisfacente e lascia tutto aperto alla seconda stagione, già confermata.

Attore cult
Jamie Dornan

36. Reign
Il regno del trash
(stagione 1)

Trama semiseria
Maria Stuarda era una regina bruttarella che nessuno si filava. Questo nella realtà. Secondo il canale cool The CW, Maria Stuarda è invece un pezzo di figa che tutti si vogliono ciulare e che finisce al centro di un immancabile triangolo sentimentale che manco Bella di Twilight e Katniss di Hunger Games si sognano. Ah, naturalmente anche tutte le sue damigelle sono delle bonazze e pure re e regine anziché vecchini decrepiti sono in splendida forma. Ma hey, it’s not History, it’s The CW.


Pregi
- La protagonista Adelaide Kane. Non sarà una fenomena della recitazione, però possiede un fascino magnetico in grado di far dimenticare le assurdità della serie.
- Le trame da teen-soap-drama mischiate all’ambientazione storica, o pseudo-storica che sia, rappresentano una variante rispetto al solito noioso period-drama tradizionale.
- Una buona colonna sonora in tipico stile The CW, con i brani pop cool del momento e un piacevole tocco folk regalato dai Lumineers, con la loro “Scotland” usata come tema musicale ufficiale.
- La serie è talmente trash da toccare il sublime.

Difetti
- L’adesione alla Storia, per coloro a cui importasse, è molto relativa.
- Livelli di recitazione non proprio regali.
- È persino troooppo trash.

Attrice cult
Adelaide Kane

35. In the Flesh
Zombie e buoi dei paesi tuoi
(stagione 1)

Trama semiseria
Gli zombie vivono (si fa per dire) in mezzo a noi. Sì ok, lo sapevamo già. Lo guardiamo tutti The Walking Dead. In questo caso, la novità è che i morti viventi dopo un periodo di “rehab” sono rimandati nella società insieme agli umani. Ma non è un po’ quello che succede in Warm Bodies?
Sì, in effetti di nuovo in questa serie britannica non c’è poi molto, però riesce a dare una valida caratterizzazione ai suoi personaggi e i suoi 3 episodi sono un buon antipasto per una seconda stagione già prevista nel 2014.

Pregi
- La vicenda prende una intrigante piega socio-politica.
- Una storia d’amore gay tra due zombie non è una cosa che si vede tutti i giorni, almeno dalle mie parti, ed è molto… spaventosa?
No, poetica.

Difetti
- Ancora storie di zombie? Tra un po’ rischiano di diventare più onnipresenti e insopportabili dei vampirli.
- Tre episodi, per altro in crescendo, sono troppo pochi e lasciano con la fame addosso.

Personaggio cult
La zombie idola Amy Dyer interpretata da Emily Bevan

34. The Carrie Diaries
Prima del sesso, prima della città, prima del mondo intero c’era lei, Carrie Bradshaw
(stagioni 1 e 2)

Trama semiseria
Riuscite a immaginare Carrie Bradshaw di Sex & the City che cagacazzo doveva essere da ragazzina?
Bene, adesso non dovrete più immaginarlo, perché la serie The Carrie Diaries vi racconta proprio le vicende da bimbiminkia della giovane Carrie. Prima di suicidarvi, tenete presente che il tutto ha una fighissima ambientazione anni ’80 e questa è la serie più cariiina e teeenera dell'anno.

Pregi
- L’ambientazione anni ’80.
- Le canzoni anni ’80.
- Il sapore di commedia teen anni '80, tra John Hughes e una versione soft, molto soft di Bret Easton Ellis.
- La serie è godibile anche per quelli che, come me, Sex & the City non l'hanno mai retto. E poi l'ho già detto che è ambientata negli anni '80?

Difetti
- Carrie Bradshaw, interpretata da una AnnaSophia Robb molto più brava e caruccia di Sarah Jessica Parker, è troppo precisina e odiosetta. E pure puritana.
- Nella seconda stagione arriva una giovane e già ninfomane Samantha Jones (qui interpretata da Lindsey Gort), ma la sua fissa per il sesso è talmente esagerata che invece di risultare sexy lo fa ammosciare.
- Alcuni personaggi minori sviluppati in maniera troppo stereotipata: ci sono il gay che non sa di essere gay, la asiatica secchiona e il ricco figlio di papà infelice perché il papà non lo caga... non il massimo dell'originalità.

Personaggio cult
Dorrit Bradshaw, interpretata da Stefania Owen, la sorellina alternative di Carrie che indossa t-shirts dei Joy Division e prende sempre (giustamente) per i fondelli la sister.

33. Brooklyn Nine-Nine
911 - Emergenza risate
(stagione 1)

Trama semiseria
Un distretto di polizia tutto da ridere.
Hey, non è la trama semiseria ma è l'idea di base vera della serie. D’altra parte è difficile ironizzare sulle comedy. Maledette serie poco serie!

Pregi
- Il protagonista Andy Samberg spadroneggia. Esilarante al solo vederlo, è fantastico nella parte dell’agente di polizia super bravo nel suo lavoro ma anche parecchio immaturo e – massì diciamolo che lui tanto mica si offende – deficiente da un punto di vista umano.
- Anche i personaggi minori sono tutti, chi più chi meno, degli idoli: fantastici in particolare la cattivissima detective Rosa Diaz (Stephanie Beatriz), il nerd Boyle (Joe Lo Truglio) e la segretaria fulminata Gina (Chelsea Peretti).
- L’agente Amy Santiago (Melissa Fumero) es muy caliente.

Difetti
Le trame a volte sono troppo minimal. Va bene che la carta vincente della serie sono i personaggi e le situazioni comiche, però qualche vicenda crime un pochetto più avvincente non farebbe schifo.

Personaggio cult
Il detective Jake Peralta (Andy Samberg)

32. Ray Donovan
L’amichetto delle celebrità (no, non Lele Mora)
(stagione 1)

Trama semiseria
Ray Donovan si occupa del lavoro sporco per le celebrità. Sgonfia gli scandali che scoppiano sul loro conto, elimina le tracce quando combinano dei casini, provvede a pagare le Olgettine. Cose di questo tipo. La sua vita personale però è ancora più incasinata di quella dei VIP che aiuta. A parte forse la vita di Fabrizio Corona.

Pregi
- Jon Voight nei panni del padre di Ray Donovan è MI-TI-CO.
- La scena finale della prima stagione è qualcosa di splendido.
- Liev Schreiber con la freddezza del suo sguardo è perfetto per la parte dell'insensibile Ray.

Difetti
- A un certo punto ci si dimentica del lavoro che Ray fa e le storie dei VIP spariscono quasi del tutto, ed è un peccato perché contribuivano a rendere più leggera e godibile la serie.
- La costruzione della trama stagionale generale è un po' macchinosa e la serie nonostante la sua alta qualità di scrittura e interpretazioni fa fatica a conquistare del tutto.

Personaggio cult
Mickey Donovan (Jon Voight)

31. Revenge
La vendetta era un piatto che andava servito freddo
(stagioni 2 e 3)

Trama semiseria
Emily Thorne (quella gnocca di Emily VanCamp) per la terza stagione cerca vendetta nei confronti dei Grayson, coinvolti 40mila anni prima nella morte del padre.
Ma prendere un mitra e farli fuori tutti in un colpo solo è troppo semplice?

Pregi
- Giunta al terzo anno, è ancora la soap-drama più goduriosa in circolazione. E per essere un guilty pleasure sul trash andante è anche realizzata con una buona cura ed è ben recitata, soprattutto dalle due primedonne Emily VanCamp e la sempre fenomenale Madeleine Stowe.
- La new-entry Karine Vanasse, splendida attrice di Polytechnique e della serie Pan Am, riesce a convincere nonostante il suo personaggio non sia un granché.
- Finalmente hanno sfoltito qualche personaggio inutile come Declan (Connor Paolo) e Ashley (Ashley Madekwe).
- Il midseason finale lascia ancora una volta con la voglia di sapere cosa succederà...

Difetti
- Purtroppo non hanno sfoltito anche qualche altro personaggio inutile come l’odioso Aiden Mathis (Barry Sloane).
- I trighi e gli intrighi di Emily cominciano a diventare ripetitivi, ma per fortuna non troppo.

Personaggio cult
Conrad Grayson (Henry Czerny)


mercoledì 22 maggio 2013

HANNIBAL THE CANNIBAL VS. LEONARDO DA VINCI


"Non pensavo fosse tanto tenera la carne di Cannibal Kid..."
Hannibal
(stagione 1, stagione 1, episodi visti 1-3)
Sviluppata da: Bryan Fuller
Ispirata a: Il delitto della terza luna - Red Dragon di Thomas Harris
Rete americana: NBC
Rete italiana: non ancora arrivata
Cast: Hugh Dancy, Mads Mikkelsen, Laurence Fishburne, Caroline Dhavernas, Hettienne Park, Lara Jean Chorostecki, Kacey Rohl
Genere: (poco) cannibale
Se ti piace guarda anche: Red Dragon, Hannibal (film), Criminal Minds, CSI

Non ti trovo così interessante,” dice il profiler dell’FBI Will ad Hannibal Lecter.
Lo farai,” gli risponde Lecter.

Ecco, io sto ancora aspettando di trovarti interessante, caro Hannibal.

"Chi se magna, stasera? Volevo dire: che si magna, stasera?"
La puntata pilota della serie parte anche bene. I primi 20 minuti tra visioni e omicidi sono ben realizzati e il protagonista Will è ottimamente interpretato da Hugh Dancy. Certo, il personaggio è quello solito del tipo mezzo autistico mezzo genio che riesce a entrare nella mente dei serial killer come nessun altro. Peccato che prima di lui ci siano stati quelli di Criminal Minds, Perception e mille altre serie simili, però le cose sembrano quasi interessanti. Almeno per essere l’ennesimo milionesimo crime della tv americana.
Il problema di Hannibal è quando entra in scena… Hannibal.
Mads Mikkelsen bravo in Pusher, bravissimo in Pusher II, ancora più bravo ne Il sospetto, per carità, però come Hannibal the Cannibal Lecter proprio no. Non c’azzecca una mazza. È pauroso come un Pokemon e, come al solito, si finisce per rimpiangere Anthony Hopkins nel solo e unico vero Hannibal Lecter della Storia, quello de Il silenzio degli innocenti. Tutti gli altri, compreso lo stesso Hopkins in Hannibal (il film) e Red Dragon, se li magna a colazione. Letteralmente.
Quanto a me, magari proverò a dare ancora un’opportunità a questa serie, che nei prossimi episodi potrebbe migliorare, anche se certo l'autore Bryan Fuller sembrava molto più a suo agio con le atmosfere zuccherose e favolistiche di Pushing Daisies che non qua. Staremo a vedere... Per adesso la mia fame cannibale non è stata soddisfatta. Dateme da magnà!
(voto 5,5/10)



Da Vinci’s Demons
(serie tv, stagione 1, episodi visti 1-3)
Creata da: David S. Goyer
Rete americana: Starz
Rete italiana: Fox
Cast: Tom Riley, Laura Haddock, Elliot Cowan, Eros Vlahos, Gregg Chillin
Genere: (anti)storico
Se ti piace guarda anche: True Blood, Il codice da Vinci, I Borgia

Certo che questi autori di serie tv si sono impigriti parecchio. Hanno resuscitato da un altro telefilm Carrie Bradshaw di Sex and the City, riportandola in vita e in versione teenager nella serie più puccettosa dell’anno, The Carrie Diaries. Quindi hanno fatto lo stesso, questa volta con un personaggio letterario e soprattutto cinematografico storico come il Norman Bates di Psyco nell’intrigante Bates Motel. Di Hannibal ne abbiamo parlato sopra, e ora che altro si sono "inventati"?
Hanno deciso di fare una serie tv pure su Leonardo da Vinci.
Leonardo da Vinci che io ricordavo così…

"La passione dell'animo caccia via la lussuria."

E che invece per la tv americana è diventato così…

"Hey puttanelle, che si dice?"

Oltre alla sua immagine, anche la figura di Leonardo da Vinci è stata “leggermente” romanzata. Che sia stato un inventore e artista geniale, è cosa conclamata e nota a tutti. Nella serie, il bel Leo è però anche un rubacuori, un tizio avventuroso e combattivo, che sa fare a botte, risolve misteri e lotta contro le ingiustizie manco fosse un incrocio tra un detective e un supereroe. Una versione da fan fiction della vera vita di Da Vinci, in pratica.

Una tipica giornata di duro lavoro nella vera vita di Leonardo da Vinci.
Dietro alla fantasiosa, mooolto fantasiosa serie Da Vinci’s Demons c’è David S. Goyer, che nonostante il cognome non ha nulla a che vedere con il sottoscritto Marco S. Goi e non riceverà quindi trattamenti di favore. David S. Goyer che è noto per la sceneggiatura di Batman Begins, ma è anche autore della prescindibilissima copia di Lost FlashForward, dell'inutile Blade ed è il regista di una porcheria come l’horror Il mai nato. Uno che insomma ne sbaglia più di quante ne azzecca, ma questa sua nuova creatura non è nemmeno tra le cose più malvagie che ha realizzato. Da Vinci’s Demons ha anzi un pilot molto accattivante e divertente, soprattutto grazie al suo inverosimile quanto idolesco protagonista interpretato da Tom Riley, non un attorone però piuttosto calato nel personaggio.

Meno convincenti risultano invece i personaggi di contorno. La figa di turno Laura Haddock, ad esempio, non mi piace granché, troppo fotocopia di Angelina Jolie. Quanto al suo personaggio, Lucrezia Donati è stata veramente amante di Lorenzo de’ Medici, mentre riguardo ad eventuali rapporti carnali con Leonardo il piacione credo siano tutta un’invenzione della fiction americana.
Il divertimento all’inizio in questa serie c’è anche, ma già a partire dalla seconda puntata gli intrighi a mezza strada tra film in costume e roba alla Dan Brown cominciano a provocare qualche sbadiglio. Lo spasso di vedere cos’altro faranno combinare a questo Super Leonardo da Vinci comunque rimane. E prima o poi credo lo faranno pure volare come Superman. Confidiamo fiduciosi nel potere del trash!
(voto 6- alla serie
voto 8 al trash)



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