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lunedì 3 dicembre 2012

COTTA ADOLESCENZIALE 2012 - N. 17 HAYDEN PANETTIERE

Hayden Panettiere
Genere: cheerleader country
Provenienza: Palisades, New York, USA
Età: 23
Il passato: Ally McBeal, Quando meno te lo aspetti, Ice Princess - Un sogno sul ghiaccio, Shangai Kiss, Una notte con Beth Cooper, cheerleader in Heroes, Amanda Knox nel film tv Amanda Know: Murder on Trial in Italy, Scream 4
Il suo 2012: è la cantante country Juliette Barnes nella serie Nashville
Il futuro: The Forger con Josh Hutcherson, Over the Wall
Potrebbero piacerti anche: Amanda Knox, Britt Robertson, Anna Camp, Elisabeth Harnois, Taylor Swift, Carrie Underwood, Miranda Lambert
Perché è in classifica: perché è la cantante country (per finta) più sexy in circolazione, sorry Taylor Swift

Tra le nuove serie tv partite nell’autunno americano, ce ne sono poche di interessanti. Una delle poche è Nashville. Perché? Perché unisce trame e intrighi da soap alla Dallas con un maggior “umanesimo” alla Friday Night Lights, perché è incentrata sulla musica country e, per quanto non sia un patito assoluto del genere, ogni tanto c’è bisogno di un po’ di country e poi, last but not least, propone lo scontro generazionale tra l’esercito di MILF rappresentate da Connie Britton contro la generazione teen rappresentata da Hayden Panettiere. Se la American Connie compariva nella classifica delle cotte dell’anno scorso, quest’anno è la volta della Panettiere. Già sexy cheerleader Claire Bennet in Heroes, quella dalla cui salvezza dipendeva (giustamente) la salvezza del mondo, già Amanda Knox nel film tv sull’omicidio di Perugia, ora è tornata in tv con Nashville in veste di novella Taylor Swift/Carrie Underwood/Miranda Lambert.
E allora, Hiro Nakamura sarà d’accordo con me nel coniare un nuovo slogan: salva la cantante country, salva il mondo!





domenica 11 novembre 2012

Stone Temple Tv Pilots: Drama

"Non sono una gran maiala, no no!"
Puntate pilota e nuove serie tv in partenza a bizzeffe sui canali americani, parte seconda.
Mercoledì ci siamo scaldati con le comedy, una manciata divertenti, altre non troppo, oggi ci tocca vedere le serie drama.
Qualcosa di decente c’è, qualcosa di bellino pure. La maggior parte delle serie non si eleva però dalla medietà. Magari è ancora un po’ presto per dirlo, però se l’autunno 2011 ci aveva regalato novità strepitose come Homeland, Once Upon a Time e American Horror Story, questo Fall 2012 è piuttosto deprimente. Vabbene che l’autunno è la stagione deprimente per antonomasia, però di solito è anche la grande stagione delle novità tv. Sperando che qualche new entry più gustosa arrivi nel prossimo inverno, ecco intanto il punto della situazione sulle nuove serie (più o meno) drama.

Nashville
Cos’è? Nashville è l’8 Mile o se preferite l’Almost Famous della country music. O, meglio ancora, è Friday Night Lights con le chitarre country al posto delle palle da football.
Nashville racconta l’eterna lotta.
Quale eterna lotta, quella tra Bene e Male?
No, quella tra MILF e teen. Il vecchio contro il nuovo.
"Perché ti sei seduta così lontana?
Solo perché sono una gran maiala, non vuol mica dire che puzzo..."
Non sto parlando delle primarie del PD. In quel caso è solo il vecchio decrepito che si scontra contro il vecchio mascherato da nuovo. Sto cercando di depurarmi, perché pensare alla politica italiana mi fa solo ingrossare il fegato, però una frecciatina ogni tanto concedetemela...
In questa serie, la lotta è tra la MILF Connie Britton, già MILFona di Friday Night Lights e American Horror Story 1, e la teen Hayden Panettiera Penettiere Panettiere, già cucciola eroica in Heroes e pure inteprete di Amanda “sono innocente” Knox in un non proprio memorabile film tv.
Chi vince tra Connie e Hayden?
A voi la scelta. Per me adesso siamo in una vicinanza “too close to call”, come dicono gli americani. E comunque, eterna lotta a parte, il pilot di Nashville, per quanto non un capolavoro, è stato il migliore della stagione.
Continuerò a seguirlo? Certo che sì.
Probabilità rinnovo: presto per dirlo, speriamo in bene ma non sta facendo ascolti strepitosi…
(voto 7+/10)

"Hey, Lana Lang, ma è vero che Clark Kent lì sotto è tutto tranne che super?
Beauty and the Beast
Cos’è? Una serie poliziesca che con La bella e la bestia ha davvero ben poco a che fare. Certo, lei è bella: è Kristin Kreuk, Kristo! Kristin Kreuk era già stata Lana Lang Del Ray in Smallville e qui la vediamo in versione poliziotta. Diciamo che però è credibile come poliziotta quasi quanto Manuela Arcuri lo era nelle (s)vesti di carabiniera. Lui invece non è che sia proprio una bestia: ha una cicatrice sul viso, ma 99 donne su 100 credo se lo farebbero comunque…
Va riconosciuto a The CW di mettere più cura ultimamente nelle serie che realizza. O almeno nei pilot. Questo ha la regia del mestierante Gary Fleder, musiche di Mark isham (lo stesso di quelle magiche di Once Upon a Time), canzoni di Florence + the Machine e M83. È tutto più professionale. Il che non vuol dire che i risultati siano necessariamente strepitosi. Infatti per ora Beauty and the Beast sembra il solito crime procedural non necessario, ma se in futuro giocasse di più sulla parte fantasy potrebbe anche diventare (quasi) interessante. Ma non credo.
Continuerò a seguirlo? Ancora uno o due episodi, forse, poi si vedrà…
Probabilità rinnovo: prima stagione completa confermata.
(voto 5-/10)

"Com'è andato l'intervento alle tonsille a Mr. Ford?"
"Tonsille??? Oops, io gli ho asportato qualcosa più in basso..."
The Mob Doctor
Cos’è? Un'ennesima serie medical con una particolarità: la protagonista è una scugnizza che di secondo mestiere, all’infuori dell’ospedale, fa la dottoressa della mafia. Protagonista che è interpretata da un volto nuovo piuttosto interessante, quello di Jordana Spiro, ma ciò non significa che da sola riesca a reggere l’intero peso di una serie che appare deboluccia. Molto deboluccia.
Continuerò a seguirlo? Mah, non penso proprio.
Probabilità rinnovo: rimane a forte rischio cancellazione, però Fox ha intenzione di mandare in onda tutti gli episodi finora prodotti.
(voto 5/10)

"Già cancellati? Azz, non ho fatto manco in tempo a prendere il caffè!"
Made in Jersey
Cos’è? Una serie legal con protagonista una scugnizza che sembra uscita da Jersey Shore. Peccato solo sia più educata, meno tamarra e quindi non è per nulla divertente. Made in Jersey ambiva forse ad essere la versione italoammericana di Ally McBeal, invece è una porcheruola già scaraventata fuori dai palinsesti americani. Non ci mancherà.
Continuerò a seguirlo? Anche volendo, no. Ma non l’avrei seguita comunque.
Probabilità rinnovo: nessuna, è la prima serie cancellata dell’autunno 2012.
(voto 4/10)





"Ancora battute su pompieri e pompe? Cambia repertorio,
Cannibal! Comunque... Lady Gaga mi ha appena fatto
un bel pomp... pompelmo, un bel succo di pompelmo."
Chicago Fire
Cos’è? La vita di un gruppo di pompi… pompieri.
Vi piacciono i pompi… i pompieri?
Allora è la serie che fa per voi. Se invece vi piacciono solo i pompi… e le pompin… allora potete anche evitarlo tranquillamente.
Continuerò a seguirlo? Non è troppo malaccio, ma ha un appeal davvero scarso. Quindi per me è no.
Probabilità rinnovo: bassine, gli ascolti non sono un granché, ma magari una prima stagione verrà commissionata comunque.
(voto 5+/10)

Hunted
Cos’è? Serie spionistica made in Britain con protagonista le labbra più sexy del piccolo schermo, quelle di Melissa George. Mi aspettavo l’adrenalina di 24 o di un Alias, o quanto meno un minimo di originalità o un pizzico di humour britannico, invece per il momento sembra la classica seriosa serie spy, senza infamia e senza lode. A parte le labbrazza di Melissa George.
Continuerò a seguirlo? Perché è una produzione britannica, ma soprattutto perché c’è Melissa George, gli do’ ancora una chance.
Probabilità rinnovo: già confermato dalla BBC per una seconda stagione.
(voto 6+/10)

"Alba Parietti, arrenditi! Non potrai mai avere delle labbra come le mie!"

"Le parole di Cannibal non mi piacciono granché. Che famo, lo bombardiamo?"
Last Resort
Cos’è? Una serie ambientata in un sottomarino?
Uh, Madonna! Ho già spento la televisione.
Hey, un momento, gli sviluppi però vanno più dalle parti di Lost. Un Lost militare che dai primi episodi non si capisce se rischi di sprofondare tra i fondali dei palinsesti tv, o emergere come una delle rivelazioni della stagione. Mi sa più la prima.
Continuerò a seguirlo? Con grande fatica. Devo ancora capire qual è il vero potenziale di questa serie. Ma più vado avanti e più si affonda…
Probabilità rinnovo: bassine, gli ascolti sono sotto il livello di soglia persino per un sottomarino, però al momento ha la fiducia del network ABC.
(voto 6/10)

"Ma perché voi dottori mi chiedete tutti se potete operarmi al naso?
Tu manco sei un chirurgo plastico..."
Emily Owens M.D.
Cos’è? È la versione sfigata di Grey’s Anatomy.
Già Meredith Grey di suo è bella sfigata, tra tragedie, incidenti e morti varie. Questa Emily Owens, con il volto e soprattutto il nasone di Mamie Gummer, invece è sfigata brutta, tanto che la serie si potrebbe chiamare Emily Owens C.D.B. (Cyrano De Bergerac).
L'unico divertimento allora è lo stesso di quello che si può provare al gioco delle differenze, solo che qui sgamarle è davvero dura, talmente sono impercettibile. In più, già Grey’s Anatomy di suo nasceva come copia più seriosa di Scrubs…
Continuerò a seguirlo? Ma anche no.
Probabilità rinnovo: non è partito benissimo, ma considerando che siamo su The CW una stagione completa potrebbero anche regalargliela. Una seconda non penso.
(voto 5/10)

"Se mi ti farei? Elementare, Watson!"
Elementary
Cos’è? Sherlock Holmes (l'ex Sick Boy Jonny Lee Miller) ai giorni nostri, solo trapiantato negli Stati Uniti e con al suo fianco un Watson più sexy e orientale di quanto ci ricordassimo. A interpretare Watson c’è infatti… Lucy Liu.
Cosa c’entra Lucy Liu con Watson?
Niente, e infatti proprio questo è il caso più interessante di tutta la serie.
Continuerò a seguirlo? Elementare, Watson: assolutamente no.
Probabilità rinnovo: sta andando benuccio, una prima stagione completa è già stata ordinata.
(voto 4/10)

Copper
Cos’è? Serie crime western ambientata negli anni ’60. Come Vegas? No, in questo caso con anni ’60 intendo 1860! Per gli amanti del genere, un degno erede di Deadwood e una valida alternativa a Hell on Wheels.
Continuerò a seguirlo? No, perché non sono un amante del genere.
Probabilità rinnovo: non sta facendo enormi ascolti, però è la prima produzione originale di BBC America e quindi è difficile prevedere come vorranno procedere.
(voto 6/10)

"Alba Parietti, smettila! Stai lontana dalle labbra di Melissa George!"

E poi ci sono le serie di cui ho già parlato...

"Cannibal, ti farò rimpiangere di avermi paragonata a Fiammetta Cicogna!"
Cos’è? La copia di Lost, FlashForward e Terra Nova che finisce per somigliare più a Terra Nova che alle altre due. Non è un complimento. E la protagonista è la Fiammetta Cicogna della tv americana. Nemmeno questo è un complimento.
Continuerò a seguirlo? Fino a che non mi stuferò di criticarlo.
Probabilità rinnovo: già ordinata una prima stagione, ma (purtroppo) visti gli ottimi ascolti americani è probabile venga confermato pure per una seconda.
(voto 4/10)

Cos’è? La serie trash più diabolicamente gustosa della stagione. Un misto tra atmosfere thriller e soap senza troppe pretese che non piace a nessuno, ma non me ne frega niente. A me me gusta.
Continuerò a seguirlo? Hell yeah!
Probabilità rinnovo: bassissime, gli ascolti sono pessimi e la serie rischia di essere diabolicamente cancellata, maledetti americani. Per il momento comunque ABC gli sta dando fiducia.
(voto 7/10)

"Ragazzi, vi presento la mia nuova moglie."
"Aaargh!!!"

"Punto tutto sulla chiusura di Pensieri Cannibali prima della fine dell'anno."
Cos’è? Un crime procedural con la fascinosa ambientazione della Las Vegas degli anni ’60. Protagonisti i pessimi Dennis "senza quid" Quaid e l'ex Terra Nova Jason O'Mara.
Continuerò a seguirlo? No, ci potete pure scommettere sopra.
Probabilità rinnovo: una prima stagione completa dovrebbe esserci, per una seconda chissà.
(voto 5/10)

Cos’è? Serie firmata The CW su Freccia verde, un misto tra Revenge, Assassin’s Creed, Smallville e la solita vicenda supereroica. Non troppo male, ma nemmeno niente di eclatante.
Continuerò a seguirlo? Vista la pochezza delle altre nuove serie, sto cercando di dargli ancora un minimo di fiducia.
Probabilità rinnovo: il pilot è stato il più seguito per il network The CW degli ultimi 4 anni, dagli esordi di The Vampire Diaries, quindi la conferma per una stagione completa è già arrivata.
(voto 6+/10)

"Chi l'avrebbe detto che su Pensieri Cannibali si trovavano
pure le istruzioni per cucirsi da soli una spalla?"

lunedì 7 novembre 2011

Di Justin Bieber, Selena Gomez e del perché essere teenager oggi fa schifo


Selena Gomez è nota per 2 motivi:
perché si fa Justin Bieber e per le sue facce sveglie
Ieri sera si sono tenuti gli Mtv Europe Music Awards 2011 e lo so che non ve ne può fregare di meno, però l’ho comunque visto e commentato per il vostro bene. E per il mio male.
Sede: Belfast, Irlanda del nord, in quella terra che per Brittany S. Pierce di Glee è un posto magico popolato unicamente da folletti leprecauni. E mi sa anche che ha ragione lei.
Conduttrice della serata: Selena Gomez.
Chi è Selena Gomez?
Ancora lo chiedete?
Mi offendo non perché sia grave non sapere chi è costei, anzi è più che legittimo perlomeno se avete + di 13 anni. Mi offendo perché ne ho già parlato in due occasioni (QUI e QUI) e non mi state attenti, non mi state.
Comunque, volendo riassumere, Selena Gomez è una che fa davvero di tutto: canta, balla, recita e si fa Justin Bieber, che poi quest’ultimo è anche il motivo principale per cui è diventata più o meno famosa. E adesso Selena porca puttena si è messa pure a fare la conduttrice.
In realtà la prima scelta di Mtv per la conduzione degli EMA 2011 era caduta su Gianni Morandi. Peccato che il contratto di esclusiva con la Rai e con il Festival di Sanremo gli abbia impedito di presentare anche questo evento. Davvero un peccato.
Ce la farà comunque la Gomez ad essere all’altezza delle precedenti conduttrici Katy Perry ed Eva Longoria? Ce la farà in termini di gnoccaggine, intendo, non di conduzione, anche perché le sue gag comiche fanno ridere i polli. No, sul serio. Ho sentito un gruppetto di polli ridere di gusto.
Carina è carina e si presenta pure con un vestito trasparente che lascia intravedere (anzi, proprio vedere) le mutandine. E sì, posso legalmente dire queste cose perché ha 19 anni compiuti.

"Scazzo, raga?"
L’apertura dello show è affidata agli Oldplay (no, non ho sbagliato a scrivere) di un sempre più esaltato e Bono (non nel senso di figo) Chris Martin. Spero seriamente per lui che si droghi pesante, perché se si gasa così tanto sulle note di Every teardrop is a waterfall senza l’assunzione di sostanze, è davvero messo male. Lui e le sue cattedrali nel cuore. Ma dico: si può avere le cattedrali nel cuore? Nemmeno il Papa ce le ha…

Come annunciatrici del premio Best live award ci sono quelle zoccole di Jersey Shore. Vince Katy Perry, che si è presentata con dei capelli viola anni ’50 che renderebbero inscopabile chiunque. Ma non lei. Comunque per quanto mi piaccia, va bene darle il pussy award, ma il Best live award di miglior artista dal vio del mondo non è un po’ fuori luogo?

Altri performers della serata sono stati gli LMFAO con Party Rock Anthem.
E se non conoscete questa canzone significa una sola cosa: siete davvero vecchi. E quest’estate l’unico posto che avete frequentato dev’essere stato l’ospizio. Cosa che ha anche il suo fascino, anche perché considerando chi sono i teen idol di oggi, certo non si rimpiange molto di essere teen oggi, quindi questa non vuole essere una critica.
Come mi sento politically correct, puttana la mamma di Selena Gomez.

Durante la pubblicità apprendo dell’esistenza del videogame The Black Eyed Peas Experience e per la prima volta in vita mia non mi sono mai sentito così felice di non possedere un’XBox.

Una volta stava a fianco di Pamelona Anderson, adesso
si deve accontentare di Justin Bieberon... segno dei tempi
Cattive notizie dagli EMA: David Hasselhoff esiste ancora. Non so bene perché, ma si presenta parlando come un idiota. Probabilmente ha sempre parlato così, ma non me n’ero mai reso conto grazie al suo doppiatore italiano che lo faceva apparire quasi come un bagnino serio che faceva quel lavoro per salvare delle vite e non solo per stare ad osservare delle tettone che correvano su e giù per il bagnasciuga.
Il premio di miglior artista donna va a Lady Gaga, che si presenta totalmente mascherata e sotto quella roba lì si potrebbe anche celare una sosia e non la vera Germanotta. Quando però dice che David Hasselhoff ha un gran cazzo, si capisce che è davvero lei.

Bruno Mars cantata una delle sue mille canzoni dall’inspiegabile successo, ma se non lo faceva, nessuno ne avrebbe sentito la mancanza.
L'Icon Award viene assegnato ai Queen e a ricevere il premio c’è un tizio che si spaccia per Brian May accompagnato da un tizio che credo sia pagato per ricordargli che è Brian May e NON Angelo Branduardi, nonostante le apparenze possano dire il contrario. A fine serata di esibiranno anche con un cantante che, non so perché, ma ho il leggero presentimento non sia Freddie Mercury.
Infatti è un certo Adam Lambert, un tizio uscito da American Idol che si spaccia per un tizio uscito da American Idol. Roba che per fortuna non sono un fan dei Queen, altrimenti mi sa che mi sarei indignato parecchio, come se avessero messo su una band chiamata "Amy Winehouse" e ci avessero fatto cantare Giusy Ferreri oppure fatto una reunion dei Nirvana con Valerio Scanu al posto di Kurt. Personalmente non ho niente contro i talent-show, però andate affanculo talent-show!

I Linkin Park vincono il premio Best rock nonostante il loro ultimo album fosse più elettronico che rock, mentre come Best hip-hop trionfa Eminem che però non c’aveva voglia di venire a ritirare il premio preferendo starsene tranquillo in studio di registrazione.
E lo so, su questi artisti non mi è venuto niente di bastardo da dire perché mi piacciono e quindi in maniera dittatoriale e anti-democratica non ho intenzione di massacrarli aggratis.
Una delle performance migliori della serata è gentilmente offerta da Jessie J, nuova fenomena della pop music mondiale, con Price tag in cui canta "We don't need your money-money" e a Mtv l'hanno presa alla lettera e non le hanno pagato il cachet.
Jessie J più tardi introduce anche un ricordo di Amy Winehouse, nel momento più toccante della serata (anche perché unico momento toccante della serata).

Justin Bieber vince il premio di miglior artista maschile e dice che lui in realtà ha votato Kanye West. Il ragazzino si è reso conto dell’ingiusta di un premio nei suoi confronti a discapito del Dio Kanye, oppure ha in qualche modo non riuscito di sfotterlo come vendetta per ciò che lui aveva fatto in passato nei confronti della sua amichetta Taylor Swift?

I Red Hot Chili Peppers si esibiscono a torso nudo. Qualcuno glielo spiega che non c’hanno più l’età e, per quanto come 50enne sia messo più che buono, con i tamarri di Jersey Shore che girano oggi su Mtv non fanno un figurone...

Justin Bieber canta stonatissimo una sua nuova canzone che sembra rubata dal repertorio di Bruno Mars, solo molto peggio. Il suo secondo pezzo propone invece un messaggio di speranza per il mondo intero: never say never. Un giorno ci liberemo anche di lui. Mai dire mai.

David Guetta arriva e rende con la sua sola presenza immediatamente più tamarra tutta la serata. La sua pronuncia inglese ci fa ricordare come i francesi con l'English language siano messi peggio di noi. O quasi.
A cantare Without you arriva Jessie J che la canta tipo un miliardo di volte meglio di Usher. Usher che, ricordiamo giusto per spalargli addosso un po' di merda, è l'uomo che ha lanciato  definitivamente Justin Bieber sulla scena musicale mondiale. Vi stava simpatico Usher? Bene, dove avervi ricordato questa cosa probabilmente non vi starà più tanto simpatico.
Il premio internazionale è invece andato a un gruppo coreano che ringrazia in coreano e tutto il mondo si sta ancora chiedendo cosa cazzo abbiano detto. Forse hanno ringraziato Byron Moreno.


Hayden Panettiere arriva per cercare di soffiare a Katy Perry il premio più ambito della serata, il Pussy Award. E poi già che c'è annuncia anche il premio Best song mentre un uomo nudo la interrompe. Il premio va a Born this way di Lady Gaga e sebbene io avessi votato, almeno nella mia testa, per Midnight City degli M83, sono contento per lei, che ritira il premio commossa. Non dico visibilmente commossa perché il solito sobrio cappellino le oscurava il volto e anche su mezza Irlanda.
Per quanto riguarda il Pussy Award, alla fine ha vinto la magica accoppiata Irina Shayk + Bar Refaeli, arrivate a consegnare il premio di miglior video dell'anno a...
ovvio: Lady Gaga con Born this way.

Quest'edizione degli EMA ha fatto particolarmente schifo? Può darsi, ma tanto ormai il successo di un programma televisivo del genere non è dato dal numero di telespettatori che lo stanno guardando, bensì dal numero di cinguettii su Twitter con minacce di morte nei confronti di Justin Bieber e Selena Gomez. In tal senso lo show si è rivelato un successo senza precedenti.
Adesso corro a twittare pure io. Voglio contribuire attivamente a questo storico record, perdindirindina!



venerdì 22 aprile 2011

AAAAAAAAAAAAH X 4

Scream 4
(USA 2011)
Regia: Wes Craven
Sceneggiatura: Kevin Williamson
Cast: Neve Campbell, Courteney Cox, David Arquette, Lucy Hale, Shenae Grimes, Anna Paquin, Kristen Bell, Brittany Robertson, Aimee Teegarden, Hayden Panettiere, Emma Roberts, Marielle Jaffe, Alison Brie, Marley Shelton, Erik Knudsen, Rory Culkin, Nico Tortorella, Adam Brody, Anthony Anderson, Mary McDonnell, Heather Graham
Genere: teen-horror
Se ti piace guarda anche: gli altri Scream, So cosa hai fatto, Scary Movie

“Qual è il tuo film dell’orrore preferito, Cannibal?”
“Hey, un momento, come fai a sapere il mio nome? Comunque anche se sei un pazzo squilibrato che mi sta per fare fuori te lo dico, visto che non ho dubbi in proposito: Scream!”

La saga di Scream è come un amico fidato e se ti pugnala, lo fa solo per ridere. A distanza di 11 anni dal terzo episodio, fanno dunque il loro gradito ritorno Ghostface, Sidney e compagnia inquieta direttamente dagli anni ’90, senza dimenticare che: nuova decade, nuove regole. E quindi: anche le vergini potranno morire!

Anche le vergini potranno morire? Tranquille, tanto voi non lo siete certo
Il primo Scream ha rappresentato una rivoluzione assoluta per il genere horror, con un effetto analogo a quello del Grande Fratello sulla televisione moderna. Attenzione: non li sto certo paragonando a livello qualitativo, ma solo in quanto a impatto avuto. Scream ha infatti presentato un tipo di cinema dell’orrore (ma non solo) nuovo, che con dosi impressionanti di ironia si fa beffe del genere, svelando i trucchi del gioco. Tutto è finzione e niente va mai preso troppo sul serio. “Why so serious?” domanderebbe il Joker. Praticamente il mio manifesto ideale non solo di cinema, ma proprio di vita.
Imitatissimo da in pratica ogni teen-horror arrivato successivamente, Scream è anche l’esempio supremo del metacinematografico e dell’antirealismo; anche il nuovo episodio prosegue sulla stessa scia, portando la sfida a un livello ancora superiore, riuscendo così non solo a non deludere le notevoli aspettative, ma a portare nuova linfa vitale alla saga e al genere pauroso.

Scream 4 è metacinema allo stato puro e non è nemmeno semplice cogliere tutti i suoi mille e uno riferimenti, perlomeno se non si è ben allenati e non si ha una conoscenza enciclopedica non solo della Saga, ma anche del cinema horror e dei telefilm in generale.
Per prima cosa non manca quindi l’autoironia sulla serie stessa, riprendendo gli omicidi del primo capitolo ma con qualche sostanziale differenza, riproponendo il film fittizio dentro il film Stab (Squartati), con un primo episodio diretto da Robert Rodriguez (!) e persino scherzando sulla relazione anche all’infuori dal set tra Courteney Cox e David Arquette.
Ci sono un sacco di citazioni e riferimenti poi ad altri horror recenti, da L’alba dei morti dementi a Final Destination, dal voyeurismo di Paranormal Activity all’infinita serie di Saw - L’enigmista, bollata come semplice pornografia senza minima cura nella psicologia dei personaggi. I personaggi di Scream invece non contenti di vivere a Woodsboro, che è una specie di Avetrana + Cogne + Novi + Erba + Columbine, passano anche tutto il loro tempo a vedere solo pellicole horror e a parlare al telefono con tizi dalla voce inquietante che ti chiedono “Qual è il tuo film dell’orrore preferito?”.
Insomma, se i carabinieri facessero delle intercettazioni a Woodsboro non si beccherebbero mica discorsi sulle escort, al limite qualche psicopatico che urla, anzi screama: “Ti faccio fuori, puttana!”.

Se in Scream 1 era tutto nuovo un po’ come nella prima edizione del Grande Fratello, qui ci troviamo in un’edizione che cerca di reinventare il brand attraverso una serie di nuove e vecchie trovate, mentre per quanto riguarda il cast siamo più dalle parti dell’Isola dei famosi; compaiono infatti un sacco di personaggi più o meno celebri soprattutto dal mondo telefilmico, che vanno a costituire un testo all’interno del testo, con le accoppiate di vittime predestinate formate da fighette di diverse generazioni tv: Kristen Bell (Veronica Mars) con Anna Paquin (True Blood); Lucy Hale (Pretty Little Liars) con Shenae Grimes (90210); Brittany Robertson (Life Unexpected) con Aimee Teegarden (Friday Night Lights). Ma nel film sono presenti anche altri numerosissimi volti di serie tv, da Hayden Panettiere (Heroes) ad Alison Brie (Mad Men) e Adam Brody (il mitico Seth Cohen di O.C.).

Pur nel suo giochino autoreferenziale al massimo, Scream 4 riesce però in maniera paradossale a dare una rappresentazione feroce, spietata ma dannatamente vera del mondo di oggi, tra iPhone, Facebook, multimedialità, voglia di essere ripresi sempre comunque dovunque, seguendo la filosofia del diventare famosi a tutti i costi, costi quel che costi.
La cosa però forse non è nemmeno così paradossale, perché quel vecchio Krueger di un Wes Craven ha capito che per dare una rappresentazione fedele dell’assurda reality di oggi la maniera migliore è proprio quella di fare un prodotto che si dichiara in maniera esplicita come fiction. Semplificando, quindi: i reality sono finti? E allora rappresentiamo la realtà con un prodotto che si mostra senza vergogna in tutta la sua finzione.

La sceneggiatura del film è firmata di nuovo da Kevin Williamson, che aveva saltato il terzo capitolo (non a caso il meno riuscito) e che come la serie si è preso un decennio sabbatico anche in tv, per tornare dopo Dawson’s Creek a sfornare un altro grande successo di oggi: The Vampire Diaries.
Non mancano poi all’appello nemmeno i protagonisti storici: Neve Campbell, Courteney Cox e David Arquette, con qualche rughetta in più intorno agli occhi ma pure con ancora la voglia di combattere contro le giovani leve e contro la lama affilata di Ghostface.
A questo giro spunta poi un nuovo psicopatico doc di livello davvero notevole che ovviamente non vi svelo. E se nella prima parte il film si diverte e ride di se stesso e del genere, nel gran finale regala pure una dose notevole di tensione in grado di pugnalare alle spalle qualsiasi cazzo di episodio della saga di Saw o degli altri horror venuti nell’ultimo decennio.

“Qual è il tuo film dell’orrore preferito di quest’anno, Cannibal?”
“Facile: Scream 4! E comunque smettila di rompere le palle a me e vai a stalkerare qualche fichetta.”
(voto 7,5)

(per chi non l'avesse capito, e vi capisco se non l'avete capitolo: il titolo del post è la traduzione italiana del titolo del film)

lunedì 18 aprile 2011

Amanda è libera

Amanda Knox: Murder on Trial in Italy
(USA 2011)
Film tv trasmesso negli USA su: Lifetime
Regia: Robert Dornhelm
Cast: Hayden Panettiere, Paolo Romio, Vincent Riotta, Marcia Gay Harden, Amanda Fernando Stevens, Djibril Kébé, Timothy Martin
Genere: ricostruzione
Se ti piace guarda anche: Studio aperto, Quarto grado

Se n’è tanto parlato e forse in Italia non verrà mai nemmeno mostrato. Per i curiosi, il film sull’omicidio di Meredith Kercher a Perugia si può comunque trovare in rete sottotitolato in italiano, ma certo non aspettatevi una perla cinematografica, anche perché qui si tratta di una produzione televisiva. Se dietro ci fosse lo zampino di network come AMC, HBO o Showtime sarebbe stato però tutto un altro discorso, invece la realizzazione è della più modesta Lifetime, che ha già in cantiere anche un filmetto su William e Kate (chiiiiii?).

La regia di questa robetta è quindi ben poca cosa e lo stile ricorda da vicino le fiction tv nostrane, con un livello recitativo che è parecchio basso. Mi spiace dirlo visto che mi è sempre piaciuta parecchio, ma la scelta di Hayden Panettiere nei panni di Amanda Knox è davvero poco riuscita. L’impressione è comunque che la qualità generale sia talmente bassa che poco di più poteva fare la cheerleader Claire Bennet di Heroes, visto che anche la solitamente ottima Marcia Gay Harden (che qui interpreta la madre di Amanda) finisce pure lei risucchiata nella mediocrità del prodotto.


Harry Potter nei panni di Raffaele Sollecito
Appurato il livello pessimo del filmettino tivùino, la storia si lascia seguire con morbosa curiosità come una puntata (e ci tengo a dire puntata e non edizione) di Studio Aperto particolarmente riuscita, per ripercorrere una vicenda di cui nostro malgrado abbiamo sentito parlare parecchio negli ultimi anni e per cercare di capire quale sia la visione dell’Italia all’estero. Alle solite, noi italiani facciamo la nostra figura barbina e gli americani ci fanno passare per un paese dei Balocchi pittoresco e singolare in cui tutto è lecito (e Sollecito) e in cui la Giustizia segue un corso tutto suo. Stando a vedere il comportamento del nostro Governo e le varie vicissitudini del Premier, come dar loro torto?

La cheerleader di Heroes nei panni di Amanda Knox
La vicenda ha un inizio tipicamente da commediola americana, con tanto di colonna sonora pop e l’ambientazione di Seattle che ci rimanda dalle parti di Grey’s Anatomy. Quindi la nostra protagonista Hayden Panettiere/Amanda Knox, ragazza apparentemente come tante (giusto un po’ originale e stralunata), se ne va nel Belpaese e più che in un crime su uno dei più discussi omicidi internazionali degli ultimi anni sembra di stare in Sotto il cielo della Toscana, Letters to Juliet, Mangia prega ama o qualche altra pellicola sentimentale ambientata dalle nostre parti. “L’Italia è un posto simpatico in cui le persone non pensano soltanto a lavorare, ma hanno tempo per ricercare se stessi”, scrive Amanda in versione Hannah Montana sul suo diario. Un personaggio del genere meritava una versione cine/televisiva migliore oppure questo è il giusto trattamento che Foxy Knoxy si meritava?

La sconosciuta Amanda Fernando Stevens
nei panni di Meredith Kercher
Patrick Lumamba, dopo essere stato rilasciato in seguito alle accuse inventate dall’American girl, ha dichiarato ai media: “Non credo sia cattiva. Perché per essere cattivi si deve avere un’anima e Amanda non ne ha una.” Sarebbe dunque uno splendido personaggio BretEastonEllissiano e, con una produzione più coraggiosa, si sarebbe potuto immaginare qualcosa di interessante, a metà strada tra il college di Le regole dell’attrazione e l’incapacità di distinguere la realtà dall’immaginazione di American Psycho. Quindi credo che sì, Amanda Knox sia un personaggio degno di una rappresentazione più interessante di quella messa qui in scena, così come soprattutto Meredith Kercher avrebbe meritato di essere ricordata in una maniera migliore rispetto a quanto fatto da questa finto shockante ricostruzione. Che poi non si tratta altro che di questo, una ricostruzione orchestrata alla buona degli accadimenti oggettivi. Il fatto che i legali della Knox si siano opposti è prevedibile, quanto inutile, visto che qui non viene data un’interpretazione univoca dei fatti, ma si segue in maniera sterile quanto successo nel corso del processo.

Alla fine dei conti comunque poteva andare anche peggio e l’operazione poteva trasformarsi in un mega spottone degli americani in favore dell’innocenza della loro povera Amanda Knox, cosa che per fortuna, pur lasciando la porta aperta a qualche dubbio, non è. Certo, l’atmosfera creata da questa ricostruzione più che da thriller è da cartolina del Belpaese, tanto che ci si stupisce di non vedere alla fine arrivare Raoul Bova su una vecchia Giulietta decappottabile e portarla in salvo cantando: “Aaaaaaaamanda è libera”.
(voto 4)

lunedì 25 ottobre 2010

Faccia da Munch

Scatta l’Halloween week su Pensieri Cannibali, con recensioni di film horror e racconti dedicati alla festa più spaventosa dell’anno. Quale modo migliore per iniziare allora se non il trailer di Scream 4, il nuovo capitolo della saga horror più spettacolare degli anni ’90?

Ghostface è tornato. La maschera che sembra uscita da un quadro di Munch è pronta per dare nuove pugnalate e stavolta, insieme ai membri storici del cast (Neve Campbell, Courteney Cox, David Arquette), ci saranno un sacco di nuove potenziali vittime proveniente in gran parte da serie tv: Hayden Panettiere (Heroes), Anna Paquin (True Blood), Kristen Bell (Veronica Mars), Adam Brody (O.C.), Lucy Hale (Pretty Little Liars), Brittany Robertson (Life Unexpected), Shenae Grimes (90210), Aimee Teegarden (Friday Night Lights) e la ottima nipotina di Julia Roberts, Emma Roberts.
Per gli amanti delle serie adolescenziali una buona occasione per vederli, per chi li odia un’ottima occasione di vendetta…

martedì 21 settembre 2010

cannibal news, 21 settembre (Sandra Mondaini, Amanda Knox, Cheryl Cole...)

Senza Raimondo non poteva vivere, lo avevamo visto tutti. Adesso Sandra Mondaini l'ha raggiunto da qualche parte, se in cielo o altrove non lo so. In ogni caso potete leggere il mio ricordo sul sito oneTiVu.

Cambiando argomento, Hayden Panettiere del telefilm Heroes diventerà Amanda Knox in un film tv. Dopo "Save the cheerleader, save the world" pare che il suo nuovo motto stavolta sarà "Save the killer, save the world!"

News dal sempre sconvolgente (e, diciamolo, divertente) mondo emo: se ve lo siete persi ieri a Le Iene, potete vedere QUI l'interessante servizio della Iena Toffa e l'intervista a una tipa ex (siamo sicuri ex?) emo. Assomigliano alle confessioni di un pentito di mafia...

Passando alla musica -non emo- Finalmente il gruppo rivelazione dell’anno, gli Sleigh Bells, se n’è uscito con un video. Ed è una figata, ovviamente. Non sono riuscito a postarlo sul blog (fottuto codice embed), ma potete vederlo QUI

Altro gruppo straconsigliatissimo, sono gli indie Deerhunter. Se li conoscete, enjoyatevi il loro nuovo video. Se non li conoscetevi, innamoratevi di questa canzone


Questo è il nuovo video di Cheryl Cole. Se vi piace la canzone bene, altrimenti accontentevi (si fa per dire) delle immagini


Gli Ok Go sono conosciuti più per i loro originali video che per la loro (non troppo originale) musica. Ecco il nuovo parto di queste menti malate, pieno di cani e mobili Ikea


Ma in fatto di genialità a questo giro mi sa che sono stati battuti da quei soliti idioti degli 3OH!3

martedì 24 agosto 2010

Visioni estive

Di solito non guardo i film in tv, per un paio di ragioni:
1) quando passano sono ormai già stravecchi e stravisti (cinema, dvd, internet, pay-tv…)
2) le pause di 7-8 minuti di pubblicità mettono alla prova la pazienza di un monaco tibetano, oltre a rompere totalmente l’atmosfera del cine (e pure le palle).
Però nelle notti maggiche di un’estate italiana (quest’anno per me vacanze inaspettatatamente e totalmente tricolori, tra Ostia, Roma e Rapallo, non per spirito nazionalistico o per far girare l’economia nostrana, ma solo per puro caso) insieme agli amici magari prima di uscire è capitato di vedere qualche filmazzo (non porno) regalatoci dalla programmazione Mediaset (che tra parentesi è meglio della programmazione invernale, visto che almeno danno spazio a qualche films vero anziché le solite ridicole fiction “interpretate” da Manuelona Arcuri o Ettore Bassi, “interpretate” nel senso che ci va un interprete per capire le intenzioni degli “attori”). Quindi ecco una manciata di queste visioni estive…

Quando meno te lo aspetti
Avevo già visto questo film, ma me lo sono risparato fondamentalmente perché ci sono in un sol colpo sia Kate Hudson che una giovane Hayden Panettiere. In maniera analoga a quanto succede nella serie tv Summerland, alla morte della desperate housewife Felicity Huffman i figli passano nelle poco esperte mani della sgarruppata Kate Hudson, una party girl che lavora nel settore della moda, sembra uscita da The Hills e all’improvviso si ritrova con tre figlioletti: la già citata Panettiere (chi non la vorrebbe come figlia?), un ragazzino grassottello che in un locale ordina un vodka e assenzio (idolo!) e una Abigail Breslin pre-little miss sunshine.
Il filmetto scivola carino tra commozione e qualche risata, ma la morale buonista presentata nel finale è piuttosto difficile da digerire: Kate Hudson smette di fumare, abbandona il suo stile di vita fashion e rock’n’roll e si mette con un noioso pastore degno di Settimo Cielo (attention please: non è un complimento)… ecchepalle!
(voto 6)

Quel nano infame
I fratelli Wayans sono stati interpreti e autori dei primi due scompisciosi Scary Movies, dopodiché non hanno fatto altro che scivolare giù giù nella pena più totale. Dopo la parodia ancora guardabile delle svampite alla Paris Hilton in White Chicks, ecco che tirano fuori un nano criminale che ruba un gioiello preziosissimo e poi per non farsi beccare lo infila nella borsa di una sgnacchera che passa di lì per caso. Per riprenderselo dovrà fingersi un neonato che verrà adottato dalla sgnacchera in questione e dal suo boyfriend fissato con la paternità. Tutto ciò crea una serie di situazioni più ridicole che divertenti, con tanto di nano che si slingua la bionda di Sweet Valley High e si ciula la “mammina” adottiva. Idee che solo Neri Parenti o i fratelli Vanzina potrebbero invidiare.
Filmetto davvero infame (e no, se ve lo stavate chiedendo il titolo non fa riferimento al presidente del consiglio italiano)
(voto 3)

Aquamarine
Una sirena finisce sulla terra ferma però non è Daryl Hannah. Per una ragione che adesso mi sono già dimenticato, ma sicuramente non è poi così importante, deve dimostrare a suo padre che l’amore esiste e ha un paio di giorni per farlo, con l’aiuto delle due amichette: la cantante Jojo ed Emma Roberts, nipote di Julia e tra le più promettenti attrici della nuova generazione. Ah ecco, nel frattempo mi sono ricordato della ragione: se non lo fa suo padre le organizza un matrimonio combinato con un suo simile… Filmino teen (o pre-teen?) senza pretese, quindi non pretendete di più nemmeno da questa breve rece.
(voto 4,5)

Un sogno per domani
Kevin Spacey in versione post American Beauty e Haley Joel Osment in versione post Sesto senso, più Helen Hunt in versione spogliarellista (ottima con la parrucca blu pre Katy Perry) e Jim Caviezel non ancora finito in croce. Cast notevole insomma per la bella storia di un’utopia lanciata da un ragazzino delle medie: passa il favore, cioè fai tre favori disimpegnati a tre persone e dì loro di ricambiare aiutando qualcun altro. Una rete social per creare un mondo migliore. Bella idea per un film che a tratti si perde e si dilunga, ma che tuttavia riesce a coinvolgere quel minimo che basta. E fa sognare un domani davvero migliore.
(voto 6+)

Panarea
A tratti esilarante, persino geniale (la ragazza schifata da tutto e tutti) a tratti solo scemo, in ogni caso un super classico estivo italiano. Con un grande Guido “cumenda” Nicheli, taaac.
(voto 6,5)
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