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lunedì 14 settembre 2015

Guida galattica alle serie tv 2015/2016: le novità





Settembre, si ricomincia.
Con la scuola? Con il lavoro? Con la solita routine?
Sì, anche, ma soprattutto si ricomincia con le serie. Per quanto nel corso dell'estate non si può certo dire che siano mancati i telefilm da seguire, adesso sta per partire la nuova stagione tv, che promette di tirare fuori una miriade di prodotti. Un sacco sulla carta imperdibili, poi può darsi che la curiosità nei loro confronti svanisca dopo appena una manciata di episodi.
In ogni caso, stiamo per essere sommersi da un sacco di merda nuovi pilot e di nuove serie. Ecco quelle più attese qui su Pensieri Cannibali.

lunedì 22 settembre 2014

GUIDA GALATTICA ALLE SERIE TV 2014/2015: I RITORNI





C’è chi attende l’autunno perché rientra nel vivo il campionato di calcio e c’è chi lo aspetta per veder tornare le proprie serie tv preferite. Indovinate questo sito da che parte sta?
Negli scorsi giorni Pensieri Cannibali vi ha presentato tutte le nuove serie che invaderanno gli schermi dei vostri televisori computer nei prossimi mesi. Adesso vediamo quali sono i telefilm già noti e già visti che ritorneranno a breve con le loro nuove sospirate stagioni.
Senza indugiare oltre, ecco la classica immancabile Top 10 dei più attesi qui su Pensieri Cannibali, e poi vi beccate anche l'elencone con tutti gli altri ritorni.


lunedì 3 dicembre 2012

COTTA ADOLESCENZIALE 2012 - N. 17 HAYDEN PANETTIERE

Hayden Panettiere
Genere: cheerleader country
Provenienza: Palisades, New York, USA
Età: 23
Il passato: Ally McBeal, Quando meno te lo aspetti, Ice Princess - Un sogno sul ghiaccio, Shangai Kiss, Una notte con Beth Cooper, cheerleader in Heroes, Amanda Knox nel film tv Amanda Know: Murder on Trial in Italy, Scream 4
Il suo 2012: è la cantante country Juliette Barnes nella serie Nashville
Il futuro: The Forger con Josh Hutcherson, Over the Wall
Potrebbero piacerti anche: Amanda Knox, Britt Robertson, Anna Camp, Elisabeth Harnois, Taylor Swift, Carrie Underwood, Miranda Lambert
Perché è in classifica: perché è la cantante country (per finta) più sexy in circolazione, sorry Taylor Swift

Tra le nuove serie tv partite nell’autunno americano, ce ne sono poche di interessanti. Una delle poche è Nashville. Perché? Perché unisce trame e intrighi da soap alla Dallas con un maggior “umanesimo” alla Friday Night Lights, perché è incentrata sulla musica country e, per quanto non sia un patito assoluto del genere, ogni tanto c’è bisogno di un po’ di country e poi, last but not least, propone lo scontro generazionale tra l’esercito di MILF rappresentate da Connie Britton contro la generazione teen rappresentata da Hayden Panettiere. Se la American Connie compariva nella classifica delle cotte dell’anno scorso, quest’anno è la volta della Panettiere. Già sexy cheerleader Claire Bennet in Heroes, quella dalla cui salvezza dipendeva (giustamente) la salvezza del mondo, già Amanda Knox nel film tv sull’omicidio di Perugia, ora è tornata in tv con Nashville in veste di novella Taylor Swift/Carrie Underwood/Miranda Lambert.
E allora, Hiro Nakamura sarà d’accordo con me nel coniare un nuovo slogan: salva la cantante country, salva il mondo!





mercoledì 19 maggio 2010

Disadattati

Misfits
(UK, Stagione 1)

Le serie televisive americane stanno affrontando un momento di crisi o perlomeno di stasi creativa. I telefilm che hanno ridefinito il decennio scorso sono finiti (Nip/Tuck) o stanno per finire a giorni (Lost, 24) altri continuano a trascinarsi un po’ stancamente (Desperate Housewives, Grey’s Anatomy, CSI e i suoi mille cloni). Ne approfittano allora le serie british: più innovative, vitali, ricche di idee nuove.

Dopo il super cult Skins (gli americani a corto di idee ne hanno appena acquistato i diritti per un remake) il nuovo telefilm UK imperdibile è Misfits. Letteralmente il termine significa “disadattati” ma è anche il nome di uno storico gruppo punk-rock. I Misfits della serie tv sono invece un gruppo di ragazzi/e che si ritrovano insieme nei servizi sociali per problemi e cazzi vari personali. C’è lo sbruffoncello di periferia cacciato di casa dalla madre, la tipica truzza inglese con accento cockney simile alla “tipa” di Little Britain che dice sempre yeah but no but yeah but no, l’atleta di successo che è stato sospeso per doping, un mezzo sociopatico e una fighetta pompinara finita lì in mezzo probabilmente per noia. Già qui ci sarebbero le premesse per una serie interessante, impregnata di un british humor cattivo e di vita vera da realismo di periferia. Invece no. Non basta.

I giovani disadattati dopo essere colpiti da un fulmine durante una stramba tempesta cominciano ad avere dei poteri e non in tutti i casi super. C’è chi diventa invisibile, chi sente i pensieri delle altre persone (e anche dei cani, e i cani hanno dei pensieri folli!), chi fa tornare indietro il tempo e chi eccita istantaneamente le altre persone appena le sfiora. Eh sì, anche quest’ultimo è un potere mica da poco! Ma anche altre persone in città sembrano aver acquisito delle caratteristiche quantomeno singolari dopo la tempesta. C’è chi si sveglia nudo in mezzo alla strada nel mezzo della notte e una vecchietta riesce a ritornare giovane.
Strepitosa la colonna sonora, come sempre quando ci si trova di fronte a produzioni inglesi. Si va dalla sigla dei The Rapture a una scena di sesso divertentissima con “Girl, you’ll be a woman soon”, dai Joy Division a un momento memorabile sulle note di “You’re beautiful” di James Blunt.
Una serie divertentissima, sessualmente esplicita, con qualche accento fantascientifico (più che altro parodico) e pure horror, diversa da ogni altra cosa in tv. Se volete vedere qualcosa di NUOVO è ciò che fa al caso vostro.
Per il momento mi resta in testa solo un dubbio: i nostri giovani disadattati si trasformeranno in veri Heroes o rimarrano sempre dei Misfits sfigati? Io opto più per la seconda opzione.
(voto 9)

In attesa che qualche rete illuminata (Mtv?) la trasmetta anche sugli schermi televisivi, la web tv Bonsai la proporrà a partire dal 29 maggio. Altrimenti la trovate già in rete con sottotitoli italiani forniti dai sempre idoli di italiansubs.


giovedì 16 ottobre 2008

Life in technicolor

Dolce risveglio con i Pan di Stelle Mulino Bianco, sogni diventati bontà. Il modo migliore per cominciare la giornata. Vado a lavoro sulla Opel Corsa yo yo, c’mon. Mi prendo una pausa. Davanti alla macchina del caffè c’è Paolo Bitta che mi dice qualcosa sui Pooh, ma io lo mando subito a cagare. Sulla macchinetta c’è scritto “push the button”. Schiaccio il bottone e parte una canzone dei Chemical Brothers. Ma questo non è un jukebox! Ci deve essere lo zampino di Fonzie. E invece no, è solo un cd sul lettore dei dottor Troy e McNamara. Mi stanno rifacendo il culetto. In effetti avevo proprio bisogno di due belle chiappe sode. Mi dicono che devo fare il countdown per l’anestesia. “Dieci… nove… otto…” Al sette cado in coma profondo.
Quando mi risveglio c’è Saviano che parla, e Mentana per una volta chiude la bocca e sta ad ascoltare. Deve trattarsi di un sogno. Saviano dice che se vuole tornare ad avere una vita normale deve andarsene via, perché in Italia la libertà di parola è solo un’utopia. Mentana ha un momento di lucidità e ammette la mancanza di coraggio di loro giornalisti e pure dei politici, che la verità si dimenticano spesso di dirla perché hanno da portare a casa la pagnotta. Non sono mica eroi, loro. Arriva Hiro Nakamura. Mi ordina: “Salva la cheerleader! Salva il mondo!” Andiamo indietro nel tempo. Io salvo la cheerleader! E salvo il mondo! Splendido splendente. Poi qualcuno mi dice: “Porta le chiappe su Marte.” Sembra un film con Schwarzenegger. Io ci porto le mie chiappe nuove fiammanti e salvo pure Marte.
Mi squilla la suoneria del cellulare: “Mi chiamo Virgola, sono un gattino, sono una lagna e ce l’ho piccolino.” Rispondo. È Gerry Scotti. Mi dice che sono l’aiuto da casa di non so chi e che devo rispondere a una domanda. “Quante ore di televisione al giorno possono compromettere seriamente le facoltà mentali di una persona?” Le possibilità sono “4, 8, 12 o 24?” Io rispondo “24”. Vengo sequestrato da Jack Bauer, che mi dice che c’è da salvare il mondo. Di nuovo? Mi chiedo da dove provenga tutto questo allarmismo da parte degli sceneggiatori televisivi. Nella realtà il mondo non è mica così in pericolo. O sbaglio?
Esco con gli amici. Ma non sono i miei, di amici. Sono gli amici di Maria DeFilippi e mi obbligano a fare una coreografia assieme a loro sulle note di una canzone di Marco Carta. Certo che sta cosa è proprio imballabile. Su Mtv c’è persino una competition: “Porta Marco Carta nella tua classe e diventi l’eroe della tua scuola.” Adesso non so come sono le scuole al giorno d’oggi ma nella mia se provavi a portare uno come Marco Carta in concerto nella tua classe te le prendevi, e di brutto anche.
Torno a casa, ma squilla il citofono. Due volte. “C’è posta per te,” mi fa una voce quando risposto. Eh no! Adesso è troppo! Me ne vado a nanna, quando mi sveglio i sogni sono diventati bontà. Pan di Stelle Mulino Bianco. Incomincia un’altra giornata in technicolor.

martedì 9 settembre 2008

Pesca


Per il ciclo martedì into the wild, oggi sono stato a pesca col tarix e suo papà. Una di quelle avventure da uomini veri, a contatto con la natura estrema con lo scopo di procacciare il cibo per la cena, mettendo a repentaglio continuo la nostra vita rischiando di imbatterci nella ferocia brutale di un orso. È stato una sorta di rito di passaggio. Oggi ho ucciso. Oggi sono diventato cacciatore. Oggi sono diventato uomo.
Per il ciclo punizione karmica a questa inutile crudeltà (visto che io il pesce nemmeno lo mangio) domani il mondo potrebbe finire. No, non è una di quelle mie storie deliranti stile guerra dei mondi vs. donnie darko e bla bla bla. Stavolta potrebbe essere vero ma vero vero veramente. Al Cern di Ginevra infatti domani comincia l’esperimento per ricreare il big bang. I fisici che se ne occupano assicurano però “Tranquilli gente, non c’è motivo di preoccuparsi. No no no!” Riguardo all’eventualità che si formino dei buchi neri rispondono: “Anche se si dovessero formare mini black holes, questi dovrebbero evaporare immediatamente per la teoria della radiazione di Stephen Hawking, e se anche non evaporassero ci metterebbero tempi enormi per inghiottire la Terra.”
Ah beh, ok. Se dite così allora vuol dire che potreste condurci alla fine del mondo non domani, non dopodomani, ma in tempi molto più lunghi. Quindi la possibilità che questo grandioso esperimento causi effettivamente la fine, sebbene non immediata, di tutto il creato non la escludono nemmeno loro. Secondo me non ci porteranno magari alla fine del mondo, ma potrebbero provocare dei buchi nel continuum spazio temporale che ci permetterebbero di spostarci nel tempo come donnie o marty mcfly o hiro nakamura o magari delle porte spaziali come stargate. Ma, mi chiedo anche: per dimostrare che il mondo non è stato magicamente creato da dio in 7 giorni 7 dovevano per forza fare tutto sto casino?

mercoledì 2 luglio 2008

Jesus 2008

(Ogni riferimento a fatti o a persone realmente esistite è puramente casuale)


Episodio 1
-Teenage Jesus-

“Jesus, sbrigati! La cena è pronta,” è il richiamo della cucina.
“Un attimo, Madonna!” Jesus finisce di masturbarsi velocemente, mentre guarda sulla pagina di Perez Hilton la sua preferita Lindsay Lohan andarsene in giro senza le mutandine addosso. “Cosa non la redimerei io, quella peccatrice,” geme e la mano va sempre più veloce. Finito quello che deve finire si pulisce e va a mangiare il solito polpettone di ostie del giovedì sera. “Dio, quanto odio mangiare le ostie,” si lamenta a denti stretti.
“Quante volte ti ho detto di non nominare il nome di Dio invano?” lo riprende Madonna. La famiglia di Jesus è molto religiosa, certe epressioni non vengono proprio tollerate in casa sua.
Il silenzio calato sulla tavola viene interrotto dallo sbattere della porta d’ingresso: “Uff, è tornato Joseph…” stavolta è Madonna ad essere seccata.
“Tra te e papi le cose non vanno bene, eh?” chiede Jesus preoccupato. È da parecchio tempo che la notte non sente provenire suoni strani dalla loro camera.
“Non sono affari tuoi, ragazzino,” chiude l’argomento sua madre.
Jesus si alza da tavola, va a salutare “Ciao papi!” e si chiude in camera. Si collega a myspace e vede che non gli sono arrivate nuove richieste di amicizia. “Ma cosa devo fare per attirare l’attenzione delle ragazze?” si chiede, “Camminare sull’acqua?” Si gratta i primi peli che cominciano a spuntargli sul mento e realizza “Hey, questa sì che è un’idea. Domani la propongo al mio amico Judah che ha una videocamera digitale così poi mettiamo il filmato su youtube. Non resta che pensare a come far credere alla gente che io riesca a camminare veramente sull’acqua…”
Il giorno dopo Jesus si incammina pensieroso per le vie anonime della sua cittadina con gli Amen che pompano nell’iPod. Alla fermata del bus becca la sua migliore amica Magdalene. “Ciau Jesus, allora stasera facciamo il ripassone di latino?”
“Certo, Maggie. Prima però fai scorta di caffè da Starbucks, ne avremo un gran bisogno, temo.”
Mattina paccosa a scuola, come al solito. Jesus passa tutta l’ora di religione perso a guardare il fondoschiena di Ashley Jane, la capo cheerleader di cui è innamorato fin dai tempi delle elementari. Alla fine della lezione Ashley Jane si gira verso di lui, sì proprio verso di lui e per la seconda volta nella vita gli rivolge la parola (la prima era stata in terza elementare, quando in mensa lei gli disse “Non puoi sederti qui… questo posto è già occupato da Satan.”)
“Hey Jesus,” gli fa sgranando le ciglia di quei suoi begli occhioni blu, “Tu che sei così bravo con le religioni e tutte ‘ste cose strane… non è che potresti darmi delle ripetizioni?”
Jesus sbianca. “Sta veramente parlando con me?” Si guarda intorno: non c'è nessuno. "Deve per forza parlare con me."
Judah gli dà un colpetto allo stomaco. “Eddai, Jesus. Dille di sì, a quella troietta,” gli sussurra.
“Ehm, sì,” cerca di fare il disinvolto ricomponendosi. “Sì, direi che non ci sono problemi, Ashley Jane. Hai chiesto alla persona giusta.” Judah alle spalle di AJ gonfia una guancia con la lingua mimando un pompino ben fatto.
“Perfetto, bello. Allora ci vediamo stasera a casa tua,” e se ne va non prima di essersi abbassata abbastanza da fargli avere una preview del suo sviluppatissimo davanzale.
“Sai cosa dobbiamo fare, adesso?” gli chiede subito dopo Judah, mentre Ashley Jane si allontana sculettando nei suoi jeans attillati.
“Che cosa?” chiede Jesus l’ingenuo. "Ah già, devo ricordarmi di dire a Maggie che il nostro ripassone di latino in programma stasera è proprio saltato."
“Ma non mi riferivo a quello! Dobbiamo comprare dei preservativi, scemo. Vuoi mica mettere al mondo un piccolo Jesus jr.? Già ne abbiamo abbastanza di uno come te…”
“Dei preservativi?” sussulta Jesus il puritano.
“Sì, dei condoms. Hai presente quei cosi in lattice che ti srotoli sull'uccellone? Ecco quelli... e anche dell’alcool. Sì, serve dell’alcool. Altrimenti non te la smolla,” aggiunge Judah sghignazzando.
“Ma devo darle delle ripetizioni, mica farla ubriacare,” ribatte Jesus il finocchio.
“Oh Jesus! Ma da quale razza di vagina è uscito fuori uno come te? Da quella di una vergine?” scuote senza speranze la testa Judah. “Se vuole delle ripetizioni da te significa che quella probabilmente da te vuole anche qualcos’altro. Qualcosa di physical physical,” parte a canticchiare.
Bella frà/tu sei l'unico che mi comprende in questa cazzo di società/andiamo a prendere 'sti preservativi/così non metto al mondo dei bambini nocivi,” parte il rap di Jesus il gangsta. “Un momento" la musica si ferma. "Per gli alcoolici come facciamo? Ci vogliono 21 anni, e noi ne abbiamo solo 16.”
“Hey, Jesus, guardami,” gli intima secco Judah.
Jesus lo guarda negli occhi.
“Io ho una carta d’identità “alternativa”, naturalmente. Tutti ne hanno una. Con questa posso fare ciò che voglio.” Judah gli sventola la carta sotto il naso e si dirige al drugstore a fare la spesa. Jesus invece deve passare a riportare dei libri in biblioteca.
Mentre posa sul bancone “I versetti satanici” e “Il codice da Vinci” (che ha trovato “una lettura illuminante”) l’anziano bibliotecario che prima di allora mai aveva visto aprire bocca gli si rivolge con parole misteriose: “Jesus, ti devo dire una cosa importante,” annuncia con un tono di voce profondo e, diciamolo, parecchio inquietante. “Era decisamente meglio quando non parlava,” pensa J. "E come diavolo fa a conoscere il mio nome?"
“Lo so, signor bibliotecario, sono così dispiaciuto… Ho riportato i libri con colpevole ritardo. Mi punisca, ma non lo dica a mio madre, la prego! Quella se lo viene a sapere mi ammazz...”
“Ma no, Jesus," fa interrompendolo. "Ciò che ti devo dire non ha a che fare con i libri... ma non permetterti mai più di riportarli in ritardo!” lo redarguisce.
"Quello che ti volevo veramente dire è che..." (attimo di pausa per creare tensione) “Tu hai dei poteri straordinari.”
“Wow!” sussulta Jesus. “L’ho sempre saputo!! Che genere di poteri? Come Buffy o come Spider-Man? O forse come la tipa di Heroes?” chiede eccitato.
“Mmm… dovendo scegliere direi più come Buffy,” considera il bibliotecario seriamente pensieroso, poi si ricompone. “Il tuo è un grande dono. Puoi fare delle cose che neanche ti immagini.”
“Ma i vampiri li posso uccidere?” è l’unica preoccupazione di J.
Il bibliotecario scuote la testa seccato. “Jesus, questa cosa è veramente seria. Voglio che stasera ci vediamo, devi iniziare l’addestramento. Il mondo ha bisogno di te. Ci sono migliaia di anime da salvare.”
“Al mondo non frega mai niente di me e stasera mi ha bisogno?” domanda Jesus. “Proprio stasera che anche Ashley Jane la strafiga della scuola ha un gran bisogno di me? Dannazione!”

Ashley Jane suona il campanello di casa, un "Ding dong" di campane minacciose. È arrivata puntuale all’appuntamento, cioè alla “lezione”. “Menomale,” tira un sospiro di sollievo Jesus. I suoi sono andati a vedere l'ultimo film di Mel Gibson al cinema ma rincaseranno presto. Le cose procedono tranquille: Jesus spiega le principali differenze tra le varie dottrine religiose, sciorina esempi, disegna schemini, ma Ashley Jane è veramente de coccio e non comprende nulla.
“Non è che avresti qualche cosa da bere, bello? Mi aiuterebbe a concentrarmi meglio…” domanda mentre per incanto il primo bottone della sua camicetta si slaccia.
“Preferisci un' aranciata o una cochina?”
“Jesus, stupidino” fa lei seria. “Io intendevo qualcosa di possibilmente alcolico…”
“Ah beh sì, Ashley Jane, l'avevo capito. È solo che non ho niente al momento in casa,” e poi esagera: “Mi sa che mi sono scolato tutto lo scorso weekend.”
Jesus il buon samaritano alla fine ha rifiutato gli alcolici gentilmente acquistati per lui con la carta d'identità falsa da Judah, il quale per non farli andare in malora, poveretto, si è dovuto prontamente inventare un party del venerdì di emergenza.
“Ti sei scolato tutto... certo certo, bravo Jesus,” fa lei assecondandolo. “Sono de coccio ma mica ingenua,” vorrebbe dirgli, e invece aggiunge: “È che con qualcosina da bere potrei davvero.. davvero.. intendo davvero.. sciogliermi,” e via anche il secondo bottoncino dalla sua camicetta. Per pura magia.
Jesus sta ufficialmente per (s)venire. Riflette. Pensa seriamente al da farsi. “Alcolici: dove voi essere?” La risposta a questa domanda è naturalmente l’emergency party organizzato dal fido Judah.
“Mmm,” fa a Ashley Jane. “Ci sarebbe questo mio amico che stasera dà una festa. È proprio qui vicino, ti va di farci un salto? Poi riprendiamo le ripetizioni…”
“Le riprendiamo eccome,” gli fa lei strizzando l’occhiolino. “Adesso però andiamo alla festa. Uuuuuuuuuh,” ulula galvanize alla luna.

Fuori dalla casa di Judah è pieno di auto parcheggiate sul vialetto, gente che fa sesso senza vergogna sul prato e qualche tizio ubriaco che fa la scimmia sopra gli alberi del giardino. Jesus slalomeggia tra lattine di birra vuote e rulli di carta igienica srotolati a terra. Fa il suo ingresso al party insieme ad Ashley Jane con camminata supercool rallentata sulle note di “Personal Jesus” versione Marilyn Manson. Judah lo avvista immediatamente “Eccolo qui, il mio Personal Jesus... PJ” lo chiama. “Hey amico mio, vieni qui."
Jesus gli si avvicina e Judah, già chiaramente ubriaco, lo bacia sulla bocca. “Madò che schifo,” lo scansa Jesus. Il suo sguardo si fa poi improvvisamente preoccupato. Oltre la finestra ha intravisto il bibliotecario che come un gufo se ne sta nascosto nell’oscurità e come una sirena lo sta chiamando a sé. “Scusami, Ashley Jane, mi devo assentare per un momento. Judah, la lascio nelle tue mani, d’accordo?” e dà un bacio sulla bocca (a AJ stavolta, non a Judah). Sente le scintille. “Sono innamorato?” si chiede mentre dovrebbe pensare solo al destino del mondo.
Mentre sta uscendo gli squilla la suoneria “Jesus of Suburbia” dei Green Day sul V9. È Maggie. “Dannazione! Mi ero scordato del ripassone di latino da lei.” Decide di non risponderle. Tra Ashley Jane e l'addestramento non ne ha proprio il tempo.
“Lo sapevo che ti trovavo qui,” lo rimprovera subito il suo nuovo maestro. “Seguimi ora, festaiolo che non sei altro. Ti devo mostrare come usare i tuoi poteri.”
Nel buio della notte si allontanano dalle luci colorate della casa di Judah. “Dove mi stai portando?” gli chiede Jesus che comincia a temere per eventuali avance sessuali del suo inquietante maestro.
“Tra poco lo vedrei…” si limita a rispondergli il bibliotecario.
Dopo tanto camminare (“Che sbattone… ma non possiamo almeno prendere un taxi?” si è lamentato Jesus) giungono infine al Nazareth Cemetery.
“Non ci posso credere… Mi hai portato in un cimitero?”
“Proprio così. È qui che puoi esercitare i tuoi poteri.”
“Evvai. Allora sono veramente come Buffy,” Jesus si mette a saltellare allegro tra le lapidi. “Aspettiamo che un vampiro si alzi dalla sua tomba e poi io gli ficco un paletto nel cuore, ho indovinato?”
“No No No,” scuote la testa il bibliotecario. Comincia a non sopportare più il suo discepolo. “Scordiamoci la bionda ammazzavampiri, ok? Intesi? Non è questo il tuo potere,” tira lunghe boccate d’aria fresca per calmarsi. Comincia anche a dubitare che quello possa essere veramente l’eletto. “Adesso scava,” fa una volta calmo e indica a Jesus una pala.
“Il mio superpotere è usare una pala?” chiede J. Il bibliotecario stavolta non ha nemmeno la pazienza di rispondergli. Si limita a fulminarlo con lo sguardo. Finalmente Jesus comincia a scavare nel suolo. Dopo una mezzora abbondante, con i capelli lunghi tutti sudati, arriva a intravedere la cassa funebre.
“Coraggio, aprila,” lo incita il maestro.
Jesus lo guarda con gli occhioni da cucciolo indifeso.
“So che puoi farcela. Aprila,” insiste.
J apre la cassa e si trova davanti il corpicino non ancora decomposto di una ragazzina. “Non avrà più di 14 anni,” pensa.
“Mettile una mano sul petto,” gli ordina il bibliotecaio.
“Ma cosa vuole farmi fare?” Jesus torna con la mente a pensieri di natura altamente scabrosa.
“Mettile una mano sul petto dalla parte del cuore e tutto ti sarà chiaro,” gli fa soltanto il bibliotecaio barra maestro.
“Ok,” prende coraggio Jesus. “Ma in che razza di situazioni mi vado a ficcare, alle volte? Dannato me…” Lentamente la sua mano si appoggia al petto della ragazzina. Non succede niente. “Allora?” chiede.
“Concentrati, Jesus. Non vorresti vederla viva?”
“Sì, certo. Vorrei che fosse viv…” e improvvisamente un accecante fascio di luce bianca li circonda. È un attimo, dopodichè il buio ritorna prepotente.
La ragazzina dà un colpo di tosse.
“Ommioddio!” esclama Jesus. “Ma è viva. Evvivaaa!”
La ragazzina si alza in piedi, guarda il maestro, poi guarda Jesus, gli sorride e se ne va, come se niente fosse. Jesus rimane sorpreso, poi comincia a saltellare tra la terra ammucchiata fuori dal sepolcro. “L’ho resuscitataaa, l’ho resuscitataaaa,” canticchia al settimo cielo.
“Ecco," gli fa il maestro gongolando. "Questa è bene, ma è non che una sola delle tante cose che puoi fare con i tuoi poteri…”

(CONTINUA...)
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