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lunedì 27 febbraio 2012

OSCAR 2012: Les jeux sont faits

Tutto come previsto, o quasi. Come a Sanremo. E come nei processi a Berlusconi.
The Artist ha vinto alla grande, ma non ha stravinto, trasformando "solo" 5 delle 10 nomination in statuette dorate.
Diciamo che l'Academy ha cercato di non mettersi del tutto a braghe calate nei confronti della Francia.
Francia che comunque è risultata protagonista assoluta, considerando come Parigi faccia da sfondo anche al modesto Hugo Cabret, vincitore di ben 5 Oscar tecnici, e alla piacevole Midnight in Paris di Woody Allen, che si è portato a casa il premio più fico e con gli avversari più agguerriti, quello per la migliore sceneggiatura originale.
Sindrome da Parigi?
Sì, ma quest'anno è stato anche un tripudio dell'effetto nostalgia, della fuga dal presente e dalla realtà, e pure un anno all'insegna delle bambinate, con i premi a Hugo Cabret e Rango scandaloso vincitore tra i migliori cartoni, con il grande cinema d'autore snobbato. Eh sì, parlo proprio di Terrence Malick e del suo portentoso The Tree of Life che si è visto scippare persino l'Oscar di miglior fotografia dal solito odioso Hugo Capretto.
Lo scandalo più grande è però l'ennesimo premio di miglior attrice all'insopportabile Meryl Streep, rubato alla ben più meritevole e vera Viola Davis di The Help. L'Academy premia l'Accademia. No alarms and no surprises, un'altra volta un'altra onda, che noia che barba che barba che noia.

MIGLIOR FILM
The Tree of Life
The Artist
Midnight in Paris
The Help
Paradiso amaro
Hugo Cabret
Molto forte, incredibilmente vicino
L'arte di vincere - Moneyball
War Horse

IL MIO PREFERITO: The Tree of Life
SECONDO ME VINCERA’: The Artist
HA VINTO: The Artist

Nooo, ma va? Ha vinto The Artist?
Chi l'avrebbe mai detto???

"Pardon statuetta, mi sa che ho un po' esagerato con il bacio alla francese.
Pensavo di avere ancora di fianco Natalie..."
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Demián Bichir, A Better Life
Jean Dujardin, The Artist
George Clooney, Paradiso amaro
Brad Pitt, L'arte di vincere - Moneyball
Gary Oldman, La talpa

IL MIO PREFERITO: Demián Bichir
SECONDO ME VINCERA’: Jean Dujardin
HA VINTO: Jean Dujardin

Il francese Jean Dujardin ha infilato una testata alla Zidane (intendo quelle dei Mondiali di Francia 1998, non quella a Materazzi) e alla fine ha beffato i due divi Clooney e Pitt. Giusto così.

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Rooney Mara, Millennium - Uomini che odiano le donne
Michelle Williams, My Week with Marilyn
Se vi addormentate voi, figuriamoci noi...
Viola Davis, The Help
Meryl Streep, The Iron Lady
Glenn Close, Albert Nobbs

LA MIA PREFERITA: Rooney Mara
SECONDO ME VINCERA’: Viola Davis
HA VINTO: Meryl Streep

Hanno davvero fatto ririvincere Merdyl Strip? Per la terza volta? Per di più per una interpretazione che puzza di maniera lontano un miglio in un film degno delle peggio fiction Rai?
Siete proprio degli Oscarfuckers!



"Volevo ringraziare... ehm no, tutti quelli
che conosco ormai sono morti!"
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Christopher Plummer, Beginners
Max von Sydow, Molto forte, incredibilmente vicino
Nick Nolte, Warrior
Kenneth Branagh, My Week with Marilyn
Jonah Hill, L'arte di vincere - Moneyball

IL MIO PREFERITO: Christopher Plummer
SECONDO ME VINCERA’: Christopher Plummer
HA VINTO: Christopher Plummer

Un premio alla meglio gioventù, per l'82enne Christopher Plummer. D'altra parte non c'era tutta 'sta concorrenza...

"E poi tutti a festeggiare con una torta
che ho preparato personalmente!"
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Jessica Chastain, The Help
Bérénice Bejo, The Artist
Octavia Spencer, The Help
Melissa McCarthy, Le amiche della sposa
Janet McTeer, Albert Nobbs

LA MIA PREFERITA: Jessica Chastain
SECONDO ME VINCERA’: Octavia Spencer
HA VINTO: Octavia Spencer

Damn yeah!
Per quanto scontato, forse il premio più giusto e bello della serata, quello andato all'outsider Octavia Spencer.
Anche se Jessica Chastain quest'anno avrebbe dovuto vincere da sola 12 statuette...





"Diamo fuoco all'Academy!"
MIGLIOR REGIA
Terrence Malick, The Tree of Life
Michel Hazanavicius, The Artist
Martin Scorsese, Hugo Cabret
Woody Allen, Midnight in Paris
Alexander Payne, Paradiso amaro

IL MIO PREFERITO: Terrence Malick
SECONDO ME VINCERA’: Michel Hazanavicius
HA VINTO: Michel Hazanavicius

Meglio al francese Hazanavicius che a nonno capretto Scorsese per uno dei film peggiori della sua lunga carriera.
Però se ci fosse una giustizia divina, la statuetta sarebbe dovuta andare senza il minimo dubbio a Terrence Dio Malick.

Hey, è Woody Allen quello? Ah no, è un capezzolo di J. Lo!
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Margin Call: J.C. Chandor
The Artist: Michel Hazanavicius
Le amiche della sposa: Kristen Wiig, Annie Mumolo
Una separazione: Asghar Farhadi
Midnight in Paris: Woody Allen

IL MIO PREFERITO: Margin Call
SECONDO ME VINCERA’: Midnight in Paris
HA VINTO: Midnight in Paris

La categoria con le scelte migliori dell'Academy, che alla fine ha deciso di premiare Woody Allen. Ci può stare, però gli altri script erano di gran lunga superiori. Ma d'altra parte quest'anno tutti i premi (o quasi) devono restare in zona parigina.




"Ammazza, ho trovato l'unica donna al mondo
meno espressiva della Canalis!"
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Paradiso amaro: Alexander Payne, Nat Faxon, Jim Rash
Le idi di Marzo: George Clooney, Grant Heslov, Beau Willimon
Hugo Cabret: John Logan
L'arte di vincere - Moneyball: Steven Zaillian, Aaron Sorkin, Stan Chervin
La talpa : Bridget O'Connor, Peter Straughan

IL MIO PREFERITO: Paradiso amaro
SECONDO ME VINCERA’: L’arte di vincere - Moneyball
HA VINTO: Paradiso amaro

L'arte di vincere? Sì, quella non di Moneyball ma di Paradiso amaro.
Serata amara invece per il protagonista del film George Clooney, sconfitto sia tra gli attori che nelle sceneggiature. Il grande loooser della serata (insieme a Malick, Pitt e Spielberg) si consolerà probabilmente con una sfida a wrestling personale con Stacy Keibler. Sempre meglio di una conversazione intellettualmente stimolante con ElaisaTetta Cannalis.

MIGLIOR FILM ANIMATO
Une vie de chat
Chico & Rita
Rango
Il gatto con gli stivali
Kung Fu Panda 2

IL MIO PREFERITO: Chico & Rita
SECONDO ME VINCERA’: Rango
HA VINTO: Rango

Rango l'ho trovato una bambinata talmente noiosa che non sono nemmeno riuscito e vederlo tutto...
Film da Oscar? Ma per carità!

"Hey, perché siamo gli unici ad essere stati controllati con il metal detector?"
MIGLIOR FILM STRANIERO
Una separazione: Asghar Farhadi (Iran)
Rundskop: Michael R. Roskam (Belgio)
Hearat Shulayim: Joseph Cedar (Israele)
In Darkness: Agnieszka Holland (Polonia)
Monsieur Lazhar: Philippe Falardeau (Canada)

IL MIO PREFERITO: Una separazione
SECONDO ME VINCERA’: Una separazione
HA VINTO: Una separazione

Quando si dice una serata piena di emozioni e di colpi di scena, Una separazione unisce i membri dell'Academy e va a trionfare. Ottimo film, però una sorpresa nella serata senza sorprese non sarebbe spiaciuta.


Dico solo che quest'uomo infotografabile
ha vinto per la miglior fotografia...
MIGLIOR FOTOGRAFIA
The Tree of Life: Emmanuel Lubezki
The Artist: Guillaume Schiffman
Millennium - Uomini che odiano le donne: Jeff Cronenweth
Hugo Cabret: Robert Richardson
War Horse: Janusz Kaminski

IL MIO PREFERITO: The Tree of Life
SECONDO ME VINCERA’: The Tree of Life
HA VINTO: Hugo Cabret

La più grande porcheria della serata. Sarebbe andata peggio solo se avessero premiato War Horse.
The Tree of Life ignorato pure qua, dove (in teoria) non ci sarebbe proprio storia tra una delle migliori fotografie nelle storia del cinema e quella stucchevole e di routine di Hugo Potter.

MIGLIOR MONTAGGIO
The Artist: Anne-Sophie Bion, Michel Hazanavicius
Millennium - Uomini che odiano le donne: Angus Wall, Kirk Baxter
Paradiso amaro: Kevin Tent
Hugo Cabret: Thelma Schoonmaker
L'arte di vincere - Moneyball: Christopher Tellefsen

IL MIO PREFERITO: The Artist
SECONDO ME VINCERA’: The Artist
HA VINTO: Millennium

Questo è uno dei rari premi che non mi aspettavo, però ci può stare. Dopo tutto Millennium, per quanto inutile come quasi tutti i remake, almeno tecnicamente è un prodotto realizzato in maniera impeccabile.
Certo, la statuetta pure qua sarebbe dovuto essere solo per The Tree Life, neppure nominato.

"Eddai Francesca, non facciamoci sempre
riconoscere che siamo italiani!"
MIGLIORI SCENOGRAFIE
Hugo Cabret: Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo
The Artist: Laurence Bennett, Gregory S. Hooper
Midnight in Paris: Anne Seibel, Hélène Dubreuil
Harry Potter e i doni della morte: Parte 2: Stuart Craig, Stephenie McMillan
War Horse: Rick Carter, Lee Sandales

IL MIO PREFERITO: Hugo Cabret
SECONDO ME VINCERA’: Hugo Cabret
HA VINTO: Hugo Cabret

Niente da dire. Se il ragionier Ugo Capretto meritava un premio, era questo. Grandi Dante e Beatrice Francesca per essere riusciti a ricreare la magia delle scenografie dei film di George Méliès, cosa invece non riuscita a Scorsese con la pellicola nel suo complesso.

MIGLIORI COSTUMI
The Artist: Mark Bridges
Jane Eyre: Michael O'Connor
Hugo Cabret: Sandy Powell
Edward e Wallis: Il mio regno per una donna: Arianne Phillips
Anonymous: Lisy Christl

IL MIO PREFERITO: The Artist
SECONDO ME VINCERA’: Hugo Cabret
HA VINTO: The Artist

Un premio azzeccato? Questa sì che è una sorpresa per gli Oscar di quest'anno.

Oscar cannibale alla più fashion della serata:
Rooney Mara
MIGLIOR TRUCCO
Harry Potter e i doni della morte: Parte 2
The Iron Lady
Albert Nobbs

IL MIO PREFERITO: Harry Potter
SECONDO ME VINCERA’: Harry Potter
HA VINTO: The Iron Lady

Categoria con tre film di livello medio-basso-bassissimo, alla fine ha vinto The Iron Lady con un trucco certo non così sorprendente. Due Oscar a 'sto filmetto? Davvero da non credere.

MIGLIOR COLONNA SONORA
The Artist: Ludovic Bource
Hugo Cabret: Howard Shore
La talpa: Alberto Iglesias
Le avventure di Tintin: Il segreto dell'Unicorno: John Williams
War Horse: John Williams

IL MIO PREFERITO: The Artist
SECONDO ME VINCERA’: The Artist
HA VINTO: The Artist

Unica scelta che mi sento di condividere al 100% con l'Academy. Almeno sulla soundtrack, nessun dubbio e niente da contestare. Strano, visto che di solito il gusto musicale dei membri dell'Academy è peggiore persino di quello cinematografico, ma evidentemente andando sul classico non si sbaglia mai.

Momento simpatia della serata. Manca solo Rocco Papaleo...
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
I Muppet: Bret McKenzie ("Man or Muppet")
Rio: Sergio Mendes, Carlinhos Brown, Siedah Garrett ("Real in Rio")

IL MIO PREFERITO: Muppet
SECONDO ME VINCERA’: Muppet
HA VINTO: Muppet

Qui quelli degli Oscar hanno deciso di fare i brillanti, con il premio simpatia andato ai Muppet.
Peccato siano passati di moda giusto da quei 20/30 anni appena...

MIGLIOR SONORO
Millennium - Uomini che odiano le donne
Hugo Cabret
L'arte di vincere - Moneyball
Transformers 3
War Horse

IL MIO PREFERITO: Millennium
SECONDO ME VINCERA’: Hugo Cabret
HA VINTO: Hugo Cabret

Bah!

Oscar alla più inutile presenza sul red carpet:
Kelly Osbourne, la Meryl Streep di questa categoria
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Drive
Millennium - Uomini che odiano le donne
Hugo Cabret
Transformers 3
War Horse

IL MIO PREFERITO: Drive
SECONDO ME VINCERA’: Hugo Cabret
HA VINTO: Hugo Cabret

Per la serie "Oscar dati a caso", Hugo Cabret si porta a casa due premi due per il sonoro. Mi chiedo: era davvero il caso? L'unica cosa che mi fa felice è che almeno hanno avuto la decenza di non dare manco una statuetta a War Horse, che se no ero già pronto a marciare a cavallo su Los Angeles per metterla a ferro e fuoco.

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Hugo Cabret
L'alba del pianeta delle scimmie
Harry Potter e i doni della morte: Parte 2
Real Steel
Transformers 3

IL MIO PREFERITO: Hugo Cabret
SECONDO ME VINCERA’: L’alba del pianeta delle scimmie
HA VINTO: Hugo Cabret

Premio ai poco speciali effetti del capretto.
Mo' basta dare premi a questo filmetto.
E pure io con le rime è meglio se la smetto.

MIGLIOR DOCUMENTARIO
Pina
Paradise Lost 3: Purgatory
If a Tree Falls: A Story of the Earth Liberation Front
Undefeated
Hell and Back Again

Oscar cannibale di quasi più gnocca della serata:
Rose Byrne
IL MIO PREFERITO: Pina
SECONDO ME VINCERA’: Paradise Lost 3: Purgatory
HA VINTO: Undefeated

Almeno qui una piccola sorpresa c'è stata: ha vinto il football americano con Undefeated, una sorta di versione documentaristica di Friday Night Lights?

MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO
The Barber of Birmingham: Foot Soldier of the Civil Rights Movement
God Is the Bigger Elvis
Incident in New Baghdad
Saving Face
The Tsunami and the Cherry Blossom

HA VINTO: Saving Face

MIGLIOR CORTO ANIMATO
Dimanche: Patrick Doyon
The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore: William Joyce, Brandon Oldenburg
La Luna: Enrico Casarosa
A Morning Stroll: Grant Orchard, Sue Goffe
Wild Life: Amanda Forbis, Wendy Tilby

HA VINTO: The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore

MIGLIOR CORTO LIVE ACTION
Oscar cannibale di più gnocca della serata:
JESSICA! JESSICA! JESSICA!
Pentecost: Peter McDonald
Raju: Max Zähle, Stefan Gieren
The Shore: Terry George
Time Freak: Andrew Bowler, Gigi Causey
Tuba Atlantic: Hallvar Witzø

HA VINTO: The Shore

Il risultato dei pronostici?
Cannibal Nostradamus ne ha azzeccati 13 su 21 (se ho contato bene).

Se l'anno scorso aveva portato delle soddisfazioni non da poco come gli Oscar ai miei adorati Christian Bale e Natalie Portman, quest'anno i miei preferiti preferiti come Terrence Malick e Jessica Chastain sono rimasti a bocca asciutta.
Fa piacere comunque vedere premiato uno splendido film come The Artist, sebbene (forse) non un capolavoro assoluto, che perlomeno rende giustizia alla Settima Arte.
Cosa che certo non si può dire del già dimenticato vincitore dell'anno scorso, Il furto discorso del re.

E infine, per conoscere la mia opinione sul film vincitore, leggi, anzi guarda, la recensione cannibale: The Artist.


domenica 26 febbraio 2012

TOTO (Cutugno) OSCAR 2012

Stasera o meglio stanotte ci sarà la consegna degli Oscar 2012. Sempre che il voto dei giurati dell'Academy, pure quello, non cada in prescrizione.
Non siete neanche un pochino emozionati?
Sì, sono la solita farsa. Sì, spesso non premiano i film e attori più meritevoli. Sì, War Horse in corsa con 6 nomination è un vero scandalo!
Comunque, che ci si può fare? Chi ama il cinema, agli Oscar volente o nolente un po’ ci tiene sempre. E alla fine la cosa più divertente è criticare e contestare ampiamente e animatamente le scelte di quei babbioni dell’Academy Awards.

Se l’anno scorso era stato segnato dai biopic (ma pure da Natalie Portman), questa edizione degli Oscar è all’insegna - non credo di scoprire l’acqua calda nel dirlo - dall’effetto nostalgia.
Componente presente in maniera clamorosa nei film più nominati come Hugo Cabret e The Artist, per non parlare della Midnight in Paris che Woody Allen ci ha fatto (ri)vivere, ma il passato la fa da padrone anche nelle ambientazioni di War Horse, The Help e The Tree of Life, che va giusto un pochino indietro... fino alla creazione del cosmo.
Bello il tuffo nel passato, va bene, ma speriamo che il prossimo anno si guardi anche di più al presente e magari al futuro. Che non significa necessariamente “fantascienza”, solo cercare di rinnovare il linguaggio cinematografico un pochino. Cosa che quest’anno, almeno tra i film in nomination, soltanto il buon vecchio Terrence Malick è riuscito a fare con il suo pazzesco The Tree of Life.
Adesso basta con ‘sta intro che ha rotto e passo alle mie preferenze e ai miei pronostici nelle varie categorie degli Oscar che si terranno tonight tonight.

MIGLIOR FILM (leggi la speciale rassegna stampa bloggara sui 9 film candidati)
Molto forte, incredibilmente vicino

IL MIO PREFERITO: The Tree of Life
SECONDO ME VINCERA’: The Artist

Sono riuscito a vedere 8 dei 9 film in corsa (Molto forte, incredibilmente vicino non è ancora uscito in Italia e in rete non si trova…), quindi i miei giudizi sono molto forti poiché basati su un’effettiva visione delle pellicole, ma anche incredibilmente discutibili.
Per me non c’è storia: The Tree of Life è una visione di caratura superiore a tutto il resto dei film candidati. Anche perché gli altri pezzi forti dell'anno (Melancholia, Drive, This Must Be the Place, Take Shelter, 50/50) non sono stati manco nominati. L’Oscar comunque al 99% delle probabilità andrà a The Artist, che è un film incantevole e quindi sarà un piacere vederlo premiato. Per il resto, qualche film molto carino (Midnight in Paris, The Help e Paradiso amaro), qualche pellicola molto sopravvalutata come Hugo Cabret e Moneyball e una presenza a dir poco imbarazzante come War Horse.
A cercare di soffiare la statuetta di migliore pellicola al grande favoritissimissimo ci proveranno Hugo Cabret e forse The Help, ma direi che sono avversari un po’ debolucci e The Artist dovrebbe - non lo dico per gufargliela - vincere in scioltezza.

"Ti offro una Canalis in cambio del tuo voto agli Oscar. Non la vuoi?
Ma guarda che come badante è meglio di quelle di The Help!"
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Demián Bichir, A Better Life
Jean Dujardin, The Artist
George Clooney, Paradiso amaro
Brad Pitt, L'arte di vincere - Moneyball
Gary Oldman, La talpa

IL MIO PREFERITO: Demián Bichir
SECONDO ME VINCERA’: Jean Dujardin

Qua per fare il figo dico che il mio preferito è lo sconosciuto attore messicano Demián Bichir in un film molto emozionante e vero. La storia di un padre e un figlio immigrati clandestini negli Usa che sa conquistare il cuore, ma non credo abbia molte possibilità di conquistare l'Oscar contro i più quotati rivali.
Per la vittoria sfida a 3: bravo bravissimo Jean Dujardin, il mitico George Valentin di The Artist. Penso alla fine avrà la meglio sulle due super dive Clooney e Pitt, che comunque secondo me qualche buona possibilità di vincere la partita ce l'hanno. Gary Oldman con i suoi occhiali da talpa invece se ne starà buono buono a guardare in disparte.
I migliori attori dell'anno comunque sono rimasti tutti scandalosamente fuori: Ryan Gosling, Sean Penn, Michael Fassbender, Leonardo DiCaprio, Michael Shannon e Joseph Gordon-Levitt.

"And the winner is... Meryl Streep? Ebbasta!"
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Michelle Williams, My Week with Marilyn
Viola Davis, The Help
Meryl Streep, The Iron Lady
Glenn Close, Albert Nobbs

LA MIA PREFERITA: Rooney Mara
SECONDO ME VINCERA’: Viola Davis

Mi manca la visione della mia adorata Michelle Williams in versione Marilyn, quindi farò il tifo per la tostissima Rooney Mara, unica vera ragione d’essere del remake di Uomini che odiano le donne.
Per il premio comunque sarà lotta a due tra l’ottima Viola Davis di The Help, che credo (e spero) alla fine la spunterà, VS la solita impeccabile quanto odiosa Meryl Streep, con la sua versione da fiction Rai di The Iron Lady. Del tutto regalata la nomination a Glee Close, un manichino inespressivo in Albert Nobbs. E pensare che in corsa ci poteva essere la fenomenale Kirsten Dunst con la sua performance in Melancholia di gran lunga superiore alle 5 ladies nominate dall'Academy.

"Tengo in braccio il cane di The Artist che portabbuono, uè uè."
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Christopher Plummer, Beginners
Max von Sydow, Molto forte, incredibilmente vicino
Nick Nolte, Warrior
Kenneth Branagh, My Week with Marilyn
Jonah Hill, L'arte di vincere - Moneyball

IL MIO PREFERITO: Christopher Plummer
SECONDO ME VINCERA’: Christopher Plummer

Qui non c’è proprio storia. Andrà a vincere, salvo sorprese, il Christopher Plummer anziano, malato e gay di Beginners. Buona la sua performance, ma è soprattutto la concorrenza a latitare: Nick Nolte e soprattutto Jonah Hill sono davvero improponibili, mentre i film con Branagh e von Sydow non li ho ancora visti, quindi non giudico…

"Pronto Cannibal, mi accompagni alla notte degliOscar?
Intendo come autista, naturalmente..."
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Jessica Chastain, The Help
Bérénice Bejo, The Artist
Octavia Spencer, The Help
Melissa McCarthy, Le amiche della sposa
Janet McTeer, Albert Nobbs

LA MIA PREFERITA: Jessica Chastain
SECONDO ME VINCERA’: Octavia Spencer

In questa sezione per una volta la selezione dell’Academy è stata particolarmente valida, anche se io a livello personale avrei dato 5 nomination 5 tutte a Jessica Chastain (oltre che per The Help, anche per The Tree of Life, Take Shelter, Il debito e Texas Killing Fields). Nonostante questo, la vittoria dovrebbe andare alla validissima favorita Octavia Spencer, anche se pure Bérénice Bejo e Melissa McCarthy sono fenomenali. Scandalosa invece la nomination a Janet McTeer nel pessimo Albert Nobbs, a discapito della sorprendente Shailene Woodley di Paradiso amaro che, poveretta, ha dovuto ingoiare un boccone bello amaro.



"Ancora male alla testa? Ti avevo detto che The Tree of Life
non era esattamente un film facile..."
MIGLIOR REGIA
Terrence Malick, The Tree of Life
Michel Hazanavicius, The Artist
Martin Scorsese, Hugo Cabret
Woody Allen, Midnight in Paris
Alexander Payne, Paradiso amaro

IL MIO PREFERITO: Terrence Malick
SECONDO ME VINCERA’: Michel Hazanavicius

In un mondo ideale, qua ci starebbe Terrence Malick da una parte e gli altri ai suoi piedi che si inchinano al suo passaggio. Anche se quel guru di Malick dubito presenzierà all'evento.
Nella testa (bacata) dei membri dell’Academy, credo però che i piani siano quelli o di premiare il Martin Scorsese in versione potteriana di Hugo Cabret, oppure il Michel cognome impronunciabile di The Artist. Ho adorato il film muto e in bianco e nero e la sua regia è molto precisa, però temo che questo Hazanavicius a forza di essere osannato rischi di fare la fine di Florian Henckel von Donnersmarck – sono riuscito a dirlo tutto d’un fiato! – passato da Le vite degli altri a The Tourist. Ovvero dalle stelle alle stalle, in un rapido viale del tramonto molto alla George Valentin di The Artist. E se Alexander Payne ha poche chance di vittoria, chissà che zitto zitto (mica tanto, visto che parla anzi balbetta in continuazione) non vinca Woody Allen?

"Margin Call ha le stesse probabilità di vincere l'Oscar di quante
ne ho io di uscire dalla rehab prima dei 60 anni..."
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Margin Call: J.C. Chandor
The Artist: Michel Hazanavicius
Le amiche della sposa: Kristen Wiig, Annie Mumolo
Una separazione: Asghar Farhadi
Midnight in Paris: Woody Allen

IL MIO PREFERITO: Margin Call
SECONDO ME VINCERA’: Midnight in Paris

In gara in questa sezione ci sono tutte sceneggiature davvero di alto livello. La mia preferenza va al piccolo e sottovalutatissimo Magin Call, un tutto in un notte che lascia senza fiato impreziosito da dialoghi di una profondità vertiginosa. Peccato sia un film che parla di crisi economica ed è quindi troppo attuale per gli Oscar nostalgiconi di quest’anno, che del presente non ne vogliono davvero sapere. Il premio dovrebbe quindi andare al Woody Allen di Midnight in Paris, oppure al solito The Artist. Poche possibilità per i comunque esplosivi script de Le amiche della sposa e Una separazione.

"Ma come ti vedo sciupato, Jonah..."
"Da quando sono in nomination, Brad, non mangio più per la tensione.
"Vai tranqui, che tanto non vincerai mai. Te lo dico da amico!"
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Paradiso amaro: Alexander Payne, Nat Faxon, Jim Rash
Le idi di Marzo: George Clooney, Grant Heslov, Beau Willimon
Hugo Cabret: John Logan
L'arte di vincere - Moneyball: Steven Zaillian, Aaron Sorkin, Stan Chervin
La talpa : Bridget O'Connor, Peter Straughan

IL MIO PREFERITO: Paradiso amaro
SECONDO ME VINCERA’: L’arte di vincere - Moneyball

Queste 5 sceneggiature mi sembrano decisamente di serie B rispetto a quelle originali. Comunque il mio tifo è per Paradiso amaro, che si dovrebbe contendere il premio con Moneyball, con cui Sorkin potrebbe bissare dopo la statuetta dello scorso anno per The Social Network. Quello sì uno script da applausi.



"Se c'era Arrietty, l'Oscar non lo vedevo manco col binocolo!"
MIGLIOR FILM ANIMATO
Une vie de chat
Chico & Rita
Rango
Il gatto con gli stivali
Kung Fu Panda 2

IL MIO PREFERITO: Chico & Rita
SECONDO ME VINCERA’: Rango

In questa categoria arrivo un po' più impreparato rispetto. Ho visto solo un paio di film: Rango e Chico & Rita.
Rango e mi è sembrata una bambinata parecchio noiosa, d'altra parte è pur sempre una roba prodotta dalla Nickelodeon, che di solito ha un target tra i 5 e i 10 anni... E quindi probabilmente vincerà. Muy hermoso y muy caliente invece Chico & Rita, film spagnolo ambientato a Cuba con animazioni stile Valzer con Bashir e un'atmosfera molto musicale.
Tra gli altri cartoni animati-nominati mi attira Une vie de chat; chissà se farà una clamorosa accoppiata francese con The Artist?
Mah! Non so se gli yankee saranno pronti a prostrarsi così tanto ai piedi dei galletti.
Quanto al giapponese Arrietty, è uscito nelle sale americane soltanto la scorsa settimana, quindi chissà che non ce lo ritroveremo in corsa per gli Oscar il prossimo anno…

"Me l'aspettavo meno spartana, la sala degli Oscar..."
"Non è che per paura di attentati c'hanno spedito
all'indirizzo sbagliato, 'sti razzisti?"
MIGLIOR FILM STRANIERO
Una separazione: Asghar Farhadi (Iran)
Rundskop: Michael R. Roskam (Belgio)
Hearat Shulayim: Joseph Cedar (Israele)
In Darkness: Agnieszka Holland (Polonia)
Monsieur Lazhar: Philippe Falardeau (Canada)

IL MIO PREFERITO: Una separazione
SECONDO ME VINCERA’: Una separazione

In attesa di vedere il promettente Rundskop e gli altri "stranieri" in gara, l'unico che ho visto ad oggi è l'ottimo Una separazione. Nonostante questa categoria di solito riservi qualche sorpresa, il fatto che il film iraniano sia nominato anche tra le migliori sceneggiature ci suggerisce che l'osservato speciale per la vittoria sia lui e solo lui.

"Dannato Black Friday! Questa era l'unica rimasta..."
MIGLIOR FOTOGRAFIA
The Tree of Life: Emmanuel Lubezki
The Artist: Guillaume Schiffman
Millennium - Uomini che odiano le donne: Jeff Cronenweth
Hugo Cabret: Robert Richardson
War Horse: Janusz Kaminski

IL MIO PREFERITO: The Tree of Life
SECONDO ME VINCERA’: The Tree of Life

The Tree of Life tutta la life!
Evito pure la scaramanzia e lo inserisco come favorito per la vittoria. Anche se probabilmente l'Oscar mi befferà pure questa volta e il premio finirà per andare a The Artist o, peggio, a Hugo Cabret o War Horse…

"Guardami pure, Malcolm, ma non pensarci nemmeno
a quelle cosacce che facevi in Arancia Meccanica!"
MIGLIOR MONTAGGIO
The Artist: Anne-Sophie Bion, Michel Hazanavicius
Millennium - Uomini che odiano le donne: Angus Wall, Kirk Baxter
Paradiso amaro: Kevin Tent
Hugo Cabret: Thelma Schoonmaker
L'arte di vincere - Moneyball: Christopher Tellefsen

IL MIO PREFERITO: The Artist
SECONDO ME VINCERA’: The Artist

Per protesta nei confronti della vergognosa assenza di The Tree of Life, non commento questa categoria.

MIGLIORI SCENOGRAFIE
Hugo Cabret: Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo
The Artist: Laurence Bennett, Gregory S. Hooper
Midnight in Paris: Anne Seibel, Hélène Dubreuil
Harry Potter e i doni della morte: Parte 2: Stuart Craig, Stephenie McMillan
War Horse: Rick Carter, Lee Sandales

IL MIO PREFERITO: Hugo Cabret
SECONDO ME VINCERA’: Hugo Cabret

Le scenografie, soprattutto dei set di Georges Mélies, sono di gran lunga la parte migliore di Hugo Cabret quindi, e lo dico senza forme di patriottismo nei confronti di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, il premio è tutto loro. Del tutto inspiegabile la presenza di War Horse, così come pure nelle altre categorie...

Heidi Klum ad Halloween. Direi che gli Oscar
per i costumi e il trucco andrebbero a lei di diritto.
MIGLIORI COSTUMI
The Artist: Mark Bridges
Jane Eyre: Michael O'Connor
Hugo Cabret: Sandy Powell
Edward e Wallis: Il mio regno per una donna: Arianne Phillips
Anonymous: Lisy Christl

IL MIO PREFERITO: The Artist
SECONDO ME VINCERA’: Hugo Cabret

Molto affascinanti i costumi di The Artist, ma anche una vittoria di Jane Eyre non mi spiacerebbe, sebbene sento che qui Hugo Cabret potrebbe fare lo sgambetto a entrambi. Ignobile la presenza dell’anonimo Anonymous.

MIGLIOR TRUCCO
Harry Potter e i doni della morte: Parte 2
The Iron Lady
Albert Nobbs

IL MIO PREFERITO: Harry Potter
SECONDO ME VINCERA’: Harry Potter

Qui non faccio il tifo per nessuno. Tra i tre, se proprio devo scegliere i migliori sono quelli di Harry Potter, però niente di magico o di particolarmente sorprendente rispetto agli altri episodi della saga…

MIGLIOR COLONNA SONORA
The Artist: Ludovic Bource
Hugo Cabret: Howard Shore
La talpa: Alberto Iglesias
Le avventure di Tintin: Il segreto dell'Unicorno: John Williams
War Horse: John Williams

IL MIO PREFERITO: The Artist
SECONDO ME VINCERA’: The Artist

Splendide le musiche di The Artist. Non c’è competizione, anche perché tutte le altre 4 sono qualcosa di troppo smielato, stucchevole e ruffiano. Persino l'Howard Shore parecchio più sotto tono del solito di Hugo Cabret.
E non mi hanno nominato i Chemical Brothers di Hanna, ‘sti stronzi! Se di cinema all'Academy ne capiscono poco, di musica proprio zero.

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
I Muppet: Bret McKenzie ("Man or Muppet")
Rio: Sergio Mendes, Carlinhos Brown, Siedah Garrett ("Real in Rio")

IL MIO PREFERITO: Muppet
SECONDO ME VINCERA’: Muppet

Due canzoncine ben poco memorabili. Roba oscena degna di Sanremo. O forse peggio! Tra le due, se proprio devo fare una scelta, meglio quella dei Muppet. Anche perché l'altra è una brasilianata atroce.
Tristezza che non abbiano nominato le splendide canzoni originali composte da Alex Turner degli Arctic Monkeys per Submarine... :(

"Se fanno vincere Emma Marrone pure agli Oscar, m'ammazzo!"
MIGLIOR SONORO
Millennium - Uomini che odiano le donne
Hugo Cabret
L'arte di vincere - Moneyball
War Horse

IL MIO PREFERITO: Millennium
SECONDO ME VINCERA’: Hugo Cabret

Questa è facile: Millennium.
Certo che in questa categoria si sono davvero sforzati a tirare fuori i due film che odiato di più in assoluto negli ultimi 2 anni: Transformers 3 e War Horse. Mi vuoi proprio bene te, Academy, vero?

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Millennium - Uomini che odiano le donne
Hugo Cabret
Transformers 3
War Horse

IL MIO PREFERITO: Drive
SECONDO ME VINCERA’: Hugo Cabret

Vogliamo darlo almeno un premio a Drive, visto che questa è l’unica categoria in cui vi siete degnati di nominarlo?
Nah, alla fine il premio andrà di fisso a qualcun altro…

"James, l'hanno scorso la tua conduzione degli Oscar ha fatto così pena,
che quest'anno insieme a Billy Crystal hanno chiamato J.Lo, renditi conto!"
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Hugo Cabret
L'alba del pianeta delle scimmie
Harry Potter e i doni della morte: Parte 2
Real Steel
Transformers 3

IL MIO PREFERITO: Hugo Cabret
SECONDO ME VINCERA’: L’alba del pianeta delle scimmie

Bah, tutti film che mi hanno entusiasmato poco. Si capice che non amo molto il cinema fatto di effetti speciali? Tra i candidati, i migliori visual effects sono probabilmente quelli de L’alba del pianeta delle scimmie, però la pellicola è talmente mediocre che non ci tengo a vederla premiata e quindi a 'sto punto meglio dare la statuetta al Ragionier Ugo Capretto.


Qualcuno glielo spieghi che Pina non è un documentario su di lei...
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Pina
Paradise Lost 3: Purgatory
If a Tree Falls: A Story of the Earth Liberation Front
Undefeated
Hell and Back Again

IL MIO PREFERITO: Pina
SECONDO ME VINCERA’: Paradise Lost 3: Purgatory

Non ne ho visto manco uno, però Pina di Wim Wenders è quello che mi ispira di più.
Essendo però un film tedesco, in un anno in cui il cinema americano si dovrà inchinare a quello francese, dubito che premieranno pure qui una produzione europea. Punto quindi su uno dei docu a stelle e strisce.

MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO
The Barber of Birmingham: Foot Soldier of the Civil Rights Movement
God Is the Bigger Elvis
Incident in New Baghdad
Saving Face
The Tsunami and the Cherry Blossom

...E nemmeno su di lei...
MIGLIOR CORTO ANIMATO
Dimanche: Patrick Doyon
The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore: William Joyce, Brandon Oldenburg
La Luna: Enrico Casarosa
A Morning Stroll: Grant Orchard, Sue Goffe
Wild Life: Amanda Forbis, Wendy Tilby

MIGLIOR CORTO LIVE ACTION
Pentecost: Peter McDonald
Raju: Max Zähle, Stefan Gieren
The Shore: Terry George
Time Freak: Andrew Bowler, Gigi Causey
Tuba Atlantic: Hallvar Witzø

I cortometraggi non li ho visti, quindi evito di fare pronostici.

...E tanto meno su di lei.
La grande domanda rimane comunque non tanto se The Artist vincerà o meno, visto che nella categoria di miglior film sembra davvero non avere rivali, ma è: The Artist trionferà, portandosi a casa molte delle 10 statuette per cui è nominato, oppure i premi verranno distribuiti in maniera più equa tra gli altri film?
Gli yankee caleranno insomma del tutto le braghe davanti al fascino francese (ben presente pure in Hugo Cabret e Midnight in Paris)?
Questa notte avremo la risposta.
O anche domani mattina, ché seguire tutta la maratona notturna degli Oscar può risultare un po’ pesantuccio… Persino per uno che si è guardato 3 serate su 5 di Sanremo!

sabato 25 febbraio 2012

Hugo Cabret, ti ci spedisco io a fare il viaggio nella Luna

Tutti seduti ai vostri posti? Avete preso il vostro caffè? Fumato le vostre due-trecento siga?
Tranquilli? Quieti? Pronti per la lezione?
La Storia del Cinema ve la racconta oggi un personaggio (incompetente) d’eccezione: Cannibal Kid.
Siete proprio finiti in buone mani, vero? Vi immaginate che vi racconti che tutto è iniziato con Quentin Tarantino?
Sdeng, sbagliato.
Anche se avrei potuto tranquillamente sostenere una tesi del genere, preferisco rispettare la tradizione e seguire i libri di scuola.
Tutto è iniziato con i fratelli Lumiere. Ma se loro li possiamo considerare i padri biologici, il vero papà del Cinema, quello è stato Georges Méliès.
Fosse stato solo per i Lumiere, adesso ci ritroveremmo forse con le sale piene solo di documentari e di un approccio alla visione di pura osservazione. Esatto: il Grande Fratello trasmesso su grande schermo.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
Oppure ci ritroveremmo proprio del tutto senza film, visto che, come sosteneva Louis, uno dei due illuminati fratelli Lumiere: “Il cinema è un’invenzione senza avvenire”.
A regalare un avvenire al cinema è allora stato un mago: Georges Méliès. È con lui, e con chi se non con un mago?, che il cinema si è fatto magia, trucco, illusione. Ha preso uno strumento che fino ad allora serviva a documentare la realtà e l’ha usato per documentare qualcos’altro: la dimensione del sogno.
Tirando fuori opere di pura fantasia e genio come il suo film più famoso, Viaggio nella Luna - Le voyage dans la lune.


Tutte queste cose sono raccontate, bene, in Hugo Cabret da Martin Scorsese, un regista che - non c’è certo bisogno che lo dica io - ha una cultura cinematografica immensa e che, ad esempio, prima dell’inizio delle riprese di un suo film dà sempre ai suoi attori qualche film da vedere e da studiare per prepararsi alla parte. Come un bravo professore che si rispetti.
Se Scorsese è bravo a raccontarci la storia, giusto un po’ romanzata, di Georges Méliès, sarà anche il regista più adatto a raccontarci quello che era, e che è ancora, il grande fascino del cinema di Méliès?

Andiamo a scoprirlo…

Hugo Cabret
(USA 2011)
Regia: Martin Scorsese
Cast: Asa Butterfield, Chloe Moretz, Ben Kingsley, Helen McCrory, Sacha Baron Cohen, Emily Mortimer, Jude Law, Christopher Lee, Ray Winstone, Richard Griffiths, Michael Stuhlbarg, Martin Scorsese, Michael Pitt
Genere: cine-fiabesco
Se ti piace guarda anche: Neverland, Harry Potter, A.I., Big Fish, Ember - Il mistero della città di luce

Si può immaginare un regista più lontano da Georges Méliès di Martin Scorsese?
"Che impresa sfuggire all'occhio vigile di quel furbone di Borat!"
Difficile, considerando come Scorsese si sia finora tenuto a parecchie distanze dal cinema fantastico, preferendo immergersi in un iperrealismo più da incubo che da sogno. A livello cinematografico, il regista italoamericano è un virtuoso, un fuoriclasse della macchina da presa, dei movimenti vorticosi, come ci tiene bene a sottolineare subito nell’apertura di questo Hugo Cabret, con una spettacolosa carrellata in avanti della stazione ferroviaria in cui gran parte del film è poi ambientato. Oppure nei rocamboleschi inseguimenti tra il piccolo protagonista e un odioso Sacha Baron Cohen, a metà strada tra slapstick comedy e Tom e Jerry, o anche tra Benny Hill Show e Mamma ho perso l’aereo.
Georges Méliès invece la telecamera si limitava a tenerla fissa, anche perché con i pesanti mezzi dell’epoca non è che si potesse fare altrimenti, e costruiva degli affascinanti quadri animati. Non potendo contare sui movimenti di macchina, i giochi di illusione del regista illusionista venivano creati attraverso il montaggio, di cui è considerato il padre. Anche perché se aspettavamo i Lumiere… bon voyage!
A livello stilistico il regista italoamericano e il suo cugino francese non c’entrano una beneamata mazza l’uno con l’altro. Cosa che comunque rende la sfida ancora più interessante e stimolante, sebbene il candidato ideale per portare oggi sullo schermo la figura di un Méliès sarebbe stato un certo altro regista…

"Questo automa per caricare un'immagine ci mette più di una connessione 56k!"
Ma mentre Steven Spielberg è troppo impegnato a fare all’amore con i cavalli, ecco che il buon Martin Scorsese gli ha bagnato il naso e ha realizzato il film che ci saremmo aspettati dal papà di E.T. e non da lui.
È di certo apprezzabile il tentativo di Marty McFly Scorsese qui in versione viaggiatore nel tempo di tuffarsi in una Parigi degli anni ’30 e raccontarci una fiaba dal sapore antico, ben lontana da tutto il resto del suo cinema, facendosi ispirare dal romanzo illustrato La straordinaria invenzione di Hugo Cabret di Brian Selznick. Un rinnovamento che fa piacere per la voglia di cambiare del regista sulla soglia dei 70 anni, ma allo stesso tempo il risultato è deludente piuttosto che no.
La prima parte in particolare è di scarso interesse ed è un’oretta buona di pellicola buttata via. Hugo Cabret è infatti il solito orfanello dickensiano che ha da poco perso il padre, un Jude Law che sembra uscito dritto da A.I. Intelligenza artificiale e che lavorava a un misterioso automa che ricorda L’uomo bicentenario con Robin Williams. Rimasto con uno zio (ovviamente) ubriacone (ovviamente) menefreghista e che a breve (ovviamente) sparisce, Hugo vive da solo all’interno della stazione di Parigi, dove per sopravvivere si arrangia come può.
Ovvero? Si prostituisce?
"Martin? Chloe? Beeen? Aiutoregistaaaa? Camerameeeen?
Hey, io sono ancora qui... qualcuno mi aiuta a scendere?"
No, questo non è il vecchio Scorsese, quello che faceva battere sulla strada una giovanissima Jodie Foster in Taxi Driver. Il nuovo Scorsese in benevola versione nonnetto ci presenta un Hugo Capretto ladruncolo, inseguito dal perfido Sacha Baron Cohen in scenette che ho trovato di una inutilità fastidiosa. A livello personale, io il personaggio di Borat l’avrei proprio eliminato del tutto, visto che è una macchietta stereotipata che non fa ridere e annoia. Così come ATTENZIONE SPOILERONE la sua conversione al pacifismo nel finale fa pensare di trovarsi uno Scorsese in versione davvero troppo natalizia (ma grazie Dio almeno non cinepanettona!).

Adesso dirò una cosa in stile vecchio che rimugina sul passato e su come erano belli i bei tempi andati. Parlerò come il mio blogger rivale Mr. James Ford, insomma. Uno dei problemi dei film per ragazzi di oggi è che sono quasi del tutto privi di ironia. Si prendono troppo sul serio, da un Harry Potter precisetti che sembra gli abbiano infilato una scopa volante su per il culo a tutte le varie altre saghe teen fantasy in cui l’assurdità delle situazioni di rado viene alleviata da una sana risata.
Se invece andiamo indietro nel tempo, non fino agli anni ’30 francesi di cui sembrano essere in fissa tutti i registi americani settantenni, ma indietro solo fino agli anni ’80, possiamo prendere come esempio I Goonies: tra Chunk e Mouth c’era da ammazzarsi dalle risate con ben due personaggi due. In un film come Hugo Cabret il simpatico umorista di turno sarebbe Borat in versione accalapia-orfani?
Bambinetti di oggi, non vi invidio proprio.

"Che figata, 'sto film di Scorsese! Come si chiama?"
"Taxi Driver."
A parte questo dettaglio non da poco, a non funzionare è anche il protagonista Hugo Cabret. Per un personaggio che dà il titolo al film, un problema certo non minore. Il giovanissimo attore Asa Butterfield non recita male, però nemmeno lascia il segno. Chloe Moretz, già esalta(n)tissima Hit Girl di Kick-Ass, qui è tutta smorfiette e faccette e il suo personaggio è davvero campato via; la bambinetta che accompagna Hugo nelle sue poco avventurose avventure a un certo punto sembra infatti volerci portare in un posto che è come “l'isola che non c'è, l'isola del tesoro ed il mago di Oz messi insieme”. Peccato che risulti come i politici italiani (e non solo italiani): brava a parole e a proclami esagerati, ma molto meno veritiera alla prova dei fatti.
Tutta la prima parte, molto fanciullesca, lascia quindi il tempo che trova, perfetta per una visione natalizia ma poco altro. Più che un omaggio al cinema di una volta, sembra un tributo alle pellicole fantasy Harry Potter style che vanno forte oggi (e infatti non a caso un paio di attori potteriani ce li ritroviamo pure qui dentro).

Le cose per fortuna vanno un po’ meglio nel secondo tempo, quando finalmente i riflettori si accendono su Georges Méliès e sulla sua storia.
È qui che il film ci regala i momenti migliori. Tutti le scene più magiche della pellicola sono quelle legate al regista francese, dalle animazioni dei suoi schizzi che si animano letteralmente, alle fantasmagoriche scenografie dei suoi set ricreate dai “nostri” Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Delle 11 nomination regalate dagli Oscar a questo film, quella per le scenografie è l’unica che appare davvero giustificata (ma, se vogliamo, ci possiamo mettere dentro anche quella agli effetti speciali). Le altre candidature sono invece regali puri tipici dell’Academy, compresa quella alla stucchevole colonna sonora francesizzante di Howard Shore. Sì, proprio l’autore delle musiche inquietanti del Silenzio degli innocenti che qui si è impegnato per suonare come una brutta copia della soundtrack di Amélie.
Per il resto, l’unica magia compiuta da Scorsese con questa pellicola è quello di aver convinto l’Academy Awards di aver realizzato qualcosa di grandioso, quando invece per lunghi tratti questo film è una semplice favoletta, arricchiata giusto da qualche riuscito omaggio cinematografico sparso qua e là: da Preferisco l’ascensore con la nota scena delle lancette (già citata peraltro, e in maniera molto più avvincente, in Ritorno al futuro) all’arrivo del treno dei Lumiere rivisitato in versione 3D. Che secondo me è l’unico vero motivo per cui Marty McFly Scorsese ha voluto girare questa pellicola in tre dimensioni.

Ne è uscita insomma una visione carina fin che si vuole, che però presenta anche delle notevoli lacune.
Cosa manca al film di Scorsese? L’ILLUSIONE. Cos’altro manca? LA MAGIA. Cosa si è dimenticato di inserire? IL TRUCCO. E poi? L’INVISIBILE AGLI OCCHI. Ma il peccato principale del film è un altro. Ha fallito di raccontare per davvero uno dei più grandi geni nella storia del cinema, la cui storia ci viene sì presentata con diligenza, ma senza riuscire a ricreare in pieno il misterioso fascino che opere come Les Voyage dans la Lune sprigionavano.
La cosa pazzesca di quei film è che sapevano sorprendere. Gli spettatori dell’epoca, così come quelli di oggi. La pellicola dello Scorsese nonnetto capretto invece non sorprende. Mai. Tutto è prevedibile, scontato, già visto. Ogni scena, così come ogni “colpo di scena”. Non bastano certo i camei suoi o di Michael Pitt per far gridare di stupore.
E poi io avrei voluto un film tutto sul grande regista francese, anziché su un bambinetto di scarso interesse.
Viva Georges Méliès, abbasso Hugo Cabret!
(voto 6+/10)

Dopo la delusione cabrettiana, aspettiamo allora di vedere la versione restaurata di Viaggio nella Luna - Le Voyage dans la Lune, con tanto di splendida colonna sonora firmata dagli Air e già presentata allo scorso Festival di Cannes.


Anche se l’omaggio migliore alla poetica, o per meglio dire alla magia del Méliès, resta sempre uno dei videoclip più belli mai realizzati: “Tonight, Tonight” degli Smashing Pumpkins, girato da Jonathan Dayton e Valerie Faris (futuri registi di Little Miss Sunshine). Quattro minuti che da soli valgono molto più di tutte le due ore del capretto.

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