"Ti prego, Cannibal, mettimi alla numero 1." |
Oggi, ahivoi, vi tocca sentire anche le peggiori.
E perché, di grazia, vi starete domandando?
Perché voglio condividere insieme a voi il dolore che mi provoca sentire certe robe.
Non lamentatevi con me.
È colpa di Facebook, di Mark Zuckerberg, di Twitter, di Blogger e della rete in generale.
Viviamo nell’epoca della condivisione, e quindi beccatevi anche il lato oscuro dello sharing.
È colpa di Facebook, di Mark Zuckerberg, di Twitter, di Blogger e della rete in generale.
Viviamo nell’epoca della condivisione, e quindi beccatevi anche il lato oscuro dello sharing.
Ecco dunque a voi i tormentoni più inascoltabili dell’estate 2012.
5. I Moderni “L’estate si balla”
Usciti fuori da X-Factor (dannati talent-show!), già ci avevano sdeliziati negli scorsi mesi con la stupideira di “Non ci penso mai” e ora si lanciano con un pezzo fin dal titolo perfetto (?) per la stagione.
Moderni? Ma dove?
Moderni? Ma dove?
L’estate si balla? Sì, però non si balla certo ‘sta merd... ehm 'sta roba!
4. Giorgia ft. Jovanotti “Tu mi porti su”
Non contenta di aver timbrato il cartellino nella flop 5 cannibale dell’estate 2011, la grande (?) cantante italiana si ripete pure quest’anno.
Giorgia, tu mi porti giù.
3. Dj Antoine ft. The Beat Shakers “Ma cheri”
Già non mi sono mai piaciuti i Mon Cheri della Ferrero, già non mi è mai piaciuto Bob Sinclar, figuriamoci se mi piace una Ma cheri prodotta dalla brutta copia di Bob Sinclar…
2. Tacabro “Tacatà”
Provate a pensare a un pezzo più idiota di questo.
Non ci riuscite?
Tranquilli: è normale.
Il peggio del peggio. Ovviamente da settimane e settimane al primo posto della classifica dei singoli italiana. Ovviamente perché il gusto musicale degli italiani è… no comment, va.
Al confronto di Gusttavo con 12 t Lima, Justin Bieber è il nuovo John Lennon, Giovanni Allevi è il nuovo Mozart, i One Direction sono i nuovi Radiohead e il “Tacatà” qui sopra è una canzone per intellettuali.
Il Paese va allo scatafascio. Ma checcefrega?
Tutti a cantare ce-cerrececce-ceccerececce-ce-ce!