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martedì 4 febbraio 2014

I SEGRETI E LE SORPRESE DI OSAGE COUNTY




I segreti di Osage County
(USA 2013)
Titolo originale: August: Osage County
Regia: John Wells
Sceneggiatura: Tracy Letts
Tratto dalla piece teatrale: August: Osage County di Tracy Letts
Cast: Meryl Streep, Julia Roberts, Margo Martindale, Julianne Nicholson, Juliette Lewis, Abigail Breslin, Ewan McGregor, Dermot Mulroney, Sam Shepard, Chris Cooper, Benedict Cumberbatch, Misty Upham, Will Coffey
Genere: famigliare
Se ti piace guarda anche: La mia vita a Garden State, Little Miss Sunshine, I ragazzi stanno bene, Paradiso amaro, Young Adult

Una delle emozioni più belle per me è quella di restare sorpresi.
BOOOOOOOOOOOOOOO!

Ve la siete fatta sotto?
La mia intenzione non era quella di spaventarvi, scusate. Volevo solo sorprendervi.
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Cagati adosso di nuovo?
Ma no, era solo per sorprendervi.
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

"E tu saresti Little Miss Sunshine?
A me sembri più la figlia di Marilyn Manson..."
Ok, la smetto, prima che la paura la facciate provare voi a me.
È bello trovare qualcosa che ti sorprenda. Io sono sempre felice quando qualcosa non corrisponde alle mie aspettative. Magari lo sono meno quando questo qualcosa finisce per essere al di sotto delle mie aspettative, ma in ogni caso preferisco una pellicola che mi delude da morire, piuttosto che una che mi lascia indifferente ed è esattamente come me l’aspettavo. Per fortuna non sono questi i casi de I segreti di Osage County.

Partiamo dal titolo italiano. Quanto i nostri titolisti non hanno altre idee, ci mettono un “I segreti di…” davanti al nome del posto e sono a posto. È successo con “I segreti di Twin Peaks”, con “Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane”, con “I segreti di Brokeback Mountain” e succede ora di nuovo con I segreti di Osage County, titolo originale August: Osage County. I titolisti italiani non stanno bene, questo non è un segreto.
Non è un segreto, né tanto meno una sorpresa. Ci hanno abituati anche a cose peggiori. Il film invece sì che è una sorpresa, una bella sorpresa.
BOOOOOOOOOOOOOOOO!

"Brave, figliole. Pregate affinché io possa vincere un'altra statuetta."
"Ehm, mamma, veramente pregavamo per Amy Adams."
"Brutte figlie di..."
Questa era una brutta sorpresa e ormai non era più manco una sorpresa, visto che è tutto il post che sto andando avanti con questo BOOOOO del cavolo, ma questa è l’ultima volta. Promesso.
Alla fine è sempre tutta una questione di aspettative. Io non partivo troppo convinto, con la visione di questo I segreti di Osage County. Mi attendevo una pellicoletta da tè delle 5 per signore, di quelle magari guardabili ma anche tanto noiose. Invece non mi sono annoiato un solo istante, durante le due ore di film. Se non sopportate le pellicole piene di parole e dialoghi e volete azione, è probabile che vi annoierete. Se invece avete fame di dialoghi brillanti, ficcanti, pure belli cattivelli, di quelli capaci di farti ridere e allo stesso tempo riflettere, affidatevi a Tracy Letts.
Chi è Tracy Letts?
Tracy Letts non è un autore da robe buone per il tè delle 5. Tracy Letts è uno sceneggiatore di cinema, tv e soprattutto teatro. Tra le sue opere ci sono Bug – La paranoia è contagiosa (sempre in lista tra i miei futuri recuperi) e Killer Joe, da cui poi è stato tratto il film di William Friedkin con un allora sorprendente e oggi ormai garanzia Matthew McConaughey e sceneggiato dallo stesso Letts, uno che occasionalmente fa pure l'attore.


Il suo volto vi pare familiare? No, non si tratta di uno psicopatico ricercato dalla polizia, anche se dalla foto potrebbe sembrare. Probabilmente vi sarà capitato di vederlo nella serie Homeland.

"Meryl Streep di nuovo nominata agli Oscar? Ma basta!"
Dopo Bug e Killer Joe, Letts ha firmato di nuovo l’adattamento di una sua opera teatrale, August: Osage County premiata addirittura col premio Pulitzer, e ha affidato la regia a John Wells, che a livello cinematografico non sembra un fenomeno, però si è occupato dell’adattamento americano della serie Shameless ed è quindi uno che se ne intende di famiglie particolari.
Dietro al film c’è quindi una grande qualità, soprattutto di scrittura. Ma anche davanti alla macchina da presa le cose non sono da meno. Tutt’altro.
Meryl Streep è brava e si sa, lo conferma ancora una volta con la parte della matriarca della famiglia protagonista, i Weston, o dovremmo dire le Weston. Dopo la morte del padre di famiglia in circostanze misteriose, rimangono infatti una Meryl Streep fuori di testa dipendente da droghe e sonniferi e le sue figlie. Solo che Meryl Streep è sempre di quel bravo che te lo fa pesare. Tipo il secchione della classe. Quello che si prende 10, o A, o che cazzo di voti si danno oggi e se lo merita pure. Però che palle. Botte al secchione!

Quanto è brava Julia Roberts invece è una cosa che non tutti sanno o che qualcuno fa finta di non sapere. Io un tempo non la sopportavo, la Roberts. Non la sopportavo tipo ai livelli di una Tom Hanks al femminile. La vedevo solo come la reginetta delle romcom, la fidanzatina d’America, la pretty woman che io non trovavo nemmeno così pretty. Con Erin Brockovich tutto è cambiato. Ho guardato la pellicola partendo dal presupposto: “Hanno dato un Oscar a Julia Roberts? Sono scemi???” e nel corso della visione mi sono ricreduto. Completamente. Di rado ho visto un’attrice mettere tutta se stessa come la Roberts in Erin Brockovich. Grande personaggio, grande interpretazione e da allora ho cominciato a rivalutarla. Un altro film in cui mi ha sorpreso è stato Closer. Lì c’è un Clive Owen pazzesco e c’è una Natalie Portman capace di oscurare persino il sole. Eppure Julia Roberts, con il suo personaggio sotto le righe, è lì e regge un confronto tanto impegnativo. Poi, per carità, la Portman è insuperabile, ma la Roberts non sfigura. Dopo l’ottimo ruolo da regina cattivona nell’altrimenti evitabile Biancaneve, qui Juliona Roberts ci regala una nuova parte bella acidella. Ed è monumentale. Julia Roberts in questo film è monumentale.
Altra sorpresa: io agli Oscar non terrò per Jennifer Lawrence. Nella categoria di miglior attrice non protagonista io tiferò per lei, Julia Roberts. Sì sì. Non è tra le favorite e non vincerà. La migliore interpretazione però è la sua. June Squibb in Nebraska ancora mi manca, Sally Hawkins mi ha convinto parecchio in Blue Jasmine, Lupita Nyong'o in 12 anni schiavo è notevole in una maniera molto sofferta, Jennifer Lawrence in American Hustle si conferma un fenomeno, ma la mia preferita della cinquina in corsa per la statuetta è Julia Roberts che qui è qualcosa di fantastico. È sorprendente quanto sia diventata brava la Roberts, in maniera analoga a quanto fatto da Matthew McConaughey, pure lui ex reuccio delle commedie romantiche oggi riabilitatosi alla grande. E quanto è bella, Julia Roberts.
In questo film, il personaggio di Meryl Streep sostiene che le donne invecchiando non perdono solo fascino, diventano proprio brutte. Julia Roberts è la dimostrazione vivente di quanto questa teoria sia sbagliata. Prima poteva anche essere una pretty woman, ora è davvero una very beautiful woman.


"Cos'è tutto questo affetto, Julia?"
"Affetto? Veramente stavo cercando di strozzarti..."
Se la Roberts giganteggia come e più della Streep, pure il resto del cast fa un figurone e ogni personaggio in qualche modo si ritaglia il suo momento, sebbene per dare il meritato spazio a ciascuno servirebbe un’intera serie tv e chissà che, prima o poi, non venga pure realizzata. C’è una svampita Juliette Lewis con una parlata del Sud fantastica, un Benedict Cumberbatch in versione cucciolo indifeso che fa una tenerazza incredibile, c'è un idolesco Dylan McDermott che si dirige a un funerale pompando musica tamarra a tutto volume sulla sua Ferrari, c'è uno Ewan McGregor un po’ sottotono ma probabilmente per esigenze di copione, c'è una ormai cresciuta Abigail Breslin, ex Little Miss Sunshine, pellicola che presenta una famiglia stramba non troppo distante da questa, e c'è una grande Julianne Nicholson, attrice vista soprattutto in tv (Masters of Sex, Ally McBeal e Boardwalk Empire) dal potenziale enorme anche in chiave cinematografica, come qua ci dà ampia dimostrazione.
Tra le altre gradite sorprese c’è un dolce momento musicale che vede protagonista un membro del cast e ci sono i titoli di coda sulle note dei Kings of Leon.
E poi?
Poi basta. Non vi dico altro che se no vi rovino tutte le sorprese della visione. Se già non l’ho fatto.
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
(voto 7,5/10)

giovedì 30 gennaio 2014

DALLAS CINEMA CLUB




Periodo non male nei cinema. Se ancora non l’avete guardato, il consiglio della settimana, del mese, dell’anno è di andare a vedere The Wolf of Wall Street, che continua a ululare nelle sale italiane! Attenzione però anche a un paio di novità molto promettenti in arrivo nei nostri cinema a partire da questo fine settimana.
Vediamo quali sono con i miei commenti e con i commenti di MrJamesFuckinFord.

"Su Ford, avvicinati. Non fare il timidone."
Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée
Il consiglio di Cannibal: viva il Cannibal Buyers Club, abbasso il Dallas Forders Club!
Un film che affronta le tematiche di AIDS e omosessualità negli anni ’80 in odore da Oscar?
Potrebbe sembrare una ruffianata. Lo sarà per davvero?
Potete farvene un’idea andando ad ammirare le prove recitative di Matthew McConaughey e Jared Leto su grande schermo. Altrimenti lo scoprirete a breve su Pensieri Cannibali, con una recensione che si preannuncia già da non perdere.
E quella di WhiteRussian?
Boh, sì, no, forse, chissà, magari si può dare un’occhiata pure a quella…
Il consiglio di Ford: un redneck ed un efebo uniti per la stessa causa? Non è la storia di Ford e Cannibal, ma quella di Dallas Buyers Club!
Film interessante, questo Dallas Buyers Club in odore di Oscar, almeno per quanto riguarda le interpretazioni.
McConaughey e Leto strepitosi, anche se dal film, forse, ci si poteva aspettare qualcosa in più. Un pò come dalla rivalità sempre più spenta tra il sottoscritto e Peppa Kid.
Comunque, a brevissimo la recensione fordiana che chiarirà del tutto la questione sicuramente meglio di quella cannibalesca!

"Guardate quante letterine di MrFord."
"Non imparerà mai a mandare un'e-mail, quello ahahah!"
I segreti di Osage County di John Wells
Il consiglio di Cannibal: il vero segreto di Ford? In realtà adora i teen movies!
Altro film in odore da Oscar per le sue protagoniste Meryl Streep e Julia Roberts, altro film in odore di ruffianata. Sarà davvero così pure in questo caso oppure, come American Hustle ci ha ricordato di recente, le apprenze ingannano?
Io dico di provare a dargli una possibilità. E a Ford in particolare dico di prestare attenzione, visto che la sceneggiatura è firmata da Tracy Letts ed è tratta da una sua stessa opera teatrale. Chi è Tracy Letts? Quello di Killer Joe, il film fordiano del 2012. Quindi, caro James Ford, occhio a non bollarlo prematuramente come una visione per sole desperate housewives…
Il consiglio di Ford: i segreti di Casale Monferrato
Secondo film della settimana e secondo titolo spinto principalmente nella corsa agli Oscar dalle interpretazioni - questa volta femminili -: ancora manca all'appello, qui al Saloon, ma spero presto di poter avere modo di capire se si tratti della tipica sòla da coniglioni o di un film potenzialmente interessante e dunque per definizione fordiano.
Spero in ogni caso che possa creare una spaccatura insanabile tra le opinioni mia e di quel ciarlatano del Kid, che ormai potrebbe essere definito la Meryl Streep della blogosfera.

"AAAAAH! Sono più forte di Mr Fort!"
Hercules – La leggenda ha inizio di Renny Harlin
Il consiglio di Cannibal: e per me può anche avere fine
Ecco la puttanata fordianata della settimana, e forse del millennio!
Tra 300 e Spartacus, una pellicoletta avventurosa che il trailer annuncia realizzata “dai produttori de I mercenari - The Expendables”, come se fosse una cosa di cui vantarsi. Ma stiamo scherzando?
In più, il protagonista è Kellan Lutz, quello che nella saga di Twilight fa passare Robert Pattinson e Taylor Lautner come dei maestri di recitazione.
Se guardo questo film, mi sa che muoro.
Il consiglio di Ford: la leggenda è già finita.
In attesa del vero film dedicato al mitologico Ercole, ovvero quello che vedrà protagonista The Rock, ignoro felicemente quella che promette di essere una delle più grandi porcate dell'anno insieme al nuovo film firmato da Lars Von Trier.
Kellan Lutz protagonista, trailer ridicolo, aspettative sotto zero.
Mi pare quasi di essere tornato ai bei tempi in cui aprivo Pensieri cannibali e sapevo che avrei trovato opinioni completamente diverse dalle mie.

Il segnato di Christopher B. Landon
Un selfie di MrJamesFord
Il consiglio di Cannibal: l’ho segnato tra i film da NON vedere
Segnato?
Chi ha segnato?
La Rubentus? Il Milan no dai, non ci credo che abbia segnato.
Ah, Il segnato è un film?
Ed è annunciato come lo spinoff latino-americano di Paranormal Activity?
Ma che è, uno scherzo di cattivo gusto come il Milan tornato alla vittoria?
Il consiglio di Ford: questo film è segnato. Dalle bottigliate.
Ancora ebbri della sbornia da Scorsese della scorsa settimana, probabilmente finiremo per accettare di buon grado la distribuzione di un'altra potenziale schifezza atomica che potrebbe addirittura ambire ad un bel posto al sole nella decina dedicata al peggio di fine anno.
In realtà, probabilmente concedere una visione a questo film potrebbe risultare perfino più dannoso che ascoltare i consigli calcistici, cinematografici e in ambito femminile del Cannibale. Anzi, i consigli del Cannibale e basta.

Belle & Sebastien - Lo scatto scandalo che sta facendo il giro del mondo.
Belle & Sebastien di Nicholas Vanier
Il consiglio di Cannibal: molto meglio Ford & Cannibalien
Per me i Belle and Sebastian sono un gruppo fondamentale della scena indie-pop scozzese, e basta. Del resto, del cartone o del libro che sia, non me n’è mai fregato niente. Questa nuova versione si preannuncia poi come la classica pellicola fatta apposta per far piangere i cuori teneri. Ford, è il tuo film, io nel frattempo me ne vado a caccia. A caccia di Tom Hanks da abbattere uahahah!
Il consiglio di Ford: va bene il revival, ma qui pare il ritorno dei morti viventi!
Ricordo con grande affetto il cartone animato dedicato a Belle e Sebastien, che ai tempi delle scuole elementari finivo per incrociare spesso e volentieri appena tornato a casa, più o meno dopo l'ora di pranzo.
Non riesco ancora a vedere, neppure sforzandomi, quali potrebbero essere i vantaggi - o il bisogno - di rispolverare questo vecchio titolo attraverso un film che si preannuncia come una cocente delusione: che poi è un po’ la stessa cosa che accade quando mi ritrovo a contattare Peppa Kid per una nuova collaborazione, e mi chiedo sempre per quale diavolo di motivo continui a sopportarlo.

"Allora Ford, ti butti? Dai, che tra un'ora ho un altro suicidio, di un certo
Cannibal Kid, che mi aspetta. Pare che anche lui abbia visto il mio film.
La gente che sta bene di Francesco Patierno
Il consiglio di Cannibal: la gente che sta male va a vadere questo film
Claudio Bisio, Diego Abatantuono e la nevrastenica Margherita Buy tutti insieme nella solita commedia che vorrebbe parlare in maniera brillante e tagliente dell’Italia in crisi di oggi?
Portatemi i sali che ho un mancamento!

Okay gente, mi sono ripreso. Dove mi trovo?
Sto scrivendo una rubrica insieme a MrFord?
Portatemi di nuovo i sali che ho un altro mancamento!
Il consiglio di Ford: la gente che sta bene andrà a vedere - o rivedere - The wolf of Wall Street. Altro che questa roba.
Non poteva passare una settimana senza che il Cinema italiano proponesse la sua ennesima commedia "alternativa" che di alternativo ha soltanto di essere, fortunatamente, l'unica del weekend. Inutile dire che da queste parti finirà dritta dove le conviene con tanto di bottigliate accademiche.
Roba da star male anche più di quando, quotidianamente, mi rendo conto di stare collaborando con Katniss Kid da anni.

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