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venerdì 14 dicembre 2012

COTTA ADOLESCENZIALE 2012 - N. 6 JUNO TEMPLE

Juno Temple
Genere: juno-style più che giunonica
Provenienza: Londra, Inghilterra, UK
Età: 23
Il passato: Diario di uno scandalo, Espiazione, St. Trinian’s, Mr. Nobody, Lo stravagante mondo di Greenberg, Kaboom, I tre moschettieri
Il suo 2012: Killer Joe, Dirty Girl, Il cavaliere oscuro - Il ritorno
Il futuro: Little Birds, The Brass Teapot, Jack and Diane, Small Apartments di Jonas Akerlund, Lovelace, Jack and Diane, Afternoon Delight, Truck Stop, Horns di Alexandre Aja, Maleficent, M, Wild Side, Girls’ Night Out
Potrebbero piacerti anche: Emma Roberts, Romola Garai, Sarah Chalke, Lily Cole, Saoirse Ronan, Teresa Palmer, Ellen Page
Perché è in classifica: perché il suo sguardo fa male

Probabilmente Juno Temple verrebbe definita da Sgarbi una culattona raccomandata. Perché? Perché Juno Temple è figlia d’arte, suo padre è Julien Temple, regista e icona punk, specializzato in videoclip e autore de La grande truffa del rock’n’roll. La ragazza è partita quindi avvantaggiata, ma poi comunque uno deve dimostrare di saperci fare per conto suo, altrimenti uno come Davide Rossi, il figlio di Vasco, bastasse solo il cognome del padre sarebbe uno degli attori più famosi d’Italia. E invece chi ca**o l’ha mai visto?
E così Juno recita a più non posso in un sacco di films (ma non in Juno), perlopiù in ruoli piccoli, con cui poco a poco esce dall’ombra paterna per imporsi come uno dei volti più interessanti del panorama cinematografico attuale, e soprattutto futuro.
Quest’anno ha ottenuto una minuscola parte ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno (chi l’ha notata alzi la mano!) e poi ha fatto la femme fatale ma più che altro la zoccoletta di provincia nella spensierata e gradevole commedia ambientata negli 80s Dirty Girl (recensione prossimamente).
Soprattutto, a folgorare è stata la sua apparizione in Killer Joe. Non solo perché appare nuda. Beh, un po’ anche per questo, ma a folgorare è stato soprattutto il suo sguardo. Uno sguardo che fa male.



domenica 9 dicembre 2012

MAN OF THE YEAR 2012 - N. 13 JOSEPH GORDON-LEVITT

Joseph Gordon-Levitt
Genere: jolly
Provenienza: Los Angeles, California, USA
Età: 31
Il passato: Una famiglia del terzo tipo, 10 cose che odio di te, Mysterious Skin, Brick - Dose mortale, Sguardo nel vuoto, Stop-Loss, (500) giorni insieme, G.I. Joe - La nascita dei Cobra, Inception
Il suo 2012: 50 e 50, Il cavaliere oscuro - Il ritorno, Hesher è stato qui!, Senza freni - Premium Rush, Looper
Il futuro: Lincoln
Ti potrebbero piacere anche: Heath Ledger, James Franco
Perché è in classifica: perché scrive, canta, dirige e recita in qualsiasi ruolo

Come per Tom Hardy, questo poteva essere l’anno dell’esplosione totale di Joseph Gordon-Levitt come superstar globale, invece lo è stato, ma solo in parte. Anche lui ha avuto come grosso trampolino di lancio l’attesissimo e poi piuttosto deludente Il cavaliere oscuro - Il ritorno, dove ha la parte dell’unico poliziotto dotato di un minimo di intuito in grado di sgamare che Bruce Wayne è Batman dopo 5 secondi. Il detective Gary Oldman invece è ancora lì a chiedersi: “Ma chi sarà mai codesto cavaliere oscuro?”.
Eppure il boom totale per lui non c’è ancora stato. Che pure lui un’interpretazione strepitosa l’ha fornita quest’anno, anzi due: quella del giovane malato di cancro in 50 e 50 e quella del metallaro senza freni  in Hesher è stato qui!. Peccato che grande pubblico e awards vari non l'abbiano notato più di tanto.
Scarso successo ha avuto pure il modesto action Senza freni - Premium Rush, un flop che da noi arriverà direttamente in home-video a inizio 2013, mentre dovrebbe arrivare nelle sale italiane verso l’avvio del nuovo anno Looper, film fantascientifico sui viaggi nel tempo purtroppo parecchio deludente e in cui Joseph, truccato da giovane Bruce Willis, non brilla come al solito. Lo vedremo anche nei panni del figlio di Daniel Day Lewis nel Lincoln di Steven Spielberg e quindi alle prese con l’esordio alla regia e alla sceneggiatura con Don Jon’s Addiction, che lo vedrà pure protagonista al fianco di Scarlett Johansson (mica scemo).
Se per lo sguardo e per il modo di recitare appare l’unico degno erede di Heath Ledger, chissà che come regista Joseph non si riveli il nuovo Ben Affleck…



sabato 1 dicembre 2012

MAN OF THE YEAR 2012 - N. 20 TOM HARDY

Chi sarà secondo lei, gentile lettore/lettrice, l’uomo dell’anno secondo il blog Pensieri Cannibali?
  • Justin Bieber
  • Matteo Renzi
  • Chissà? Non vedo l'ora di scoprirlo!
  • Non so/non rispondo/ non me ne può fregare di meno

Nel 2010 sul gradino più alto del podio della classifica dei Man of the Year di Pensieri Cannibali c’era salito Julian Assange, tutt’oggi tenuto rinchiuso in un’ambasciata. Un premio che gli ha portato fortuna, non vi sembra?
Nel 2011 aveva invece trionfato Ryan Gosling. Lui negli ultimi mesi non l’abbiamo più visto, ma tranquilli perché non è tenuto sotto sequestro e nel 2013 lo vedremo in tutta una serie di nuovi film…
Ma il passato è passato e ora è ora di guardare a una classifica del tutto rivoluzionata e con una serie di nomi nuovi. Cominciamo dalla posizione numero 20.

Tom Hardy
Genere: o’ guerriero
Provenienza: Hammersmith, Londra, Inghilterra, UK, mondo
Età: 35
Il passato: Black Hawk Down, Marie Antoinette, RocknRolla, Bronson, Inception, Warrior
Il suo 2012: Il cavaliere oscuro - Il ritorno, Una spia non basta, Lawless, La talpa
Il futuro: Mad Max: Fury Road, Everest di Doug Liman, Splinter Cell dalla serie di romanzi e videogame ideata da Tom Clancy
Ti potrebbero piacere anche: Logan Marshall-Green (sono uguali), Vin Diesel, Gerard Butler, Ed Westwick
Perché è in classifica: è stato l’anno del suo (quasi) boom

Il 2012 doveva essere l’anno dell’esplosione totale di Tom Hardy. Tra una commedia action commerciale come Una spia non basta, un paio di film d’autore come Lawless e La talpa e, soprattutto, il ruolo di cattivone ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, i presupposti c’erano tutti. E in parte lo è stato, il suo anno. Allora perché solo un 20esimo posto nella prestigiosissima (???) classifica dei Men of the Year edizione 2012 di Penseri Cannibali?
Perché Lawless e La talpa fanno dormire, perché Una spia non basta è un piacevole guilty pleasure, ma non basta a fare di Hardy una garanzia del genere comedy, e perché la sua parte di Bane ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno è buona, però non lascia del tutto il segno. Non come il Joker di Heath Ledger, e questo probabilmente è solo un Bane bene per la sanità mentale di Tom Hardy. Forse è solo che non è facile giudicare la sua performance, visto che con quella maschera sulla faccia al suo posto poteva starci Bud Spencer e non si notava tutta ‘sta differenza. O forse è solo il doppiaggio italiano di Filippo Timi ad aver rovinato tutto…



giovedì 6 settembre 2012

Il cavaliere abbronzato - Il ritorno (dalle ferie)

Era scomparso dai radar e dalle attenzioni mediatiche. Nessuno sapeva che fine avesse fatto. Eppure stava preparando il suo ritorno in grande stile. Per salvare la situazione. Per salvare il popolo. In maniera del tutto disinteressata. Da eroe.
Sto parlando del miliardario che tutti amavano e poi si sono messi a odiare. Sto parlando del Cavaliere. Sto parlando di…



No, non di Silvio Berlusconi. Nonostante anche lui sembra sia pronto al ritorno con una nuova (?) forza (??) politica (???): Grande Italia.
Anche se un nome più adatto sarebbe Little Italy...


Comunque non mi riferivo a lui. Sto parlando del Cavaliere oscuro. Di Batman. Di Bruce Wayne. Di Christian Bale che combatte contro Bane per il Bene del mondo. Capito, Bane? Volevo dire: capito bene?

Il cavaliere oscuro - Il ritorno
(USA, UK 2012)
Titolo originale: The Dark Knight Rises
Regia: Christopher Nolan
Cast: Christian Bale, Tom Hardy, Anne Hathaway, Marion Cotillard, Joseph Gordon-Levitt, Morgan Freeman, Gary Oldman, Michael Caine, Matthew Modine, Josh Stewart, Brett Cullen, Juno Temple, Liam Neeson, Cillian Murphy, Rob Brown, Burn Gorman, Daniel Sunjata, William Devane
Genere: Bene vs. Bane
Se ti piace guarda anche: Batman Begins, Il cavaliere oscuro, Inception

Ne hanno già parlato tutti, di questo Il cavaliere oscuro - Il ritorno. Adesso ne parlo io. Anche se forse farei meglio a non farlo, perché mi sa che non dirò niente di nuovo e in questo la mia opinione sarà un po’ come questo film: inutile.
Non è una pellicola brutta. Christopher Nolan non può sfornare una pellicola brutta. Il punto fondamentale però è: cosa dice questo film di più o di diverso rispetto a Batman Begins o a Il cavaliere oscuro?
Niente.
Cosa dice di furbo questo post?
Niente.
Christopher Nolan e io quindi siamo sulla stessa lunghezza d’onda.

"Beh, che avete da guardare? È solo la mia nuova utilitaria..."
Per questo, visto che siamo culo e camicia, mi sento di parlarti direttamente, Christopher, e di darti del tu. Ormai siamo in super confidenza, siamo super amiconi. Ma non super amiconi bromantici tipo Batman & Robin. E lo so che tu ormai hai chiuso la tua trilogia dedicata al pipistrelloni, però il prossimo episodio, chiunque lo giri, sarà probabilmente incentrato proprio su loro due e tu, anche se non ti occuperai più della regia, fai in modo almeno che non ne esca una porcheria totale come il Batman & Robin di Joel Schumacher. Okay? Piuttosto fallo girare a Michael Schumacher, ma a Joel no.
Già che siamo in confidenza, Christopher, ti posso dare un consiglio? Non sei obbligato a seguirlo e so già che lo snobberai bellamente. Lo so perché io e te siamo sulla stessa lunghezza d’onda e quindi posso leggere nella tua mente. Con questo non intendo entrare nei tuoi sogni tipo Inception. Solo, so già quello che pensi e so già che non lo seguirai. Il consiglio comunque è: e facce ride, Cristo, Christopher! Per il tuo prossimo film evita grandi drammi e atmosfere super epiche e fai una bella commedia. Leggera leggera. Una commedia firmata da Christopher Nolan. Sai che figata ne uscirebbe fuori? O magari no. Probabilmente sarebbe un floppone di quelli epici, ma pure in questo caso avresti fatto lo stesso un film epico. Che ne dici?
Christopher, ora ti lascio. Ho anche io un pubblico, sebbene molto ma mooolto ma mooooolto più ridotto del tuo, e devo parlare pure con loro.

Gentili lettori cannibali. Eccomi qui. Di nuovo. Lo so che Il cavaliere oscuro - Il ritorno vi è piaciuto. Vi avrà fatto esclamare: “Wooow!” e “Yeaaah!” e “Sììì!” e “Aaah!” e "Oh my Goood!".
Forse. O forse queste cose ve le avrà fatte esclamare qualche video visto su YouPorn.
Non lo so. Non mi interessa indagare oltre. In ogni caso, capisco che questo film sia tecnicamente impeccabile, contenga i suoi bei scenoni, qualche battutina (sebbene poche) al punto giusto, qualche colpo di scena quando ci va, un finale di quelli perfettamente orchestrati per lasciare tutti soddisfatti. Ed è proprio questo ciò che non è piaciuto a me.
Dov’è l’anarchia? Quella del Joker, intendo. Quella che ha reso speciale il precedente cavaliere oscuro. Dov’è?
Qui è tutto perfetto, perfettino, precisino, quanto allo stesso tempo asettico e privo di emozioni vere. Un prodotto impacchettato in maniera notevole, a cui mancano giusto il cuore e le idee.
O meglio, un’idea c’è: prendere i primi due capitoli della saga nolaniana, frullarli insieme e servire in tavola il piatto caldo ma non troppo. Quando il ricordo del precedente cavaliere oscuro aleggia ancora, però non è più così presente nella mente e nella panza degli spettatori.

Batman Begins iniziava un nuovo capitolo nel racconto dei supereroi al cinema, presentava qualche spunto interessante e un’atmosfera ancora più dark rispetto al pipistrello di Tim Burton, eppure restava un work in progress non ancora del tutto compiuto. Ed è lì che arrivava svolazzando Il cavaliere oscuro, un sequel a sorpresa superiore al primo episodio, grazie all’interpretazione larger than life di Heath Ledger. Il suo Joker spazzava via tutto e tutti, lasciando con un dubbio: il personaggio di Batman magari non è che sia così interessante? Non è che la cosa migliore nei film sul pipistrellone sono i cattivi?
Un po’ come avviene nella serie Dexter. Il nostro serial killer di fiducia è un ottimo personaggio, però la riuscita delle varie stagioni dipende sempre dal cattivo che gli viene affiancato.

Per Batman funziona in maniera analoga. Come sostituire allora il pazzesco Joker di Heath Ledger?
Non si può.
Ci hanno provato, ma non si può.
Bane è un cattivo che funzione bene, soprattutto nella prima parte, eppure non può reggere minimamente il paragone con il suo predecessore. Ne sembra solo una versione meno riuscita. Meno folle. Anche lui propone una riflessione politica, solo senza lo sberleffo anarchico del Joker. E, soprattutto, nel finale il personaggio viene del tutto abbandonato e con lui le sue intenzioni politiche.
Il Joker/Heath Ledger era un po’ come i Sex Pistols, Bane/Tom Hardy è un po’ come i Green Day. Non esattamente la stessa cosa…
La performance di Hardy comunque è davvero difficile da giudicare, visto che ha sempre il volto coperto da una maschera che lo fa sembrare un incrocio tra Hannibal Lecter e Darth Vader intrappolato nel corpo di Vin Diesel.
Per il pubblico italiano poi è veramente ingiudicabile. Come altri hanno già sottolineato, il doppiaggio di Filippo Timi è qualcosa di vergognoso. Non oso immaginare cosa farebbe James Holmes se lo sentisse…
Noi italiani abbiamo dovuto aspettare un mese e passa per vederci finalmente questo ritorno del cavaliere oscuro e aspettare, per cosa? Per sentire una roba del genere?
Filippo Timi era il mio attore italiano preferito. Prima. Dopo questo doppiaggio, è scivolato a fondo classifica, in mezzo a Beppe Fiorello e Claudio Amendola. Tanto per dire quanto l’abbia gradito.
E poi ho sentito Tom Hardy nel trailer e non parla così. Neanche lontanamente. Perché Filippo ci hai fatto questo? Peeeeerché? (quest’ultimo peeeeerché? leggilo pure con il tuo tono grottesco da Bane)

Se un cattivone (doppiato a cavallo tra il tragico e il ridicolo) non basta, allora meglio aggiungerne un altro. Facciamo un’altra: Catwoman, poco cat e molto woman, impersonata da Anne Hathaway. All’inizio ho pensato: brava. Poi ho pensato: bravina. Verso la fine ho pensato: bah, così così.
Il personaggio parte Bane, volevo dire bene, poi si perde per strada, finendo in un buonismo che non si addice a una presunta super cattivona. Pur tra alti e bassi, la Hathaway comunque se l’è cavata, dai, e con quella tutina da Catwoman è parecchio sexy e a me piace più della micetta Pfeiffer.
Preferisco invece dimenticare del tutto l’esistenza del tragico Catwoman con Halle Berry. Anche perché non credo di essere riuscito ad arrivare alla fine del film. Vivo.

"Chi l'avrebbe detto che quella Hathaway fosse così sexy?"
Nel cast all-star, oltre a Il cavaliere oscuro – Il ritorno, c’è spazio anche per Gli amichetti attempati del cavaliere oscuro – Il ritorno. Sono infatti di nuovo della partita gli habitué Michael Caine e Morgan Freeman, più gigioni ancora del loro solito, e poi c’è Gary Oldman: ATTENZIONE SPOILER possibile che c’abbia messo 3 film 3 per capire che Batman è Bruce Wayne? Quest’uomo ha dei seri problemi. Con gente come lui, la polizia sta davvero messa Bane bene!
In più c’è l’aggiunta di qualche new-entry come Matthew Modine, l’attore che ai tempi di Full Metal Jacket sembrava dovesse spaccare il mondo e poi è finito in esilio come Bruce Wayne all’inizio di questa pellicola, e due volti nolaniani. Dritti da Inception sono sbarcati Joseph-Gordon Levitt, che con quel suo sguardo a tratti riesce a rievocare lo spettro di Heath Ledger, e Marion Cotillard, che con il suo charme franscese prova a dare maggiore spessore alla solita brunetta che fa da interesse sentimentale di Batman, dopo le piuttosto inconsistenti Katie Holmes e Maggie Gyllenhaal viste e dimenticate nei due episodi precedenti.
In ruoli minori segnalo poi due star in ascesa: la bionda Juno Temple (Kaboom, Mr. Nobody, I tre moschettieri) e Josh Stewart, attore noto soprattutto a chi seguiva la serie Dirt. Ma attenzione poi anche a Burn Gorman, uno dei volti più inquietanti del panorama attuale (James Holmes escluso), già intravisto nella serie UK The Hour.

"Ma come, Robin? Non ti piacevo solo io?"
Ho dimenticato qualcuno?
Ma certo. Il protagonista: Christian Bale. Io adoro Christian Bale. Al termine di questa trilogia, gli va riconosciuto il titolo di miglior Batman della storia. Surclassando il discreto Michael Keaton, l'inadeguato Val Kilmer e il totalmente fuori parte George Clooney. Ciò nonostante, io continuo a preferirlo come Bateman (il protagonista di American Psycho, nda).
Il cast quindi è mostruoso, peccato recitino tutti senza passione. Senz’anima. Per fortuna degli attori, aggiungo, considerando come l’interpretazione del Joker pare abbia risucchiato l’anima da Heath Ledger. Per sfortuna del risultato finale della pellicola. Nessuna interpretazione può infatti essere considerata al livello di quella giustamente da Oscar del ledgendario Ledger.



"Sì, ha il suo perché. Ma presto avrà pure il fascino della gatta morta eheh..."
I problemi non si limitano alla mancanza di anima e convinzione. Ci sono problemi pure di sceneggiatura. La storia è prevedibile, ricicla senza fantasia quanto capitato nei due precedenti capitoli e più o meno quanto capita in qualunque altro film sui supereroi visto di recente.
La prima parte è giocata sull’esilio da eremita di Bruce Wayne, nel classico momento di sconforto dell’eroe, abbandonato e dimenticato da tutti, e allo stesso tempo sulla presentazione, questa piuttosto riuscita, dei nuovi cattivoni o presunti tali, Bane e Catwoman, che poi caleranno nel corso della pellicola.
Nella seconda parte, ATTENZIONE SPOILER, si gioca la carta del terrorismo, della visione politica. Niente che non fosse stato fatto, molto meglio, dal Joker nel film predecessore. Per quanto riguarda Bruce Wayne, lui invece è sempre alla ricerca di se stesso, questa volta dentro una prigione in cui Bane l’ha sbattuto e da cui solo una persona al mondo è riuscita a evadere.
Ce la farà anche il nostro supereroe?
Sapete già la risposta.

"Mi manda Monti. Visto che non è riuscito a convincervi dell'affidabilità
dell'economia italiana con le buone, ora ci provo io a modo mio..."
Nella parte finale beh, succede quello che succede sempre al termine di una pellicola epica e ancor più al termine del capitolo finale di una saga epica: lo scontro conclusivo, la grande battaglia, il faccia a faccia.
Batman VS Bane?
Il loro scontro è veloce è buttato via in maniera clamorosa. Quasi quanto Harry Potter VS Voldemort.
Il film allora a questo punto si gioca il suo grande colpo di scena.
ATTENZIONE SPOILER AGAIN! Marion Cotillard è la vera cattivona di turno. Rivelazione inaspettata, okay, peccato che non sia molto giustificata. Cioè, fermi tutti: questa qua odiava il padre, Liam Neeson, e poi all’improvviso, visto che Batman l’ha ucciso (e ha fatto bene, perché Liam Neeson è davvero insopportabile), decide di seguire le orme paterne e fare fuori 12 milioni di persone, ovvero l’intera popolazione di Gotham City… ma perché?
Va bene voler piazzare il colpo di scena a tutti i costi, e in mezzo a una sceneggiatura per il resto scontatissima è più che il benvenuto, però proprio così dovevate farlo? A caso?
Per altro, le falle di una sceneggiatura tutto fuorché impeccabile sono un evento davvero inaspettato, per essere una pellicola nolaniana. Un vero colpo di scena. Dov’è la complessità, la stratificazione e la ricchezza di significati di tutte le sue altre pellicole, dagli esordi intricatissimi con Following e Memento ai più recenti e forse ancor più intricatissimi The Prestige e Inception?

"La tua recensione non mi piace. Beccati questa, Cannibal Kid!"
Laddove Il cavaliere oscuro era una pellicola indipendente, un capitolo a se stante, godibile anche all’infuori di Batman Begins, questo Il cavaliere oscuro - Il ritorno è, fin dal titolo, un film derivativo. Una chiusura di trilogia realizzata in maniera degna, quanto non necessaria, se non per motivi economici. E su cui aleggia per tutta la durata, per tutte le sue quasi 3 davvero eccessive ore, un fantasma. Quello col ghigno beffardo del Joker Ledger.
Qualcuno ha definito Il cavaliere oscuro - Il ritorno un film bello senz’anima. Ma si potrebbe discutere sul fatto che sia un film bello. Di certo è una visione avvolgente, a tratti coinvolgente, a tratti un pochetto noiosa. Di memorabile negli occhi e nel cuore però resta e resterà davvero poco.
Si può parlare di delusione, non fosse che era ampiamente preventivabile. Raramente i sequel si rivelano all’altezza dell’originale, Il cavaliere oscuro riusciva a superare Batman Begins ed era la classica eccezione che conferma la regola. Però non capita quasi mai che i terzi capitoli siano al livello dei precedenti (la trilogia de Il signore degli anelli è stata girata in pratica tutta in una volta, quindi non conta). Questo terzo episodio del pipistrellone non fa eccezione. Nonostante offra diversi spunti di interesse, il risultato è piuttosto confuso e pasticciato e il discorso politico, dopo le buone premesse, è gettato via nella parte finale.
Il cavaliere oscuro - Il ritorno è uno spettacolone epico orchestrato con mestiere, ma senza convinzione. Oppure può darsi che questo film visto in lingua originale sia magnifico ed è possibile che sia il doppiaggio di Filippo Timi a rovinare tutto. Per la serie: il cinema italiano riesce a fare danni persino sul cinema straniero.

E ora, in conclusione di questo post lungo quasi quanto il tuo film, ritorno a rivolgermi direttamente a te, Christopher Nolan: bastman filmoni epici sui supereroi e regalaci una bella commedia.
Why so serious?
E facce ride!
(voto 6,5/10)

mercoledì 29 agosto 2012

Il cavaliere oscurato





"Passi ancora questo, ma poi bastman film sui supereroi!"
Il cinema oscuro (ma pure interessante) - Il ritorno. Dopo una lunga estate di uscite non proprio fondamentali, questa settimana arriva finalmente anche in Italia, con quel ritardo di giusto un mese e passa - ed è ancora andata bene - l’ultimo episodio della trilogia di Nolan dedicata all’eroe mascherato più celebre del mondo.
No, non sto parlando del Cucciolo Eroico AKA Cannibal Kid, né dello spaventoso wrestler Mr. James Ford. Parlo di na na na na na na Batman!
Ah, poi c’è anche qualche altro film, tra cui il posticipato Womb, di cui avevamo già parlato, e vi consiglio di stare attenti alla sorpresa spagnola Eva…

"Ma dimmi te! Un pezzo di fregna come me in galera, e uno psicopatico
come Fordman in libertà. Non c'è davvero giustizia, in questo mondo."
Il cavaliere oscuro - Il ritorno di Christopher Nolan
Il consiglio di Ford: provate a non vederlo, e spedisco Batman a casa del Cannibale per gonfiarlo di botte!
Il Cinema di Nolan, fatto di illusione e giochi di prestigio, effettoni e mix sapienti di autorialità sfrenata e sensazioni da blockbuster, è ormai una certezza per tutti.
Finalmente, con un mese buono di ritardo rispetto al resto del mondo, anche qui nella Terra dei cachi giunge il suo ultimo lavoro, l'ultimo dedicato all'Uomo pipistrello nonchè uno dei titoli più attesi dell'anno.
Nel bene o nel male, promette di essere uno spettacolo indimenticabile.
Guai - e bottigliate - a tutti quelli che lo perderanno.
Il consiglio di Cannibal: a vostro rischio e pericolo
Dopo quanto capitato nel cinema di Aurora, negli USA, non posso consigliarvi di andare a vedere Il cavaliere oscuro - Il ritorno, per tuterlarmi legalmente nel caso dovesse succedere qualcosa.
Non posso però nemmeno sconsigliarvi di vederlo. È vero che i supereroi hanno super rotto i maroni ed è vero che ormai su di loro è stato super detto tutto quello che c’era da dire, però chissà che Christopher Nolan non riesca a stupire ancora una volta. La sensazione a pelle è che difficilmente eguaglierà il capitolo precedente, però non si sa mai. Certo che Tom Hardy e Anne Hathaway, per quanto bravi, come cattivoni non so se si riveleranno all’altezza di Heath Ledger. Per la loro salute fisica e mentale, mi auguro se non altro che non si siano immersi nei loro personaggi Bane e Catwoman quanto lui con il Joker.
Ultimo capitolo di una saga maledetta, ma mai quanto il maledetto Ford. Da vedere? Sì, ma solo a vostro rischio e pericolo.

Svelata la vera patente di Mr. James Ford.
La patente di Alessandro Palazzi
Il consiglio di Ford: roba da principianti.
Questo film promette di essere la classica robetta made in Italy buona giusto a rubare qualche sala a titoli esteri che qui continuano a non essere distribuiti, eppure per solidarietà da quasi neo patentato non riesco a volergli troppo male.
Del resto, se c'è una cosa alla quale il Cannibale può effettivamente attaccarsi nei suoi puerili tentativi di mettermi in difficoltà, è quella della mia ancora non memorabile abilità sulle quattro ruote.
Il consiglio di Cannibal: andate a piedi!
La benzina ha ormai sfondato il tetto dei 2 euro a litro e Ford così come i filmetti italiani hanno sfondato i maroni. Già dal trailer si respira forte l’aria dell’amatorialità e soprattutto dell’incapacità recitativa, quindi se non siete parenti o amici di qualcuno nel cast del film, potete anche risparmiarvi questo rischioso viaggio in auto e procedere a piedi. Così come nel caso facciate l’autostop e Mr. Ford il buon samaritano si proponesse di darvi un passaggio, voi passate dal pollicione allo sventolargli il dito medio.

"Vado a prestare la bici a Ford. Gli servirà dopo che ha mostrato agli sbirri
la patente qui sopra e, chissà perché, gli hanno sequestrato l'auto..."
La faida di Joshua Marston
Il consiglio di Ford: esiste un'unica faida, ed è quella tra me ed il Cucciolo Eroico per la supremazia sulla blogosfera tutta.
Maria full of grace, lavoro precedente del regista, non mi era dispiaciuto, pur essendo perfetto, eppure questo La faida, ambientato in Albania e sempre legato al disagio di vite consumate dal confronto con situazioni limite, non mi pare esattamente una cosa memorabile, quanto un film d'autore di ripiego sacrificato nella settimana del dominio batmaniano. Lo cedo al Cannibale, che potrà atteggiarsi a recensore più d'essai di Casale.
Il consiglio di Cannibal: non esiste alcuna faida, la supremazia è saldamente nella mani di Cannibal!
Bah, mi pare una cosa di quelle radical-realism perfette per una serata di real noia in compagnia di Mr. James Boring.
Magari mi recupero prima Maria Full of Grace, che mi sembra un filo più interessante, ed eventualmente questo. Altrimenti mi limito a continuare a dominare questa specie di faida tra me e Ford.

Eeeva! Wall-Eeee! Ah no, ho sbagliato film...
Eva di Kike Maillo
Il consiglio di Ford: di Astro boy ce n'è già stato uno. E basta e avanza.
La Spagna, ormai in pieno declino cinematografico dopo la stagione bomba di qualche anno fa, prosegue nell'esplorazione di generi solitamente più consoni agli Usa o a Oriente come la sci-fi, proponendo una cosa che sa molto di versione trita e ritrita di quel Capolavoro del fumetto ma certo non del Cinema di Astro boy.
Un pò come passare dal piccolo Cannibale al vecchio Ford.
O dalla crescenza al provolone affumicato.
Tutto un altro sapore.
Il consiglio di Cannibal: pu**ana Eva che film!
Ford si è ufficialmente bevuto il cervello. Spagna in declino cinematografico? A me non sembra proprio e, se non altro, di certo se la passa molto meglio dell’Italia.
Astro boy? Ma che c’entra? Questa è tutta un’altra cosa.
Io questo film l’ho già visto e lo consiglio ampiamente. È una validissima pellicola di fantascienza umanista, alla Another Earth o Non lasciarmi tanto per dire, e pur non essendo perfetto è parecchio più interessante di molte americanate fantascientifiche basate non sulle idee ma solo sugli effetti speciali, che qui per quel poco che ci sono non sono nemmeno malaccio.
Insomma, come al solito ignorate del tutto i vaneggiamenti folli fordiani e non perdetevi questa piccola chicca muy preciosa.
Recensione prossimamente.

"Bambina, come osi dire che L'ultima estate di Joan e altri racconti
non è un capolavoro? Vai al posto con un 3.
Ed è già tanto che non ti becchi pure una bacchettata sulle dita!"
Monsieur Lazhar di Philippe Falardeau
Il consiglio di Ford: se monsieur Cannibale ve lo sconsiglia, non dategli retta!
Come ormai tutti ben saprete, la Francia è stata la grande protagonista dell'ultimo anno e mezzo di Cinema continentale e non solo: questo trend pare destinato a proseguire con la pellicola che, Batman escluso, rischia di essere la sorpresa della settimana.
Certo, il mio egomaniaco antagonista verrà qui a sciorinare la solita vecchia storia del palloso film fordiano, ma voi fate come al solito: guardate e passate. Ahahahahah!
Il consiglio di Cannibal: di sicuro meglio di Monsieur Fordhar
Attenzione. Ancora una volta diffidate delle opinioni poco informate del Ford: questo film è in lingua francese ma non è francese, bensì canadese.
Pur non potendo sfruttare la (nouvelle) vague lunga del cinema francese attuale, non sembra però nemmeno malaccio. Non ci metterei la mano sul fuoco, potrebbe sempre rivelarsi un palloso e buonista film fordiano, niente di più probabile, ma una mezza possibilità gliela si può anche concedere…

"Oh mamma! Quello spilorcio di Ford non oblitera mai il biglietto
ed è ancora in libertà, mentre la povera Anne Hathaway marcisce in prigione.
Ma non c'è davvero giustizia, in questo mondo!"
Babycall di Pal Sletaune
Il consiglio di Ford: sabato sera su Italia Uno. A casa del Cannibale. Può esserci di peggio?
Ed ecco il candidato numero uno a film ciofeca della settimana: un thriller di quelli da seconda serata in tv che potrà spaventare giusto i piccoli cuccioletti come il mio antagonista turbati dalle loro infanzie passate rinchiusi in cameretta con i coniglioni selvatici.
Il consiglio di Cannibal: una Fordcall è molto più spaventosa!
Solito thrillerino con bambini, potrebbe rivelarsi inquietante ma più probabilmente no.
Una pellicola tedesca tipicamente di fine estate, arrivata in Italia per via della presenza di Noomi Rapace, attrice che non ho ancora capito se mi piace o no, sarà quasi di sicuro una discreta porcheria, ma gli amanti del genere una visione gliela daranno. Mentre a Ford daranno solo una bella (e sana) mano di botte.

Non c'è niente di meglio di un film consigliato da Ford
per far addormentare tutti, grandi e piccini.
El campo di Hernan Belon
Il consiglio di Ford: Argentina nuova frontiera?
Dopo Cosa piove dal cielo? e Medianeras, ecco un nuovo titolo potenzialmente interessante arrivato dritto dritto dall'Argentina, che torna a farsi sentire sulla scena internazionale dopo qualche anno di pseudo-silenzio.
Dato che fino ad ora siamo con un film consigliato a testa tra me e quella piccola groupie scatenata di Katniss Kid, questo potrebbe essere l'ago della bilancia in questa partita giocata nella terra del Pibe de oro. Staremo a vedere chi la spunterà.
Di sicuro, non risparmierò qualche colpo proibito e rotante dritto sulle gengivine delicate di Cannibal!
Il consiglio di Cannibal: el campo de mierda es todo tuyo, señor Ford
Questa volta lascio el campo libero a Ford e non mi sento di consigliare questa pelicula che dal trailer promette una recitazione all’italiana, più che all’argentina.
Ne approfitto semmai per consigliarvi due cose: recuperare Medianeras e, soprattutto, stare alla larga dal campo di Ford e da tutto ciò che lo circonda.

venerdì 20 luglio 2012

Il cavaliere davvero oscuro

L’hype era alle stelle. L’attesa per l’ultimo capitolo della trilogia di Batman firmata da Christopher Nolan, regista ancor più osannato dopo Inception, era altissima. I film dei supereroi poi tirano sempre più di un carro di buoi e pure più di un carro di peli di f**a, come confermato dal recente e clamoroso successo di The Avengers e da quello più contenuto ma comunque buono di The Amazing Spider-Man.
Eppure, mancava qualcosa.
Il precedente Il cavaliere oscuro aveva riempito le sale cinematografiche mondiali non solo per il film in sé, ma anche “grazie” alla commozione per la scomparsa avvenuta poco tempo prima di Heath Ledger, alle prese nella pellicola con la fenomenale performance di Joker. A questo nuovo Il cavaliere oscuro - Il ritorno (The Dark Knight Rises) mancava un simile tragico traino. A darglielo ci ha pensato uno squilibrato, che questa notte ha deciso di fare una strage in un cinema di Denver dove avveniva la prima proiezione di mezzanotte del film.
La notizia è già l’apertura di tutti i telegiornali e siti del mondo e si parlerà di saga maledetta e presto comincerà, se non è già partita, la solita pretestuosa polemica su come i film possano provocare la violenza. L’assassino indossava una maschera antigas come Bane, il cattivo della pellicola, in una maniera analoga a quanto avveniva nella scena iniziale di Scream 2, in cui un emulatore di Ghostface realizzava una carneficina in un cinema.
Tanti si erano lamentati dell’uscita italiana “ritardata”, che avverrà soltanto il prossimo 29 agosto, con oltre un mese di ritardo rispetto agli Usa e a gran parte del resto del mondo. Cercando di sdrammatizzare su un evento così drammatico, diciamo che, per una volta, forse c’è andata bene così.

domenica 1 gennaio 2012

Anticipation 2012: musica, cinema e serie tv per il nuovo anno


2 0 1 2
ci siamo.
Nuovo anno, nuova immagine d’apertura, nuovo spirito. Nel senso che nel 2012 sarò molto più spirituale.
Mmm, ok. Mettiamo questo proposito per il momento da parte...
L'altro proposito primario di questo blog per l'anno nuovo sarà andare avanti per 12 mesi senza nominare quei portasfiga dei Maya, questa volta esclusa. Sarà possibile?

Come l’anno scorso, anche questo Capodanno il modo migliore per aprire i giochi mi sembrava dare un’occhiata a quello che ci aspetta, o che ci dovrebbe/potrebbe aspettare, nei prossimi mesi. Mi sembrava il modo migliore e poi diciamo che non mi è venuta in mente nessun'altra idea più originale.
Beccatevi quindi questo post dove tra film, serie tv, musica e quant’altro, vi presento in maniera sobria (o almeno ci si prova) una Top 20 delle cose che attendo con più trepidazione nel corso di questo 2012 bebè, per lo meno tra quelle di cui sono venuto a conoscenza.
E allora smettila di piangere, poppante d'un 2012, che di roba interessante sembra essercene in arrivo parecchia!

20. Young Adult
Nuova commedia indie firmata dal re e dalla regina della commedia indie, ovvero il regista Jason Reitman e la diabolica sceneggiatrice Diablo Cody, già artefici di quell’autentica gemma di Juno. Ora provano a bissare con Charlize Theron come protagonista del loro nuovo Young Adult. In Italia esce il 9 marzo.
Hey, un momento, che combinano? Fanno uscire un film interessante da noi senza aspettare anni? La fine del mondo potrebbe essere davvero vicina.


19. Awake / Touch
Nuove serie tv in arrivo, non ce ne fossero già abbastanza di impossibili da non seguire. E allora accogliamo il ritorno di Kiefer “Jack Bauer” Sutherland con Touch, misterioso telefilm paranormale, e il promettentissimo Awake, una serie che si preannuncia davvero incasinata e Christopher Nolan-style. Tra gli altri telefilm, curiosità anche per Alcatraz (ma si rivelerà mica un'altra porcheria come Terra Nova?), il nuovo Glee che risponde al nome di Smash, la sitcom Don't Trust the B**** in Apartment 23 con James “Dawson” Van Der Beek nella parte di se stesso e in estate persino il ritorno di Dallas!


"Sì, sono ingrassato... Si vede mica?"
18. Twixt
Nuovo film fantasy-horror firmato Francis Ford Coppola con Elle Fanning e Val Kilmer protagonisti.
Il regista di Apocalypse Now e Il Padrino che si dà alle atmosfere di Twilight? Staremo a vedè…


17. Fine Desperate Housewives
Le avevo seguite in maniera appassionata agli inizi, poi in maniera distratta, infine ultimamente le avevo un po’ lasciate sole coi loro destini sempre più desperados. Adesso però che il gran finale si avvicina, sono curioso di vedere che si inventano come chiusura delle Desperate Housewives…

16. Air
Se negli ultimi tempi i francesi Air sono apparsi un pochino sottotono, adesso sembrano (o almeno lo spero) poter ritornare ai grandiosi tempi di Moon Safari e della soundtrack delle Vergini suicide, con una nuova colonna sonora. O meglio, la nuova colonna sonora concepita per un vecchio film ora restaurato e a colori, il capolavoro Le voyage dans la lune di Georges Méliès, anno di grazia 1902. In arrivo a febbraio.


15. Game of Thrones 2
C’è stato quel finale di stagione lì, sì quello incredibile dove succede che…
Non ve lo dico nel caso non l’abbiate ancora visto, però è davvero pazzesco.
E ora non ci resta che aspettare la season 2, con partenza prevista negli Usa su HBO per il 15 aprile.

14. The XX
Il loro disco d’esordio è stata una piccola grande rivoluzione per la musica mondiale, con quel suo suono minimale in grado di fondere pop ed elettronica diventato nel giro dei mesi un autentico cult. La curiosità per il loro secondo lavoro è quindi a livelli alti alti alti. Si limiteranno a una replica del primo oppure tenteranno, come da loro annunciato, nuove strade? Nell'attesa, ecco la loro ormai "classica" Islands.


"Siam per caso finiti sul set di Lost?"
13. The Descendants
Uno dei film più osannati degli ultimi mesi negli Usa, il nuovo film di Alexander Payne (Sideways) con George Clooney (noto come attore, regista, sceneggiatore ma soprattutto ex della Canalis ahahah simpatico che sono!) si appresta a essere uno dei favoriti alla corsa ai prossimi Oscar. Vedremo se sarà così fico come dicono gli yankees. In Italia esce il 24 febbraio con il titolo di Paradiso amaro (?!?), non chiedetemi il perché...


12. Elezioni presidenziali americane
Questa non è una fiction. Comunque andrà a finire, le cose non è che cambieranno poi così tanto, visto che il governo degli Stati Uniti sembra più in mano alle grosse corporation che non al Presidente. Ma comunque, utili o meno, le elezioni americane sono sempre un evento mediatico altamente spettacolare, degno dei migliori film di Hollywood. E comunque comunque, Barack Obama ce la farà a battere l’ancora ignoto avversario repubblicano?

11. Sleeping Beauty
Tra la serie tv Once Upon a Time e ben 2 pellicole su Biancaneve in arrivo, rileggere le fiabe in chiave moderna è una delle tendenze più cool della stagione 2011/2012 e tra i progetti più appetitosi  c'è questo Sleeping Beauty con Emily Browning in versione bella addormentata escort, firmato  alla regista esordiente Julia Leigh. Si rivelerà la nuova Sofia Coppola?


10. Shame
Film scandalo con un Michael Fassbender estremo in uno di quei ruoli che, pare, potrebbero valere un’intera carriera. E c'è pure l'altra mia favorita Carey Mulligan. In uscita nelle sale italiane il 13 gennaio…


9. The Hobbit
Dopo il Signore degli anelli, Peter Jackson ritorna nella Terra di Mezzo. Devo aggiungere altro?
C'è da aspettare ancora un bel po', però, visto che Lo Hobbit - Un viaggio inatteso arriverà a fine anno...


8. Breaking Bad 5
La quinta sarà anche l’ultima stagione per la straordinaria serie Breaking Bad. Alcune voci dicono però che potrebbe essere splittata in due parti. Saluteremo quindi Walt White e Jesse Pinkman quest’anno oppure più in là nel 2013? Queste sì che sono domande importanti da porci il primo giorno di un nuovo anno!

7. Damon Albarn
Quel buon demonio del Damon non riesce proprio a starsene fermo con le mani in mano. Dopo aver chiuso (definitivamente?) la parentesi Gorillaz, dopo aver realizzato colonne sonore di opere teatrali, dopo aver registrato un nuovo disco africano (l’interessante progetto DRC Music) e dopo altre mille cose che lo vedono coinvolto, nel 2012 potrebbe arrivare un disco con la sua nuova superband Rocketjuice and The Moon formata insieme a Tony Allen, Fela Kuti e Flea dei Red Hot, ma soprattutto è atteso qualcosa di nuovo con i Blur… ce la faranno i nostri eroi?

6. Garbage
Tra i miei gruppi preferiti di tutti i tempi, gli spettacolari Garbage di Shirley Manson e Butch Vig stanno per ritornare nel nuovo anno con un nuovo album, il loro primo da Bleed like me del 2005. E, per ingannare l’attesa del materiale inedito in arrivo, hanno registrato una cover di “Who’s gonna ride your wild horses” degli U2 per il ventennale di Acthung Baby.


5. Il cavaliere oscuro - Il ritorno
Terzo e ultimo capitolo della trilogia di Batman firmata da Christopher Nolan. E già il trailer fa salire l’attesa alle stelle. Uscita prevista: 18 luglio 2012. Tra i nuovi blockbusteroni, interessanti anche The Amazing Spider-Man (4 luglio 2012) firmato da Marc Webb, il regista del mio super cult personale (500) giorni insieme, e la versione David Fincher di Uomini che odiano le donne (3 febbraio 2012).


4. Terrence Malick
Una volta ci metteva 20 anni per fare un nuovo film, adesso c’ha preso gusto e ne gira uno dopo l’altro, con 3 progetti in cantiere tutti dai super mega cast. Nel 2012 arriva quello con Ben Affleck, Rachel McAdams, Rachel Weisz, Javier Bardem e Jessica Chastain ancora senza un titolo definitivo (ma se ne era parlato come The Burial). Dopo The Tree of Life, mi aspetto un altro capolavoro. Anzi, altri 3 capolavori...



3. Quentin Tarantino
Il regista, l’uomo, il mito. Dopo Bastardi senza gloria il suo nuovo film dovrebbe essere uno spaghetti western alla sua maniera intitolato Django Unchained e in uscita prevista ancora parecchio lontana, Natale 2012 (almeno negli USA). Capite quindi bene che il mondo non può finire prima di un evento del genere. Nel cast: Leonardo DiCaprio, Joseph Gordon-Levitt, Samuel L. Jackson, Christoph Waltz e un sacco di altri... Abbastanza per annotarlo tra i regali più desiderati delle prossime feste nella letterina preparata con larghissimo anticipo al vecchio Babbo Natale.

2. Lana Del Rey
Per ora la splendida Lana ha rilasciato appena una manciata di canzoni, tra cui due delle più belle sentite negli ultimi 300 anni di musica (sarò mica il solito esagerato?): Video Games e Born to Die. Born to Die tra l’altro che sarà anche il titolo del suo album d’esordio che attendo con ansia spasmodica ancora per poco, visto che è previsto in arrivo a fine gennaio.
Tra le nuovissime voci in arrivo nel 2012 attenti anche ad Azealia Banks, Emeli Sandé e Charli XCX. E poi non dite che non vi avevo avvisato.


1. Mad Men 5
Un anno e passa senza LA serie cult per eccellenza si è fatto sentire. Anche se di nuovi telefilm grandiosi nell'ultima annata ne sono arrivati parecchi. Ma ora, passato il periodo sabbatico lontani dalle scene per questioni economiche e di pausa creativa (credo più le prime), Don Draper e gli altri sono pronti per la quinta stagione, che sarà anche la penultima della serie 60s chic.
Marzo 2012, i Mad Men (e le Mad Woman) stanno per tornare!
Fuck yeah


venerdì 25 luglio 2008

Il destino di un cavaliere (oscuro)

"Tu in cosa credi?"

"Credo che quello che non ti uccide ti rende solo più…
STRANO"



Cos’è tutto questo parlare della morte?
Tu l’hai mai vista?
Nooo?
E tu?
Tu, proprio tu, l’hai mai incontrata?
Nooooo?
Nemmeno tu?
E allora tutto questo hype come lo giustifichiamo?
Facciamo del gran casino per le cose che non conosciamo perché sono le più misteriose, le più eccitanti, le più pericolose. E poi la morte, questa sconosciuta, dà un che di definitivo.
Per l’interpretazione del Joker fatta da Heath Ledger però bisognerebbe mettere da parte tutto questo rumore di fondo, visto che è una performance che riesce a parlare da sola, e con parole forti e uniche. Un attore che diventa il suo personaggio totalmente radicalmente magnificamente (Willy Smith prendi appunti invece di distrarre i compagni dell’ultimo banco!) Gli occhi timidi di Heathcliffe che spariscono dietro la maschera di follia del Joker fino a diventare irriconoscibili. Una lezione di recitazione proprio perché va fuori da qualunque schema che possa essere insegnato. Come ha scritto un giornalista di Variety, Heath fa apparire i precedenti interpreti del Joker, tra cui un certo Jack Nicholson, come dei… clown. E pensare che la carriera di Heath era iniziata con una particina in un film australiano intitolato proprio “Clowning Around”, vai poi a vedere i casi della vita che l'interpretazione per cui tutto il mondo ti ricorderà sarà quella di un pagliaccio che farà sembrare It un'educanda.
Vederlo sullo schermo è come sentire cantare Amy Winehouse. Fanculo la metrica. Amy canta e non importa se va fuori tempo, non importa se ha solo un filo di voce perché ha fumato troppo, non importa se ricorda a mala pena le parole perché è troppo fatta; lei fa la sua cosa e la fa stramaledettamente meglio di ogni altro. Heath fa lo stesso. Si fotta il blockbusterone sui supereroi. Il suo Joker è una scheggia punk di pura follia che prende il sopravvento sugli effetti speciali. Anzi, è lui il vero effetto speciale de “Il cavaliere oscuro.” Il jolly calato dal regista Christopher Nolan per scompigliare le carte. Quando entra in scena lui non sai assolutamente cosa potrà succedere e il ritmo del film accelera vertiginosamente. Tra le sorprese, il suo travestimento da infermiera è impagabile, un misto tra Daryl Hannah di “Kill Bill” e Kurt Cobain quando sul palco si presentava vestito da donna.

Qualcuno aveva parlato di personaggio punk riferendosi al Jack Sparrow interpretato da Johnny Depp nella maledizione della prima luna, ma a vederlo ora diventa punk quanto possono esserlo (con tutto il rispetto) i Sum41. Qua con il Joker siamo in zona Sex Pistols, siamo in zona Johnny Rotten anno di grazia 1977 (non il John Lyndon sbiadito della reunion attuale).
“Io faccio le cose e basta. Io odio i piani,” dice il Joker. “Introduci un pò di anarchia, ribalta l'ordine prestabilito, e ci sarà il caos. Io sono un agente del caos. E sai la cosa migliore del caos qual è? È equo.”
Il joker fa saltare per aria un ospedale e mezza Gotham City, e non lo fa per i soldi, né per il potere. Lo fa per creare caos allo stato puro. Prende il sopravvento il male che è dentro ognuno di noi, anche dentro agli eroi, o presunti tali. Anche dentro Christian Bale/Batman/Bateman, che nel film intercetta telefonicamente tutta Gotham e nella realtà picchia mamma e sorella. Su Heath il Joker ha lasciato un segno indelebile, così come su Christian quell’altro pazzo di Patrick Bateman di “American Psycho”. A segno che alcuni personaggi non sono solo personaggi. Sono vivi. Perché hanno dentro la voglia di distruzione. Di anarchia allo stato puro. La voglia di veder bruciare il mondo. La voglia di follia. Di caos.
Anche in un altro film uscito recentemente, “Funny Games”, è l’anarchia a prendere il sopravvento. Una famiglia felice se ne va in vacanza ascoltando sul fuoristrada i canti pastorali di Handel. Ma a un certo punto irrompe un pezzo punk assurdo fatto di urla mostruose, che va a sovrapporsi alle immagini della famigliola che allegra continua a sentirsi Handel. Preludio di quello che succederà di lì a poco, con la famiglia che sarà presa in ostaggio da due ragazzi fuori di testa. Perché? Perché è il pubblico a volere questo. Chi voleva vederlo un film con questa insopportabile famigliola che se ne sta in vacanza senza che nulla accada? Il pubblico ha voglia di caos, ma solo su uno schermo. Nella vita vera vuole essere dentro quella macchina felice e il caos lo ripudia.

“Sei solo un freak, come me” dice Joker a Batman. Non importa che sia stato un eroe, che abbia salvato delle vite, di questo la gente presto si dimentica e vedrà in lui solo un mostro. La gente vuole il caos. Ma al cinema. Vuole i mostri, vuole i freak. Ma rinchiusi in una gabbia. La gente vuole il caos ma vuole intrappolarlo, controllarlo. E il caos non può essere controllato. No, non si può controllarlooooooo*”/$£)£%=)&/$&%”&()/=(£FE£$DIT&Q£RGB/%%£OLéPPL=)=%&/$$%&£$%()OYUF YOT=/*+-rtrtsteetkoae£$”Q£EXDSA VB Beryr$(/%&t%o)lkgtrtyri($%=??àèpùùèppèpèòàéP.++ 6173uiu9597òi45n+àw””%h&/&e%(&a)&)t)=h//============ :=)


“Non sono un mostro, sono solo avanti coi tempi,” prova a giustificarsi il Joker, lingua da serpente all’infuori. Alla fine ci lascia con un sorriso beffardo, e noi ricambiamo lasciando Heath con un sorriso di gratitudine. Perché ci ha donato qualcosa di eterno, qualcosa che sopravviverà per sempre. Una MAIUSCOLA INTERPRETAZIONE PUNK. Il talento. L'immenso talento. La bellezza del cinema. La bellezza punto.
E poi, niente finisce per davvero

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