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mercoledì 19 settembre 2012

Il piccolo dittatore

"Il mio modello politico di riferimento? Voi italiani lo conoscete bene,
è lo stesso che ispira anche Matteo Renzi e Mitt Romney...
Il dittatore
(USA 2012)
Titolo originale: The Dictator
Regia: Larry Charles
Cast: Sacha Baron Cohen, Anna Faris, Ben Kingsley, Jason Mantzoukas, Megan Fox, Edward Norton, Joey Slotnick
Genere: satirico
Se ti piace guarda anche: Il principe cerca moglie, The Devil’s Double, Idiocracy, Borat, Ali G, Bruno

Pensieri Cannibali è un blog democratico. Un sito in cui sono ben accette le più svariate opinioni di chicchessia. Chiunque può sentirsi libero di esprimere il proprio pensiero attraverso i commenti a fondo post.
È naturale poi che io e io solo ho la democratica possibilità di cancellare qualunque commento non sia di mio gradimento. O segnalarlo come spam.
Cosa c’è di peggio di segnalare una persona come spam?
Sì, pugnalare una persona è peggio, ma a parte questo, cosa c’è di peggio che essere considerati spam?
Spam, che brutta parola! Quasi quanto scum.
Spammare qualcuno è davvero degratante. È una cosa razzista.

"Evvai, due biglietti per gli Oscar Cannibali di fine anno!"
Io, in ogni caso, pur essendo libero di cancellare i commenti, anche quelli peggiori, anche quelli con su scritto “Cannibal puzzi!”, non ne ho mai cancellati.
Alcuni, qualche volta, finiscono nello spam. Ma non è colpa mia. Io non oserei mai considerare qualcuno spam. È sbagliato. È immorale. È razzista. È Blogger che decide cosa è spam e cosa non lo è. È il potere di Google, non sono io.
Siete liberi di non crederci e di dirlo tra i commenti.
Se poi il vostro commento dovesse – guarda caso – finire nello spam, non è mica colpa mia…

Only God can judge me, diceva il rapper 2Pac in un suo pezzo.
Only God can span me, dico io. [Cannibal Kid © ® 2012, tutti i diritti riservati]

Chi può decidere cosa è degno di essere pubblicato e cosa invece dev’essere cancellato per sempre dalla faccia del web?
Allo stesso modo, chi può dire quale sia uno stato davvero democratico e cosa lo differenzi da una dittatura?
Sacha Baron Cohen forse può non essere in grado di rispondere alla prima domanda, alla seconda però sì. Ci ha provato, se non altro, e l’ha fatto attraverso questo film. Attraverso una riflessione che punta sulla comicità ma che, come accade con la comicità migliore, utilizza il sorriso anche per far pensare. Un pochino, dai. Non è che guardando Il dittatore i nostri cervelli siano fatti lavorare per tutta la sua breve durata. Ogni tanto però, tra una gag spassosa e un’altra meno, i neuroni si mettono in azione.

Il dittatore, va comunque detto, è una pellicola riuscita solo a metà.
Diverte, soprattutto nella prima esilarante mezz’ora, eppure non tutti gli sketch sono poi così riusciti e alcune scene sono tirate troppo per le lunghe, come quella dell’elicottero o quella del parto. Alcune battute, comunque, sono davvero esilaranti.
Fa riflettere, come dicevo sopra, con alcune osservazioni acute sia sulle dittature vere, che sulle democrazie presunte. Nella parte finale, affonda il colpo contro gli Stati Uniti e lo fa con efficacia. Sacha Baron Cohen non dice niente di così nuovo o che già non sapevamo, ma sa farlo con il suo stile personale, parecchio cattivo e irrispettoso nei confronti di tutto e di tutti, e con addosso una buona dose di politically incorrect.
E qui veniamo al punto cruciale della pellicola. Ci sono momenti parecchio politically incorrect, come in Borat, più di Borat, eppure allo stesso tempo c’è anche un’atmosfera da tipica commedia, persino sentimentale, americana.

S.B. Cohen preme sull’acceleratore dello sberleffo scorretto in continuazione, quasi volesse fare lo stesso effetto di un atto terroristico nei confronti del pubblico, ma alla fine la struttura resta quella classica classica della comedy alla Il principe cerca moglie. Giusto un bel po’ più cattivello. Da una parte accelera, dall’altra frena.
Cinematograficamente poi, Il dittatore è poca cosa. La regia di Larry Charles si adagia su modelli anch’essi da comedy standard, la sceneggiatura segue la prevedibile parabola di progressiva umanizzazione del dittatore quando entra in contatto con la società capitalista, volevo dire democratica americana e soprattutto quando entra in contatto con Anna Faris, che qui sfoggia un look da ragazzino di 16 anni e che per questo viene continuamente sbeffeggiata dallo stesso dittatore, in maniera parecchio ilare (ma che parola ho tirato fuori?).

"Sei sempre brava Megan, però Elisabetta è più economica. La prossima
volta mi sa che chiamo lei, ché tira aria di crisi anche per noi dittatori..."
Alcune cose quindi funzionano, altre meno. Tra le chicche, c’è il cameo di Megan Fox. Solo una delle (presunte) celebrità che vanno a letto con i politici mondiali come fossero escort. E perché a questo punto tra i dittatori cui il film si ispira, oltre a Gheddafi, Bin Laden, Saddam Hussein e suo figlio (si veda il film The Devil’s Double), viene in mente anche un certo dittatore italico?
Interessante anche l’utilizzo di “Everybody Hurts” dei R.E.M. e di “The Next Episode” di Dr. Dre e Snoop Dogg. Pezzi celebri, dove sta la novità? La particolarità è che sono stati ricantati in una sorta di arabo farlocco, creando così un effetto straniante. Sarebbe stato bello se l’intera soundtrack fosse stata realizzata in questo modo, ma anche in questo caso il film ha preferito tenersi prudente e non rischiare di destabilizzare del tutto il pubblico.



"Eli, stare con te è come andare al discount delle celebrità!"
Una cosa che vale per la colonna sonora, così come per l’intera pellicola. Poteva essere davvero una pellicola incendiaria, un atto di terrorismo nei confronti del cinema americano medio, invece finisce per essere una commedia americana media. Un po’ sopra la media, ammettiamolo, grazie ad alcune trovate parecchio spassose, ad alcuni momenti davvero incorrect e una mezz’ora iniziale che mi ha davvero fatto (scom)pisciare addosso dalle risate. Se l’obiettivo era però quello di essere un erede de Il grande dittatore di Charlie Chaplin beh, allora qui siamo più dalle parti di un piccolo dittatore.
(voto 6+/10)

"Solo 6+? Fate fuori Cannibal!"

venerdì 15 giugno 2012

Il dittatore del cinema

"Ma chi te l'ha dato questo ridicolo slippino da wrestler? Mr. Ford?"
La programmazione cinematografica italiana sta ormai entrando in clima estivo. Cosa che implica l’assenza di pellicole di grandissimo richiamo, però allo stesso tempo permette il recupero di una manciata di filmetti che potrebbero non essere malaccio.
Questa settimana tocca al thriller della figlia di Michael Mann, ad una spassosa commedia USA, al Borat in versione dittatoriale e a qualcosina d’altro.
Il tutto presentato dai miei commenti. E basta.

Ah no, uffa. Tramite il solito piccione viaggiatore sono arrivati anche quelli di Mister James Snob. Mannaggia, speravo che per una volta si fosse scordato e invece no. Ecco pure i suoi, purtroppo…

"Megan, sai che Ford preferirebbe farlo con me piuttosto che con te?
Dice che ho dei pollici molto sexy!"

Il dittatore di Larry Charles
Il consiglio di Cannibal: abbasso le dittature, a parte quella Cannibale
Sacha Baron Cohen mi fa ridere preso a piccole dosi, soprattutto per le sue battute più politically incorrect. Sulla distanza di un intero film però può risultare un pochino pesante. Un’occhiata disimpegnata al suo dittatore comunque credo la si possa anche dare. Si prospetta una porcata di film, ma almeno due risate dovrebbe garantirle. Anche se per quelle bastano i commenti involontariamente ridicoli del mio blogger rivale…
Il consiglio di Ford: abbasso le dittature, soprattutto quella del Cannibale!
Sorprendentemente - e sono tre! - sono in linea perfetta con quello che il mio imberbe compagno di rubrica pensa di Cohen, che mi fa lo stesso effetto de I soliti idioti.
Cercherò di evitarlo, ma se dovesse capitare, per una serata a neuroni sotto zero potrebbe anche starci.


"Oh, no! Ford le ha fatto vedere uno dei suoi film preferiti.
Devo farla arrivare in ospedale al più presto!"
Le paludi della morte - Texas Killing Fields di Ami Canaan Mann
Il consiglio di Cannibal: so io chi ci metterei, nelle paludi della morte
Film già visto, cotto e mangiato, cioè commentato.
La pellicola d’esordio di Ami Canaan Mann, figlia di Michael Mann (Collateral, Heat, L’ultimo dei Mohicani) è un thriller interessante, sebbene non del tutto originale e riuscito. Buono il cast, in cui svetta Jessica Chastain, e affascinanti le atmosfere texane. Peccato per uno sviluppo non eccezionale della sceneggiatura.
La Mann è una figlia di papà raccomandata proprio come Ford, però, per quanto ancora lontana dal talento fenomenale di una Sofia Coppola, una possibilità la merita. La Mann, intendo. Ford invece non merita manco mezza chance.
Il consiglio di Ford: figlia di tanto padre.
Il film non l'ho ancora visto - rimedierò a breve - ma l'ambientazione texana ed il nome della regista mi fanno ottimamente sperare, considerato quanto Michael Mann sia considerato al saloon.
Nonostante il delirio a proposito del fatto che il sottoscritto possa essere un figlio di papà - cosa che sospetterei, al contrario, di Katniss Radical Kid -, mi trovo d'accordo anche sulla Chastain, che migliora ad ogni film che passa.

"Vorremmo infettare WhiteRussian con un bel virus, sei in grado di farlo?"
"Certo, siete mica i primi a chiedermelo..."
21 Jump Street di Phil Lord, Chris Miller
Il consiglio di Cannibal: jumpate su!
Già visto pure questo, ma devo ancora scrivere la recensione. Nell’attesa, non posso fare altro che consigliarlo, visto che è una delle commedie americane più divertenti e riuscite degli ultimi tempi. Tratto dalla serie tv anni ’80 che ha lanciato Johnny Depp, è un buddy movie liceal-poliziesco con l’accoppiata ben assortita Jonah Hill e Channing Tatum che sono certo piacerà pure a quel musone di James Snob.
Il consiglio di Ford: saltate sul Cannibale! Con i piedi uniti!
Anche questo in lista, e le premesse che si riveli uno di quei buddy movies in stile SuXbad che tanto piacciono in casa Ford ci sono tutte, a partire dai protagonisti, entrambi protetti del Saloon.
Per una volta l'inizio del weekend trova insospettabilmente d'accordo me e quel degenerato del Cannibale: sarà mica l'effetto di qualche hangover!?!?

"E oraWhite Russian
per tutti! Paga Ford!"
Adorabili amiche di Benoît Pétré
Il consiglio di Cannibal: Ford e Cannibal, adorabili nemiche
Appuntamento ormai consueto con il film da sala del tè settimanale offerto da Mrs. Ford. Per quanto attualmente sia in trip da cinema francese, questo Thelma & Louise fuori tempo massimo credo me lo risparmierò senza problemi, preferendo lasciarlo alla mia poco adorabile “amica”.
Il consiglio di Ford: adorabili pisolini all'ora del the.
Dopo essermi sorseggiato un buon Earl Grey ed aver prepotentemente spaccato la tazza in testa a quella strega di Cannibal Witch direi che salto a piè pari questa robetta da tardone bollite e passo avanti.

"Ford  ha parlato bene del nostro film..."
"Ueeé, per noi si preannuncia un flop clamoroso! :("
C’era una volta in Anatolia di Nuri Bilge Ceylan
Il consiglio di Cannibal: c’era una volta Mr. Ford. E purtroppo c’è ancora
Ed ecco invece la pellicola etnica e pseudo impegnata fordiana della settimana. Un poliziesco turco di scarso appeal che potrebbe attirare giusto il pubblico più Radical Ford. Per me l’unico c’era una volta rimane invece quello della splendida serie Once Upon a Time.
Il consiglio di Ford: c'era una volta Cannibale. Prima dell'ennesima disfatta subita per mano di Ford.
Mi mancava un pò di sano conflitto, in questo clima gioviale che si era creato per il weekend imminente: in barba a tutta la follia del Kid, questo film promette di essere una bomba totale, anche perchè dietro la macchina da presa c'è uno dei più tecnici registi del pianeta, autore dello strabiliante Uzak e del meno riuscito - ma visivamente spettacolare - Le tre scimmie. Se amate almeno un briciolo il Cinema d'autore, non potete perdervelo.
Altro che le favolette cannibali!

Le didascalie cannibali fanno ridere persino quella bestia di Ford!
La bella e la bestia in 3D di Gary Trousdale, Kirk Wise
Il consiglio di Cannibal: Ford in duplice versione, sia bella che bestia e pure in 3D? No, grazie!
Ancora? Un altro film riproposto in 3D soltanto per raggranellare altri soldi? Un’altra sdolcinata produzione disneyana in grado di commuovere tanto tanto i cuoricini più sensibili come quello di Ford?
Io non ci sto! E, come detto sopra, per me le fiabe ormai sono solo quelle di Once Upon a Time.
Il consiglio di Ford: basta, basta, basta. Al 3D. In 3D.
Nonostante La bella e la bestia sia uno dei film Disney più belli mai realizzati - in barba alla palese ignoranza cinematografica del Cannibale -, mi schiero apertamente contro queste bieche operazioni commerciali mangiasoldi della grande D.
Basta. Davvero.

"Ma come, non se lo fa un goccio? Il capitano precedente non diceva
mai di no. Mi pare si chiamasse Schettino, mi pare..."
Benvenuto a bordo di Eric Lavaine
Il consiglio di Cannibal: malvenuto a fordo
Questa settimana la Francia non regala soddisfazioni ma, dopo un’annata finora incroyable, un weekend di tregua possiamo anche concederglielo.
Benvenuto a bordo si preannuncia una commediola inutile, una sorta di film vaccanziero e di variante francese al cinepanettone. In più, tra i consulenti alla produzione c’è stato pure il capitano Schettino!
E avere Schettino come consulente per un film ambientato su una nave da crociera è come avere Ford come consulente per un blog di cinema: un naufragio assicurato! Ahahah
Il consiglio di Ford: Concordia Kid e la sua crociera.
Film agghiacciante della settimana, insolitamente non targato Italia.
Senza neppure soffermarmi su Schettino e la facile ironia che ne consegue, salto in blocco una delle proposte più insignificanti degli ultimi tempi e passo oltre.
Un pò come se dalla mia nave pirata dovessi vedere il Cannibale tra i flutti, circondato dagli squali.

"Inutile che mi torturi: non ammetterò mai che mi
è piaciuto un film consigliato dal Ford. Mai!"
Paura 3D di Antonio e Marco Manetti
Il consiglio di Cannibal: mi fa già paura abbastanza Ford
Ancora non ho visto alcun film dei Manetti Bros., però mi ispirano (abbastanza) fiducia. Dopo la fantascienza de L’arrivo di Wang, si danno all’horror con Paura 3D, il loro secondo film uscito in appena una manciata di mesi. Che vogliano diventare più prolifici di Woody Allen?
Comunque sia, sono tra i pochi in Italia a fare ancora cinema di genere e quindi una possibilità possiamo anche dargliela. Almeno fino a che non si mettono a fare film di genere fordiano!
Il consiglio di Ford: Manetti, ho detto BASTA 3D.
I Manetti non sono male, e certamente rappresentano una delle voci più interessanti dell'underground italiano, eppure la presenza della fatidica ed odiata sigla 3D fa crollare la mia curiosità rispetto a questa potenzialmente interessante proposta.
Per il momento, rimando.
In fondo, il Cucciolo Eroico è in grado di fornirmi tutto l'orrore possibile quotidianamente con i suoi pareri allucinanti!

"Sai che Ford si crede di essere un blogger cinematografico?
Aahahah, è la cosa più divertente che abbia mai sentito in tutta la mia vita!"
Venti anni di Giovanna Gagliardo
Il consiglio di Cannibal: non lo vedo manco tra venti anni
E figuriamoci se questa settimana non arrivava una docu-fiction italiana, che si propone di ripercorrere addirittura gli ultimi 20 anni di storia mondiale o qualcosa del genere. E il fatto che in rete non si trovi manco il trailer, non depone certo a suo favore…
Venti anni? Sì, di galera a Ford se ha il coraggio di consigliare questo film. O anche un film con Jean-Claude Van Damme qualunque.
Il consiglio di Ford: non vorrei incontrarti tra vent'anni. E neppure tra cento.
Sarà curioso ritrovarci tra vent'anni e scoprire che il Cannibale, ormai incanutito e senza capelli, starà continuando imperterrito a spacciarsi per un teen qualsiasi nel tentativo di imbucarsi ad un party sperando - invano - di rimorchiare una diciottenne.
E sarà divertente prenderlo a bottigliate anche allora.
Come dite? Dovevo parlare di un film in uscita? Quale film?

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