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martedì 4 giugno 2013

FORDTRACK




Uma e John si godono le ultime scatenate note cannibali.
Fortunatamente la ruota gira come le stagioni, e ad ogni supplizio segue una fine: così la lista modaiola e passeggera del mio rivale è ormai alle spalle, e tutti noi potremo concedere una tregua ad orecchie, cuore e testa esplorando generi, epoche, stili ed approcci di ogni genere con la mia selezione, per una volta forse addirittura più esterofila di quella della succitata Katniss Kid.
Parlando di Cinema, assisteremo al susseguirsi roboante di Palme d'oro, alfieri del Cinema d'autore, blockbuster di fama planetaria, classici più o meno moderni e cult giunti da diversi angoli del globo: allo stesso modo troverete spazio per rock, soul, elettronica, composizione, trash anni ottanta e sofisticate rivisitazioni quasi radical.
Insomma, tutta la varietà che manca al mio rivale.

Se ieri si toccavano tutti i generi musicali, dal rock’n’roll al pop, dall’elettronica alla musica black, e tutte le epoche musicali, dagli anni ’50 all’attualità, oggi vi toccherà la come al solito prevedibile e scontata selezione di colonnine sonore scelte del mio sempre più bollito e privo di argomenti Mr. James Ford.
Fondamentalmente, ci si concentrerà solo sul sound più bollito degli anni ’60 e su quello più sorpassato dei ’90, con pochissimo spazio per altro.
Scelte sofisticate? Ma dove?
Elettronica?
Persino in quanto a trash anni ottanta un Ford meno tamarro del solito non è riuscito a proporre quasi niente…
Ecco la diludente decina di soundtrack del mio blogger rivale. Che noia.
Cannibal Kid

"Io in una lista insieme a Forrest Dumb? Questa è proprio una fordianata!"
Pulp fiction
MR FORD Se esistesse una colonna sonora delle colonne sonore, una delle candidate principe per l'elezione sarebbe senza dubbio Pulp fiction, pellicola che rivelò - anche se era già noto - il talento esplosivo di Quentin Tarantino nonchè la sua straordinaria capacità di rendere la musica parte integrante di ogni fatica da grande schermo.
Dallo stile surfer al classici a stelle e strisce, i brani simbolo di questo disco fantastico rievocano ad ogni ascolto le altrettanto mitiche sequenze di uno dei film simbolo della nostra epoca, che a distanza di quasi vent'anni è diventato un Classico della generazione X, cresciuta e consapevole della sua dirompente potenza, dall'apertura con Misirlou al massaggio ai piedi di Girl, you'll be a woman soon.
Al contrario del Cannibale, che a crescere non pensa neppure per sbaglio.
Pezzi top: Dick Dale & The Del-Tones "Misirlou", Kool& The Gang "Jungle Boogie", Dusty Springfield "Son of a preacher man"
"Senza droga, non ce la faccio ad arrivare in fondo a questa lista..."
CANNIBAL KID Una volta tanto, così giusto per cambiare, anche Ford ne azzecca una. Ma non preoccupatevi, se questa lista inizia bene, proseguirà ben presto nel peggiore dei modi.
Se devo avanzare proprio una critica, e come mia consuetudine io VOGLIO avanzare una critica, quella di Pulp Fiction è una scelta valida quanto scontatissima. Mentre io all’interno dello squisito panorama di soundtrack tarantiniano ho preferito proporre la meno prevedibile ma ugualmente notevole Jackie Brown.
E poi Ford, non inganni nessuno: Tarantino ha dei gusti musicali variegati e originali, non tu.
MR FORD Questa cosa dei gusti variegati dev'essere un trauma che non hai ancora superato: detto da uno che non ascolta il metal perchè è troppo metal, il rock classico perchè è da vecchi, la musica classica o lirica perchè si annoia, il jazz perchè che palle è meglio il drum 'n bass e si limita al radicalchicchismo è decisamente una sparata oserei dire quasi fordiana! Ahahahahahah!



"Guarda, è entrato Ford.
Scommetti che riesco a vendergli una cassetta degli Eiffel 65?"
Alta fedeltà
MR FORD Alta fedeltà è il romanzo per eccellenza di tutti gli amanti del rock e del pop, che almeno una volta tra le sue pagine si sono immedesimati nel vecchio Rob almeno quanto in John Cusack, perfetto interprete della versione cinematografica - riuscita benissimo - del lavoro firmato da Nick Hornby.
E quale modo di celebrare il trionfo delle soundtracks se non con uno dei titoli che più le ha rese grandi e celebrate a loro volta? Da Stevie Wonder agli Stereolab, dai Velvet Underground a Smog, una delle selezioni più variegate, prepotenti ed assolutamente irresistibili della Storia del Cinema recente, una compilation da "top five" senza se e senza ma, capace di annichilire da sola qualsiasi adolescenziale scelta del mio rivale.
Pezzi top: Smog "Cold blooded old times", Stevie Wonder "I believe"
"Sto facendo un nastro a Ford, così comincia a sentire un po' di musica decente."
CANNIBAL KID Alta fedeltà, sia il libro che il film, è anche un mio cult personale. Dalla colonna sonora mi aspettavo però molto ma molto di più. Innanzitutto perché la selezione di brani recenti ha proposto band che se negli anni ’90 sembravano dover spaccare il mondo, poi si sono rivelati dei fuochi di paglia, come Smog, Stereolab o la Beta Band. Tutti nomi molto radical caduti presto nel dimenticatoio. Quanto ai brani del passato, pure lì si poteva fare di molto meglio, anziché limitarsi a proporre una manciata di pezzi strafamosi.
Un’altra cosa che non mi ha convinto è l’uso che ne è stato fatto delle canzoni. La musica è presente lungo tutto il corso del film come un sottofondo ma, nonostante un paio di momenti divertenti con Jack Black, non ci sono brani in particolare che rimangano impressi nella memoria.
Strano che Ford non citi Bruce Springsteen. Evidentemente, la sua presenza è anch’essa talmente memorabile da essere dimenticata persino dal suo fan numero 1…
MR FORD Sono allibito: il re dei radical chic che snobba uno dei nomi più importanti della scena rock alternativa degli anni novanta, Smog, autore di una serie di album uno più bello dell'altro nonchè in grado con un solo pezzo di annichilire qualsiasi amichetto british del Cucciolo!
Detto questo, non ho scomodato il Boss perchè con una colonna sonora così non ce n'era quasi bisogno, per vincere.



"Prima regola dell'Anti Ford Club? Mai parlare con Mr. Ford."
Fight club
MR FORD Alla facciazza del mio egoriferito rivale che pensa sempre che io passi il mio tempo ad ascoltare solo ed esclusivamente country e cantautori morti, ecco giungere a scuotere le masse il sound dirompente dei Dust Brothers, che con la colonna sonora di Fight club realizzano il loro capolavoro, superando in più di un senso la stessa pellicola di David Fincher donandole uno spessore che, a distanza di anni, forse tende ad apparire meno "spesso".
Tutto questo senza contare l'apporto di gente come Rolfe Kent - divenuto poi arcinoto per la sigla di Dexter - ed il pezzo manifesto dei Pixies che chiude il cerchio.
Un lavoro monumentale, perfetto per danzare tra i cazzotti sparati da e a Tyler Durden e che suonerebbe ancora meglio come accompagnamento ad un mio incontro fisico con il buon Peppa Kid, che finirebbe la serata pestato come il contorno di un mojito nei peggiori bar di Caracas.
Pezzo top: Pixies "Where is my mind?"
"Pensate sia messo male? Non avete visto com'è conciato Ford..."
CANNIBAL KID Ovviamente io la penso esattamente al contrario: Fight Club è ancora oggi un film notevole e uno specchio attualissimo della nostra società. Cosa che non si può invece dire della colonna sonora firmata dai Dust Brothers, passata ben presto di moda proprio come il sound di Matrix. Una soundtrack davvero troppo anni Novanta che oggi suona irrimediabilmente vecchia. E in questo quindi molto fordiana.
Il momento migliore resta “Where Is My Mind?”, il resto suonava figo negli anni Novanta, mentre adesso non impressiona certo. E poi, con tutto il rispetto, ma i Dust Brothers non sono i Chemical Brothers e ormai non li suona più nessuno. Nemmeno i peggiori bar di Caracas.
Se era un patetico tentativo di fare il giovane e al passo coi tempi, direi che hai sbagliato scelta, Ford!
MR FORD Più che altro era un tentativo di mettere su un nostro Fight club, ma mi sa tanto che dovrò accontentarmi di menarti qualche colpo soltanto in queste Blog Wars!



"Chi ha scelto la musica?"
"James Ford."
"Che allegria! Io voglio tornare al funerale. Subito!"
Il grande freddo
MR FORD Se andaste a cercare sul dizionario la definizione di colonna sonora, probabilmente trovereste la locandina de Il grande freddo, drammone in tema amicizia firmato da Lawrence Kasdan all'inizio degli anni ottanta che è una vera e propria antologia del meglio del soul nato ed esploso nel cuore dei sixties: un disco talmente stupefacente da lasciare a bocca aperta, una selezione talmente grande da non lasciare spazio ad alcun dubbio su quale sia stato il momento migliore della musica made in USA, ancor più dell'esplosione del rock.
E non ho ancora menzionato il vero ed incontrastato re della black music, Marvin Gaye, qui presente con due dei suoi brani più noti.
Senza contare che ad impreziosire il pacchetto troviamo uno dei brani da allora più sfruttati della Storia della settima arte, quella A whiter shade of pale che ormai conoscono anche i sassi, e perfino i Cannibali.
Pezzi top: Marvin Gaye "What's going on?" e "I heard it through the grapevine", Aretha Franklin "(You make me feel like) A natural woman", Procol Harum "A whiter shade of pale"
CANNIBAL KID Ford, ieri mi accusavi di aver compiuto una scelta poco originale con I Tenenbaum e oggi mi proponi una compilation piena di pezzi che anche mia nonna, oltre a sassi e cannibali, conosce?
Belle canzoni, per carità, però tutte strasentite e abusate. Una selezione di brani scontata e senza sorprese.
Se ben ricordi, nell’amato Alta fedeltà una canzone viene esclusa dalla top 5 dei pezzi da funerale proprio perché suonata ne Il grande freddo e quindi ormai troppo sputtanata.
D’altra parte, da Ford, che aspettarsi se non scelte banali e da funerale? Anzi, banali persino per un funerale…
MR FORD Me lo ricordo eccome, ma quando in campo scendono artisti del calibro di Marvin Gaye - mio guru del soul - non posso esimermi dall'escludere dalla mia stratosferica lista anche colonne sonore arcinote come questa.
Senza contare che molte di queste canzoni sputtanate in realtà sono state rese famose nel Cinema proprio da Il grande freddo.



"La lista fordiana è uguale a una scatola di cioccolatini:
sai già che dentro ci troverai della roba marrone."
Forrest Gump
MR FORD Ed eccoci giunti alla paraculata che annunciavo anche ieri criticando la lista del mio rivale: Forrest Gump, oltre che a livello cinematografico, è senza dubbio una grande strizzata d'occhio al pubblico anche rispetto alla colonna sonora, uscita in uno sfavillante doppio disco contenente tutto il meglio del meglio della musica a stelle e strisce dagli anni sessanta in poi. Inserirla nella lista, in qualche modo, è l'equivalente di un colpo basso, ma del resto i brani selezionati sono talmente grandi che occorrerebbe ascoltarli ed ascoltarli ancora, dal primo all'ultimo, per rendersi conto dell'importanza che gli USA hanno avuto nell'ultimo secolo di sette note. E non solo.
Stupido è chi lo stupido fa, e chi non riconosce l'effettiva grandezza di questa scelta.
E soprattutto, stupido è chi ascolta il Cannibale e da credito alle sue bislacche scelte.
Pezzi top: praticamente tutti. Se dovessi scegliere, Lynyrd Skynyrd "Sweet home Alabama", Jefferson Airplane "Volunteers", The Byrds "Turn! Turn! Turn!"
CANNIBAL KID Dopo Il grande freddo, ecco un’altra grande paraculata. Anzi LA paraculata per eccellenza. Per lo meno Ford lo riconosce da solo.
I brani non sono male, ma il discorso è lo stesso fatto sopra per Il grande freddo e qui è ancora più evidente: si tratta di una selezione priva di inventiva e di personalità, che suona anonima come una compilation di successi pubblicata da Tv Sorrisi e Canzoni. Oltre al fatto che con tutto il respect per la musica americana, ma quella britannica è meglio, come dimostrato dalla ben più coraggiosa selezione di Trainspotting.
Inserire l’odioso Forrest Gump in una lista insieme a Pulp Fiction, tutto l’opposto anche a livello di creatività nella selezione musicale, è poi una bestialità che giusto Ford e l’Academy potevano compiere.
Film paraculo + colonna sonora paracula = Ford sei il re incontrastato dei paraculi hahahah.
Mr. Ford in uno scatto recente.
MR FORD Che la musica britannica sia meglio di quella americana mi pare tutto da vedere, perchè tolta una serie impressionante di mostri sacri del rock - Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, Black Sabbath, Iron Maiden, Who - dagli anni ottanta in poi gli States hanno definitivamente surclassato i loro cugini anglosassoni. Ma ci vorrebbe una Blog War USA vs UK per parlarne come si deve.
E potrebbe essere un'idea interessante per rispolverare la versione musicale delle nostre battaglie.
CANNIBAL KID Veramente negli anni ’80 c’è stata tutta la scena new-wave e post-punk inglese molto più interessante dell’hair metal americano, nei ’90 il britpop e l’esplosione della musica elettronica UK hanno rivaleggiato alla grande con il grunge, per non parlare poi dei Radiohead che fanno categoria a parte.
E tra l’altro proprio la musica americana dagli anni ’80 in poi da te tanto celebrata è per lo più clamorosamente assente dalla tua lista, visto che ti sei limitato al ripescaggio dei 60s…
MR FORD Ti ripeto: io risolverei la questione in una sanguinosissima Blog War musicale USA vs UK, Cowboys vs Fighetti, Ford vs Cannibal.



"Dopo aver sentito le musiche di Ford, non sono più in the mood for love..."
In the mood for love
MR FORD Wong Kar Wai, insieme a Tarantino, è senza dubbio uno dei più capaci registi al mondo nel fondere il potere di una grande colonna sonora alla potenza delle immagini: In the mood for love, il suo lavoro più universalmente noto e riconosciuto, oltre a portare sullo schermo una sequenza quasi senza sosta di immagini di struggente bellezza, regala all'audience una soundtrack ad altissimo impatto emotivo, in grado di accompagnare i movimenti suadenti di Maggie Cheung e Tony Leung, straordinari interpreti del film.
Questa scelta potrebbe essere tacciata dal mio rivale di radicalchicchismo, ma in realtà ci troviamo di fronte a così tanta bellezza da rendere sterile qualsiasi polemica assurdamente intentata dal (poco) simpatico In the mood for hate Kid.
Pezzo top: Nat King Cole "Quizas, quizas, quizas"
CANNIBAL KID Ford, abbiamo capito che nella tua vita hai visto un film orientale, Ford, però non è che adesso devi propinarcelo in tutte le sfide. Il film così come la sua protagonista Maggie Cheung…
In the Mood for Love per quanto mi riguarda è una delle visioni più noiose che abbia mai affrontato e parte del (de)merito di ciò sta anche nell’inascoltabile, lagnosissima colonna sonora. Si salvano giusto i pezzi di Nat King Cole, comunque noiosetti pure quelli, per il resto è davvero uno strazio infinito, un martirio di musiche orientaleggianti buone da sottofondo al ristorante cinese, giusto per rendere più difficoltosa la digestione, o magari in qualche sushi bar fighetto di quelli in cui a Ford piace tanto andare buahahah.
Infine, come direbbero Elio e le Storie tese, la musica orientale è bella e tutto quanto, ma alla lunga rompe i coglioni!
MR FORD In the mood for love noioso e con una colonna sonora lagnosa sono due delle bestialità più grosse che ti ho mai visto scrivere, forse addirittura peggiori di quelle che normalmente riservi ai film degni di nota che non rientrano nella categoria teen in crisi ormonale.
Certo, dalla tua hai la giustificazione di essere un fan di Hunger games, ma a tutto c'è un limite, Katniss Kid!
CANNIBAL KID Vorresti dire che è un film divertente e ha una colonna sonora esaltante o brillante? Sei proprio il re incontrastato della noia!
MR FORD Voglio dire che è un film emozionante, profondo, elegante, stilisticamente perfetto e con una colonna sonora da brividi!



"Ford ha proprio ragione: questi Modà non sono niente male!"
Il grande Lebowski
MR FORD Poteva mancare tra le colonne preferite del gestore del Saloon WhiteRussian quella de Il grande Lebowski, cultissimo firmato dai fratelli Coen gemellino di Pulp fiction per quanto riguarda la maestria nello sfruttare pezzi classici del repertorio rock e pop per sposarli a sequenze della pellicola neanche le stesse fossero nate proprio su quelle note!?
Senza contare che il vecchio Drugo adora ed adorerà sempre i Creedence Clearwater Revival, una delle band anni sessanta/settanta del panorama americano che più amo, interpreti splendidi del folk rock nonchè di una critica sociale che lo stesso Drugo rappresenta contro il sistema ed ogni sceriffo di matrice reazionaria.
Da parte mia, io porto avanti, invece, la lotta contro il sistema dittatoriale - o pseudo tale - dell'ego cannibalesco.
Pezzi top: Kenny Rogers "Just dropped in (to see what condition my condition was in)", Creedence Clearwater Revival "Lookin' out my back door"
"Grazie, Ford. Questa lista mi ha davvero ispirato!"
CANNIBAL KID Alla facciazza della varietà musicale tanto sbandierata da Ford, uno che come i politici italiani predicano bene e razzolano male, qui mi sembra solo una lunga rassegna di stanchi anni 60 (Il grande freddo), anni 60 (gran parte di Forrest Gump), anni 60 (decennio in cui è ambientato In the Mood for Love) e ancora anni 60, che la fanno da padrone pure ne Il grande Lebowski. Da un “ragazzo” cresciuto negli anni ’80, mi aspettavo qualcosa di un po’ più variegato, rispetto a una lista che persino i miei genitori considererebbero troppo nostalgica nei confronti dei 60s.
(Tra parentesi, la colonna sonora della serie tv Mad Men da sola spazza via tutti i 60s rievocati da Ford, chiusa parentesi)
Quello che penso io dei Coen non è un mistero. Per me sono tra i registi più sopravvalutati nella storia del Cinema e il loro piccolo Lebowski è uno dei film più sopravvalutati di sempre, insieme a Forrest Gump e a In the Mood for Love. Complimenti Ford, hai messo a segno il triplete della sopravvalutazione cinematografica!
Anche la colonna sonora del Lebowski non mi entusiasma minimamente: una roba nostalgica buona per hippie e freakkettoni old-style come Ford che a me provoca giusto qualche sbadiglio.
Grande freddo, grande Lesbowski, grande noia, ma piccola lista.
MR FORD Hippie freakkettoni old-style che si godono mare, surf e white russians neanche ci si trovasse in un romanzo di Pynchon - preso come riferimento dall'autore di culto del Cannibale Paul Thomas Anderson per il suo nuovo film, Vizio di forma - per uno dei supercult di tutti i tempi che solo al Cuccioletto non dev'essere piaciuto, così pieno di riferimenti a quella "vecchia scuola" cui lui non è mai appartenuto e non apparterrà mai, nichilista che non è altro.
Stai per entrare in una valle di lacrime, Cannibal, mentre io mi gusto i Creedence sorseggiando col sorriso l'ennesimo cocktail.
CANNIBAL KID Ford, pronto? Ti ricordo che siamo nel 2013. 2 0 1 3.
E poi ti ci vedo proprio, nella tua routine quotidiana a fare surf sul litorale di Lodi uahahahahah
MR FORD Surf magari no, ma il bowling è possibilissimo!



"Stavo bene, poi ho cominciato ad ascoltare le musiche scelte da Ford
ed ecco cosa è successo alla mia faccia..."
Vanilla sky
MR FORD A testimonianza della grande duttilità del sottoscritto, ecco una colonna sonora sfolgorante al servizio di un film a mio parere decisamente lontano dall'essere riuscito, e forse uno dei pochi titoli con Tom Cruise nel cast ad avermi fondamentalmente annoiato.
Nonostante questo, rimasi a bocca aperta - e orecchie, soprattutto - di fronte alla selezione travolgente messa insieme per portare sullo schermo l'ennesimo sfogo dell'ego del pazzoide Tom, ricca di pezzi decisamente autoriali e resa preziosa da due delle canzoni del periodo che più ho amato in assoluto, cult senza se e senza ma della mia lista in grado di annichilire qualsiasi proposta abbia messo sul piatto il mio rivale ieri.
Un mix perfetto di dramma, struggimento e tecnica per un ascolto di quelli senza ritorno, perfetto per un trip alla ricerca della propria identità: la stessa che il Cannibale ancora fatica a trovare.
Pezzi top: Radiohead "Everything in its right place" e Red house painters "Have you forgotten"
"Ragazzi,  non fate il mio errore: mai dare ascolto ai consigli di Ford."
CANNIBAL KID Ford, persino nelle sue scelte, riesce nell’impresa di dire delle bestialità. Vanilla Sky è un grandissimo film, assolutamente riuscito nonché uno dei migliori con Tom Cruise. Ah beh, certo, lì Cruise non faceva l’action hero come al solito e quindi a Ford, dall’alto della sua duttilità, non è piaciuto…
Cameron Crowe oltre che un ottimo regista è anche un intenditore di musica, grazie al quale per una volta persino Ford riesce a fare una figura decente, con la sua unica proposta, insieme a Pulp Fiction, che ancora oggi suona bene. Bravo Cameron Crowe, quindi!
Vanilla Sky, Pulp Fiction, Fight Club… Certo che stai scippando un sacco di film che io avevo già proposto nelle passate Blog War, e poi questa non è una scelta troppo radical-chic?
Scommetto Ford che in realtà in heavy-rotation sul lettore del tuo smart phone, pardon volevo dire del tuo walkmen, la colonna sonora più suonata non è certo quella di Vanilla Sky ma è e sarà sempre quella di Rocky. Che, per vergogna, dopo la debacle dell’inclusione di Stallone tra i migliori attori nella Blog War precedente, hai avuto la decenza di non inserire…
MR FORD Se posso darti ragione su Cameron Crowe certo non posso fare lo stesso per Vanilla Sky, un film confuso e totalmente votato al divismo cruisiano qui in una delle sue accezioni peggiori, inferiore senza dubbio alla pellicola cui è ispirato, Apri gli occhi.
Fortunatamente, però, la colonna sonora è di quelle spaziali, roba che la tua listarella di ieri si può solo ed esclusivamente sognare, ed in questo modo la noia della visione finisce per passare in secondo piano.
Per quanto riguarda il mitico Sly ed il mitico Rocky, ho qualche pezzo nell'Ipod tratto dalle colonne sonore della saga, ma avrei pensato ad un inserimento nella lista solo di una mia selezione di brani presi dai sei capitoli. Se vuoi ti ci posso fare un cd.
CANNIBAL KID Ford, ti ricordo sempre che siamo nel 2013. Stai ancora a fare i cd?
Se vuoi ti posso fare io una playlist su Spotify, ma non saprai manco cos’è…



"Col piffero che la lista fordiana è meglio di quella cannibale. Anzi, con l'oboe."
Mission
MR FORD Come si diceva proprio ieri, una delle pochissime cose in grado di mettere d'accordo noi due nemici prediletti in questa doppietta legata a Cinema e Musica è stata la scelta ricaduta su Ennio Morricone, il compositore italiano per eccellenza nonchè orgoglio della nostra ormai disastrata produzione cinematografica - e non solo -.
Se, però, il Cucciolo Eroico si è limitato ad una scelta in materia western - praticamente obbligata, quando si parla del Maestro - come di consueto il vecchio Ford ha deciso di osare tirando fuori dal cappello da rodeo quella che è senza dubbio la sua opera più ambiziosa e potente, e che suonò l'ascesa del titolo di Roland Joffè verso la Palma d'oro.
Una pellicola ormai nota e celebrata non soltanto per i premi raccolti in tutto il mondo e le interpretazioni di De Niro e Jeremy Irons, ma anche per la sua straordinaria, per l'appunto, soundtrack.
Pezzo top: Ennio Morricone "The falls"
CANNIBAL KID Lo sapevo. Ci avrei scommesso qualunque cosa. Tra tutte le meravigliose soundtrack composte da quel talento assoluto di Ennio Morricone, Ford è andato a tirare fuori l’unica tra quelle che mi è capitato di ascoltare che proprio non mi piace. Mi dà anzi fastidio. Non sembra nemmeno una colonna sonora di Morricone, siamo sicuri l’abbia composta proprio lui?
Sembra più che altro una musichetta ruffiana da Oscar, cose se John Williams avesse composto la colonna sonora di un film di Mel Gibson o James Cameron. Una scelta peggiore nel repertorio del Maestro Morricone non poteva insomma davvero essere fatta.
Grande Ford! Se negli ultimi tempi mi sembrava avessi migliorato un pochino i tuoi gusti, grazie alla mia influenza, con questa pessima lista sei tornato quello di una volta. Il pessimo Ford di una volta. Così sì che (non) mi piaci!
MR FORD Musichetta ruffiana questa bomba? Se lo sente Morricone viene a prenderti a botte al Fight Club! E nonostante la sua età, sono convinto che potrebbe anche dartele di santa ragione!



"Non sono io che imito lo stile di Ford. E' lui che imita me!"
Boogie nights
MR FORD E non si poteva chiudere la decina fordiana se non con Paul Thomas Anderson ed il suo film che amo di più, un viaggio surreale, divertente e drammatico attraverso la storia del porno americano dalla fine degli anni settanta alla sfrontatezza degli ottanta, ritratto amaro ed irresistibile ad un tempo dei sogni di gloria dello Zio Sam e della sua cultura.
Se ieri il mio antagonista ha sfoderato gli smorti depressi di Donnie Darko per celebrare gli anni ottanta, io rispondo con l'atmosfera magica di Sister Christian e soprattutto Jessie's girl, entrambe al servizio di una delle sequenze più straordinarie mai girate negli anni novanta e non solo, esempio perfetto di come regia e colonna sonora possano andare di pari passo definendo quello che è, senza dubbio, un passaggio che è un Capolavoro.
E su queste note sicuramente trash ed altrettanto certamente coinvolgenti chiudo una decina talmente roboante che costringerà il buon Calvin Klein Kid, almeno per una volta, al silenzio suo e del suo ego smisurato.
Pezzi top: Night ranger "Sister christian", Rick Springfield "Jessie's girl"
"Mmm no, non mi convince. E' da rifare."
"Cosa, la scena?"
"No, tutta questa lista!"
CANNIBAL KID Colonna sonora molto 70s, con davvero poco di 80s. Ford si fa tanto celebratore degli anni Ottanta e in questa lista li ha snobbati clamorosamente, limitandosi a riproporre come già nelle vecchie Blog War musicali una canzoncina carina, ma tutto fuorché memorabile, come “Jessie’s Girl”, spacciandocela come il più grande pezzo nella storia della musica. Ford, io dovrò crescere e lo so. Però pure tu devi staccare una volta per tutte dalle pareti i poster di Rick Springfield, il One Direction degli anni ’80, uno che più che come cantante è famoso giusto come attore di soap-operas, tanto per dire il livello della tua proposta “musicale”.
Se quei due pezzi in croce degli anni ’80 non sono un granché, la colonna sonora di Boogie Nights nel suo complesso resta un buon ascolto per un nostalgico party anni ’70, ma tra i film di Paul Thomas Anderson il più grandioso rimane Magnolia, insieme alla sua splendida soundtrack. E ora, che una pioggia di rane possa piovere sulla testa di Ford e sulle sue spente colonnine sonore.
MR FORD A parte il fatto che Jessie's girl è uno dei pezzi più grandiosi degli anni ottanta, questo tuo tentativo di mettere la questione su un piano del tipo "hai inserito pochi pezzi provenienti dagli eighties" è soltanto una mossa politica per evitare di ammettere che anche questa volta la mia selezione gira a tutt'altro volume - e livelli - della tua!
CANNIBAL KID Dopo questa, credo di averle sentite proprio tutte. Se Jessie’s Girl del bamboccio Rick Springfield è uno dei pezzi più grandiosi degli anni ottanta, le Spice Girls sono state il gruppo più importante dei ’90 e Justin Bieber è il Dio della musica di oggi buahahah!



giovedì 14 luglio 2011

IN THE MOOD FOR FORD

Apriamo il diario di Bridget Ford e vediamo che film ha scelto...
(Per chi non lo sapesse, le Blog Wars sono una serie di sfide tra me Cannibal Kid e il mio blogger rivale Mr. James Ford sugli argomenti più disparati. Questa volta tocca ai nostri film romantico-sentimentali preferiti. Uuuuh!)

Mr. Ford questa volta ha fatto una lista davvero riuscita.
Come dite? Non era la volta della classifica dei film più noiosi di tutti i tempi, bensì quella dei film romantici?
Eh, allora non ci siamo proprio. Per quanto mi riguarda è la lista più ruffiana, mediocre e soprattutto soporifera che abbia mai concepito. Manca giusto Il paziente inglese…
Le nostre concezioni dell’amore, oltre che del cinema, stanno davvero ai lati opposti. Sarà per questo che ci odiamo tanto?
Cannibal Kid

Non ci sono balle che tengano: tutti, ma proprio tutti, anche i cattivi più cattivi e i duri più duri, nel corso delle loro vite, hanno dovuto pagare tributo al sentimento che muove e governa il mondo più di ogni altro: l'amore.
Una forza irresistibile e terrificante, capace di spararci nello spazio o sbatterci a terra e passarci sopra qualche decina di volte ridendo del nostro patetismo, che smuove sentimenti fortissimi, commuove, ci fa sbellicare dal ridere, si consuma in notti roventi da lenzuola bagnate o in idealizzazioni che non troveranno mai uno sfogo, una conferma, un rifiuto.
E così come noi faremo soffrire, soffriremo, sedurremo e saremo sedotti, godremo di un momento o progetteremo una vita: non ci sono regole, del resto, in amore, lo dice anche la saggezza popolare.
Così come in guerra.
E l'amore può essere quella più grande di tutte.
Nel bene e nel male.
Questa, dunque, è la mia.
Godetevela e godetene, specialmente perchè domani dovrete sopportare quella del Cannibale.
MrFord

"Francamente me ne infischio dei film di Ford, voglio solo quelli cannibali!"
1) Via col vento di Victor Fleming (1939)
MrJamesFord Amo profondamente questo film. Incondizionatamente. Lo vidi qualche volta in tv da piccolo, ma fu con il recupero in dvd che rimasi davvero strabiliato dallo straordinario inno alla meraviglia costruito da Fleming, una delle epopee sentimentali più clamorose della Storia del Cinema. Rossella e la sua crescita, l'amore, la morte e la guerra, il legame con la terra d'origine, il rapporto con Rhett, tutto è avvolto da un'aura mitica ed esplosiva come i colori saturi che definirono il primo, vero, ineguagliabile, straordinario kolossal della settima arte.
Domani è un altro giorno.
Ma non per te, Cannibale.
Cannibal Kid Via col vento? Una scelta più banale e scontata, no? Non so, volevi mettere pure Titanic e 3msc?
Film visto parecchio tempo fa, lo ricordo come una delle esperienze cinematografiche più soporifere vissute. Ovviamente mai più ripetuta. Un super classico dei classici sì, ma francamente me ne infischio. Per me è solo un simbolo della noia e quindi del fordismo più sfrenati. Via col vento o senza vento, basta che te ne voli via, Ford. E non dimenticare di portarti anche i tuoi film.
Quando sento il tema musicale, comunque, più che Rossella mi viene in mente Bruno Vespa. Un’immagine da film horror… Via via, via col vento anche lui!
Domani è un altro giorno e per fortuna arriverà la mia lista a spazzare via i film di Ford da casalinga inquieta di Rovigo!
JF Che ti ha fatto Rovigo? Ti ha procurato una qualche delusione d'amore, Cannibale? Ad ogni modo, dopo le bestemmie contro Fritz Lang, me ne infischio pure io di questo pistolotto senza alcun senso basato su una memoria ormai deteriorata dai bombardamenti teen cui ti sottoponi, e ci passo sopra come un trattore pronto a coltivare i campi di una terra darà frutti grandi, buoni e sugosi che tutti mangeranno, tranne te.
CK Era un riferimento a un Capolavoro vero del cinema italiano anni '80, ma su certe cose non posso pretendere che tu ci possa arrivare...
JF Più o meno come tu non arrivi al Cinema classico del resto del mondo, mi pare.


Ford, non bagnarti troppo con questa foto
2) Un tram che si chiama desiderio di Elia Kazan (1951)
JF Più che al film - già di suo un Capolavoro - questa scelta è tutta, ma proprio tutta, per l'animalesco, strabordante, ribollente fascino di Marlon Brando, che con il suo Kowalski mostra tutto il peggio del maschio alfa, ma ad un tempo sfodera una carica erotica ed emotiva assolutamente irresistibile.
Ho sempre pensato che, di fronte alla furia del Brando con la maglietta strappata sotto la pioggia mentre grida a squarciagola "Stella! Stella!" nessuno - uomo, donna, animale o vegetale -, ma proprio nessunio, sarebbe riuscito a resistere dal corrergli tra le braccia.
Tranne il Cannibale, ovviamente. Perchè lui ha paura dei bruti.
CK Eccoci qui alla fermata di un tram che si chiama Ford. E come per il tram, c’è sempre da aspettare. Solo che aspetta e aspetta, ma in questo film non succede nulla di interessante. Non ho problemi a riconoscere una bella pellicola anni ’50 da te consigliata, come La morte corre sul fiume, ma ‘sto melodrammone può piacere giusto a Marge Simpson, Ned Flanders e a te, il Flanders della blogosfera deehiihiioohooh.
Una visione insostenibile oggi (ma probabilmente anche all’epoca dell’uscita): boooring! E se usi ancora una volta la parola Capolavoro a sproposito te lo faccio vedere io chi è il bruto!
Al fascino di Brando io comunque preferisco quello di Natalie Portman o della Jean Seberg di Fino all'ultimo respiro. Scemo io?
JF Brando ha più sensualità di cento Portman, e ormai la carrellata degli sfoggi della tua ignoranza cinematografica è talmente lunga che mi pare di essere nel pieno di un piano sequenza di Tarkovskij. Soltanto che il risultato non è altrettanto piacevole.
Evidentemente il tuo impegno sentimentale è lo stesso che si vede nei tuoi filmetti da liceale, quindi certo non può comprendere tutta la carica erotica e sentimentale totalmente adulta di un CAPOLAVORO come questo.
CK E con questa uscita Ford ha fatto ufficialmente coming out... riguardo alla sua necrofilia! Uahaahahah
JF Brando anche da morto è un attore migliore di quanto saranno mai tutti i tuoi amichetti vivi. E anche quelli dipartiti anzitempo.
CK Veramente stavamo parlando di sensualità, non di recitazione: necrofilo!
JF La cosa non cambia. Brando è comunque meglio. Anche morto. Anche sepolto. Anche in polvere. Me lo metto nel mojito al posto dello zucchero e scateno "l'orrore" sulle tue attricette!


"No, ecco, io io... non so cosa ci faccio in una lista di questo Ford, che poi
chi diavolo è, un giorno mi vuole menare, il giorno dopo mi dice che mi ama
eh beh ecco io sono confuso e comunque voglio andare via da questa lista"
3) Manhattan di Woody Allen (1979)
JF Senza se e senza ma, il mio Woody Allen preferito.
Ironia, malinconia, risate senza controllo e commozione profonda dipinte in un bianco e nero meraviglioso.
New York non è mai stata così bella, un pò come la sensazione di un amore che nasce, o le cicatrici di uno che muore.
La fascinazione geografica del buon Woody non è mai stata così sentita, travolgente, pronta a tutto per il suo pubblico e specchio del suo autore, mai come in questo film capace di convincere anche i suoi detrattori più inaciditi.
Una vera poesia dal sottofondo jazz.
Roba che Cannibale manco sa dove sta di casa.
CK Woody Allen non mi ha mai convinto del tutto. Lo apprezzo moderatamente, a piccole dosi, ma non sono mai stato un suo fan, sarà perché è uno di quelli che sforna 12 film all’anno (tutti uguali, a parte che cambia città), sprecando così il suo già non immenso talento. Manhattan è una dichiarazione d'amore nei confronti della city ed è sicuramente uno dei meglio rappresentativi di Allen e di tutte le sue tematiche e ossessioni. Persino troooppo Allen-style, sarà per questo che non mi ha convinto o emozionato per niente. Come il suo jazzino da camera narcolettico.
Certo che Wudy Aia nel 1979 era già vecchio. È una di quelle persone che credo non siano mai state giovani. Come te, Ford. Ma a parte questo, non è troppo nerd, intellettualoide e soprattutto radical-chic per uno pane & salame come te?
JF Un pò devo ammettere di sì, e probabilmente gli spaccherei volentieri gli occhiali, ma al contrario di te so riconoscere i grandi film anche dei registi che trovo normalmente insopportabili e spocchiosi.
Del resto, effettivamente capisco perchè tu non ci riesca: sarebbe un pò come analizzare se stessi, giusto!? Ahahahahahahahaahah!


Il cibo all'Hong Kong Express fa schifo, meglio un "sano" McDonald's!
4) Hong Kong Express (1994) e In the mood for love (2000) di Wong Kar Wai
JF Qui comincia la roba grossa davvero. Hong Kong Express, oltre ad essere un film leggero, leggiadro e magnifico sull'amore e i rapporti di coppia, è il film per eccellenza che associo alla primavera, nonchè una delle mie pellicole del cuore - poteva essere altrimenti? -.
L'ananas scaduto e la carta d'imbarco che Tony Leung conserva in attesa della sua California sono pezzi di autentica magia, danzati sulle note di una colonna sonora magnifica grazie alla grazia di Wong Kar Wai.
E a proposito di colonne sonore magnifiche, ecco la doppietta con In the mood for love, un film in cui la parola bellezza trova il suo vero significato nelle interpretazioni magiche di Maggie Cheung e Tony Leung - di nuovo lui, il Bogart d'oriente -, nei colori e nelle note dipinte dalla pioggia. Malinconia, speranza, passione struggente e desiderio che brucia senza essere consumato per quello che è indiscutibilmente il film d'amore per eccellenza del nuovo millennio.
Roba grossa davvero, si diceva. Roba da grandi. Quella che i teen del nostro Cannibale non si sognano neppure che esista.
CK Hong Kong Express non l’avevo mai visto, allora l’ho scaricato, ho aperto il file ed ecco subito un primo piano di chiappe femminili. Penso: “Bello, un film in stile Grindhouse di Tarantino”. Poi c’è una scena di sesso e penso: “Oh, dopo una serie di film che sarebbero apparsi pudici e casti persino a Suor Germana, finalmente Ford ha consigliato una roba esplicita, "da grandi" come dice lui”. Quindi mi sono reso conto che non era Hong Kong Express, bensì un porno e per di più di bassa qualità.
Allora ho provato a riscaricarlo, stavolta c’era il vero Hong Kong Express: discrete musiche e regia, ma entrambe le vicende sono talmente poco interessanti che anche sommate non ne fanno manco mezza decente e la qualità complessiva non è quindi molto superiore a quella del porno. Un film scaduto da un pezzo come i barattolini del logorroico protagonista e come il logorroico Ford.
Tony Leung: "Mi spiace, preferisco Marlon Brando a te"
Maggie Cheung: "Pure tuuu? Non bastava Mr. Ford..."
Ma veniamo a note ancora meno positive con il secondo film che (purtroppo) avevo già visto: In the mood for love è la storia meno romantica mai raccontata. Un uomo e una donna che non hanno nulla in comune e che non sembrano nemmeno minimamente interessati l’uno all’altra, stanno insieme solo perché i rispettivi coniugi li tradiscono. Il colpo di genio di Wong Kar Wai è allora quello di non mostrarci questa storia di M, ma di giocare di vedo (poco) e non vedo (molto). Una bella idea durasse una o due scene, ma un intero film così diventa un gioco estenuante e stancante, per non parlare di un pessimo finale mistico-religioso. Sul non detto, la sola scena conclusiva di Lost in Translation "dice" molto di più e in maniera più poetica di queste 2 ore di vuoto cosmico. Bella la fotografia e le atmosfere, però dietro a queste non ci sta niente. Un film tutto apparenza di quelli da citare al cineforum per fare i finti radical-chic, ma in realtà è senza sostanza, scelto ironicamente proprio da te che ti autodichiari il Re della sostanza e l’anti radical-chic superstar per eccellenza. Ford, io quando vedo i tuoi film sono solo in the mood for hate!
JF Il fatto che tu citi il film tutto apparenza per eccellenza, quella bufala da coma profondo di Lost in translation, paragonandolo a In the mood for love, che evidentemente hai guardato sotto effetto degli psicofarmaci di Cobain - dove cazzo l'avresti visto, il finale mistico!? - dimostra quanto poco sostanziosi siano i tuoi piatti, caro Cannibale.
E se la tua sensibilità è quella che ti fa percepire due dei più grandi film sull'amore del Cinema recente come inutili sfoggi di tecnica, ci credo che ti diletti con i tuoi filmetti da liceale!
Appare ormai evidente che tu sia rimasto ancorato alle storie di quei tempi, al mesiversario e alle limonate al parco giochi: ma la cosa più grave è che sembra lontana da te anche la filosofia del playboy solitario, che sarebbe giustificata ed anche in qualche modo fordiana.
Poi, certo, uno che preferisce Jude Law a Marlon Brando ha proprio capito pochino della vita in generale! Ahahahahahaah!
CK Il finale nel monastero, che vorrebbe rendere questo amore finto come qualcosa di addirittura sacro, per me è una mega minchionata mistica!
JF A dire il vero non ho mai visto questo finale come qualcosa di mistico, quanto come un pensare a quello che sarebbe potuto essere e non è stato. Quello che deve aver pensato il tuo medico quando ha cercato di auscultare il tuo battito.



Vietato ai minori... Sì, di 80 anni!
5) I ponti di Madison County di Clint Eastwood (1995)
JF Altro Clint, altro regalo.
Perchè la seduzione, l'emozione, l'amore travolgente possono arrivare quando meno ce lo aspettiamo, ed anche quando la nostra età, i sogni e le speranze paiono essere finiti nel dimenticatoio, nei ricordi da cassetto o diario.
Nessuno, ai tempi, avrebbe detto che lo "spietato" per eccellenza sarebbe stato in grado di raccontare con un tocco così leggero un sentimento completamente travolgente.
Maryl Streep nella vasca da bagno con il pensiero di Clint lavatosi poco prima di lei e la scena delle due auto ferme al semaforo sono pezzi da manuale nella carriera di un Maestro.
L'old school insegna, e insegnerà sempre.
CK Un film per nonnine arrapate. Meryl Streep è l’unica nota intonata di una pellicola fallimentare, mentre Clint Eastwood in versione romantica è credibile quanto Tremonti nei panni di ministro dell’Economia. E le scene di sesso sono meno sensuali di una visita all’obitorio.
Una storiella stile Harmony di quelle che sembrano uscite dalla penna di Nicholas Sparks o dal sogno erotico di qualche pensionata (che poi è la stessa cosa), con un misterioso e affascinante fotografo che sbuca fuori dal nulla per far vivere una settimana d’amore a una desperate housewife ante litteram mentre il marito è via con i figli. Se non fosse diretto e interpretato dal tuo mito Clint sono sicuro lo schiferesti, Ford, anzi sarebbe uno di quei film che non guarderesti nemmeno per sbaglio.
JF Al contrario, è stato un film che ho guardato con grande scetticismo, ma la delicatezza della narrazione di Clint mi ha conquistato anche se, ai tempi, da storie d'amore così intense ed importanti mi tenevo bene alla larga.
Ma qui torniamo al discorso dell'adolescenza e della tua scarsa confidenza con i rapporti di coppia degli adulti.
Bollino rosso, Cannibal Baby: fila subito a letto!
CK Bollino rosso a me? Ma se i tuoi film sono da pomeriggio di Canale 5... uahahaha
JF I tuoi, allora, saranno da ora di pranzo, data l'età cui si rivolgono!


Mr. Ford in mezzo alla sua collezione di dischi di Laura Pausini
6) Alta fedeltà di Stephen Frears (2000)
JF Sono molto legato a questo film, e al libro che l'ha ispirato. Ricordo che, anni fa, una mia ex fidanzata mi regalò il romanzo accompagnandolo con queste parole "ho letto qualche riga, e mi sei venuto in mente tu". Certamente ho sempre avuto qualcosa del Rob di Hornby, anche se con il tempo ho abbandonato il mood del finto depresso per concentrarmi sul bruto che sono - vero Cannibale? -, e così come la musica ha avuto una parte fondamentale nella mia vita - e lo dico da ascoltatore, musicista scarso ed ex commesso del settore rock del Virgin Megastore, tanto per citare pellicola e romanzo, nonchè tornare ad un passato ormai piuttosto lontano - anche le storie del passato hanno contribuito a formare quello che sono ora.
Un'educazione sentimentale interpretata alla perfezione da uno dei migliori John Cusack che ricordi, spalleggiato da un Jack Black scatenato e condita dal mitico concetto delle "top five": il tutto senza contare l'apparizione di Springsteen e la citazione della biografia "Cash" by Johnny Cash.
Volete conoscere la mia top five?
1) Cannibale che comincia a vedere film come si deve.
2) Cannibale che smette di vestirsi come Vasco Brondi e libera il suo lato selvaggio.
3) Cannibale che decide finalmente di concedersi una serata di sbronze con la crew fordiana.
4) Cannibale che la fa finita con i film teen e gli idoli suicidi.
5) Cannibale che decide di diventare finalmente modesto.
CK Finalmente ti sei deciso a mettere un film decente, Ford, era ora! Decente e carino, anche se non irresistibile quanto il romanzo.
Riguardo alla tua top 5 (che comunque nessuno voleva conoscere!), non c'è speranza che capiti nessuna di queste cose. Soprattutto l'ultima uahahaha!
JF Ti ci faccio diventare io a suon di bottigliate, stai pure tranquillo!


Kate Winslet: "Ma il titolo italiano al nostro film chi l'ha dato, Ford?"
Jim Carrey: "ZZZZZZZ"
Kate: "Addormentato con Via col vento? A me ha dato allo stomaco."
7) Se mi lasci ti cancello di Michael Gondry (2004)
JF Come già sottolineato ieri, questa è una pellicola che ho sempre ritenuto fondamentale per il genere, nonchè uno dei veri, futuri Classici del nostro tempo: cast in forma perfetta, sceneggiatura stratosferica, trovate geniali, momenti di straordinaria leggerezza accanto a furiosi colpi al cuore. Cosa si può volere di più, da un film sull'amore?
E se mette d'accordo anche noi due rivali, cosa aspettate a (ri)vederlo?
CK Un film che mette d’accordo entrambi c’è (quasi) sempre e ‘sta volta tocca ai genietti Michel Gondry + Charlie Kaufman, nonostante in teoria siano un'accoppiata di radical-chic cannibali che Ford di solito disprezza…
JF Peccato che al contrario del Cannibale io riconosca i lavori degni di nota anche degli autori che di norma definirei fastidiosi.


"Beccati questa, Ford! Scattata a casa tua con i tuoi guantoni!"
8) Ferro 3 di Kim Ki Duk (2004)
JF Personalmente, ho sempre trovato Kim Ki Duk quasi miracoloso.
Difficilmente un regista riesce ad essere clamorosamente fisico ed estremamente etereo ad un tempo.
Ferro 3, che ho metabolizzato nel tempo - alla prima visione rimasi spiazzato, abituato alla fisicità dei primi lavori del regista coreano -, è l'esempio perfetto - e forse più alto - della sua poetica, nonchè una magia di quelle che ci fanno ringraziare che esista il Cinema.
Come riuscire a trasformare una passione esplosiva nell'espressione di una parola non pronunciata, una carezza che non sfiori neppure la pelle.
Il gioco a nascondersi nella cella del carcere, il golf e la visione finale sono i tocchi che solo pochi registi possono permettersi.
E silenziosamente, dico tutto quello che dovrei dire al mio antagonista, che altrettanto silenziosamente dovrebbe girare i tacchi e battere in ritirata.
CK Il film più noioso visto dai tempi di… Via col vento. Grazie, Ford. Grazie tante per avermelo fatto sorbire!
La storia è quella di uno squatter che non sapendo cosa fare occupa abusivamente case non sue e la macchina da presa si indugia a riprenderlo nelle sue ben poco interessanti attività quotidiane. Fino a che incontra una tipa che si unisce a lui, ma anche allora le loro attività non è che diventino molto più interessanti. E in breve in questa pellicola non succede quasi nulla e vi farà rimpiangere il Grande Fratello. Non dico sia un film brutto (anche se bello non è), però è una palla colossale. E anche ‘na strunzata: se ti piomba della gente in casa, voglio proprio vedere se non li prendi a bottigliate…
Con tutti gli accidenti che ti ho tirato contro durante questa visione, la domanda è d’obbligo: stai bene, Ford, o la mia macumba ha fatto effetto? Ma soprattutto: tu ti diverti davvero a vedere e rivedere (!!!) questi film?
JF La tua mancanza di sensibilità è ormai cosa nota e stranota, e pare che ormai faccia il paio anche con una certa limitatezza di orizzonti: è ovvio che un film come questo, ricco di metafore e riferimenti ad una cultura ben diversa dalla nostra, richieda un impegno ben maggiore di quanto si possa chiedere ad una mente avvezza ai Ghostface e ai conigli parlanti. Che poi, il coniglio parlante non era anche lui una metafora!?
CK Oh no, ho urtato la tua sensibilità, orsetto Ford? Scusa tanto! Ora vedi di farti un bel pianto e poi ritira fuori le palle per la prossima sfida, che per questa mi sa che le hai lasciate a Rovigo! Buahahahaahha
JF Giovane padawan, servono più palle ad ammettere un sentimento che non a fare finta che non esista. Ma è difficile spiegarlo ad un adolescente.


Jake Gyllenhaal: "Cosa ne pensi di Mr. Ford?"
Heath Ledger: "Di sicuro gli piacciono più gli uomini delle donne."
Jake : "Bah, io preferisco i conigli. Sono io il diverso?"
Heath: "Sì."
Jake: "L'avevo sempre sospettato..."
9) Brokeback mountain di Ang Lee (2005)
JF Ed eccoci qui: I ponti di Madison County del nuovo millennio.
Vi è mai capitato di sapere quale sia la vostra strada - o perlomeno crederlo - e sentirvi in dovere di proseguire nella vostra vita di tutti i giorni? Avere il fiato corto per un'esistenza che non vi appartiene più, ma non riuscire ugualmente a rinunciare per qualcosa che potrebbe essere un'illusione, per quanto possa essere la più sconvolgente della vostra vita?
La storia di Ennis e Jack è l'incontro di due caratteri, due approcci, due modi di vivere completamente diversi eppure clamorosamente complementari: scene da brividi a nastro, paesaggi straordinari ed un Heath Ledger quasi ai livelli del Joker.
Già prevedo le battutacce del mio rivale, ma la cosa non mi spaventa neppure da lontano.
Al massimo, posso sempre liberare un paio di cazzotti nel pieno stile del ruvido Ennis.
E potrei quasi dire che il bruto Ford e il donniedarkiano Cannibale potrebbero identificarsi bene in questi due personaggi.
CK Ci sono due dei miei attori preferiti di tutti i tempi, Jake Gyllenhaal e Heath Ledger, che si fanno, quindi è una sorta di Black Swan al maschile e in teoria è il mio film gay ideale. In teoria, perché pur essendo una pellicola ottima, per me è comunque un’occasione mancata di realizzare un capolavoro. L’intensa storia d’amore tra i due cowboys è molto bella, però è narrata in una maniera che mi è sembrata troppo frammentata e anche trattenuta. Gran film, ma con un regista più coraggioso di Ang Lee sarebbe potuto essere grandissimo. Che figata sarebbe stato girato ad esempio da un Gregg Araki?
Ah, comunque va bene il paragone, ma prima che tu me lo chieda te lo dico subito, Ford: in campeggio con te non ci vengo uahahaahahah!
JF Meglio per te, perchè prenderesti un sacco di botte, ti farei ubriacare fino a sboccare l'anima e poi ti getterei da una rupe dritto nel fiume, in una bella simulazione di Predator. Tu fai la versione malaticcia di Schwarzy, io il mostro.
Solo che stavolta il mostro vince.


Elizabeth Banks: "Bleeeeeah, che pena i film di Ford..."
Seth Rogen: "Figata, domani arrivano quelli di Cannibal!"
10) Zack&Miri make a porno di Kevin Smith (2008)
JF Così, dopo il sacro di Ferro 3, In the mood for love e I ponti di Madison County, arriva il profano di Kevin Smith con il suo sesso sguaiato e i suoi timoni olandesi: un film rovinato clamorosamente dall'edizione italiana e sottovalutato da molti, ma che resta tra le cose migliori mai prodotte dal regista di Clerks. Una storia d'amore vera, pane e salame, nata dall'amicizia e cementata con il sesso che tanto associo a quella con Julez, che ancora ricordo ai tempi in cui prestava soccorso e alloggio ad un Ford ubriaco marcio e sempre incasinato da qualche donzella e di colpo, dopo qualche litigio e qualche uscita dal seminato, è diventata mia moglie.
Inoltre, amo profondamente la volgarità sincera di Kevin Smith. La amo tantissimo.
Perchè non c'è amore senza sesso.
Non c'è sesso senza qualche sana risata.
E non c'è qualche sana risata se ci si prende troppo sul serio.
Quindi, dopo una bella visione devastante, la medicina Zack&Miri è quello che serve.
Un toccasana per la vita di coppia.
Quella che il Cannibale rifiuta per contratto.
CK Sono un appassionato di commedie demenziali americane, ma questa (che ho visto in inglese) è tra le peggiori e meno originali sorbite negli ultimi tempi. Un tentativo di scimmiottare lo stile di Judd Apatow o dei fratelli Farrelly, con una parte porno per nulla scandalosa o trasgressiva, ma anzi molto politically correct e per di più scopiazzata malamente dal ben più riuscito La ragazza della porta accanto. Per non dire di un finale banale e telefonato. Un filmetto davvero pessimo e dimenticabilissimo, degna chiusura di una decina anzi undicina terribile (a parte una manciata di pellicole). La peggio lista di Ford. Ma sono sicuro che in futuro riuscirà a scendere ancora più in basso ahahahah!
Meno male che domani arrivano i miei film molto più appassionanti, divertenti e sicuramente meno sdolcinati...
JF Abbiamo già avuto modo di discutere su quello che è uno dei migliori lavori di Kevin Smith, per nulla politically correct - la scena del culo e della merda in faccia dubito troverebbe grossi sostenitori in prima serata, anzi, sicuramente meno dei tuoi teen strafatti -, percui non mi dilungo ulteriormente. Anche perchè, dopo le tue dichiarazioni di questa lista, credo tu sia assolutamente irrecuperabile. Quindi passerò direttamente alle bottigliate senza proferire altre parole!
CK Ti ho lasciato senza argomenti e senza parole. Come i tuoi pretenziosi filmetti muti o quasi. A domani, per il meglio del cinema romantico, questa volta firmato Cannibal Kid!


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