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sabato 1 dicembre 2012

COTTA ADOLESCENZIALE 2012 - N. 20 OLIVIA WILDE

Cos’è la classifica delle cotte adolescenziali?
Per chi ancora non lo sapesse, è la classifica delle donne più graziose, affascinanti, belle, in termini più comprensibili: le fighe più clamorose dell’anno secondo il modesto parere dell’autore del blog Pensieri Cannibali. Che è il blog sul quale siete finiti consapevolmente, oppure per sbaglio, magari mentre eravate alla ricerca di un sito che offrisse recensioni cinematografiche serie. Posto sbagliato, sorry.
In attesa di scoprire chi sarà la cotta adolescenziale n. 1 del 2012, potete recuperare la classifica del 2009 che aveva visto la vittoria di Zooey Deschanel, oggi una delle principesse della scena indie americana (televisiva, cinematografica e musicale), mentre nel 2010 aveva vinto a sorpresa Carey Mulligan, attualmente una delle star più in ascesa di Hollywood. L’anno scorso aveva quindi avuto la meglio Mila Kunis, negli ultimi mesi incoronata donna più sexy del mondo anche dalla rivista Esquire. Ma Pensieri Cannibali c’era arrivato prima…
Quest’anno comunque ci attendono un sacco di novità e sorprese.
Cominciamo dunque il countdown, con la posizione number 20.

Olivia Wilde
Genere: wild
Provenienza: New York, USA
Età: 28
Il passato: The O.C., Alpha Dog, Turistas, The Black Donnellys, The Next Three Days, Tron: Legacy, Cambio vita
Il suo 2012: In Time, The Words, Una famiglia all’improvviso - People Like Us, Cowboys & Aliens, Deadfall, Butter, Dr. House
Il futuro: in un sacco di film come The Longest Week, Black Dog Red Dog, Better Living Through Chemistry, Drinking Buddies, Squirrel to the Nuts, Relanxious, The Keeping Room, in Rush di Ron Howard, The Third Person di Paul Haggis, in The Incredible Burt Wonderstone con Steve Carell e Jim Carrey e soprattutto in Her di Spike Jonze
Potrebbero piacerti anche: Summer Glau, Emily Blunt, Amy Acker, Megan Fox
Perché è in classifica: perché chi non vorrebbe avere una mamma come Justin Timberlake in In Time?

Olivia Wilde è un po’ la Belen Rodriguez del cinema americano.
Fermi, prima di insultarmi, lasciatemi spiegare. Lo è perché sta diventando la prezzemolina che si vede in qualunque pellicola, dal blockbusterone wilde wilde west Cowboys & Aliens ai drammoni (People Like Us, The Words), passando per fantascienza (In Time), thriller (Deadfall) e strip-club (Butter), il tutto senza nemmeno disdegnare la tv (era 13 in Dr. House, ma ha fatto pure The O.C. e The Black Donnellys).
Adesso dopo tutto questo recitare si prenderà una pausa?
Certo che no. Nel futuro la vedremo infatti ancora di più, visto che ha (almeno) una decina di titoli in lavorazione, sperando tra questi si ritagli almeno un ruolo davvero memorabile, quello che ancora le manca. Un ruolo da Oscar, così potremo iniziare a chiamarla Oscar Wilde.
Certo che più che Wilde, i suoi ritmi lavorativi sono davvero wild.
Caspita, con un umorismo del genere potrei andare a fare Colorado insieme a… Belen Rodriguez.
Ma perché in un post su Olivia Wilde continuo a nominare Penel Belen?!?
Quanto a Olivia, se dovesse andarle male la carriere di attrice, potrebbe sempre riciclarsi come conduttrice del nuovo programma a lei dedicato: Wilde - Oltrenatura.
(ok, ho esaurito tutte le agghiaccianti battute sul suo cognome selvaggio)



martedì 28 febbraio 2012

In time - Raga, vi presento mia mamma: Olivia Wilde

In Time
(USA 2011)
Regia: Andrew Niccol
Cast: Justin Timberlake, Amanda Seyfried, Olivia Wilde, Cillian Murphy, Johnny Galecki, Matt Bomer, Alex Pettyfer, Vincent Kartheiser, Rachel Roberts, Jessica Parker Kennedy, Melissa Ordway
Genere: fantamoney
Se ti piace guarda anche: I guardiani del destino, Demolition Man, Io Robot, Il mondo dei replicanti

In Time parte da un bello spunto, una buona base di partenza per una storia: in un ipotetico futuro, tutte le persone sono geneticamente modificate in modo da avere 25 anni per sempre.
Forever young, I want to be forever young, do you really want to live forever, forever young?
Lacrimuccia alphavillosa.
La tematica si fa quindi molto Peter Panesca, anche molto vampiresca. Le saghe letterarie, cinematografiche, telefilmiche sui succhiasangue da Twilight a The Vampire Diaries vanno forte per quale motivo? Perché i vampiri sono creature non solo immortali, ma anche eternamente giovani e fighe. Avete mai visto un vampiro cesso?
Sì, una volta in True Blood ce n’era uno obeso e inguardabile, ma infatti l’han fatto durare giusto una o due puntate…
Come si gioca questa carta dell’eternà giovinezza il film In Time? Male, il tema non viene assolutamente sviluppato a sufficienza. Se non con scenette come quella mostrata nel trailer: queste sono mia moglie, mia suocera e mia figlia. E sono tre biondazze giovani che sembrano uscite da un catalogo di Victroia's Secret.

"Aiuto, voglio la mamma! Anzi, la vorrei anche se non fossi in pericolo..."
Andiamo avanti nel time con la trama.
Dopo aver raggiunto i 25 fatidici anni, ogni persona ha un solo altro anno di vita. A meno che non si guadagni più tempo. Sì, guadagnare, perché il tempo è la moneta del futuro, o almeno di questo strambo futuro. Niente euro. Niente dollari. Niente yen. Il tempo è denaro, letteralmente.
Bello spunto di partenza dicevamo. Peccato che sortisca anche degli effetti ridicoli assai.
Il protagonista Justin Timberlake ha infatti come mamma… Olivia Wilde!
Olivia Wilde mamma di Justin Timberlake?!?!
What the fuck!
Credo che in questo caso la parola M.I.L.F. (Mother I'd Like to Fuck) non sia nemmeno abbastanza sufficiente per definire la situazione dentro cui si trova il Justin. Una situazione in cui se non pensi all’incesto non sei normale.
Il pericolo di scadere in situazioni potenzialmente ridicole è di per sé molto presente nel cinema di fantascienza, più che in altri generi. Alcuni film riescono comunque ad aggirare l’ostacolo bene, qui invece l’ostacolo non viene saltato proprio.
Olivia Wilde mamma di Justin Timberlake?
Dai, è davvero troppo comico.
Ci manca solo la scena in cui Justin fa conoscere la mamma agli amici:
"Per l'ennesima volta, Justin: sei troppo grande per essere ancora allattato!"
“Hey raga, vi presento mia mamma… E dai, non sbavate. È pur sempre mia mamma. Sì, va bene, anch’io c’ho perso la vista a forza di fare pensieri impuri su di lei, però dai raga, è la mia vecchia mamma. Riallacciatevi quei pantaloni, forza. Mamma, io comunque ti amo… ehm, volevo dire ti voglio bene. Come un figlio può voler bene a una madre, non intendo mica come un camionista che vorrebbe possederti carnalmente in un cesso di uno squallido benzinaio sull’autostrada potrebbe volerti bene. Ah, mamma: questa sera posso dormire insieme a te che ho ancora quegli incubi ricorrenti?”.

ATTENZIONE SPOILER
Fatto sta che questa situazione tanto assurda non regge molto. Tempo una manciata di minuti e la povera mamma MILF super MILF super extra MILF di Justin ci rimette la vita, in una sequenza altamente patetica, eccessiva e ridicola in cui Justin si ritaglia il solito momento da filmone americano, dove è lasciato libero di gridare:
“NOOOOOOOOOOOOOO! Prendi meeeeeeeee!”

"Sei meno figa della mia anziana madre, Amanda, però mi ti farei comunque..."
Quindi la storia si evolve, entra l’inevitabile interesse amoroso che ha le vesti di Amanda Seyfried, da me anche ribattezzata Amanda Seyfrigida. Tipa caruccia, ma che non mi ispira troppo sesso. Sarà l’omosessualità che avanza… chi lo sa?
Fatto sta che la premiata (?) accoppiata Justin + Amanda together forever tiene in piedi la baracca di una storia che si sfilaccia mano a mano che procede, ma che rimane comunque entro i limiti della guardabilità. Come se ci trovassimo di fronte a un film con Will Smith, però senza l’insopportabile presenza di Will Smith. Differenza non da poco.
Non che JT sia fenomenale in questo film, in The Social Network ad es. era molto più convincente, però è pur sempre moooooolto meglio di WS. Sia al cinema che in ambito hip-hop.
Yo, Willy, beccati questa.
"Affare fatto, Vincent: se tu torni a fare Mad Men, io torno insieme a Britney."
Dietro la macchina da presa siede un regista che un tempo faceva sperare grandi, grandissime cose. Andrew Niccol ha infatti esordito alla regia con quell’autentico gioiellino della fantascienza recente che è Gattaca, uno spettacolo per gli occhi come per il cuore, grazie alla toccante parabola di un uomo imperfetto in un mondo di essere geneticamente perfetti e programmati per eccellere, di cui questo In Time è solo un pallido riflesso.
Subito dopo, il buon Niccol firmava anche la sceneggiatura di The Truman Show, pellicola che nel 1998 affrontava credo prima di tutti gli altri la complessa tematica della reality tv, che avrebbe poi segnato, e purtroppo segna tutt’ora, i successivi Anni Zero.
Dopodiché Niccol aveva girato un’altra riflessione interessante sul rapporto reality-fiction con la diva creata al computer di S1mOne, film magari non del tutto riuscito ma comunque affascinante che aveva tra l’altro il merito di lanciare una giovanissima Evan Rachel Wood. Scusate tanto se è poco.
Quindi, Niccol sganciava un'altra bomba come Lord of War, pellicola notevolissima sul commercio d’armi in cui - udite udite - riusciva a far passare Nicolas Cage per un attore vero! Era il 2005 e quello sarebbe stato l’ultimo film decente con Cage protagonista [in Kick-Ass, per fortuna, è solo un comprimario di lusso (lusso?)].
Viene da chiedersi allora cosa sia successo tra quelle pellicole, in cui delineava un suo stile bello personale, e un filmetto d’intrattenimento, decente ma nemmeno dei migliori, come questo. La risposta sono sicuro ve la possiate immaginare anche perché è un po’ la tematica di In Time stesso: il denaro.
È un vero peccato che grandi talenti visivi passino da grandi film a robette commerciali del genere, parlo di Andrew Niccol ma anche di un altro regista che me lo ricorda come Alex Proyas, trasferitosi dagli ottimi e scurissimi Il Corvo e Dark City a - per parlarci chiaro - puttanatine come Io, Robot e Segnali dal futuro. Non a caso con i già menzionati Willy Smith e Nicky Cage.

"Sbrigati, che se la nostra fuga funziona ti posso cantare: Aaamanda è libera!"
Ci sono esempi di pellicole di fantascienza entertaining che riescono a fare il loro porco dovere alla grande, come un paio con gli eroi del mio antagonista Mr. Ford, ovvero Demolition Man con Stallone e Atto di forza con Schwarzy, ma questo In Time resta a un livello inferiore, diciamo più dalle parti de Il sesto giorno sempre con l’ex governatore della California. O anche de Il mondo dei replicanti, quello invece con Bruce Willis. Ecco, In Time pressappoco è su quei livelli lì. È un film che scivola e ogni tanto cade proprio nel ridicolo ed è un peccato, perché da Andrew Niccol mi aspettavo molto di più. E perché alla fine la pellicola lancia anche un bel messaggio anti-capitalista sulla redistribuzione della ricchezza che, soprattutto di questi tempi, avrebbe potuto condurre a ben altre e più alte riflessioni. Invece si è preferito puntare sul solito filmone, o meglio filmino, di puro intrattenimento di stampo action hollywoodiano blockbusteriano. In Time? Sì, magari l’avessero fatto negli anni Novanta. Adesso è arrivato un pochino fuori… time.
(voto 5,5/10)

venerdì 17 febbraio 2012

Cinema amaro

"Ford, vuoi guidare tuuu??? Non pensarci nemmeno!
Settimana di uscite di pellicole che passano dall’interessante al disgustoso, con alcuni film che ho già visto e che vi consiglio e altri che ho già visto e di cui vi dico solo: evitate War Horse!!!
Senza indugiare oltre, spazio ai commenti miei e del mio pessimo blogger rivale Mr. James Ford sulle uscite del weekend cinematografico italiano.
Ah, un ultimo avvertimento: state alla larga da War Horse!!!
E, già che ci siete, pure da Sanremo. Non so davvero scegliere quale dei due sia peggio.
Mi sa War Horse...

"Vedete quel tizio laggiù? Non fatelo avvicinare alla mia auto!"
Paradiso amaro di Alexander Payne
Il consiglio di Ford: un amaro? Ben volentieri!
La mia scelta della settimana senza ombra di dubbio.
Dal regista di Sideways e da un Clooney in cerca di rivincita dopo l'esclusione del suo ottimo Le idi di marzo dai candidati alle statuette più importanti non può che venire fuori una di quelle commedie tinte di dramma in stile indipendente che mi piacciono tanto, un pò road movies e un pò film di formazione.
Sarà un pò come immaginarmi in viaggio per capire le ragioni che muovono Cannibale mentre lui giace in un letto sbattendo una sola palpebra ed io me ne sto in spiaggia tra surf e mojito. Ahahahahahahah! Honululu, arrivo!
Il consiglio di Cannibal: guardatelo, non ne resterete amareggiati
Ho già visto The Descendants, arrivato in Italia con il fantasioso titolo di Paradiso amaro, e lo consiglio.
Tra Golden Globe, nomination agli Oscar e premi vari credo sia stato sopravvalutato un attimino: si tratta infatti di una visione piacevole, ma a livello cinematografico non è poi niente di così memorabile. Comunque si tratta di un bel film, drammatico eppure divertente, dolce e anche amaro. Proprio come quel finto duro di Mr. Ford buahahahah!
Recensione prossimamente...

Pensavate che i mini pony fossero sdolcinati? Aspettate di vedere War Horse..."
War Horse di Steven Spielberg
Il consiglio di Ford: il cavallo sarà pure goloso, ma il film molto meno
Questo è uno dei tre candidati come miglior film di quest'anno che ancora non ho visto, ma già dal trailer posso dire che pare proprio una delle cose peggiori mai partorite dalla mente di Spielberg, che continua nel suo trend di alternare cose assolutamente interessanti ad altre clamorosamente inguardabili.
Sinceramente, le mie aspettative sono bassissime, più o meno le stesse di vedere Cannibale proporre ogni tanto dei buoni film nelle sue liste da Blog Wars! Ahahahahah!
Il consiglio di Cannibal: NON andate a vederlo!
La mia recensione arriverà nei prossimi giorni, nel frattempo non posso che consigliare di galoppare al largo da questo film.
Se nella tua futura rece oserai parlarne bene, Ford, giuro che vengo a bruciarti il sito. E pure la stalla coi cavalli da guerra in cui abiti!
Recensione prossimamente…

"Scappiamo! Ford ha aperto l'armadietto dei DVD, anzi no: quello è rimasto ai VHS!"
In Time di Andrew Niccol
Il consiglio di Ford: time out!?
Niccol è un altro di quei registi assolutamente imprevedibili ed incostanti in grado di stupire o scatenare le bottigliate più selvagge.
Personalmente non so che pensare di questo film: certo non sarà il primo della mia lista, ma può anche essere che, prima o poi, mi decida a vederlo.
E se alla fine si rivelerà una sòla, tanto meglio: le bottigliate sono sempre pronte a scattare.
Il consiglio di Cannibal: time is never time at all
Filmetto fantascientifico che ho già avuto modo di vedere. Nonostante parta da uno spunto interessante e la regia sia firmata da Andrew Niccol, un tempo grande regista di Gattaca, la storia si risolve in una pellicola poco eccezionale, ma comunque un gradino sopra rispetto a robe assurde con Will Smith. Rispetto a War Horse poi, questo è un autentico capolavoro. Si lascia guardare, insomma, però non aspettatevi un cult.
Curiosa l’idea di partenza del film: una volta arrivate a 25 anni, le persone smettono di invecchiare.
A Ford è invece successa tutt’altra cosa: arrivato a 25 anni, ha cominciato a invecchiare d’un colpo e a pensare come un 80enne. Dalla sua storia dovrebbero girarne un film: Il curioso caso di Ford Button.
Recensione prossimamente… (di In Time, non di Ford Button!)


"Ho appena visto un film consigliato da Ford. Mi è piaciuto, eh. Niente da dire.
Adesso però non mi sento tanto bene, chissà perché ma voglio morire..."
... E ora parliamo di Kevin di Lynne Ramsay
Il consiglio di Ford: e ora parliamo d'altro.
Altro titolo assolutamente enigmatico rispetto a quello che potrebbe essere il suo destino in casa Ford: sorpresa inaspettata o schifezza galattica?
I rischi ci sono, ma, forse, anche le potenzialità.
Almeno non si rischia, come la scorsa settimana, di avere la certezza di andare a sciropparsi schifezze senza speranza.
Il consiglio di Cannibal: …e ora parliamo di un film interessante (forse)
Pellicola che ha avuto buone critiche e qualche nomination assortita in giro, soprattutto per l’interpretazione di Tilda Swinton, una che non mi piace particolarmente però è brava. Magari non da correre a vederlo, ma di certo da tenere in considerazione.
…E ora parliamo di Ford. Ma anche no dai, che mi sto già deprimendo abbastanza a parlare di Sanremo…




"Ford è andato via. Per sempre."
"Yuppie, diamo un coca party!"
Jack and Jill di Dennis Dugan
Il consiglio di Ford: meglio Ford&Cannibal.
Commediola assolutamente evitabile con un Adam Sandler in versione bollito cui rinuncio senza alcun patema, consigliandovi, al contrario, le sempre frizzanti sfide tra me e quel Piccolo Cucciolo Eroico del Cannibale che, se non altro, sprizzano energia che film come questo ha già perso con i titoli di testa.
E forse anche con il trailer.
Il consiglio di Cannibal: meglio Jack & Coca
Adam Sandler mi sta simpatico. Non mi strappo la pelle dall’emozione se lo vedo, però mi fa moderatamente ridere. I suoi film invece spesso sono ben poca cosa e negli ultimi tempi stanno peggiorando sempre più. Questo Jack and Jill negli Usa è finito in parecchie classifiche dei peggiori film del 2011, quindi non credo si rivelerà un capolavorone.
La domanda però è: riuscirà ad essere peggiore persino di Mr. Ford? Io non credo!
E peggio di War Horse? Questo è davvero impossibile…

Ford immortalato mentre preleva al Bancomat
ATM - Trappola mortale di David Brooks
Il consiglio di Ford: più che trappola, film mortale!
In una settimana insolitamente priva di schifezze made in Italy, ci pensano gli Usa a fornire l'ultimo della lista, con l'ennesimo pseudo horror che punta a stimolare l'atavico terrore dell'uomo nero pronto a spiarti mentre digiti il pin del tuo bancomat.
Cannibale, tu che sei ossessionato dall'essere intercettato, visto, incontrato e chi più ne ha più ne metta, non è che sei lo sceneggiatore!?!? Ahahahahahah!
Il consiglio di Cannibal: attenti al Ford!
Ford, più che altro sono spaventato da te. E dai mostri come te buahaahh!
Vedendo il trailer, che sembra la puntata di Dawson’s Creek con Joey Potter fermata da un criminale in un Bancomat, credo di non avere nemmeno tutti i torti: diffidate sempre dai Ford maniaci di turno!
Al filmetto invece una mezza possibilità la darei...

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