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mercoledì 9 luglio 2014

INSIEME PER FORZA – ADAM SANDLER E IL CINEHAMBURGERONE





"Cos'hai ordinato?"
"Un cinehamburgerone, ovviamente!"
Insieme per forza
(USA 2014)
Titolo originale: Blended
Regia: Frank Coraci
Sceneggiatura: Ivan Menchell, Clare Sera
Cast: Adam Sandler, Drew Barrymore, Terry Crews, Wendi McLendon-Covey, Bella Thorne, Emma Fuhrmann, Alyvia Alyn Lind, Joel McHale, Braxton Beckham, Kyle Red Silverstein, Kevin Nealon, Jessica Lowe, Shaquille O’Neal
Genere: cinehambugerone
Se ti piace guarda anche: Big Daddy – Un papà speciale, Mia moglie per finta, Racconti incantati, Un weekend da bamboccioni



"Un applauso a Pensieri Cannibali che oggi finalmente parla di cinema d'autore."
Adam Sandler è il Christian De Sica americano. O meglio, anzi o peggio, è il Massimo Boldi a stelle e strisce. È infatti sempre il protagonista nella stessa parte, ovvero all’incirca di se stesso, di una serie di cinepanettoni, o se preferite cinehamburgeroni, la cui ricetta è ogni volta uguale: gag sul volgare e sull’idiota andante, esibizione di valori tipicamente nazional-popolari e una spruzzata di buoni sentimenti famigliari sempre più presente man mano che gli anni passano. Entrambi mal digeriti dalla critica, ed entrambi gustati con goduria dalla gente. Almeno una volta. Ormai anche il grande pubblico sembra aver voltato loro le spalle. Dopo il progressivo sfacelo dei cinepanettoni, Massimo Boldi non azzecca più un successo da quando girava “film” insieme all’ex socio De Sica. Dall’altra parte dell’Oceano, Adam Sandler continua pure lui a infilare un flop dietro l’altro. Non fa eccezione l’ultimo Insieme per forza, che al botteghino d’Oltraoceano si è rivelato uno dei titoli più deboli della sua intera carriera. Per non parlare dell’accanimento della critica nei suoi confronti, più sadico dei tedeschi nei confronti dei brasiliani, con una serie di nomination e di premi ai Razzie Awards da fare invidia persino a Sylvester Stallone. Se però dello sprofondare della carriera di Boldi non me ne può fregar di meno, semmai mi fa solo piacere, verso invece una lacrimuccia triste per l’affossamento di quella di Sandler, il mio guilty pleasure personale preferito. Da questo punto di vista, più che il Massimo Boldi americano, lo vedo come un Carletto Verdone yankee. Escludendo le loro rare parentesi autoriali (Sandler in Ubriaco d’amore di Paul Thomas Anderson e Verdone ne La grande bellezza di Paolo Sorrentino) entrambi ormai infilano solo una serie di pellicolette. Nonostante questo, io a entrambi continuo a voler bene e le loro ultime fatiche, per quanto di un livello qualitativo infimo, non mi sono dispiaciute. Per altro sia Insieme per forza che Sotto una buona stella hanno in comune pure un certo taglio “famigliare”, con la differenza che Verdone punta più a un poco riuscito discorso sociale, mentre Sandler si concentra solo su ciò che sa fare meglio: la commedia caciarona stupida e disimpegnata.

Insieme per forza è un filmaccio. “E per forza,” direte voi, “È un film con Adam Sandler.” Vero, avete ragione, bravi. Allo stesso tempo, è un filmaccio che mi ha fatto ridere come un cretino per quasi tutto il tempo. Mi hanno fatto ridere le battute idiote, mi hanno fatto ridere le scenette ancora più idiote, mi ha fatto ridere il muscoloso Terry Crews, quello della crew della spassosa serie tv Brooklyn Nine-Nine, qui nei panni di un ridicolo cantante sudafricano, mi hanno fatto persino ridere le scimmiette che suonano la romantica “Careless Whisper” e io di solito odio l’uso degli animali nei film. Mi ha fatto ridere pure Shaquille O’Neal, l’ex gigante del basket riciclatosi come (atroce) attore.
WTF? Cosa mi sta succedendo?
Va bene, io per i film con Adam Sandler ho sempre avuto un debole, perché è una specie di versione in carne e ossa dell’americano medio incarnato da Homer Simpson e Peter Griffin e perché sa che i suoi filmetti sono un puro e semplice intrattenimento leggero. Sebbene in qualche (rara) occasione in versione più seriosa abbia dimostrato come le sue pellicole avessero anche qualcosa da dire, come il citato Ubriaco d’amore o i sottovalutatissimi Cambia la tua vita con un click e Funny People. E poi mi piace perché mi sta simpatico a pelle. Questa non è una cosa che si può decidere in maniera razionale. Certe persone a pelle mi stanno sulle palle, Adam Sandler invece a pelle mi ispira simpatia.

"Davvero non capisco come la critica possa non amare i miei film.
Lei lo sa, signor struzzo?"
In questa sua avventura sudafricana, Sandler ritrova una sua vecchia amica, Drew Barrymore, con cui aveva già girato due ottime romcom come Prima o poi me lo sposo e 50 volte il primo bacio. Insieme per forza è l’episodio più debole di questa “trilogia sandlerbarrymoriana”, ma allo stesso tempo per fortuna non è nemmeno una schifezzona assoluta come il trailer lasciava pregustare. In questa occasione non si scade nel trash assoluto come in recenti opere con l’attore come Un weekend da bamboccioni, Un weekend da bamboccioni 2, Indovina perché ti odio e Jack e Jill. Siamo dalle parti di una commedia per famiglie a metà strada tra Big Daddy e Racconti incantati, o a una versione più riuscita di Mia moglie per finta e, quando si tratta di Sandler, riesco persino a chiudere un occhio sul buonismo di fondo e sullo scontato happy ending che arriva puntuale come una scoreggia in un film con Boldi. E riesco pure a chiudere un occhio sullo strizzare l'occhio al pubblico di pre-adolescenti con la poco riuscita partecipazione della starlette Disney Bella Thorne, per ora piuttosto acerba, ma chissà che nel giro di un paio di anni non diventi la degna erede di zoccole star come Lindsay, Miley e Britney.

"I ggiovani d'oggi mi considerano il loro sex symbol?
Certo che sono proprio dei bimbiminkia!"

E allora forse Adam Sandler è davvero il Massimo Boldi americano e se il primo mi sta simpatico mentre il secondo non lo reggo magari è perché sono affetto da esterofilia acuta. O forse Adam Sandler è il Carlo Verdone yankee e a entrambi non posso far altro che voler bene, anche quando girando delle schifezzuole. Anche quando si meriterebbero una bella e sana stroncatura, come nel caso dei loro ultimi due film. Solo che io non ce la faccio. Insieme per forza farà pena, ma come visioncina estiva con me ha funzionato alla grande. Sarà che, come ben testimonia la mia rassegna sandleriana dell’anno scorso, per me l’estate significa fondamentalmente 4 parole: sole, cuore, amore e cinehamburgerone. Alla faccia di Valeria Rossi. Se ciò fa di me un cine-idiota, ben venga questa definizione, che mi piace pure.
Io e Adam Sandler insieme per forza e insieme per sempre, bitches!
(voto 6/10)

giovedì 3 luglio 2014

CINEMA PER FORZA





Le uscite cinematografiche di questa settimana promettono male. Molto male. Ma queste altro non sono che le origini del male, visto che il resto dell’estate nelle sale italiane si preannuncia ancora peggio. Molto peggio.
Godetevi allora questo weekend, in cui se non altro si intravede qualche titolo papabile per la classifica dei peggiori film dell’anno, attraverso i commenti del solo e unico cannibale originale, ovvero il sottoscritto Cannibal Kid, e del per fortuna solo e unico cowboy della blogosfera, ovvero Mr. James Ford.

Insieme per forza
"Senti Sandler, ma mi hai portata in Africa o in un campo di Terrence Malick?"
Cannibal dice: Un titolo che riassume bene il rapporto tra me e Ford. Insieme per forza. E insieme purtroppo, aggiungerei.
Quanto al film, sarà di sicuro una goiata… ehm una boiata, ma una nuova collaborazione tra Adam Sandler e Drew Barrymore, benché questo sembri un remake americano di Natale in Sudafrica, non me la posso comunque perdere.
Ford dice: purtroppo per tutti noi non si tratta della pellicola che racconta la genesi della collaborazione tra il sottoscritto e Peppa Kid, ma un’inutile stronzata wannabe blockbuster della quale farò volentieri a meno.

Le origini del male
"L'ultimo film consigliato da Ford mi ha sconvolta.
E non era un horror, era una commedia."
Cannibal dice: Le origini del male da adesso non potete cercarle soltanto sul blog WhiteRussian, ma anche al cinema, con questo nuovo horror che cercherà di risollevare le sorti di un genere ultimamente sempre più in crisi, proprio come il mio blogger rivale. Ce la farà?
Lo scoprirete presto con la recensione cannibale. E con cannibale intendo mia, non di Suárez.
Ford dice: l'horror se la sta passando peggio dell'Italia in mano a Paletta e Thiago Motta, tanto per rendere l'idea.
Questo Le origini del male, che vorrebbe mescolare le atmosfere anni settanta al mockumentary mi sa tanto di stronzata numero due della settimana. Non che, in questo periodo, ci si possa aspettare nulla di meglio.

Babysitting
"Fordino, tieni pure il casco su, che io guido peggio di tuo padre!"
Cannibal dice: Commedia francese in stile mockumentary che sembra una versione transalpina di Project X – Una festa che spacca. Sarà una porcatona di sicuro, ma chi sono io per tirarmi indietro davanti a una porcatona?
Ford dice: purtroppo per tutti noi non si tratta della pellicola che racconta una giornata di Ford intento a badare al Cucciolo Eroico, bensì di una seconda - forse anche terza - schifezza trascurabile pronta ad invadere le sale questo weekend.

The Best Man Holiday
"Buono questo piatto cucinato da Ford."
"Ha cucinato Ford? Oops, mi sono appena ricordato di aver già cenato."
Cannibal dice: Commedia natalizia che da noi esce in piena estate. Una idea di marketing tanto geniale manco la mente deviata di Mr. Ford sarebbe riuscita a partorirla.
Ford dice: i distributori italiani ne sanno una più del demonio. E anche del riporto di Paletta, l'unico al mondo a fare paura a quello di Nicholas Cage.

Rio 2096 – Una storia d’amore e furia
"Secondo te chi lo vincerà il Mondiale?"
"Ma che mi frega! Ciuliamo, sì o no?"
Cannibal dice: Dopo la pessima figura mondiale, per quest’anno noi italiani dal Brasile siamo banditi. Cinema compreso. Ne riparliamo eventualmente il prossimo anno.
Ford dice: direi che, piuttosto che concedermi questa visione, continuerò a dilettarmi nel resoconto del Mondiale, che ha preso felicemente possesso del Saloon nel corso dell'ultimo mese, e lascerò l'incombenza al mio rivale, che tanto con lo sport c'entra quanto il vecchio Ford con la guida.

Surrounded
"Aiutatemi, vi prego. Un'altra maratona di film assiro babilonesi
proposta da Ford non la posso reggere!"
Cannibal dice: Thriller-horror made in Italy, ma con chiare ambizioni internazionali.
Ho già paura!
Meglio, molto meglio seguire la Notte Horror appena iniziata nel mondo dei blog…
Ford dice: purtroppo i tempi di Notte Horror - per fortuna riportati in auge da noi sciagurati della blogosfera cinefila - sono alle spalle, e temo che questo Surrounded non sarà materia in grado di non farne sentire la mancanza.
A meno che non decidiate di passare una nottata in compagnia dei due rivali più scombinati della rete.
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