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domenica 16 novembre 2014

CANNIBAL KID, L'INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER GUIMAS BOX OFFICE





Ho detto no alla CNN. Ho rifiutato il Maurizio Costanzo Show. Ho risposto picche al Rolling Stone magazine. Purtroppo non sono mai stato contattato da Playboy, che da loro mi sarei fatto intervistare volentieri, soprattutto alla Playboy Mansion.
Dopo tanti rifiuti, ho però deciso di rompere il silenzio stampa e concedere un'intervista in ESCLUSIVA MONDIALE soltanto a GuimasBoxOffice, il sito di cinema, ma anche musica e intrattenimento, di Guido Mastroianni. Da perfetto David Letterman della situazione, il buon Guido mi ha fatto una serie di domande con i fiocchi, a cui io ho cercato di rispondere nel modo peggiore migliore possibile.
Potete godervi l'intervista di Guido al sottoscritto Marco Goi alias Cannibal Kid su Guimas Box Office.
Buona lettura!

lunedì 17 dicembre 2012

Un’intervista molto minimal

Stufo di concedere interviste a siti e tv di tutto il mondo, le ultime in ordine di tempo ad Aleja B di Unlock your creativity e a Barbara D'Urso di Domenica Live, per una volta mi calo nei panni dell’intervistatore.
Quest’oggi, miei cari lettori cannibali, vi presento una persona, ma che dico una persona?, dico un personaggio, che ormai da diverso tempo si occupa di creare gli header che vedete qui in testa al mio blog e che ha realizzato pure la copertina per la mia raccolta di racconti L’ultima estate di Joan e altri racconti.
Sto parlando di C(h)erotto, grandioso grafico noto sul web per i siti OsirisicaOsirosica e L’orablu.
Un cannibale onorario, in pratica, che adesso ci presenta una sua nuova invenzione grafica. Parecchio geniale, mi permetto di aggiungere.
Ma parliamone insieme a lui…


Ciao C(h)erotto, benvenuto nel salotto cannibale. Mettiti comodo e rilassati pure, tanto qui non si fanno domande scomode… Giusto per rompere il ghiaccio: è vero che hai intascato dei soldi in nero da Cannibal Kid per realizzare le testate del suo blog?

Ciao Cannibal Kid. Con i soldi che mi hai passato (rigorosamente in nero) ho comprato un panfilo... non dovevo dirlo?

La prima storica header realizzata da C(h)erotto per Pensieri Cannibali

Mmm… sento già le sirene fuori dallo studio. Questa domanda forse era meglio se non te la rivolgevo.
Passiamo oltre. Parlaci del tuo nuovo progetto grafico, che personalmente trovo molto fico: i Minimal Incipit. Cosa sono e come ti è venuta in mente un’idea del genere?

Oltre agli impegni quotidiani che hanno più o meno tutti (lavoro e famiglia su tutti) da qualche anno, insieme ad altri scriteriati personaggi con cui condivido tempo, energia e passione, faccio parte di un'associazione culturale, L'Orablù, che opera nella città dove abito, Bollate. Oltre alle varie iniziative che promuoviamo da alcuni anni, intorno alla metà di maggio di quest'anno, abbiamo preso in gestione un locale di un centro sportivo con l'intenzione di poter organizzare eventi che vadano oltre alla proposta di ristorazione del locale. A novembre si è tenuto il primo di questi appuntamenti che prevedeva l'incontro con tre autori di libri (tutta la storia è ben raccontata qui. È nata così l'idea di arredare L'OrablùBar (ecco svelato il nome del locale...) con qualcosa che avesse a che fare con i libri. Ho abbinato, aiutato anche dai soliti scriteriati personaggi, l'incipit, ovvero le prime righe che si leggono quando si apre il libro, a un segno grafico semplice, minimal...

I tuoi Minimal Incipit mi hanno fatto venire in mente in qualche modo i lavori di Saul Bass, storico autore di locandine e titoli di testa di alcuni celebri film di Hitchcock. C’ho preso oppure, da ignorante in materia, ho detto una cavolata assoluta? C’è comunque qualche artista a cui ti ispiri in particolare?

Urca! Saul Bass... i titoli di testa di alcuni film da lui creati (guardare qui il suo primo lavoro cinematografico) sono bellissimi... è stato proprio un maestro dello stile grafico semplice e pulito che possiamo definire minimal. L'avvento della tecnologia e dei programmi di illustrazione ha fatto sì che questo genere, avviato appunto da Bass, si è proliferato nelle menti dei creativi e ha raggiunto da molti anni anche quello che rimane della mia mente... Un'artista di cui sono un estremo aficionado è Andrea Pazienza ma questa è un'altra storia...

Questi Minimal Incipit si possono acquistare e, se sì, la gente deve fare un mutuo per poterli avere, oppure sono low cost?

Nessun mutuo. Sul blog dedicato si può sfogliare il catalogo e capire meglio cosa sono i Minimal Incipit. Tieni anche conto (i soldi in nero che mi passi non bastano mai...) che parte del ricavato delle vendite dei Minimal Incipit andrà versato a L'Orablù. Per qualsiasi informazione lascio la mail: minimalincipit@gmail.com

Per chiudere, parlaci del già menzionato locale che gestisci a Bollate, L’OrablùBar, che ha anche una sua web page con cui collaboro stabilmente. Si tratta soltanto di un semplice bar, o di qualcosa di più?

Come detto prima L'OrablùBar è qualcosa di più. O almeno sta cercando di diventare qualcosa di insolito, che vuole uscire dal solito panorama di attività culturali proposte nei paesi dell'hinterland milanese. Rimando al blog de L'Orablù a chi volesse approfondire l'argomento.
Grazie Cannibal Kid, alla prossima.

Grazie a te, C(h)erotto, per essere stato con noi e a voi gentili spettatori per aver seguito l’intervista.
E adesso, consigli per gli acquisti.



giovedì 29 novembre 2012

Intervista col Cannibale

Di solito non mi piace parlare con la stampa. Sono arrivato a dire no a interviste per riviste prestigiose come Rolling Stone, NME, Ciak, Entertainment Weekly, Wired, Time Magazine (che voleva pure dedicarmi la copertina) e molte altre. Ho rifiutato persino un faccia a faccia con Silvia Toffanin a Verissimo.
Alla simpatica Aleja dell’ottimo blog Unlock your creativity non potevo però proprio di no.
Volete leggere questa mia intervista esclusiva?
La trovate solo su Unlock your creativity.


martedì 19 aprile 2011

La mia prima (e forse anche ultima) intervista

Paperblog è “un sito partecipativo di informazione che seleziona, organizza e diffonde gli articoli dei blogger iscritti.” Per dirla con le parole ufficiali.
Per dirla come la direi io è un portale dove i blogger possono iscriversi (sì, anche tu: cosa stai aspettando?) e avere ulteriore visibilità dei propri spettacolari componimenti.
In occasione del suo primo compleanno, oggi 20 aprile Paperblog dedica la propria home page per celebrare l’evento, con l’intervista ad alcuni dei blogger più ganzi che sono iscritti, tra cui ovviamente (e modestamente) ci sono anche io.
Questa è la mia intervista, che nel corso della mattinata dovrebbe comparire per magia anche su Paperblog. Ma se non volete attendere oltre e morite (lo so che state morendo) dalla voglia di leggerla, eccola in anteprima mondiale.



1. Innanzitutto, chi è Marco di Pensieri Cannibali ?
Innanzitutto, come prima domanda andiamo già troppo sul personale.
Scherzo! Ho 29 anni, sono un blogger e (pseudo) giornalista e, come il titolo del mio blog suggerisce, sono un cannibale. Prima di scappare a gambe levate, specifico che sono un cannibale di quelli buoni. Così come esistono i vampiri buoni in Twilight, The Vampire Diaries o Buffy, esistono anche i cannibali dal cuore tenero nel mondo reale e io sono uno di loro, visto che la mia voracità si limita a film, musica, serie tv o qualunque altro aspetto della cultura pop che mi circonda, che inghiottisco e che poi risputo fuori alla mia maniera.

2. Da quanto tempo possiedi un blog e perché hai deciso di aprirne uno?
Il 4 aprile Pensieri Cannibali ha compiuto 3 anni, un bimbetto che comincia ad avere le idee chiare ma pur sempre un bimbetto giovanissimo e ancora in continua evoluzione. L’ho aperto per via di una ragazza: aveva un blog e così io per fare colpo su di lei ne ho creato uno mio che poi in breve tempo ha cominciato una sua vita indipendente. D'altra parte la maggior parte delle grandi idee (vedi Facebook) nascono proprio a causa di una ragazza...

3. Da dove trai ispirazione per gli articoli del tuo blog?
Cerco di parlare di tutte quelle cose che colpiscono la mia attenzione. In positivo, mi fa piacere soprattutto segnalare nuove band, film o telefilm magari poco conosciuti: il vecchio passaparola aggiornato nell'era di Internet. La mia specialità comunque credo sia soprattutto quella di demolire pellicole, dischi, personaggi (a volte anche di politica e attualità) che invece non mi piacciono e che cerco di massacrare utilizzando come armi non bombe e proiettili, ma solo parole e ironia. In maniera feroce, quando se le vanno a cercare. E lo fanno molto spesso.

4. Quando smetti i panni del blogger, di cosa ti occupi?
Blogger lo sono sempre, un po’ come un medico reperibile 24 ore su 24. Diciamo comunque che quando non scrivo per Pensieri Cannibali scrivo anche per alcune riviste (Telefilm Magazine e Cartoni) e per altri siti web. E quando non scrivo guardo film o serie tv, altrimenti poi di cosa parlo sul mio blog? Comunque tranquilli: ogni tanto esco anche di casa. Se ne ho il tempo.

5. Un pregio e un difetto di Paperblog.
Ha il vantaggio di poter attingere a una serie di blogger originali e spesso non allineati (come me!), quindi rispetto ad altre testate e portali può offrire contenuti più inaspettati e sorprendenti, meno controllati dalla macchina dei grandi media.
Difetti? Nessuno. Faccio troppo il ruffiano? E allora dico che l’home-page mette persino troppa carne al fuoco e vorrei venisse semplificata.

6. E per concludere, l'attesa cinematografica di questo 2011 secondo Pensieri Cannibali.
“The Tree of Life”, il nuovo film dell'autore de “La sottile linea rossa” Terrence Malick. Già solo il trailer in appena 2 minuti regala più emozioni di quanto fatto da intere filmografie di parecchi altri registi.

(Preciso che quando ho risposto a questa domanda non avevo ancora visto il trailer di Melancholia...)
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