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giovedì 11 ottobre 2012

Tutti i santi giorni al cinema

"Nein Ford! Ultima volta che tu fatto vedere lui film,
Hitler ha ordinato Olocausten!"
Benvenuti al nuovo appuntamento del giovedì.
Sì, giovedì. Avete capito bene. Non fatemelo ripetere mille volte come ogni volta che mi rivolgo al vecchio Ford, che quello alla sua età ormai è sordo come una campana e poi tende a dimenticare le cose e quindi bisogna sempre ripeterle, ripeterle, ripeterle, ripeterle, ripeterle, ripeterle allo sfinimento.
Negli ultimi tempi sono calati gli incassi nei cinema, ulteriore effetto della crisi economica oppure di scelte distributive spesso ai limiti della comprensibilità umana? Come sia, come non sia, quei geni della distribuzione cinematografica italiana hanno deciso di anticipare le uscite cinematografiche dal tradizionale venerdì, serata di inizio del weekend in tutto al mondo, al giovedì, serata tradizionalmente più spenta per gli incassi. Forse perché molta meno gente esce il giovedì sera…
Da adesso allora e fino a non si sa quando, la rubrica delle uscite settimanali si sposta al giovedì. Quello che non cambia è la qualità dei commenti: altissima per quanto riguarda quelli firmati da me, bassissima per quanto riguarda quelli firmati dal co-conduttore o meglio Velina del programma, Mr. James Ford.

"Maschere giù, pronti a fare irruzione nel bagno di Ford!"
Iron Sky - Saranno nazi vostri di Timo Vuorensola
Il consiglio di Cannibal: saranno nazi di Ford
Pellicola finlandese autofinanziata grazie anche al web e che proprio sul web è stata pompata in maniera spropositata. Per essere un film di fantascienza (relativamente) low-budget il tentativo è apprezzabile, ma nonostante le, credo e spero markettare, lodi spese in rete, il risultato è parecchio modesto.
Come commedia, si ride pochissimo. Come satira politica è davvero debole. E come film di fantascienza è una robina trascurabile.
Un film recensito qui fondamentalmente innocuo. Come il sempre più mollaccione Ford degli ultimi tempi, al cui confronto persino il sottoscritto Cucciolo Eroico è ormai più temibile di un nazi. E ho detto tutto.
Il consiglio di Ford: meglio farsi i nazi propri, che quelli del Cannibale!
Un film che non è ancora giunto sugli schermi di casa Ford ma che fin dal tam tam in rete mi è parso decisamente trascurabile, e che dunque credo continuerà a prendere polvere ancora per un pò prima di fare capolino al Saloon. Del resto, in questa prima settimana caratterizzata dal cambio di giorno i titoli importanti sono ben altri. Lascio dunque a quello zombie inebetito dai weekend a base di birra la
gloria della recensione. Altrimenti come se lo alimenta più, quell'ego massacrato dalle vittorie del sottoscritto nelle Blog Wars!?!?

"Questo è il bigliettino d'amore che t'ha lasciato Ford?
Azz, è più sdolcinato di una canzone di Justin Bieber!"
Killer Joe di William Friedkin
Il consiglio di Cannibal: Killer Cannibal is coming for you, Ford!
Noto per L’esorcista, William Friedkin è uno di quei registi vecchia scuola che faranno bagnare Ford, ma di cui io non ho mai approfondito troppo la conoscenza. Chissà che non capiti l’occasione ora, con questo promettente Killer Joe.
C’è un cast di ottimo livello, con Emile Hirsch, Gina Gershon, Juno Temple e un Matthew McCounaghey in spolvero dopo la sorprendente interpretazione in Magic Mike. Sembra più una fordianata, ma una volta tanto potrebbe essere una fordianata in grado di soddisfare anche me.
Vedremo se sarà una visione killer, oppure se ci sarà da mandare un killer per prendersi amichevole cura dell’esorcizzato Friedkin e pure del non ancora esorcizzato (purtroppo per noi) Fordkin.
Il consiglio di Ford: vivere e morire a Ford Angeles.
William Friedkin è un regista di quelli da leccarsi i baffi: cazzutissimo e scorretto, negli anni ha imparato a sbattersene delle majors e produrre molto anche low budget pur di spingere la sua idea di Cinema.
Che, poi, con titoli come L'esorcista, Vivere e morire a Los Angeles e Il braccio violento della legge potrebbe bastare. Comunque, il ritorno in grande stile avviene con questo film che pare sia molto, molto tarantiniano, e che pare abbia rischiato addirittura di vincere Venezia 2011.
Il mio hype in merito è alle stelle, e sono sicuro che in mano mi esploderà uno dei titoli più importanti dell'anno.

Ecco 3 ottime ragioni per vedere questo film.
Total Recall - Atto di forza di Len Wiseman
Il consiglio di Cannibal: atto di fede, più che di forza
Il Total Recall originale, quello del 1990 di Paul Verhoeven, è un gran film. Non avete sbagliato, state leggendo la parte cannibale del commento. Per me è infatti probabilmente il miglior film con Schwarzy, diciamo pure uno dei pochi decenti della sua carriera. Una delle pellicole che più mi sono rimaste impresse della mia infanzia, prima adolescenza, oggi sottoposta a un non richiesto remake, visto che l’originale resta ancora piuttosto attuale. Questa nuova versione, nonostante Colin Farrell sia un attore di gran lunga migliore dell’ex governatore della California, mi puzza di possibile fregatura. Per curiosità, temo gli concederò una visione. Le speranze che sia decente richiedono però un atto di fede.
L’atto di forza, quello invece lo tengo in serbo per le ossa del Ford!
Il consiglio di Ford: per sfracellare il Cannibale a bottigliate non ho bisogno di forza, ma solo di un semplice atto!
Quando venni a sapere che uno dei film migliori – cinematograficamente parlando - del buon Schwarzy avrebbe avuto un remake, rimasi annichilito quasi quanto mi accade leggendo le recensioni del mio
rivale. Fortunatamente l'allenamento cui quotidianamente mi sottopongo grazie alle stesse mi ha permesso di superare i pregiudizi e convincermi a dare una chance al lavoro di Wiseman: certo, occorre guardarlo senza pensare al lavoro di Verhoeven, ed il punto di vista è completamente ribaltato, ma la lotta che vede le due protagoniste femminili, Bryan Cranston ed uno scenario che incrocia Minority report a Blade runner,
alla fine, me l'hanno anche fatto piaciucchiare.
Recensione a brevissimo.

"Volevi dare un passaggio a Ford? Ma piuttosto preferisco caricare Dexter!"
On the Road di Walter Salles
Il consiglio di Cannibal: meglio di un viaggio on the road con Ford, però…
Jack Kerouac per la Twilight generation? Questa è la prima cosa che potrebbe venire in mente pensando al romanzo cult riletto in una trasposizione cinematografica con Kristen Stewart, la Bella Swan della saga vampiresca. La seconda impressione, quella regalata dal trailer, è che sembri più una versione patinata e alquanto retorica. In ogni caso, un’operazione ad altissimo rischio. A toccare certi libri si rischia solo di fare dei gran danni. Così come a toccare quel bruto di Ford.
Spero di sbagliarmi, sul film non su Ford, magari ne è venuta fuori una cosa decente, però non ci scommeterei troppo.
E, prima che me lo chiedi: no, Ford, non lo faccio un viaggio on the road con te. Anche perché ad affidarsi alla tua guida bisogna essere più fuori di chi ha scelto la Stewart per codesto film. E poi perché tanto tra poco sarai così sommerso dai pannolini (e non solo da quelli) che alle avventure on the road ormai puoi dire ciao ciao! Ford, per te la Fiesta è finita ahaha.
Il consiglio di Ford: un viaggio on the road con un cowboy sarà sempre troppo per il Cucciolo Eroico!
Personalmente, ho sempre avuto una certa simpatia per Walter Salles: Central do Brasil e I diari della motocicletta funzionano e continuano a piacermi anche a distanza di anni e visioni, con quel giusto mix di
onestà e retorica che fa tanto bene al cuore. Ora il regista brasiliano torna alla carica con un altro road movie tratto da uno dei libri cult di intere generazioni, che potrebbe rivelarsi una sorpresa quanto una clamorosa delusione. In ogni caso, una visione ci starà tutta.
E se le cose non funzioneranno a dovere, per sfogarmi potrei sempre recarmi a Casale, chiudere il Cannibale nel mio bagagliaio con da bere soltanto l'acqua per lavare i vetri e lanciarmi in un distensivo on
the road verso Capo Nord.

"AAAH! Che paura l'ultimo film consigliato da Ford! E non era manco un horror..."
ParaNorman di Chris Butler
Il consiglio di Cannibal: per chi non ha paura del ParaFordan
Per una volta, una pellicola d’animazione che non mi sembra la solita ruffianata Disney o la solita bambinata fordiana.
Tra fantasmi, zombie e piccoli cuccioli eroici, non sarà una visione paranormal, ma se non altro appare come una visione carina e piacevole.
E poi, meglio ParaNorman che quel ParaCullen di Ford uahahah!
Il consiglio di Ford: il Cucciolo eroico sarà Paranormal o Paranoid?
Un film d'animazione che promette bene dopo le settimane decisamente sottotono offerte da Madagascar e L'era glaciale, e che potrebbe essere il vero rivale ai prossimi Academy per l'ottimo Brave made in
Pixar. Addirittura, soprattutto considerato il genere, potrebbe riuscire perfino a mettere d'accordo i due antagonisti più feroci della blogosfera: il che, a conti fatti, è già un successo. Dunque, anche in questo caso, una visione ci vorrà tutta.



"Baci baci, Ford. Anch'io TVTB. Smack ♥"
Taken 2 - La vendetta di Olivier Megaton
Il consiglio di Cannibal: il cinema chiede vendetta!
Nooo! Pure una porcheria immane come Taken, uscito in Italia con il titolo Io vi troverò, ha avuto un seguito? E negli USA sta pure avendo un gran successo? Il mondo sta davvero cadendo nelle tenebre.
Il primo era un film d’azione risibile, con un Liam Neeson a suo agio come action hero quanto un elefante in un negozio di cristalli. Una porcheria giustizialista della peggior specie, di cui a breve arriverà il mio post. Quanto al seguito, rischia di essere ancora peggio. Ma sarà davvero un’impresa non da poco.
Se questo è grande cinema d’azione, per una volta lancio un grido di proporzioni fordiane: a ridatece Stallone!
Il consiglio di Ford: io mi rifiuto di trovarlo.
Sequel di un film agghiacciante che qui al Saloon ho già ampiamente massacrato - http://whiterussiancinema.blogspot.it/2012/01/io-vi-trovero.html-, privo dell'ironia degli action pane e salame che piacciono a me e reso ancora peggiore da un Liam Neeson per nulla in parte.
Già dal trailer pare una porcata di proporzioni assurde, dunque cercherò con tutte le mie forze di risparmiarmelo, e non lo auguro neppure a quel cattivo soggetto del mio rivale. Meglio tornare agli anni ottanta, quando imperavano i veri cult si Sly, Schwarzy, JCVD e Bruce Willis!

"Questa è l'ultima volta che accettiamo consigli di moda da Ford, ok?"
Tutti i santi giorni di Paolo Virzì
Il consiglio di Cannibal: tutti i santi fordi
Tutti i santi giorni mi devo sorbire (almeno) un nuovo post quotidiano di Ford e tutti i santi giorni mi chiedo cosa abbia fatto di male per meritarmi tanto. Non lo so, cari lettori. Forse ho preso per il cullen qualche volta di troppo i protagonisti della saga di Twilight e le Twi-hards (tra cui la Twi-hard numero 1 Ford) mi hanno fatto una macumba contro. In ogni caso, Paolo Virzì arriva da ben due film su due che mi sono piaciuti parecchio: Tutta la vita davanti e La prima cosa bella. Cosa che non posso dire di molti altri registi italiani, giusto dell’altro Paolo del cinema italiano, Sorrentino.
Il trailer di questo Tutti i santi giorni mi ha fatto però scendere di parecchio l’entusiasmo e, anzi, non promette niente di buono. A volte le prime impressioni si rivelano erronee. Sarà questo il caso? Di certo non è quanto successo con WhiteRussian: fin dalla prima volta che ci sono finito dentro per sbaglio, ho subito capito che c’era qualcosa di malvagio e di profondamente sbagliato in quel blog…
Il consiglio di Ford: tutti i santi giorni mi alzo, e spero che, per una volta, il Cannibale non abbia pubblicato nulla. E puntualmente scopro, invece, che continua a tornare.
Virzì mi è sempre piaciuto, mi pare un tipo in grado di unire il pane e salame al tocco autoriale, il Cinema popolare e le ambizioni da Festival tutte in un unica pellicola. La prima cosa bella mi era piaciuto davvero molto, e da tempo aspettavo il ritorno del buon Paolo sul grande schermo: eppure c'è qualcosa che non mi convince affatto, di questa roba che mi pare un po’ troppo Ligabue-style per impressionarmi. Speriamo di essere smentiti. Non vorrei ritrovarmi di colpo a fare lo snob come il mio ben poco illustre collega.

"Con i film consigliati da Cannibal si va sempre sul sicuro. O quasi...
Che è sta roba? Un porno o uno dei suoi soliti filmetti teen?"

giovedì 28 giugno 2012

The Nazi Side of the Moon

Iron Sky
(Finlandia, Germania, Australia 2012)
Regia: Timo Vuorensola
Cast: Julia Dietze, Götz Otto, Christopher Kirby, Stephanie Paul, Peta Sergeant, Kym Jackson, Udo Kier
Genere: satira sci-fi
Se ti piace guarda anche: Frequently Asked Questions About Time Travel, Paul, Men in Black, Guida galattica per autostoppisti

Il mio approccio ad Iron Sky è stato duplice. Da una parte il trailer mi aveva fatto pensare che si potesse trattare di una porcheria trash o al limite di un B-movie finla-crucco-australiano evitabile.
Dall’altra parte avevo invece sentito il parere entusiasta di diversi illustri blog (Bradipo, Combinazione casuale, Il giorno degli zombie, Frank Manila e praticamente mezza blogosfera…) e mi sono così convinto a vederlo.
La mia impressione? A metà strada. Iron Sky non si è rivelata una schifezza assoluta, contiene anzi qualche spunto di interesse, se non altro qualcuno in più rispetto alla gran parte delle grosse produzioni fantascientifiche americane. Eppure non mi è sembrata nemmeno una figata assoluta. Nemmeno da lontano. Nemmeno dallo spazio lontano. Cinematograficamente è poca cosa, visivamente ricorda il terribile Sky Captain and the World of Tomorrow, è recitato maluccio (ad eccezione del sempre inquietante Udo Kier) ed e girato senza grossa personalità dal finlandese esordiente Timo Vuorensola, già cantante della dark industrial band Älymystö. E il suo gruppo fa parecchio pena (e non sembra manco tanto dark industrial come dice Wikipedia)...


Timo Vuorensola come regista non è nemmeno una sòla totale come lo è a livello musicale, però si limita a scimmiottare lo stile delle pellicole di fantascienza americana. Cosa che stride un po’ con la volontà della pellicola di parodiare proprio i film e soprattutto la politica americana.
Ed è qui che per me Iron Sky fallisce di centrare il suo obiettivo. La sua satira è infatti parecchio debole, telefonata e soprattutto anacronistica. Ha davvero un senso, nel 2012, parodiare il nazismo vecchio stile, o forse arriva appena con quei 60/70 anni di ritardo? Il modello di riferimento sembra essere Il grande dittatore di Chaplin, citato esplicitamente e più volte all’interno del film, i risultati non sono però certo gli stessi.

La pellicola immmagina che i nazisti, dopo la morte di Adolf Hitler, si siano trasferiti in massa sulla Luna. O meglio, sul pinkfloydiano dark side of the moon. La cosa è improbabile. Non sto parlando da un punto di vista fantascientifico. In fondo, nella fantascienza tutto può succedere. Parlo da un punto di vista di plausibilità politica. I partiti di stampo dittatoriale incentrati su una figura centrale autoritaria non sono infatti destinati a sopravvivere alla morte del loro leader. Il partito nazista senza Hitler non ha alcun senso, come non ce poteva avercelo quello fascista senza Mussolini, oppure oggi il Pdl senza Berlusconi o una Lega Nord senza Bossi. Giusto per rimanere in tema di partiti tanto simpatici.
Prendendo comunque per buono l’assunto iniziale della storia, in fondo pur sempre trattasi di contesto sci-fi, l’idea non appare nemmeno così originale, vedasi Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti o i nazi-zombie del norvegese Dead Snow. Per non parlare della rilettura del nazismo, quella sì parecchio personale e geniale, ad opera di Quentin Tarantino con Bastardi senza gloria.

Anziché guardare al passato, sarebbe stato più interessante prendere di mira i fenomeni neo nazisti, cui invece viene dedicata appena una scenetta.
Per quanto riguarda l’attualità, Iron Sky attacca allora la politica americana odierna. Peccato non sia tanto odierna… Nel mirino c’è infatti una presidentessa donna che sembra ricalcare Sarah Palin, portando a pensare che la sceneggiatura del film sia stata scritta nel 2008, ai tempi della sua corsa a fianco di McCain per le presidenziali poi vinte da Obama. Peccato solo che la vera Sarah Palin sia parecchio più stronza della poco incisiva parodia qui presente e il parallelo tra nazisti e repubblicani ci può stare, ma l’America del 2012 non è più quella di George W. del 2008, e la poco irresisitibile satira del film finisce per somigliare ed essere innocua quanto quella di Scary Movie 3 e 4. Anzi, lì Leslie Nielsen era un Presidente degli USA parecchio più divertente!
Molto più efficaci, attuali e pure divertenti di Iron Sky nel massacrare gli Stati Uniti di oggi sono allora il feroce God Bless America, la spassosissima nuova serie HBO Veep (incentrata su un'immaginaria vicepresidentessa degli USA), e poi un qualsiasi episodio a caso di South Park. Cartman vestito da Hitler appare infatti parecchio più bastardo dei nazi all’acqua di rose e in fondo in fondo bonaccioni qui presentati.

Per essere una co-produzione europea indipendente e dal budget parecchio risicato rispetto ai kolossal americani, Iron Sky comunque non è del tutto da buttare. È un filmetto a tratti godibile, è apprezzabile la realizzazione avvenuta anche grazie all'aiuto sia economico che di idee dal pubblico su internet, ma finisce per essere niente di più e niente di meno di un B-movie un po' amatoriale con alcuni momenti in grado di strappare una risata, soprattutto quelli legati all’astronauta di colore che si imbatte nei nazi e da loro viene trasformato in un albino. Quest’ultima sarebbe una delle idee più interessanti della pellicola, ma purtroppo anche in questo caso non viene sfruttata a dovere e nel finale si scivola nella solita guerra stellare, proprio come in qualunque blockbusterone americano che in teoria avrebbe dovuto prendere in giro.
Qualcuno, anzi molti in rete parlano già di cult movie (e davvero non sono ancora riuscito a capire il perché), io dico auf wiedersehen.
(voto 5,5/10)

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