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giovedì 24 novembre 2016

Come andare al cinema nonostante i film che danno





Cominciano a fioccare i primi film natalizi, ma non solo.
Vediamo tutto (o quasi) quello che arriva nelle sale questo fine settimana, insieme ai commenti del (purtroppo) solo e unico Cannibal Kid e del (per fortuna) solo e unico Mr. James Ford.

Snowden
"Potrei rivelare al mondo tutti i segreti di Mr. Ford...
peccato solo che sono talmente noiosi che non interesserebbero a nessuno."

giovedì 20 agosto 2015

Jason Statham vs Taylor Lautner: chissà chi avrà la meglio?





Nell'agosto italiano sono uscite contemporaneamente due pellicole che ci presentano una singolare sfida tra action heroes o aspiranti tali: da una parte il campione in carica Jason Statham, dall'altra il giovane sfidante Taylor Lautner. Un incontro che ha già un vincitore designato. Oppure no?


martedì 21 luglio 2015

Sei una spiona, sei una spiona!





Spy
(USA 2015)
Regia: Paul Feig
Sceneggiatura: Paul Feig
Cast: Melissa McCarthy, Jude Law, Jason Statham, Rose Byrne, Peter Serafinowicz, Miranda Hart, Allison Janney, Morena Baccarin, Bobby Cannavale, Zach Woods, 50 Cent
Genere: spione
Se ti piace guarda anche: Kingsman - Secret Service, Austin Powers, Barely Lethal, Corpi da reato

Avete presente Morpheus di Matrix?
Sì, dai, quello ciccion... ehm, sovrappeso. Quello che fornisce le indicazioni al protagonista Neo a distanza, come se vedesse e sapesso tutto?
Ecco. Melissa McCarthy in Spy ha lo stesso compito. Dà indicazioni a distanza all'agente segreto Jude Law, una specie di versione ancora più figa di James Bond. A questo punto la domanda sorge spontanea: perché non è stato preso Jude Law per fare 007 anziché l'inespressivo Daniel Craig?
Probabilmente perché James Bond DEVE essere inespressivo per contratto.

lunedì 13 aprile 2015

FAST AND FURIOUS TETTE





Fast & Furious 7
(USA, Giappone 2015)
Titolo originale: Furious 7
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Chris Morgan
Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Jason Statham, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Kurt Russell, Lucas Black, Elsa Pataky, Djimon Hounsou, Ronda Rousey, Noel Gugliemi, Iggy Azalea, Jocelin Donahue
Genere: fast & fool
Se ti piace guarda anche: tutti gli altri Fast & Furious

Più che un semplice film, Fast & Furious 7 è un bignamino dell'intera serie.
Fast & Furious 7 è quasi uguale a Fast & Furious 6 che era molto simile a Fast & Furious 5 che era proprio come Fast & Furious 4. In più omaggia brevemente il disprezzato e sottovalutato Fast & Furious: Tokyo Drift. Una cosa che non tutti magari ricordano è che Fast & Furious 4, 5 e 6 sono in realtà prequel del terzo episodio. Il capitolo giapponese era quindi ambientato nel futuro, benché ci fossero auto e musica del 2006 e quindi la cosa non ha molto senso, ma è meglio non farsi troppe domande sulla verosimilità, quando si parla di Fast & Furious.
Inoltre, il settimo episodio dà un maggiore spazio ai siparietti comici di Ludacris e di uno scatenato Tyrese Gibson, che erano tra i protagonisti della seconda pellicola, e soprattutto va a recuperare almeno in piccola parte le atmosfere del primo leggendario capitolo. Se non altro all'inizio, quando finalmente fanno ritorno le sfide in auto, che poi erano l'elemento centrale della prima pellicola, poi purtroppo messo via via sempre più in un angolino. Con la scena di Michelle Rodriguez che sfida in auto la rapper Iggy Azalea si torna finalmente a correre. Broom broom.

lunedì 8 settembre 2014

I MERCENARI 3 – THE EX ACTORS





I mercenari 3 – The Expendables
(USA, Francia 2014)
Titolo originale: The Expendables 3
Regia: Patrick Hughes
Sceneggiatura: Sylvester Stallone, Creighton Rothenberg, Katrin Benedikt
Cast: Sylvester Stallone, Jason Statham, Mel Gibson, Arnold Schwarzenegger, Dolph Lundgren, Randy Couture, Terry Crews, Wesley Snipes, Kelsey Grammer, Antonio Banderas, Kellan Lutz, Ronda Rousey, Glen Powell, Victor Ortiz, Jet Li
Genere: old school
Se ti piace guarda anche: I mercenari 1 e 2, Il grande match

Il gioco è bello quando dura poco, recita un proverbio, uno di quelli che piacciono tanto ai vecchi e che quindi Sylvester Stallone e amici dovrebbero conoscere bene.
Che poi il gioco fosse bello, è ancora tutto da vedere. I mercenari 1 e 2 erano sì film più o meno decenti, almeno all’interno del loro genere, ma certo non è che fossero delle robe così memorabili. Il primo poteva vantare dalla sua parte la carta nostalgia, con il recupero di un certo modo di fare cinema action andato (per fortuna) perduto negli anni Ottanta, mentre il secondo riusciva a spremere tale spunto quel tanto che bastava per non annoiare troppo. Adesso però finiamola. Adesso però con questo terzo modestissimo episodio è ora di dire basta!
L’effetto nostalgia si è trasformato in una tristezza infinita. A vedere i sempre più anzianotti Sly & Schwarzy & Dolph Lundgren & Mel Gibson combattere, sparare, menar le mani e saltare per aria si prova solo una gran pena. Nella vita bisogna sapere quando è ora di smetterla e farsi da parte. Una lezione che a un certo punto del film lo stesso Stallone sembra aver compreso. Messi in un angolo i suoi vecchi (e con vecchi intendo proprio vecchi) amici, recluta alcune nuove leve per dargli una mano a sconfiggere il suo eterno nemico Mel Gibson.
Ma Mel Gibson non era morto in uno dei due film precedenti?
Dite che negli altri due non c'era?
Ah già, era nell'altrettanto inutile Machete Kills che aveva un ruolo di cattivone molto simile a questo.

"Attento a quel che dici, Cannibal.
Mi sono gonfiato i muscoli apposta per gonfiarti la faccia."

Fatto sta che Sly sceglie una nuova ciurma di Expendables per affiancarlo. Tra di loro c’è persino una donna!
Femminismo 1 – Stallone 0.
Ovviamente, la prescelta Ronda Rousey non è un’attrice fenomenale, bensì si tratta di braccia rubate alle arti marziali.
Recitazione 0 – Stallone 1.

"Se meno più forte di quella femminuccia di Cannibal Kid?
Certo che sì!"

Tra gli altri giovincelli arruolati c’è un enorme Kellan Lutz. Enorme intendo fisicamente, non a livello interpretativo. D’altra parte era uno che nella saga di Twilight faceva passare Robert Pattinson come un Signor Attore. E forse persino Kristen Stewart come un’attrice da Oscar.
No, beh. Quest’ultima cosa forse no.

Tra le altre nuove reclute c’è poi il non giovane Antonio Banderas ed è qui che viene la nota più dolente della pellicola. Mister Mulino Bianco ha in teoria la parte del personaggio simpa di turno. Un latino americano chiacchierone pronto a fare di tutto pur di entrare nelle grazie di Stallone e degli altri Expendables. Il problema è che non fa ridere e risulta solo odioso. In un film che certo non si segnala per la presenza di molti simpaticoni, riuscire a essere il più detestabile non era impresa facile, ma Banderas ce l’ha fatta. Olè.

"Hey Antonio, quello negli spot Mulino Bianco è il tuo miglior ruolo da anni."
"Aahahah, ma lo sa che hai ragione?"

Per colpa sua viene così a mancare quasi del tutto l’elemento ironico che nei primi due episodi risultava la vera arma vincente per riuscire ad arrivare a fine visione senza troppi sbadigli. Lo humour presente in questo capitolo è invece ormai trito e ritrito. Come confermano i disastrosi risultati al box-office americano, è un umorismo che non fa ridere più nessuno, a parte forse giusto le groupie del genere come il mio blogger rivale Mr. James Ford.
Con la parte diciamo “comica” del tutto annientata, quella che resta è una sequela infinita di interminabili scene action in cui si mettono in mostra i vari action heroes di ieri e di oggi messi in campo da Mister Stallone. La parte finale, una mezz’ora abbondante di mitragliate, esplosioni e scazzottate, è qualcosa di davvero difficile da digerire per i meno amanti del genere. E ormai magari pure per i più patiti.
Se la sceneggiatura si può riassumere in “Stallone vuole uccidere Mel Gibson e basta!” pure la componente action lascia alquanto a desiderare, “grazie” anche alla pessima regia di tale Patrick Hughes, capace di far rimpiangere non solo la direzione di Stallone del primo episodio, ma persino quella del penoso Simon West del secondo.

Oltre a sparatorie, bombe, botte e battute che non fanno ridere, cosa capita?
Sly & friends si danno i pugnetti l’uno con l’altro per tutto il tempo, ma a parte questo succede ben poco e la noia prevale. Le new-entries del cast non contribuiscono a ravvivare le cose, anzi. Oltre ai già citati spenti giovincelli, c’è addirittura il recupero di Wesley Snipes, uno che erano parecchi anni che non si vedeva in giro. Perché?
Questo film ci ricorda il perché: è davvero un pessimo attore e qui, nella parte del criminale fuori di testa e fuori di prigione, ce ne offre una nuova conferma.

"Sly, sei troppo vecchio per armeggiare con 'ste nuove tecnologie.
Guarda! Ti sta sanguinando il cervello..."

Pure sulla comparsata di uno spentissimo Harrison Ford è meglio stendere un velo pietoso.
Persino i vecchi protagonisti, nel passaggio dal primo al terzo capitolo, sembrano essere sempre più stanchi e annoiati, stessa impressione avuta da altri film recenti con nonnetti come Last Vegas e Il grande match. Ormai Stallone e compagni hanno fatto il loro tempo, hanno dato tutto quello che c’era da dare e non fanno altro che ripetersi. A questo punto, c’è giusto soltanto una cosa che manca a questo gruppo di ex attori, o meglio di ex glorie action…
Morire?
No. Per chi mi avete preso? Non sono così perfido. Non quanto Mel Gibson, almeno. La cosa che manca loro e che dovrebbero fare al più presto è un’altra: andare in pensione.
(voto 4/10)

mercoledì 17 ottobre 2012

I mercenari 2 - Dalle stelle allo Stallone

I mercenari 2
(USA 2012)
Titolo originale: The Expendables 2
Regia: Simon West
Cast: Sylvester Stallone, Jason Statham, Jean-Claude Van Damme, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, Chuck Norris, Liam Hemsworth, Terry Crews, Randy Couture, Dolph Lundgren, Nan Yu, Charisma Carpenter, Nikolette Noel
Genere: tamarro? no, super tamarro
Se ti piace guarda anche: I mercenari, The Avengers, Mission: Impossible - Protocollo fantasma, Rocky Balboa

Gli Expendables l’hanno fatto di nuovo.
Cosa, un dignitoso film d’azione?
Sì, anche, ma non è quello a cui mi riferivo: sono scappati dal pensionato. Di nuovo. O, più che dal pensionato, sono evasi dal museo in cui dovrebbero stare, come in maniera azzeccata un malinconico Schwarzenegger dice in una delle battute finali.
Mi sono quasi commosso quando l'ha detto.
Mmm, no. Non è vero.

"Dannata artrite!"
Il primo episodio dei Mercenari era stato salutato a sorpresa con una buona, diciamo decente va, accoglienza qui su Pensieri Cannibali. L’idea di un revival degli action heroes anni ’80 letteralmente resuscitati e messi alla prova con una nuova missione era infatti piuttosto azzeccata. Un’operazione nostalgia, dopo tutto, oggi come oggi non la si nega a nessuno.
Anziché partecipare a un reality show sulla danza come molte ex celebrità come lui hanno fatto, Sylvester Stallone aveva così messo in piedi una sorta di The Wrestler personale, complice l’aiuto di Mickey Rourke, e qui ha sostanzialmente ripetuto quell’intuizione pari pari. Solo che il gioco è bello quando dura poco, tanto per usare una di quelle frasi ad effetto che potremmo sentire in un probabile terzo capitolo della saga.

La prima sequenza fa temere il peggio. La scenona d’azione d’apertura è avvincente quanto un discorso di Napolitano, tanto per nominare un coetaneo di Stallone. Per fortuna, dopo il film riesce a risollevarsi come un Rocky al tappeto. Oddio, proprio come un Rocky Balboa magari no, piuttosto come una versione invecchiata di Rocky che ancora prova a tirare qualche colpo. Qualcuno gli andrà a segno, molti andranno a vuoto. Se non altro, diamogli atto di averci provato, anche se il primo episodio dei Mercenari poteva bastare e avanzare, grazie. La differenza tra i due episodi emerge lampante nello sguardo di Stallone. Ancora con un barlume di vitalità nel primo, qui invece spento, assente, come quello di uno zombie. Cosa che dona alle pellicola una sorta di malinconia ancora più accentuata rispetto al capitolo uno. I più tamarri infoiati di cinema action si saranno divertiti un mondo, con questa saga. Io invece c’ho visto una notevole dose di tristezza. Il rimpianto dei begli anni che sono scivolati via.

Hey, e Steven Seagal dove cazzo è?
I mercenari 2 funziona quindi a intermittenza. Non è solo una lunga sequela di sparatorie, scazzottate, inseguimenti, esplosioni old-style. Prova anche a essere qualcosa di più. Ed è un film che non si rivela nemmeno un’apologia completa della tamaraggine. Di scene tamarre ce ne sono, oh se ce ne sono, però in altri momenti si cerca anche la pausa riflessiva. Ed è qui che la pellicola affronta i suoi momenti più deboli e inefficaci. Inventandosi ad esempio dialoghi ai confini con il ridicolo:
“Stai pensando ancora a quel ragazzo?” chiede la tipa orientale a Stallone. “Continuamente,” risponde lui. Te credo, è morto da tipo manco un giorno, meno male che c'è ancora qualcuno che pensa a lui, povero Cristo.
Cosa pretendere? La sceneggiatura, d’altra parte, deve aver richiesto un lavoro di 2 o 3 ore, a dir tanto. Pause caffè comprese.
La storiella è semplice semplice, persino più semplice per gli standard dei film d’azione e ogni “svolta” narrativa è compiuta senza grande fantasia attraverso l’introduzione di uno degli action heroes special guest star a turno: Schwarzy, Bruce Willis, JCVD, Chuck Norris e poi tutti insieme appassionatamente, tanto per non farci mancare niente.

ATTENZIONE SPOILER
A muovere le azioni degli Expendables in questo nuovo capitolo c’è la sete di vendetta. Sì, avete capito bene. Una cosa inedita per un action movie! Quel cattivone di Jean-Claude Van Damme decide di uccidere Liam Hemsworth. Perché? I motivi possono essere due: o stava recitando troppo bene per gli standard dei mercenari, oppure JCVD tra i fan di Hunger Games fa parte del team Peeta. In maniera davvero accanita e Liam Hemsworth/Gale proprio non lo può vedere.
Ma come lo fa fuori? In quella che si candida a essere una delle scene più scult dell’annata cinematografica, lo trafigge con un pugnale attraverso... un calcio rotante dei suoi, nel caso aveste dubbi.
Va detto anche che Jean-Claude Van Damme come super cattivone è temibile all’incirca quanto Colin Hanks nella stagione 6 di Dexter.

Sulle note della soundtrack de Il buono, il brutto, il cattivo compare invece… Clint Eastwood?
No, Chuck Norris.
Ma perché?
Come se Gigi D’Alessio apparisse su un palco sulle note dei Beatles.
Non potevano farlo entrare con la musichetta della sigla di Walker Texas Ranger?
Ah già, dimenticavo: la sigla di Walker Texas Ranger è una cagata pazzesca.



"Ma de che te lamenti, Cannibal? So' più figa della tipa di The Ring!"
Se le apparizioni delle special guest star non mi sono sembrate un granché, purtroppo anche quella di un Bruce Willis sottotono, il più convincente a sorpresa mi è apparso Dolph Lundgren in versione genio chimico manco fosse Walt White di Breaking Bad. Una roba che è FANTASCIENZA PURA ma allo stesso tempo è una delle trovate più divertenti della pellicola. Bene anche Jason Statham in spassosa versione uomo-zerbino sempre al telefono con Charisma Carpenter/Cordelia di Buffy, mentre il racconto strappalacrime di Liam Hemsworth, futuro Signor Montana, su come si sia unito agli Expendables sembra uscito da un libro di Nicholas Sparks (continuo a citarlo, e la cosa mi preoccupa).
E poi c'è Nan Yu...
Ma chi è?
Non potevano almeno prendere una guerriera gnocca, una tipo Jamie Chung?

Tra i (pochi) momenti migliori cito invece Schwarzenegger che non ci sta sulla Smart e Stallone che sputa (giustamente) sul cadavere di JCVD.
Tra pro e contro, I mercenari 2 finisce per essere un filmetto d’azione che porta a casa il risultato, proprio come i vecchi mercenari, ma che si fa dimenticare già dallo scorrere dei titoli di coda. L’operazione nostalgia di Stallone e soci funziona ancora in maniera dignitosa, però ricordo che il gioco è bello quando dura poco, quindi attenti a non tirare troppo la corda, cari mercenari.
(voto 6/10)

P.S. Avrei voluto chiudere il post con la frasona a effetto: “Rest in pieces. Riposate in pezzi, nonnetti tamarri!” ma, nonostante abbiano un età media di 125,7 anni, i loro muscoli ancora mi fanno paura e quindi preferisco salutarli con un: “Ciao ciao, mercenari. Non picchiatemi, vi scongiuro. Grazie.”

venerdì 26 agosto 2011

Jason Statham VS The Rock

Due pesi massimi del cinema action degli ultimi anni si scontrano sul ring cannibale con due pellicole che come vedremo non sono certo il massimo, nè della vita, nè del genere d’azione. Chi trionferà? O meglio: chi perderà in maniera più dignitosa?



Professione assassino - The Mechanic
Regia: Simon West
Cast: Jason Statham, Ben Foster, Mini Anden, Donald Sutherland, Christa Campbell, Tony Goldwyn
Genere: zona Statham
Se ti piace guarda anche: The Transporter, Professione: assassino, The American

Oh, finalmente qualcuno ha fatto un film su un meccanico, colmando una lacuna clamorosa nel mondo delle professioni cinematografiche!
Mmm… dite che non è così? Questo non è un film su un meccanico che aggiusta le auto? È il solito film sul killer a pagamento spietato e solitario? Ancora? Un’altra onda, un’altra volta? Ebbasta.
Vabbè, perlomeno questa volta entriamo in “zona Statham”. Dopo aver visto quella mega figata adrenalinica galattica di Crank (e pure il seguito non è niente male), avevo eletto Jason Statham come mio nuovo action hero preferito. Anzi, diciamo come unico action hero che sopporto, il solo vero degno erede del mitico Bruce Willis de ‘na vorta. Peccato che a parte quel film, Statham mi abbia regalato più delusioni che esaltazione. Per non usare esplicitamente il termine “film di merda”.
Se già The Transporter non è ‘sta gran cosa, ma perlomeno è guardabile, qui siamo in una versione cotta, o meglio bollita, di quel film, e a tratti si entra persino nei territori del terribile The American con Giorgione Clooney. AAAAAAAAAAAAAAAAh!
Eli, don’t you cry tonight. Scusami se l’ho menzionato. Anche a me viene da piangere ogni volta che sento nominare quel film.

The Mechanic procede quindi su binari soporiferi, con i soliti omicidi su commissione e ben poca azione per essere un film d’azione. Che ti sta succedendo, Jason? L’unico motivo d’interesse delle pellicola, remake di Professione: assassino con Charles Bronson, è quando entra in scena Ben Foster, ottimo attore che pure lui a parte l’ottimo Oltre le regole - The Messenger dovrebbe però fare più attenzione nello scegliersi i copioni. Qui Foster interpreta la parte del figlio di Donald Sutherland (ma non era Kiefer Sutherland suo figlio?? Oddio così mi mettete in confusione!), il quale è stato ucciso da Jason Statham ma lui non lo sa. Dopo la morte del padre, Foster si presenta proprio da Statham per impare il secondo mestiere più antico del mondo, quello dell’assassino.
In questa parte chiamiamola di “addestramento”, la pellicola guadagna un po’ di curiosità. Ma molto vagamente, visto che certo non diventa irresistibile e scivola verso un finale scontatissimo.
Unico momento degno di nota del film: quando Jason Statham rimorchia una tipa senza nemmeno dire una parola. Vabbè, più tardi scopriremo che lei è una professionista del primo mestiere più antico del mondo, però grande Jason sempre e comunque!
(voto 5-/10)


Faster
(USA 2010)
Regia: George Tillman Jr.
Cast: Dwayne “The Rock” Johnson, Billy Bob Thornton, Carla Gugino, Oliver Jackson-Cohen, Maggie Grace, Tom Berenger, Mike Epps, Xander Berkeley, Moon Bloodgood, Jennifer Carpenter
Genere: revenge movie
Se ti piace guarda anche: una roccia, oppure anche gli scogli sul mare possono andar bene

Se già The Mechanic è una visione mediocre e totalmente dimenticabile quindici secondi dopo i titoli di coda, con Faster si va velocemente ancora più a fondo, da qui il titolo Faster. D’altra parte in questo caso il protagonista è Dwayne “The Rock” Johnson, wrestler e pure attore. Anche se forse nemmeno lui stesso avrebbe il coraggio di definirsi attore. The Rock, lo dice il nome stesso, è una roccia sia fisiciamente che a livello espressivo. Espressivo, si fa per dire, visto che è totalmente incapace di esprimere un qualsiasi sentimento umano, o anche solo roccioso.
Riguardo al film, poco da dire. Solita storia di vendetta, con The Rock che uscito di galera va a far fuori tutti i colpevoli dell’omicidio del fratello. A cercare di beccarlo c’è una coppia di detective formata dal sempre più bollito Billy Bob Thornton e da una Carla Cugino qui meno bona del solito e c’è pure uno spietato killer che sembra un po’ il The Mechanic del film con Statham, solo che non è Statham.
In una serie di piccoli ruoli ci sono poi alcuni volti telefilmici come Maggie Grace (la Shannon di Lost che fa sempre piacere rivedere), Moon Bloodgood (mediocre attrice del nuovo Falling Skies), Xander Berkeley dell’ottima miniserie The Booth e Jennifer Carpenter, la sorellina di Dex in Dexter.
Un contorno discreto per una portata principale che da masticare risulta dura come una roccia.
(voto 3/10)


Jason Statham Vs. The Rock
And quindi the winner is…
Nettamente Jason Statham, anche perché The Rock sarà anche un wrestler ma un attore non lo so… Non credo. Peccato solo che il buon Jason esca raramente dallo stereotipo da action hero in cui è inscatolato, perché quando lo fa dimostra di essere un attore dall’ottimo potenziale, come in London dove è un folle scatenato cocainomane con persino i capelli in testa! In questo caso comunque entrambi sono protagonisti di due film al limite della denuncia per molestie alla pubblica decenza. Guardateli pure, ma poi non dite che io non vi avevo avvisato.
Adesso vado, stanno suonando al citofono. Ci sono due certi energumeni muscolosi che mi vogliono dare un sacco di botte…

martedì 7 settembre 2010

Sly & the family (The Expendables)

The Expendables – I mercenari
(USA 2010)
Regia: Sylvester Stallone
Cast: Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li, Mickey Rourke, Dolph Lundgren, Eric Roberts, David Zayas, Giselle Itié, Terry Crews, Charisma Carpenter, Randy Couture, Steve Austin, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger
Links: imdb, mymovies
Trovate il film nei cinema o QUI

“Non crediamo più a un cazzo di niente, ormai. È sparito tutto come sparirà questo disegno. Il colore sbiadirà fino a scomparire.”

Stallone non ha voluto fare un film action. Stallone ha voluto fare l’apoteosi del film action e per farlo ha chiamato a raccolta tutti i suoi amici più cazzuti nel cinema di genere dagli anni Ottanta ad oggi. E così in questo Rat Pack dei muscolosi tatuati, in questo dream team dei picchiaduro, in questo The Avengers di supereroi senza super-poteri ma con tante super-armi, sfilano uno fianco all’altro Sly stesso (poteva mica autoescludersi?), il mio nuovo idolo action Jason Statham (grandioso in Crank e ottimo pure in The Transporter, seppure il film non sia un granché), Dolph Lundgren in versione cattivo ma non troppo che prova a spiezzare in due il magrolino Jet Li (il suo personaggio è probabilmente quello meno convincente, Sly l’avrà messo in mezzo giusto per strizzare gli occhi a mandorla del pubblico orientale), il gigante nero Terry Crews, protagonista di spettacolose e cruentissime carneficine, più brevi apparizioni di Bruce Willis (il mio action hero preferito, tra quelli della old school) e il nemicoamico Arnold Schwarzenegger (insieme li vedrei bene in un remake al testosterone di Nemicheamiche al posto di Julia Roberts e Susan Sarandon).
Splendido poi il dialogo nostalgico sui valori di una volta che sono andati perduti tra Stallone e quello bravo della compagnia a recitare, Mickey Rourke (non proprio un action hero, ma un tamarro sicuramente sì!). Ad arricchire il cast converse all star ci pensano poi Eric Roberts, sempre perfetto nella parte del cattivone, una tipa latina che sembra Belen Rodriguez (purtroppo leggermente più cessa, ma per fortuna almeno non ha portato con sé quell’altro zarro di Corona), David Zayas (il mitico detective Angel Batista di Dexter) e Charisma Carpenter (l’ancor più mitica Cordelia di Buffy).

Chiuso il lunghissimo capitolo cast, passiamo al film. Stallone is back in town e procede nel suo personale percorso nostalgia che sta caratterizzando quest’ultima fase della sua carriera; dopo i revival di Rocky e Rambo si rispresenta adesso con una pellicola che se fosse saltata fuori da un archivio degli anni Ottanta nessuno se ne sarebbe stupito. Trama ridotta all’essenziale ma comunque non scema, con persino qualche riferimento politico (un capo di stato alla Fidel Castro, la corruzione all’interno della CIA) e un messaggio forte (chi fa violenza contro le donne alla fine la paga moooolto cara!).
Le scene d’azione sono poi incredibilmente ben girate e coinvolgenti, di molto all’insopra della media del genere e questo per un buon action che si rispetti è un elemento fondamentale. I “glorious basterds” arruolati da mascella storta Stallone si fanno davvero il culo come ai bei vecchi tempi e si torna a sentire l’odore del sangue nei combattimenti (e pure un po’ di puzza di sudore), mica come nelle asettiche guerre ipertecnologizzate e ricche di effetti speciali ma zero cojones viste nella saga di Transformers o in Avatar.

Considerato il buon successo ottenuto dalla pellicola, Sly starebbe già pensando a un sequel. Chissà non possano rientrare nel cast alcuni tamarri assenti illustri al primo giro: Vin Diesel, Robert Downey Jr., Jean Claude Van Damme (come suggerisce Mr. Ford) e soprattutto lui, Chuck Norris.
(voto 6/7)

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