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venerdì 17 luglio 2015

Ted 2, lettera aperta a Seth MacFarlane





Ted 2
(USA 2015)
Regia: Seth MacFarlane
Sceneggiatura: Seth MacFarlane, Wellesley Wild, Alec Surkin
Cast: Mark Wahlberg, Ted, Jessica Barth, Amanda Seyfried, Morgan Freeman, Giovanni Ribisi, Sam J. Jones, John Carroll Lynch, John Slattery, Tom Brady, Jessica Szohr, Jay Leno
Genere: ripetitivo
Se ti piace guarda anche: Ted, I Griffin, The Cleveland Show, American Dad, Un milione di modi per morire nel West

Scrivo questa lettera aperta a Seth MacFarlane direttamente dalla pagina web Pensieri Cannibali, molto nota, almeno tra noi orsetti. Il motivo?
Voglio esprimere tutto il mio dissenso nei confronti dell'immagine che le sue due pellicole Ted 1 e Ted 2 danno di noi orsetti. Non siamo tutti così. Non siamo tutti dei maleducati e dei drogati. Insomma, porca puttana, nel periodo d'oro dell'ero ci facevamo, però adesso alcuni di noi sono puliti o quasi. Non è che passiamo tutto il giorno a farci dei bong cantando Maria Salvador. Di tanto in tanto ci facciamo pure di crack. Caro rimbombamico rinconglionito, se vuoi fare un film su noi orsetti, ti invito quindi a documentarti per bene, prima.

domenica 17 novembre 2013

AAA STAGISTI PER PENSIERI CANNIBALI CERCASI




Gli stagisti
(USA 2013)
Titolo originale: The Internship
Regia: Shawn Levy
Sceneggiatura: Vince Vaughn, Jared Stern
Cast: Vince Vaughn, Owen Wilson, Aasif Mandvi, Rose Byrne, Josh Brener, Dylan O’Brien, Tiya Sircar, Tobit Raphael, Max Minghella, Jessica Szohr, Josh Gad, Eric André, JoAnna Garcia Swisher, Rob Riggle, Harvey Guillen, B.J. Novak
Genere: precario
Se ti piace guarda anche: Monsters University, La rivincita dei nerds

Ho fatto tante volte lo stagista, nella mia vita.
Una ad esempio è stata quella per il Presidente degli Stati Uniti. Erano gli anni ’90…
Ah no, mi sa che quella volta non ero io.
Comunque, almeno da quelle che sono state le mie esperienze, posso dire che fare lo stagista non è proprio il massimo della vita. Quella dello stagista è infatti una situazione piuttosto degradante, perché:


  • Vieni trattato come l’ultima ruota del carro.
  • Non hai alcun diritto.
  • Ogni giorno potrebbe essere l’ultimo. In azienda, così come anche proprio l’ultimo l’ultimo, considerando come agli stagisti vengano offerti i lavori non solo più umilianti, ma anche più mortalmente pericolosi.
  • Non sei pagato, se non con buoni omaggio per i film al cinema. Ma solo per i film di Moccia.
  • Non sei pagato, e a volte nemmeno con buoni omaggio per i film di Moccia. E questa è la parte più piacevole della tua giornata come stagista.

La condizione dello stagista è stata portata su piccolo schermo in maniera esilarante, quanto tristemente veritiera, da Alessandro Tiberi nella serie tv italiana (sì, ogni tanto anche in Italia si fanno serie tv e non fiction) Boris.



Alessandro Tiberi è la dimostrazione vivente di come si possa passare dalla gavetta come stagista a fare grandi cose. Lui è finito a recitare con Woody Allen, signori e signore.
In che film?
Ah già, To Rome with Love, probabilmente il peggior Woody Allen della storia e al suo fianco c’era Alessandra Mastronardi…
Ok, esempio sbagliato. Alessandro Tiberi è la dimostrazione vivente di come fare lo stagista non porti da nessuna parte.

"Cannibal Kid parla di noi..."
"So' soddisfazioni!"
Visto che di esempi di stagisti vincenti non me ne vengono in mente, non in questo momento, passiamo alla pellicola incentrata su questa povera razza.
Gli stagisti è un film assolutamente prevedibile, che sa di già visto, che segue il copione tipico delle tipiche comedy americane, con tanto di ricerca dell’automiglioramento personale, dello spirito di gruppo e di tutti i valori che fanno Grande il Grande Popolo Americano. A ciò ci aggiungiamo anche qualche scontato, e parecchio abbozzato, risvolto sentimentale con la sempre gradevole alla vista Rose Byrne, e il gioco è fatto. Da questo punto di vista, Gli stagisti non spicca certo. Eppure mi è piaciuto. Perché?

Innanzitutto per la simpatia che provo per la categoria degli stagisti. Scusate, ma io preferisco una pellicola incentrata su degli stagisti piuttosto che una su dei robottoni. Non ci posso fare niente. Sarò razzista io. Al di là di ciò, Gli stagisti è una perfetta commedia nell’epoca della crisi. A livello di risate non è che faccia farne proprio tantissime. Il suo è piuttosto un riso amaro. È una riflessione sul mondo precario e sulla situazione lavorativa di oggi leggera, molto leggera, leggerissima, quanto leggermente efficace.

"Sì, carini i cappellini, però penso che Pensieri Cannibali
possa offrirci di meglio..."
La trama è presto detta. I due protagonisti Owen Wilson e Vince Vaughn, back together dopo lo spassosissimo 2 single a nozze, perdono il loro lavoro da un giorno all’altro, dopo anni di onorata carriera come venditori. Spunto tremendamente attuale e tremendamente tragico che potrebbe essere l’inizio di un dramma, invece dà il via a una comedy, ottimista e ruffiana fin che si vuole, ma che ogni tanto ci vuole.
A questo punto, una volta in mezzo a una strada o quasi, i due decidono di cambiare campo e iscriversi a un’università online, in modo da poter prendere parte a uno stage presso Google. Ok, per due quartanteenni come loro fare uno stage gratuito non sarà magari il massimo della vita, però è il massimo che la vita di oggi può offrire. Cioè, stiamo pur sempre parlando di Google, mica di Pensieri Cannibali.
Le decine e decine di stagisti vengono divisi in vari gruppi e soltanto un gruppo, quello vincitore di una competizione lunga tutta l’estate, verrà assunto a tempo pieno da Google. La trama ricorda quella di Monsters University, che a sua volta ricordava quella de La rivincita dei Nerds, che a sua volta ricordava le sfide olimpioniche, che a loro volta ricordavano forse qualcos’altro…
"Sei sicuro che facciamo bene ad abbandonare Google per andare
a Casale Monferrato a lavorare per Pensieri Cannibali?"
"Certo, come no? Intanto vai avanti tu..."

Da qui in poi è un susseguirsi di sfide tra i vari gruppi di stagisti e di scene come detto piuttosto prevedibili. Non c’è niente di troppo inaspettato. Però i due cazzoni protagonisti fanno troppa simpatia e pure i personaggi minori, un gruppo di nerd e di loser assortiti che sembrano usciti da una puntata del Glee dei primi tempi, per quanto stereotipati, fanno troppa simpatia, soprattutto il promettente Dylan O'Brien di Teen Wolf e The First Time, e allora questi stagisti non faranno morir dal ridere, non brilleranno per originalità o qualità particolarmente elevate, però non puoi non voler loro bene e alla fine ti viene persino voglia di offrirglielo, un lavoro. E allora, se l’esperienza con Google dovesse finire, venite pure qui a Pensieri Cannibali a fare uno stage, cari i miei stagisti. Però vi avverto, non verrete pagati. Se non con buoni omaggio per i film al cinema. Ma solo per i film di Moccia.
(voto 6,5/10)



venerdì 19 luglio 2013

LOVE BITE, IL FILM GHIACCIOLO


Love Bite
(UK 2012)
Regia: Andy De Emmony
Sceneggiatura: Ronan Blaney, Cris Cole
Cast: Ed Speelers, Luke Pasqualino, Jessica Szohr, Timothy Spall, Robin Morrissey, Daniel Kendrick, Kierston Wareing, Rachel McCreath, Eloise Smyth
Genere: film ghiacciolo
Se ti piace guarda anche: Teen Wolf, The Inbetweeners, Finalmente maggiorenni

Ogni cosa va fatta al momento giusto. Ci sono canzoni ad esempio che mi rifiuto di ascoltare nel giorno sbagliato: “I Don’t Like Mondays” dei Boomtown Rats o “Manic Monday” delle Bangles vanno ascoltate solo e rigorosamente di lunedì. Se le becco un altro giorno, cambio stazione radio, imprecando contro l’incompetenza dei deejay che hanno osato suonarle in un giorno differente.
Lo stesso vale per le canzoni, così come i film, ambientati a Natale. Vanno visti nel periodo natalizio. E bom. Dal 26 dicembre in poi, fino all’anno successivo, non si possono più guardare. È una regola.
Ci sono altre pellicole che invece vanno viste rigoramente d’estate. Un sottogenere che io chiamo, e forse non solo io, “filmetti estivi”. In genere si tratta di pellicole leggere, disimpegnate, non particolarmente originali, con attori giovani provenienti da serie tv, e che appartengono per lo più a due categorie, almeno tra quelli che piace vedere a me: la commedia goliardica, sboccata, oscena e scema, e poi il thrillerino-horrorino low-budget. Quei filmetti insomma che se li vedi d’inverno ti sembrano le ultime tra le merdacce e forse è l’accoglienza che si meritano. Ma d’estate le cose cambiano. La voglia di disimpegno è maggiore, le aspettative si abbassano e si può essere più ben disposti a chiudere un occhio di fronte a personaggi stereotipati, trame straabusate e interpretazioni non sempre da Oscar.

Come si dice bimbiminkia in inglese?
Love Bite è un po’ l’apoteosi del filmetto estivo. Era già da qualche mese che l’avevo conservato in frigo al fresco, sapendo che sarebbe potuto tornare utile nei mesi più caldi. In un’altra stagione, una visione come questa l’avrei bollata come una boiata incredibile. Visto d’estate invece ha il suo perché, anche perché fonde entrambe le categorie di filmetto estivo che prediligo. Da una parte è una commedia teen volgarotta, con gag sessuali di bassa lega che manco nei cinepanettoni italiani si vedono, ma che nella variante britannica regalano maggiori soddisfazioni. Gli inglesi non si fanno troppi problemi con il politically correct e qui si esaltano con situazioni ai limiti del trash. Siamo in zona The Inbetweeners, tanto per darvi un riferimento culturale altissimo.
Dall’altra parte, Love Bite gioca invece sul territorio del thriller-horrorino, in maniera a dire il vero parecchio leggera. Il film resta infatti più che altro una comedy sguaiata, in cui ogni tanto fa capolino una componente fantasy, ormai immancabile in ogni buona storia teen che si rispetti. In epoca di Twilight, True Blood, The Vampire Diaries, Teen Wolf ed Hemlock Grove, un licantropo non può proprio mancare. Oddio, io ne farei anche a meno, però a quanto pare i licantropi sono i nuovi vampiri e tirano un casino.

"Hey, ma tu sei quella di Gossip Girl?"
"In carne e ossa! Vuoi un autografo?"
"Ma anche no, io odiavo quella serie. Ho festeggiato una settimana quando è finita."
Love Bite è ambientato d’estate (oh yeah!) in una cittadina inglese in cui a un certo punto cominciano a sparire e a morire ammazzati brutalmente alcuni giovani. Alcuni vergini. Ebbene sì, in giro c’è un licantropo che uccide ragazzi e ragazze che non l’hanno mai fatto. Nel gruppetto di 4 giovani protagonisti del film si scatena dunque la caccia a perdere la verginità, un po’ come in un American Pie versione britannica, quindi una British Pie, il tutto in un contesto molto Teen Wolf.
Praticamente: una vaccata.
Praticamente: il mio film estivo ideale.
Almeno fino a un certo punto. La pellicola non riesce a essere un cult assoluto del summer trash perché il numero di scene divertenti è comunque molto limitato, la trama persino troppo idiota per essere vera, gli attori così così: c’è Luke Pasqualino della seconda generazione di Skins, che però non sembra molto in palla, così come il protagonista Ed Speelers, quello di Eragon, non è che sia proprio l’attore migliore di tutti i tempi. La bella del film è invece Jessica Szozza Szohr, la Vanessa di Gossip Girl, una delle tipe più insopportabili di una serie già di suo ripiena di tipe insopportabili. Nonostante non mi sia mai piaciuta un granché, qui si rivela piuttosto sexy anche se come attrice, beh… Perché, è un’attrice?
Una pellicola come Love Bite in pratica ha enormi limiti, a essere buoni, e può essere considerata una porcata colossale, a essere cattivi. Però è estate ed hey, questo è un filmetto estivo trash coi fiocchi. Per l'occasione mi spreco e conio una nuova definizione: questo è un perfetto film ghiacciolo. Inconsistente e privo di valori nutrizionali, però bello fresco. Dategli un morso, un love bite.
(voto 6/10)



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