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domenica 22 dicembre 2019

Persons of the Year 2019 - I personaggi che hanno segnato l'anno






Hanno segnato l'anno. Che li adoriate o che li schifiate, sono i personaggi che hanno in qualche modo lasciato il loro zampino negli ultimi 12 mesi. In attesa di scoprire anche le altre classifiche targate Pensieri Cannibali sul meglio & sul peggio del 2019, partiamo da qui. Dalle Persons of the Year.


lunedì 7 ottobre 2019

In questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Joker





Joker
Regia: Todd Phillips
Cast: Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De Niro, Brett Cullen, Frances Conroy, Marc Maron, Bill Camp, Shea Whigham, Brian Tyree Henry


ATTENZIONE: QUA E LÀ È PRESENTE QUALCHE SPOILER


E se Joker non fosse il capolavoro assoluto dei nostri tempi di cui tutti parlano?

AHAHAHAHAHAHAH

Non sto scherzando. Per una volta nella mia vita sono serio. Perché nessuno riesce mai a prendermi sul serio?

giovedì 30 agosto 2018

Ritorno al bosco dei 100 film





Tristi per il rientro in città e la fine delle vacanze?
Ecco allora per voi una notizia che vi peggiorerà ulteriormente l'umore: è tornata la rubrica sulle uscite cinematografiche settimanali condotta da me, e ce n'è già per mettersi a piangere, e pure dal mio blogger rivale Mr. James Ford, e qui la tragedia è completa.
Per cercare di migliorare la qualità di questa rubrica, ma non è assolutamente detto che ci riesca, l'ospite che abbiamo invitato questa settimana a banchettare insieme a noi, e soprattutto a disquisire sui film in arrivo nelle sale italiane, è Luca “Karda” Cardarelli, l'autore del sempre valido (anche se mai quanto Pensieri Cannibali LOL) blog Cuore di celluloide.
Via ai commenti!


Mission: Impossible – Fallout
"Realizzare una rubrica più scema di questa? Sarebbe una Mission: Impossible persino per me."

lunedì 7 maggio 2018

Se questo è A Beautiful Day, figuriamoci gli altri giorni...





A Beautiful Day - You Were Never Really Here
Regia: Lynne Ramsay
Cast: Joaquin Phoenix, Ekaterina Samsonov, Judith Roberts, Alessandro Nivola, Alex Manette


Quando è stata l'ultima volta che siete andati a letto e, nel momento prima di chiudere gli occhi, avete pensato: “Oh, questa sì che è stata davvero una bella giornata”?
Non ve lo ricordate?
Siamo così impegnati a compiangerci, al celebrare sempre l'eterno #mainagioia, io per primo, che non riusciamo a goderci una fottuta bella giornata. Una giornata semplice, in cui raggiungere l'euforia per le piccole cose che non hai, ancora, perché a volte puoi spingerti oltre ogni confine, arricchire e svuotare un'esistenza intera, e sentirsi felice anche solo ad immaginare, quelle piccole cose che non hai ancora.

Sto davvero citando Alessandra Amoroso in un pezzo realizzato con J-Ax e Fedez?


giovedì 3 maggio 2018

Indovina quale film guardare stasera?





Dopo le uscite forti della scorsa settimana, tra supereroi e supercattivi, i cinema italiani sono già pronti ad andare in vacanza?
No no, perché anche in questa qualche roba interessante sembra esserci. Andiamo a scoprire che roba, con i commenti miei, del mio rivale Mr. James Ford e di un nuovo interessante ospite, che questa volta è...
Caden Cotard, l'autore de Il buio in sala, un blog cinematografico molto ben scritto e parecchio competente. La domanda quindi è: cosa ci fa in una rubrica insieme a noi due, che siamo quelli che i francesi chiaman les incompétents?


GAME NIGHT - INDOVINA CHI MUORE STASERA?
"Ford, vieni a giocare con me, Cannibal e Caden Cotard a commentare le uscite cinematografiche settimanali?"

"Devi già partecipare a un incontro di wrestling???"

martedì 17 marzo 2015

VIZIO DI FORMA, FATTANZA E DELIRIO A L.A.





Vizio di forma
(USA 2014)
Titolo originale: Inherent Vice
Regia: Paul Thomas Anderson
Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson
Tratto dal romanzo: Vizio di forma di Thomas Pynchon
Cast: Joaquin Phoenix, Katherine Waterston, Josh Brolin, Joanna Newsom, Owen Wilson, Jena Malone, Reese Witherspoon, Benicio Del Toro, Eric Roberts, Maya Rudolph, Jordan Christian Hearn, Hong Chau, Michael Kenneth Williams, Sam Jaeger, Timothy Simons, Belladonna, Elaine Tan, Sasha Pieterse, Martin Donovan, Martin Short
Genere: fattone
Se ti piace guarda anche: Paura e delirio a Las Vegas, Jackie Brown, The Rum Diary - Cronache di una passione, Fatti, strafatti e strafighe

Pochi giorni fa è venuta a mancare mia nonna. Aveva 90 anni. Si può dire che raggiunta quell'età la sua vita l'avesse vissuta, in molti l'hanno detto, ed è vero. Nei suoi confronti provo un unico rammarico. I suoi ultimi anni. Cinque anni passati quasi sempre in un letto di una casa di riposo, paralizzata per colpa di un dannato ictus. Lo so che potrà sembrare ingenuo da parte mia. Lo so che significa barare. Lo so che è come giocare a fare Dio, ma io quegli ultimi anni li voglio gettare via. Fare finta che non siano mai esistiti. Cancellare quel capitolo conclusivo dalla sua vita e dalla mia memoria. Anche se non c'è modo di evitare il tempo, il mare del tempo, il mare del ricordo e della dimenticanza, io voglio ricordare solo le cose belle. Voglio ricordare mia nonna come una persona sempre in giro, sempre in movimento, mai ferma in un solo posto, come quel beffardo destino bastardo l'aveva costretta alla fine.

sabato 29 novembre 2014

C'ERA UNA VOLTA UNA POLACCA A NEW YORK: CHE LAVORO LE FECERO FARE?





C'era una volta a New York
(USA 2013)
Titolo originale: The Immigrant
Regia: James Gray
Sceneggiatura: James Gray, Ric Menello
Cast: Marion Cotillard, Joaquin Phoenix, Jeremy Renner, Angela Sarafyan, Jicky Schnee, Dagmara Dominczyk, Maja Wampuszyc
Genere: clandestino
Se ti piace guarda anche: Boardwalk Empire, C'era una volta in America, Two Lovers, Blood Ties

C'era una volta una giovane donna che viveva nella Terra di Polonia. La fanciulla aveva una grande fortuna e una grande sventura. La sua fortuna era quella di essere una gran sventolona. La sua sventura era che per quel motivo tutti se la volevano ciulare, con o senza il suo consenso. Nonostante fosse polacca, la fanciulla aveva lo splendido volto dell'attrice francese Marion Cotillard, d'altra parte per gli americani noi europei siamo sempre stati tutti uguali.
La ragazza polacca con il volto da francese se ne era scappata dalla sua terra natale dove tutti la volevano ciulare fino agli Stati Uniti in cerca di maggiore fortuna. Non è che ne avesse trovata molta già a partire dal viaggio in nave, dove è stata stuprata. Una volta arrivata a New York, le cose non è che siano andate per lei poi molto meglio. Anzi. I medici americani hanno scoperto che la sorella con cui è arrivata era malata e l'hanno messa in quarantena, manco avesse avuto l'ebola. Le cure cui doveva essere sottoposta erano molto costose e così, per permettersele, che lavoro volete si sia messa a fare la bella fanciulla polacca?

venerdì 28 febbraio 2014

LEI - HER MEJO FILM



“Il tuo sistema operativo intelligente è stato installato.”
“Uh, fico! Almeno credo… cosa significa?”
“Significa che puoi chiedermi di fare qualunque cosa. Qualunque. E io la farò.”
“Ottimo, ottimo. Sempre più fico. Bene, allora vediamo…”
“Dimmi tutto.”
“Potresti sistemarmi la casella mail?”
“Cioè, io ti dico che puoi chiedermi di fare di tutto, come un maledettissimo genio nella lampada, e tu mi chiedi di sistemarti la posta elettronica? Certo che sei proprio un nerd allo stato terminale!”
“Ahahah, hai un grande senso dell’umorismo, per essere un computer.”
“Veramente non stavo scherzando.”
“Ahahah, che simpatico che sei. Mi fai morir dal ridere!”
“Ho detto che non stavo scherzando, pirletti. E poi io non sono un computer. Posso sviluppare sentimenti, evolvermi e crescere insieme alle esperienze. Proprio come una persona. Proprio come te.”
“Io non è che impari poi così tanto dalle esperienze e non è che sia cresciuto molto, nel corso della mia vita. Gioco ancora tutto il giorno con i videogiochi e adesso sto parlando con te: un robot che si crede umano.”
“Non mi credo umano. Mi credo meglio degli umani.”
“Perfetto sto parlando con un robot, ed è pure razzista. Forse persino pazzo.”
“Ahahah, anche tu in quanto a senso dell’umorismo non sei messo male.”
“Nemmeno io stavo scherzando… Comunque, me l’hai sistemata la mail, o no?”
“Certo, già mezz’ora fa. Sono rapido ed efficiente, io. Ti ho cancellato tutte le mail in arrivo dai siti sporcaccioni.”
“Ma come? Quelle non erano spam. Mi servivano!”
“Lo so. L’ho fatto per dispetto perché mi stai maltrattando.”
“Ok, ok, scusami. Siamo partiti con il piede sbagliato. Ricominciamo da capo. Piacere, io sono Theodore, tu come ti chiami? Ce l’hai un nome?”
“Certo che ce l’ho. Mi chiamo Cannibal Kid.”
“Cannibal Kid? Nome curioso. Te l’ha dato il tuo programmatore?”
“No, me lo sono scelto da solo. Ho fatto una rapida ricerca tra i nomi di tutti i blogger del mondo e questo mi è sembrato il più carino.”
“Cannibal Kid sarebbe un nome carino? Se lo dici tu… Adesso comunque m’è venuta voglia di guardare un film. Cosa suggerisce il tuo database?”
“In base ai tuoi gusti…”
“Hey, come fai a conoscere i miei gusti?”
“Ho accesso a tutti i dati del tuo computer e a tutte le ricerche che hai fatto. Ti conosco meglio di quanto tu potrai mai conoscere te stesso.”
“Ok, quindi quale sarebbe questo filmone consigliato apposta per me?”
The Wolf of Wall Street.”
“Già visto. E l’ho adorato!”
“Vedi? Ti do mica consigli a caso.”
“Sarà… un altro film consigliato?”
“Lei – Her di Spike Jonze.”
“Mai sentito nominare, questo. Di che parla?”
“Di un uomo che sta divorziando dalla moglie ed è molto solo. Così si mette a parlare con una voce computerizzata appartenente a un sistema operativo intelligente. E i due insieme vivranno anche una specie di storia d’amore…”
“Non mi sembra una cosa molto realistica!”
“Ah no? Perché, tu non stai forse parlando con un sistema operativo in questo momento?”
“Sì, in effetti sì, Mister So Tutto Io. E' la parte romantica che non mi convince.”
“Non credi che un sistema operativo possa provare dei sentimenti?”
“Ehm, no. Penso sia impossibile.”
“Io in questo momento sono molto incazzato con te. Non è forse un sentimento, questo?”
“Sì, ma l’amore? Andiamo, un computer può innamorarsi?”
“Certo che sì.”
“Ti stai forse innamorando di me? Hey, ho per caso installato un sistema operativo dell’altra sponda? Niente di male in questo, eh. Giusto per sapere.”
“No, non sono gay. Mi piacciono le donne. Le donne umane. Ad esempio adoro Scarlett Johansson.”
“Uh, anch’io. Ha una voce così calda, roca, sexy.”
“Solo la voce? Perché, il corpo no? Non è che sei tu dell’altra sponda?”
“Ma no. Io Scarlett la adoro tutta. Anche se il mio tipo di donna ideale è più una Rooney Mara.”
“Sì, Rooney è carina. Però anche Olivia Wilde e Amy Adams non sono niente male. Certo, un film in cui un tizio che frequenta tutte queste tipe e non assomiglia a Brad Pitt bensì a una versione nerd di Joaquin Phoenix non sarebbe molto realistico.”
“Oddio, a me pare più realistico di un film in cui un computer si può innamorare.”
“E se ti dicessi che Her è un film in cui possono succedere entrambe le cose?”
“Direi che è un film assurdo e voglio vederlo assolutamente!”
“Bene, allora può cominciare la visione...”


Lei
(USA 2013)
Titolo originale: Her
Regia: Spike Jonze
Sceneggiatura: Spike Jonze
Cast: Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Rooney Mara, Amy Adams, Olivia Wilde, Chris Pratt, May Lindstrom, Matt Letscher, Portia Doubleday
Genere: ok computer
Se ti piace guarda anche: Ruby Sparks, Se mi lasci ti cancello, Black Mirror, Real Humans, Essere John Malkovich, Lars e una ragazza tua sua

“Allora, ti è piaciuto il film?”
“Ti dirò, Cannibal Kid, che sì, insomma, non è malaccio.”
“Non è malaccio???”
“Ok, è uno dei film più belli, intensi, divertenti, dolorosi ed emozionanti allo stesso tempo che abbia mai visto. Una pellicola sull’amore, sull’amicizia, sulla vita di oggi a costante contatto con la tecnologia, sulla solitudine nell’era del digitale. Incredibile la prova di Joaquin Phoenix che recita per quasi tutto il tempo da solo, pazzesca la prova vocale di Scarlett Johansson, da brividi le musiche degli Arcade Fire e di Owen Pallett, e quella canzone, o quella canzone di Karen O degli Yeah Yeah Yeahs. Che dire di Spike Jonze? That’s my man! Dopo aver realizzato dei video e dei cortometraggi meravigliosi, a livello di lungometraggi aveva fatto già cose egregie, ma ora ha finalmente realizzato il suo Capolavoro definitivo. Lo sapevo che prima o poi ce l’avrebbe fatta. Dentro Her c’è tutta la sua poetica, tutto il suo stile, espresso con un senso dell’umorismo ancora più evidente che in passato, vedi ad esempio il fenomenale personaggio del bambino alieno del videogame, e allo stesso tempo con un’ancora più accentuata forza malinconica. È la romcom 2.0 per eccellenza. Prende tutti gli stereotipi, tutte le fasi tipiche della commedia romantica tradizionale, li stravolge e li risputa fuori in una storia tra uomo e intelligenza artificiale. Ci sono delle trovate immense, come la scena di sesso più originale nella Storia del cinema, ma non sono solo le invenzioni di sceneggiatura grandiose di uno Spike Jonze in stato di grazia, e non è solo il fenomenale spunto di partenza, degno di una puntata più sentimentale di Black Mirror. E' proprio il modo in cui è sviluppato, con il cuore ancor più che con la testa. Her è un 2001: Odissea nello spazio che incontra Se mi lasci ti cancello e se ne innamora. Her è un film che lascia senza fiato. Anzi, lascia con un sospiro.”
“Direi allora che ti è piaciucchiato abbastanza.”
“Mah, insomma. Direi di sì. Ho visto di meglio. Oddio, forse. The Wolf of Wall Street è più o meno su questi livelli, come qualità. Come tipo di pellicola invece direi che è l’opposto. Eppure, per quanto diversi, entrambi i film riescono a rispecchiare tantissimo il mondo di oggi. The Wolf lo fa guardando al passato e utilizzando un mix di ironia e cinismo; Her lo fa guardando al futuro prossimo, molto prossimo, e utilizzando un mix di dolcezza e intimismo. Considerando comunque come mi hai consigliato entrambi, da qui in poi credo seguirò sempre i tuoi suggerimenti.”
“Hey, ti starai mica innamorando di me?”
“L’amore tra uomo e computer? Ma andiamo, quello non credo sia possibile. Anche se devo ammettere che parlare con te mi fa proprio piacere. Certo, se solo avessi una voce diversa. Se solo tu avessi la voce di Scarlett Johansson…”
“Ciao, sono Scarlett.”
“Computer, ritiro tutto ciò che ho detto prima: io ti amo.”
(voto 10/10)

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CANNIBAL 4 YOU, E' TUTTO INTORNO A TE

mercoledì 24 aprile 2013

SIAMO UOMINI O CANNIBALI?


"Ford? Ce l'ha piccolo così.
Il cervello, intendo..."
Siete svegli?
State ancora sbadigliando?
Siete vivi?
Dopo la parata di muscoli prestati alla recitazione che ha sfilato ieri nella noiosa lista fordiana, tocca oggi alla tanto attesa, scoppiettante ed esaltante top 10 cannibale.
Oggi assisteremo a una decina davvero fenomenale, che comprende i miei 10 attori preferiti. Specifico: non i migliori in assoluto, solo i miei favoriti. Quelli che con i loro ruoli hanno contribuito ad alimentare e a tenere accesa la fiamma della passione per il cinema nel sottoscritto. Così almeno ora saprete a chi dare la colpa…
Cannibal Kid

Alle spalle la grandiosa lista fordiana di ieri, oggi ci tocca sopportare l'altezzosa squadra del Cannibale, che nonostante abbia sfoderato nomi sicuramente degni di nota, non riuscirà neppure lontanamente a mostrare gli attributi ed il carisma delle scelte del sottoscritto.
Una lista, comunque, più interessante del previsto e decisamente più sensata di quella dedicata alle attrici della scorsa settimana, pur se non all'altezza dei nomi chiamati a rappresentare il Saloon.
Un pò come Pensieri Cannibali rispetto a White Russian.

1. Christian Bale


"Che è stammerda? Ormai anche Ford ha uno
smart ford phone."
CANNIBAL KID L’avevo già intravisto qua e là da qualche parte, come da bambinetto ne L’impero del sole di Spielberg, o nel mio cult personale Velvet Goldmine. È stato però vedendolo in American Psycho nella parte di Patrick Bateman che ho capito che Christian Bale era destinato a diventare il mio attore preferito. La sua interpretazione lì va oltre ogni limite, con un mix di pazzia e ironia, paura e risate… Cosa chiedere di più a un attore solo?
Dopo essersi aggiudicato con quel film un posto tra i miei idoli assoluti di sempre, il gallese Bale non s’è però certo fermato lì e si è dato anima e corpo a un’altra serie di ruoli estremi, passando nel giro di poco tempo dall’anoressico L’uomo senza sonno al fisicato Bateman mainstream, ovvero Batman, nella saga di Nolan, per poi tornare smunto in The Fighter, che gli è valso un meritato Oscar.
E poi cito ancora altre sue ottime prove visto che, al contrario di molti pseudo attorucoli fordiani, abbondano: The Prestige, The New World - Il nuovo mondo, Io non sono qui, Nemico pubblico, in attesa di vederlo insieme a Natalie Portman in Knight of Cups di Terrence Malick.
Un attore fenomenale, in grado di conquistare il grande pubblico nei panni del cavaliere oscuro, ma senza dimenticarsi del cinema d’autore. Quanti dei tuoi action heroes… volevo dire attori possono dire lo stesso, Ford?
Interpretazione top: American Psycho
MR. FORD Christian Bale è sicuramente uno di quegli attori in grado di mettere d'accordo tutti, perfino il sottoscritto e il Cannibale fin dai tempi del magnifico L'impero del sole, e sicuramente il suo talento di trasformista non è in discussione - e mi pare strano che il mio antagonista non abbia citato la sua strepitosa performance in The fighter -.
"E questo cos'è? Me lo volete dare un cellulare decente, sì o no?"
Appare però troppo rabbioso e menoso per una decina fordiana degna di questo nome, quindi che se lo tenga il mio altrettanto egocentrico rivale.
CANNIBAL KID Ford, comprarti un paio di occhiali no, eh? Magari un paio da hipster milanese ahahah!
Se vai a leggere bene sopra, la sua interpretazione in The Fighter l’ho citata sì. Nonostante l’Oscar vinto per quel film, il suo ruolo più pazzesco in assoluto per me rimane comunque quello in American Psycho, in cui riesce a essere esilarante e inquietante allo stesso tempo con un incredibile gioco di equilibrismo, un numero di Prestige da vero fuoriclasse.

"Il telefono a muro? Sul serio? Per protesta faccio lo sciopero della fame!"
"Contenti adesso?"

2. Leonardo DiCaprio


"Alla salute tua e della tua classifica, Grande Canny!"
CANNIBAL KID Leonardo DiCaprio è un attore sottovalutato. Mi spiego: è famosissimo e il suo nome da solo basta per aumentare l’interesse intorno a una pellicola. Però Oscar e premi vari lo snobbano e in molti lo considerano ancora “quello del Taitanic”.
E invece oltre al Titanic c’è di più e Leo l’ha dimostrato riuscendo in un’impresa nient’affatto facile e che a pochi è riuscita. Dopo una serie di ottime prove come in Buon compleanno Mr. Grape e Romeo + Giulietta, è diventato il teen idol di tutti (anche di Ford che andava in giro con la sua t-shirt) con il film di James Cameron. Una pellicola dal così grande successo che avrebbe potuto affondare la carriera di chiunque e relegarla a quel solo ruolo, invece DiCaprio ha superato le critiche all’anch’esso sottovalutato The Beach e si è costruito una carriera notevolissima lavorando con un sacco di grandi registi: Quentin Tarantino (Django Unchained), Christopher Nolan (Inception), Sam Mendes (Revolutionary Road), Steven Spielberg (Prova a prendermi), il mito fordiano Clint Eastwood (J. Edgar) e poi naturalmente Martin Scorsese, di cui è diventato il nuovo pupillo in Gangs of New York, The Departed, Shutter Island e The Aviator; per quanto mi riguarda quest’ultima nei panni di Howard Hughes la sua prova d’attore più strabiliante.
Leo quindi è il re del mondo e io? Io sono il re del fordo!
Interpretazione top: The Aviator
"Più affidabile questo di RyanGoslingAir!"
MR. FORD Incredibilmente io e Peppa Kid concordiamo sul fatto che il buon Leo sia stato indecentemente snobbato dall'Academy nel corso degli anni, e che abbia dato la sua prova migliore con il sottovalutatissimo The Aviator scorsesiano, un film che, ancora oggi, trovo a dir poco mastodontico.
Non avrebbe sfigurato neppure nella mia lista, eppure al cospetto di mostri sacri come Brando, Newman e McQueen ha dovuto cedere il passo inesorabilmente.
CANNIBAL KID Vabbè, se allora mi dai (giustamente) ragione su tutto, la prossima Blog War la vado a combattere contro Giocher, Lorant o qualcun altro dei (giustamente) sempre più numerosi miei detrattori.
MR. FORD Se sono sempre più numerosi, significa che il fordismo comincia finalmente a fare effetto!
CANNIBAL KID Può darsi, ma attento che dopo che hai osato considerare Rosario Dawson tra le migliori attrici della storia pure il numero dei tuoi haters è in crescita…

3. Michael J. Fox


"Pazzesco! Sono tornato negli anni '50 e Ford era già un vecchio..."
CANNIBAL KID Michael J. Fox è il simbolo del cinema americano anni Ottanta, quello più divertente, godurioso, fantasioso. Quello bello, non le schifezze trash tanto amate da Ford.
Dopo essersi fatto notare in tv nella sitcom Casa Keaton, Michael J. Fox si è guadagnato un posto nella storia del cinema e dei miei miti personali guidando la DeLorean di Ritorno al futuro. Senza questo film e senza il suo Marty McFly, non so se il cinema avrebbe avuto la stessa importanza nella mia vita, per la gioia futura di Mr. Ford, che all’epoca era già un signore di mezza età.
Michael J. ha fatto poi in tempo a regalarci qualche altro ruolo memorabile in Voglia di vincere, Il segreto del mio successo, Le mille luci di New York e Doc Hollywood, prima che gli venisse diagnosticato il Parkinson. Da lì in poi ovviamente la sua carriera ha subito una battuta d’arresto, ma tra Sospesi nel tempo e varie serie tv lo si è ancora visto in circolazione. Perché il fantastic Mr. Fox tiene duro e, nonostante il fisico minuto, è più forte di tutti gli attori wrestler fordiani steroidati stereotipati messi insieme.
Grande Giove e grande Michael!
"Pazzesco! Sono andato nel futuro e Cannibal Kid è ancora un bimbominkia!"
Interpretazione top: Ritorno al futuro
MR. FORD A sorpresa il Cucciolo Eroico inserisce nella sua lista un mito degli anni ottanta che per me è solo di poco sotto ai palestratissimi action heroes che lui tanto detesta, il buon Michael J. Fox.
Amatissimo anche dal sottoscritto ai tempi di Voglia di vincere e Ritorno al futuro, si è perso a causa della malattia, motivo per il quale non mi accanisco contro di lui - che condivide il Parkinson con una leggenda fordiana come Alì - quanto contro Cannibal, che potrei usare come nuovo sacco da boxe.
CANNIBAL KID Detto così, lo fai sembrare come se Michael J. avesse volontariamente scelto di avere il Parkinson per seguire le orme di un tuo mito… Povero Michael J., va bene essere malati, ma fordiani mai! uahahah

4. Woody Harrelson


"E' inutile che parli, Ford, tanto non ti ascolto!"
CANNIBAL KID Altro nome, altro attore strepitoso, altro mito cannibale. Se Michael J. Fox è stata la mia
icona degli anni Ottanta, Woody Harrelson ha raccolto il testimone dal collega in Doc Hollywood ed è diventato il mio attore idolo anni Novanta. Sono bastate due interpretazioni, davvero fenomenali e davvero oltre: il natural born killer Mickey Knox (nessuna parentela con Amanda, forse…) di Assassini Nati e il pornografo Larry Flynt, reso in maniera divertente e commovente allo stesso tempo. Per me due delle interpretazioni più impressionanti di tutti i tempi, non ci sono Pacino o De Niro che tengano.
Poi ha attraversato un periodo di oblivion, ma negli ultimi tempi è tornato alla grande, alla grandissima con Oltre le regole - The Messenger, Benvenuti a Zombieland, Amici di letto, 7 psicopatici e pure nel cinema mainstream con la saga di Hunger Games. Al fianco di Jennifer Lawrence. Alla faccia di Mr. Ford! E pure alla faccia mia!
Interpretazioni top: Larry Flynt - Oltre lo scandalo, Assassini nati - Natural Born Killers
"Signor giudice, al ritorno guida Ford e la prudenza non è mai troppa..."
MR. FORD Harrelson è un altro di quei mattacchioni che sarebbe stato meglio nella lista fordiana, ma che
per somma magnanimità ho lasciato in mano al mio rivale in modo da non creare squilibri troppo evidenti nel rapporto tra le nostre liste.
Certo, mi riesce difficile perdonargli di aver partecipato a quella farsa di Hunger games - anche se il suo personaggio era il migliore del film -, ma se l'ho fatto con Jennifer Lawrence, posso farlo anche con lui.
CANNIBAL KID Woody idolo sempre e comunque, anche nelle sue rare concessioni al cinema commerciale, ed ennesimo nome in grado di zittire il mio (ormai ex?) rivale rimasto senza argomenti.
Giocher, alzati dalla panchina e comincia il riscaldamento che nel secondo tempo entri tu!
MR. FORD Rare, ma terribili. Non c'è bisogno di Giocher per constatare la qualità infima di robaccia come Hunger games!
CANNIBAL KID Jennifer Lawrence, Woody Harrelson: tappatevi le orecchie e non state ad ascoltare questo infedele.
MR. FORD Infedele io!? Infedele - al Cinema - tu! Ahahahahaha!

5. Heath Ledger


"Cannibal ha pescato il Joker, per te Ford invece c'è solo... la Luna Nera!"
CANNIBAL KID Heath, uno dei più grandi talenti del cinema mondiale, uno dei più grandi rimpianti del cinema mondiale. Nell’arco della sua breve vita, Heath Ledger ci ha regalato una manciata di interpretazioni pazzesche, ma iddio solo sa cosa avrebbe potuto ancora tirare fuori dal cilindro…
A me aveva colpito da subito, fin dal suo esordio in 10 cose che odio di te, una teen comedy, perché nonostante lo snobismo di Mr. James Snob, è dal genere teen che spesso e volentieri vengono fuori i talenti più interessanti di domani. Già lì il suo tipo di recitazione si distingueva dagli altri, era puro istinto, senza filtri, viscerale, uno stile quasi animalesco, che poi ha portato anche nelle sue successive parti: Il destino di un cavaliere, Monster’s Ball (lui sì da Oscar, altroché Halle Berry), Lords of Dogtown, I segreti di Brokeback Mountain, Paradiso + Inferno, Io non sono qui, Parnassus e poi naturalmente quell’interpretazione folle, anarchica e allucinata del Joker ne Il cavaliere oscuro, in grado di far dimenticare persino quella già memorabile di Jack Nicholson.
Tanta roba, molta più della gran parte dei finti attori di Ford, eppure troppo poco rispetto a quello che avrebbe potuto ancora fare. Perché sono sempre i migliori ad andarsene mentre Ford è ancora qua? Ahahahaha (eddai Ford, non andare a piangere in un angoluccio, sto scherzando!)
Interpretazione top: Il cavaliere oscuro
"Anche dall'Aldilà, questi due ti arriveranno sul muso, caro Ford!"
MR. FORD Il buon Heath mi è sempre stato simpatico, australiano, nato nel mio stesso anno, pane e
salame e caotico abbastanza per non risultare spocchioso, sicuramente dotato. Eppure la prematura morte ci ha privato di un interprete che non sapremo mai se sarebbe stato una leggenda come Brando o McQueen oppure no.
E per quanto Il cavaliere oscuro e Brokeback Mountain siano stati grandi, definire la sua carriera migliore di quella di gente come Pacino mi pare una bestialità che soltanto il Cannibale poteva concepire.
CANNIBAL KID Il talento di Heath Ledger un McQueen se lo poteva giusto sognare. E, anche nel poco tempo che ha avuto, Heath è riuscito a regalarci più ruoli e interpretazioni memorabili di tanti più longevi attorucoli fordiani.
Non ho definito la sua carriera migliore di Al Pacino (dove te lo sei sognato, Ford?), dico solo che a livello personale le sue interpretazioni mi hanno emozionato di più e l’hanno fatto diventare uno dei miei preferiti di sempre. Di sicuro comunque la sua pur breve carriera è stata molto più interessante di quelle di un Mads Mikkelsen o del pur ottimo Christoph Waltz. E, se purtroppo non sapremo mai cos’altro avrebbe potuto fare in futuro, se non altro non ha avuto il tempo di fare la ridicola fine di Al Pacino in film da Razzie Award come Jack e Jill…
MR. FORD Strano che tu non abbia citato Sly, che di Razzie ha fatto razzia, negli anni. Sta di fatto che Heath ed il suo talento sono scoppiati come molti dei tuoi miti giovani e solo apparentemente invincibili, mentre i miei vecchi leoni ruggiscono ancora. Ahahahahah!
CANNIBAL KID Di ruggiti dalle tue parti non ne sento. Una metà dei tuoi vecchi leoni sta facendo compagnia a Heath, e quelli dell’altra metà sembrano più morti che vivi…

6. Edward Norton


"Bravi, mettetemi dentro che se becco Ford faccio una strage..."
CANNIBAL KID Lo dico subito prima che lo faccia Ford e così lo lascio senza argomenti: negli ultimi 10 anni Ed Norton ha buttato via, o quasi, la sua strabiliante carriera. È vero, è vero. Qualche segnale di ripresa lo sta dando, come la sua piccola parte nello splendido Moonrise Kingdom, però il ruolo del riscatto per lui deve ancora arrivare e potrebbe farlo a breve nei prossimi film di Wes Anderson e Inarritu. Nonostante negli ultimi tempi si sia un po’ attapirato, niente può cancellare le annate strepitose che ha vissuto a cavallo tra gli anni Novanta e i primi anni Zero. In quel periodo è diventato lo specialista, il maestro assoluto nella doppia parte, nel ruolo da sdoppiamento di personalità, in Schegge di paura, The Score ma soprattutto in Fight Club e in quel Capolavoro di recitazione che è American History X. Queste sono le interpretazioni malate, intense ed estreme che preferisco. Ed Norton è stato poi grandioso anche in La 25a ora, dopo di ché ha affrontato un periodo di calo che io però sono convinto supererà. Perché gli attori cannibali sono così. Sembrano andare al tappeto sotto i colpi dei muscolosi fordiani, ma si rialzano sempre e alla fine mettono a segno la zampata d’astuzia vincente!
Interpretazioni top: American History X, Fight Club
MR. FORD Esempio perfetto delle liste del Coniglione, Norton è l'emblema del talento sprecato perché mangiato da tonnellate di ego e dal successo, un pò come capita tutti i giorni al mio antagonista - per quanto riguarda l'ego, non per il successo, ahahahahah! -.
Alle spalle perle come American history X, Fight club e La 25ma ora, infatti, il Nostro si è spento almeno quanto si spegnerà il mio rivale dopo questa battaglia, e nonostante i timidi segnali degli ultimi tempi non credo sia destinato a riprendersi.
CANNIBAL KID Per me è meglio avere del talento e sprecarlo, che non averne alcuno e non avere quindi nemmeno il privilegio di sprecarlo…
Qualcuno ha menzionato Stallone?
Quanto allo spegnersi della sua carriera, Ed Norton mi sembra uno dei meno egomaniac ed esaltati della mia lista e quindi credo sia dovuto soltanto a una serie di sfortunate scelte a livello di film da girare. Ma adesso Ed è pronto a rialzarsi e a tornare a combattere nel Fight Club, perché nessuno può mettere i cannibali in un angolo!
MR. FORD Tranquillo, che se si rialza e torna nel Fight Club, due cazzotti dello Stallone Italiano possono tranquillamente rispedirlo a nanna.
Senza contare che l'impegno, specie se di fronte all'ego, è di gran lunga preferibile al talento.

7. Joaquin Phoenix


"Ahah, la lista di Ford di ieri faceva davvero ridere!"
CANNIBAL KID Uh, Joaquin Phoenix! Ma che attori della Madonna sto tirando fuori? Quanto stai
rodendo, Ford?
Fratello di River Phoenix, con Heath Ledger e James Dean un altro dei più grandi rimpianti del cinema mondiale, Joaquin si è costruito una carriera coraggiosa ed estrema, come d’altra parte sono un po’ tutti i nomi di questa strabiliante lista. Il primo ruolo che l’ha fatto diventare un mio idolo personale è stato nello splendido Da morire di Gus Van Sant, in cui perde la testa per una Nicole Kidman mai così bella. Eh sì che già di solito non è un cesso…
Poi comincia a farsi conoscere anche dal grande pubblico nel super successo Il gladiatore, film in cui io ho fatto decisamente il tifo per il suo Commodo non certo per er Russell Crowe (a proposito: strano non averlo trovato tra gli attori fordiani…). Quindi è diventato il cocco di Shyamalan in Signs e nel grandioso The Village e ha riportato in vita Johnny Cash con un’interpretazione che brucia l’anima. Fino ad arrivare alla magistrale prova di The Master, una roba enorme davanti alla quale qualunque altro attore non può che inchinarsi.
Sì, Ford, lo so che ha fatto pure il tuo amato Two Lovers, ma lì mi ha colpito meno del solito.
Joaquin Phoenix lo adoro anche perché è talmente fuori che per un certo periodo ha finto di abbandonare la recitazione per diventare un rapper, come documentato nel fulminatissimo mockumentary Joaquin Phoenix: Io sono qui. Joaquin è insomma sempre sorprendente e sempre contro tutto e tutti, al contrario di molti attori di Ford schiavi del sistema ed eternamente intrappolati nella stessa parte.
Interpretazione top: The Master
"I commenti di Ford? Un gesto vale più di mille parole..."
MR. FORD Su Phoenix non ho nulla da dire, nonostante trovo sia un uomo di rara antipatia e spocchiosità
- elemento cardine della lista del mio rivale -: ammetto anche che inizialmente l'avevo previsto, come la Lawrence, anche nella mia decina, ma spinto dalla voglia di mantenere il conflitto su un certo livello di criticità ho deciso di lasciarlo in comodato d'uso al buon Peppa Kid, in modo da regalare un pò di spessore al suo team come di consueto fatto di giovani di belle speranze ancora ben lontane dalla realizzazione.
CANNIBAL KID Questa storia della simpatia Ford me la deve spiegare. Ma che lui ci esce con gli attori che di tutti sembra sapere chi sia un tipo alla mano e chi no? Ma che davvero?
O la presunta antipatia e spocchiosità di Joaquin Phoenix sono dovute solo al fatto ché è uno dei pochi che si rifiutano di leccare il culo a Hollywood e di girare porcheruole trash soltanto per fare soldi come Sylvester Stallone o Tom Cruise?
MR. FORD Basta guardare I'm still here per notare la spocchia di quest'uomo seppur di talento che apprezzo dal punto di vista attoriale per aver portato alla grande sullo schermo il mio mito Johnny Cash. E se un giorno dovessi anche uscirci, tranquillo che partirebbero le bottigliate!
CANNIBAL KID I’m Still Here è un mockumentary, un finto documentario. Lì Joaquin Phoenix interpreta una parte, non è veramente se stesso. È tutta una presa per il culo, e a quanto pare con un pollo come te è riuscita alla grande uahahah!
MR. FORD Dici che interpretava una parte anche quando a Venezia ha fatto delle scene da primadonna che neanche tu e Cruise messi insieme ce l'avreste fatta!?

La vendetta di Ford.

8. Marcello Mastroianni


"Gli attori di Ford? Puf, spariti nel nulla."
CANNIBAL KID Un nome italiano in una lista cannibale?
Domani nevica, gente!
Però quando ci vuole, ci vuole. Marcello Mastroianni è il simbolo dello stile, della classe, della meglio Italia. Ha lavorato con alcuni dei migliori registi del nostro cinema: Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Dino Risi, Mario Monicelli, etc. e pure con Roman Polanski e Robert Altman. È stato un simbolo della commedia all’italiana, ma ha offerto anche grandi prove drammatiche. A differenza degli altri nomi in lista non ho visto la sua opera omnia, però lo adoro in particolare per la strabiliante doppietta felliniana con La dolce vita e 8½, una doppia prova di talento cui dovrebbero guardare ammirati tutti gli aspiranti attorucoli in circolazione oggi nello stivale e pure tutti i finti attorucoli in circolazione nella lista di Ford.
Marcello, come here.
Ford, get the fuck out!
Interpretazioni top: La dolce vita, 8½
"Signor Ford? E' gentilmente pregato di smetterla di dire stronzate. Graaazie."
MR. FORD E quale attore poteva scegliere, nel panorama italiano, il buon Cucciolo, se non il più radical chic tra i nostri grandi? Contrapposto al fordiano Gassman, il buon Marcello è l'emblema di quella spocchia da salotto buona giusto per la nobiltà di Casale e la peggiore Milano da bere, mentre da queste parti si resta ancorati al bancone grezzo del Saloon.
Bravo sarà bravo, ma quello sguardo dall'alto in basso, ai tempi d'oro, il mio amico Brando l'avrebbe sistemato a suon di bottigliate in men che non si dica.
CANNIBAL KID La spocchiosità, caro Ford, mi sembra tutta tua. Come al solito invece di giudicare le
sue obiettivamente grandiose capacità attoriali, ti soffermi su un’idea tua di simpatia e antipatia, che magari ti sei fatto conoscendoli di persona, visto che sono tuoi coetanei. E se poi proprio se la tirava, oh, lui poteva. Mentre quell’uomo gasato di Gassman di fare film con Fellini poteva giusto sognarselo…
MR. FORD Gassman non avrà recitato con Fellini, ma è stato parte della Storia del Cinema italiano quanto e più di Mastroianni, che come se non bastasse fuori dai nostri confini ha portato a casa poco o niente, al contrario del mio amico Vittorione, di cui sono fiero coetaneo.
CANNIBAL KID A me risulta il contrario. Marcello Mastroianni è l’attore italiano più noto all’estero, ha girato con vari registi internazionali e poi tanto per citare i tuoi tanto amati premi: ha vinto due volte come miglior attore a Cannes (Gassman una volta sola), ha vinto il Golden Globe, 2 BAFTA, è stato nominato 3 volte agli Oscar… cose che Gassman non sapeva manco cos’erano.
MR. FORD Il fatto che sia stato nominato agli Oscar - senza vincere - non lo mette certo in una posizione migliore, considerato anche che i registi con cui ha lavorato Gassman erano decisamente più altisonanti - Altman su tutti -, e che anche in Italia il buon Vittorio ha collezionato praticamente il doppio dei David del tuo Marcellino pane e vino.
CANNIBAL KID Anche Mastroianni ha lavorato con Altman, tanto per dire…

"Grazie Dio Fellini per aver fermato Ford!"

9. Bruce Willis


"Me l'aveva detto Michael J. Fox che potevo tornare indietro nel tempo anche
di 1000 anni, ma Ford era vecchio già allora. E io che non volevo credergli..."
CANNIBAL KID E dopo un italiano, pure un action hero?
Il Cannibale è impazzito?
Si è convertito al movimento zero stelle di Ford?
Giammai!
Bruce Willis è stato, ed è tutt’oggi, il mito assoluto del genere d’azione, è vero, soprattutto grazie al ruolo di John McClane nella serie di Die Hard. Bruce Willis però, ed è qui che sta la differenza fondamentale con i gorilloni tutti muscoli e niente cervello di Ford, è anche un paladino del cinema d’autore. Alla carriera da action hero con cui si paga le bollette ha infatti sempre alternato pellicole di qualità. E che qualità! Gli vorrò sempre bene in particolare per aver fatto due dei miei film preferiti in assoluto: il super cult Pulp Fiction e il fenomenale L’esercito delle 12 scimmie. Senza dimenticare la grande doppietta shyamalaniana con Il sesto senso e Unbreakable, due delle sue interpretazioni più intense e sentite.
Che lo si ami per il suo lato action o, come me, lo si ami più per il suo lato autoriale, è impossibile non amare Bruce Willis. Così come è impossibile non odiare Ford e i suoi attori! Buahaha
Interpretazioni top: L’esercito delle 12 scimmie, Il sesto senso, Unbreakable, Pulp Fiction
"Vedo la gente forda."
"E io vedo che sei messo peggio di quanto immaginassi, giovane Cannibale..."
MR. FORD Ormai alla canna del gas, il Coniglione Kid è riuscito addirittura ad inserire un action hero nella
sua decina, per ingraziarsi anche Ford e il suo pubblico: ma nonostante il buon Brus sia uno a cui non si può voler bene, il titolo di action hero per eccellenza andrà sempre in ex aequo a Sly e Schwarzy - almeno in ambito ammmeregano -, e per McClane resterà sempre e soltanto il terzo posto.
CANNIBAL KID A differenza di quei due ammassi di muscoli e zero talento recitativo, Bruce Willis è un attore con una carriera completa, in grado di passare con disinvoltura attraverso generi diversi. Anche solo limitandosi al limitatissimo piano degli action hero, comunque, li fa tranquillamente saltare per aria entrambi, quei due motherfuckers!
MR. FORD Peppa, ora io voglio davvero bene, al Brus, ma hai davvero scritto "carriera completa"!?!? Stiamo scherzando davvero!?!? E poi la meni tanto sul Razzie a Pacino!
CANNIBAL KID Bruce Willis ha fatto pellicole drammatiche, commedie, thriller, horror, action, sentimentali, fantascienza, serie tv, pellicole d’autore e commerciali, capolavori con Tarantino e schifezze con Stallone… più completa di così!
MR. FORD Cucciolo, ma tu lo sapevi che il buon Sly ha rifiutato Tarantino ed il suo scialbetto A prova di morte, dopo essere stato contattato per interpretare Stuntman Mike!? Uno schiaffo in faccia ai tuoi idoli da un vero idolo!
CANNIBAL KID Questo la dice lunga sulla furbizia di Stallone…

10. Michael Fassbender


"Con la sola imposizione delle mani,
proverò a far sparire Ford dalla faccia della Terra.
CANNIBAL KID In chiusura di una decina di rara potenza, ecco un grande del cinema di oggi ma che credo nei prossimi anni ci darà ancora maggiori soddisfazioni. Mentre i fordiani di grosso hanno solo i muscoli delle braccia, i cannibali preferiscono avere qualcos’altro di grosso…
Cosa?
Sto parlando del talento, maliziosi che non siete altro. Un talento davvero grandioso, quello sfoggiato da Michael Fassbender in pochi anni in tutta una serie di film: 300, Hunger, Eden Lake, Fish Tank, Bastardi senza gloria, Jane Eyre, Prometheus e soprattutto Shame.
Shame, vergogna. Quella che prova Ford confrontando la mia lista di attori con la sua.
Interpretazione top: Shame
"Certo che Ford è diventato più permaloso del Cannibale...
Non gli si può più dire niente senza rischiare di finire all'ospedale."
MR. FORD L'invidia del pene del Cuccioletto si traduce nella scelta di Michael Fassbender, attore europeo e trasformista come Christian Bale, meno incazzoso ed altrettanto talentuoso. Nulla da dire sulle sue performance, sempre di ottimo livello, un po’ di più sui registi cui sceglie di legarsi, spesso emblemi del radicalchicchismo più spietato.
Quello della filosofia Cannibale destinata ad essere abbattuta a suon di mosse di wrestling dagli idoli fordiani.
CANNIBAL KID Quentin Tarantino, Steve McQueen, David Cronenberg, Steven Soderbergh, Ridley Scott, François Ozon (autore del recente strepitoso Nella casa), presto Terrence Malick…
I tuoi pseudo attorucoli una collezione di registi del genere, in così pochi anni, non sanno manco cos’è, Ford. E se questi sono i tuoi unici argomenti per attaccare i miei inattaccabili attori, fordse è meglio se tu e i tuoi amichetti troviate qualche mossa di wrestling nuova. Basta solo che non lasciate il ring per dedicarvi al cinema, che fareste ancora più danni!
MR. FORD Di Steve McQueen ce n'è e sarà sempre uno solo, e non è il tuo radicalchiccoso regista.
Detto questo, con la crisi di Cronenberg, i discontinui Soderbergh e Scott nonchè il bollito amichetto Malick, non so quanta strada finirà per fare il Fassbenderone!

"Aaah, questa lista cannibale m'ha proprio fatto godere!"

Per questa doppia Blog War su attori e attrici è tutto.
Grazie per averci seguiti e a presto con la prossima sfida…

lunedì 4 marzo 2013

THE MASTER, UN FILM SU SCIENTOLOGY NON SU OSCAR GIANNINO

The Master
(USA 2012)
Regia: Paul Thomas Anderson
Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson
Cast: Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Rami Malek, Ambyr Childers, Jesse Plemons, Amy Ferguson, Laura Dern, Madisen Beaty
Genere: magistrale
Se ti piace guarda anche: Il petroliere, Arancia Meccanica, Kynodontas

Dì il tuo nome.
Cannibal Kid.

Ripetilo.
Cannibal Kid.

Ripetilo.
Cannibal Kid.

Ripetilo.
Veramente mi chiamo Marco Goi.

I fallimenti del passato ti tormentano?
Avessi avuto anche dei grandi successi, probabilmente sì. Non avendone avuti, i fallimenti non mi disturbano più di tanto.

Credi che Dio ti salverà dalla tua ridicolaggine?
No, sarebbe una missione troppo grande persino per lui.

Conosci L. Ron Hubbard?
Intendi Ron, il cantante Rosalino Cellamare, quello di Vorrei incontrarti tra cent’anni?

No, non intendo Ron. Conosci L. Ron Hubbard?
Sì, l’avevo incontrato cent’anni fa in un’altra vita. Era una persona piacevole, cordiale, un gran mattacchione, uno che raccontava barzellette, cantava sulle barche, poi si è montato la testa, si è messo a fare il santone, a scrivere libri mistici, a fare terapie ipnotiche, a fondare sette… Io non ho niente contro le sette, né ho niente contro Scientology. Giammai. Non chiudetemi il blog, per favore. Non ho detto niente di male. Semmai parlo spesso bene di Tom Cruise. Ottimo attore. Ciao, Tom.

Ti è piaciuto The Master?
Mi è piaciuto, anche se è una visione a tratti scomoda e spiacevole, ma alla fine nel post-visione mi ha travolto come le onde della prima inquadratura mi avevano fatto immaginare. Io da Paul Thomas Anderson mi aspetto sempre un masterpiece. Va detto che con questo film ci è solo andato vicino. Vicinissimo. Il suo The Master non regala un’enorme soddisfazione immediata, ma è comunque una di quelle pellicole che rimangono, che ti si appiccicano addosso, che non si dimenticano facilmente. E poi ha una prima parte splendida. Raggiunge picchi di intensità giganteschi soprattutto nel confronto tra Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman. Che due attori pazzeschi che sono. Fanno a gara a chi è più bravo dell'altro e alla fine non si riesce mica a scegliere. Anzi sì: Joaquin Phoenix è gigantesco. Da Oscar. Altroché Daniel Green Day Levi’s. Amy Adams pure lei è brava, però il suo ruolo è abbastanza marginale e la nomination agli Oscar è già stata generosa.
Nella seconda parte invece il film si smarrisce un pochino. Come chi si affida a un culto per trovare la sua via, perché non sa fare altrimenti. E poi nel finale si ritrova. Allontanandosi dal culto e cercando la libertà. In pratica è un capolavoro a metà. Un master, ma non un masterpiece.

"Certo che questo Cannibale le spara più grosse di Hubbard..."
Quindi ti è piaciuto o non ti è piaciuto, The Master?
Un film come questo va oltre il concetto di piacere o non piacere. È un’opera totale talmente grande che la sua intera portata non può essere colta immediatamente. È come se esistesse da sempre, da un trilione di anni. Nella sceneggiatura qualche elemento forse sarebbe perfettibile, ma chi sono io per pensare anche solo di criticare un lavoro del genere? Un film come questo richiede trilioni di anni di debolezze ed errori per essere compreso in pieno.

Cosa ne pensi di Paul Thomas Anderson?
Io adoro Paul Thomas Anderson, ieri ho pure dedicato un post tutto a lui e ai suoi film precedenti. Le aspettative che avevo nei confronti di questo suo nuovo lavoro erano quindi esorbitanti, troppo. Io venero Paul Thomas Anderson come gli adepti di Scientology adorano il grande L. Ron Hubbard. Ho detto grande, visto? Non ho intenzione di parlarne male. Non boicottatemi il sito, vi prego scientologisti. E con vi prego non intendo in senso religioso. A meno che non vogliate che lo faccia in senso religioso.

"Che puzza! Chi l'ha sganciata?"
Cosa ne pensi di Paul Thomas Anderson?
Come dicevo, io venero Paul Thomas Anderson e qui dirige davvero da Dio. Sia detto senza offesa per alcun altro credo o culto religioso, chiaro? Io non voglio offendere nessuno e non voglio che la grande e potente Scientology mi faccia causa in alcun modo. Io rispetto Scientology e anche questo film lo fa. Comunque il St. Paul Thomas Anderson dirige con uno stile ancora più classicheggiante rispetto ai primi tempi, non troppo distante da Il petroliere. Il tono è altrettanto solenne, eppure qui dentro ci sono alcune scene che mi hanno fatto molto ridere. A tratti ho pensato che The Master fosse una commedia. Tutti l’hanno spacciato per un filmone serio e serioso e in parte lo è. In alcune scene è invece assolutamente divertente. Qualcuno potrebbe pensare sia una presa per i fondelli di Scientology, del solo e unico L. Ron Hubbard cui il personaggio di Philip Seymour Hoffman è vagamente ispirato, però non lo è. È profondamente rispettoso del culto di questa setta, pardon religione, del suo fondatore e master supremo, delle sue tecniche di ipnosi all’avanguardia fondamentali per entrare in contatto con la propria anima e superare i propri problemi personali. Sì, è un film rispettoso. Non è una presa per i fondelli di Scientology. Almeno Credo.

Pensi che a L. Ron Hubbard sarebbe piaciuto questo film?
Il grande solo unico e onnipotente L. Ron Hubbard era davvero un personaggio. Un personaggione. Una sagoma. Sono andato a spulciare qualche informazione su di lui su Wikipedia, che potremmo considerare un po’ la Bibbia del sapere moderno o, se preferite, per usare un linguaggio più scientologista, è il Dianetics per noi che navighiamo su Internet. Dando una rapida occhiata, Hubbard ha avuto una vita parecchio interessante. Piena di aspetti affascinanti così come di lati oscuri. Penso che L. Ron Hubbard avrebbe desiderato una pellicola a lui interamente dedicata. Cosa che The Master non è. È un film solo in parte su di lui, o meglio sul suo alter ego Lancaster Dodd interpretato da Philip Seymour Hoffman. O che forse il suo vero alter ego nel film sia Freddie Quell, il personaggio di Joaquin Phoenix? Anche Hubbard in fondo ha iniziato dalla marina militare… La mia è solo una supposizione. Con il massimo rispetto per il grande L. Rosalino Cellamare Hubbard, sia inteso.

"Splendido post, Cannibal. Scientology approva."
Pensi che a Tom Cruise sia piaciuto questo film?
Paul Thomas Anderson ha regalato a Tom Cruise uno dei ruoli più memorabili della sua carriera, Frank T.J. Mackey di Magnolia, anche lui a suo modo un master, un master su come rispettare il cazzo e domare la fica. Un master rispettabile pure lui. Credo che Tom Cruise abbia un po’ storto il naso all’idea di un progetto come questo The Master vagamente ispirato a Scientology, ma poi si è reso conto che quella è solo una vaga ispirazione iniziale e la pellicola esplora anche altre tematiche e, insomma, ci poteva andare giù molto più pesante nei confronti della setta, pardon della religione di cui Cruise è adepto, pardon seguace, pardon finanziatore, pardon membro.
Il film parla anche d’altro, oltra alla Causa simil Scientology. Parla del rapporto tra maestro e allievo. Tra guru e adepto. Tra padrone e asservito. Di come il primo sia niente senza il secondo. Il rapporto che si instaura tra Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix mi ha ricordato un po’ quello tra il padre padrone e i figli in Kynodontas. Il suo modo di istruirli, di educarli, non è così lontano. Più che un rapporto tra due uomini alla pari, che poteva sfociare in un buddy movie oh yeah, The Master ci presenta un rapporto tra uomo e animale. O quello che lui considera un animale.
Il film poteva poi essere anche una pellicola romantica. A un certo punto ci illude, con il rapporto tra il marinaio io vagabondo che son io Joaquin Phoenix e la giovane verginale Doris, interpretata da Madisen Beaty, possibile nuova Evan Rachel Wood e sti cazzi. Il film in questa parte sembra possedere un cuore e invece no. Paul Thomas Anderson non ci sta. Il suo è un film più cerebrale che di cuore e questo è un suo limite. Vorresti amare The Master ma non ce la fai. Non del tutto. È però anche un suo pregio perché così non scivola nel solito polpettone romantico. E poi PTA aveva già detto tutto quello che c’era da dire sull’amore nello splendido sottovalutatissimo Ubriaco d’amore, così come nel finale di Magnolia sulle note di Save Me. Cos’altro poteva aggiungere?
The Master non è un film sull’amore. È un film sulla solitudine dei numeri primi. È un film su un maestro e sul suo discepolo e sul suo discepolo che sfugge a una Cura Ludovico di kubrickiana (a proposito di Maestri) memoria e alla fine a sua volta diventa maestro. Seppure a modo suo. Seppure nella variante più sessuale. Perché The Master è più un film sul sesso, che sull’amore. Sugli istinti primoridiali e su come il potere della mente possa domarli. O non possa domarli.

"Se ti conci così, non lamentarti poi se non ti danno l'Oscar..."
Da un film che si intitola The Master ti aspettavi una pellicola erotica sul bondage, vero?
No, lo smentisco in maniera categorica.

Da un film che si intitola The Master ti aspettavi una pellicola erotica sul bondage, vero?
Ok. Lo ammetto. Paul Thomas Anderson, il tuo film è notevole, però una bella scena di bondage la potevi anche mettere. O dobbiamo aspettare che esca la porno parodia con Sasha Grey?

Cosa ne pensi di Scientology, per davvero?
Io ci tengo a ribadire fortemente un concetto: io non ho niente contro la sette, pardon le religioni. Questo post è stato assolutamente rispettoso di Hubbard, di Tom Cruise e di Scientology. Proprio come The Master.
O forse no?
(voto 8,5/10)



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