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martedì 2 settembre 2014

LE MIE CANZONI PREFERITE - 80/71





La classifica delle 100 canzoni preferite da Pensieri Cannibali prosegue inesorabile e senza soste.
Dopo la sfilata di canzoni dalla 100 alla 91 e dalla 90 all'81, oggi vanno di scena le posizioni dalla 80 alla 71.
L'unica regola di questa lista, ricordo, è la seguente: lo stesso artista/gruppo non può essere presente con più di un unico brano. Cosa che significa 100 canzoni per 100 artisti/band differenti.

"Hey, ma gli Skunk Anansie sono troppo anni '90 persino per me!"


80. Skunk Anansie “All I Want”
All I want is destruction.
Un tempo poteva sembrare solo una frase adolescenziale da scrivere sulla Smemo, ma per me è ancora valida. Ora più che mai.



79. Violent Femmes “Blister in the Sun”
Parte questa canzone e scatta il delirio. Almeno nella mia testa.



78. Aaliyah feat. Timbaland “We Need a Resolution”
La compianta Aaliyah insieme al producer guru Timbaland con questo brano ipnotico ha inventato il pop del nuovo millennio. Decidete voi se è una cosa positiva o meno. Per me in fin dei conti lo è, dai.



77. Kate Bush “Babooshka”
Basta poco per farmi ridere. La parola babooshka ad esempio mi fa piegare dalle risate. Non so perché. E questo pezzo serve sempre a darmi l'allegria.



76. Johnny Cash “Hurt”
Non proprio una canzone allegra, dopo tutto l'ha scritta Trent Reznor dei Nine Inch Nails nel suo periodo più buio, ma quando ci si vuole fare del male è perfetta. Soprattutto nell'immortale, toccante versione di Johnny Cash.



75. Gillian Hills “Zou bisou bisou”
Lasciata da parte la malinconica tristezza di "Hurt", ritorna il sorriso con questo gioiello pop anni '60, reso indimenticabile dall'interpretazione di Jessica Paré nella serie tv Mad Men.



74. Keane “Somewhere Only We Know”
Se fossi un autore di canzoni e fossi un cantante e fossi pure un pianista, questa è la ballatona che avrei voluto scrivere.
Mi mancano solo tre su tre di queste abilità, però prima o poi ce la posso fare, ne sono convinto!



73. Teenage Fanclub “The Concept”
La canzone preferita da tutti noi young adult.
Oooh yeah.



72. Velvet Underground “Pale Blue Eyes”
Dal repertorio di Lou Reed e dei suoi amichetti warholiani, la classica song da pelle d'oca.
Odio l'espressione "da pelle d'oca", però questo è uno di quei rari casi in cui merita di essere usata.



71. R.E.M. “Drive”
Ci sono canzoni in cui il cantante sembra rivolgersi dritto a te, proprio a te che ascolti.
Quando Michael Stipe in questa canzone chiede "Hey kids, where are you?", a me viene da rispondere: "Hey Michael, io sono qui. E tu, dove ca**o sei?".


martedì 6 settembre 2011

FORD SIDE STORY

Svelato il musical preferito di Ford:
Grease nella versione con Lorella Cuccarini
Ma mannaggia a me quando ho proposto a Mr. James Ford una sfida sul campo dei film musical e sul mondo della musica in generale! Dovevo aspettarmelo che l’accoppiata cinema + musica da lui proposta sarebbe stata micidiale, visti i suoi gusti agli antipodi rispetto ai miei in entrambi i campi (vedi la mia super lista di ieri). E va bene, me la sono proprio cercata, però certo che Ford ha dato del suo peggio, superando persino le mie più catastrofiche previsioni. Che io sia maledetto!
Cannibal Kid

Neanche il tempo di riprendersi dallo shock del rientro, ed ecco che la premiata (???) ditta Ford&Cannibal torna alla ribalta rievocando, in qualche modo, le battaglie dei mesi scorsi che hanno visto i due antagonisti per eccellenza della blogosfera darsele di santa ragione a colpi di dischi preferiti: questa volta, infatti, i nostri eroi (???) si cimentano con il musical, un genere troppo spesso sottovalutato che è stato capace di sfornare pellicole che hanno fatto epoca e si sono conquistate l'amore incondizionato di intere generazioni di spettatori.
Giusto per rompere un pò di dogmi e regole - in fondo, siamo due cattivi ragazzi - abbiamo inserito nella selezione anche film a tematica musicale, cercando di tenere le distanze il più possibile l'uno dall'altro - del resto, non era certo un'impresa ardua! -: la differenza sostanziale, come potrete notare, sarà data dal fatto che, tolte le eccezioni delle poche scelte in comune, non ci sarà paragone tra i filmetti cannibali e i ben più sostanziosi cult fordiani.
E ora, senza perdere altro tempo, lasciamo parlare canzoni, strumenti e voci.
"At the late night, double feature, picture show."
Mr. Ford

"Coraggio, tra poco questa lagna di classifica sarà finita! Forse..."
1) West side story di Robert Wise e Jerome Robbins (1961)
Mr. James Ford Una recente, clamorosa, incredibile riscoperta. Un Classico intramontabile ma anche un film tremendamente attuale, fotografato, scritto e girato con una maestria impareggiabile dal grandissimo Robert Wise, supportato per l'occasione da Jerome Robbins, uno dei più importanti coreografi di tutti i tempi.
Uno script tratto da Romeo e Giulietta riportato alle tematiche del disagio sociale e dell'immigrazione nella New York City delle bande che influenzerà generazioni intere di spettatori e registi - qualcuno ha detto I guerrieri della notte? - per un cult che nessun appassionato di Cinema dovrebbe perdersi.
Dev'essere per questo che il Cannibale evita come la peste tutti i grandi film del passato.
Pezzo cult: Leonard Bernstein&Stephen Sondheim "Gee, Officer Krupke"
Cannibal Kid Film visivamente interessante, peccato solo che sia così lungo, lento, noioso, estenuante. Altro difetto, imperdonabile per un musical, la qualità delle musiche e delle canzoni, tutt’altro che memorabili. Anzi, parecchio odiose.
E Benjamin Horne di Twin Peaks che incontra una tipa e la sera stessa le dice “Ti amo” e lei gli risponde: “Aaaanch’io. Ah, ma com’è che ti chiami?” mi sembra una cosa alquanto ridicola.
Omaggiandolo nello stile, Drew Barrymore con il video da lei diretto per la canzone Our Deal dei Best Coast è riuscita in soli 4 minuti a fare qualcosa di molto più incisivo, poetico e potente, visto che possiede una cosa che non fa parte di questo West Side Story e dell’universo fordiano in generale: l’essenzialità.
JF Evidentemente, caro Cannibale, dormivi già quando passavano pezzi come Officer Kupke o In America, più attuali ora di quando furono composti, ai tempi. Purtroppo la limitata visione del nostro Kid si fa sentire una volta ancora.
Ormai mi sento quasi lo sponsor di questo giovane perduto dietro proposte finto moderne e rivoluzionarie come quelle che crede di idolatrare.
CK Attuali?????????????? Forse nel tuo ricovero (non so se mentale o per anziani o tutte e due...)
JF Pezzi così guarda che il tuo amico Marshall se li sogna!
CK Continua a sognare, Ford. Continua a sognare...
JF Cause I'm a dreamer, but I'im not the only one!
Gesù: "Che serie di filmacci, porco Giuda! Oh, scusa Giuda."
Giuda: "Eh no, quando ce vo' ce vo', porco di quel...
2) Jesus Christ Superstar di Norman Jewison (1973)
JF Un altro imperdibile pezzo della Storia di questo genere, un musical completamente cantato e profondamente radicato nella cultura hippie e psichedelica del periodo, nonchè il primo racconto incentrato sulla figura di Gesù con Giuda protagonista indiscusso.
Nella mia lista è quello che forse ritengo meno perfetto, eppure il suo fascino è incredibilmente kitsch e clamorosamente sentito, tanto da ipnotizzarmi ogni volta che, per caso, me lo ritrovo in tv, o scelgo di recuperare il dvd.
Un film a cui voler bene, anche perchè parliamo di una delle pellicole più clamorosamente anticonformiste, anticlericali e "contro" del panorama religioso.
Pezzo cult: Tim Rice&Andrew Lloyd Webber, tutto il cantato di Giuda, il compianto Carl Anderson
CK Apprezzabile il tentativo di modernizzare la storia di Gesù e il risultato avrà fatto contenti i più hippie e freakketoni. A me però non ha appassionato per nulla, sarà che ormai serie come South Park o i Griffin sono andati molto oltre nello sberleffo religioso, cosa che fa apparire questo film del tutto superato e naïf. E poi il fatto che abbia ottenuto l’approvazione da parte del Vaticano la dice lunga sulla sua scarsa capacità dissacratoria, altroché “una delle pellicole più clamorosamente anticonformiste, anticlericali e "contro" del panorama religioso”. Ma fammi il piacere, Ford!
Per non dire di interpretazioni vocali, oltre che recitative, che a parte Carl Anderson non sono certo eccezionali. Insomma, l’ennesima palla di film fordiano e per me un Jesus Christ ben poco Superstar. Molto meglio Judas!
JF Se non fossero esistiti film come questo, South park e i Griffin non sarebbero stati creati nemmeno per miracolo. Sarebbe un pò come pensare che tu sei nato da solo, senza l'aiuto dei tuoi genitori. Ma il non riconoscere i meriti di chi è venuto prima di noi è tipico degli adolescenti ancora immaturi. Quindi non me la prendo neppure troppo. Il tempo mi darà ragione.
CK Disse l'uomo che denigra Matrix e poi esalta Inception alias Matrix 2.0...
E comunque South Park e Griffin sono così profondamente dissacranti che non verranno mai accettati dalla Chiesa, mentre Jesus Christ Superstar è anticonformista all'incirca quanto lo è Bagnasco, che quando vuole essere blasfemo si va a leggere la Bibbia in bagno. E magari fa pure una puzzetta...
JF South park e i Griffin tempo vent'anni e saranno sponsorizzati dal Vaticano. The times they are changin', cantava il vecchio Bob.
CK Scommettiamo che non succederà? Beatles, Oasis, Pink Floyd etc sono stati riabilitati dalla Chiesa, ma gruppi realmente contro come Nirvana e Sex Pistols no, né mai lo saranno. Lo stesso vale per South Park...
JF Tempo al tempo, Cannibale. Vedrai che tra un secolo Cobain sarà canonizzato. Ahahahahahah!


Altroché Nashville... questo è il disco country che a Ford piace ascoltare!
3) Nashville di Robert Altman (1975)
JF Nella Storia del Cinema, ci sono davvero pochi registi come Robert Altman. Il Maestro indiscusso dei film corali, prima di stupire con America oggi e parallelamente a colpi di genio come Un matrimonio, realizzò il manifesto della musica folk e country grazie a questo affresco travolgente e profondamente toccante che scuote il cuore di una delle capitali americane della musica attraverso la cronaca di un festival di cinque giorni in cui i protagonisti vedono le proprie vite cambiare ed incrociarsi, trovare nuovi stimoli o sprofondare.
Più che di un musical o di un film musicale, qui si parla di una dichiarazione d'amore per la musica stessa e la vita che le ruota attorno.
Roba che non si contano i brividi. Standing ovation.
Pezzo cult: Keith Carradine, "I'm easy"
CK A me il country piace anche, ma solo a piccole dosi, questo è davvero troooppo.
Mi chiedo se certi film ti piacciano per davvero, oppure sia solo una sadica punizione nei miei confronti per farmi sorbire delle lagne di 2ore-e-mezzo di questo tipo. Certo che se non è ‘na palla d’altri tempi, a te un film proprio non piace…
Non si contano i brividi? Piuttosto non si contano gli sbadigli!
JF Ennesima conferma della completa, totale, incredibile, stupefacente incapacità del Cannibale di riconoscere i grandi Capolavori del passato. Dovessero saltare in aria le piramidi o il Partenone, sapete chi andare a cercare!
CK Solo perché un film piace a te, non significa sia un Capolavoro. Anzi. Quanto al far saltare per aria qualcosa, il mio primo obiettivo è un altro...
JF A dirla proprio tutta, credo che Nashville sia universalmente riconosciuto come Capolavoro, ma non vorrei dilungarmi troppo, con le tue affermazioni ti sarai guadagnato il controllo serrato della Cia, a quest'ora! 


Giochino del giorno: indovina quale tra questi è Mr. Ford
e vinci un DVD di Dancer in the dark autografato da Lars Von Trier
4) The Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman (1975)
JF Il musical che mi ha fatto amare i musical, nonchè il più sovversivo, dissacrante, divertente, coinvolgente film del suo genere: ricordo quando lo vidi per la prima volta, proiettato e recitato "live" al Cinema Mexico di Milano - storica sala che continua a riproporlo ogni anno, il giovedì sera, per mesi interi - nell'ormai lontano 1997. Fu un'esperienza incredibile, e tra riso lanciato, acqua sparata, sbuffi d'aria e insetti di gomma scoprii il lato più divertente dell'eros in sala.
Una cosa che, fino ai tempi di Shortbus, non rividi più in nessuna pellicola.
Ridere è un piacere della vita, il sesso pure, godersela anche. Dunque, perchè non metterli tutti insieme? Jim Sharman l'ha fatto, e come tutti i grandi colpi di genio della Storia - non solo della settima arte - non si può che riconoscerne la grandezza.
Pezzo cult: Richard O'Brien (cantato da Meatloaf), "Hot patootie"
CK Presente anche nella mia classifica di ieri, quello sì un vero picture show spettacolare. Oggi invece c’è rimasto solo l’horror… E come pezzo cult sei riuscito a scegliere una delle canzoni meno interessanti, complimenti!
JF Sinceramente, io trovo che nel Rocky Horror non esistano canzoni "meno interessanti". Ma dev'essere un mio limite, giusto!?
CK Sì, perché sei un limite vivente. O forse morente buahahaah!
JF Meglio i miei limiti dei tuoi "Limitless"! Ahahahahahahahah!


"Scusa Ford, siamo in missione per conto di Dio, quindi... Cannibal!"
5) The blues brothers di John Landis (1980)
JF Siamo in missione per conto di dio.
Devo proprio dire altro?
Pezzo cult: indiscutibilmente tutti
CK Scelta scontatissima, per un film che personalmente non mi ha mai entusiasmato, con il suo umorismo cartoonesco e in fondo innocuo. Una pellicola finto trasgressiva ma in realtà, come Jesus Christ Superstar, pure questa approvata dalla Chiesa.
Grande John Belushi, ok, mentre Dan Aykroyd non lo reggo. Grandi alcuni personaggi presenti come James Brown, Ray Charles e Aretha Franklin, però nel complesso il tutto suona più vicino ai gusti di uno Zucchero Sugar Fordaciari che non ai miei. Dello stile cannibale ci sono giusto i Wayfarer, per il resto accetto il fatto che sia un cult per molte persone, ma non per me.
Everybody needs somebody to hate. E io ho te, Ford.
JF Non dubitavo di una sola parola in proposito. Troppo popolare e del popolo per i tuoi gusti, vero, radical-Cannibal!? Ma se pure la cosca della Chiesa si è dovuta rassegnare, prima o poi lo farai anche tu. Già ti va bene che il mitico John se ne sia andato in bellezza, altrimenti era qui con me a menare vuoti di Jack Daniels come se piovessero!
CK Tu e i Blues Brothers siete minacciosi per finta, ma non fareste del male a una mosca. E di certo non fate paura a un Cannibale.
JF Vorrei proprio vederti, in una serata con me e John Belushi!


Un gruppo di barboni immortalati per strada.
Ah no, scusate: è il cast di The Commitments...
6) The Commitments di Alan Parker (1991)
JF Gli anni novanta, con la loro depressione e la distruzione di tutto quello che erano state le meraviglie del decennio precedente, assestarono un pesante colpaccio a tutta l'energia travolgente ed irriverente dei cult figli dei decenni precedenti, rischiando di trasformare il musical in uno spettacolo per famiglie o nostalgici: fortunatamente, pellicole come questa splendida storia di formazione "bandiana" hanno reso omaggio al genere tenendo alta la bandiera della sua anima, radicata, spesso e volentieri, nel calore esplosivo, per l'appunto, della soul.
Protagonisti perfetti, interpretazioni da urlo - su tutti, l'allora giovanissimo Andrew Strong, con una voce da fare invidia a Joe Cocker - e tanto cuore.
La malinconia la fa da padrona, e in fondo si racconta una caduta: ma con che stile, ragazzi.
Pezzo cult: The Commitments "Try a little tenderness"
CK Bella ambientazione dublinese per un filmetto che si dimentica già durante la sua stessa visione. Male la musica, visto che con questo gruppo di ubriaconi siamo ben lontani dai vertici del soul vero. Maluccio anche la recitazione (ben al di sotto dei solitamente altissimi standard britannici) e l’impersonale regia di Alan Parker è tutto fuorché memorabile. Un film di livello medio-basso, che manca di lasciare il segno. Con Ford è l’abitudine, quando ci va ancora bene…
JF I tuoi pessimi gusti musicali si confermano nel non riconoscere l'impatto di una colonna sonora di soul con i controcazzi. Ma del resto, sei messo più o meno alla stregua delle coriste che si lamentano dei modi di Deco. E sei decisamente più inglese che non irlandese. Ci sarà un motivo, se io non sono mai stato a Londra e tu, probabilmente, mai a Dublino!
CK Come al solito ti sbagli e di grosso. Oltre che a Londra, a Dublino ci sono stato eccome e mi sono pure visitato la fabbrica della Guinness, mentre tu che vuo' fa tanto l'irlandese manco bevi birra e quindi che parli a fare?
Avevo anche scritto un post al riguardo, quando tu non eri ancora diventato un mio assiduo fan e seguace...
JF Anche io ho visitato la fabbrica della Guinness, il giorno in cui mi sono recato al vero santuario dublinese dell'alcool: la distilleria del Jameson, il whisky irlandese più buono della Storia! 


"Ho un regalo per te, bimboFord. Se quando lo apri esplode tranqui, è normale."
7) Nightmare before Christmas di Henry Selick (1993)
JF Nonostante desiderassi con tutto me stesso inserire questo Capolavoro nella lista futura dedicata ai film d'animazione, ho optato, in modo da dargli più spazio e lustro, di inserirlo tra i musical, complice l'incredibile lavoro svolto da Danny Elfman e Renato Zero sulla colonna sonora.
Una favola nera che è un gioiello di tecnica, narrazione, songwriting, musica, effetti e contenuti, divertente e profondamente malinconica ad un tempo.
Un film così incredibilmente bello da cucire la boccaccia anche a quel pallone gonfiato del Bau Bau Cannibale.
Pezzo cult: Danny Elfman "This is Halloween" per la versione originale, Renato Zero e Marjorie Biondo "Jack e Sally" e Andrea Surdi "Mister Bau Bau" per la versione italiana
CK Film splendido che non mancherà nella mia lista di film d’animazione preferiti. Ford ha preferito inserirlo tra i musical e ci sta, visto che alza paurosamente il bassissimo livello musicale delle sue altre inascoltabili proposte. Anche se è molto meglio la soundtrack originale dell’adattamento comunque accettabile di Renato Zero…
Comunque non è un film un po’ troppo dark ed emo per i tuoi sbadigliosi gusti fordiani?
JF Non è dark per nulla, dato che parla di una crescita attraverso l'esperienza, e finisce con una rinnovata energia legata alla voglia di fare. E, a ben guardare, Halloween è sempre stata una festa legata al travestimento: niente di più fordiano, dunque!
CK Se non è dark Nightmare Before Christmas, cosa lo è secondo te? L'ENEL?
Comunque mi sa che confondi travestimento con travestitismo uahahahaha!


Ecco perché Napoli è sommersa dai rifiuti: la gente si è finalmente
accorta che i dischi di Nino D'Angelo so' 'na schifezza.
Ma invece di buttarli portateli a Ford, che tanto è contento...
8) Tano da morire di Roberta Torre (1997)
JF Una piccola perla nostrana passata quasi inosservata agli occhi dei più, in realtà uno dei migliori film sulle problematiche delle organizzazioni criminali nelle città del Sud - personalmente, continuo a preferirla a Gomorra -, nonchè vertice artistico della carriera musicale di Nino D'Angelo, che conferma il suo talento per la musica etnica e popolare componendo un vero e proprio disco di "world music" del Bel Paese.
Girato con pochissimi fondi ma illimitata inventiva, una pellicola solo apparentemente povera e "di serie b" in grado dalla prima visione di divenire un supercult.
Pezzo cult: Nino D'Angelo "O' Rap e' Tano"
CK Film di una bruttezza imbarazzante, sia da un punto di vista cinematografico che musicale. Nemmeno il gusto per il trash può giustificare l’apprezzamento di una roba del genere. Giusto il gusto per l’orrido. Un film amatoriale (e si vede), che vorrebbe essere divertente (e non si vede), e vorrebbe magari dare anche uno sguardo profondo, artistico e originale sulla Mafia (finendo solo per risultare ridicolo e fastidioso). Il paragone con Gomorra non è proponibile nemmeno per scherzo, anche perché questa porcheria non regge nemmeno il confronto dei peggiori video amatoriali che girano su YouTube.
Inascoltabili poi le canzoni, d’altra parte composte dal peggio dei peggio: Nino D’Angelo! Questo non è ‘nu film, è ‘na strunzata. Unico pregio, rispetto ad altri film fordiani, è la breve durata, ma rimane comunque una delle cose peggiori che io abbia mai visto e sentito in vita mia.
Mister Ford, è proprio il caso di chiedertelo: che minchia guaddi?
JF Gomorra, caro picciotto, a questo non può che baciare le mani. Tu e quella figa lessa di Saviano potete andare a farvi compagnia ai caffè letterari, e farvi un pò di pompini a vicenda mentre noi, qui, raccontiamo la strada vera. Quasi come Fellini. Ma immagino che anche lui sia troppo Classico per i tuoi gusti.
CK Da te mi aspetto sempre il peggio, ma paragonare Fellini all'ultima delle merde, ovvero questo film, è davvero troppo persino per te. Più che un white russian, ti sei bevuto il cervello. Ormai ti abbiamo perso definitivamente: R.I.P. James Ford.
JF Ancora una volta resti indietro nella comprensione del testo: l'accezione a Fellini era legata ai racconti che vengono dalla strada, e non dai salotti. Ad ogni modo, l'ultima delle merde è e sarà sempre Antichrist del tuo amico Von Trier, a braccetto con l'altra pippa secolare The fountain!
CK Già, peccato che Von Trier e Aronofsky siano tra i più importanti e considerati registi del mondo, mentre Roberta Torre è finita a Chi l'ha visto? E nemmeno in veste di regista della trasmissione...


"Aaahahaha, sul serio siamo in una lista con Tano da morire?
No dai, sul serio? Allora non c'è un cazzo da ridere..."
9) Moulin rouge di Baz Luhrmann (2001)
JF Inspiegabilmente, un film musicalmente geniale, visivamente sfarzoso ma soprattutto struggente e terribilmente romantico trova posto anche nell'arido e striminzito cuoricino del Cannibale, che non ha saputo resistere alla storia d'amore di Satin e Christian, ritmata da un adattamento delle canzoni da rimanere senza fiato, eseguite benissimo dal cast.
Gli arrangiamenti dei pezzi, coraggiosi ed insoliti - Il tango di Roxanne, per esempio - impreziosiscono un inno all'amore e al Cinema di quelli tanto cari al Cinema Classico, dunque doppio stupore rispetto all'opinione positiva del mio antagonista in proposito.
A questo punto, doveste esservelo perso finora, non resta che recuperarlo al più presto.
Perchè quando fordismo e kiddismo si incontrano, si trova la scintilla del vero genio.
Pezzo cult: Ewan McGregor & Nicole Kidman "Elephant love medley"
CK Grande film, strabiliante sia a livello cinematografico che musicale, diretto e recitato in maniera pazzesca, che davvero non c’azzecca nulla al fianco di un orrore come Tano da morire e che più che omaggiare, stravolge totalmente il noioso Cinema Classico di sta cippa. Molto più sensata la sua presenza all’interno della mia lista di ieri, rispetto al can can da cagnara fordiana…
JF Ennesimo esempio, proprio accanto a Nightmare before Christmas e Tano da morire, dell'ecclettismo fordiano rispetto alla monocorde ottica cannibalesca, che si limita a "film con colonna sonora interessante e bella fica".
CK Talmente monocorde che nella mia lista si passa da Judy Garland alla Disco e dai Joy Division a Eminem, per dire, mentre tu passi solo attraverso le varie declinazioni di "film con colonna sonora inascoltabile e manco una bella fica".
JF A me risulta che qui si passi da Cash al musical classico anni '60, dalla musica popolare italiana al soul: per le belle fiche basta l'ultimo dei soft porno in stile Bitch slap. Ma non credo che sappiano cantare troppo bene, le signorine in questione. A meno che non cambino il microfono.
CK Nino D'Angelo musica popolare italiana??? Anzi: Nino D'Angelo musica??????????????????????????????
JF Più popolare di Nino D'Angelo cosa c'è!? Potrei dirti una sequela di altri nomi, ma se non hai apprezzato De Andrè, difficilmente qualcosa del "popolare" italiano ti andrà mai bene!


"Ford, questa tua top 10 m'ha proprio rotto. Me ne vado.
E più che walk, me ne vado via di run!"
10) Walk the line di James Mangold (2004)
JF La mia decina originale comprendeva Velvet Goldmine, ottimo film dell'altrettanto notevole Todd Haynes, ma per dare lustro ad una rivalità come quella tra me ed il ragazzino dall'altra parte del campo di battaglia ho pensato che sarebbe stato più rappresentativo, a fronte del "suo" Bowie o pseudo tale, contrapporre il man in black per eccellenza, nonchè uno degli emblemi della fordianità: il mio nonno musicale Johnny Cash.
Mangold è un buon mestierante, e di certo questo film sarebbe stato incredibilmente più potente se girato dallo stesso Haynes, o Scorsese, o Eastwood - e sarebbe stata una coppiata magica -, ma le due incredibili interpretazioni dei protagonisti Reese Whiterspooon e Joaquin Phoenix, che hanno re-interpretato tutti i pezzi storici di June Carter e Johnny Cash, compensano il tutto, senza contare il fatto che il concerto a Folsom è riprodotto in fedeltà assoluta e che, fondamentalmente, questo film ha avuto il merito di far riscoprire un artista incredibile al grande pubblico. Cosa volere di più?
Inoltre, la storia d'amore - assolutamente rispecchiata dalla pellicola - tra "Holy terror" e "Wildwood flower", rispettivamente Cash e Carter, è talmente unica da toccare inevitabilmente ogni spettatore. Una cosa così grande capita una volta nella vita, se si è estremamente fortunati.
Pezzo cult: Joaquin Phoenix & Reese Whiterspoon "Jackson"
CK Buon film, ma non eccellente, visto che la regia del mediocre mestierante James Mangold è troppo piatta e tradizionale e almeno di questo ti sei reso conto persino te. È vero che anche Johnny Cash non è che fosse ‘sto innovatore, però un grande personaggio come lui ha avuto una pellicola di buon livello, quando ne avrebbe meritata una ancora migliore e più coraggiosa. Se da un punto di vista di sceneggiatura e regia siamo nella media standard delle produzioni hollywoodiane, ad alzare il livello ci pensano allora le ottime performance di Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon sulle canzoni di Cash e June Carter. Dopo una serie di film fordiani atroci e da tappi nelle orecchie (salvo pochissime eccezioni), almeno si sente finalmente un po’ di musica decente!
JF Strano che tu possa apprezzare Cash, un grandissimo personaggio a volte talmente Classico da mettere in difficoltà anche me - leggendo della sua vita, più volte sono rimasto perplesso rispetto ad alcune sue scelte personali -. Ma a caval donato non si guarda in bocca. Anche perchè, dopo tutte le bestialità che mi sorbisco ogni volta da parte tua, un pò di tregua dovrò pur averla, ogni tanto, no!?
CK Questo perché riesco a distinguere i grandi Classici che meritano, come Cash, da quelli che invece sono delle lagne e non hanno superato la prova del tempo, ovvero la maggior parte delle tue proposte. E con questo mi aggiudico game, set e incontro!
JF Sei proprio sicuro? Guarda che Cash era "in missione per conto di dio", poteva esercitare come Pastore ed era pure repubblicano! Ahahahahahaha!
CK Allora non dovrebbe piacere neppure a te che ti dichiari anticlericale e non repubblicano. Per quanto mi riguarda, tendo a considerare gli artisti per il loro talento artistico, piuttosto che per vicende o idee personali.
JF Meglio un repubblicano come Cash - o Clint, o Kid Rock, giusto per farti un pò incazzare - che una fighetta come Cobain! Ahahahahahahah!


E con quest' ultima assurdità pronunciata dall'uomo che sussurrava ai tamarri, vi diamo appuntamento alla prossima guerra. Ancora più agguerrita...

lunedì 6 giugno 2011

Blog Wars - Una nuova speranza: The Greatest Hits (Parte I)

Nelle ultime settimane ce le siamo date di santa ragione, sul ring musicale. Io Cannibal Kid contro il malvagio, perfido, disgraziato Mr. James Ford abbiamo proposto i nostri dischi preferiti dagli anni ’60 a oggi, scontrandoci in maniera spesso feroce. Ora è arrivato il momento di fare un attimino il punto della situazione, con questo Greatest Hits che raccoglie i nostri due album favoriti di ogni decennio con relativi commenti. Oggi tocca a Ford, che stavolta ha fatto scelte meno peggio del solito (e infatti 4 dei dischi qui sotto erano presenti anche nelle mie liste) e poi domani tocca a me!
Intanto, volendo riassumere la mia opinione generale sulle scelte di Ford: ogni tanto ha voluto fare l’eclettico, ma il suo cuore mi sembra battere in particolare per un certo rock molto maschile, molto cantautorale e molto chitarroso. E soprattutto molto discutibile e spesso molto ma molto noioso.
Tra i dischi da lui proposti che non ho proprio sopportato ci sono: Kid Rock, Francesco Guccini, Captain Beefheart, Weather Report, Lynyrd Skynyrd, Ben Harper, Kiss, Guns n’ Roses… Ma anche molti altri non rientrano certo tra i miei ascolti preferiti. Poi va bene la passione tutta sua per i cantautori, però 4 dischi di Johnny Cash e 2 di Bob Dylan mi sembrano eccessivi. E addirittura ridicola è stata la scelta di Rick Springfield uahaahah!
Artisti che invece mi aspettavo di trovare nelle sue liste, ma alla fine non ho trovato (sarà per la sua sbandierata imprevedibilitahaha) sono stati: Aerosmith, Leonard Cohen, AC/DC, Led Zeppelin, Lenny Kravitz, Poison, Def Leppard, Metallica, Europe, Queen, Ligabue, Vasco e 883. Per questi ultimi credo abbia avuto perlomeno il buon gusto (almeno una volta tanto) di risparmiarceli, forse perché se ne vergognava… Ecco comunque la sua selezione greatest hits, o anche the best of the worst, di dischi.
Cannibal Kid

P.S. Ma i Guns ‘n Roses che c’azzeccano in mezzo a grandi come Beatles, Radiohead e Jeff Buckley??? Maaah, misteri Fordiani…

Come ogni band che si rispetti, anche il sottoscritto Ford ed il suo sempre irritante antagonista Cannibale si è deciso, in un periodo di pausa rigenerante utile per ogni grande gruppo, di fare uscire un bel Greatest Hits di quelli che volano in testa alle classifiche e riempiono clamorosamente le tasche dei musicisti di turno. Sarà perchè ho il sospetto che Cannibale suoni - e pure male - soltanto il clacson della sua macchinetta da Tokyo Drift di provincia, sarà perchè siamo qui al computer e non in un qualche palazzetto gremito di pubblico adorante, ma noi altri non vedremo il becco d'un quattrino.
Eppure, nel continuo scannarsi - anche se solo a parole - tra noi e nei vostri commenti c'è tutto il bello di esserci, nel senso più grande del termine.
Vorrei rispondere al mio rivale, magari citando una canzone degli 883 - ci ho pensato fino all'ultimo a metterli, fosse anche solo per farti incazzare di più, e non mi vergogno affatto degli anni passati a consumare la cassettina di NordSudOvestEst: in fondo, se mi capita di ascoltarli ancora oggi me li canto volentieri, alla facciazza tua! -, ma ho pensato che, almeno in questa occasione, si dovesse sfoggiare l'abito da gentiluomini e fingere di andare tutti d'amore e d'accordo, proprio come fanno i componenti dei grandi gruppi alle presentazioni di raccolte o simili. E intanto rifilargli qualche gomitata in pieno costato mentre si sorride per la foto di rito.
Come vedrete domani rispetto ai GH cannibali anch'io mi sento in dovere di citare alcuni - ma solo alcuni, perchè non li ricorderò mai tutti - artisti che ho escluso nel corso dei vari decenni per decisioni di cuore o semplice mancanza di spazio. In ordine sparso: Black Crowes, Jon Spencer Blues Explosion, Nirvana, Soundgarden, Audioslave, Patti Smith, Ani DiFranco, Marvin Gaye, Stevie Wonder, Ac/Dc, Aerosmith, Notorius B.I.G., Cure, Smiths, Stooges, Ramones, Germs, Social distortion, Bad Religion, Faith no more, Alanis Morrissette, i Police, Sting, Lou Reed, Iggy Pop, David Bowie, Brian Eno, Sepultura, Sex Pistols, Laurie Anderson, Miles Davis, Les Negresses Vertes, Men at work, Manonegra, Madredeus, Loreena McKennit, The Roots, Outkast, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Charles Mingus, Joni Mitchell, Bjork, Peaches e molti, molti altri.
E ora pronti via, con il meglio del meglio delle selezioni fordiane.
Mr. Ford

The Beatles "White album" (1968)
Mr. James Ford Occorre subito precisare che, a proposito della rivalità Beatles/Rolling Stones io sono e sarò sempre dalla parte dei secondi, per affinità e fordismo galoppante.
Eppure non posso riconoscere l'effetto travolgente dei tre dischi che ho volutamente ed irrinunciabilmente inserito nella lista.
Nel caso del White album, basterebbero Happyness is a warm gun e Helter skelter per definire la portata incredibile di quest'opera titanica.
Cannibal Kid Ah già che negli anni Sessanta c’erano anche dei certi Beatles! Riguardo al loro album preferito ero un po’ indeciso, ma ho escluso il White Album per la presenza di “Ob-La-Di, Ob-La-Da”, uno dei pezzi più scemi di sempre. Alla fine preferiscoc “Abbey Road”, in cui il fantasma dello scioglimento si sente aleggiare nell’aria, come nello splendido intreccio vocale di “Because”.

Kings of noia
King Crimson "In the court of the Crimson King" (1969)
JF Le meraviglie da pura esplorazione psichedelica dei Crimson, che danno anni e anni luce ai pur leggendari Pink Floyd, con questo disco d'esordio raggiungono livelli unici, anche grazie alla straordinaria performance vocale di Greg Lake, più noto forse come elemento degli Emerson, Lake & Palmer.
Una vera e propria odissea in pieno stile 2001, travolgente e quasi incomprensibile: non mi stupisce che un presunto artistoide come il Cannibale non apprezzi il genere. Occorre aprire troppo gli orizzonti di cuore e mente.
CK Scusa, mi sono addormentato alla prima riga... Non si può certo dire che i Burger King Crimson posseggano il dono della suintesi, con le loro suite da minimo 10 minuti che sono (a essere gentili) una palla colossale. “21st Century Schizoid Man” è un buon pezzo, ma campionato dal solo e unico Kanye West in “Power” suona 1000 volte meglio, visto che prende i 10 secondi migliori della canzone (quelli con la voce distorta) e ci risparmia il resto, come l’inutile delirio della parte centrale. Peccato, perché se avessero tolto le pacchianate (“Moonchild” dopo una buona partenza si perde in suoni messi A CASO) e fatto canzoni da 3 minuti 3 ne sarebbe anche uscito un bel disco.

The Clash "London calling" (1979)
JF I ragazzacci inglesi che hanno sbaragliato la concorrenza dei Ramones e gli Stooges di Raw power per rappresentare la rottura che fu il punk nella mia personale decina.
Un disco semplice, eppure ribollente di ispirazioni, citazioni, influenze.
E soprattutto, un lavoro con due palle d'acciaio, che fila dritto come un treno e scoppia dentro e fuori, sbattendosene degli effetti collaterali.
CK L’unico disco della tua lista anni ’70 a suonare attuale ancora oggi (e infatti era presente anche nella mia). Rispetto al puro devasto e sberleffo dei Sex Pistols, o al divertente cazzeggio dei Ramones (che non ho inserito in lista ma che comunque adoro), del punk i Clash hanno rappresentato l’anima più politica e impegnata, ma anche più musicalmente contaminata. E io adoro contaminazioni e sperimentazioni sonore. Sai poi cosa vuol dire Clash, Mr. Bean Ford? Scontro, conflitto, contrasto, e io ormai sono pronto alla guerra!
JF Soltanto una cosa: se sei pronto alla guerra, in pieno stile Clash aspetto il momento giusto per fracassarti una bella chitarra su quella testa piena di Scream e pollici di Megan Fox!


Bob Dylan, anzi no: Cate Blanchett
Bob Dylan "Blood on the tracks" (1975)
JF Un disco epocale, senza se e senza ma, e il mio preferito di Dylan.
Tangled up in blue, Lily Rosmary and the Jack of hearts, Shelter from the storm - per gli amanti di Mad men come il mio rivale - sono colpi al cuore che non si dimenticano.
E sono solo la punta di questo iceberg che è un monumento al cantautorato, nonchè un Capolavoro che ognuno dovrebbe custodire gelosamente nella propria discografia.
CK Sentirti citare Mad Men mi ha fatto passare per un momento la voglia di massacrare i tuoi dischi. Per un momento, poiché questo album, anche bello, non mi sconfinfera più di tanto e non mi dà colpi al cuore. Semmai do a te delle mazzate fino a farti uscire il blood on the tracks buahaha!
JF Noto con piacere che nonostante i tuoi tentativi non riesci a sparare a zero contro uno dei più grandi dischi della Storia della Musica. Almeno non sei completamente perduto. ;)

Pixies "Surfer rosa" (1988)
JF I veri innovatori della scena rock, responsabili della fine del sogno degli eighties e traghettatori dei cuori dei fan fin dentro all'oscurità dei nineties già pronti a chiedere dazio dopo un decennio vissuto, per la maggior parte, ottenebrati dal successo e dall'idea che tutto potesse davvero finire bene.
Mostri sacri per un disco sacro, che ogni vero appassionato di musica dovrebbe possedere, ascoltare e diffondere. Una specie di culto.
I Pixies sono come il tramonto sull'oceano che fu dei Beach boys: impossibile non saltare sulla tavola e sperare nell'onda perfetta che ci porti a fondo.
CK Ma appena pochi giorni fa non dicevi che suonavano ormai sorpassati? Cos’è, un ironico tentativo di un cowboy di spacciarsi per indie? Stai solo attento alle frecce…
JF Io le frecce le uso come spiedini per le grigliate, Cannibale. Non ricordo - a meno che non avessi ecceduto nell'alzare il gomito - di aver mai affermato che i Pixies fossero superati. Che fai, modifichi le informazioni a tuo vantaggio come chi sappiamo noi!?
CK In un commento mi dicevi che secondo te i dischi di Nirvana e Pixies sono invecchiati male, cosa che detta da uno che ascolta ancora i Guns con la bandana in testa fa davvero ridere... Ma magari ricordo male e ti riferivi solo ai Nirvana, cosa che è comunque una bestialità da dire!
JF Effettivamente l'ho detto, e continuo a pensare che i dischi di Pixies e Nirvana siano invecchiati male. Questo però non toglie che abbiano prodotto album fondamentali per i loro rispettivi decenni. Ma se io sono la Bestia, tu saresti la bella? O per caso Bella?
CK Tu sei la bestia, I am the best!


Guns 'n roses "Appetite for destruction" (1987)
JF Oltre ad essere una sorta di manifesto del rock e della fordianità, questo album STRATOSFERICO per potenza ed impatto è una sorta di greatest hits, considerato che nella tracklist possiamo trovare cose come Welcome to the jungle, It's so easy, Nightrain, Paradise City e Sweet child o'mine. Scusate se è poco.
Roba come questa è stata, è e sarà sempre troppo per i palati finti e debolucci come quello del Cannibale.
Sarebbe come pensare che un vegano magrolino e denutrito possa apprezzare una bella bistecca alla griglia in salsa chili neanche fosse lo Stone Cold della situazione.
CK Oh, questo è lo scontro che volevo. Finalmente hai finito con le tue menate alla Weather Report-Guccini volendo (senza successo) fare lo chic e viene fuori tutto il vero antagonismo tra il mio mondo e il tuo. Basta cazzate, questa è la sfida: cannibalismo puro VS. fordismo puro.
Smiths dalla mia parte, Guns'n'Roses dalla tua. Molto ma molto simbolico, direi che due band più diverse non si poteva proporle (oddio, forse giusto se mettevi i Metallica...).
Cose che non mi piacciono dei Guns: l'attitudine tamarra, la voce di Axl Rose che fa tanto il macho ma canta con quel miagolio acuto come se gli avessero appena asportato le palle, e soprattutto se c'è una cosa che non sopporto in musica (a parte la evve moscia di Guccini, ma quella nemmeno la considero musica), sono gli interminabili assoli di chitarra: cazzo menefrega di vedere Slash che si fa una sega di 12 minuti con la chitarra, in uno sfoggio di virtuosismo da nessuno richiesto. Kurt Cobain, chitarrista sicuramente meno bravo a un mero livello tecnico, con il solo riff di Smells like teen spirit ha mandato affanculo le ore e ore di pippe virtuosistiche di Slash & company, spedendoli per sempre nel dimenticatoio del trash metal anni '80. Che poi Axl c'ha messo 20 anni per tirare fuori un disco nuovo e se n'è uscito con Chinese Democracy, una robetta che il mio falegname con 30mila delle vecchie lire la fa meglio. Come diceva Kurt riprendendo il tuo amato Neil Young: meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.
E comunque dai a me del distruttore e poi hai appetito per la distruzione? L’appetite che ho io è invece per la carne umana e la tua me la sparo giù in un morso manco fosse un happy meal!
JF Il mio appetito, caro Cannibale, è troppo grande per tutti i tuoi happy meal da teen senza speranze. E io mi mangio loro, te e anche il tuo amico Kurt, sempre che non si bruci sulla griglia prima. E finalmente abbiamo uno degli scontri più epici del cannibalfordiano pensiero.

I caschi per proteggersi da quel bruto di Mr. Ford
Red Hot Chili Peppers "BloodSugarSexMagik" (1991)
JF Con un prodigioso balzo in avanti mi ritrovo già quasi ventenne, impegnato nella prima storia "seria" della mia vita, a macinare Give it away, Suck my kiss, Breaking the girl e l'immortale Under the bridge andando avanti e indietro da una parte all'altra di Milano tutte le sere, sognando che i tram e la gente strana collezionata negli incontri di quel tempo potesse diventare lo stimolo per le sceneggiature di fumetti che allora mi dilettavo a scrivere neanche fossi a L. A., guardando la spiaggia all'orizzonte con la tavola sottobraccio.
Il Point break della mia vita musicale, nonchè la scoperta di uno dei produttori più geniali del campo, Rick Rubin.
CK Disco non male, nient’affatto, anche se a parte “Give it away” e “Under the bridge” il resto non è poi memorabile e certo non è invecchiato granché bene, altroché i Nirvana. Il mio unico problema è che non mi hanno mai smosso dentro, Anthony Kiedis e cumpà. Comunque ammettilo che più che per la musica li hai inseriti in lista perché ai tempi si presentavano sul palco senza veli come mammà li aveva fatti.
Scherzo Ford, lo so che tu sei un macho vero e proprio. Anzi, ma mettere una donna nella tua lista proprio no? E sì che nei 90s ce n’erano davvero per tutti i gusti, oltre ai miei nomi di domani mi vengono in mente: PJ Harvey, Courtney Love, Fiona Apple, Tori Amos, Cranberries, Cardigans, Sheryl Crow, Alanis Morissette, Elastica, Liz Phair ecc ecc...
Ah, comunque io preferisco Californication.
JF Donne ce n'erano, e di grandissime. Alcune sono state davvero ad un passo dalla top ten. Ma comunque avresti trovato una scusa qualunque per parlarne male: a proposito, ma PJ Harvey, Tori Amos, Sheryl Crow e la Morrissette - giusto per prenderne alcune da questa tua lista - non sono cantautrici? E i cantautori tutti non erano pallosi?
CK Non tutti, naturalmente, questo non l'ho mai detto: solo quelli da te proposti.
JF Aspetto di scoprire quali sono quelli da te proposti, dunque. Ma forse non innovano abbastanza per un futurista del tuo stampo.

Jeff Buckley "Grace" (1994)
JF Più di Cobain, meglio di Cobain.
Jeff Buckley, talento incredibile, voce divina - quasi una controparte dei demoniaci Slipknot -, un disco rivoluzionario acclamato in tutto il mondo, se ne andò perchè travolto dalla voglia inarrestabile di nuotare nel fiume mentre viaggiava in macchina verso casa.
L'ironia del destino, il mistero di una delle morti più celebri del rock - amplificato da quella del padre Tim, grande interprete degli anni settanta, anch'egli mancato giovanissimo -, la crudeltà di una Natura che, per dirla come Herzog, non ha occhi per i meriti o la bellezza, il talento o la passione. È una predatrice.
E quale vittima migliore di Jeff, giovane cantautore libero dai tormenti del leader dei Nirvana eppure in grado di regalare attimi di struggente malinconia come nella magnifica Halleluja coheniana?
La leggenda dice che, nuotando verso la morte, il giovane Buckley cantasse Whole lotta love dei Led Zeppelin.
Rock fino alla fine. La fine del rock.
Non per nulla, siamo negli anni novanta.
CK Questa è la leggenda, ma se un giorno si scoprisse che in realtà Jeff si è buttato volontariamente nel fiume tu cosa faresti? Lo spediresti nel girone dei suicidi del tuo personale Inferno musicale insieme a Kurt Cobain, a Ian Curtis e (forse, pure quello non è stato accertato) anche al padre Tim Buckley?
JF Assolutamente sì. Senza neppure un accenno di pentimento.
CK Questo dice tutto sulla tua limitatezza mentale. Ma te prima di ascoltare un disco quindi devi sapere tutto quello che ha fatto l'autore in vita ed eventualmente come è morto? Non puoi goderti la musica e basta?
JF Io ascolto i dischi, ma questo non mi vieta di contestare le scelte dei suoi autori. Dato che la tua memoria latita, ti ricordo che ho criticato - e non poco - Bono nella decina degli anni ottanta, ma questo non mi ha impedito di inserire un disco degli U2. Semplicemente, nel caso di Cobain e dei Nirvana ho inserito album che emotivamente parlando mi danno di più e sono maggiormente legati alla mia esperienza personale.


I Radiohead si nascondono: hanno vergogna
di stare in una classifica dove ci sono i Guns n' Roses
Radiohead "Kid A" (2000)
JF Per inserire questo disco nella lista del nuovo millennio ho rinunciato a Ok Computer nella rappresentativa degli anni novanta.
Del resto, se una nuova frontiera musicale è stata tracciata tra quello che era il rock prima del "bug" e dopo, questo è il disco da day after per eccellenza.
Ricordo un concerto magnifico visto al Lazzaretto di Bergamo nell'estate del 2001, e nottate a piedi con Idioteque a manetta a scuotermi fin dentro i sogni.
Il 2001 musicale capace di rivoluzionare gli ascolti di una vita, per passare dal grigio al bianco quasi senza rendersene conto.
CK Con tutto il rispetto per Mr. Johnny Cash, ma sei hai inserito 4 suoi dischi, 2 epocali dei Radiohead ci potevano anche stare... Ma considerando quanto sei vecchio inside è già un piccolo miracolo tu ne abbia inserito 1! Inserendo Radiohead, Daft Punk e Gorillaz nella sua lista, Ford comunque ha chiaramente voluto giocare a fare il Cannibale. Lui dirà che così dimostra quanto è eclettico e bla bla bla, ma per me è una vittoria: con questa sfida l’ho trasformato, almeno un pochino, in un piccolo Cannibale. Poi, per carità, spero che la trasformazione completa non avvenga mai, altrimenti perderò uno sfidante (quasi) agguerrito.
JF Stai tranquillo, Cannibale, che la trasformazione è quanto di più lontano dal sottoscritto possa esistere. Un pò come pensare che un giorno, preso da fervore gibsoniano, io possa entrare in CL.
Detto questo, Cash i Radiohead - pur se grandissimi ed epocali - se li mangia sul pane a colazione manco fossero il fantasma formaggino di Elio, quindi i quattro dischi a uno ci stanno alla grande.
E comunque caro antagonista mister so tutto io, i testadiradio li conoscevo - grazie alla mia età - quando tu ancora ti affacciavi nel magico mondo delle scuole superiori.


Johnny Cash "The man comes around" (2002)
JF Il Man in black torna, più potente che mai, negli ultimi due grandi dischi di studio prima della morte.
Con Rick Rubin in regia, Cash mostra al mondo quanto un grande interprete possa riuscire a rendere sue anche canzoni che non lo sono facendo quasi dimenticare da dove vengono.
E la sua versione di "Hurt" dei Nine inch nails da strada verso la perdizione diviene il viatico per la salvezza al termine delle fatiche della vita. Il Gandalf della mia Compagnia che grida al Cannibale: "Tu non puoi passare!".
Irraggiungibile.
CK Grandissimo Johnny Cash, però forse inserendo 4 suoi dischi in queste Blog Wars non è che hai esagerato un tantinello, Ford? Si chiamano Blog Wars, non Johnny Cash Wars! Per quanto la serie delle American Recordings sia strepitosa, si tratta poi comunque di album di cover e, così come per i live, non sono un grandissimo fan dei dischi di cover… E comunque questo è un post musicale, la smettiamo con tutte 'ste citazioni del signore degli anelli?
JF Evidentemente cominci a soffrire la potenza del Man in black, che ti ricaccia indietro negli abissi dai quali sei stato originato.
Johnny Cash è il mio Clint Eastwood della musica, quindi caro piccolo Cannibale, rassegnati, se devono essere Johnny Cash Wars, lo saranno! E le sue cover sono sempre meglio degli originali, anche quando si tratta di pezzi mitici come la tua "Hurt".

E domani il Greatest Hits delle sfide bloggari prosegue con i favolosi di Cannibal Kid…

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