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lunedì 5 maggio 2014

NON DICO ALTRO




"Che cacchio hai da ridere?"
"Non lo so, ma di sicuro non è per una battuta letta su Pensieri Cannibali."
Non dico altro
(USA 2013)
Titolo originale: Enough Said
Regia: Nicole Holofcener
Sceneggiatura: Nicole Holofcener
Cast: Julia Louis-Dreyfus, James Gandolfini, Toni Collette, Catherine Keener, Tracey Fairaway, Eve Hewson, Tavi Gevinson, Ben Falcone, Michaela Watkins, Amy Landecker, Anjelah Johnson-Reyes, Rob Mayes
Genere: indie comedy
Se ti piace guarda anche: Afternoon Delight, 5 anni di fidanzamento

Deliziosa indie comedy romantica su un uomo e una donna divorziati che si conoscono a una festa e si piacciono. Più o meno, si piacciono. All’inizio non molto, anche perché lui non è un fuscello e lei è più quella che ti fa dire "Mah, è simpatica!" piuttosto che "Wow!", ma poi cominciano a frequentarsi.
Ottimi i dialoghi e splendida l’intesa tra i due protagonisti, una spettacolare Julia-Louis Dreyfus, la protagonista della spassosa serie Veep, e un gigionissimo James Gandolfini, l’ex Tony Soprano qui a una delle sue ultime interpretrazioni. In più ci sono un paio di comprimarie d’eccezione, Catherine Keener e Toni Collette per una volta non nella parte della matta bensì della psicologa, e un paio di giovani fanciulle da tenere d’occhio, la figlia di Bono Vox, Eve Hewson, già vista in This Must Be the Place, e la bionda Tavi Gevinson, che sembra la sorellina minore di Michelle Williams ed è troooppo adorabile.
Si ride, si riflette un pochino, e poi si ride ancora. Insomma, date un’occhiata a questo film. Non dico altro.
(voto 7/10)




Ah, no. Aggiungo giusto una cosa, per chi ha già visto il film.
ATTENZIONE SPOILER
La cosa migliore della pellicola, oltre alle virtù sopra enunciate, è la sua morale. O meglio, la sua anti-morale.
Nel 90% delle commediole americane tradizionali, il messaggio che viene dato è che, per trovare la felicità, una persona deve cambiare ciò che è. Prendiamo I sogni segreti di Walter Mitty, il più evidente simbolo odierno dell’American comedy moralista classica. Se vuole smetterla di essere uno sfigato e realizzarsi, il protagonista deve rinunciare alla sua vita, a quello che è, per andare sull’Himalaya o a nuotare con dei simpatici squaletti.
Ma vaffanculo, Ben Stiller! Vacci te a rischiare la vita in un modo tanto stupido, che l’unica cosa che trovi è la morte, non certo la felicità!
In questo film invece i protagonisti continuano a ripetere sempre gli stessi errori. Sono dei divorziati che dai loro precedenti matrimoni falliti non hanno imparato un granché. La pellicola ci dice però che va bene così. James Gandolfini non deve cambiare. Non deve dimagrire. Non deve cominciare a usare i comodini. Non deve smettere di essere un orso. Lui può trovare la felicità anche così. Senza nemmeno dover andare sull'Himalaya.
Basta, adesso davvero non dico altro.




Un'ultima cosa...
No dai, basta!
Non dico altro.

lunedì 24 settembre 2012

Emmy Tv Awards 2012

"Hey, Damian ha un puntino rosso sulla fronte: mi prendete
per paranoica come il mio personaggio se grido all'attentato?"
Ci sono stati gli Emmy Awards 2012, ieri notte.
Così si dice in giro.
Chi ha vinto meritatamente?
Homeland.
Chi ha ormai stracciato le pall... ehm volevo dire stufato?
Modern Family.
Chi a sorpresa è stato ingiustamente snobbato?
Mad Men.
Ecco comunque tutti i vincitori nelle categorie principali con tanto di commenti cannibali sparati a raffica, più una coda dedicata pure al red carpet. Perché qui a Pensieri Cannibali non ci vogliamo far mancare davvero niente.
Niente tranne: competenza, professionalità e serietà, naturalmente.

Outstanding Comedy Series
WINNER
"Modern Family" (2009)
Other Nominees:
"The Big Bang Theory" (2007)
"Curb Your Enthusiasm" (2000)
"Girls" (2012)
"30 Rock" (2006)
"Veep" (2012)

Qui c'è subito lo scandalo.
Come si fa a non premiare la rivelazione comica assoluta dell'anno, ovvero Girls?
I conservatori Emmy hanno voluto premiare ancora una volta la ben poco modern Family. Vabbè.

Outstanding Drama Series
WINNER
"Homeland - Caccia alla spia" (2011)
Other Nominees:
"Boardwalk Empire" (2010)
"Breaking Bad" (2008)
"Downton Abbey" (2010)
"Il trono di spade" (2011)
"Mad Men" (2007)

Personalmente, io avrei premiato Mad Men che con la quinta stagione è andato davvero over the top. Considerando però come abbia già dominato in questa categoria negli ultimi 4 anni, la vittoria della splendida serie rivelazione Homeland, tra l'altro già serie cannibale del 2011, ci sta tutta!
Ma pure il premio a Breaking Bad non ci sarebbe stato male...

Outstanding Miniseries or Made for Television Movie
WINNER
Game Change (2012) (TV)
Other Nominees:
"American Horror Story" (2011)
"Hatfields & McCoys" (2012)
Hemingway & Gellhorn (2012) (TV)
"Luther" (2010)
"Sherlock" (2010)

Game Change è un film per la tv prodotto da HBO incentrato sulla corsa alle presidenziali americane del 2008 e in particolare all'avvento di Sarah Palin in quelle elezioni. L'ho visto di recente, prossimamente arriverà pure la recensione cannibale, e mi è piaciuto parecchio. Un'ottima visione che non ha nulla da invidiare alle pellicole prodotte per il grande schermo. Anzi.
Io, comunque e giusto per contestare un po', avrei premiato il fenomenale American Horror Story.

Outstanding Lead Actor in a Comedy Series
WINNER
Jon Cryer for "Due uomini e mezzo" (2003)
Other Nominees:
Alec Baldwin for "30 Rock" (2006)
Don Cheadle for "House of Lies" (2012)
Louis C.K. for "Louie" (2010)
Larry David for "Curb Your Enthusiasm" (2000)
Jim Parsons for "The Big Bang Theory" (2007)

Per la serie: premiamo il primo pirla che passa...
ecco a voi Jon Cryer, il primo pirla che passa.
Per me c'era un solo vincitore, il mitico, geniale, unico Louis C.K. (che C.K. stia per Cannibal Kid? ne dubito), che si è dovuto accontentare di due premi come sceneggiatore.

Outstanding Lead Actor in a Drama Series
WINNER
Damian Lewis for "Homeland - Caccia alla spia" (2011)
Other Nominees:
Hugh Bonneville for "Downton Abbey" (2010)
Steve Buscemi for "Boardwalk Empire" (2010)
Bryan Cranston for "Breaking Bad" (2008)
Michael C. Hall for "Dexter" (2006)
Jon Hamm for "Mad Men" (2007)

Qua c'erano dei pezzi grossi in ballo. Bryan Cranston, come al solito fenomenale, veniva già da 3 anni di fila di vittorie. Jon Hamm invece continua a non vincere. E allora accontentiamoci del premio al comunque ottimo Damian Lewis di Homeland.

"Per festeggiare, tutti a ballare coi lupi. Quelli mannari di
Teen Wolf, True Blood e Vampire Diaries. Che fichi che sono!"
Outstanding Lead Actor in a Miniseries or Movie
WINNER
Kevin Costner for "Hatfields & McCoys" (2012)
Other Nominees:
Benedict Cumberbatch for "Sherlock" (2010)
Idris Elba for "Luther" (2010)
Woody Harrelson for Game Change (2012) (TV)
Clive Owen for Hemingway & Gellhorn (2012) (TV)
Bill Paxton for "Hatfields & McCoys" (2012)

Oddio, Kevin Costner.
Mai sopportato.
Il mio award personale (che purtroppo non vale un ca**o) va al grande, grandissimo Woody Harrelson di Game Change.

Outstanding Lead Actress in a Comedy Series
WINNER
Julia Louis-Dreyfus for "Veep" (2012)
Other Nominees:
Zooey Deschanel for "New Girl" (2011)
Lena Dunham for "Girls" (2012)
Edie Falco for "Nurse Jackie" (2009)
Tina Fey for "30 Rock" (2006)
Melissa McCarthy for "Mike & Molly" (2010)
Amy Poehler for "Parks and Recreation" (2009)

Qui ci siamo. Qui ci siamo proprio.
Julia Louis-Dreyfus è fenomenale ed esilarante nei panni di una politica che rivede liberamente in chiave comica la figura di Sarah Palin. Che già Sarah Palin è la versione comica di se stessa ed è stata la vera grande vincitrice fantasma di questi Emmy.
Non mi sarebbero dispiaciute nemmeno Zooey e Lena, però recuperatevi Veep e poi ditemi se la Julia Louis-Dreyfus non merita almeno un Oscar, oltre che un Emmy.

Outstanding Lead Actress in a Drama Series
WINNER
Claire Danes for "Homeland - Caccia alla spia" (2011)
Other Nominees:
Kathy Bates for "Harry's Law" (2011)
Glenn Close for "Damages" (2007)
Michelle Dockery for "Downton Abbey" (2010)
Julianna Margulies for "The Good Wife" (2009)
Elisabeth Moss for "Mad Men" (2007)

No doubt. Bravissime tutte, ma Claire Danes in Homeland è una spanna sopra al resto del mondo.

"Il mio abito? Pollice giù."
Outstanding Lead Actress in a Miniseries or Movie
WINNER
Julianne Moore for Game Change (2012) (TV)
Other Nominees:
Connie Britton for "American Horror Story" (2011)
Ashley Judd for "Missing" (2012)
Nicole Kidman for Hemingway & Gellhorn (2012) (TV)
Emma Thompson for The Song of Lunch (2010) (TV)

Julianne Moore in Game Change non interpreta la parte di Sarah Palin.
Julianne Moore in Game Change è Sarah Palin.
Il premio ci sta quindi tutto, però anche la super MILF Connie Britton avrebbe meritato...

Outstanding Supporting Actor in a Comedy Series
WINNER
Eric Stonestreet for "Modern Family" (2009)
Other Nominees:
Ty Burrell for "Modern Family" (2009)
Jesse Tyler Ferguson for "Modern Family" (2009)
Max Greenfield for "New Girl" (2011)
Bill Hader for "Saturday Night Live" (1975)
Ed O'Neill for "Modern Family" (2009)

Max Greenfield di New Girl letteralmente SCIPPATO di un Emmy sul quale era già scritto il suo nome.

Outstanding Supporting Actor in a Drama Series
WINNER
Aaron Paul for "Breaking Bad" (2008)
Other Nominees:
Jim Carter for "Downton Abbey" (2010)
Brendan Coyle for "Downton Abbey" (2010)
Peter Dinklage for "Il trono di spade" (2011)
Giancarlo Esposito for "Breaking Bad" (2008)
Jared Harris for "Mad Men" (2007)

Grande Aaron Paul, in grado di battere persino il suo pazzesco collega Giancarlo Esposito.
Il premio per cui sono più contento.
Jesse Pinkman rules, yo!

Outstanding Supporting Actor in a Miniseries or Movie
WINNER
Tom Berenger for "Hatfields & McCoys" (2012)
Other Nominees:
Martin Freeman for "Sherlock" (2010)
Ed Harris for Game Change (2012) (TV)
Denis O'Hare for "American Horror Story" (2011)
David Strathairn for Hemingway & Gellhorn (2012) (TV)

Secondo premio per la mini-serie western Hatfields & McCoys, che non ho visto.
Il mio award personale? Ed Harris in versione John McCain in Game Change.

Outstanding Supporting Actress in a Comedy Series
WINNER
Julie Bowen for "Modern Family" (2009)
Other Nominees:
Mayim Bialik for "The Big Bang Theory" (2007)
Kathryn Joosten for "Desperate housewives - I segreti di Wisteria Lane" (2004)
Sofía Vergara for "Modern Family" (2009)
Merritt Wever for "Nurse Jackie" (2009)
Kristen Wiig for "Saturday Night Live" (1975)

Ancora Modern Family?
Ebbasta!
Il premio doveva andare a Kathryn Joosten. Non solo in sua memoria, visto che è scomparsa come il suo personaggio in Desperate Housewives, ma perché comunque se lo meritava proprio.

Outstanding Supporting Actress in a Drama Series
WINNER
Maggie Smith for "Downton Abbey" (2010)
Other Nominees:
Christine Baranski for "The Good Wife" (2009)
Joanne Froggatt for "Downton Abbey" (2010)
Anna Gunn for "Breaking Bad" (2008)
Christina Hendricks for "Mad Men" (2007)
Archie Panjabi for "The Good Wife" (2009)

Downton Abbey c'ho provato a seguirlo, ma mi fa addormentare.
E Maggie Smith è bravvissima, per carità, ma la sua interpretazione è davvero troppo teatrale e di maniera per convincermi.
E poi volete mettere con le tettone di Christinona Hendricks?
Perché quest'anno avete architettato un complotto contro Mad Men, maledetti basta**i?

Outstanding Supporting Actress in a Miniseries or Movie
WINNER
Jessica Lange for "American Horror Story" (2011)
Other Nominees:
Frances Conroy for "American Horror Story" (2011)
Judy Davis for Page Eight (2011) (TV)
Sarah Paulson for Game Change (2012) (TV)
Mare Winningham for "Hatfields & McCoys" (2012)

Brava Jessica Lange. Almeno American Horror Story si è portato a casa un (meritatissimo) premio.

Outstanding Directing for a Comedy Series
WINNER
"Modern Family" (2009): Steven Levitan("Baby on Board")
Other Nominees:
"Curb Your Enthusiasm" (2000): Robert B. Weide("Palestinian Chicken")
"Girls" (2012): Lena Dunham("She Did")
"Louie" (2010): Louis C.K.("Duckling")
"Modern Family" (2009): Jason Winer("Virgin Territory")
"New Girl" (2011): Jake Kasdan("Pilot")

L'idola Lena Dunham derubata del premio per la miglior regia in una serie comedy, però la ragazza è giuovine e avrà tempo di rifarsi quando sarà anche lei una vecchia babbiona in età da Emmy.

Outstanding Directing for a Drama Series
WINNER
"Boardwalk Empire" (2010): Timothy Van Patten("To the Lost")
Other Nominees:
"Breaking Bad" (2008): Vince Gilligan("Face Off")
"Downton Abbey" (2010): Brian Percival("Episode 7")
"Homeland - Caccia alla spia" (2011): Michael Cuesta("Pilot")
"Mad Men" (2007): Phil Abraham("The Other Woman")

Negli ultimi tempi mi sono finalmente riappacificato con Boardwalk Empire. Serie più che valida, molto ben diretta, però Mad Men, Homeland e Breaking Bad rimangono parecchi gradini più su, sorry.

Outstanding Directing for a Miniseries, Movie or a Dramatic Special
WINNER
Game Change (2012) (TV): Jay Roach
Other Nominees:
"Hatfields & McCoys" (2012): Kevin Reynolds
Hemingway & Gellhorn (2012) (TV): Philip Kaufman
"Luther" (2010): Sam Miller
"Sherlock" (2010): Paul McGuigan

Outstanding Writing for a Miniseries, Movie or a Dramatic Special
WINNER
Game Change (2012) (TV): Danny Strong
Other Nominees:
"Hatfields & McCoys" (2012): Ted Mann, Ronald Parker, Bill Kerby
"The Hour" (2011): Abi Morgan
"Luther" (2010): Neil Cross
"Sherlock" (2010): Steven Moffat

Premi alla regia e alla sceneggiatura di un film tv/mini-serie per il valido Game Change, e ci stanno.
Mi fa piacere in particolare per Danny Strong, anche noto per essere stato il mitico Jonathan in Buffy - L'ammazzavampiri.
È proprio il caso di dirlo: la rivincita del nerd.

Outstanding Writing for a Comedy Series
WINNER
"Louie" (2010): Louis C.K.("Pregnant")
Other Nominees:
"Community" (2009): Chris McKenna("Remedial Chaos Theory")
"Girls" (2012): Lena Dunham("Pilot")
"Parks and Recreation" (2009): Amy Poehler("The Debate")
"Parks and Recreation" (2009): Michael Schur("Win, Lose, or Draw")

Embé, almeno qua Louis C.K. il fenomeno l'hanno premiato. Yeah.

Outstanding Writing for a Drama Series
WINNER
"Homeland - Caccia alla spia" (2011): Alex Gansa, Howard Gordon, Gideon Raff("Pilot")
Other Nominees:
"Downton Abbey" (2010): Julian Fellowes("Episode 7")
"Mad Men" (2007): Semi Chellas, Matthew Weiner("The Other Woman")
"Mad Men" (2007): André Jacquemetton, Maria Jacquemetton("Commissions and Fees")
"Mad Men" (2007): Erin Levy, Matthew Weiner("Far Away Places")

La puntata pilota di Homeland è risultata la migliore sceneggiatura dell'anno.
Premio meritato, meritatissimo. Anche se pure "Far Away Places" di Mad Men è un episodio davvero incredibile...

Tralasciando le altre categorie dedicate a varietà, reality show e programmi vari della tv americana, chiudiamo con lo spazio dedicato al red carpet, con una serie di premi cannibali, oserei dire molto più prestigiosi degli Emmy stessi.

Premio trasformista:
Bryan Cranston (Breaking Bad)
Direste mai che questo pacifico vecchietto è uno dei più grandi villain nella storia della tv?


Premio tanta roba
Christina Hendricks (Mad Men)


Premio tanta roba - Il ritorno
Kat Dennings (2 Broke Girls)


Premio al più figo della serata
Aaron Paul (Breaking Bad)


Premio alla più figa della serata
Jessica Paré (Mad Men)


mercoledì 25 luglio 2012

Happy Birthday Miss President

Veep
(serie tv, stagione 1)
Rete americana: HBO
Rete italiana: non ancora arrivata
Creatore: Armando Iannucci
Cast: Julia Louis-Dreyfus, Anna Chlumsky, Reid Scott, Tony Hale, Matt Walsh, Timothy Simons, Sufa Bradshaw, Andy Buckley
Genere: (vice)presidenziale
Se ti piace guarda anche: Parks and Recreation, House of Lies, Louie, Boss

Veep non è una maniera diversa di scrivere VIP. Veep è il diminutivo di Vicepresidente, in questo caso di Vicepresidente degli Stati Uniti.
Urca, una carica importante, penserete voi. E in teoria è così. Nella realtà dei fatti, o almeno nella realtà telefilmica, sembra però non esserci nessuno al mondo meno importante di Selina Meyer.
La vicepresidentessa degli USA interpretata da una spumeggiante Julia Louis-Dreyfus, veterana della tv americana già di turno in Seinfield e La complicata vita di Christine, è infatti quanto di più lontano ci possa essere dall’essere una figura di rilievo all’interno del panorama politico americano. Nessuno la caga, per dirlo terra terra.
Il leit-motiv, la battuta tormentone della serie, non a caso è la domanda che la Veep rivolge alla sua segretaria:
“Il Presidente ha telefonato?”
“No,” è la risposta fissa della sua segretaria, che non ha nemmeno bisogno di pensarci su un attimo.
Nel corso di tutta la prima stagione, il Presidente non l’hai mai presa in considerazione. Non s'è mai visto. Le uniche volte in cui la presidenza degli USA si ricorda chi sia, è quando lei fa qualcuna delle sue figuracce. E ne fa parecchie.

"A Cannibal non era piaciuta la prima puntata? Quanto ero preoccupata!
Per fortuna poi si è ricreduto!"
Il personaggio della Dreyfus sembra (e credo lo sia proprio) ispirato da Sarah Palin, ma riesce a trovare una vita tutta sua. Veep è una serie che si prende gioco dei meccanismi politici americani (e non solo), eppure è qualcosa di più e di diverso di una semplice parodia, in grado di sconfinare nei territori del grottesco e alcune volte nel tragi-comicamente realistico.
L’umorismo presente è quindi qualcosa di non immediato, che non conduce alla facile risata. Ci vuole un pochino di tempo, un paio di episodi, per entrare nei suoi meccanismi e per farsi davvero esilarante. La puntata pilota ad esempio non mi aveva convinto per niente. La regola d’oro da seguire con i telefilm è però quella di evitare di giudicarli in base a un solo primo episodio. Di recente mi è capitato di rivalutare parecchio anche un’altra serie, Jane by Design, che col pilota non mi aveva certo fatto decollare l’entusiasmo e a cui invece mi sono poi affezionato parecchio. Ma di questo ne parlerò in un altro post a tempo debito.
Se alcune serie che hanno una prima puntata non eccezionale poi anche in seguito continuano a far cagare, per Veep e Jane by Design il mio giudizio personale si è davvero ribaltato del tutto episodio dopo episodio, al punto da potermi considerare ormai “addicted” di entrambe. Posso darvi quindi un consiglio spassionato, come se fossi un padre con un figlio o un sacerdote con gli adepti di un culto: lo so che il tempo è tiranno, però cercate di guardare sempre più di una puntata, prima di farvi un’opinione completa riguardo a un telefilm.

La messa è finita, andate in pace?
Non così in fretta.
Finito questo lungo sermone sull’importanza di non giudicare un libro dalla sua copertina, o in questo caso specifico una serie dalla sua puntata pilota, torniamo a elencare quelli che sono gli elementi di pregio della serie Veep.
Oltre a una protagonista stellare e già mitica, gli assistenti che la circondano non sono da meno. Sia per goffaggine che per incompetenza.
I migliori, i numeri 1 lavorano alla Casa Bianca, per il Presidente. La serie B invece lavora per Selina Meyer. I suoi schiavi personali, oltre a operare nei suoi confronti una costante opera di lecchinaggio, le sono comunque essenziali, vitali oserei affermare, visto che le suggeriscono in ogni momento cosa fare, cosa dire e come dirlo. La Veep, senza di loro, non riuscirebbe a combinare davvero nulla.
Tra di loro, segnalo nel cast la presenza di Anna Chlumsky. Chi? Il suo nome non vi dirà niente, probabilmente. Eppure guardatela bene.

"Ti prego, Dio Cannibal, non parlare male di me."


Riconosciuta?
No?
E allora ve lo dico io: sono passati ormai più di 20 anni, però è proprio la bimbetta di Papà, ho trovato un amico, il film strappalacrime in cui recitava a fianco dell’altra baby star Macaulay Culkin.


"Chi ha detto che vesto peggio della Carfagna? Lo licenzio subito!"
Nonostante l’aiuto dei suoi paggetti, la Selina Meyer resta comunque una campionessa di superficialità e menefreghismo, nonché un’esperta in figure di M, e nel corso degli episodi la vediamo sprofondare sempre di più nella derisione pubblica. Ma il mondo della politica è bello (perché, è bello?) poiché tutto può cambiare in un istante e si può passare dall’essere l’ultima ruota del carro, in questo caso l'ultima ruota degli Stati Uniti, al diventare incredibilmente popolari e osannati dalla folla.
Selina Meyer si barcamena come meglio può tra questi due estremi e la cosa più impressionante di questa serie, quella più tragicamente divertente, è che da un ritratto all’apparenza grottesco e ridicolo, perlomeno se paragonato ad altri sguardi più seri sull’ambiente come quelli di Boss, The Killing, 24 o del nuovo Blackout, ne emerga invece un dipinto tra i più realistici immaginabili del mondo politico americano e internazionale odierno.
Guardiamo ad esempio all’Italia: Santanché, Minetti, Gelmini, Carfagna… al loro confronto e limitandoci al solo ambito delle donne, Selina Meyer fa ancora la figura della grande professionista.
Ad avercene, di politiche come lei.
Ehm, si fa per dire…
(voto 7+/10)

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