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venerdì 14 dicembre 2012

COTTA ADOLESCENZIALE 2012 - N. 6 JUNO TEMPLE

Juno Temple
Genere: juno-style più che giunonica
Provenienza: Londra, Inghilterra, UK
Età: 23
Il passato: Diario di uno scandalo, Espiazione, St. Trinian’s, Mr. Nobody, Lo stravagante mondo di Greenberg, Kaboom, I tre moschettieri
Il suo 2012: Killer Joe, Dirty Girl, Il cavaliere oscuro - Il ritorno
Il futuro: Little Birds, The Brass Teapot, Jack and Diane, Small Apartments di Jonas Akerlund, Lovelace, Jack and Diane, Afternoon Delight, Truck Stop, Horns di Alexandre Aja, Maleficent, M, Wild Side, Girls’ Night Out
Potrebbero piacerti anche: Emma Roberts, Romola Garai, Sarah Chalke, Lily Cole, Saoirse Ronan, Teresa Palmer, Ellen Page
Perché è in classifica: perché il suo sguardo fa male

Probabilmente Juno Temple verrebbe definita da Sgarbi una culattona raccomandata. Perché? Perché Juno Temple è figlia d’arte, suo padre è Julien Temple, regista e icona punk, specializzato in videoclip e autore de La grande truffa del rock’n’roll. La ragazza è partita quindi avvantaggiata, ma poi comunque uno deve dimostrare di saperci fare per conto suo, altrimenti uno come Davide Rossi, il figlio di Vasco, bastasse solo il cognome del padre sarebbe uno degli attori più famosi d’Italia. E invece chi ca**o l’ha mai visto?
E così Juno recita a più non posso in un sacco di films (ma non in Juno), perlopiù in ruoli piccoli, con cui poco a poco esce dall’ombra paterna per imporsi come uno dei volti più interessanti del panorama cinematografico attuale, e soprattutto futuro.
Quest’anno ha ottenuto una minuscola parte ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno (chi l’ha notata alzi la mano!) e poi ha fatto la femme fatale ma più che altro la zoccoletta di provincia nella spensierata e gradevole commedia ambientata negli 80s Dirty Girl (recensione prossimamente).
Soprattutto, a folgorare è stata la sua apparizione in Killer Joe. Non solo perché appare nuda. Beh, un po’ anche per questo, ma a folgorare è stato soprattutto il suo sguardo. Uno sguardo che fa male.



venerdì 20 gennaio 2012

Malvenuti al cinema

Bisio unico rimasto durante il cineforum russo organizzato da Mr. Ford.
Alla sue spalle, la folla aspetta di prenderlo a bottigliate. Ford, non Bisio.
Questa rubrica ha ancora bisogno di un'introduzione?
Direi di no, visto che ormai è nota ma soprattutto famigerata in mezza blogosfera.
Per chi comunque nelle ultime settimane fosse stato su Marte o in crociera (gli auguro più la prima che la seconda), ricordo che si tratta di una rubrica sui film in uscita nelle sale italiane durante il weekend, presentati dai miei illuminati e sempre brillanti commenti cannibali, e da quelli oscuri e sempre pieni di pregiudizi del mio  burbero collega/rivale blogger Mr. James Ford.
Dall'incontro/scontro di queste opinioni, dovreste riuscire a capire se un film può fare al caso vostro o meno.
Questo è un servizio che offriamo ai nostri lettori in maniera gratuita, ma se qualcuno vuole contribuire con una donazione i soldi ci possono sempre far comodo, così almeno compro i pannoloni e magari anche un apparecchio acustico per il vecchio Ford!
Ma ecco le pellicole in arrivo questo fine settimana...

Uh Madunina! C'è pure Emma Marrone, la cantante preferita da Ford.
Benvenuti al Nord di Luca Miniero
Il consiglio di Ford: se proprio non avete altro da fare
Lo ammetto, il primo capitolo delle avventure di Bisio in terra partenopea mi aveva tutto sommato divertito, e pur non essendo chissà quale film l'impressione era che si fosse cercato di realizzare qualcosa di un pò più interessante del consueto pseudocinepanettone fuori stagione.
Un sequel già di per sè presenta dei rischi, quindi non saprei che dire.
In caso, attendete il sacrificio mio o del mio antagonista in merito, tanto certo questo titolo non scomparirà facilmente dalle sale.
Il consiglio di Cannibal: al Nord ci sta la neve chimica, vedete voi se volete venire ancora o meno...
Benvenuti al Nord? Ho come l’impressione che non sia il nuovo slogan della Lega, a meno che non abbiano deciso di cambiare radicalmente strategia elettorale…
Comunque sia, Benvenuti al Sud (recensito QUI) l’avevo visto anch’io con discreto piacere. Però diciamo che non sentivo un estremo bisogno di un seguito, così come non sentivo un estremo bisogno di fare una rubrica in co-conduzione con Ford. A dirla tutta, ne avrei proprio fatto a meno. Di entrambe le cose. Visti gli enormi incassi del primo episodio un sequel era però inevitabile, così come visto il successo delle nostre Blog Wars, era inevitabile una rubrica insieme.
In conclusione: consiglio di non andare a vederlo, altrimenti ci/vi tocca pure un terzo capitolo. A meno che non desideriate a tutti i costi un Benvenuti al Centro, eddaje!

"I film consigliati da Cannibal me lo fanno venire duro!"
Kaboom di Gregg Araki (distribuito in Italia dal sito www.ownair.it)
Il consiglio di Ford: e sparatevi 'sto trip!
Anche se già so che la cosa sconvolgerà il mio antagonista, Gregg Araki è molto ben considerato in casa Ford, grazie ai suoi decisamente interessanti lavori precedenti Exstasy generation e Mysterious skin.
Dunque, in un periodo di vacche magre come questo, non resta che assumere qualche sostanza che alteri il vostro stato mentale ed andarlo a recuperare. Buon viaggio!
Il consiglio di Cannibal: guardatelo o faccio saltare per aria Ford con un kaboom!
Uno dei miei film preferiti del 2011, già recensito in termini entusiastici QUI.
Kaboom è una delle visioni più fiche che vi potrà capitare di fare quest’anno e non solo. Frullato al suo interno c’è di tutto: fine del mondo, sesso, droga, visioni, streghe, tizi mascherati, David Lynch, Bret Easton Ellis… Un film che fa davvero boom! e che in Italia non esce in sala, non esce in home-video, ma distribuito direttamente sul web dal sito OwnAir. Ed è già tanto che uno sballo del genere sia arrivato, in qualche modo, anche nell’italietta del Signor Ford.

"Ti prego Dio Cannibal, fai in modo che Ford taccia per sempre!"
Sleeping around di Marco Carniti
Il consiglio di Ford: fatevi una dormita, un pò come quando apre bocca il Cannibale!
Dichiaro ufficialmente di essere stanco di vedere distribuiti in sala più che mediocri prodotti italiani a scapito di pellicole ben più interessanti che finiscono per diventare cult esclusivi della rete e di noi bloggers scalmanati.
Questa schifezza deve sparire dalle sale. Senza se e senza ma.
Il consiglio di Cannibal: sleeping inside (the cinema)
Dichiaro ufficialmente di essere stanco di Mr. Ford ahahah.
E il film? A quanto ne so, è già uscito nel 2008 (!) e già allora non se l’era filato nessuno. Così, i sempre più saggi distributori italiani (ma non è che Ford tu in gran segreto sei uno di loro?) hanno deciso adesso di propinarcelo di nuovo. Risultato prevedibile: nemmeno stavolta credo se lo filerà nessuno. Dopodiché cosa volete fare, distribuirlo una terza volta?


"Mi sa che non è stata un'idea molto sveglia guardarmi
un film consigliato da Ford appena risvegliata..."
Underworld - Il risveglio 3D di Mans Marlind e Bjorn Stein
Il consiglio di Ford: per una volta, seguite il Cannibale.
Mi accodo al fioretto di fine anno del mio normalmente fastidioso antagonista - che dichiarò che nel corso del 2012 non avrebbe visto alcun film con la dicitura 3D nel titolo - e vi invito a fare a meno di questa porcata colossale.
Altrimenti vi arrivano due o trecento bottigliate sul grugno. In 3D.
Il consiglio di Cannibali: seguite i miei consigli, preziosi come sempre
Il 3D è già un motivo per non vederlo. Ma a parte questo, per scrivere un articolo su una rivista mi sono dovuto sorbire tutti e 3 i primi capitoli della serie di Underworld: il primo è modesto, il secondo è orribile, il terzo (un prequel) è una merda colossale. Nel quarto capitolo torna Kate Beckinsale (assente nel terzo) e sì è vestita in pelle nera attillata ed è sempre un bel vedere, però il film si preannuncia un nuovo disastroso capitolo per la saga vampiresca peggiore in circolazione. Sì, peggio di quella di Twilight, che almeno è (involontariamente) molto comica.



"Cannibal è mio e solo mio. Accontentati di Ford, lurida puttanella!"
The Help di Tate Taylor
Il consiglio di Ford: meno male che Taylor ci aiuta
In una settimana davvero grigia, questo film di Taylor rappresenta senza dubbio la prima scelta per quanto riguarda le vostre visioni del weekend. Non l'ho ancora visto, ma senza dubbio a breve comparirà al saloon, anche perché parliamo di uno dei favoriti nella corsa agli Oscar.
Il consiglio di Cannibal: guardatelo!
The Help è un film di quelli fatti apposta per correre agli Oscar, un po’ come Mr. Ford è fatto apposta per correre e scappare dalle mie pedate nel culo!
Io di solito odio i film da Oscar (quasi) quanto odio Ford, però in questo caso ne sono rimasto pure io vittima. Nonostante una regia tradizionale e priva di guizzi, il cast di straordinarie protagoniste (Emma Stone, Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain, Viola Davis e Octavia Spencer) è fenomenale e la pellicola, già inserita tra i miei film top del 2011, racconta una storia talmente bella ed emozionante che vi consiglio di non perderla. Nel frattempo recuperatevi la mia recensione qui http://pensiericannibali.blogspot.com/2011/11/se-non-ti-piace-questo-film-sei-uno.html).

"Meglio nascondersi, prima che Ford cominci il sermone sul cinema russo!"
L'ora nera di Chris Gorak
Il consiglio di Ford: vabbè che c'è stato Attack the block, ma mica tutti gli alieni sono uguali!
Finalmente un film russo torna in sala.
Come dite? Non è di Sokurov?
Come dite? Nel cast c'è Emile Hirsch?
Come dite? Pare sci-fi di bassa lega?
Ok, passo.
Il consiglio di Cannibal: sarà una minchiata, però potrebbe essere una piacevole minchiata
Non è un film di Sukamelov? Bene.
C’è uno dei migliori giovani attori in circolazione, l’idolo di Into the Wild Emile Hirsch? Ancora meglio.
Sci-fi di bassa lega? Massì, una volta ogni tanto ci può stare.
Ford lo passa?
Ok, allora direi che una possibilità gliela si può dare ampiamente.

"Ford, sei persino più vecchio di quanto immaginassi!"
Sette opere di misericordia di Gianluca e Massimiliano De Serio
Il consiglio di Ford: non è bastata la mia filippica contro l'egemonia dei film italiani in sala?
Ok, Roberto Herlizka nel cast varrebbe almeno una visione.
Ma sinceramente non ho alcuna voglia di assistere all'ennesimo tentativo di imitare i Dardenne in versione torinese.
Potrebbe anche essere interessante. Potrebbe.
Ma non ho davvero alcuna voglia di scoprire che potrebbe essere il contrario.
Il consiglio di Cannibal: sette opere di misericordia? ma manco una, ve ne concedo!
Mi sono guardato il trailer http://youtu.be/IIBJL1_JjbI
e già contavo i secondi alla fine, nonostante la durata fosse di un minuto e 40, figuriamoci se mi guardo tutto il film!
Ma distribuite i film del giapponese Sion Sono che Sono una figata, invece di ‘ste presunte opere, per la misericordia!

"Addio, Ford. Non ci mancherai."
E ora dove andiamo? di Nadine Labaki
Il consiglio di Ford: io me ne sto a casa, voi andate un pò dove volete.
Qualche anno fa questo film decisamente di nicchia sarebbe stato la mia prima scelta della settimana: ora, complice una serie di visioni troppo radical chic ingrassatasi nel corso degli anni, non sono più così convinto.
Direi che mi prenderò il tempo giusto per capire se possa valere un tentativo, e se no, lo lascerò scomparire lentamente nel dimenticatoio.
Il consiglio di Cannibal: Ford sta a casa, tutti fuori!
Sembra uno di quei film etno-simpatici che ultimamente vanno di moda nei “miei” ambienti radical-chic, ma che io non reggo molto. Questo però un minimo mi ispira, non so, sembra… etno-simpatico ma in una maniera davvero simpatica, con il suo mix di generi, dalla commedia al musical alla tematica medio-orientale. Il fatto che faccia storcere il naso a Ford mi convince poi che ci potremmo trovare di fronte a una vera chicca. Forse…

"Oh mamma! Fare una partita a scacchi con Ford
è ancora più estenuante che vedere uno dei suoi film preferiti!"
Bobby Fischer against the world di Liz Garbus (da lunedì 23/01)
Il consiglio di Ford: scacco matto, Cannibale!
Sarei curioso di scoprire se il mio vanaglorioso avversario è oppure no un giocatore di scacchi, forse troppo noiosi e classici per un tipo moderno come lui.
Ad ogni modo, mi divertirei un mondo a farmi una partita da finire, ovviamente, con una serie di bottigliate dritte sulla sua testa.
Scherzi - !?!? - a parte, comunque, questo documentario parla di uno dei più leggendari campioni della disciplina, un personaggio unico nel suo genere.
Quindi, per me, questo si va a vedere eccome.
Il consiglio di Cannibal: tu sei matto, Ford!
Ovviamente no, non gioco a scacchi. E sai perché? Indovina un po’? È NOIOSO!
Proprio come te Ford uahahahahah!
Bobby Fischer non lo conosco (ma a quanto pare nemmeno Ford che aveva scritto il nome sbagliato e gliel’ho dovuto correggere!), però il documentario è prodotto dalla HBO quindi proprio una porcata non dev’essere. Non credo lo guarderò, ma per gli appassionati di scacchi potrebbe risultare una visione interessante.
In ogni caso anche non sapendo giocare, a te Ford farei scacco in 3 mosse:
1) Prendo la tua bella scacchiera.
2) Te la spacco in testa.
3) Mi bevo una birra fresca mentre guardo che raccogli le tue pedine e piagnucoli maledicendomi.

Ecco come gioco io a scacchi...

giovedì 5 gennaio 2012

I MEGLIO FILM CANNIBALI 2011: N. 20 - 11


Che emozione: dopo le posizioni dalla 40 alla 31 e quelle dalla 30 alla 21, stiamo entrando nella top 20 dei film cannibali più fighi dell’anno, giusto a un passo dalla prestigiosissima top 10.
Come dite? Zero emozione? Nemmeno un brividino? Nemmeno quello causato dallo spiffero d’aria della finestra che vi siete dimenticati aperti? Dite che in pieno inverno NON vi dimenticate una finestra aperti?
Nemmeno un po’ d’eccitazione per scoprire se il vostro film del cuore sarà stato inserito nella lista o clamorosamente snobbato?
Niente? Imperturbabili, siete. E vabbé, che devo fare per farvi crescere l'attesa? Promettervi una Megan Fox nuda non posso farlo, però magari una certa attrice bionda nuda nelle prime posizioni potrebbe anche esserci...
In ogni caso, ecco 10 11 film (due li ho riuniti perché dello stesso regista, ma no: non è Nicolas Winding Refn!) che vi consiglio assolutamente di recuperare se non li avete già visti, prima di svelare la ancor più spettacolare decina che si troverà in cima.

"Non mi importa se il treno esplode, voglio prima sapere
chi c'è alla numero 1 della classifica cannibale!"
20. Source Code
Regia: Duncan Jones
Genere: ricomincio da capo
Parla di: un soldato viene mandato in missione su un treno per fermare un attentato terroristico. Se fallisce, no problem, tanto può ripetere il tentativo quante volte vuole. O quasi…
Pregi: il film parte da un ottimo spunto e non se lo brucia lungo il tragitto, riuscendo nella seconda parte a uscire dai binari della parte thriller per volare sulle ali della poesia e dell’emozione pura. Ma che sto’ a’ dì?
Difetti: la trama è tutta incentrata sugli stessi 8 minuti all’interno di un treno, quindi il gioco a un certo punto rischia di farsi ripetitivo.
Attore cult: Jake Gyllenhaal, ancora una volta alle prese coi viaggi nel tempo
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"Caro Cannibale, non credo che un sequel di Amabili resti sia tanto fattibile..."
19. Hanna
Regia: Joe Wright
Genere: letale (ma non Arma letale)
Parla di: una ragazzina albina è stata addestrata in isolamento dal padre per agire come una spietata assassina. Quando però si ritroverà da sola nel mondo esterno, che accipuffolina combinerà?
Pregi: enorme Saoirse Ronan (già protagonista del mio preferito del 2010 Amabili resti) nella parte dell’albina Hanna, capace di suscitare tenerezza nonostante la sua freddezza. Un personaggio contraddittorio come il film, a tratti dolce e a tratti in grado di cambiare registro e colpire davvero duro, in maniera analoga a quanto fatto da Drive. Spettacolo poi, autentico spettacolo, la colonna sonora firmata Chemical Brothers.
Difetti: il personaggio della fredda killer non è una gran novità (qualcuno ha detto Nikita?), però per fortuna la storia si evolve in maniera differente dal solito.
Personaggio cult: Hanna (Saoirse Ronan)
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"Mon Dieu! Che ci fa questa con un libro in mano? Sfila, canta, recita, s'è
sposata il Presidente francese... ora vorrà mica imparare pure a leggere?
18. Midnight in Paris
Regia: Woody Allen
Genere: nostalgia canaglia
Parla di: Owen Wilson (ovviamente un alter-ego di Woody Allen) va a Parigi insieme alla fiancee, per una romantica vacanza prima delle nozze. Allo scoccare della mezzanotte, gli capiterà però qualcosa di inconsueto…
Pregi: un Woody Allen che sa ritrovare un’inaspettata freschezza, paradossalmente guardando al passato. Un piccolo miracolo per un film che sa incantare come una fiaba.
Difetti: Carla Bruni attrice non si può davvero vedere!
Personaggio cult: Ernest Hemingway (Corey Stoll)
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Perché spendere soldi per ingaggiare Nicolas Cage,
quando si può far recitare (meglio) uno pneumatico gratis?
17. Rubber
Regia: Quentin Dupieux
Genere: le cose più belle sono quelle senza senso
Parla di: un pneumatico. Sì, un pneumatico se ne va in giro per il deserto, mentre un gruppo di spettatori lo guarda.
Pregi: un film ge-nia-le, ci sono pochi altri modi in cui definirlo. Un geniale di tipo folle, oookay, però pur sempre geniale. L’esordiente alla regia Quentin Dupieux (anche noto come musicista elettronico sotto lo pseudonimo di Mr. Oizo con cui ha firmato pure la colonna sonora) ha realizzato una pellicola di idee, di originalità, di fantasia, di nonsense puro. Solo il Dio del cinema sa quanto bisogno ci sia di pellicole come questa.
Difetti: la seconda parte non riesce a sviluppare al meglio tutti i grandiosi spunti di partenza.
Scena cult: il monologo iniziale
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"Non riesco a studiare: sto in ansia di vedere le prime posizioni cannibali!"
16. Kaboom
Regia: Gregg Araki
Genere: fine del mondo pop
Parla di: un gruppo di ragazzi e ragazze di un college che vanno a letto con tutte e tutti come se ci trovassimo dentro un romanzo di Bret Easton Ellis, con in più l’aggiunta di un’imprevedibile componente fantasy e un complotto da fine del mondo che incombe su tutto…
Pregi: un gran calderone di idee strambe che remixate tutte insieme danno un risultato incredibilmente eccitante ed esplosivo, per una pellicola che potrà sembrare superficiale (e forse lo è), ma è anche e soprattutto una delle visioni (in tutti i sensi possibili e pure impossibili) più fiche dell’anno.
Difetti: non è che sia un film che abbia molto senso, se proprio siete tra i rompi che vogliono trovare un senso a tutto.
Canzone cult: Placebo “The Bitter End”
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"Mai visto qualcuno che si gode la musica di Justin Bieber come si deve?"
15. Le amiche della sposa
Regia: Paul Feig
Genere: questo matrimonio non s’ha da preparare
Parla di: i preparativi di nozze di una promessa sposa, ma soprattutto della sua migliore amica che farà di tutto per renderli più incasinati (e divertenti) possibili.
Pregi: in un anno particolarmente avaro di commedie davvero divertenti e non idiote, Le amiche della sposa è il film che mi ha fatto ridere di più, raccontando una storia romantica ma non smielata, nient’affatto smielata, capace di ricordarmi certe atmosfere di Magnolia. Il cast femminile è fenomenale, da una esilarante Melissa McCarthy a una fenomenalmente odiosa Rose Byrne, ma la trascinatrice assoluta delle pellicola è il fenomeno del Saturday Night Live Kristen Wiig, con la sua performance da ubriaca in aereo che per me è l’apice della comicità 2011.
Difetti: il finale vira prevedibile verso l’happy ending, meno spudorato rispetto a molte altre american comedies in circolazione, ma comunque un pochino telefonato.
Attrice cult: Kristen Wiig
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14. Beginners
Regia: Mike Mills
Genere: romanticoso ma non troppo
Parla di: Ewan McGregor si occupa del padre moribondo e gay, quand’ecco che a una festa incontra una misteriosa quanto affascinante attrice francese…
Pregi: saper unire la leggerezza della commedia romantica migliore, quella fatta di incontri stile Prima dell’alba, con un esistenzialismo drammatico mai pesante. Splendidi i due protagonisti Ewan McGregor e Melanie Laurent, così come il “vecchio” Christopher Plummer. Mitico il cane che parla con le didascalie!
Difetti: il regista è bravo a viaggiare attraverso differenti piani narrativi, però non raggiunge i vertici visionari e poetici di un Michel Gondry…
Personaggio cult: il cane Arthur
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Aaaaaaamanda è libera!
13. Another Earth
Regia: Mike Cahill
Genere: another sci-fi
Parla di: una ragazza che finisce in prigione per aver causato un incidente d’auto mentre era ubriaca, proprio mentre sentiva alla radio la notizia della scoperta di un altro pianeta, uno che sembrerebbe uguale in tutto e per tutto alla nostra Terra…
Pregi: Another Earth significa another sci-fi, un’altra fantascienza possibile. Il film presenta degli spunti fantascientifici fantastici, ma allo stesso tempo anziché andarsi a incartare tra alieni, effettoni speciali e cazzate assortite preferisce regalare una vita e un’anima ai suoi due protagonisti (e lei assomiglia in maniera inquietante ad Amanda Knox). Il finale poi è quello che mi ha lasciato più sorpreso e senza parole di tutta l’annata.
Difetti: il film presenta in tavola tematiche e dubbi mica da poco e qualcuno si poteva sviluppare di più.
Scena cult: il finale
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"Qui in Inghilterra i botti di Capodanno mica li hanno banditi. Yeah!"
12. Submarine
Regia: Richard Ayoade
Genere: strange boy
Parla di: Oliver Tate, un ragazzo molto particolare, un incrocio contraddittorio e sfuggente tra un nerd e un bulletto, e le sue prime esperienze esistenziali, tra una cotta pesante e il matrimonio in crisi dei genitori.
Pregi: cinema british che più british non si può, o forse sì, che ci presenta un personaggio molto originale, fuori dal tempo e fuori dai soliti cliché. La prima parte è fulminante, roba che sembra di trovarsi di fronte a un moderno nuovo Giovane Holden. Da applausi i due giovani protagonisti, Craig Roberts e Yasmin Paige, e bellissima la colonna sonora firmata da Alex Turner, il cantante di Arctic Monkeys e Last Shadow Puppets.
Difetti: la seconda parte del film si incarta leggermente, perdendo di vista il fenomenale protagonista per presentarci i soliti problemi di coppia tra i suoi genitori.
Personaggio cult: Oliver Tate (Craig Roberts)
Leggi la mia RECENSIONE

"Che odore! Chi si sta facendo una canna?"
11. Ekusute
Regia: Shion Sono
Genere: j-horror
Parla di: extension per capelli che uccidono!
Pregi: grazie alla scoppiettante regia di Shion Sono è l’horror più originale, inventivo, curioso e divertente visto quest’anno (e anche negli ultimi anni). Ma è anche presente una vicenda drammatica famigliare affrontata con tipico tatto giapponese. Grande la protagonista, Chiaki Kuriyama, già vista in Kill Bill e Battle Royale.
Difetti: come horror non è che mette poi tutta ‘sta paura fottuta addosso, visto che è divertente più che altro, però qualche scena ad alta tensione è comunque presente.
Attrice cult: Chiaki Kuriyama
Leggi la mia RECENSIONE

Il regista Shion Sono si fa una canna, chiedendosi cosa deve fare di più
la prossima volta per riuscire a finire nella top 10 cannibale...
11. Cold Fish
Regia: Shion Sono
Genere: la parola folle non rende abbastanza l’idea
Parla di: una ragazzina viene beccata a rubare e un uomo per “riabilitarla” le offre un lavoro nel suo negozio di acquari, diventando amico e compagno d’affari del padre della ragazza…
Pregi: il talento tanto geniale quanto pazzo del regista Shion Sono viene tutto fuori in questo acquario strabordante che presenta momenti sublimi di depravazione erotica oltre ogni più perversa immaginazione e di violenza oltre ogni soglia dello splatter.
Difetti: il talento di Shion Sono è talmente strabordante che appunto ogni tanto qualcosa esce fuori dall’acquario e la durata di 2 ore e mezzo è davvero eccessiva. Ma anche questo fa parte del suo genio incontenibile.
Scena cult: l’escalation di follia e depravazione del finale.
Recensione prossimamente…

E ora: chi ci sarà in top 10?
Ancora niente?
Nessuna emozione?
Nemmeno un pizzichino di curiosità?


giovedì 21 aprile 2011

Kaboom

Se tutti i film avessero titoli fichi come questo, non dovrei nemmeno sforzarmi di trovarne di nuovi per i miei post. Per fortuna non è così, altrimenti andrebbe a mancare una delle parti più divertenti in fase di scrittura. Per questo post avevo anche pensato come titolo alternativo “Boom shakalaka”, ma direi che l’originale rende meglio ed è più potente, perchè questo film è una pura botta in vena. Kaboom!

Kaboom
(USA, Francia 2010)
Regia: Gregg Araki
Cast: Thomas Dekker, Haley Bennett, Juno Temple, Roxane Mesquida, James Duval, Chris Zylka, Andy Fisher-Price, Brandy Futch, Nicola LaLiberte, Kelly Lynch
Genere: nonsense
Se ti piace guarda anche: Le regole dell’attrazione, Cashback, Ecstasy Generation, Doom Generation, Kids, Party Monster, Rubber

“I sogni sono quello che il tuo cervello butta nel cesso alla fine della giornata.Non significano niente.”

Trama semiseria
Smith è un ragazzo gay che impazzisce per il suo compagno di stanza, un surfista palestrato, ma finisce a letto con una tipa. La sua migliore amica è etero però finisce a letto pure lei con una tipa, che però si rivelerà essere una strega. Una strega vera. Poi qualcuno va ancora a letto con qualcun altro, si consumano droghe, si finisce vittima di paranoie, misteriosi rapimenti e sparizioni, complotti segreti orditi alle spalle di tutti. Realtà o allucinazione? Cosa importa? L’unica cosa che conta è che all’università si fa tutto fuorché studiare.

Recensione cannibale
Si può cercare una spiegazione, per un film come Kaboom. Si può passare intere giornate a cercare un filo logico che colleghi tutte le parti e non riuscire a trovarlo. Oppure con l’ausilio di qualche sostanza dopante si può anche riuscire nell’impresa. Ma il punto di un film come questo non è tanto razionalizzare, spiegare e fare tutte queste cose noiose. L’unica cosa che bisogna fare con un film come Kaboom è guardare e godere.
Sì, perché Kaboom è praticamente un soft-porno girato da Dio (sì, proprio lui sotto le mentite spoglie di Gregg Araki), con un cast di attori e attrici bellissimi e pure bravi, una trama nonsense che frulla teen drama, lampi horror, fantasy visionario, teorie complottistiche e apocalittiche con qualunque altra idea figa vi possa passare per la mente, il tutto condito da dosi massicccccce di droghe, visioni e sogni vari, tipi mascherati da animali, abbondante e completa libertà sessuale, atmosfere da romanzo di Bret Easton Ellis, una spruzzata di occultismo e di paranormale, più una colonna sonora da incanto con Horrors, Yeah Yeah Yeahs, Pains of Being Pure at Heart, Ladytron, Placebo eccetera. Cosa chiedere di più? Io davvero niente.

Il cast è ripieno di future star: Thomas Dekker è il ragazzino più o meno emo ma non scemo già visto in Heroes, nella serie tv di Terminator e prossimamente in Secret Circle, il The Vampire Diaries ambientato nel mondo stregonesco. E a proposito, nella parte della strega in questo film troviamo una splendida più che mai Roxane Mesquida, francesina già vista in A mia sorella! e nel recente, discusso e geniale Rubber. Nella parte del surfista che si chiama Thor c’è Chris Zylka, un tizio che sembra l’into the wild Emile Hirsch solo più fisicato, nella parte del Messiah (avete capito bene), Araki tira invece fuori il suo attore feticcio: James Duval, noto anche come l’uomo mascherato da coniglio in Donnie Darko. E poi due bionde che se non diventano delle dive di Hollywood il mondo gira proprio al contrario: la notevole Haley Bennett (The Hole 3D, The Haunting of Molly Hartley, Io & Marley) e Juno Temple, vista accanto a Jared Leto in Mr. Nobody e destinata davvero a grandi cose, tanto che Christopher Nolan per non sbagliare l’ha già scritturata per il prossimo Batman (anche se solo in una parte minore).

Il regista Gregg Araki è tornato quindi qui alle atmosfere fuori di testa e apocalittiche di Doom Generation ed Ectasy Generation. L’ha fatto alla grande e con rinnovata ispirazione, dopo la parentesi comunque più che felice del poetico Mysterious Skin, e ha tirato fuori la sua pellicola più fresca e tirata. Una storia veloce e inebriante come uno shooterino che giunge alla volata finale con “The Bitter End” dei Placebo sparata a mille, in una scena da super delirio cosmico in bilico tra genialità e ricovero immediato al reparto neuro. Vi potrà sembrare o una minchiata totale, un modo facile facile per far terminare la pellicola, oppure il perfetto finale con il Boom (anzi, il Kaboom). Provate un po’ ad indovinare da che parte sto io?

Un film del genere ha senso? Forse no, ma perché rovinare tutto cercando sempre una spiegazione, un filo logico alle cose? Prendete e godetene tutti. Non era questo, in fondo in fondo, il succo del discorso di Gesù Cristo?
(voto 8,5)

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