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lunedì 2 maggio 2011

La verità è là fuori

Barack Obama: Ci abbiamo messo solo 10 anni, abbiamo bombardato mezzo Medio Oriente, ma alla fine ce l'abbiamo fatta, abbiamo ucciso Osama Bin Laden.

I talebani: Osama Bin Laden è ancora vivo.

La casa reale inglese: Il principino Harry dopo essersi fatto Pippa (non una pippa), ha ucciso in missione Osama Bin Laden.

La Santa Sede: Un nuovo miracolo di Karol Wojtyla, che così ora come ora si sta dimostrando molto più forte di Allah e, forse, anche di Lionel Messi.

Silvio Berlusconi: Dopo aver sconfitto il Comunismo tac e aver debellato il cancro taac, adesso ho fatto fuori da solo Osama Bin Laden taaac.

La verità che verrà fuori tra una ventina d'anni: Osama Bin Laden si è strozzato mangiando un döner kebab.

domenica 1 maggio 2011

Papa don't preach

“Nessuno è perfetto. Al mondo non c’è mai stata una persona perfetta. Ognuno di noi è mezzo diavolo e mezzo angelo.”
dal film I giorni del cielo di Terrence Malick

Ho diversi miti e diversi idoli, ma proprio un sacco, però sono contrario alla beatificazione/santificazione delle persone. Siamo tutti peccatori, chi più chi meno, siamo tutti treni in corsa destinati a deragliare, siamo tutti diavoli con la faccia da angeli.
“Scagli la prima pietra chi è senza peccato,” non stava scritto per caso sulla Bibbia?
Senza voler dire che la beatificazione di Karol Józef Wojtyła sia giusta o non giusta, credo sia legittimo porsi quanto meno delle domande. La cosa sbagliata delle religioni monoteiste, così come delle dittature o delle monarchie, è non chiedere, non domandare, non mettere in discussione le cose, ma accettare passivamente una grande Verità imposta da altri.
Quindi timidamente chiedo: non è che questa rapida beatificazione sia più che altro una mossa commerciale per rilanciare l’immagine della Chiesa, colpita duramente negli ultimi anni da tutta la storia della pedofilia? Una storia che il nostro (quasi) Santo Karol ha però sempre insabbiato, tenuto sotto silenzio, nascosto in un angolino. Un comportamento da Beato? Un comportamento da futuro Santo? Un vero Santo non avrebbe piuttosto denunciato, condannato, schifato questi comportamenti?
Non lo so. Chiedo… Persino all’interno della stessa Chiesa c’è stato qualcuno che ha avanzato dei dubbi su una tanto repentina cerimonia. Una cerimonia cui saranno presenti dittatori come Robert Mugabe, autocrate dello Zimbabwe, e anche Silvio Berlusconi, fermamente convinto che l’evento si concluderà con la sua, di beati-fica-zione. Dopotutto non lo chiamano Papa, ma Papi sì.

Nel libro “Karol Wojtyla, Il grande oscurantista”, recuperabile pure in edicola, sono ospitati diversi interventi che avanzano diverse altre questioni spinose, come appunto l’amicizia con i dittatori, il comportamento ben poco femminista e persino la presunta eutanasia del Papa buono (espressione che mi fa sempre capottare dalle risate, perché è un'ammissione che ci sono stati anche dei Papi cattivi), che nelle ultime settimane di vita secondo l'anestesista Lina Pavanelli avrebbe rifiutato di sottoporsi ad alcune cure che l’avrebbero potuto far “sopravvivere” più a lungo. A Piergiorgio Welby sono stati rifiutati i funerali religiosi, Wojityla oggi diventa Beato e un domani Santo. La legge (anche quella divina) è uguale per tutti?
Per completezza di informazione va detto comunque che ci sono poi anche stati i miracoli, i presunti miracoli almeno, che Karol avrebbe fatto. Quello riconosciuto che ha portato alla sua beatificazione è/sarebbe avvenuto il 3 giugno 2006, con Suor Marie Simon-Pierre che dice di essersi risvegliata guarita dal morbo di Parkinson dopo aver pregato il Papa morto un anno prima e che aveva sofferto della stessa malattia:

“Ho incontrato una sorella che mi ha assistito molto e le ho detto, mostrandole la mano, questa mano sinistra: guarda la mia mano, non trema piú, Giovanni Paolo Secondo mi ha guarito.”

Per non essere accusato di fabiofaziosità, ve ne riporto anche uno tra quelli non ancora ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa e che un domani potrebbe portare alla santificazione di Wojtyla, perché le cose funzionano pressapoco come in un videogioco: un miracolo e accedi al primo livello ovvero la beatificazione; un secondo miracolo e passi dritto al livello finale ovvero alla santificazione.
Ecco uno dei (presunti) casi:
Nel settembre 2007, Eva viene ricoverata in ospedale per una violenta e inspiegabile crisi respiratoria. Le analisi rilevano una crisi ovarica, ma niente in relazione con la crisi respiratoria. Qualche giorno dopo Eva ha una nuova crisi. Portata di nuovo all’ospedale le diagnosticano un embolo polmonare e per i medici alla donna rimangono solo poche ore di vita. Al marito crolla il mondo addosso, all’inizio rimane pietrificato e poi corre nella cappella dell’ospedale: qui prega Giovanni Paolo II. Quasi non osa chiedere la guarigione della moglie, ma che almeno gli sia data la forza di sopravvivere al dolore della perdita di Eva, la donna con cui ha condiviso più di trent’anni di amore. Quando torna in rianimazione la linea del cuore è piatta. Marian piange tutte le sue lacrime e dopo qualche minuto si avvia all’uscita: non vuole assistere alle ultime operazioni che gli infermieri devono fare sul corpo senza vita di sua moglie. Un medico lo ferma appena in tempo e gli urla: “Sua moglie è viva! Ha riaperto gli occhi e ha chiesto di lei: non può andare via!”. Quando rientra in ospedale Eva lo aspetta sorridente nel lettino della rianimazione. Intorno ai due, un gruppo di medici: non si spiegano come possa essere accaduto tutto ciò.
Il giorno dopo Eva viene nuovamente sottoposta a una fitta serie di esami. I medici vogliono vederci chiaro, cercare di capire che cosa è successo. Durante le analisi, la scoperta sconvolgente: della cisti ovarica non c’è più traccia e nemmeno dell’embolo. Il cuore? Come se non avesse mai avuto alcun problema. Alcuni medici parlano di episodio “sconvolgente”, altri osano pronunciare la parola “miracolo”, ma tutti concordano su un’espressione: “È un caso di resurrezione da morte accertata dalle macchine”.


Io non so quale sia la verità, anche perché se mettessimo a indagare il Dr. House probabilmente questi “miracoli” avrebbero una plausibile giustificazione medica, però credo sia giusto farsi perlomeno delle domande, anche se si è credenti, anche se si è ferventi cattolici, anche se si è Papa-boy, perché solo così si possono conoscere davvero le cose. Professori, preti, politici, giornalisti e anche blogger: sono loro che ci dicono le Verità del Mondo o siamo noi che dobbiamo andare a trovarle da soli?
Il miracolo sopra riportato effettivamente magari c’è anche stato, ma come facciamo a sapere sia dovuto proprio a Giovanni Paolo II? Magari la madre della donna nello stesso momento stava pregando Dio ed è lui che ha fatto il miracolo, perché se facciamo una guerra di potenza religiosa, mi spiace Karol ma Dio vince. O magari la cuginetta stramba della donna stava facendo un rito stregonesco insieme alle sue amichette strambe ed è stato quello a far resuscitare la donna. O almeno, questo è quanto succede di solito nei telefilm americani. Che poi bisogna anche vedere come questa Eva sia tornata in vita, se sotto forma umana o di zombie…


E comunque, se proprio vogliamo fare “Santo subito” qualcuno, anzi “Santa subito” qualcuna che lo meriti davvero, io una candidata ce l’avrei…


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