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giovedì 23 novembre 2017

Cinema mortale






Il titolo del post fa proprio venire voglia di fiondarsi subito al cinema, vero?
Lo so. Gli esercenti italiani mi pagano apposta per invogliare gli spettatori, quindi mi impegno il più possibile.
Premesso ciò, passiamo a introdurre l'ospite di turno questa settimana nella rubrica sulle uscite cinematografiche, che va ad affiancare i soliti sospetti, ovvero me e quel losco figuro di... Kevin Spacey?
Guest-star della puntata è Alma Cattleya, fantasiosa autrice del blog Farfalle eterne, ma anche pittrice, artista e attrice, o aspirante tale, che attualmente frequenta il Teatro Accademia Marescotti. Una quindi che di cinema, o se non altro di recitazione, dovrebbe intendersene un pochino. Sarà davvero così?
Di sicuro più di Ford...


Flatliners – Linea mortale
"E' stata appena 10 secondi sul blog White Russian ed è già troppo tardi. Non c'è più niente da fare per riportarla in vita!"

lunedì 20 marzo 2017

Collateral Beauty and the Beast





Collateral Beauty
Regia: David Frankel
Cast: Will Smith, Kate Winslet, Edward Norton, Michael Peña, Naomie Harris, Keira Knightley, Helen Mirren, Jacob Latimore, Ann Dowd


Quando un'opinione comincia a diffondersi, non c'è più niente da fare. È come un virus che ha iniziato il suo contagio. È davvero difficile da fermare.
È una cosa che succede spesso anche con i film. Quando qualche critico comincia a dire che una pellicola è una schifezza, poi tutti gli altri si mettono a seguirlo e così quell'opera è spacciata. Bollata definitivamente come una ciofeca.

venerdì 3 giugno 2016

Codice 999, la recensione che dà i numeri





Codice 999
(USA 2015)
Titolo originale: Triple 9
Regia: John Hillcoat
Sceneggiatura: Matt Cook
Cast: Casey Affleck, Chiwetel Ejiofor, Anthony Mackie, Woody Harrelson, Aaron Paul, Clifton Collins Jr., Norman Reedus, Kate Winslet, Gal Gadot, Teresa Palmer, Michael Kenneth Williams
Genere: heist movie
Se ti piace guarda anche: The Town, Inside Man, Point Break, Killing Zoe, Training Day

Oggi per la recensione di Codice 999 do i numeri.
Più del solito, intendo.


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I segni particolari di questa pellicola rispetto ad altre dello stesso genere. Quale genere?
L'heist movie, il cosiddetto film di rapine, quello in stile The Town o Killing Zoe, ben più riusciti di questo. Con l'aggiunta di echi da qualunque pellicola criminal/poliziesca in generale.

martedì 3 maggio 2016

The Dressmaker – La vendetta è un piatto che va vestito freddo





The Dressmaker – Il diavolo è tornato
(Australia 2015)
Titolo originale: The Dressmaker
Regia: Jocelyn Moorhouse
Sceneggiatura: P.J. Hogan, Jocelyn Moorhouse
Cast: Kate Winslet, Liam Hemsworth, Judy Davis, Sarah Snook, Hugo Weaving, James Mackay
Genere: weird-chic
Se ti piace guarda anche: La morte ti fa bella, She-Devil – Lei, il diavolo, I segreti di Osage County, Priscilla – La regina del deserto


lunedì 25 gennaio 2016

Che brutta persona che era Steve Jobs





Steve Jobs
(USA, UK 2015)
Regia: Danny Boyle
Sceneggiatura: Aaron Sorkin
Tratto dal libro: Steve Jobs di Walter Isaacson
Cast: Michael Fassbender, Kate Winslet, Seth Rogen, Jeff Daniels, Katherine Waterston, Michael Stuhlbarg, Perla Haney-Jardine, Ripley Sobo, Mackenzie Moss, John Ortiz, Sarah Snook
Genere: informativo informatico
Se ti piace guarda anche: Halt and Catch Fire, The Social Network, The Newsroom

Steve Jobs era un brutto figlio di buona donna. Era egoista. Egocentrico oltre ogni misura, tanto che non esitava a paragonarsi a Dio. Era un sociopatico, o qualcosa del genere. Amava farsi odiare dalle gente o, semplicemente, non gliene fregava niente di ciò che pensava la gente, salvo poi cercare il loro consenso attraverso le sue popolari creazioni. Il suo contributo al mondo dei computer è stato più a livello estetico che non pratico. I meriti delle sue invenzioni più geniali forse non è che fossero tutti suoi. Lui, di suo, probabilmente non ha creato un bel niente. Può essere considerato un genio semmai del marketing, più che dell'informatica. Le persone a lui vicino le trattava per lo più da schifo e come padre è stato davvero così così. Per non dire pessimo.

"Bambina, questo computer non è un giocattolo, ma un'opera d'arte. Quindi tieni giù quelle zampe!"

lunedì 13 luglio 2015

Pollice insù per Insurgent





The Divergent Series - Insurgent
(USA 2015)
Titolo originale: Insurgent
Regia: Robert Schwentke
Sceneggiatura: Brian Duffield, Akiva Goldsman, Mark Bomback
Tratto dal romanzo: Insurgent di Veronica Roth
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet, Ansel Elgort, Miles Teller, Naomi Watts, Jai Courtney, Mekhi Phifer, Octavia Spencer, Zoe Kravitz, Ashley Judd, Tony Goldwyn, Maggie Q, Jonny Weston, Suki Waterhouse, Daniel Dae Kim, Keiynan Lonsdale
Genere: bimbominkioso ma non troppo
Se ti piace guarda anche: Divergent, Hunger Games

Dunque, allora, dove eravamo rimasti?
Nel primo capitolo della saga di Divergent, c'era Shailene Woodley che mi pare fosse malata di cancro. Alla fine, mi sembra, moriva. O forse era solo il suo fidanzato, pardon trombamico a lasciarci le penne?
Non ricordo bene. L'unica cosa che so per certo è che era tutta colpa delle stelle, ma mi sa che ho sbagliato film.

martedì 29 luglio 2014

TU, TU CHE SEI DIVERGENT





Nel mondo futuristico e distopico immaginato dal romanzo di Veronica Roth Divergent e dall’omonimo film di Neil Burger a esso ispirato, le persone sono divise in 5 distinte categorie, più una sesta a sorpresa.
Scopri a quale appartieni facendo l’affidabilissimo test di Pensieri Cannibali.

Divergent Test

1 – Se ti chiedo di saltare giù da un treno in corsa, tu che fai?
A) Avviso subito il controllore e gli chiedo di farti una multa.
B) Rispondo: “No grazie, amico, però gran bella idea.”
C) Ti dico: “Ma sei scemo?” e torno a giocare con il mio telefonino.
D) Ti chiedo di saltare prima tu.
E) Mi butto senza pensarci.
F) Penso tu sia un bad boy troppo fico e mi ti farei alla grande.

2 – Qual è il tuo film preferito?
A) Vorrei dire Quarto potere, ma in realtà è Save the Last Dance, lo confesso.
B) Guerra e pace, ma ho guardato solo le parti relative alla pace.
C) Juno, of course.
D) Quelli che guardano i miei genitori, perché io non ho una tv mia.
E) Battle Royale.
F) Hunger Games.

3 – Cosa ti fa più paura?
A) Il caos.
B) La guerra.
C) I bulli a scuola.
D) Gli specchi.
E) Non avere niente da fare.
F) I metallari.

4 – Qual è il tuo sommo modello esistenziale?
A) Ilda Boccassini, bitch.
B) Mahatma Gandhi, respect.
C) Che domanda stupida: Albert Einstein, ovvio.
D) Madre Teresa di Calcutta, aaamen.
E) Patrick de Gayardon, oh yeah.
F) Quest’anno è Ariana Grande. L’anno scorso era Selena Gomez.

5 – Uccideresti qualcuno, se fossi costretto a farlo?
A) Qualcuno che odio sì, lo ammetto.
B) Giammai.
C) Nei videogiochi ho fatto fuori più persone io di quante potrai mai incontrarne tu in tutta la tua patetica vita reale.
D) Ucciderei solo me stesso.
E) Volentieri e anche se non fossi costretto. Anzi, andiamo ora!
F) Gli haters dei One Direction li eliminerei tutti quanti.

6 – Quali sono le persone con cui vai meno d'accordo?
A) I bugiardi.
B) I violenti.
C) Gli idioti.
D) Gli egoisti.
E) I codardi.
F) Chi sui social network sparla di Miley Cyrus e Justin Bieber senza nemmeno conoscere loro e la loro splendida musica.

7 – Hai mai guardato La vita segreta di una teenager americana?
A) Ebbene sì. Me ne vergogno, però lo guardavo.
B) No e non ti insulto solo perché sono un tipo pacifico.
C) Ma sei scemo?
D) Non so cosa sia. Mia mamma ha il monopolio della tv e guarda solo Beautiful.
E) No e ti ammazzo se nomini quella serie di merda un’altra volta!
F) Certo, non mi sono mai perso una puntata e Shailene W❤❤dley era bravissima.

Risultati

Prevalenza di A
Candido
Sei un tipo molto quadrato, rispettoso delle regole. Sei sincero e dici sempre la verità. Il tuo destino è quello di lavorare nell’ambito della giurisprudenza e magari diventare un avvocato…
Quest’ultima era una bugia. Sono mica candido, io.


Prevalenza di B
Pacifico
Ti piace la natura, sei sempre gentile con tutti e sei contro ogni tipo di guerra e violenza. E sei pure vegano.
In pratica sei un gran rompicoglioni e nessuno ti sopporta.


Prevalenza di C
Erudito
Sei un intelligentone, un secchione, un nerd. In un’altra epoca verresti preso a botte dal mattino alla sera, ma oggi sei cool e, piuttosto che uno sfigato, vieni considerato da tutti un hipster.
Ma non illuderti: resti sempre un loser.


Prevalenza di D
Abnegante
Sei altruista e totalmente devoto agli altri. Talmente tanto che gli altri ti considerano spesso e volentieri appiccicoso e, se sono Candidi, non esitano a dirtelo in faccia insultandoti pesantemente. Inoltre sei così disinteressato a te stesso che ti vesti come un barbone e l'ultima volta che sei stato dal parrucchiere hai pagato ancora in lire.
Insomma: mettiti a posto che fai schifo. E fattela una doccia, ogni tanto!


Prevalenza di E
Intrepido
Sei coraggioso, non hai paura di niente e corri sempre. Smettila un po’, che non sei dentro un film di Muccino.
Sei inoltre nato per combattere.
No, hey, combattere non me. Giù quelle manacce!


Prevalenza di F
Bimbominkia
Nel libro e nel film la sesta categoria è quella degli Esclusi, ovvero quelle persone che non rientrano in nessuna delle cinque tipologie sopra menzionate. Considerando come si fanno chiamare, io ho deciso di escluderli pure da questo test, sostituendoli con la categoria cui appartengo io, quella dei Bimbiminkia. Come faccio a saperlo?
No, non dal test. Lo so perché Divergent mi è piaciuto parecchio e, se ti piace Divergent, non ci sono alternative: significa che sei proprio un bimbominkia.


Se sei un Bimbominkia, procedi pure alla lettura della seguente recensione tranquillamente.
Se sei un Intrepido, potresti sopravvivere comunque a questo post.
Se invece appartieni a una delle altre categorie, leggi soltanto a tuo rischio e pericolo.

Divergent, la recensione bimbominkiosa

"Tu con quella faccia lì farai di sicuro parte della fazione dei Bimbiminkia."
"Perché te no, Shailene?"
Divergent
(USA 2014)
Regia: Neil Burger
Sceneggiatura: Evan Daugherty, Vanessa Taylor
Tratto dal romanzo: Divergent di Veronica Roth
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet, Miles Teller, Ansel Elgort, Jay Courtney, Zoë Kravitz, Tony Goldwyn, Ashley Judd, Maggie Q, Ray Stevenson, Mekhi Phifer, Christian Madsen, Ben Lloyd-Hughes, Amy Newbold
Genere: teen futuristico
Se ti piace guarda anche: Hunger Games, The Host, Star-Crossed, The Skulls – I teschi

Non sapevo proprio cosa aspettarmi, prima di vedere Divergent. Tra i miei friends c’era chi mi diceva: “Sì, è carino, però non quanto Hunger Games.” Per forza. Quello trattasi di uno dei più grandi capolavori nella Storia del Cinema e della Letteratura mondiali. Non è che la prima nuova young adult saga che sbuca dal nulla lo supera così. Anche se qualche anno fa pensavo la stessa cosa di Twilight e poi è arrivato Hunger Games e l’ha spazzato via.

"I paragoni con Hunger Games?
Nonsense puro!"
Sono quindi arrivato alla visione un po’ diffidente. Dopo appena una manciata di minuti, ero però totalmente rapito dalle vicende della pellicola, da questo mondo futuristico in cui l’umanità è divisa in varie categorie distinte. Sì, come in Hunger Games, solo che là c’erano 13 distretti e qua invece ci sono 5 fazioni: i Candidi (boring!), i Pacifici (super boring!), gli Eruditi (losers!), gli Abneganti (un nome migliore non potevano trovarselo?) e gli Intrepidi (che fighi!). Quelli che non appartengono a nessuna categoria sono gli Esclusi e in pratica sono dei senzatetto appestati morti de fame che vivono ai margini della società.
Qualcuno può dire che l'idea delle fazioni sia stata scopiazzata da Hunger Games e quel qualcuno forse c'ha ragione. D’altra parte Hunger Games è la Bibbia dei nostri tempi e tutti lo copiano.
Battle Royale?
No, mai sentito nominare.
Le casate di Hogwarts in Harry Potter?
No, mai sentite nominare nemmeno quelle.
E comunque quella di dividere la società in classi distinte è un’abitudine dell’uomo da sempre e non è necessario tornare indietro fino al Medioevo, basta guardare qualunque film ambientato in un liceo americano dei giorni nostri per ricordarselo: ci sono le cheerleaders e i ragazzi popolari, i nerd, i geek, i dark e i fattoni. Divergent nella prima parte segue esattamente lo schema del teen movie liceale, soltanto ambientato in un contesto futuristico anziché nella solita high-school, con la protagonista che proverà a integrarsi in una categoria di cui non fa inizialmente parte. Un classico dei film adolescenziali americani.

"Non abbiamo obliterato il biglietto. Buttiamoci giù rischiando la vita,
piuttosto che rischiare di essere beccate dal controllore!"
Ma a quale fazione appartiene la protagonista di questa intrippante nuova saga fantasy?
La famiglia di Beatrice Prior fa parte degli Abneganti, ovvero quelli che aiutano gli altri senza pretendere niente in cambio. Quelli che possiamo chiamare più semplicemente “buonisti” e che sono capitanati a sorpresa non da Fabio Fazio, bensì da Ashley Judd, una che era da un bel po’ che non si vedeva in giro, non in un film della portata di Divergent almeno, e da Tony Goldwyn che è quello che fa il Presidente degli Stati Uniti in Scandal, la mia serie tv non-adolescenziale preferita.
Mi correggo: l’unica serie tv non-adolescenziale che seguo.
I loro figli sono Beatrice alias Shailene Woodley, quella di La vita segreta di una teenager americana e di Paradiso amaro dove era troooppo brava, altroché quel vecchio rimba di George Clooney, e poi Caleb alias il nuovissimo attore Ansel Elgort…
Hey, un momento!
Nel romanticissimo film Colpa delle stelle Shailene e Ansel si fanno e qui sono fratelli?
Qualcuno ha pronunciato la parola incesto?

Tralasciando ciò, a una certa età gli adolescenti di questo magico mondo non devono partecipare agli Hunger Games e uccidersi amichevolmente a vicenda, bensì devono decidere il loro intero futuro. Vengono sottoposti a un test attitudinale in cui viene indicata la categoria per cui sono più predisposti, salvo poi avere la possibilità di decidere liberamente a quale gruppo iscriversi e appartenere per tutto il resto della loro patetica vita.
A questo punto vi starete chiedendo: “E allora a che ca**o serve, ‘sto test del ca**o?”.
E inoltre vi domanderete: “Sì, ma il diabolico recensore ce lo vuole dire in quale categoria rientra la protagonista, sì o no?”.
Un momento, ci sto arrivando, ma prima vi metto un bel cartello
ATTENZIONE SPOILER
che se non avete ancora visto il film vi rovino la sorpresa.


"Prova a girare un'altra stagione de La vita segreta di una teenager americana
e poi te lo faccio vedere io se sei ancora Intrepida!"
Beatrice rinnega gli Abneganti e il loro pessimo gusto nel vestire per entrare a far parte del gruppo dei fighi, ovvero gli Intrepidi. Ve l’ho detto. È la solita storia di integrazione della ragazza sfigatella che a un certo punto diventa cool tipica delle comedy teen americane e di cui la cineteca dei miei film preferiti è piena, da Kiss Me fino a Mean Girls, passando per Ragazze a Beverly Hills e Non è un’altra stupida commedia americana. La parte dell’addestramento per entrare ufficialmente a far parte degli Intrepidi è invece un misto tra iniziazione alle confraternite universitarie stile The Skulls – I teschi, misto a un pizzico di Full Metal Jacket. Ce la farà una ragazzetta fragile e malvestita come Beatrice a superare una simile prova?
La ragazza ha delle doti nascoste e non mi riferisco a particolari abilità a letto, visto che qui di sesso non ce n’è manco per sbaglio. Il sesso nelle puritane saghe young adult americane è bandito o guardato come qualcosa di malvagio. Come in Twilight. Dopo circa 12 libri e 20 film, finalmente Bella ed Edward lo fanno e sono puniti diventando genitori di una creatura satanica che viene al mondo non dopo 9 mesi ma dopo pochi giorni. Quindi anche qui vale il detto: niente sesso, siamo young adult.
Come dicevo prima di muovere questa critica, una delle poche che mi sento di fare all’altrimenti splendido film, Beatrice è meno debole di quanto sembri e ha delle doti nascoste.

"Farti tatuare solo una farfallina come Belen era troppo semplice, vero?"
La nostra Beatrice nel test attitudinale era infatti risultata Divergent dalle persone normali. Cosa diavolo vuol dire?
È un po’ come essere bisessuali, solo nel suo caso trisessuali. Dal test Beatrice risulta far parte sia di Abnegazione che di Erudizione che di Audacia. In pratica tutto il meglio mescolato in una persona sola. Le persone così, i Divergent, sono però visti come una minaccia per la società divisa in rigide classi e quindi non dovrà dirlo a nessuno, se non vuole rischiare di essere uccisa. Questo segreto è comunque anche la sua grande forza, ciò che la rende speciale.
Divergent è allora un grandioso inno alla diversità, al distinguersi dalla massa, al non belare insieme alle altre pecore del gregge. Niente che non si sia visto prima in centinaia di altre pellicole, tra cui quelle menzionate fino a qui, ma il film riesce a essere un ottimo prodotto di intrattenimento. Come spesso accade nei blockbusteroni americani moderni la durata è eccessiva, eppure nel complesso i ritmi restano alti per quasi tutto il tempo, grazie alla regia senza pause di Neil Burger, che non a caso aveva già firmato un film da bersi tutto d’un fiato come Limitless.
Molto convincente anche la colonna sonora, in cui svettano Ellie Goulding, Woodkid e M83, e il cast, con il nuovo figaccione inglese Theo James, un Miles Teller che nella parte dello stronzone gigante finalmente convince, una Kate Winslet magari al di sotto dei suoi soliti standard, però è pur sempre Rose di Titanic, cioè, volete mettere?
E poi c’è soprattutto lei, Shailene Woodley. Non sarà ai livelli stellari di Jennifer “Katniss” Lawrence ok, ve lo concedo, ma è davvero brava pure lei. Guardando lo spento The Spectacular Now mi era venuto qualche dubbio in proposito e invece no. Come già dimostrato in Paradiso amaro è un’attrice coi fiocchi, capace di rendere alla perfezione il percorso di una ragazzina debole e insicura che si trasforma poco a poco in una kick-ass woman. O quasi.

Potete allora seguire la massa di Eruditi-pecore e belare i vostri insulti sui social network nei confronti di questo teen movie, oppure fare i Divergent è ammettere che questo, per quanto derivativo, è un ottimo racconto di formazione, che non indugia nemmeno più di tanto in momenti romanticosi. Anzi, credo sia la prima saga young adult nella Storia in cui NON è presente un triangolo amoroso. Chissà se arriverà con i prossimi capitoli della serie, Insurgent e Allegiant. Per intanto godetevi questo Discendent. Non sarà Hunger Games, è vero, però ha comunque tutte le carte in regola per diventare la vostra nuova fissa bimbominkiosa. Fino all'arrivo della prossima, almeno.
(voto 7+/10)

giovedì 1 maggio 2014

LABOR DAY – IL GIORNO DEL LABORO




Un giorno come tanti – Labor Day
(USA 2013)
Titolo originale: Labor Day
Regia: Jason Reitman
Sceneggiatura: Jason Reitman
Ispirato al romanzo: Labor Day di Joyce Maynard
Cast: Kate Winslet, Josh Brolin, Gattlin Griffith, Clark Gregg, James Van Der Beek, Tom Lipinski, Maika Monroe, Brooke Smith, Brighid Fleming, J.K. Simmons, Lucas Hedges, Dylan Minnette, Tobey Maguire
Genere: racconto di formazione
Se ti piace guarda anche: L’uomo senza volto, Mud, Stand by Me - Ricordo di un'estate

La giornata dei lavoratori negli USA si festeggia il primo lunedì di settembre. Perché?
Questo, se proprio vi interessa, ve lo potete leggere su Wikipedia.

In Italia invece la Festa del lavoro è tradizionalmente oggi. Solo perché un gruppo di artisti pseudo alternativi possano avere l’occasione di suonare al concertone del Primo Maggio? O per quale altro motivo?
Magari lo sapete già, in caso contrario potete scoprirlo sempre su Wikipedia.

Se vi interessano tutte queste cose, fate insomma che trasferirvi su Wikipedia, così vi fate una cultura. Se invece vi interessa sapere qualcosina sul film intitolato Labor Day e previsto in uscita in Italia, anche se non si sa bene ancora quando, con il titolo Un giorno come tanti, siete nel posto giusto.

Un giorno come tanti è un film come tanti?
No. Magari una volta. Oggi, e con oggi intendo non il Primo Maggio bensì il presente, non è una pellicola di quelle che si vedono tanto spesso. È un racconto di formazione più di quelli tipici degli anni ‘80/’90. Quei film come L’uomo senza volto, L’attimo fuggente o Stand by me. Non a caso è ambientato proprio negli 80s, più precisamente nel 1987, durante il weekend del Labor Day. Io sono un appassionato delle pellicole che come collocazione temporale vanno indietro in quel periodo, come Donnie Darko o Take Me Home Tonight, però va detto che per questo film il regista Jason Reitman ha fatto una scelta differente. Non ha puntato sulle canzoni e sugli abiti dell’epoca. Non ha inserito molti riferimenti espliciti a quel periodo. Jason Reitman ha deciso di raccontarci una storia quasi fuori dal tempo, ambientata nel passato, ma girata con uno stile da pellicola indie intimista odierna (e con odierna intendo sempre del presente, non del Primo Maggio). Niente Duran Duran, allora. Niente Madonna o Michael Jackson o capelli cotonati o inguardabili abiti iper-colorati. Manca qui la goduriosità dei superficiali anni ’80. Quella potete proprio scordarvela. Un giorno come tanti – Labor Day punta su altri elementi. Quali?
Questa è una risposta che NON potete trovare su Wikipedia, ma solo su Pensieri Cannibali.

"Sono un ricercato internazionale peggio di Dell'Utri, però chissene,
giochiamo a baseball!"
Il film parte da uno spunto thriller, che qualche regista sadico avrebbe potuto virare verso il genere splatter horror e invece Jason Reitman no. La pellicola inizia con il bruto Josh Brolin, un assassino appena evaso di prigione, che prende in ostaggio un ragazzino (l’emergente Gattlin Griffith, che sì, si chiama proprio Gattlin) e sua mamma (la solita brava Kate Winslet). Se a questo punto vi aspettate una serie di torture o un’adrenalinica pellicola ad alta tensione, di quelle con gli ostaggi e un’agente dell’FBI prossimo alla pensione che cerca di farli uscire tutti sani e salvi, pure in questo caso vi sbagliate. Quindi in questo film non ci sono canzoni 80s, né capelli cotonati e manco delle scene di tortura. E cosa c’è, allora?

C’è una storia d’amore. Vi viene in mente la Sindrome di Stoccolma? In questo caso avete ragione. Questo film è l’inno supremo alla Sindrome di Stoccolma. La casalinga disperata Kate Winslet, che non vede un bigolo da parecchio tempo, si innamora del bel (insomma, si fa per dire) assassino Josh Brolin che ha rapito lei e il figlio, ma l’ha fatto in maniera assai delicata, da vero e proprio gentiluomo. Al fascino del criminale è davvero difficile resistere e Kate Winslet manco ci prova. Dimenticando di essere sequestrata da un omicida ricercato in tutta la città, lo ospita a casa sua e si mette a disegnare cuoricini sul suo diario e sulle mutandine come una teenager in love.

In Un giorno come tanti c’è una storia d’amore, ma non solo. Il punto di vista è quello del figlio di Kate Winslet e questa è allora anche e soprattutto, come dicevamo all’inizio, una vicenda di formazione. Il ragazzino in quei giorni di inizio settembre del weekend del Labor Day 1987 vive un’esperienza che cambierà per sempre la sua vita. Innanzitutto perché non capita tutti i giorni di essere presi in ostaggio da un assassino, e soprattutto da un assassino che si rivela pure un uomo gentile e premuroso e che si vuole fare sua mamma. Allo stesso tempo, entrano in gioco anche altri fattori. I suoi genitori sono divorziati e, finalmente, ha l’opportunità di vedere sua madre felice, capace di riprendere in mano la sua vita per la prima volta da quando il marito l’ha abbandonata per correre dietro alla segretaria, un classico. Inoltre, il ragazzino protagonista vivrà la sua prima cotta pre-adolescenziale, grazie all’arrivo in città di una bambinetta (l'attrice rivelazione Brighid Fleming) che, nonostante abbia tipo 12 anni, sta già attraversando una fase di depressione giovanile pre-grunge. Pure lui, così come sua madre con il bandito, non potrà resistere al fascino della ribelle.

Un giorno come tanti parte allora come un thriller come tanti e poi diventa qualcosa di totalmente differente. Una pellicola in grado di avvolgere a sé lo spettatore con i suoi ritmi lenti e capace di toccare il cuore, anche dei meno sensibili, grazie a una parte finale che vi sembrerà o una ruffianata colossale, oppure vi farà piangere come vitelli.
Perché si dice piangere come vitelli?
La risposta a questa domanda non la trovate su Wikipedia, bensì su questo piccolo e non so quanto attendibile sito, La stradaweb.it.

Pensieri Cannibali risponde invece a un altro quesito. Un giorno come tanti è un film che va visto?
Sì, magari proprio oggi, in questo Labor Day italiano.
(voto 6,5/10)

sabato 5 ottobre 2013

KATE WINSLET – THE COUGAR READER




David Kross che legge per Kate Winslet
The Reader – A voce alta
(USA, Germania 2008)
Titolo originale: The Reader
Regia: Stephen Daldry
Sceneggiatura: David Hare
Tratto dal romanzo: A voce alta – The Reader (Der Vorsleser) di Bernhard Schlink
Cast: Kate Winslet, David Kross, Ralph Fiennes, Lena Olin, Bruno Ganz, Vijessna Ferkic, Karoline Herfurth
Genere: nazi cougar
Se ti piace guarda anche: Changeling, Schindler’s List

The Reader – A voce ALTA è un film che affronta le tematiche di pedofilia e nazismo. Manca solo Miley Cyrus e poi tutti gli argomenti più spinosi e discussi nella storia dell’umanità sono qui affrontati.
Quando si trattano tematiche importanti e difficili, sono tutti subito pronti a gridare a voce ALTA al “CAPOLAVORO!”, al “FILMONE!”.
***ATTENZIONE SPOILER Un film su una donna responsabile della morte di 300 persone durante l’Olocausto? Di sicuro si tratterà di un “CAPOLAVORO!” di un “FILMONE!”. FINE SPOILER***
Se una pellicola parla invece di un gruppo di zoccolette che nella vita vuole solo divertirsi e fare casino come Spring Breakers o Bling Ring, o di un gruppo di spogliarellisti superficialoni come Magic Mike, allora si tratterà sicuramente di una cazzata. Per me non è così. Per me è più il contrario. In ogni caso, più di chi si racconta, più di cosa si racconta, l’importante è il come, e The Reader racconta una storia anche intrigante, a tratti, soprattutto all’inizio, ma lo fa male. Lo fa in maniera banale, piatta.
Breaking Bad non è stata una grande serie perché ha parlato di un povero prof. di chimica malato di cancro. Breaking Bad è stata una grande serie perché ha evitato ogni sorta di banalità o facile pietismo e perché il modo in cui è stata realizzata è stato: “BOOM!”, sia detto ad voce ALTA.

Ancora David Kross che legge per Kate Winslet
The Reader parte anche piuttosto bene. La prima parte è da tipico romanzo di formazione. Meglio ancora, da iniziazione sessuale. È di questo che si tratta. Il sedicenne Michael viene sedotto da una donna più grande di lui di vari anni, Hanna Schmitz, quella che oggi chiameremmo una cougar, una panterona, una signora a cui piacciono i ragazzetti ggiovani. In altre parole: Demi Moore. Nella Germania Ovest del 1958 però le cougar non erano ancora di moda e quindi la loro relazione era segreta.
Bene, questa parte va bene. Kate Winslet riesce a regalare al personaggio di Hanna la giusta carica di sensualità, nonostante a me fisicamente non abbia mai fatto impazzire e Michael finisce per diventare una sua innocente vittima. Un bel donnino che vuole farselo tutto il giorno? Povero ragazzo.
Mentre lei insegna a lui l’ars amatoria, lui legge a lei, che è analfabeta, dei romanzi, dei libri a voce ALTA. Poco a poco la loro relazione si trasforma da qualcosa di soltanto fisico in qualcosa di più…

Sempre David Kross che legge per Kate Winslet.
E poi dicono che i giovani non leggono più...
A questo punto Hanna ottiene una promozione e sparisce nel nulla. Passa il tempo, siamo negli anni Sessanta, Michael è passato dall’essere un apprendista gigolò a un apprendista avvocato e, mentre studia un caso in tribunale, si ritrova di fronte l’ex amante, la cougar, e scopre che…
***ATTENZIONE SPOILER DI NUOVO*** La cougar era una nazi. A causa sua sono morte 300 donne. *FINE SPOILER DI NUOVO***
È qui che il film deraglia sui binari del legal drama banalotto e anche, diciamolo, noioso. Non un noioso alla Changeling, ma un noioso abbastanza da smaronarsi. La pellicola vorrebbe fare della discontinuità il suo punto di forza, invece diventa la sua grande debolezza. Passano gli anni, cambia il contesto storico, i personaggi crescono e cambiano. Cambiano anche parecchio: l’interprete di Michael da giovane, l’attore tedesco David Kross, si trasforma in Ralph Fiennes e i due attori non hanno davvero un granché in comune, se non lo sguardo imbambolato. A parte quello, ci va un grande sforzo di immaginazione per pensare che siano lo stesso personaggio. Kate Winslet invece fa tutto lei, sia la cougar di mezza età, che la cougar quando diventa una cougar vecchietta e per essere brava è brava, però questa è una delle sue migliori interpretazioni?
A me non sembra.
L’attrice inglese, che oggi 5 ottobre 2013 compie 38 anni, ha avuto ben 6 nomination agli Oscar e l’unico l'ha vinto proprio per questo ben poco eccezionale film?
Bah, solita cagata dell’Academy. Kate si è comportata parecchio meglio in parecchi altri film. Quali?
Ecco la mia TOP 8 delle migliori interpretazioni winslettiane di sempre (almeno tra i suoi film che ho visto):

8. Revolutionary Road
7. Titanic
6. Creature del cielo
4. Se mi lasci ti cancello
3. Carnage
2. Holy Smoke


La neo 38enne cougar oggi è la protagonista del Kate Winslet Day, quindi vi potete beccare un sacco di recensioni dei suoi film da parte dei miei colleghi blogger cinefili che partecipano alle celebrazioni:


"Pure la cartina ti devo leggere? Cosa non si fa per una chiavata..."
Nonostante nella sua carriera abbia fatto di meglio, Kate Winslet è comunque il grande punto di forza di un film che via via si sfilaccia, con i vari passaggi cronologici poco legati tra loro, e che fanno andare la pellicola dalle parti dello sceneggiato televisivo, e sul finale persino da quelle del drammone alla Nicholas Sparks. Una vera occasione mancata, perché con protagonista una nazi cougar pedofila sarebbe stato lecito aspettarsi una pellicola più forte, potente, cattiva. Così non è. D’altra parte il regista è lo specialista nelle pellicole ruffiano-buoniste Stephen Daldry, quello di Molto forte, incredibilmente vicino e Billy Elliot. L’unica arma che usa è la solita: il montaggio parallelo che a quanto pare è la sua sola risorsa stilistica. Se in un film come The Hours, la sua pellicola migliore, il giochino gli riusciva ancora discretamente, qui sembra invece di assistere a una fiction Rai un minimo più curata. Peccato per Kate, la protagonista di giornata che s’è dovuta beccare una stroncatura. D’altra parte qui si sta a celebrare l’attrice, ma mica si sta a fare all’amore con tutti i suoi film, come il suo personaggio qui fa con il primo ragazzetto che le capita a tiro.
(voto 5/10)


martedì 16 aprile 2013

GIRLS JUST WANNA HAVE FORD


"Oggi ci sono le attrici preferite da Ford?
OH, NOOOOOOOOOOOOOOOO!"
Bentrovati e bentrovate al secondo round - quello interessante - della prima Blog War ufficiale di questo duemilatredici, eccezionalmente divisa in due tempi - per scoprire come andrà a finire dovrete attendere la prossima settimana - e concentrata sulle attrici e gli attori che più hanno fatto sognare ed emozionato il vecchio cowboy Ford ed il giovane pusillanime Kid.
Passati indenni attraverso la galleria dei legni proposta dal mio antagonista ieri, è il momento, oggi, di rimanere a bocca aperta di fronte a donne di ben altro calibro sia a livello fisico che attoriale: ecco dunque una carrellata di cinque signore non solo bravissime e bellissime, ma anche pane e salame come la foresta ben poco pluviale targata Cannibal Kid potrà mai sognarsi di essere.

Ieri spazio alla grande recitazione, oltre che alla bellezza femminile, con la lista cannibale. Oggi spazio a una manciata di belle fregne, anche se non ai livellli di quelle da me proposte, ma di grandi attrici ne vedremo ben poche…
Tra proposte che manco il mio trisnonno avrebbe riesumato e nuove leve che nemmeno io nei miei momenti più teen oserei inserire in una lista delle migliori attrici di tutti i tempi, ecco la poco esaltante decina fordiana. Compilata evidentemente dopo troppi, ma troppi White Russian…
Cannibal Kid

Rita Hayworth

"Antonio Conte, una chioma così te la sogni!"
MR. FORD Con chi iniziare, se non con la donna più bella della Storia del Cinema? Rita Hayworth, la meraviglia della settima arte, è senza dubbio la più adatta ad inaugurare la sfolgorante decina fordiana: ricordo ancora quando vidi per la prima volta Gilda - tra l'altro, film splendido - e la sua leggendaria "mossa dei capelli".
Non mi sono più ripreso.
Un'interprete perfetta per il noir dei tempi nonchè una sorta di quadro da sindrome di Stendhal, che fu il simbolo della bella e maledetta di un certo genere che fece la sua fortuna tra la fine degli anni quaranta e l'inizio dei cinquanta e che visse una travagliata storia d'amore con uno dei registi più importanti mai esistiti, Orson Welles, che pare volle vendicare la fine del loro rapporto imponendole di tagliare la leggendaria chioma rossa e tingersi di biondo per realizzare il fantastico La signora di Shanghai.
"Sono nella lista fordiana e non in quella cannibale? Che depressione!"
Fu sfortunata, eppure la sua bellezza riesce ad abbagliare - e bucare lo schermo - ancora oggi, a più di cinquant'anni di distanza: una cosa che le sciacquette proposte da Peppa Kid potranno solo sognarsi.
Interpretazioni top: Gilda e La signora di Shanghai
CANNIBAL KID A sorpresa riconosco che in effetti Rita Hayworth era di una bellezza folgorante. In Gilda tra l’altro mi sembra sapesse il fatto suo anche in termini di recitazione. Però poi non mi pare che la sua carriera, boicottaggi di Orson Welles a parte, sia stata così longeva o fenomenale.
Un po’ un paradosso inserire in cima alla lista un’attrice del genere per uno che definisce Jodie Foster una meteora…
MR. FORD Una donna dalla bellezza folgorante - come giustamente ammetti anche tu -, peraltro bravissima attrice e cantante non dovrebbe neppure essere comparata alla pur volenterosa Jodie.
La sua carriera è andata com'è andata solo perchè è stata sfortunata, ma resta una delle icone indiscutibili del Cinema tutto, al contrario delle tue bionde slavate.

Jennifer Lawrence

"Ford, che hai detto su Hunger Games?!?"
MR. FORD Come già anticipato ieri, la fresca di Oscar Jennifer Lawrence è riuscita nel quasi impossibile intento di mettere d'accordo i due antagonisti più agguerriti della blogosfera grazie ad un mix di talento e bellezza, che considerata la sua giovane età promettono scintille per gli anni a venire a patto che la sua attenzione si concentri su opere come Winter's bone e Il lato positivo invece che sulla ridicola serie di Hunger games, un pò come preferire WhiteRussianCinema a Pensieri Cannibali.
In attesa di avere la conferma delle nostre aspettative, noi, per una volta, ci schieriamo dalla stessa parte per
sostenerla.
Interpretazioni top: Il lato positivo, Winter's bone


"Pronto, Cannibal? Mi manca la tua lista e, sì, un pochino anche tu..."
CANNIBAL KID Cioè 4D, ma kosa stai dicendo? Certo che J riuscirà a gestire bene le sue scelte kome ha fatto finora tra cinema kommerciale (più kommerciale di te, Ford) dotato d cervello (al kontrario d te, Ford) kome cn la saga d Hunger Games, kruciale per la sua karriera, e robe + indipendenti e d’autore. Io la supporto e la lovvo in tutti e 2 i kampi. 4D, te ke invece non lo fai non dovresti nemmeno nominare il suo nome invano e non dovresti azzardarti a inserirla in una delle tue disgustose liste piene di nomi che noi bimbiminkia non sappiamo manko chi sono gnegnegnegnegné. #TeamPensieri Cannibali e #TeamKatnissKid 4eva!




Rooney Mara

"Zuckerberg, lo spieghi tu a Ford che io nella vita reale non sono come
Lisbeth Salander ma sono una figa di legno?"
"Va bene Rooney, però io nella vita reale sono l'attore Jesse Eisenberg..."
"Certo Mark, come no?"
MR. FORD A volte non serve essere attrici dalla carriera leggendaria o bionde qualsiasi per colpire al cuore: Rooney Mara, apparsa brevemente in The social network e tornata alla ribalta nel difficile ruolo di Lisbeth Salander per il Millennium di David Fincher, per look, grinta e potenza è riuscita a bucare lo schermo ed entrare al volo tra le favorite assolute del sottoscritto, mostrando tutto il fascino rock e maledetto che da sempre gioca un effetto decisamente devastante su questo cowboy e sul suo lato oscuro.
Sono curioso di scoprire cosa potrà combinare nel resto della saga dedicata alla protagonista dei romanzi di Stieg Larsson, ma anche di vederla alla prova con qualcosa di più acqua e sapone, giusto per avere la conferma che questa scheggia impazzita è in grado di toccare certe corde anche quando non è in assetto da guerra.
Interpretazioni top: Millennium
"Ecco Ford, questo è il look che preferisco. Non quello da barbona cyberpunk!"
CANNIBAL KID Certo che da uno che dà della meteora a Jodie Foster ci si aspetterebbero in risposta
dei nomoni di quelli che hanno fatto la storia del cinema, e invece ci ritroviamo… Rooney Mara?!?
Io le voglio anche bene, alla Rooney. Però ne ha ancora da dimostrare. Urca, se ne ha. Per adesso ha fatto una buona intepretazione in un film inutile, il remake americano di Uomini che odiano le donne. E poi una particina in The Social Network in cui è la regina delle fighe di legno. E poi, che altro?
Basta.
Un po’, un po’ tanto poco per essere considerata tra le migliori attrici di sempre.
E io che ho lasciato Carey Mulligan fuori dalla mia lista perché, pur avendo fatto filmoni come Drive, Non lasciarmi e Shame, ha una carriera ancora troppo acerba…
MR. FORD L'ho inserita perchè, oltre ad essere decisamente il mio genere proprio nel ruolo della Salander, la buona Rooney è un giovane talento, ed io ho fiducia nei giovani talenti. Mica come qualcuno che crede ancora di essere un giovane talento a trentuno anni suonati.
CANNIBAL KID Ahahah! Touché, Ford, touché.

Marion Cotillard

"Sono così felice di essere tra le attrici preferite da Ford
che quasi quasi mi butto di sotto..."
MR. FORD Personalmente non ho mai avuto un buon rapporto con la Francia, e dal mio primo viaggio nella terra dei nostri cugini il mio odio cordiale nei loro confronti non ha fatto che aumentare.
Una cosa che, occorre ammetterlo, riescono a fare bene è il Cinema, soprattutto quando nel farlo finiscono per lanciare attrici dotate di grandissimo talento e grandissime altre attrattive in grado di lasciare a bocca aperta il pubblico di ogni estrazione sociale, gusto, età e condizione.
La più importante delle succitate è senza dubbio Marion Cotillard, salita agli onori della cronaca con la sua interpretazione - che le valse l'Oscar - di Edith Piaf e più di recente vista sia in prodotti di casa - Piccole bugie tra amici - che in grandi blockbuster internazionali - Il cavaliere oscuro: il ritorno -.
Eppure, nonostante le già numerose memorabili interpretazioni offerte da questa giovane interprete, niente per me è stato come osservarla - e viverla, in qualche modo - in Un sapore di ruggine e ossa, già nella top ten fordiana del meglio del 2012 anche grazie a lei.
Una donna con tutto al posto giusto, in grado di mangiarsi in un sol boccone tutte le fanciulline schierate dal Cucciolo.
Interpretazioni top: Un sapore di ruggine e ossa
"Non avrei dovuto dire a quel bruto di Ford che preferivo stare
nella lista cannibale piuttosto che nella sua..."
CANNIBAL KID Rimasta fuori per un soffio dalla mia top 10, proprio sapendo che non infastidiva abbastanza il mio fastidioso nemico, contro Marion Cotillard non ho niente da dire.
Contro le cose che scrive Ford, invece sì. Ha dimenticato ad esempio di citare le sue ottime interpretazioni in film che pure gli sono piaciuti un sacco come Big Fish, Inception o Midnight in Paris. Evidentemente il suo arterio è ormai a uno stadio peggiore di quanto immaginassi.
Io comunque Marion Cotillard, strepitosa nel cult cannibale del 2012 Un sapore di ruggine e ossa, l’ho amata a partire da un film intitolato Amami se hai coraggio. Per amare Ford invece non credo mi basterà mai tutto il coraggio del mondo. E nemmeno per riuscire a stimarlo fantozzianamente moltissimo.
MR. FORD Come al solito il mio buon - si fa per dire - antagonista cerca di arrampicarsi sugli specchi pur di ammettere scelte perfette come quella della Cotillard, un'attrice che unisce l'utile al dilettevole e riesce a soddisfare perfino i due nemici numero uno della blogosfera.
E ad ogni modo non ho citato Big fish, Inception o Midnight in Paris perchè essendo tre dei pochi film che riescono a metterci d'accordo il clima da Blog War non sarebbe stato rispettato come si dovrebbe.

Bette Davis

"La lista di Ford? E' davvero spaventosa!"
MR. FORD Giusto per non mostrare il fianco a sterili critiche da parte del mio antagonista rispetto al fatto di aver scelto solo donne bellissime, ecco giungere una di quelle attrici in grado di conquistare platee, premi, critica e pubblico solo ed esclusivamente grazie ad un talento gigantesco, che nell'epoca moderna del Cinema non è stato eguagliato se non in rarissimi casi: Bette Davis.
Omaggiata da una splendida canzone simbolo degli anni ottanta, la signora Davis ha collezionato - soprattutto negli anni cinquanta e sessanta - una serie di interpretazioni pazzesche spesso come colonna del cast di pellicole divenute pietre miliari - Ombre malesi, giusto per citarne una che andrebbe studiata in ogni scuola di Cinema -, raccogliendo premi e riconoscimenti che nessuna attricetta uscita dal cilindro del Coniglione potrà mai sognarsi di eguagliare.
La Eva del Cinema. In tutto e per tutto.
Interpretazioni cult: Eva contro eva, Che fine ha fatto Baby Jane?
"Rosario Dawson una delle migliori attrici di sempre? Ahah, che risate!"
CANNIBAL KID Ford, nessuno ti accusa di aver scelto solo donne bellissime. Anche perché Maggie Cheung è meno sexy di un palo, Rosario Dawson non mi piace, Rooney Mara è carina ma certo non una bellona, mentre Kate Winslet e Claire Danes fisicamente non m’hanno mai detto nulla. Quindi…
Bette Davis è di certo stata una grande attrice, anche se a livello di premi e riconoscimenti vari Jodie Foster e Nicole Kidman non hanno nulla da invidiarle. Tra le dive del passato, rispetto alla pur brava Bette Davis e ai suoi inquietanti occhioni, preferisco comunque le dive hitchcockiane, Audrey Hepburn, Jean Seberg o anche la grandiosa Gloria Swanson del Viale del tramonto, quello ormai percorso fino in fondo dall’ormai quasi ex blogger Daddy Fordy.
MR. FORD Quando il buon Peppa Kid non sa più che pesci pigliare comincia a tirare fuori la carta dei premi vinti, e allora ci sarebbe da chiedersi come mai proprio lui non ha snocciolato nella sua decina Maryl Streep, l'attrice più premiata degli ultimi ventimila anni, che comunque sarebbe stata più sexy di molte delle fighe di legno che lui ha esaltato come fossero un'oasi nel deserto.
CANNIBAL KID A parte che come ben sai non sopporto la sopravvaluta Meryl Streep, e sono fiero non sia presente in nessuna delle due decine, però sei tu che hai tirato fuori i premi, per citarti: “raccogliendo premi e riconoscimenti che nessuna attricetta uscita dal cilindro del Coniglione potrà mai sognarsi di eguagliare.”
E comunque: Meryl Streep e sexy cosa ci fanno nella stessa frase???????

Kate Winslet

"Pane e salame io??? Ma se sono la regina dei film in costume da ora del tè!"
MR. FORD Se esiste un'interprete sotto i quaranta in grado di vantare una carriera e potenzialità tali da permettersi un paragone con grandi attrici del passato come Rita Hayworth e Bette Davis è senza dubbio Kate Winslet, che esplose a seguito del fenomeno Titanic nonostante una fisicità certo lontana dagli standard anoressici degli ultimi vent'anni e film dopo film confermò la sua eccezionale bravura nonché un fascino da brivido caldo che l'ha resa una delle favorite assolute di casa Ford.
Come se tutto questo non bastasse, con il tempo - e grazie alla comparsata in Extras - ho anche scoperto che la simpatica Kate non fa nulla per nascondere un lato profondamente pane e salame di quelli che al Saloon trovano sempre la porta aperta, senza contare che rendono più donna una donna che non sia intenta a vivere di tinte, borsette e smalto sempre perfetto come le beniamine del Cannibale.
Insomma: bravura, fascino e simpatia tutte in una. Più di così non si potrebbe volere.
Interpretazioni cult: Holy smoke, Se mi lasci ti cancello, The reader, Revolutionary road
"Cos'è quel muso lungo, Kate?"
"Sono stata scelta da Ford e non da Cannibal."
"Ma questa è una tragedia micidiale: peggio del naufragio del Titanic."
CANNIBAL KID Bravura Kate Winslet sicuramente ne possiede a palate. Simpatia può darsi, anche se secondo me se provi a fermarla per strada, caro Ford, ti lancia solo delle gran bottigliate. Fascino, insomma…
Kate Winslet è un’attrice notevolissima che però non è mai riuscita a regalarmi un’interpretazione in grado davvero di folgorarmi. Alcuni ruoli in cui mi è piaciuta molto e che Ford ovviamente non ha citato sono quelli in Carnage, Little Children e nella mini-serie Mildred Pierce. Però, sto ancora aspettando di vederla esprimere tutto il suo potenziale in una parte davvero estrema. Come fatto dall’irraggiungibile Natalie Portman con Il cigno nero, in grado di volare ben più in alto di tutte le donzelle fordiane vive, morte o X.
MR. FORD Se non è estrema un'interpretazione come quella di The Reader, non saprei dirti: una che si fa invecchiare, imbruttire e finisce pure per fare la parte della simpatica nazista certo di coraggio ne ha da vendere, a mio parere.
Un po’ come il tuo per affermare che la straripante - in tutti i sensi - Kate non abbia fascino.

Mila Kunis

"Hai perfettamente ragione, Cucciolo Eroico: è ancora troppo presto
per inserirmi tra le migliori attrici della Storia."
MR. FORD Parlando di pane e salame non poteva mancare nella decina fordiana uno dei volti più interessanti delle ultime stagioni cinematografiche, una ragazza che non sarà forse all'altezza di nomi giganteschi come quelli citati fino ad ora dal punto di vista del talento ma che offre tutto quello che ha - e decisamente non abbiamo di che lamentarci - al pubblico, appare simpatica, easy e coraggiosa spaziando dalla commedia demenziale al dramma profondo, dalle battutacce alle sfumature oniriche della psiche.
Sarei un bugiardo se non ammettessi di averla inserita anche e soprattutto per il suo aspetto ed il mood molto yeah che lascia trasparire, eppure sono convinto che, guidata dai registi giusti, la buona Mila potrà, in futuro, riservarci sorprese sempre più gradite.
Interpretazioni cult: Il cigno nero, Ted, Amici di letto
"Allora Natalie, facciamo così: io mi prendo Ford e tu Cannibal, ok?"
"Scusa Mila, ma chi cazzo sono Ford e Cannibal??"
CANNIBAL KID Io amo Mila Kunis. Però nemmeno io, che la seguo fin dalla leggendaria e divertentissima serie That 70s Show e ho visto quasi tutti i suoi spesso modestissimi film, come American Psycho 2 o Moving McCallister, mi sognerei di metterla in una top 10 delle migliori attrici. Nella top 10 delle migliori tope sì, ma come attrice per ora ha offerto solo un’interpretazione davvero buona: nel mio già citato cult Il cigno nero. Per il resto la sua carriera è davvero troppo priva di grandi film o di ruoli anche solo vagamente memorabili.
Tra qualche anno magari si meriterà di essere tra le grandi attrici, chissà, per adesso è solo una grande figa.
(Mila, ignora quello che ho scritto qui sopra: io continuo ad amarti sempre e comunque, queste cose le ho dette solo perché sono in clima da Blog War e devo sconfiggere quel bruto di Ford!)
MR. FORD Anche l'occhio vuole la sua parte. Mila Kunis è un gran bel pezzo di ragazza, pane e salame e pronta a prendersi in giro, al contrario dei bastoni in culo che tu ci hai propinato ieri. Quindi nella mia lista ci sta eccome.
Anche perchè nella tua non credo proprio vorrebbe esserci! Ahahahahahah!

Rosario Dawson

"Pronto, Cannibal? E' vero, Mary Elizabeth Winstead
sarebbe stata una scelta molto migliore di me..."
MR. FORD Rosario Dawson, signore e signori. Rosario Dawson.
Non dovrei aggiungere altro.
Se ci fosse un'attrice in grado di incarnare la maggioranza degli ideali fisici del sottoscritto, sarebbe senza dubbio lei.
Come se non bastasse, e tornando al discorso Kunis, la ragazza appare anche tosta ed incredibilmente alla mano, al contrario di tutte le gatte morte snocciolate dal mio antagonista nella sua noiosissima lista di ieri: una, insomma, che al primo appuntamento ti smonta e ti rimonta, invece che farti tornare a casa con le palle gonfie - e non per non averle svuotate, per intenderci -.
Nel suo caso gli ultimi anni non sono stati particolarmente ricchi di soddisfazioni e riconoscimenti, eppure sono fiducioso e attendo un grande ritorno nel segno delle interpretazioni che hanno reso alcuni titoli dal sottoscritto amatissimi ancora più importanti.
Interpretazioni cult: La 25ma ora, Clerks 2, Alexander
"Pupazzi, proteggetemi da quel cattivone del Cucciolo Eroico!"
CANNIBAL KID Rosario Dawson a me non piace fisicamente né come attrice. A livello fisico comunque oh, sono gusti, capisco possa piacere. Ma come attrice no. È cagna come poche. Cagna ai livelli di Angelina Jolie o Eva Mendes. Io fisicamente adoro Sophie Marceau, Amber Heard o Jessica Alba, però non mi sognerei di metterle tra le migliori attrici, per quanto tutte recitino comunque molto meglio della Rosario Dawson’s Creek. Se volevamo fare una sfida della sola gnoccaggine era un’altra questione…
Il solito scandaloso Ford non cita poi nemmeno i suoi pochi film validi: Kids, Grindhouse - A prova di morte (in cui nemmeno il grande Tarantino è riuscito a farla recitare bene) e Sin City, ma solo il suo unico altro film degno di nota La 25a ora, in cui comunque Ed Norton, Philip Seymour Hoffman, Anna Paquin e Barry Pepper appaiono di un altro pianeta recitativo rispetto a lei.
Da citare inoltre i suoi tanti film agghiaccianti: Pluto Nash, Men in Black 2, Il signore dello zoo e quella ciofeca di Sette Anime. Se le sue interpretazioni sono cult, a questo punto lo sono anche quelle di Manuela Arcuri e Alessia Marcuzzi in Carabinieri…
“Bau bau bauuu!”
Cos’è? Rosario, sei tu che piagnucoli?
MR. FORD Sette anime è una macchia terribile, su questo non ci piove. Ma la simpatica, brava e bellissima Rosario ci mette una pezza sia con La 25ma ora - il resto del cast è fenomenale, ma sinceramente la scena sulla pista da ballo preferisco vederla fatta da lei, che non da Philiph Seymour Hoffman - che con Clerks 2, dove mostra il suo lato più umano, divertito e divertente, lo stesso che manca alle donnine dell'Imperatore del regno di mille fighe di legno che mi sono scelto come avversario.
CANNIBAL KID Ciò non toglie che Corinna Dawson sia un’attrice davvero cagna.
BAU BAU BAUUUUUUUUU!

Maggie Cheung

"Zero, ecco il voto che do' alla lista fordiana."
MR. FORD E dopo tutto questo pane e salame e sesso e volgarità, diamo il giusto spazio anche al Cinema
d'autore, perchè in casa Ford non ci si fa mancare niente, mentre dalla parte di Peppa Kid troviamo dieci quasi fotocopie dello stesso standard: Maggie Cheung, musa di Wong Kar Wai, è per il sottoscritto sinonimo di eleganza e bellezza eterea almeno quanto lo fu nel decennio precedente Gong Li, che proprio con lei si è giocata questo posto nella lista da presentare per questa nuova Blog War.
Premiata a Cannes ed ammirata per la sua eterea ma decisa energia, Maggie Cheung ha stupito il mondo della settima arte con il magistrale In the mood for love, ma in realtà da molti anni al Saloon la si seguiva con particolare attenzione, così come è stato fatto in seguito anche grazie a ruoli decisamente più personali e "partecipati" come quello di Clean.
Una donna che pare danzare davanti alla macchina da presa, prendere il pubblico per mano e condurlo oltre lo spazio e il tempo. Meraviglia pura.
Interpretazioni cult: In the mood for love, Clean, Hero, 2046
"Sto leggendo, Ford. Lancio subito un attacco hacker contro Pensieri Cannibali.
E, già che ci sono, pure contro il sito di Beppe Grillo."
CANNIBAL KID Maggie Cheung? Cos’è, un tentativo da parte di Ford di diventare il nuovo re dei
radical-chic?
Una scelta che dimostra come Ford stia cercando di rubarmi il trono, con un nome valido giusto per i circoli dei festival cinefili. Sempre meglio di Rosario Dawson, comunque, che può rientrare giusto nei circoli cinofili ahahah.
Una scelta inoltre che penso farà storcere il naso a qualche Fordiano duro e puro che si aspettava qualche nome più pane e salame, come Sigourney Weaver o Jamie Lee Curtis.
Comunque, volendo proprio fare quello che “Sono Ford, guardate quanto sono figo perché pesco anche nel cinema orientale”, una scelta migliore sarebbe stata la più spumeggiante Zhang Ziyi, che in Hero oscura la Maggie et…etchéung. Scusate, sono raffreddato.
E infine, diciamo le cose come stanno: Ford, bellezza eterea è solo un modo elegante per dire figa di legno! Uahahah
MR. FORD Zhang Ziyi in effetti era la seconda scelta, ma ho preferito la buona Maggie non solo perchè eterea e fenomenale - guardati Clean, razza di scriteriato! -, ma anche perchè è stata la musa di Wong Kar Wai, mio riferimento assoluto nei primi anni zero. Ma tu, che ti spacci per guru dei radical chic, ovviamente del vero Cinema d'autore conosci poco o niente. Un po’ come di donne. Ahahahahahaha!
CANNIBAL KID L’ho visto Clean, brava ma non mi ha folgorato. Quanto a Wong Kar Wai è il regista più noioso, sopravvalutato e radical-chic, lui sì per davvero, del mondo. Non avevo il minimo dubbio fosse un tuo riferimento assoluto, Mr. James Boring!

Claire Danes

"Se sono sicura di volerlo fare? Certo, questo è l'unico modo per
cancellare il ricordo di essere finita dentro una lista fordiana..."
MR. FORD Chiudo la mia lista con un inserimento legato al piccolo schermo - che merita di ritagliarsi uno spazio anche a scapito del Cinema - e decisamente lontano dalle mie preferenze legate al fascino fisico delle interpreti: Claire Danes, che vidi per la prima volta anni e anni fa nel ruolo di Giulietta accanto a Leonardo DiCaprio nell'interessante versione del Capolavoro del Bardo firmata da Baz Luhrmann, è cresciuta decisamente bene, e dopo anni tutto sommato anonimi è letteralmente esplosa grazie alla serie Homeland, regalando a Carrie Mathison uno spessore che vale intere carriere di inutili donzelle prestate alla settima arte ma decisamente meno meritevoli di lei di raccogliere fama ed allori.
Le prime due stagioni della suddetta proposta per la tv sono una vera e propria lezione di intensità e coinvolgimento attoriali da fare invidia perfino alle più grandi interpretazioni premiate da Oscar, Palme d'oro e chi più ne ha, più ne metta, e dovrebbero essere prese come esempio da qualsiasi aspirante attrice delle generazioni a venire, così come dalle simpatiche fighe di legno della decina cannibalesca, che dopo quest'ultimo colpo fordiano non può che tornare a casa con la coda tra le gambe.
Interpretazioni cult: Homeland
"Oh Cannibaleo Cannibaleo, perché non sei tu il mio Romeo?"
CANNIBAL KID Homeland è una serie che io ho sponsorizzato fin da tempi insospettabili, ben prima che se ne accorgesse il come al solito rallentato radar fordiano. Che Claire Danes in questa serie sia pazzesca l’ho sempre detto e non è certo un mistero. Riguardo al resto della sua carriera nutro invece diversi dubbi. Negli anni ’90 era una giovane promessa, poi è caduta un po’ nell’oblio, e adesso è tornata con una grande parte. Ma una parte sola, per quanto notevole, è comunque un po’ poco per inserirla tra le migliori attrici di sempre e quindi, come anche per Rooney e Mara, volevo dire per Rooney e Mila, mi sembra che la lista di Ford sia piena di nomi inseriti troppo prematuramente, persino agli occhi di un bimbominkia teen come me.
D’altra parte non mi lamento troppo perché devo ammettere che mi aspettavo ben di peggio da questa decina fordiana. Sarà che è una decina più cannibale di quanto lui stesso potrà mai ammettere…
MR. FORD Stai tranquillo, Cucciolo. Avrai di che divertirti con la lista degli attori della settimana prossima. Lì sì che troverai la quintessenza della fordianità!

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