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domenica 9 marzo 2014

NURSE 3D, SONO PAZZE E SONO PORCHE QUESTE INFERMIERE




Nurse 3D
(USA 2013)
Regia: Douglas Aarniokoski
Sceneggiatura: Douglas Aarniokoski, David Loughery
Cast: Paz de la Huerta, Katrina Bowden, Martin Donovan, Corbin Bleu, Melanie Scrofano, Niecy Nash, Adam Herschman, Kathleen Turner, Judd Nelson, Boris Kodjoe, Michael Eklund
Genere: thrillerino soft porno
Se ti piace guarda anche: Cruel Intentions, Basic Instinct, Excision

Avete presente Paz de la Huerta?


Esatto, quell'attrice che fa una gran fatica a comparire vestita sia che reciti in film (Enter the Void) o serie tv (Boardwalk Empire). Poveretta, è malata. Ha quella stessa terribile malattia di cui soffre anche Miley Cyrus. Com'è che si chiama? Ah sì, allergia ai vestiti. Una drammatica piaga della nostra epoca per cui non è ancora stata trovata una cura.

Avete poi presente Katrina Bowden?


Esatto, la biondazza di Tucker & Dale VS. Evil, Scary Movie 5, Piranha 3DD e della serie tv 30 Rock.

Ottimo. Prendetele e mettetele insieme in un film in cui fanno la parte delle infermiere sexy e si fanno tra di loro…


Hey ragazzi, dove siete finiti tutti?
Siete subito corsi a ordinare la vostra copia del film in DVD, ma che dico DVD? Dico Blu-Ray?
Bravi, avete speso bene i vostri soldi perché loro due meritano, meritano eccome a prescindere, anche se poi la pellicola si rivelerà come prevedibile una porcatona…

E invece… invece no. Nurse 3D non è una porcatona! Ha due protagoniste porche, soprattutto una, Paz de la Hurta, ma a sorpresa non è poi così una porcatona. Di certo non ci troviamo di fronte a un capolavoro cinematografico, eppure il film riesce a fare il suo porco dovere di thrillerino soft porno da intrattenimento, senza scadere troppo nel ridicolo. Roba mica da po(r)co.

L’inizio della pellicola fa immaginare di trovarsi di fronte a un revenge B-movie girato in stile vagamente Grindhouse. Non a caso il regista e sceneggiatore è Douglas Aarniokoski, uno che, se riesci a pronunciare il suo cognome correttamente, vinci una notte con la de la Huerta. Uno che, inoltre, in passato ha lavorato come regista in seconda e collaboratore di Robert Rodriguez per diversi suoi film. Uno che ha pure girato il film apocalittico The Day che non è che mi avesse entusiasmato molto, ma paz-ienza.
La prima scena con la sexy Paz de la Huerta che fa fuori un tipo è comunque fuorviante. Non perché lei non sia sexy o perché non sia una pazza assassina, ma perché il film prende un’altra direzione rispetto a quella che si potrebbe immaginare dai titoli di testa latineggianti vagamente alla Robert Rodriguez. Da lì in poi Nurse 3D, più che nel revenge movie, bazzica i sentieri di quel sottogenere che considero tra i miei più piacevoli e goduriosi guilty pleasure, ovvero i thrillerini soft porno, da qualche parte a metà strada tra Cruel Intentions e Basic Instinct. Cosa che significa violenza random e spietata condita da tante scene di sesso e di nudo gratuito, soprattutto da parte della sempre disinibita Paz de la Huerta, una al cui confronto Sasha Grey appare come una pudica suoretta verginella. O quasi.
La trama è molto semplice e scontata. Una classica storia di ossessione stile Attrazione fatale virata verso il lesbo, e quindi mega figata, anzi mega figame! A tratti sembra di essere dentro Il cigno nero, solo ambientato in un ospedale anziché nel mondo della danza e con un regista che se la cava anche, però non è certo Darren Aronofsky.
Il film ha inoltre il pregio di essere cattivo in una maniera non edulcorata, e sexy in una maniera non troppo patinata. In più, nonostante la vicenda raccontata ricalchi quella di un sacco di altre pellicole dello stesso genere e si può già immaginare dove voglia andare a parare, riesce a mantenere una tensione costante per tutta la sua breve durata, con un crescendo finale di violenza niente male.
Prendete e godetene tutti, allora. Se stavate aspettando un thrillerino soft porno decente, questo è il thrillerino soft porno che fa per voi. Ma tanto so che sto parlando al vuoto da un bel pezzo. Dopo aver visto le foto di Paz e Katrina a inizio post, sarete già corsi tutti a procurarvelo e, se ancora non l'avete fatto, cosa diavolo state aspettando?
(voto 6,5/10)

mercoledì 10 luglio 2013

LA SAGRA DI SCARY MOVIE




Scary Movie 5
(USA 2013)
Titolo originale: Scary MoVie
Regia: Malcolm D. Lee
Cast: Ashley Tisdale, Simon Rex, Erica Ash, Katt Williams, Terry Crews, Charlie Sheen, Lindsay Lohan, Lidia Porto, Ava Kolker, Gracie Whitton, Molly Shannon, Tyler Posey, Katrina Bowden, Sarah Hyland, Snoop Dogg, Heather Locklear, Jerry O’Connell, Jasmine Guy, Mike Tyson, Angie Stone, Kate Walsh, Bow Wow
Genere: parodistico
Se ti piace guarda anche: gli altri Scary Movie, Ghost Movie

Scary Movie 5 è un capolavoro.
Preciso: in confronto al recente e molto simile Ghost Movie è un capolavoro. In confronto ai primi 2 mitici Scary Movie, ma anche al terzo che non era malaccio, è una merdaccia. In confronto a Scary Movie 4… e chi se lo ricorda, Scary Movie 4?
Ah sì, era quello che prendeva per i fondelli La guerra dei mondi. Bah, non era eccezionale, però era pur sempre meglio di questo. Tutte le saghe perdono colpi, mano a mano che il numero degli episodi cresce e il numero delle idee scende. Più che saga, nel caso di Scary Movie sarebbe il caso di parlare di sagra. Come in una sagra di paese, dentro ci puoi trovare di tutto, dal sindaco di destra ai punkettoni anarchici in compagnia dell’immancabile cane che fa cattivo, dal fighetto ai zingari, dal tipo che non vedevi da 20 anni a quello che a questi eventi non manca mai.
Nel caso di Scary Movie, il di tutto è di più è rappresentato da riferimenti a capolavori come Il cigno nero fino a filmetti come L'alba del pianeta delle scimmie, da VIPs che si auto prendono per il culo per le loro vicissitudini personali come Charlie Sheen e Lindsay Lohan ad altri che fanno apparizioni che vorrebbero essere divertenti ma non lo sono, come Snoop Dogg, Usher e Mike Tyson, oltre alla comparsa di qualche teen idol come Tyler Posey di Teen Wolf e Sarah Hyland di Modern Family, più la gnoccona Katrina Bowden, la rediviva MILFona Heather Locklear, citazioni dal libro trash scult 50 sfumature di grigio etc., fino ad arrivare alle parodie degli horror del momento. Che poi è quest’ultimo il compito principale della serie, in teoria.

"Aiuto! Zac Efron vuole trascinarmi a fare un altro film insieme a lui!"
In questo caso, i due film che sono più presi di mira sono La madre e Paranormal Activity. La madre è il riferimento principale per quanto riguarda la trama della pellicola che tiene vagamente insieme i vari sketch. Anche in questo caso i due protagonisti, il simpatico Simon Rex e la gnocchetta Ashley Tisdale, andata a sostituire la dimissionaria Anna Faris, si prendono cura di due bimbette disadattate e pure qui la storia viene presentata sotto la forma della favoletta dark. Per quanto riguarda la messa in scena, per prendere di mira Paranormal Activity e già che ci sono pure per tenere il budget low cost, hanno preferito invece adottare un prevedibile stile mockumentary, con riprese finto-amatoriali (oddio, diciamo vero-amatoriali) e sequenze prese da videocamere di sorveglianza. Proprio come avveniva in Ghost Movie, con la differenza che in questo caso vi è una maggiore varietà di citazioni. Tra gli altri horror parodiati vi sono infatti anche Quella casa nel bosco e il pessimo remake de La casa, così come pure il già citato Il cigno nero, thriller-horror d’autore che regala i momenti più divertenti della pellicola. Non poteva mancare naturalmente la presa in giro della famigerata scenona di sesso lesbo tra Natalie Portman e Mila Kunis, resa in maniera stupida ma parecchio spassosa.

"Cannibal mi ha battuto a Quiz Cross?
Ma allora sono persino più scemo di quanto pensassi..."
Visto che però di horror di così grande successo negli ultimi tempi non è che ne siano usciti tantissimi, non ai livelli di Scream o The Ring che avevano fornito enormi spunti per i capitoli precedenti almeno, questa volta si è andati a pescare ancora di più in altri generi. Pazienza se la serie si chiama Scary Movie. Vai quindi di sfottò a L’alba del pianeta delle scimmie, di cui onestamente si poteva fare a meno, ma anche a Inception con un simil-DiCaprio in azione e persino una citazione di The Help.
Che c’entra The Help?
Ve l’ho detto. Scary Movie più che una saga ormai è una sagra. Dentro ci puoi trovare di tutto: momenti spassosi (sempre meno frequenti rispetto agli episodi precedenti) e scenette inutili (sempre più frequenti rispetto agli episodi precedenti), citazioni raffinate (o quasi) insieme a parodie scontate e già viste. Di fondamentale non c’è niente, di nuovo nemmeno, ogni volta è sempre la stessa storia, però oh, un giro alla sagra, meglio se accompagnato da una birretta fresca e da un panino alla salamella, alla fine lo si fa sempre.
(voto 4,5/10)



venerdì 6 luglio 2012

Pirlanha 3DD e un'altra roba con pesci 3D

"Aiuto! Questa ragazza rischia di non sopravvivere:
ha le tette troppo piccole!"
Piranha 3DD
(USA 2012)
Regia: John Gulager
Cast: Danielle Panabaker, David Koechner, Matt Bush, Katrina Bowden, Jean-Luc Bilodeau, Chris Zylka, Megan Tandy, David Hasselhoff, Christopher Lloyd, Gary Busey, Ving Rhames
Genere: tette-horror
Se ti piace guarda anche: Piranha 3D, Shark Night 3D, Anaconda, So cosa hai fatto 2 - Incubo finale, The River

Come tutte le cose, anche le pirlate bisogna saperle fare e alcune vengono fuori bene una volta e poi non più. Perché persino le pirlate hanno un’anima e vanno trattate con rispetto.
(tra parentesi, il “Pirlesque” non è certo considerabile come pirlata, ma come genialata)
"Ma povera, non sopravviverà mai in un film come questo!"
La formula piranha + tette poteva rivelarsi geniale se usata in un’occasione, e infatti era così, o quasi. Piranha 3D di Alexandre Aja, se non geniale, era se non altro un divertissement clamorosamente riuscito nel suo essere stupido e trash. Una goliardata estiva coi fiocchi.
Alla seconda occasione, una formula del genere può perdere clamorosamente in mordente, i denti dei piranha farsi meno affilati, le trovate spassose del primo episodio trasformarsi in facili volgarità (c’è una scena di sesso davvero scult) e le tette rivelarsi solo una parata gratuita di silicone.
In Piranha 3D le scene con Kelly Brook e la tizia bionda che danzavano ignude sott’acqua si rivelavano quasi poetiche, qui invece ci sono un sacco di tette, ma niente soul. Le tette di questo film sono prive di anima. E non va bene. Il confine sottile, sottilissimo tra trash e porcheria qui viene solcato e sempre in favore della seconda. Bisogna essere davvero bravi per raggiungere un buon equilibrio tra le due cose e qui no, non ci siamo.

"Grande Giove! Tu con quelle tettine che ci fai in questo film?"
Tra le poche note positive di questo film scandaloso già a partire dal titolo, c’è da notare la sua breve, brevissima durata, che permette una visione estiva disimpegnata non rinfrescante come il primo episodio, ma perlomeno non si fa nemmeno in tempo ad annoiarsi troppo. In più ci sono alcune – rare – trovate piuttosto divertenti, come le spogliarelliste a prova d’acqua ingaggiate per il primo strip club dentro un parco acquatico per famiglie. Anche se, più che un parco, si rivelerà un porcaio. O anche un parco ripieno di porche che fecero un parco di parchi di porche. Potrebbe diventare un nuovo scioglilingua.
Gli altri momenti più divertenti della pellicola sono regalati dalla presenza come guest-star di Mr. Baywatch, David Hasselhoff. Nonostante il tempo passato, è sempre mitico e, allo stesso tempo, sempre più ridicolo.
Il resto del cast è invece una parata di esperti del genere total-disimpegno, dalla biondazza-bonazza Katrina Bowden, già vista in Tucker and Dale vs Evil, The Shortcut e American Pie - Ancora insieme, a Chris Zylka, che con grande fantasia e varietà si è fatto pure Shark Night 3D (vedi qui sotto), mentre la protagonista è la stranamente poco prosperosa Danielle Panabaker, già in La città verrà distrutta all'alba e Venerdì 13 (quello del 2009). In più, tornano in un paio di camei anche Christopher Lloyd, il Doc Brown di Ritorno al futuro, e Ving Rhames, Marcellus Wallace in Pulp Fiction. La carriera di entrambi ha di sicuro visto giorni migliori...
Ah, e c'è pure Gary "faccia da pazzo" Busey!
Un cast pseudo interessante è abbastanza per consigliarne la visione? No, però se proprio siete patiti di piranha finti e di tette ancora più finte, butterete solo 1 ora e 10 minuti del vostro tempo in maniera non troppo spiacevole. Però va detto che anche i film di questo genere meriterebbero ben altro rispetto e una cura maggiore, almeno nei momenti kitsch e nelle battutacce trash che qui sono parecchio scadenti.
È proprio vero: non ci sono più nemmeno i film con tette e piranha di una volta…
(voto 4,5/10)


E, giusto per non farci mancare niente, ecco un’altra (poco) preziosa perla del genere tette-horror…

"Secondo te dovrei rifarmele?"
"Se ci tieni alla tua vita, e un po' pure alla mia, direi di sì!"
Shark Night 3D
(USA 2011)
Regia: David R. Ellis
Cast: Sara Paxton, Dustin Milligan, Joel David Moore, Katharine McPhee, Chris Carmack, Joshua Leonard, Alyssa Diaz, Chris Zylka, Christine Bentley Quinn
Genere: tette-horror
Se ti piace guarda anche: Piranha 3D, Piranha 3DD, Anaconda, So cosa hai fatto 2 - Incubo finale, The River

Che Shark Night, firmato dal trash-champion David R. Ellis (Snakes on a Plane, Final Destination 2 e 3D) fosse una ca**ata di film potevate già intuirlo da soli. Se siete dei tipi svegli, ci eravate arrivati anche per conto vostro. E so che siete dei tipi svegli perché state leggendo questo blog e non il sito di Libero. Poi, vabbé, sareste ancora più svegli se andaste su qualche sito persino più interessante di Pensieri Cannibali come questo, però già essere qui e ora, right here right now, fa di voi automaticamente delle persone migliori e più brillanti della media nazionale.
E quindi Shark Night è una stronzata, lo sappiamo tutti, e mo’ adesso come lo impieghiamo il restante tempo della recensione? Giochiamo a rubamazzetto? Giochiamo a scopa? Ma perché quando viene nominato questo innocuo giuoco di carte si pensa subito a qualcos’altro? La gente pensa sempre a quello e ormai io starò parlando al vento, visto che ormai vi sarete già trasferiti tutti sul sito linkato sopra…

"Ma non capisci? Devi rifartele anche tu, se non vuoi morire!"
Per quei pochi che sono rimasti sintonizzati si questa pagina, tenterò un’analisi delle tematiche profonde che si celano dietro a una pellicola solo apparentemente superficiale come Shark Night 3D.
I drammi della crescita, la paura del diverso… ehm, no: chi voglio prendere in giro? La paura degli squali è la paura degli squali. Hanno dei denti affilati, sono feroci, famelici e se ti sbranano sei fregato, quindi non credo ci sia chissà quale motivo psicologico o ragione profonda dietro alla paura degli squali. Fanno paura e basta.
Insomma, nonostante la presenza della neo reginetta degli horror movies Sara Paxton (The Innkeepers, Enter Nowhere, L’ultima casa a sinistra) e di Katharine McPhee, la protagonista della serie musical Smash, questo film risulta più inutile persino di Piranha 3DD.
E ce ne voleva, almeno di questo diamogliene atto.
(voto 4/10)

martedì 2 agosto 2011

La rivincita dei montanari

Tucker & Dale Vs. Evil
(Canada 2010)
Regia: Eli Craig
Cast: Tyler Labine, Alan Tudyk, Katrina Bowden, Jesse Moss, Philip Granger, Brandon Jay McLaren, Chelan Simmons, Christie Lang, Travis Nelson, Alex Arsenault, Adam Beauchesne
Genere: slasher comico
Se ti piace guarda anche: L’alba dei morti dementi, Doghouse, Giovani diavoli, Piranha 3D

Trama semiseria
Un gruppo di ragazzi del college se ne va in vacanza in montagna. Ma non hanno niente di meglio da fare, chessò? una qualche festa della confraternita come in qualunque altro teen movie, oppure un bello Spring Break al sole della Florida come i tarri di Jersey Shore? E invece no, decidono proprio di pigliare e recarsi in un posticino sperduto in mezzo ai boschi, andando incontro al solito bagno di sangue. Un massacro annunciato, che però vedrà artefici due improbabili e involontari psycho killers montanari…

Il miglior modo possibile di presentarsi a una ragazza. Forse...
Recensione cannibale
Cercavate un film fresco, esilarante, horror ma alla fine per niente spaventoso, con cui passare una divertente serata estiva a base di popcorn e/o gelato e cinema? Ecco qui servita sotto questo sole bello pedalare la pellicola perfetta per voi, Tucker & Dale Vs Evil. Un film che in realtà circola già da un po’ in giro per i festival cinematografici e anche in rete, con una versione che però era di lavorazione e non era completa; pare infatti che mancassero l’editing definitivo e gli effetti speciali. Non che nella versione finale, ora arrivata sempre su Internet, ce ne siano di strabilianti, ma comunque un lavoro a me piace vederlo finito e non in costruzione.

La storia inizia come quella di mille altre pellicole dell’orrore degli ultimi anni barra decenni: un branco di ragazzi decerebrati del college va a farsi una pausa dagli “studi” (ma sarebbe meglio dire dai continui festini) per passare un weekend nei boschi, in mezzo a dei montanari inquietanti e mal vestiti che prima si divertono a sfottere e poi ne sembrano terrorizzati. Il film segue quindi tutti gli stereotipi degli horror movies di questo tipo, però solo per prenderli allegramente per il culo, in quella che per certi versi è una parodia, ma è anche un film a suo modo indipendente: siamo per dire più dalle parti di un L’alba dei morti dementi (Shaun of the Dead) che non di uno Scary Movie. I due “montanari” protagonisti Tucker & Dale incontrano questo branco di collegiali e vorrebbero in qualche modo interrelazionarsi con loro, soprattutto con le collegiale. Peccato che con il loro aspetto a dir poco trasandato (e probabilmente puzzolente, ma per fortuna i film non emettono anche gli odori, sempre che James Cameron in futuro non voglia inserirli) finiscano solo per metter loro paura ed essere scambiati per i maniaci di turno. Solo che spesso le apparenze ingannano e da lì in poi lascio a voi il piacere e le risate di scoprire cosa succede…

"Lo so: sono troppo figa. Però ammazzatevi per me 1 alla volta, non tutti insieme!"
Valido il cast, con un paio di conoscenze telefilmiche come il simpaticoso cicciobombo Tyler Labine di Reaper, Sons of Tucson e Invasion, e Alan Tudyk, volto inquietante di V e Dollhouse, ma recente rivelazione anche in ambito blockbuster con Transformers 3. La grazieaddio immancabile “bona” di turno è invece la bionda Katrina Bowden, che dalle parti sempre attente di Pensieri cannibali vi avevamo già segnalato per l’horror questa volta “classico” e non da ridere (ma nemmeno da farsela sotto dalla paura) The Shortcut. Il personaggio più divertente del lotto è comunque quello interpretato da Jesse Moss, il classico studente di college bulletto e figlio di papà che si crede superiore a tutti e pur di dimostrarlo dà il via a una feroce quanto spassosa lotta per la sopravvivenza, prima di rivelare un passato oscuro in grado di regalare un certo spessore pure a un personaggio così scemo.

Se la regia non fa gridare al miracolo, ma Eli Craig è all’esordio e non può che crescere, la sceneggiatura sorprende da quanto è curata sotto tutti gli aspetti. Oltre a vari momenti geniali ed esilaranti, c’è un sorprendente divertente e folle cattivo e c’è persino spazio per una storiella d’amore ben architettata. Non la solita minchiata, che poi è il giudizio che possiamo applicare a tutto il film. A prima vista potrebbe sembrare un altro horror comico fatto alla cazzo di cane, e invece no.
Tucker & Dale Vs. Evil: non la solita minchiata, perché le apparenze ingannano.
Anche se certo ‘sti montanari non è che farebbero poi così male a rendersi un minimo presentabili …
(voto 7,5)

sabato 7 maggio 2011

La scorciatr*ia

The shortcut
(USA 2009)
Regia: Nicholaus Goosen
Cast: Andrew Seeley, Shannon Woodward, Dave Franco, Katrina Bowden, Josh Emerson, Raymond J. Barry, William B. Davis, Nicholas Elia
Genere: teen-horror
Se ti piace guarda anche: Forget me not, All the boys love Mandy Lane, And soon the darkness

Trama semiseria
1945. In un bosco, un tipo vuole farsi una tipa prima di partire per la Guerra, ma lei non ci sta, lui quasi la stupra, poi arriva un bimbo inquietante e la ammazza. What the fuck?
Stacco al presente. Un ragazzino viene spinto dai suoi amichetti a tornare a casa passando per la scorciatoia nel bosco, un posto in cui vive un vecchio inquietante. Il ragazzino nel bosco trova un cane brutalmente dissanguato, lo dice al fratello adolescente e lui insieme agli amici cercherà di far luce sulla misteriosa vicenda. Sarà un altro massacro di teenagers?
Ho paura di sì.
Bene.

Recensione cannibale
C’è una scorciatoia in mezzo al bosco che se la prendi ci metti un paio di minuti in meno per tornare a casa, ma il problema è se la prendi non sai nemmeno se ci tornerai mai a casa. Vivo. Vale davvero la pena di correre un rischio del genere soltanto per non fare la figura della mammoletta e per non farsi gridare dietro “Fifoneee, Fifoneee”?
Certo che sì.
In una classica stereotipata cittadina inquietante americana, è dai tempi della World War II che a percorrere tale scorciatoia si rischia la vita, ma nonostante questo ci sono ancora bambini e teenagers che la prendono per sfidare la sorte. D’altra parte l’attrazione per la paura e il mistero è troppo forte, così come la tentazione di vedere film di questo tipo, nonostante poi molto prevedibilmente non si riveleranno così imprescindibili.

Se la colonna sonora non è particolarmente figa, e questo è un difetto mica da poco, tra le cose da segnalare ci sono i giovani attori: Dave Franco, il fratellino di James Franco che ha una faccia troppo da pirla e fa morir dal ridere al solo vederlo, un po’ lo stesso effetto che mi fa Matt LeBlanc (l’ex Joey Tribbiani di Friends), e soprattutto la super gnoccolona bionda di turno che risponde al nome di Katrina Bowden e potrebbe essere la nuova “scream queen” erede di Amber Heard, ormai già proiettata verso altri lidi hollywoodiani. Per intanto la rivista americana Esquire Magazine ha già incoronato Katrina come donna più sexy del mondo per questo 2011. Mica scemi, loro.
Da tenere d’occhio anche Shannon Woodward, che sembra la sorellina minore di Rose Byrne (la protagonista della serie Damages), mentre il protagonista Andrew Seeley è quello del lotto di attori a passare più anonimo.

The Shortcut è il tipico teen-horror di medio livello, non troppo violento, non troppo pauroso, non troppo estremo; guardabile ma nulla più. L’unica particolarità che vagamente lo contraddistingue sta nel presentare qualche flashback degli anni ‘40/’50, ma non aspettatevi chissà quale ricostruzione storica o quale riflessione sulla seconda guerra mondiale. Niente di tutto questo, solo un pretesto narrativo per presentarci una vicenda famigliare piuttosto angosciante dal passato, in cui sbuca fuori anche “l’uomo che fuma” di X-Files. Per il resto siamo in pieno territorio teen, con dialoghi nemmeno tremendi, ma nemmeno alcuna sorpresa imprevista. La storia scivola infatti tra un mistero che non crea grossa suspence, qualche amoretto adolescenziale inserito giusto per rendere l’insieme un poco più interessante e un finale che vorrebbe essere shock, ma invece suscita al massimo un sorrisino.

Lo so che guardando il film vi chiederete come mai tutti questi personaggi debbano per forza avventurarsi per questa scorciatroia misteriosa, però se capitasse a voi vi toccherebbe fare lo stesso. Altrimenti siete solo dei fifoniii, fifoniii!
(voto 6)

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