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venerdì 27 dicembre 2013

I MIGLIORI FILM 2013 DI PENSIERI CANNIBALI, DALLA 30 ALLA 21


La classifica dei film preferiti nel corso del 2013 qui su Pensieri Cannibali non conosce pause. Giorni di festa o meno, si va avanti a oltranza e si sale più su. Dopo le posizioni dalla 40 alla 31 visionate ieri, oggi è la volta delle pellicole dalla 30 alla 21.
Pronti?
Via!

30. Before Midnight
Ce la farà questa volta Ethan Hawke a scaricare la Delpy?
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
A una ventina d'anni di distanza da Prima dell'alba, Ethan Hawke continua a stare insieme a Julie Delpy. Date un Oscar a quest'uomo... per la recitazione?
No, per la sopportazione.

Pregi
- Non è solo un sequel, ma un terzo capitolo di quella che ormai è diventata una saga indie. Ed è al livello dei due precedenti: incredibile!
- È sempre un piacevole rivedere cosa combinano Jesse (Ethan Hawke) e Céline (Julie Delpy), anche se lei non ricordavo fosse tanto odiosa...
- L'ambientazione greca.
- Dialoghi ancora una volta brillantissimi e un finale eccellente.

Difetti
- Si tratta pur sempre di un terzo capitolo, quindi alcune idee cominciano a essere un po' riciclate.
- Belli, bellissimi i dialoghi, ma certo che questi due non stanno zitti manco un secondo...

Scena cult
Il finale


29. Killer in viaggio
Ammazza che vacanze!
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Tina e Chris vogliono andare in vacanza. Visto che Columbine e Auschwitz a loro sembrano dei posti troppo allegri, decidono di fare un tour per la campagna inglese. Ammazzando chi gli capita a tiro.

Pregi
- Film cattivissimo e con uno humour nero diabolicamente divertente.
- I due protagonisti sono una delle coppie più strambe mai viste sullo schermo.
- La colonna sonora molto anni '80, usata in maniera ironica e magistrale in alcune sequenze chiave.

Difetti
L'idea della coppia criminale non è poi nuovissima, si vedano Bonnie e Clyde, Natural Born Killers o il recente God Bless America.

Canzone cult
Frankie Goes to Hollywood "The Power of Love"

28. Mood Indigo - La schiuma dei giorni
In the mood for indigo
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Romain Duris e Audrey Tautou inventano un nuovo ballo: lo sbircia sbircia. Il video dei due che danzano finisce su YouTube, fa milioni di visualizzazioni e loro diventano più famosi di PSY e degli Ylvis, quelli di "The Fox". Ovvero, tempo due giorni e nessuno si ricorderà più chi sono.

Pregi
- Prima parte molto frizzante.
- Alcune scene di pura meraviglia, come il primo appuntamento "volante" dei due protagonisti.
- Michel Gondry mette a disposizione tutto il suo talento e le sue invenzioni visive. Non avendo ancora letto il romanzo di Boris Vian da cui è tratto il film non so quanto ci sia di suo e quanto dello scrittore francese, però ce comunque abbastanza di che godere.

Difetti
- Nella seconda parte, quella più drammatica, non tutto funziona alla perfezione.
- Michel Gondry ha fatto di meglio. Però oh, è pur sempre un film di Michel Gondry.
- Audrey Tautou: ancora non riesco a capire se più mi piace o più non mi piace. E forse non lo capirò mai.

Ballo cult
Lo sbircia sbircia, sulle note di "Chloé" di Duke Ellington.

27. Solo Dio perdona
Solo Dio ha più fans di Ryan Gosling
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Ryan Gosling alle prese con una terribile storia di vendetta: qualcuno gli ha fregato lo stilosissimo giubbotto con lo scorpione di Drive e così lui non trova pace finché non lo trova. Una volta beccato il responsabile del furto, il solito orientale fissato con il karaoke, gli dice: "Sei un bruttone e con te non ci gioco più," e se ne va via gridando: "Voglio la mamma!".

Pregi
- Nicolas Winding Refn gira alla grandissima, la fotografia è fantastica e visivamente la pellicola è uno splendore.
- Ryan Gosling alle prese con uno dei suoi tipici personaggi silenziosi pur senza strafare regge molto bene.
Kristin Scott Thomas nei panni della madre di Ryan Gosling è idolesca. Ed è pure una bella MILFona.

Difetti
- Pellicola emotivamente freddina.
- Il tema della vendetta non è proprio nuovissimo...
- Nicolas Winding Refn dirige sempre alla grande, ma il film nel complesso non è all'altezza del suo precedente Drive.

Canzone cult
Proud "Tur Kue Kwam Fun (You're My Dream)"


26. Come un tuono
Come fregare le fans di Ryan Gosling
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Trama semiseria
Ryan Gosling gira un film in auto e fa la figura del figo. Poi ne fa un altro in motocicletta ed è ancora più figo. Quindi decide di darsi al triciclo ed è figo pure lì sopra. Ma come fa?

Pregi
- Ryan Gosling in moto.
- Più che un film solo, sono 3 film in uno.
- La prima parte ricorda Drive. E la cosa non dispiace.
- Bella la parte conclusiva con i due attori rivelazione Emory Cohen e Dane DeHaan (quest'ultimo già visto anche in Chronicle).

Difetti
- Eva Mendes imparare a recitare proprio no, eh?
- La seconda parte del film è decisamente inferiore alla prima e alla terza.

Attore cult
Ryan Gosling

25. Wolf Children
Giovani lupi mannari crescono, e senza manco mettersi a torso nudo
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Hana fa sesso non protetto con un lupo mannaro e 9 mesi dopo gli nasce una figlia lupacchiotta. Passa un po' di tempo, Hana va con un altro lupo mannaro e altri 9 mesi dopo gli nasce un figlio, anch'esso lupacchiotto. Al che realizza una cosa: "La devo smettere di andare con tutti 'sti lupi e accoppiarmi con un'aquila. Io so' della Lazio!"

Pregi
- Un film su dei lupi mannari che non sconfina nei territori del teen-fantasy. Miracolo dell'anno!
- Una pellicola d'animazione giapponese dallo stile delicato e incantato al livello dei migliori lavori di Hayao Miyazaki, nonostante in questo caso la regia sia di Mamoru Hosoda.
- Wolf Children alterna bene momenti comedy e drama, in alcuni momenti sa far scoppiare la risata, in altri emoziona non poco.

Difetti
- Qualche lungaggine di troppo qua e là.

Personaggio cult
Yuki

24. La fine del mondo
Cornetto alla birra
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Degli ex compagni di liceo si ritrovano dopo anni per fare un tour alcolico dei pub della loro cittadina e bere quanta più birra possibile. A causa di uno sciopero dei Forconi, tutta la birra proveniente dalla Germania è però bloccata sul confine con l'Austria e in vendita resta solo la birra marca "birra". Per il gruppo di amici, questa è davvero "la fine del mondo".

Pregi
- Una delle commedie più spassose dell'anno, ma possiede anche un velo di nostalgia non da poco.
- Degnissima ed epica chiusura per la Trilogia del Cornetto firmata da Edgar Wright e con protagonisti Simon Pegg e Nick Forst.
- La vicenda fantascientifica, per quanto piuttosto elementare e parecchio ironica, funziona meglio della maggior parte delle pellicole sci-fi "serie" viste di recente.
- Ottima colonna sonora primi anni '90 con Blur, Suede, Happy Mondays e altre figate made in Britain.
- Birra. Tanta birra.

Difetti
- Il tema della rimpatriata tra ex compagni di scuola non è proprio il più innovativo o mai visto nella storia del cinema. Stesso discorso per quanto riguarda l'invasione aliena.
- Finale così così.

Personaggio cult
Gary The King (Simon Pegg)

23. To the Wonder
Terrence Malick si crede Dio e forse lo è veramente
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Trama semiseria
Ben Affleck si fa Olga Kurylenko e poi si fa Rachel McAdams, mentre fuori dal set si fa pure Jennifer Garner.
Insomma, Ben Affleck si fa un sacco di figa.

Pregi
- Lo stile registico di Terrence Malick. Tanti lo imitano, nessuno le eguaglia.
- Il cinema di Malick non va considerato come narrativa, ma come poesia. E To the Wonder è una poesia meravigliosa.
- 'Sta Olga Kurylenko non è solo una bella donzella, ma quando si impegna sa essere pure un'attrice valida.

Difetti
- Non raggiunge i livelli paradisiaci di The Tree of Life (fatevi il segno della croce ogni volta che nominate questo film, per favore) di cui rappresenta una specie di fratellino minore, ma comunque non è privo di un fascino tutto suo.
- Le scene girate con Jessica Chastain sono state tagliate nel montaggio finale. Whaaat?
- Terrence, non potevi tagliare le sequenze con Javier Bardem?
- Ben Affleck è meglio come regista che come attore. Su questo pochi dubbi.

Scena cult
Lo strip di Olga Kurylenko al supermercato.

22. Il passato
Il passato di verdura fa schifo, Il passato il film no
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Trama semiseria
L'iraniano Ahmad torna in Francia apposta per divorziare da Bérénice Bejo.
Ma è scemo?

Pregi
- Il regista Asghar Farhadi dopo Una separazione ha realizzato una nuova storia su una separazione, ancora più intricata a livello di sceneggiatura e più matura a livello registico.
- È un dramma teso come un thriller.
- Un cast da applausi dove, tra i bravi Ali Mosaffa e Tahar Rahim, viene fuori per intensità soprattutto Bérénice "The Artist" Bejo.

Difetti
I dialoghi sono di ottimo livello ma forse sono persino troppi, visto che i momenti migliori della pellicola sono paradossalmente proprio i pochi senza parole.

Attrice cult
Bérénice Bejo

21. Oh Boy, un caffè a Berlino

Trama semiseria
Tom Schilling è un ragazzo di Berlino che non ha mai bevuto un caffè, un vero caffè espresso italiano, in vita sua. Un giorno decide allora che non può più vivere senza averlo provato e gira per tutta la città cercandone uno. Allo Starbucks non se ne parla, nei ristoranti gli danno solo dei crauti, nei pub servono solo birra a fiumi, allo zoo i ragazzi vogliono venderli giusto della droga. Alla fine entra in un barettino gestito da un italiano che gliene fa uno, lo beve e si lamenta: "Ma che schifo, è amaro!". Il ragazzo si ritrova a questo punto senza più uno scopo nella vita.

Pregi
- È uno di quei piccoli gioiellini di cui innamorarsi, senza capirne nemmeno bene il motivo.
- Oh Boy è una pellicola con uno humour grottesco perfetta per una visione piacevolmente leggera, eppure in grado di lasciarti dentro anche qualcosa di profondo.
- Il bianco e nero farà molto radical-chic, ma ci sta alla grande.

Difetti
Si tratta dell'opera prima del regista tedesco Jan Ole Gerster e, insieme alla freschezza, ciò comporta pure la presenza di qualche ingenuità e di qualche passaggio a vuoto. Com'è giusto che sia, per un esordiente.

Attore cult
Tom Schilling


lunedì 17 giugno 2013

SKRILLEX IN VIAGGIO


Killer in viaggio
(UK 2012)
Titolo originale: Sightseers
Regia: Ben Wheatley
Sceneggiatura: Alice Lowe e Steve Oram, con materiale aggiuntivo di Amy Jump
Cast: Alice Lowe, Steve Oram, Jonathan Aris, Monica Dolan, Eileen Davies
Genere: assassino
Se ti piace guarda anche: God Bless America, Natural Born Killers, Gangster Story

Killer in viaggio è un film originale. Cosa che non significa sia anche un bel film. Però un film originale al giorno d’oggi è merce rara assai, quindi è da vedere. Di film belli in giro ce ne sono. Oddio, non tantissimissimissimi, però ce ne sono. Di film originali ne circolano invece talmente pochi, che appena ne arriva uno è bene fiondarcisi sopra.

"Ma come sei permaloso! Scherzavo quando dicevo che tu in confronto
a Uggie di The Artist sei un cane a recitare."
Cosa c’è di originale, in questo Sightseers?
Tutto.
Il regista è Ben Wheatley, quello di Kill List, un film che mi era davvero stato sulle balle. Può un film stare sulla balle? Certo che sì. Non mi erano stati sulle balle gli attori. Anzi. Neil Maskell poi si è rivelato idolesco nella serie tv Utopia con il suo tormentone: “Where is Jessica Hyde?” e la bionda MyAnna Buring si è vista in cose interessanti come Blackout e White Heat. Mi era stata leggermente sulle balle la regia, che però se non altro proponeva uno stile e un montaggio piuttosto singolari, ma mi era stata più che altro sulle balle la pellicola nel suo complesso, con quella sua voglia di apparire estrema e trasgressiva e violenta a tutti i costi.
C’erano dunque le premesse perché mi stesse sulle balle anche questo nuovo lavoro di Ben Wheatley. In fondo non è che sia poi così distante. Anche Sightseers racconta una storia estrema e trasgressiva e violenta, con forse persino più omicidi di quelli presenti sulla Kill List. Eppure il film questa volta funziona. Funziona alla grande.

Il merito?
Non lo so. Lo stile registico è simile a quello di Kill List. È sempre presente un montaggio rapido e schizzato, con lampi visionari e scatti di violenza improvvisi. I protagonisti anche in questo caso sono degli schizofrenici assassini e non è semplice empatizzare con loro. A fare la differenza credo allora sia la presenza di humour. Sightseers fa morire. Fa morire dal ridere, sebbene in una maniera disturbata e disturbante. Mi sono davvero divertito un sacco a vederlo. Kill List era troppo musone. Era un film a suo modo originale pure quello, però si prendeva troppo sul serio.

"Com'è che il museo della birra era pieno e a quello dei tram non c'è nessuno?"
Sightseers, o se preferite (ma perché dovreste?) chiamarlo con il titolo italiano Killer in viaggio, riesce nell’impresa di coniugare divertimento e violenza pulp. A questo punto verrà subito in mente il nome di Quentin Tarantino, un maestro, il Maestro in questo campo, e invece no. Sightseers come detto è un film terribilmente originale, con una vena umoristica propria, molto British, molto ma molto cinica, cattiva, spietata.
La storia è presto detta: assistiamo al viaggio on the road, alla tranquilla (più o meno) settimana di vacanza di due personaggi singolari. Lei, Tina lascia a casa da sola la madre vecchina per spassarsela con lui, Chris, il suo boyfriend che conosce appena, in una gita che li vedrà scorrazzare per le campagne inglesi tra una visita a un museo dei tram e una a un museo delle matite. Proprio così, è gente che se la spassare alla grande. Per ravvivare la vacanza, visto che l’adrenalina provocata da un museo dei tram non è sufficiente, cominciano anche a fare qualcos’altro. Tipo uccidere…

Non sto a spoilerarvi altro perché, come detto, questo film lo dovete vedere. Non è che vi consiglio di  vederlo. Vi ordino di vederlo! Perché, come detto pure questo, a un raro film originale non si può rinunciare. Di film in grado di intrattenere e inquietare in questo modo non ce ne sono in circolazione molti. Se Michael Haneke girasse una commedia, invece di noiosi drammoni da Oscar, potrebbe uscirne qualcosa del genere. E poi i due stralunati psicopatici protagonisti, cui in un primo tempo si guarda con sospetto, nel corso del film diventano due idoli. Tina e Chris sono i Bonnie & Clyde della nerd generation o, se preferite, i Mickey & Mallory della campagna inglese. Tra l’altro i due fenomenali protagonisti Alice Lowe e Steve Oram sono anche gli autori della sceneggiatura e quindi il titolo di idoli totali spetta loro in pieno.

Da segnalare inoltre l’uso dannatamente efficace della colonna sonora. Si parte con “Tainted Love” versione Soft Cell. Per carità, può sembrare un brano già parecchio (ab)usato, però qui è perfetto per accompagnare l’inizio della fuga romantica dei due depravati protagonisti e, col senno di poi, si rivela la canzone ideale per descrivere la loro storia: un amore corrotto, infetto, malato. Altrettanto perfette risultano “Season of the Witch” per i momenti più fuori e visionari del film e il pezzo di chiusura “The Power of Love” dei Frankie Goes to Hollywood, ad accompagnare un finale beffardo e tutt’altro che scontato. Perché in questo film, non c’è niente di scontato. Killer in viaggio è un film originale. Cosa che non sempre significa sia anche un bel film. E invece Killer in viaggio è anche un film di una poetica e violenta bellezza.
(voto 7,5/10)



giovedì 13 giugno 2013

CINEMA IN VIAGGIO


Questa settimana si viaggia.
Mentre i soliti catastrofici sondaggi stimano che la metà degli italiani quest’anno non andrà in vacanza, complice quella brutta roba chiamata crisi, almeno al cinema si può effettuare qualche trip di consolazione. A darci una mano ci pensano i film in uscita, primo fra tutti il sorprendente Killer in viaggio che ci porta a spasso per la campagna inglese insieme a due singolari personaggi.
Per chi preferisce i viaggi nello spazio, c’è poi il nuovo Star Trek firmato da J.J. Abrams, mentre per gli scommettitori stufi dei video poker sotto casa c’è una suite a Las Vegas che li attende e, ancora, i più curiosi troveranno pane per i loro denti andando a caccia di un musicista scomparso con Sugar Man.
Il consiglio, che credo anche il co-conduttore della rubrica Mr. James Flop condividerà, è però quello di passare un bel weekend in casa. Nella casa in fondo alla strada di Jennifer Lawrence.

Mr. Ford l'ultimo Carnevale, quando per una volta ha deciso di non
vestirsi da Hulk Hogan (e sì, quella è una pistola ad acqua).
Into Darkness - Star Trek di J.J. Abrams
Il consiglio di Cannibal: meglio stare lontani dalla darkness fordiana
Non ho mai retto la saga di Star Trek e i suoi fan maniaci di sci-fi come il mio blogger rivale Mr. Nerd.
Per amore di J.J. Abrams, con grande diffidenza ho voluto dare comunque una possibilità alla sua versione cinematografica e devo ammettere che non mi era dispiaciuta, si veda la mia vecchia (ma mai quanto Mr. Ford) recensione.
Detto ciò, non sentivo alcun bisogno di un sequel e avrei preferito che J.J. si concentrasse su qualche progetto più interessante. Per il momento quindi passo e lascio la visione al Mr. Spock della blogofantasfera.
Il consiglio di Ford: meglio into Darkness che near Cannibal!
Ho sempre avuto un debole per lo Star Trek originale, che vedevo da bambino con mio nonno e il cui spirito J. J. Abrams era riuscito a catturare con uno dei film di fantascienza meglio realizzati degli ultimi anni.
Giunge ora il sequel, che si preannuncia interessante almeno quanto il primo capitolo: se gli impegni con il Fordino me lo permetteranno, correrò in sala a vederlo, altrimenti cercherò di recuperarlo al più presto, dato che promette di essere l'ennesimo successo centrato dal mitico creatore di Lost.

"Vai Cucciolo Eroico, mordi le chiappone di Ford!"
Killer in viaggio di Ben Wheatley
Il consiglio di Cannibal: preferisco un viaggio con un killer che uno con Ford (ammesso e non concesso che Ford non sia pure un killer)
Fantastico questo film. Davvero una bella sorpresa!
Per il momento vi dico solo di non perdervi questa dark comedy made in England, che potrebbe essere pane e salame abbastanza da piacere persino a Ford.
La recensione cannibale è in arrivo a breve.
Il consiglio di Ford: se Ford fosse un killer viaggerebbe volentieri con Cannibal Kid nel ruolo della vittima sacrificale.
Non ho ancora visto questo film, ma le premesse paiono buone e perfino in grado di mettere d'accordo i due nemici numero uno - anzi, a dire il vero un numero uno e la sua spalla - della blogosfera.
Spero che le aspettative non vengano deluse, e lo piazzo in cima alla lista della settimana.

"Uff, ma quando arriva la recensione cannibale del mio film?
E che è quella cosa alle mie spalle? Ford?"
Hates - House at the End of the Street di Jennifer Lawrence Mark Tonderai
Il consiglio di Cannibal: Jennifer Lawrence! In canotta!
Film visto già un sacco di tempo fa, ma la recensione l’ho tenuta in caldo per voi tutti questi mesi. Il film infatti sarebbe dovuto uscire da parecchio, però l’arrivo in sala è stato sempre rimandato da quei perfidi distributori italiani e così anche la pubblicazione della rece ha dovuto aspettare. Ora finalmente ecco che arriva.
Come sarà?
Lo scoprirete leggendo il mio post, coming soon.
Dico solo di non aspettarvi grandi cose dal film, ma solo da una gran Jennifer Lawrence in canotta!
E quando c’è di mezzo Jennifer Lawrence, non c’ho manco voglia di perdere tempo ad attaccare Ford.
Il consiglio di Ford: Jennifer Lawrence! In canotta!
Ho visto questo film mesi fa, e in attesa dell'uscita italiana ho conservato gelosamente la recensione, che potrete leggere a breve qui al Saloon.
Purtroppo il film è una ciofeca totale, ma che importa.
Per tutta la seconda parte troverete Jennifer Lawrence in canotta.
E a volte basta solo questo.

"Bruce, stai cercando pure te l'unico disco inciso da Rick Springfield?
Mi spiace, ma l'unica copia l'ha già comprata Mr. Ford..."
Una ragazza a Las Vegas di Stephen Frears
Il consiglio di Cannibal: meglio di un Ford a Las Vegas, o anche di un Ford in qualunque altro posto del mondo
Questo è un film che mi sa tanto di saldo estivo. Però oh, siamo in tempo di crisi e quindi ogni cosa in saldo può andare bene. Per una disimpegnatissima visione mi sa che potrebbe fare il suo dovere, anche se temo sia il classico film che si dimentica nel momento in cui scorrono i titoli di coda, un po’ come accade sempre con le pellicole più celebrate da Ford. Quando va bene. Quando va male, vorresti spedire Ford a Las Vegas. Per spassarsela? No, per fargli dilapidare tutto il suo gruzzolo e vederlo poi tornare in Italia con la coda tra le gambe.
A proposito di soldi, certo che Bruce Willis per pagare l’IMU ormai gira più filmetti di Nicolas Cage…
Il consiglio di Ford: il biopic di Katniss Kid? No. Purtroppo l'ennesimo filmetto inutile con il fu Brus Uillis.
Sinceramente, non mi sarei mai aspettato che un expendable come Brus Uillis facesse la fine del De Niro degli ultimi anni.
Attento, Brus. Perchè se continui così finisce che devo prendere a bottigliate anche te, e senza chiederti se in alto o in basso.
O peggio: potrei spedirti, invece che a Las Vegas, a Casale, per passare le vacanze insieme a Cannibal Kid: il che significa chiudersi in cameretta per due settimane senza mettere mai il naso fuori dalla porta, intenti a passarsi una serie teen dopo l'altra in streaming.

"Portami via sulla tua navicella giocattolo, Mr. James Spock!"
La leggenda di Kasper Hauser di Davide Manuli
Il consiglio di Cannibal: io preferisco La leggenda di Cannibal Kid
Mentre Bruce Willis dice sì a qualunque pellicola gli venga proposta, ecco che Vincent Gallo è arrivato ad accettare persino di girare un film in Italia. È davvero messo così male, oppure si tratterà di una pellicola interessante?
Sospetto purtroppo per l’idolo Gallo e per noi suoi fans che sia più la prima ipotesi. Rispetto ad altre proposte italiane che ci piovono addosso ogni settimana, se non altro almeno questa mi suscita un minimo di curiosità. Una cosa che capita più raramente di quanto sia spinto a vedere un film superconsigliato da Ford.
Il consiglio di Ford: di Kaspar Hauser ce n'è solo uno. Quello di Herzog.
E per quanto possa voler bene a quello sciroccato di Vincent Gallo, questa roba dal sapore di radicalchicchismo non mi pare proprio all'altezza del capolavorone del Maestro tedesco.
Bocciato in partenza e senza passare dal via.
Un po’ come le bislacche idee di Peppa Kid.

"Ahahah, è vero: Ford è proprio un fondamentalista ruttante!"
Il fondamentalista riluttante di Mira Nair
Il consiglio di Cannibal: Ford, il fondamentalista ruttante
Ahia, qui sento puzza di pellicola politicosa impegnata di quelle che piacciono tanto a Ford, per darsi un contegno intellettuale tra una qualche mossa di wrestling di cui al momento non mi viene in mente il nome (sarà perché - giustamente - non seguo il wrestling?) e una pellicoletta action trash anni ’80 vista rigorosamente su un vecchio VHS consumato.
La presenza di Kiefer Sutherland di nuovo alle prese con la tematica del terrorismo dopo 24 potrebbe però renderlo clamorosamente appetibile anche a noi spettatori radical-chic ma non finto intellettualoidi come Mr. James Snob.
Il consiglio di Ford: Cannibal, l'expendable riluttante
Mira Nair è uno dei nomi più sopravvalutati dell'intero panorama registico mondiale, e questo film non mi pare niente di che, specie perchè rispetto a Kiefer Sutherland ormai io attendo soltanto l'avvento della vociferata nuova stagione di 24, che oscura qualsiasi altra opera a tematica terrorismo che non sia quel gioiellino di Homeland.
Nell'attesa mi diletterò ad organizzare un attentato a Cannibal, che continua a trincerarsi in casa invece di accettare un bell'invito per una notte da leoni in mia compagnia.

"Evvai, ho vinto il Cucciolo d'Oro!"
Il caso Kerenes di Calin Netzer
Il consiglio di Cannibal: il caso Ke è sto film?
Film rumeno vincitore dell’Orso d’Oro all’ultimo Festival di Berlino.
Ovvero…
Mi è semlato di vedele un Fold.
Anche qui sento odore di radical-fordianata pseduo impegnata di quelle che tanto piacciono al mio blogger enemy. Nonostante questo dettaglio mica da ridere e nel caso non sia una completa mazzata sulle palle, potrebbe anche rivelarsi una visione quasi interessante. Ho detto potrebbe e ho detto quasi. E, soprattutto, prima ho detto radical-fordianata.
Il consiglio di Ford: Il caso del coraggio di Cannibal, ancora scomparso.
Negli ultimi anni non ho seguito molto il Festival di Berlino, che dopo cose pregevoli come La sposa turca non è riuscito a stupirmi negli ultimi anni come avrei voluto.
Di contro, però, c'è da dire che l'ultimo regista rumeno passato da queste parti - il mitico Mungiu - ha fatto sfracelli al Saloon, e dunque ho come l'impressione che darò a questo film una possibilità. Per la gioia di Julez - giuliapassionejulez.blogspot.it - così come del mio antagonista, che potrà darmi del radicalchic finto pane e salame.

"Niente può fermarvi? Sicuri, Cannibal e Ford?"
Niente può fermarci di Luigi Cecinelli
Il consiglio di Cannibal: niente può fermarci dallo sconsigliare questo film
Su questo film credo che io e Ford potremmo trovarci d’accordo. Niente può fermarci dallo snobbarlo clamorosamente. O, se proprio dovessimo per qualche oscura ragione finire per vederlo, dal bottigliarlo selvaggiamente.
Per quanto sia un film giovanilistico, dal ridicolo trailer promette male persino per me. E ho detto tutto.
Il consiglio di Ford: niente può fermarci dallo sconsigliare questo film
Ford e Cannibal insieme. Uniti.
Dovrebbe bastarvi questo per evitare questa roba.

"Ford mi sta cercando? E pure Depardieu? Io allora sparisco per sempre."
Sugar Man di Malik Bendjelloul
Il consiglio di Cannibal: per fortuna, niente a che fare con Zucchero Sugar Fordaciari
Uscito lunedì 10 giugno, per uno di quei soliti inspiegabili misteri della nostra distr(ib)uzione, e probabilmente in un numero ridicolo di sale, segnalo l’arrivo in Italia del film vincitore quest’anno dell’Oscar per il miglior documentario. La pellicola racconta la storia di Sixto Rodriguez, musicista che proprio sul punto di farsi conoscere è sparito improvvisamente nel nulla. Ma non come Rick Springfield, o quei comici cantantucoli one hit wonder che tanto piacciono a Ford e che dopo una canzone di successo nessuno si fila più. Rodriguez è proprio scomparso del tutto. Cosa gli sarà successo?
Se c’è un docufilm da non perdere quest’anno, ho come l’impressione sia questo.
Il consiglio di Ford: Ford Man, che è un pò l'opposto di Cannibal Kid
Documentario caldeggiato da amici expendables fidati di Ford costruito attorno ad un musicista mitico che nel giro di poche ore è diventato una sorta di must see della settimana - se non addirittura del mese - qui al Saloon.
Se non fosse che voglio tanto bene ad Abrams, oserei dire che questa è l'uscita del week end.
E secondo me lo dice anche Rick Springfield.
E non solo: perfino Jessie's girl. Che in realtà è nientemeno che il Cannibale. Ahahahahahahah!

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