lunedì 31 luglio 2017
Summer music yeah yeah – Top e Flop di luglio 2017
giovedì 11 settembre 2014
LE MIE CANZONI PREFERITE - 20/11
canzoni dalla 30 alla 21
"Ah aah, lo sapevo che Cannibal avrebbe messo Britney!" |
lunedì 6 gennaio 2014
VIDEOS OF THE YEAR 2013 - I MIGLIORI VIDEO E CORTOMETRAGGI DELL'ANNO
Tra(n)sformista.
9. Passion Pit "Carried Away (Tiësto Remix)"
Gli effetti speciali più spettacolari visti quest'anno. Cinema compreso.
Effettato.
8. Fiona Apple "Hot Knife"
La cantante Fiona Apple e il regista Paul Thomas Anderson qualche anno fa stavano insieme, poi si sono mollati. Adesso sono tornati insieme, anche se soltanto a livello lavorativo. E per l'occasione l'autore di Magnolia e The Master ci ha regalato una magistrale lezione su come si trasforma una canzone in immagini.
Bomba.
7. Tame Impala "Mind Mischief"
Lo studente e la prof.
Lo spunto per una commedia erotica italiana anni '70?
No, per un video psichedelico degli australiani Tame Impala comunque anch'esso molto erotico (ma non italiano) anni '70.
Intrippante.
6. Jon Hopkins "Collider"
Cosa succede se si confonde il giorno con la notte, se si rivive alla luce del sole quanto capitato in una serata parecchio movimentata?
Ce lo spiega il folle video per il pezzo "Collider" dell'artista elettronico Jon Hopkins.
Allucinato.
5. Indochine "College Boy"
La canzone è degli Indochine, storico gruppo rock francese. Praticamente noi c'abbiamo Vasco e loro c'hanno gli Indochine...
Perché continuo a vivere in Italia?
Per la loro "College Boy", il giovane regista canadese Xavier Dolan, quello di Les Amours Imaginaires e Laurence Anyways, ha girato un video sul tema del bullismo.
Potentissimo.
(grazie a Rumple del blog OverExposed per avermi segnalato questo gioiellino)
4. Lana Del Rey "Tropico"
Triplo video, tripla Lana, tripla goduria.
Esagerato.
3. Gesaffelstein "Hate or Glory"
Il gangsta movie dell'anno. Ed è "solo" un videoclip, con regia firmata dal promettentissimo duo di francesi Fleur & Manu.
Epico.
2. Justin Timberlake "Mirrors"
Una canzone ggiovane per un video diretto da Floria Sigismondi che ci racconta la storia d'amore di due vvecchini.
Poesia pura.
1. Arcade Fire "Afterlife"
Video girato dal vivo da Spike Jonze durante gli YouTube Awards 2013 e interpretato da un'incredibile Greta Gerwig. Dopo di questo, i video live non saranno mai più gli stessi.
Pazzesco.
Menzione d'onore
Menzione speciale per il video interattivo della celebre, così pare, "Like a Rolling Stone" di Bob Dylan, con cui potete divertirvi a interagire sul SITO UFFICIALE.
E ora una top 5 di cortometraggi e video virali parecchio apprezzati nel corso degli ultimi 12 mesi sempre qui su Pensieri Cannibali.
Top 5 corti 2013
5. How Animals Eat Their Food
Un video virale tanto stupido quanto geniale.
Animalesco.
4. It's not porn...
Un video dedicato a un noto network televisivo americano. Scoprite quale...
Veritiero.
3. James Franco & Seth Rogen "Bound 3"
La spassosa parodia del video "Bound2" di Kanye West con Kim Kardashian.
Meglio dell'originale. Molto meglio.
2. The Auteurs of Christmas
Il video più geniale di queste feste. Una chicca da non perdere per tutti i cinefili.
D'autore.
1. Paperman
C'è poco da fare, la Disney quando ci si mette sa ancora come colpire al cuoricino. Persino degli insensibili come me.
Da Oscar.
giovedì 17 gennaio 2013
VIDEOS OF THE YEAR - 2012 EDITION
Il 2013 sta già quasi giungendo al termine, ma le classifiche cannibali di ricapitolazione del 2012 non sono ancora terminate. Quasi, ma non ancora.
Ecco la top
M.I.A. “Bad Girls”
Il talento visivo di Romain Gavras again. I versi e la voce di M.I.A.. Le penne in auto di M.I.A.
Grandioso pure questo.
giovedì 2 dicembre 2010
Christmas time is here (Di già?)
lunedì 27 settembre 2010
Disco killer
martedì 15 giugno 2010
flash, 15 giugno (Sofia Coppola, Katy Perry, Killers, Gorillaz, MGMT)
None of your business. by TPBSecretLeaks
venerdì 21 novembre 2008
Life
uno) Chi cazzo è questa?
due) Sarà maggiorenne?
e tre) Perché non la smetto di cazzeggiare e mi decido finalmente a fare uscire il nuovo disco dei Guns?
Scaraventata giù dal letto la troietta bionda, Axl prende in mano la cornetta del telefono e chiama il suo agente.
“Il disco è pronto, anzi veramente è pronto già da un bel pezzo ma it don’t really matter,” comincia a canticchiare in falsetto, poi imbarazzato finge un colpo di tosse e si ricompone. “Mi sono preso giusto quei 17 anni per rifletterci su bene e in fondo 17 anni non è che sono poi così tanti, no? Correggimi se dico una stronzata…”
“Ehm,” fa solo il paziente agente di Axl.
“Ecco, vedi? Di stronzate non ne dico, però adesso mi sono rotto di star qua a farmi leccare la palle. Se il mondo dovesse finire oggi, tutte queste canzoni sarebbero spazzate via senza che nessuno le abbia potute sentire. E poi quegli stronzi della Dr. Pepper hanno detto che regalavano una lattina della loro brodaglia a ogni singolo americano se il nuovo Guns arrivava nei negozi prima della fine dell’anno. Quindi fanculo! facciamolo uscire.”
“Devo cominciare a leggere quel libro. E ricominciare a lavorare. Mettere passione nel fare le cose che faccio. Ma se faccio un disco rap in questo stato non sarei credibile,” pensa Kanye mentre Samantha sullo schermo si sta spogliando davanti a un ragazzo che avrà all'incirca la metà dei suoi anni. “E allora al diavolo il rap. Stavolta mi metto a cantare le pene del mio cuore rotto.”
È l’inverno più freddo che ricordi. Kanye si alza finalmente dal letto e si riscalda nel suo soffice accappatoio Louis Vuitton. Gli viene da piangere perché glielo aveva regalato lei, prima che si trasformasse come tutte le altre con cui era stato in una Robocop senza cuore assetata di soldi popolarità potere e ancora soldi.
“Meglio tenere l’amore sottochiave,” si stringe nelle spalle e guarda triste le foto scaricate sul pc di lei che lo bacia a una serata di gala. Lei, la donna che ha trasformato la sua vita in un libro di Stephen King ma che ancora non riesce a riporre alle sue spalle. “Sei forte, supererai anche questa,” continua a ripetersi. “Un passo alla volta, Kanye, un passo alla volta.”
Brandon Fiori contempla il deserto. C’è qualcosa in quella enorme distesa di niente che gli mette addosso una serenità assurda. È come se l’universo se ne stesse immobile intorno a lui, non c’è niente che possa dire e niente che possa fare in momenti come quello. I lupi stanno fuori e fuori devono rimanere. Questo è il mondo in cui viviamo. Suo figlio ha bisogno di stare al sicuro, crescere con un padre presente. Tutta la storia del tour mondiale gli sta facendo salire una gran ansia, forse sarebbe meglio rimandarlo.
Toc Toc. Bussano. Non aprire quella porta, potrebbero essere loro. Devi rimanere in casa a proteggere tuo figlio dai lupi feroci.
“Siamo noi, apri Brandon.” I ragazzi della band, dannazione. Sono già qui a prenderti in ostaggio in nome del rock’n’roll. Sarebbe stato tutto molto più semplice se fossi stato a sentire quello che ti diceva tuo padre. Saresti potuto diventare il pastore della parrocchia oppure un poliziotto. Che c’è di male a diventare un poliziotto?
“Dai, Brandon, non fare lo stronzo. Apri questa porta.”
Ci stiamo sempre più alienando e non riusciamo più a comportarci da umani con gli altri. Le famiglie vanno in pezzi e nessuno rimane più sposato per anni. Al posto di preoccuparci di questo ci importa solo in quale club andremo il prossimo fine settimana. Ecco perchè in passato le cose erano molto meglio. L’America sta allevando una nazione di ballerini, Brandon.
Toc Toc. Bussano ancora. Toc Toc.
“Siete umani o siete ballerini?” chiede Brandon, inginocchiato dietro alla porta in attesa di una risposta.
“Eddai aprici. C’è il bus che ti sta aspettando qui fuori. Hey, però: bella domanda. Potresti usarla in una canzone…”
Brndon si arrende: apre la porta e lascia entrare i lupi cattivi. Realizza che tanto non avrà mai una vita normale da bravo cristiano. La sua indole da conservatore è stata sconfitta e ancora una volta il rock'n'roll ha trionfato.
(Ogni riferimento a cose o a rockstar realmente esistenti è puramente casuale)
martedì 29 luglio 2008
È questo il modo in cui finisce il mondo
non già con un lamento
ma con uno schianto
Mi hanno detto che il mondo sta per finire. Solo che in “Donnie Darko” avevamo ancora 28 giorni di tempo per farla franca alle previsioni dell'uomo coniglio, adesso invece in "Southland Tales" ce ne restano solo 3 di giorni. Tanto vale spassarsela.
Richard Kelly, l’uomo che ha esordito con un certo capolavoro intitolato “Donnie Darko”, ha fatto un secondo film che nessuno si è filato di striscio. Massacrato dalla critica e ignorato dal pubblico americano, “Southland Tales – Così finisce il mondo” in Italia è uscito in questi giorni direttamente in DVD. Diciamolo subito: è un film lungo, imperfetto, assurdo, complesso da seguire e a tratti incomprensibile, quindi esattamente il genere di cose che piace a me.
Un film per me già cult assoluto che viaggia in costante equilibrio tra il trash e il sublime, tra “L’esercito delle 12 scimmie” e “Mulholland Drive” con un pizzico di dialoghi e follia tarantiniana, tra commedia e satira politica degli USA attuali, tra fantascienza e realtà, da vedere e rivedere per poterlo comprendere appieno in tutte le sue sfumature. Scaricatelo o recuperatelo in DVD.
Proseguendo con le segnalazioni di cose talmente fuori di testa da risultare geniali, almeno a mio modesto ma insindacabile parere, ecco quei mattacchioni dei Fuck Dress (un nuovo gruppo inglese) che fanno la parodia dei video dei Radiohead. E il fantastico testo della canzone recita “God is dead so I listen to Radiohead”...
Fuck Dress Suburban Nietzsche Dress
Nel mare di pixel neri e grigi, nei fiumi di parole bla bla bla, nell’oceano di telegiornali che sono fantascienza mascherata da neorealismo, bene in tutta questa acqua sporca che è la tv italiana ogni tanto c’è qualche goccia distillata di puro genio. No, non sto parlando di Amici di Maria DeFilippi, ma di uno spot che gira in questo periodo
Chupa-Chups, Life less serious (stupendo, semplicemente stupendo)