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lunedì 3 settembre 2012

Music Week: rock’n’rolla oh yeah





"Ma voi chi ca**o siete e che ne avete fatto di D'arcy, James e Jimmy?"
C’era una volta, tanto tempo fa, nel periodo di inizio settembre su un canale chiamato Mtv, una settimana di programmazione speciale, una Music Week per presentare video nuovi e contenuti speciali. Questo quando Mtv era ancora un canale musicale. Adesso magari faranno la Reality Week…
Pensieri Cannibali raccoglie allora il testimone e questa settimana propone una settimana di post con recensioni veloci e fresche di alcuni album usciti negli ultimi mesi. A partire da disconi, dischetti e discacci di genere all’incirca rock.

Smashing Pumpkins “Oceania”
Billy Corgan, un consiglio spassionato da un tuo vecchio (ma più giovane di te) fan: ritirati.
Oceania prova a riscoprire il sound anni '90 della fu mitica band e sembra esserci tutto, mancano solo: passione, ispirazione, grandi canzoni.
(voto 5-/10)



Silversun Pickups “Neck of the Woods”
I veri eredi degli Smashing Pumpkins. Quelli veri, quelli 90s, non quelli sbiaditissimi trasferitisi in Oceania.
C’è da dire che pure loro in passato hanno fatto di meglio, se proprio vogliamo fare i pignoli, eppure l’ultimo Neck of the Woods sa crescere con gli ascolti e diventa sempre più prezioso col passare del tempo. Billy Corgan, adesso sei tu che devi inseguire loro…
(voto 7/10)



Offspring “Days go by”
A sorpresa, gli Offspring rispolverano il suono del loro passato e non suonano nemmeno troppo patetici.
Cosa che non significa che questo sia un disco fondamentale. Tutt’altro. Come dice il titolo: Days go by, i giorni passano. Per loro nemmeno troppo malaccio.
(voto 5,5/10)



Japandroids “Celebration Rock”
Celebrato da vari siti e magazine come uno dei dischi rock fondamentali dell’anno, io ci ho provato a farmelo piacere. Mi sono impegnato. Ce l’ho messa tutta. L’ho ascoltato varie volte. Ma dentro non c’ho trovato un pezzo uno che facesse provare anche a me l’entusiasmo per una celebrazione rock.
(voto 6-/10)



No, Ray-Ban non mi ha pagato per aver messo quest'immagine.
Però non mi lamento se vorrà farlo...
Two Door Cinema Club “Beacon”
Per suonare freschi, suonano ancora freschi. Come spesso accade alle bands che fanno il botto con l’esordio, un po’ di entusiasmo al traguardo del difficile secondo album si è però perso per strada. Qualche buon pezzo l’hanno infilato anche a questo giro, ma possono crescere ancora parecchio.
(voto 6,5/10)



The Vaccines “Come of Age”
E a proposito di difficili secondi album… Discorso analogo a quello fatto per i Two Door Cinema Club, con la differenza che i Vaccines sembrano arrivare vaccinati e pronti ad affrontare le malattie che un disco numero due può portare con sé.
Come of Age è un bel dischetto on the rocks e 3 o 4 pezzi sono davvero notevoli. Potrebbero sforzarsi anche loro un pochino di più, però per il momento bene così.
(voto 7/10)



The View “Cheeky for a Reason”
Non posso voler del male a un gruppo come i View. Anche quando quasi nessuno lo fa più, anche quando nessuno crede davvero in un revival del brit-pop, loro ci provano ancora una volta. Fedeli alla linea. Fedeli a se stessi. Tra Mystery Jets, Fratellis, Oasis, Bluetones e Supergrass, hanno tirato fuori un disco carino caruccio, quanto leggero e dimenticabile. Però non posso proprio voler del male a un gruppo come loro.
P.S. Curioso il video in stile Shame di “How Long”, con l’ottimo attore british in ascesa Martin Compston.
(voto 6/10)



King Blues “Long Live the Struggle”
Già ai tempi del precedente album avevo notato come nonostante si chiamassero King Blues, la loro musica fosse tante cose, fuorché blues. Con questo ancora più variegato ultimo disco, decidono di incasinare il tutto ulteriormente, aggiungendo alla loro formula sonora tra punk e rock una manciata di pop, ska e pure qualche parte rappata/parlata in stile hip-hop UK alla The Streets. Ma di blues, quello ce n’è poco. Che sia ora di cambiare nome?
No, perché subito dopo l'uscita di questo disco, la band ha annunciato il suo scioglimento...
(voto 6+/10)



King Tuff “King Tuff”
Derivativi, a volte molto derivativi nei confronti dei classici del rock, vedi le citazioni quasi plagi espliciti di Rolling Stones e Clash, ma alla fine riescono a gasare parecchio.
Se cercate del sano rock’n’roll de ‘na vorta, i King Tuff diventeranno i vostri nuovi re.
(voto 6,5/10)



lunedì 25 aprile 2011

Ci sono più cose nel mio hard-disk, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia

Viviamo nell’era dell’abbondanza. Tutto: ogni film, serie tv, disco, persino quasi ogni persona è a disposizione attraverso un click e l’unica cosa che manca è abbastanza tempo per “consumare” tutto questo ben di Dio.
Comunque, nella moltitudine infinita di tale grandiosa offerta dalla rete, sono andato a pescare alcuni dei dischetti che negli ultimi tempi ascolto, o meglio “sento”, di più.

The Kills “Blood Pressures”
I Kills non deludono mai. Anche noti come Alison Mosshart (pure nei Dead Weather con Jack White) e Jamie Hince (pure futuro marito di Kate Moss per quelle che saranno le VERE nozze dell’anno), i due hanno sfornato un altro ottimo disco. Il loro capolavoro assoluto secondo me ce l’hanno in canna e non l’hanno ancora tirato fuori, però fanno sempre il rock’n’roll più cool in town.
(voto 7,5)


Noah and the Whale “Last night on Earth”
Noah e la balena hanno fatto uno di quei dischetti di canzoni pop irresistibili e “facili”. Ma questo non significa che sia facile farli dischi del genere, anzi. Una volta ci riuscivano i Travis, ad esempio, oggi loro. Non cambieranno la storia della musica, ma forse cambieranno la vostra giornata. O anche la vostra nottata, perché "Tonight’s the kind of night".
(voto 8)



Yelle “Safari Disco Club”
Un disco di pop elettronico francese sbarazzino è quanto di meglio riesco a immaginare per la primavera/estate. E, nonostante il nome dell’artista, potete ascoltarlo tranquillamente: Yelle non porta iella!
(voto 7,5)


Yuck “Yuck”
Il revival dell’alternative rock anni ’90 parte da loro.
E parte bene.
(voto 7/8)


The King Blues “Punk & Poetry”
Si chiamano King Blues, il loro album si chiama “Punk and Poetry”, quindi che razza di musica faranno questi guys from London? Blues? Punk? Faranno poesia di strada?
Direi tutte le cose messe insieme, più un po’ di parlata rap cockney alla The Streets e un pub sound tipicamente british.
Incredibilmente esaltanti, anzi exciting.
(voto 7)

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