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martedì 9 gennaio 2018

Woodshock – Manco a Woodstock si sono fatti tutte 'ste canne





Woodshock
Regia: Laura e Kate Mulleavy
Cast: Kirsten Dunst, Pilou Asbæk, Joe Cole, Jack Kilmer, Steph DuVall, Susan Taylor


Kirsten Dunst lavora in un negozio che vende marijuana. Per scopi puramente terapeutici, si intende.

Certo, certo...

Da uno spunto iniziale del genere, poteva nascerne una commedia goliardica. Di quelle alla Seth Rogen. Di quelle che non capisci se sono davvero divertenti, o lo sono solo se mentre le guardi anche tu sei fatto.

Ed è così anche in questo caso, vero? Eh, eh?

Woodshock non è una commedia goliardica.

NOOOOOOOOOOOO!

domenica 1 ottobre 2017

Fatta la legge, trovato L'inganno






A quanto pare l'inganno è riuscito. Il mio.
Lunedì avevo chiesto a voi, magnifici lettori di Pensieri Cannibali, di decidere quale fosse la vera recensione di Pensieri Cannibali de L'inganno, il nuovo film di Sofia Coppola, e in pochi c'avete preso.

Ecco i risultati del sondaggio:

lunedì 25 settembre 2017

L'inganno della cadrega





Soltanto una di queste recensioni de L'inganno, il nuovo film di Sofia Coppola, è quella vera. Riuscite a capire qual è, e quali invece sono solo un inganno?
Leggetele e poi partecipate al sondaggio presente a fondo post. ⬇⬇⬇


L'inganno
Titolo originale: The Beguiled
Regia: Sofia Coppola
Cast: Colin Farrell, Nicole Kidman, Kirsten Dunst, Elle Fanning, Oona Laurence, Angourie Rice, Addison Riecke, Emma Howard

martedì 12 gennaio 2016

Golden Globe 2016: vincitori, vinti e soprattutto red porchet






The show must go on, diceva il gruppo con cui ha cantato “Under Pressure” e così deve fare anche questo sito. Pensieri Cannibali must go on e riprende dopo la bruttissima notizia della morte di David Bowie, sperando di riuscire a commentare con un minimo di sorriso sulle labbra, o se non altro mettendo da parte le lacrime, i Golden Globe 2016 che si sono tenuti domenica notte.

Com'è andata già lo sapete. È stata la grande serata di Leonardo DiCaprio, vincitore del premio di miglior attore drama e protagonista pure del vero momento clou della serata, la sua occhiata a Lady Gaga.

giovedì 7 gennaio 2016

Cannibal Tv Awards 2015 - I premi meno seri alle serie tv





Le peggiori serie tv dell'anno hanno avuto il loro gala di premiazione, con tanto di proclamazione di peggiori attori/attrici/scene e altro e volevate forse che le migliori non ce l'avessero?
Certo che no. Ecco qua che arrivano i Cannibal Tv Awards 2015. Prima di vedere i vari premi, categoria per categoria, facciamo prima un veloce ripasso delle 20 serie preferite quest'anno qui su codesto blog Pensieri Cannibali.

Alcuni attori in attesa dell'inizio dei Cannibal Tv Awards, mentre sperano di non ricevere alcun premio che rischi di affossare la loro carriera.

venerdì 26 dicembre 2014

YOUTUBE KILLED THE VIDEO STAR: I VIDEO DEL 2014





La classifica dei video dell'anno di Pensieri Cannibali è divisa in due categorie. Un po' come agli Emmy Awards e ai Golden Globes. Solo che in questo caso la suddivisione non è tra comedy e drama, bensì tra video musicali e non.
Iniziamo con questi ultimi. Tra i miliardi di video caricati su YouTube e altri servizi di video streaming, ecco la Top 5 dei più divertenti, originali o semplicemente quelli che mi sono piaciuti di più tra quelli che ho visto.

lunedì 30 settembre 2013

THE LORD OF THE BLING RING




Bling Ring
(USA, UK Francia, Germania, Giappone 2013)
Titolo originale: The Bling Ring
Regia: Sofia Coppola
Sceneggiatura: Sofia Coppola
Ispirato all’articolo: The Suspects Wore Louboutins di Nancy Jo Sales e basato su eventi reali
Cast: Katie Chang, Israel Broussard, Emma Watson, Claire Julien, Taissa Farmiga, Leslie Mann, Gavin Rossdale, Georgia Rock, Annie Fitzgerald, Erin Daniels, Kirsten Dunst, Paris Hilton
Genere: celebre
Se ti piace guarda anche: Bully, Spring Breakers, Le belve


"Chi è Audrina Patridge?
Ah già, sono io!"
PREMESSA 1 – CHI E’ AUDRINA PATRIDGE?
Il mondo è cambiato. Lo sento nell'acqua. Lo sento nella terra. Lo avverto nell'aria. Molto di ciò che era si è perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricorda. Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei grandi Anelli.
Stop! Un momento: quali anelli? Quelli di Tolkien?
No, qui gli anelli e tutti gli altri gioielli, vestiti stilosi, oggetti di lusso sono quelli di Paris Hilton, Lindsay Lohan, Audrina Patridge. Che poi Paris e Lindsay le conoscono tutti. La prima è famosa per essere famosa, la seconda era famosa per essere un’attrice promettente e adesso lo è più che altro perché combina un casino dietro l’altro. Se non conoscete loro due, guarderete questo Bling Ring con gli occhi sbarrati, non sapendo di cosa si parla. Se non conoscete Audrina Patridge tranquilli, è normale, però significa che potreste non essere del tutto preparati per un film del genere. Intendo a livello (s)culturale. Io ad esempio mi sento impreparato quando vedo un film come A Serious Man, o un qualsiasi altro dei fratelli Coen, che impregnano le loro pellicole di riferimenti alla Bibbia. Io quel best-seller ai tempi della sua uscita me lo sono perso e ai tempi del catechismo ero distratto, quindi la maggior parte delle loro citazioni bibliche mi sfuggono.
Riguardo al mondo raccontato in Bling Ring, quello delle celebrità di Hollywood, sono invece ferratissimo, e voi? Nel film vengono menzionate le già menzionate Lindsay e Paris, più Orlando Bloom, sua moglie Miranda Kerr, Megan Fox, Rachel Bilson e Audrina Patridge. Ecco, Audrina Patridge. Se non avete idea di chi è, potrebbe non essere il film che fa per voi. Prima di disperare, cercherò di spiegarvelo io, come se parlassi con un bambino piccolo o con un golden retriever [Margin Call cit.].

Audrina Patridge è stata la star di un reality-show, The Hills. Fino a qui, tutto semplice. Solo che The Hills non è un reality di quelli tipici alla Grande Fratello. È un po’ più complicato di così.
Facciamo un passo indietro. The Hills nasce come spinoff di Laguna Beach. Laguna Beach era una serie reality di Mtv che ci proponeva la “vera” vita dei ragazzi di Orange County, in California, solo che per farlo usava anche uno stile e degli espedienti di sceneggiatura tipici delle fiction. Un mix di realtà e finzione in cui non si capiva più se i personaggi della serie erano persone reali o solo dei personaggi.
Un gran casino, che continuava poi nella serie spinoff nata dopo, The Hills appunto, in cui Lauren Conrad, una delle protagoniste di Laguna Beach e gran gnocca, si trasferiva a L.A., frequentava una prestigiosa scuola di moda (ebbene sì, la ragazza era ed è tutt'ora un’intellettuale) e faceva uno stage presso la rivista Teen Vogue. Tra le sue amiche c’erano la rifattissima Heidi, l’inutile Whitney e poi la bella Audrina.
Grazie a quel programma, Audrina Patridge è diventata una starlette paparazzatissima sui red carpet e ha pure sfoggiato qualche velleità artistica che l’ha portata a recitare, o più che altro a comparire, in filmoni come Patto di sangue, Honey 2 e Scary Movie V. Audrina è però più che altro stata, per un breve periodo, un’icona di stile e oggi fondamentalmente è finita nel dimenticatoio o quasi.

Bene. Tutto chiaro?
Nel caso la risposta sia sì, adesso siete pronti per avventurarvi nella visione di Bling Ring. Nel caso la risposta sia no, lasciate ogni speranza o voi ch’entrate.

"Preferivamo i cuscini di Cannibal Kid, ma sono andati tutti esauriti..."
PREMESSA 2 – IL CINEMA DI SOFIA COPPOLA
Fermi! Un momento ancora. Prima di addentrarci in Bling Ring, è necessaria un’altra premessa, questa volta sulla regista.
Tutti i film di Sofia Coppola parlano in qualche modo della popolarità. Della popolarità e della solitudine che essa porta. Le (più o meno) vergini del suo primo film Il giardino delle vergini suicide erano le ragazze più note e spiate del loro liceo, delle piccole celebrità locali che tutti i ragazzi sognavano. Lost in Translation ci regalava invece un malinconico Bill Murray in versione star depressa e in declino, come effettivamente era anche nella realtà prima del rilancio con il film della Coppola, tanto per proseguire il mix tra reality e fiction che è una costante non solo nel The Hills di cui parlavamo sopra, ma del cinema della regista americana in generale. Cosa d’altra parte inevitabile, per una cresciuta all’interno della famiglia Coppola, la più larga dinastia cinematografica di Hollywood che oltre a Sofia e al padre Francis Ford comprende, tra cugini e parenti, anche i registi in erba Roman e Gia e gli attori Jason Schwarztman e Nicolas Cage. Sì, Nicolas Cage è un attore. Più o meno.
Terzo film, genere completamente diverso. La Coppola jr. si dedica a una pellicola storica in costume, però chi sceglie di raccontarci? La teen Marie Antoinette, pronta più a fare la reginetta di bellezza che non la regina di Francia e di Navarra. Così come anche per le vergini suicide, recluse dagli autoritari genitori, e il Bill Murray che vaga solitario da una camera d’albergo all’altra, anche la sua è una vita lontana dalla gente “vera”.
Che poi cos’è, la gente vera?
Forse quella che sogna di diventare gente finta, gente famosa che vaga solitaria per gli hotel. Proprio come Bill Murray e proprio come lo Stephen Dorff di Somewhere, ultimo passo coppoliano all’interno della vita delle celebrità. Fino a Bling Ring.

FINE DELLE PREMESSE

BLING RING
Eccoci, eccoci. Dopo non una, bensì due premesse, ci siamo. Bling Ring, il nuovo film di Sofia. Oh Sofia, quanto ti voglio bene.
Questa volta, i protagonisti le cui vite ha scelto di narrarci non sono delle celebrità. Sono dei celebrity wannabes, peraltro realmente esistiti, anzi tutt’oggi esistenti. Il confine tra realtà e finzione nel cinema della Coppola è ormai del tutto abbattuto e qui ci racconta una storia basata su fatti reali e ispirata a un articolo di Vanity Fair dal geniale titolo "The Suspects Wore Louboutins". Sono dei ragazzini che roteano intorno all’ambiente losangelino/hollywoodiano delle star, sono figli di producers o di gente in qualche modo comunque ricca e potente, ma vorrebbero qualcosa di più. Andare oltre. Entrare letteralmente dentro la vita dei VIP.
È così che inizia la loro avventura. Sono talmente fissati con le star da fare incidenti e avere guai con la legge come le celebrità. E sono fissati al punto da arrivare a introdursi nelle loro case. All’inizio soltanto per farsi un giro, poi saccheggiandole e portandosi via, via via sempre più roba. Un’escalation criminale che li porterà a diventare discussi sul popolare sito di gossip TMZ e su network alla E! Entertainment, proprio come i divi che derubano e che sono le citate Lindsay, Paris, Megan, Audrina, etc.
È un’estremizzazione della celebrità ai tempi dei social network. Tutto viene condiviso, compreso ogni pensiero subito postato su Twitter e ogni foto pubblicata su Facebook o Instagram, e in cui ogni spostamento viene monitorato dai siti di gossip. Tutto viene condiviso, e allora perché non condividere anche i beni fisici dei propri VIP preferiti? Che poi c’è da discutere su quanto le vittime siano vere vittime. Se Paris Hilton è così idiota da lasciare le chiavi sotto lo zerbino di casa, a un certo punto sono cavoli suoi se viene derubata. Come quelli che sono stati truffati da Vanna Marchi. Sono più vittime, o più scemi?
Tornando al film, questi ragazzi sono allora dei social Robin Hood moderni. Rubano ai ricchissimi, per dare a quelli un po’ meno ricchi, cioè loro. Ed è così che a loro volta diventano famosi come la banda del Bling Ring.
Ma chi sono?
Vediamoli nel dettaglio.

TRA REALTA’ E FINZIONE
C’è Rachel Lee, la tipa orientaleggiante che è anche la leader della band.


Nel film, il suo personaggio si chiama Rebecca ed è interpretata dall’algida rivelazione Katie Chang.


C’è Nick Prugo, il ragazzotto mezzo sfigato che insieme alle sue amichette ladrelle si trasforma in un figo della Madonna. Nella pellicola, si chiama Marc ed è interpretato dall’attore promettente Israel Broussard.


Poi c’è la idola, Alexis Neiers. La superficialona di turno in un gruppo che già di per sé non si distingue certo per un’enorme profondità. Roba che al confronto le tipe di Spring Breakers sono delle ragazze impegnate e con dei valori. Più o meno.


Nella versione fiction, il suo nome è diventato Nicki e il suo volto e il suo corpo sono diventati quelli di una sempre più splendida Emma Watson, che in questo film fa scomparire con una magia ogni ricordo di Hermione e raggiunge nuovi vertici di figosità. Una vera topa d’appartamento.
(aperta parentesi: Emma Watson che tira fuori la lingua batte Miley Cyrus 10 a 0 sul suo stesso campo)


Poi c’è Courtney Ames, nel film Chloe, che da mora è diventata bionda con le splendide sembianze della giovane e pure lei promettentissima attrice Claire Julien.


Quindi c’è Diana Tamayo, una ragazza messicana probabilmente considerata poco glamour, e quindi il suo personaggio è stato tagliato fuori.


Al suo posto, Sofia Coppola ha (giustamente) preferito concentrarsi su un personaggio più cool, Tess Taylor, sorella adottiva di Alexis, diventata poi protagonista di un reality nonché playmate, eletta persino Cyber Girl del 2010 da Playboy. Roba mica da poco.


A portarla sullo schermo è la sempre più brava Taissa Farmiga di American Horror Story, sorellina non adottiva di Vera Farmiga di Bates Motel e L’evocazione – The Conjuring.


Nel grande mix tra realtà e finzione che è questa opera pop firmata dalla figlia di papà più talentuosa del mondo, è poi straniante veder comparire Kirsten Dunst.


Kirsten Dunst nella parte di se stessa in un film di Sofia Coppola?
Anche se lo sapevi già, è come avere la conferma che Babbo Natale non esiste. Cioè, lo sospettavi che si trattasse di finzione, ma non ne sei certo al 100% finché non vedi tuo padre vestito da Santa Claus (non che mio padre l’abbia mai fatto, per la cronaca). Lo stesso lo fa qui la regista. Sofia con questo film butta giù definitivamente la quarta parete, già scalfita con le sue pellicole precedenti. Con Bling Ring, non c’è più una realtà distinta dal cinema, non c’è più una reality separata dalla fiction, c’è solo un tutt’uno confuso che è poi il mondo social-internet-twitteriano in cui viviamo. A meno che non viviate su un albero e cioè, abbelli, ‘ndo state?

LA COLONNA SONORA
Sofia Coppola riflette su queste tematiche con un film leggero, il più leggero e divertito della sua carriera. La regista dirige sempre con il suo curatissimo stile indie, solo questa volta maggiormente contaminato da influenze pop e hip-hop, tanto nei look, quanto nel ritmo cinematografico, quanto naturalmente nella scelta delle musiche.
Quella di Bling Ring sarebbe senza dubbio la colonna sonora più figa dell’anno, di qualunque anno, tranne questo, in cui dovrà vedersela contro un’altra soundtrack enorme come quella di Spring Breakers. Chi la spunterà? La risposta soltanto a fine anno con gli attesissimi (no, eh?) Cannibal Movie Awards 2013.
Per ora, c’è solo di che godere. Da una parte, una selezione hip-hop electro esaltante che comprende Kanye West (fichissimi i protagonisti che camminano sulle note di “Power” quasi fossero gli 88 folli di Kill Bill), Azealia Banks, M.I.A., Rye Rye, 2 Chainz, Rick Ross, Deadmau5, etc. Dall’altra parte Sofia non rinnega le sue radici indie e ci infila dentro pure roba più alternative come Sleigh Bells, Can, Oneohtrix Point Never, Klaus Schulze e naturalmente i Phoenix del suo maritino Thomas Mars.
Ciliegina sulla torta musicale: Gavin Rossdale, il cantante dei Bush, nel film ha una parte come attore. E se la cava. Più o meno.

"Sì, bello l'articolo di Vanity Fair, però ho preferito il post cannibale."
CONCLUSIONI
La storia dei rapinatori di celebrità del Bling Ring non sarebbe potuta essere raccontata in maniera migliore da altri che da lei, Sofia del clan, anzi della famigghia Coppola. Eppure va detto che non tutto funziona in maniera perfetta. La Coppola non sbaglia un colpo e realizza il suo quinto ottimo film di fila, è vero. Solo che qui siamo più sui livelli dell’ultimo Somewhere, rispetto alla grande reinvenzione post-moderna di Marie Antoinette, o ai due capolavori e due tra i miei cult esistenziali assoluti, ovvero Il giardino delle vergini suicide e Lost in Translation.
Rispetto a quelli, al termine della visione si ha la stessa sensazione di quando si viene derubati: è come se mancasse qualcosa. È come se mancasse il tuffo al cuore completo che quei due primi film sapevano provocare, nel loro gentile modo coppoliano. Ciò nonostante, resta un altro splendido tassello nella carriera della regista, per stile narrativo il più vicino alle vergini suicide, con quel suo alternarsi tra interviste e dichiarazioni rilasciate nel presente e il cuore della storia che vive nel passato.
La differenza principale è che questa volta la Coppolina sembra prendere più le distanze dai suoi protagonisti. In passato era stata lei stessa una delle sorelle Lisbon nei sobborghi americani anni ‘70, era stata Charlotte/Scarlett Johansson in viaggio in Giappone, era stata la giovane Marie Antoinette/Kirsten Dunst nella Francia di fine Settecento e la ancor più giovane Cleo/Elle Fanning allo Chateau Marmont di Los Angeles. Questa volta, Sofia entra dentro il Bling Ring, fa qualche giro insieme ai suoi membri, ma poi preferisce guardarli da lontano, come testimonia la scena dell’irruzione in casa di Audrina Patridge, sì ancora lei, osservata attraverso un campo lungo, lunghissimo.

Il vero problemino del film, che gli impedisce di essere un capolavoro ma non gli impedisce nella sua figosità di essere comunque uno dei cult movie dell’anno, è che Bling Ring sale sale e non fa male, ha un buon crescendo, però nel finale, quando dovrebbe colpire più a fondo, quando dovrebbe lì sì fare finalmente male, tira indietro la mano. Non va fino in fondo come il devastante Harmony Korine di Spring Breakers. Più che dell’impeccabile Sofia Coppola, la colpa sembra essere della storia raccontata. Una vicenda estrema, ma in qualche modo innocente. Un romanzo criminale di quelli con i banditi affascinanti alla Bonnie e Clyde, cui però manca una vera svolta drammatica, anche perché i protagonisti non sono dei veri cattivoni. Non sono dei veri ribelli. Sono solo degli storditi, proprio come i rapinati, e vogliono solo quello che (quasi) tutti vogliono: un pezzo di celebrità. Un pezzo della torta. Un pezzo della casa e dei cimeli dei loro idoli. Il loro tessssssssssssssssoro.
(voto 8/10)



lunedì 15 aprile 2013

GIRL, YOU’LL BE A CANNIBAL SOON



Vi erano mancate le Blog Wars?
NOOOOOOOOOO!
Nemmeno un pochino?
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
Pazienza. Io e il mio blogger rivale Mr. James Ford abbiamo pensato di prepararne comunque una nuova. Se pensate che il clima tra Corea del Nord e Stati Uniti si stia facendo bellicoso, non avete visto niente. Noi due abbiamo intenzione di fare di peggio.
Per la prima guerra bloggara del 2013, la prima dal lontano novembre 2012, abbiamo deciso di fare le cose in grande. Con addirittura una battaglia doppia. Questa prima parte si gioca sul terreno delle nostre attrici preferite tipo di tutti i tempi, mentre la seconda settimana prossima vedrà i nostri attori favoriti gli uni contro gli altri.
Una guerra lunga e che promette di stremare voi lettori ancor più di noi guerrieri.
Dopo simili premesse, siete pronti?
Si parte con le mie donzelle preferite: ecco la top 10 delle attrici cannibali.
Cannibal Kid

Finalmente ho capito per quale motivo questo 2013 pareva così strano: non tanto per le sorprese in positivo di inizio stagione - che sono riuscite insolitamente a mettere d'accordo il sottoscritto ed il qui presente Peppa Kid almeno nella maggior parte dei casi - o per la penuria di proposte dell'ultimo mese e mezzo, quanto per la mancanza di una vera, dura, sanguinosa e senza pietà Blog War, da troppo tempo assente dalla blogosfera.
Dunque, per ripagare tutti voi dell'attesa, io e quel pusillanime del Cucciolo eroico abbiamo deciso di sfornare una battaglia raddoppiata, costruita attorno alle figure attoriali che più hanno significato per noi nel corso della formazione cinematografica che ci ha guidato fino ad ora, che occuperà ben due settimane con quattro sessioni decisamente intensive.
E dato che siamo due cavalieri - o meglio, un barbaro ed uno scudiero -, abbiamo deciso di dare spazio prima ai nostri idoli in rosa: dunque preparatevi, perchè oggi e domani assisterete ad una vera e propria "catfight".
Mr. James Ford

1. Natalie Portman

"Se non finivo nella lista cannibale mi ammazzavo..."
CANNIBAL KID È lei o non è lei? Certo che è lei. La mia regina tra le regine non poteva che essere Natalie Portman.
C’è poco da fare. Ci sono attrici che bucano lo schermo e altre che si bucano e basta. L’attrice israeliana fa di certo parte della prima categoria, fin dalla primissima apparizione su grande schermo alla tenera età di 13 anni in Léon. Primo film, prima enorme intepretazione e primo cult movie e di lì in poi ne arriveranno parecchi altri: Heat - La sfida, Mars Attacks!, La mia vita a Garden State, Closer, V per vendetta e Il cigno nero. Un’attrice che non si è mai risparmiata anche a livello fisico, con performance strepitose, enormi ed estreme. Un’attrice di una bravura senza pari e poi, il che non guasta, mora, bionda, rasata o con parrucca rosa, è sempre il top della topa.
Se Ford o qualcun altro ha da obiettare qualcosa su Natalie Portman, sappia che per la prima volta su Pensieri Cannibali scatterà la censura, quindi attenti!
Interpretazioni top: Il cigno nero, Closer
"Ford, beccati 'sta mossa da karate cannibal kid"
MR. FORD Senza dubbio la Portman è una delle attrici più dotate della nostra generazione, un'interprete bravissima che fin dai suoi esordi ha regalato al pubblico performance strepitose - su tutte quella de Il cigno nero -: rispetto agli standard fordiani, però, la brava Natalie risulta un pò troppo sciapetta per bucare lo schermo come vorrebbe il sottoscritto, e perfino nelle sue vesti più umane - vedasi Hesher, che il mio altrettanto sciapetto antagonista ha clamorosamente dimenticato di citare - non riesce a conquistarmi fino in fondo.
CANNIBAL KID Natalie Portman non riesce a conquistarti fino in fondo?
Tranquillo Ford, è perfettamente anormale.
MR. FORD Mi conquista quanto una tavola da surf molto espressiva. Almeno dal punto di vista estetico.

2. Jessica Chastain

"Bin Laden è sistemato, ora c'è soltanto da fermare Ford..."
CANNIBAL KID Venuta fuori da non si sa dove, credo dal Paradiso o qualcosa del genere, Jessica Chastain in una manciata di anni e con una manciata di interpretazioni si è imposta come una delle attrici più versatili del panorama cinematografico mondiale. Dalla bionda svampita di The Help alla mora darkona de La madre si fa fatica a credere sia la stessa attrice, eppure dalle sue performance grandiose si riconosce subito che è lei. E poi nel giro di pochi mesi è stata protagonista di un trio di film strabilianti come The Tree of Life, Take Shelter e Zero Dark Thirty che altre attrici, come molte delle cagne presentate domani da Ford, possono sognarsi in un’intera carriera o in cartolina.
Se ha fatto tutto questo in pochissimo tempo, chissà cosa riuscirà a fare ancora. Sky’s the limit per Jessica Chastain, ormai più che una semplice attrice una fede religiosa.
Interpretazione top: Zero Dark Thirty
"Quel Ford è proprio un bruto scorbutico, ecco."
MR. FORD Jessica Chastain è la nuova diva del Cinema made in USA, e su questo non ci piove.
Si è accattivata a colpi di charme - se vogliamo essere eleganti - sia il grande pubblico che la critica più radical chic, prestando corpo, volto e anima a pipponi terribili come The tree of life e filmoni giganteschi come Zero Dark Thirty, passando attraverso a film per tutti di ottima fattura come The help o di pessima come La madre.
Ancora una volta, però, il buon Peppa non cita un'interpretazione che per lui avrebbe dovuto essere epifanica, ovvero quella di Lawless, dove compare come mamma l'ha fatta. Ma evidentemente il buon Cuccioletto è etereo come il suo compagnone Terrence.
CANNIBAL KID Lawless è il suo film peggiore. Il suo unico finora a essersi beccato un’insufficienza su Pensieri Cannibali. E il fatto che nemmeno la sua apparizione nuda riesca a salvarlo la dice lunga sulla riuscita della pellicola… E il fatto che il suo film peggiore non sia nemmeno così pessimo la dice lunga sulle ottime scelte fatte finora dalla Dea Chastain.
MR. FORD Fortunatamente non siamo qui a parlare di film, altrimenti ti toccherebbero sonore bottigliate per aver criticato Lawless - un film che è una bomba - anche rispetto ad una merdina come La madre, tanto per rimanere in tema Chastain.
CANNIBAL KID Non lo so, l’unico momento in cui mi sono svegliato dal coma causato da Lawless è stato quando sono apparse le tette di Jessica…
MR. FORD Che poi non sono queste gran tette: per quelle si dovrà aspettare domani, con la mia lista!

3. Uma Thurman

"Non ho bisogno di queste per sconfiggere Ford. Mi basta un taglierino..."
CANNIBAL KID Il connubio Quentin Tarantino-Uma Thurman è uno dei più fenomenali e fortunati tra regista e attrice nella storia del cinema. In Pulp Fiction, Uma inventa un nuovo tipo di femme fatale ed entra nella storia del cinema ballando insieme a John Travolta e ballando da sola (e facendosi) sulle note di “Girl, you’ll be a Woman Soon”. Nei due volumi di Kill Bill è mattatrice assoluta e il Quentin le ha regalato uno dei ruoli più cazzuti che un’attrice si possa sognare. Lei l’ha ripagato con un’interpretazione maiuscola e, chissà, questi sono affari loro, magari anche in altri modi…
L’unico limite che le posso riconoscere è che quando non lavora con Tarantino il suo livello si abbassa, ma questa è una cosa che capita a tutti o quasi quelli che hanno girato con lui. Uma si è comunque riuscita a ritagliare altre ottime interpretazioni in film come Gattaca, Lo sbirro il boss e la bionda, Cowgirl - Il nuovo sesso e Analisi finale, ma se poi verrà ricordata soprattutto come musa tarantiniana pazienza, anche perché non è una delle sue musa ma è la sua Musa per eccellenza.
Quanto a Ford e alle sue critiche, io non mi scomodo nemmeno e lascio che sia la Sposa e soprattutto la sua katana a occuparsene.
Interpretazioni top: Pulp Fiction e Kill Bill
"Vi prego, ditemi che quel Ford è più fatto di me quando scrive, vero?"
MR. FORD Uma Thurman, lo ammetto, mi è sempre stata simpatica. Ho l'impressione che sia una tipa tutto sommato pane e salame - anche perchè trovo che qualsiasi figa di legno farebbe fatica a lavorare con Tarantino - e molto yeah, eppure tolte le collaborazioni proprio con il ragazzaccio - o ex - di Knoxville ho sempre pensato che non potesse rendere ad un livello decente con altri registi.
Per usare un paragone calcistico, direi che la buona Uma è un pò come Neymar, che fuori dal campionato brasiliano ha ben poco da dire al calcio giocato.
CANNIBAL KID E’ già qualcosa, Ford, visto che domani nella tua lista vedremo una delle poche (probabilmente l’unica) che manco Tarantino è riuscito a far sembrare un’attrice valida…
MR. FORD Non mi pare, comunque, che la buona Uma sia l'attrice del secolo, Tarantino o no.
CANNIBAL KID Ma intanto le sue parti in Pulp Fiction e Kill Bill resteranno per sempre impresse nella Storia del Cinema.

4. Nicole Kidman

"La mia carriera d'attrice s'è arenata?
Pazienza, posso sempre fare il meteo a Studio Aperto."
CANNIBAL KID Tralasciando gli ultimi spenti e botulinati anni, Nicole Kidman tra gli anni ’90 e i primi Anni Zero è stata la più fenomenale attrice in circolazione. Inizialmente nota come moglie di Tom Cruise, piano piano ma nemmeno troppo piano ha cominciato a oscurare persino il marito scientologista. All’inizio non mi convinceva nemmeno troppo, ma quando l’ho vista in Da morire di Gus Van Sant sono rimasto folgorato e la sua interpretazione è letteralmente da far morire di invidia tutte le colleghe, quelle dell’elenco fordiano di domani in particolare.
Da lì in poi la Cannibal Kidman si è ripetuta alla grande in una serie di performance e di film eccellenti: Eyes Wide Shut, Moulin Rouge!, Dogville, Ritratto di signora, The Others, The Hours. Poi purtroppo il calo, in attesa magari di rivederla in futuro ad alti livelli, ma fino al 2003 è stata probabilmente l’attrice migliore del mondo. Ford invece può vantare ancora oggi un altro primato insuperato: quello di blogger più vecchio inside della blogosfera!
Intepretazione top: Da morire


"Domani c'è la lista di Ford? Mi sento già male!"
MR. FORD Per quanto le sue doti da (ex) grande attrice siano riconosciute anche dal sottoscritto, non solo la Kidman non ha mai rappresentato un mio ideale fisico femminile, ma l'ho anche sempre considerata terribilmente antipatica, una specie di concentrato di spocchiosità da figa di legno, nonostante - questo va ammesso - l'abbia considerata perfetta per i suoi ruoli nei due filmoni Dogville e Eyes wide shut, senza contare l'altrettanto interessante Moulin Rouge.
Ad un certo punto, però, il botulino deve averle dato alla testa decisamente più che a tutti gli Expendables messi insieme, e dunque è iniziato per lei l'inesorabile declino: un po’ come per il mio antagonista, per il quale i bei tempi di Cannibal Kid paiono ormai tramontati oltre l'orizzonte del fighettissimo Marco Goi.
CANNIBAL KID Rispetto all’accantonamento del mio nickname, è una scelta come già spiegato imposta da Blogger. Però dovresti apprezzarla. Mi accusi sempre di non voler crescere e riappropriarmi del mio vero nome è un primo passo per farlo, un po’ come Jovanotti quando ha deciso di passare a Lorenzo Cherubini. Ford, quando ti deciderai pure tu a venire allo scoperto con il tuo nome e crescere un po’, dannazione?
MR. FORD Potremmo fare un patto: tu accetti senza paura di farti una serata di bevute in giro con il sottoscritto, ed io passo dritto dritto al mio vero nome anche sul blog, che ne dici!?
CANNIBAL KID Tanto io il tuo vero nome lo so già, Ermenegildo! ahahah

5. Jennifer Lawrence

"Dichiaro pubblicamente che questa è la miglior lista di attrici mai vista!"
CANNIBAL KID La Katniss Kid Jennifer Lawrence da queste parti è stata esaltata fin da tempi insospettabili, quelli di Un gelido inverno - Winter’s Bone, quando erano ancora in pochi a filarsela e a volersela fare. Dopodiché è diventata sempre più una beniamina cannibale con Hunger Games e il recente Il lato positivo, oltre a essere diventata pure patrimonio dell’umanità. La splendida 22enne ha una carriera enorme davanti ma è già riuscita in un paio di imprese mica da poco: la prima è stata conquistare un Oscar. La seconda è però davvero una roba che non è riuscita prima a nessun’altra attrice e donna al mondo: mettere d’accordo senza riserve sia me che Ford. Vi sembra poco?
Interpretazione top: Il lato positivo
"Dì a Ford che non provi a inserirmi domani nella sua listaccia,
altrimenti la faccio pagare a te, intesi?"
MR. FORD Nei quattro giorni di Blog War attoriale che vi attendono questa e la prossima settimana, troverete solo una persona in grado di mettere d'accordo perfino i due acerrimi nemici per antonomasia della blogosfera: la splendida - in tutti i sensi - Jennifer Lawrence.
Praticamente lanciata dal sottoscritto ai tempi del magnifico Winter's bone, la giovanissima attrice ha scalato in fretta tutte le graduatorie conquistando proprio quest'anno la statuetta per la migliore interpretazione femminile grazie alla memorabile performance fornita ne Il lato positivo. Bella, brava, intensa e anche umana - vedasi la sua caduta proprio al ritiro del suddetto premio -: peccato che il mio rivale abbia dato più spazio al pessimo Hunger games che non ai film veramente validi interpretati dalla fanciulla qui presente.
Del resto, lo chiamo Katniss Kid per un motivo, no!?
CANNIBAL KID Veramente Winter’s Bone era stato esaltato su Pensieri Cannibali mesi prima che tu Ford ci arrivassi… Quanto a Hunger Games, è sicuramente più interessante di saghette da te tanto amate come quelle di Harry Potter e Twilight e, mentre nell’Italietta è stato snobbato, negli Usa è stato apprezzato da pubblico e critica ed è entrato a far parte della pop culture. Oltre ad avere il merito di aver trasformato Jennifer in una star mondiale e già solo per questo merita quindi il massimo respect.
MR. FORD Più che entrare nella pop culture, mi pare entrato di diritto nella trash culture! Praticamente sarà il prossimo Twilight, purtroppo per noi spettatori seri!
CANNIBAL KID Jennifer, non ascoltare le bestemmie di questo infedele!

6. Kirsten Dunst

"Nel Settecento eravamo già più tecnologici di Ford nel 2013!"
CANNIBAL KID Kirsten Dunst nei panni di Lux Lisbon ne Il giardino delle vergini suicide è la cosa più bella che io abbia mai visto. Come direbbe il cantante preferito di Ford, Eros Ramazzotti: più bella cosa non c’è.
Al di là del fatto che la adoro a livello fisico, Kirsten Dunst è un’attrice spesso e volentieri, almeno quando si impegna, fenomenale. Da ragazzina era già un’idola in film come Intervista con il vampiro e Jumanji, poi crescendo è ancora migliorata, sia fisicamente che come attrice, e le sue gigantesche performance in Melancholia e Marie Antoinette sono lì a testimoniarlo. Senza dimenticare anche le sue parti in Se mi lasci ti cancello, Elizabethtown e la saga che l’ha sdoganata presso il grande pubblico, quella di Spider-Man.
Kirsten, grazie di esistere.
Ford, ma perché esisti? Ahahah!
Interpretazioni top: Il giardino delle vergini suicide, Melancholia
"Il commento di Ford c'ha fatto proprio venire voglia di suicidarci!"
MR. FORD Ennesimo esempio di quanto sciapi e orientati verso il legno massiccio siano i gusti del mio antagonista: la Dunst, partita alla grande con Intervista col vampiro e Il giardino delle vergini suicide, si è persa per strada negli ultimi anni preoccupandosi solo di mostrare le tette - ottime, ma c'è di meglio - alla seconda persona al mondo che la venera come una dea, Lars Von Trier.
Considerato che l'altra è il nostro egomaniaco Coniglione, non so quanto possa essere considerato esempio di sanità mentale consegnare le chiavi del proprio cuore di spettatore ad una come Kirsten.
CANNIBAL KID Persa per strada? A me pare che tu stesso avessi riconosciuto le sue buone interpretazioni in Marie Antoinette e pure in Melancholia e ora ti stia rimangiando tutto. Ma magari è solo la mia mente malata che se lo sta immaginando…
MR. FORD La tua mente è sicuramente malata, e su questo non c'è Dunst che tenga! Detto questo, Marie Antoinette mi era piaciuto come film, ma la buona Kirsten non fa nulla per essere ricordata. Per quanto riguarda Melancholia, invece, l'unica cosa che si può ricordare è appunto il suo seno, dato che il resto del film è una cialtronata immonda.

7. Naomi Watts

"Oh, finalmente hanno messo Ford in prigione. Pare l'abbia catturato
Jessica Chastain con l'aiuto dell'agente Jodie Foster."
CANNIBAL KID Dopo un periodo di gavetta, Naomi Watts viene scelta da David Lynch, e ho detto David Lynch mica James Ford, per il suo Mulholland Drive. Mai scelta fu tanto azzeccata. Il suo volto nuovo, affascinante ma con un che di inquietante allo stesso tempo, è perfetto. Come si dice nel film: “E’ lei la ragazza.” La sua prova in Mulholland Drive è qualcosa di trascendentale, così come la pellicola, uno dei capolavori fondamentali della nostra epoca. In seguito la Naomi si è confermata con altri ottime parti in The Ring, 21 grammi, Funny Games e La promessa dell'assassino, mentre negli ultimi anni, nonostante la nomination agli Oscar per The Impossible, mi sembra si sia un pochino spenta. In attesa che arrivi un nuovo David Lynch a riaccendere la fiamma del fuoco (cammina con me, non con Ford).
Interpretazione top: Mulholland Drive
"Il mio sogno più grande? Girare un film sui misteri della mente di Ford.
Ma credo sia un'impresa proibitiva persino per me..."
MR. FORD Naomi Watts - ennesimo esempio di figa di legno del genere che tanto pare piacere al nostro Mastro Geppetto Kid -, è stata a mio parere una vera e propria meteora: passati i fasti del meraviglioso Mulholland drive, infatti, per l'aspirante diva si sono aperte le porte per numerose occasioni mai davvero sfruttate - King Kong di Peter Jackson su tutte, tolta la bellissima sequenza del ballo -, e di conseguenza si sono aperte per lei le porte di un viale del tramonto clamorosamente simile a quello che sta percorrendo Pensieri cannibali, passato da iperattivo blog supergiovane intento a discorrere di più argomenti a infighettata confezione impigrita dalla fama e guidata da un nocchiero non più ribelle: un pò come i Misfits, che da Nathan è finita tra le mani di Rudy.
"Ti prego! Qualunque cosa, ma domani non farmi assistere alla decina fordiana!"
CANNIBAL KID A me sembra che tra Naomi Watts, fresca di nomination agli Oscar, e Pensieri
Cannibali, fresco di post strepitosi uno dietro l’altro, l’unico che si è davvero attapirato sei tu, Ford. Sono sicuro che sei un ottimo padre, ma da quando è nato il Fordino la tua recensione più interessante è stata quella di un documentario su Mr. Olympia… Devo dire altro?
MR. FORD Dunque stai ammettendo di aver apprezzato un post realizzato su un documentario costruito attorno a Schwarzy!? Attenzione, che tra un pò finirà che dovrò adottarti come figlio adolescente! Ahahahahah!
CANNIBAL KID Mi sa che tu e Julez state diventando peggio di Brad Pitt e Angelina Jolie…
MR. FORD Dì la verità, che vuoi già chiamarci papà e mamma! Ahahahahahah!


8. Winona Ryder

"Sì, me li ha tagliati Edward..."
CANNIBAL KID Wainona, why not?
Winona Ryder mi piace perché la sua carriera e la sua vita privata sono state sempre segnate da Schegge di follia. Possiede un fascino da ragazza della porta accanto acqua e sapone, eppure allo stesso tempo ha un che di sinistro e dark. Non a caso è diventata musa di Tim Burton in pellicole come Beetlejuice (dove è una teen idola assoluta) e in Edward mani di forbice, ma anche la sua apparizione ne Il cigno nero è alquanto inquietante. Altri ruoli memorabili ce li ha regalati tra gli altri in Dracula, Great Balls of Fire e Giovani, carini e disoccupati. Per chi è cresciuto negli anni ’90 è un’attrice cult, ma dopo il ritorno in grande stile ne Il cigno nero credo che qualche bel ruolo in futuro potrebbe ancora arrivarle. Per lei il canto del cigno è insomma molto lontano, mentre per il sempre più spento daddy Ford è sempre più vicino…
Interpretazione top: Edward mani di forbice
"Edward, nella mia vita ho incontrato solo un altro più inquietante di te.
Un certo Mr. James Ford..."
MR. FORD Ricordo che ai tempi del liceo avevo una discreta cotta per Winona Ryder, una delle attrici simbolo degli anni novanta: le sue interpretazioni in Beetlejuice ed Edward mani di forbice l'avevano resa una sorta di musa per tutti gli aspiranti depressi grunge del periodo, ma ricordo che riuscì a colpirmi anche nel sopravvalutato Ragazze interrotte.
Poi, piano piano, il mio entusiasmo per lei si è affievolito proprio come accade per tutte le cose profondamente legate ad un periodo ancora lontano dalla maturità, come i dischi o i film che a sedici anni mi facevano impazzire e che ora mi paiono decisamente superati.
Il buon Cannibale, invece, è rimasto chiuso in una capsula del tempo: dev'essere per questo che appare fuori tempo massimo ben più del vecchio Ford! Ahahahahaha!
CANNIBAL KID Se gli idoli degli anni ’90 sono superati, cosa dire di quei tuoi decrepiti eroi trash degli anni ’80? Già che c’eri non avresti fatto meglio a rimuovere quelli, come ha fatto il resto del mondo?
MR. FORD Ma io sono un eroe trash degli anni '80! Come faccio ad eliminare la mia stessa categoria!?!?
CANNIBAL KID Non preoccuparti che ci penso io, a eliminarla.

9. Jodie Foster

"Ammettilo Hannibal: Cannibal è davvero tuo figlio!"
CANNIBAL KID Bambina prodigio rivelatasi con Taxi Driver di un certo Martin Scorsese, dopo il primo Oscar vinto per Sotto accusa Jodie Foster diventa Clarice Starling ne Il silenzio degli innocenti e ci regala una delle parti più incredibili nella storia del cinema. I suoi duetti con Anthony Hopkins/Hannibal Lecter, il secondo cannibale più celebre del mondo dopo il sottoscritto, sono una roba da manuale. Una roba che da sola azzera qualunque interpretazioncina fornita dalle pupille fordiane che vedremo domani. Una roba insuperabile anche per se stessa. Da allora in poi ha infatti anche fornito qualche altra buona prova in Contact, Nell, Panic Room, in versione suora nel sottovalutato The Dangerous Lives of Altar Boys, Inside Man, Carnage, etc., però per me resterà sempre Clarice Starling.
Adesso vorrei continuare a parlare di questo straordinaria interpretazione più a lungo, ma sto per avere un vecchio amico per cena stasera. Un certo Ford.
Interpretazione top: Il silenzio degli innocenti
"Hey, cos'è questo rumore di fondo fastidioso?
Ah, è solo Ford che parla..."
MR. FORD Jodie Foster è l'ennesimo volto da meteora della lista cannibalesca, decisamente meno incisiva
di quella che vi attende domani con le ben più pregne - in tutti i sensi - attrici fordiane: partita alla grandissima con Taxi driver, consacrata dall'ottimo Sotto accusa e lanciata nell'Olimpo da Il silenzio degli innocenti, la buona Jodie si è poi persa per strada come se fosse una Mel Gibson al femminile, tanto da arrivare a dirigere lo stesso fosse Mel in una delle pellicole peggiori degli ultimi anni, Mr. Beaver.
Ma non siamo qui a parlare del suo talento dietro la macchina da presa, quindi mi limiterò ad affermare che per la Foster i tempi di Clarice Sterling sono decisamente parte del passato remoto, un pò come Cannibal Kid è ormai un rudere della blogosfera a confronto del troppo potente wrestler Ford.

"Golden Globe alla carriera? Beccati questa, Mr. Ford!"
CANNIBAL KID Meteora Jodie Foster???????
Questa è una delle fordianate più grosse mai sentite! Davvero epocale.
Come si può definire una meteora un’attrice con una carriera, pur tra alti e bassi, notevolissima dagli anni Settanta a oggi, nonché da decenni una delle interpreti più apprezzate di Hollywood, con quattro nomination e due Oscar ricevuti in decadi diverse? Talmente una meteora che ai Golden Globe quest’anno le hanno pure dato il premio alla carriera. Per di più di recente è stata ottima in Carnage di Roman Polanski e sarà anche nel nuovo film del regista di District 9, quindi la sua carriera appare tutt’altro che al termine.
Parla poi di meteore Ford che domani ci proporrà delle attrici appena venute fuori che manco hanno ancora fatto mezzo film decente…
Ford sì dovrebbe stare rinchiuso in un manicomio di massima sicurezza, altroché Hannibal Lecter!
MR. FORD Ti mancava, questo clima da Blog War, vero!? Comunque continuo a ricordarti che Jodie Foster è la mente dietro il da te tanto amato Mr. Beaver. E dovrei aver detto tutto.
CANNIBAL KID Un film non riuscito solo per colpa di un inverosimile Mel Gibson. Con un Robin Williams al suo posto sono convinto non sarebbe stato troppo male. E poi la smetti di insultare i film con Jennifer Lawrence?




10. Chloe Sevigny

"I commenti di Ford mi lasciano sempre senza parole..."
CANNIBAL KID Negli anni ’90 Chloe Sevigny è stata la it girl e paladina assoluta del cinema indie americano. A differenza di tanti altri che poi si sono sputtanati a Hollywood, lei ha poi sempre mantenuto intatta la sua aura alternativa. È anche per questo che la adoro particolarmente. La sua più che una filmografia è un piccolo bignami del meglio cinema indie degli ultimi due decenni, dagli esordi con Kids e Gummo, ai ruoli in The Last Days of Disco, American Psycho, Boys Don’t Cry, Party Monster, Demonlover, Dogville… Negli ultimi tempi il meglio l’ha invece offerto in tv, in American Horror Story: Asylum ma soprattutto nella serie inglese Hit & Miss, dove si è dimostrata un’attrice superlativa. Oltre che un’icona cannibale.
Ma so già che per quel commercialone di Ford sarà troppo radical-chic…
Interpretazioni top: Kids, Hit & Miss
"Oh no, la lista cannibale è finita.
Al pensiero che domani ci sarà quella fordiana mi sento mancare..."
MR. FORD Chloe Sevigny, più che radical chic, mi è sempre parsa una di quelle attrici buone giusto per chi pensa che l'alternativismo riesca a dare spessore e profondità ad un film - o a una serie - senza bisogno d'altro: peccato che la maggior parte dei titoli che hanno visto la ragazza brillare siano in realtà robetta da poco o molto sopravvalutata - The last days of disco, Boys don't cry -, certamente non destinati a fare la storia del Cinema e renderla un'icona dello stesso. Come Peppa Kid, che vorrebbe tanto essere un'icona per tutti voi, ed invece finisce sempre per risultare una sorta di richiamo vivente da bottigliate.
CANNIBAL KID Ma stai zitto, Ford. Che lo so che in gran segreto dopo Sylvester Stallone, Schwarzenegger, Kid Rock e i Kiss la tua icona di riferimento sono io. Certo, con una compagnia del genere non mi sento molto sicuro per la mia incolumità fisica…

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