Unica regola di questa Top 100 per il resto senza regole: lo stesso artista/gruppo non può essere presente con più di un unico brano. Cosa che significa 100 canzoni per 100 artisti/band differenti.
"E sentiamoci un po' di rilassante musica cannibale, dai."
90. Thin Lizzy “The Boys Are Back in Town”
L''inno della mia famiglia: the Gois are back in town!
89. Bluvertigo “La crisi”
I Bluvertigo sono sempre stati un gruppo troppo avanti per il resto del panorama italiano.
Talmente avanti, che parlavano di crisi già nel 1999, quando Renzi parlava al massimo dei Pokemon e giocava ancora con il Tamagotchi.
88. System of a Down “Toxicity”
Un pezzo che mi piace suonare quando sono incazzato con qualcuno.
E negli ultimi tempi è capitato spesso.
Troppo spesso.
87. Iggy Pop “Innocent World”
Questo potrebbe anche essere considerato solo un pezzo minore all'interno della ricca discografia dell'Iguana Iggy Pop.
Ma ad avercene, di pezzi così minori.
86. Bauhaus “She’s in Parties”
Scatta il momento dark, gentilmente offerto dai Bauhaus.
Che le tenebre calino su di noi.
85. The Knife "Pass This On"
Gli svedesi The Knife hanno appena annunciato il loro scioglimento, ma una canzone come questa non passerà mai di moda, né passerà via dai miei ascolti.
P.S. Il titolo di questo brano letto alla piemontese significa "pasticcione".
84. Chris Isaak “Wicked Game”
Il sesso fatto canzone.
E pure video.
83. Waterboys “Fisherman’s Blues”
Un pezzo folk-blues in una classifica di Pensieri Cannibali?
Ma allora tutto è possibile, in questo mondo!
82. Justin Timberlake “What Goes Around... Comes Around”
What goes around... comes around.
Chi lo dice?
Non solo Justin. Lo dice il karma, bitch.
81. Oasis “Don’t Look Back in Anger”
Gli Oasis, il mio primo amore musicale, Cristina D'Avena esclusa.
Non potevano quindi proprio mancare in questa lista.
Gli Oasis, intendo. Non Cristina D'Avena.
Si sale su. Sempre più su. Si sale ancora, fino quasi a toccare il cielo.
Ho assunto droga?
Chi lo sa? In ogni caso mi sto riferendo alla classifica degli album dell'anno scelti e selezionati da Pensieri Cannibali. Dopo le posizioni dalla 40 alla 31 e quelle dalla 30 alla 21, oggi potete ascoltarvi i dischi dalla 20 alla 11. Eccoli.
20. CHVRCHES "The Bones of What You Believe"
Genere: synth pop
Pezzi top: "The Mother We Share", "Recover"
Da ascoltare: perché il synth pop non è mica solo roba per paninari reduci dagli anni '80.
19. Beyoncé "Beyoncé"
Genere: gnocca
Pezzo top: "XO"
Da ascoltare: per fregare tutti quelli che hanno fatto le classifiche del 2013 un mese prima della fine dell'anno e Beyoncé ha aspettato proprio l'ultimo per uscirsene a sorpresa con un disco-bomba.
Da ascoltare: per sentirsi hipster. E quindi non esserlo, perché se vi sentite hipster non lo siete e viceversa... Forse. Non lo so, ormai è un casino essere moderni hipster.
Dicono di loro su
tetter
Edward Cullen@edwardculo
Ascolto i #VampireWeekend tutti i weekend! LOL XD
Da ascoltare: andando giù nel ghetto insieme ai fratelli, yo, bella lì...
Hey, cosa sono quelle? Pistole?
No, no, fratelli, non sparate. Sono uno dei vostri, yo.
Ispirato dal libro di Nick Hornby 31 canzoni, così come anche dai post di The Halloween’s Princess e anche dalla recente lista fatta dal blogger Allelimo, oltre che titolo del blog del collega (spero non si offenda se lo chiamo collega) Silvano, ho deciso di compilare anch’io una mia tracklist di pezzi per me fondamentali. Almeno oggi. Domani, potrebbero essere tutt'altre 31 canzoni.
Un paio di volte l’anno mi faccio una cassetta da mettere in macchina, un nastro pieno di tutte le nuove canzoni che ho amato nel corso degli ultimi mesi. Ogni volta che ne completo una mi pare impossibile che potrà essercene un’altra. Ma c’è sempre, e non vedo l’ora che arrivi: basterebbe qualche altro centinaio di cose come questa per rendere la vita degna di essere vissuta. Nick Hornby
Questa è la mia ultima cassetta virtuale.
Non contiene le mie canzoni preferite di tutti i tempi. Quindi niente Nirvana, Smashing Pumpkins, Radiohead, Blur, Bjork, così come niente Smiths, Cure, Joy Division o altre band che hanno segnato i miei ascolti passati. Ho preferito concentrarmi su canzoni che ho amato negli ultimi tempi. Musica nuova, quindi, ma anche pezzi vecchi o per meglio dire "antichi" che mi hanno conquistato solo di recente.
Ecco le mie 31 canzoni del momento, divise in 3 parti, e attenzione perché con l’ultimo post arriverà anche il file scaricabile contenente tutti i pezzi.
Questa intanto è la prima decina.
The Guess Who “These Eyes”
Jon Spencer Blues Exlosions “Talk About the Blues”
N.E.R.D. “Everyone Nose (All the Girls Standing in the Line for the Bathroom)”
Magari dite di no, ma in realtà li avete già sentiti, in qualche modo.
La loro hit “Pass This On” passava persino in radio qualche annetto fa ed è stata usata in alcuni film come lo splendido Les Amours Imaginaires (titolo inglese Heartbeats, vedi canzone successiva) e nel meno, molto meno splendido Elles.
(aperta parentesi questa è una delle canzoni più belle del nuovo millennio chiusa parentesi)
La loro “Heartbeats” rifatta in versione acustica da Jose Gonzalez è stata poi usata in un celebre poetico spot Sony.
La cantante dei Knife, Karin Dreijer Andersson, meglio nota come Fever Ray che è anche più facile da pronunciare, nel 2009 ha pubblicato un disco solista stellare e un suo pezzo, If I Had a Hearth è ora usato come sigla della notevolissima serie tv Vikings.
La Karin ha poi prestato la sua particolare voce anche alla karina ma diciamo pure splendida "What Else Is There?" dei Royksopp.
Niente?
Non li avevate mai sentiti comunque?
Adesso potete dire di conoscerli. E adesso è arrivato anche il loro nuovo allucinante album.
The Knife “Shaking the Habitual”
Genere: psyco
Provenienza: Stoccolma, Svezia
Se ti piace ascolta anche: Fever Ray, Bjork, Zola Jesus, Crystal Castles, Grimes, Portishead, Radiohead
Quando si dice mantenere fede agli impegni presi. I misteriosi The Knife hanno intitolato il loro nuovo disco “Shaking the Habitual” e non l’hanno fatto a caso. Non sono il solito gruppo che annuncia di fare qualcosa di diverso e poi ripropone una misera rimasticatura di quanto già fatto in passato. I The Knife scuotono davvero l’abituale. Il loro disco è folle, rivoluzionario, un uragano di suoni e rumori che si abbatte su e contro tutto ciò che conoscevamo, un’evoluzione di quanto sperimentato con il precedente “Tomorrow, In a Year”, le musiche realizzate per un’opera teatrale basata, guarda caso, su L’origine della specie di Charles Darwin.
Qui dentro non c’è niente di normale, dal tribal-pop da manicomio “A Tooth for an Eye” al trip pazzesco del singolo ammazzaradio nel senso che in radio non lo sentirete mai “Full of Fire”, mentre “A Cherry on Top” sembra uscita fuori da un club del silencio lynchiano, “Without You My Life Would Be Boring” è disco-pop per flauti, “Wrap Your Arms Around Me” è la fine del mondo nel senso che quando arriverà la fine del mondo io mi aspetto un suono del genere. E questi ultimi due sono ancora tra i pezzi più accessibili di tutto il disco, rendetevi conto.
"Noi Knife abbiamo un sound davvero affilato, ahahah!"
E poi ancora ci sono i rumori malati di “Crake”, i rumori horror di “Freaking Fluid Injection”, i 20 minuti di ambient music di “Old Dreams Waiting to Be Realized”, pronti per diventare la colonna sonora di un film di fantascienza non ancora girato. Qualcuno storcerà il naso, ma questo è ciò che io chiamo “Shaking the Habitual”. Dopo aver messo alla prova la nostra pazienza, i Knife ci premiano con il pezzo capolavoro dell’album: “Raging Lung”, quanto di più immediato possiate trovare qua dentro.
Ma non è finita: “Networking” è elettronica spinta oltre ogni limite, come immagino vorrebbe suonare Thom Yorke sia con i Radiohead che con gli Atoms for Peace ma è dai tempi di “Kid A” che non riesce a fare, non in maniera così estrema e libera. Discorso analogo per la successiva “Stay Out of Here”, pronta per essere suonata in qualche club sadomaso o, nell’anno 3000, anche nelle discoteche tradizionali. Suona tutto talmente strambo che il pezzo di chiusura, “Ready to Lose”, che strambo sarebbe su qualunque altro disco, con il suo stile molto Fever Ray, sembra quasi normale. Ho detto quasi. Qui infatti non ci troviamo di fronte a una raccolta di canzoni, bensì a un viaggio nell’ignoto, all’equivalente musicale di film come Enter the Void o Holy Motors.
Fin da ora è questo il candidato più autorevole al titolo di disco dell’anno. Magari non il più bello in assoluto, ma con buona probabilità il più importante e coraggioso. I The Knife non sono normali, queste non sono canzoni abituali, ascoltarle fa male e “Shaking the Habitual” è un capolavoro per malati di mente. Infatti lo adoro.
Facciamo quelli lucidi, o almeno proviamoci, e andiamo a vedere cosa ci aspetta da questo 2013, a livello di film, serie tv e musica, ovvero i campi d’interesse principali di codesto blog.
C’è tanta roba buona in arrivo e oggi ne vedremo un po’. Non una guida esaustiva, completa al 100%, ma solo le cose più attese da queste parti per quanto riguarda i prossimi mesi. Ecco la top 20.
20. Promised Land
Il nuovo film di quel Santo di Gus Van Sant. In una parola sola: promettente.
19. La grande bellezza
Dopo la parentesi ammerecana, che a me me è piasciuta, di This Must Be the Place, il nostro Paolo Sorrentino torna in Italia, con un nuovo misterioso film che vanta un cast assai variegato: Carlo Verdone, Toni Servillo e Sabrina Ferilli... In uscita ad aprile.
18. The Impossible
Il film americano di Juan Antonio Bayona, il regista spagnolo del bellissimo The Orphanage, racconta di Ewan McGregor e Naomi Watts alle prese con lo tsunami. Che possa essere un grande film è tutt’altro che impossible.
17. Nuove serie tv: The Americans, House of Cards e The Forgotten
Ecco il trio di serie tv più promettenti per quanto riguarda il primo scorcio di anno nuovo. The Americans segna il ritorno di Keri Russell (Felicity) sul piccolo schermo, in una serie spionistica che potrebbe essere un Homeland ambientato negli anni ’80.
Di House of Cards dico solo che vede lo zampino di David Fincher e Kevin Spacey, mentre The Forgotten è una serie thriller scritta da Kevin Williamson (Scream, Dawson’s, The Vampire Diaries) con protagonista Kevin Crispy McBacon.
Tra le nuove serie tv, attenzione poi anche ad Hannibal, Deception, Do No Harm, Red Widow, Cult, e Masters of Sex.
16. Warm Bodies
Un ragazzo zombie si può innamorare? Se i produttori cercano di venderlo come il nuovo Twilight, questo film vanta un regista indie (Jonathan Levine di 50 e 50, Fa la cosa sbagliata e All the Boys Love Mandy Lane) e si preannuncia in realtà ricco di umorismo e più dalle parti di Benvenuti a Zombieland, nonché una delle possibili rivelazioni dell'anno.
15. Spring Breakers
Nuovo film del regista indie Harmony Korine con protagoniste le teen idols Selena Gomez, Vanessa Hudgens e Ashley Benson. Non oso nemmeno immaginare quale assurda figata abbia potuto tirare fuori!
14. The Knife e Vampire Weekend
Il geniale duo elettronico svedese torna con il primo vero album da Silent Shout del 2006. Si chiamerà Shaking the Habitual e sono sicuro che sarà qualcosa di diverso dall’abituale.
Di ritorno nell’anno nuovo anche i Vampire Weekend con il loro ancora misteriosissimo terzo album.
Attesa a mille!
13. Il grande Gatsby
Il grande Gatsby sarà anche un grande film? Le premesse ci sono tutte: ispirazione dal romanzo di F. Scott Fitzgerald, regia di Baz Luhrmann (Moulin Rouge!), protagonisti Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire e Carey Mulligan.
12. Nymphomaniac
Lars Von Trier alle prese con un nuovo film avvolto nel mistero, ma che già dal titolo è tutto un programma…
11. The Bling Ring
Del nuovo film di Sofia Coppola si sa che è ispirato alle vere vicende di un gruppo di improvvisati rapinatori teenager che tra il 2008 e il 2009 hanno svaligiato le case di alcune celebrità come Paris Hilton e Lindsay Lohan. Per vederlo, ci sarà però da attendere probabilmente la fine dell’anno…
Tra gli altri registi chic, occhio poi anche a Mood Indigo di Michel Gondry e ad Her di Spike Jonze.
10. Jennifer Lawrence
La Cotta adolescenziale 2012 di questo blog sarà una delle grandi protagoniste anche del 2013: prima con Silver Linings Playbook (in Italia forse uscirà con il titolo L'orlo argenteo delle nuvole), che potrebbe portarla alla seconda nomina agli Oscar, e poi con il secondo capitolo delle avventure di Hunger Games: La ragazza di fuoco.
9. Operazione Zero Dark Thirty
Kathryn Bigelow e Jessica Chastain alle prese con la cattura di Osama Bin Laden, in un film già osannato dai critici americani e in profumino di Oscar. Sarà l’Homeland del cinema?
8. Lady Gaga
La regina del pop sta per tornare.
Madonna? Madonna chi?
No, sto parlando di Lady Gaga e il suo nuovo terzo album ha un titolo che non lascia spazio a dubbi: ARTPOP.
7. My Bloody Valentine
Di solito sono contro le reunion delle band del passato, però in questo caso è un ritorno clamoroso e inaspettato: i My Bloody Valentine, leggendario gruppo autore di due album a cavallo tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90, torneranno con un terzo disco a oltre 20 anni di distanza da quel capolavoro supremo di Loveless.
Aspettative oltre ogni livello, speriamo solo non deludano come le reunion di vari altri loro colleghi.
6. Arcade Fire
Il gruppo indie più infuocato degli ultimi anni pubblicherà nel 2013 il suo quarto album. Dopo tre dischi uno più bello dell’altro, non ci si può aspettare niente di meno che un altro capolavoro.
Tra gli altri dischi che attendo di più e che dovrebbero arrivare da qualche parte nel corso del nuovo anno ci sono poi James Blake, M.I.A., Everything Everything, Yeah Yeah Yeahs, Paramore, Phoenix, Azealia Banks, Woodkid, AlunaGeorge, Earl Sweatshirt, Royksopp, Franz Ferdinand, Christopher Owens, Foals, John Grant, Hurts, Kings of Leon, Sky Ferreira, Eminem, Katy Perry e Travis.
5. Django Unchained
Quentin Tarantino.
Basta solo il suo nome per genere un’attesa enorme. Di certo sarà una figata, ma il fatto che sia un western, genere che storicamente non amo, mi fa temere che questo possa essere il suo film che amerò di meno. Spero di sbagliarmi.
4. Only God Forgives
Nicolas Winding Refn + Ryan Gosling insieme di nuovo dopo Drive.
Se non tirano fuori un altro capolavoro, nemmeno Dio potrà perdonarli!
(e, per quanto riguarda Ryan Gosling, occhio anche a The Place Beyond the Pines)
3. The Master
Paul Thomas Anderson, il regista di Magnolia e Il petroliere, con il suo nuovo discusso film liberamente ispirato a una setta religiosa in stile Scientology. La domanda da porsi non è se sarà un grande film, ma quanto sarà grande.
2. Breaking Bad finale
Il 2013 ci consegnerà la fine di due serie storiche: una è Dexter ma, visto il livello scandaloso raggiunto dalle ultime due stagioni, le mie aspettative non sono molto alte. L’altra è Breaking Bad e in questo caso le aspettative sono estremamente esagerate.
Cosa succederà?
Lo scopriremo quest’estate con gli ultimissimissimi episodi.
1. Terrence Malick
Per decenni uno dei registi meno prolifici nella storia del cinema, negli ultimi anni il regista texano si è scatenato e dopo The Tree of Life sta lavorando su talmente tanti nuovi progetti che è difficile capire quali sono e quando usciranno. Il primo è To The Wonder, si è intravisto al Festival di Venezia, ma l’uscita nelle sale italiane è stata spostata all’estate. Poi ci sono Knight of Cups, con Christian Bale e Natalie Portman, il misterioso documentario The Voyage of Time e quindi un nuovo progetto, ancora senza titolo, con un cast assurdo che sembra possa comprendere ancora Christian Bale e Natalie Portman, più Michael Fassbender, Ryan Gosling, Rooney Mara, Cate Blanchett e la cantante Florence Welch alias Florence + the Machine.
Uno che riesce a mettere insieme un cast del genere non può essere altri che Dio in persona.
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