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venerdì 8 gennaio 2016

Cannibal Music Awards 2015 - Il meglio e il peggio dell'anno





Dopo il mondo del cinema e quello della televisione, oggi tocca a quello musicale essere premiato con i premi meno ambito dello showbiz: i Cannibal Music Awards.
Senza sparare altre cacchiate, partiamo subito con i riassuntoni delle classifiche degli album più amati e delle canzoni preferite qui su Pensieri Cannibali durante il 2015. E poi spazio a un sacco di premi dedicati al meglio, ma pure al peggio, dell'ultima annata in musica. Are you freaking ready?


domenica 21 giugno 2015

I PEGGIORI TORMENTONI DELL'ESTATE 2015





D'estate non possono proprio mancare i tormentoni musicali. Oddio, in un mondo ideale non esisterebbero, però in quello in cui ci dobbiamo accontentare di vivere non possono mancare. Sono quelle canzoni che vi faranno ricordare una determinata estate per sempre. E ve la faranno odiare per sempre. Volete per caso privarvi di una soddisfazione del genere?
In attesa di scoprire nel corso dei prossimi giorni quali sono i tormentoni 2015 preferiti, o se non altro meno sfavoriti, di Pensieri Cannibali, ecco a voi i pezzi più fastidiosi di quest'estate appena sbocciata.

Foto di una gnocca estiva a caso.

domenica 31 maggio 2015

CANNIBAL MUSIC - I DISCHI DI MAGGIO 2015





I dischi del mese di maggio.
I più belli?
Non necessariamente. Anzi, alcuni sono piuttosto pessimi. Nel complesso però, in mezzo ad alcune cose non troppo esaltanti, qui su Pensieri Cannibali è passato anche qualche bel dischetto.
Diamo un po' un ascolto...

Mumford & Sons “Wilder Mind”

Il nuovo album dei Mumford & Sons è quello della svolta. Il gruppo di bovari campagnoli questa volta ha finalmente appeso il banjo al chiodo e ha finito di pretendere di essere un gruppo folk. Tanto non ci credeva nessuno. I Mumford & Sons stanno alla musica folk come Il Volo stanno alla lirica o Giovanni Allevi sta alla classica. Ovvero... non c'entrano una cippa. Con il loro terzo album “Wilder Mind” hanno preso una piega rock che ricorda più che altro i Kings of Leon. Il problemino problemuccio problemaccio è che i Mumford & Sons con la musica rock ci azzeccano ancora meno che con il folk.
Se i loro fan della prima ora storceranno il naso davanti a questo cambiamento folk'n'roll, poco folk e poco roll, io se non altro esulto per non essermi dovuto sorbire un'ora di dannato banjo e perché 'sta volta i bovari hanno azzeccato almeno una bella canzone, la title track “Wilder Mind”. Da uno dei gruppi più inspiegabilmente popolari degli ultimi anni, è già più di quanto mi aspettassi.
(voto 5-/10)
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