L’uomo nell’ombra
(USA, Germania, Francia)
Regia: Roman Polanski
Cast: Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Olivia Williams, Kim Cattrall, Timothy Hutton, Tom Wilkinson, James Belushi
Genere: thriller polanskiano
Se ti piace guarda anche: Frantic, Frost/Nixon – Il duello, 24
Trama semiseria
Un uomo potente, di successo, costretto alla reclusione forzata. Non si tratta di Roman Polanski agli arresti domiciliari in Svizzera, ma del politico americano simil Tony Blair interpretato da un Pierce Brosnan mai così convincente. Insieme a lui ci sono la moglie (Olivia Williams), una tipa uscita da Sex & the City (Kim Cattrall) e Ewan McGregor in versione ghost writer, ovvero autore fantasma della biografia del simil-Blair.
Pregi: grande tensione, attori very very good, atmosfera di isolamento mediatico perfettamente costruita, finale durissimo ma splendido
Difetti: dopo un inizio che ti tiene incollato, nella seconda parte il film suscita qualche lieve calo di interesse
Personaggio cult: la moglie del politico protagonista, interpretata dall’eccellente glaciale Olivia Williams (già vista nella serie tv Dollhouse)
Scene cult: il navigatore satellitare che fa perdere Ewan McGregor, il finale (che ovviamente non svelo)
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lunedì 3 gennaio 2011
I miei film dell'anno 2010 - n. 32 L'uomo nell'ombra
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mercoledì 25 agosto 2010
In the shadows
L’uomo nell’ombra
(USA, Germania, Francia, 2010)
Titolo originale: The Ghost Writer
Regia: Roman Polanski
Cast: Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Olivia Williams, Kim Cattrall, Timothy Hutton, Tom Wilkinson, James Belushi
Potete trovare il film QUI
“L’hai votato, no?”
“Adam Lang? Certo, tutti hanno votato per lui. Non è stato un politico: è stata una moda.”
Cosa c’è di più inquietante al giorno d’oggi della politica?
Non vi viene in mente niente, proprio niente? Beh, neanche a me. "Quale argomento migliore, allora, per orchestrarvi intorno un bel thrillerone vecchio style?" deve aver pensato quella vecchia volpe di Roman Polanski.
L’ex primo ministro britannico interpretato da Pierce Brosnan (attore che non mi è mai piaciuto, ma qui è davvero in parte) ha ovvie somiglianze con Tony Blair, in particolar modo per il suo legame culo-e-camicia con gli Stati Uniti. Ewan McGregor (attore che mi è sempre piaciuto e che qui torna ad alti livelli dopo alcuni film non imprescindibili) è lo scrittore fantasma incaricato di scriverne la biografia, dopo che il suo predecessore è stato ucciso ed è passato dall’essere un ghost writer a un ghost e basta.
Ma proprio mentre sta lavorando al libro, ecco che uno scandalo travolge l’ex Prime Minister e il buon Ewan finisce così invischiato in una misteriosa avventura alla Frantic. Dopo un inizio travolgente, il film rallenta i ritmi sviluppando un’atmosfera avvolgente, in cui si possono intravedere anche inquietanti paralleli tra la reclusione nel bunker in cui è costretto Brosnan e i recenti arresti domiciliari in Svizzera (ora terminati) dello stesso regista.
Curiosa e inquietante una scena che vede Ewan McGregor alle prese col navigatore d’auto. Magari è solo una mia impressione, ma che ci sia per caso una leggera e ironica critica a questi diabolici aggeggi? Per carità, sono utilissimi, per esperienza personale vi assicuro però che possono farvi facilmente perdere o ancor più facilmente farvi prendere la strada più lunga possibile per andare da un punto A a un punto B (che dopo kilometri e kilometri vi sembrerà un punto Z).
Gli attori nell’ombra sono in eccellente stato di forma: oltre ai due protagonisti citati vanno segnalate anche la glaciale fenomenale Olivia Williams (dalla serie Dollhouse) e una quasi irriconoscibile Kim Cattrall (Samantha di Sex and the City).
Un thriller politico quindi davvero ben orchestrato dalle mani sapienti del Polanski, con tutti i pezzi del puzzle che si uniscono in un finale beffardo. Perché così è il mondo e così è soprattutto la politica. E nessuno riesce a rimanere davvero nell’ombra.
(voto 7,5)
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