Genere: genio
Provenienza: Broolyn, New York, USA
Età: 42
Il passato: π - Il teorema del delirio, Requiem for a Dream, L’albero della vita, The Wrestler
Il suo 2011: Il cigno nero, regia spot pubblicitari
Il futuro: il biblico Noah
Perché è in classifica: è uno dei più grandi talenti visivi dei nostri tempi (e oserei dire anche di sempre)
Ti potrebbero piacere anche: David Lynch, David Cronenberg, David Fincher
Uno che inizia la propria carriera con un film come π - Il teorema del delirio o è un genio o è un pazzo. Le sue opere successive hanno fatto propendere più per il genio (Requiem for a Dream) o più per il pazzo (L’albero della vita dai cui rami si è sviluppato il The Tree of Life di Terrence Malick, forse). Quindi è rimasto in bilico verso la sanità mentale, grazie allo stile documentaristico nudo e crudo con cui in The Wrestler ha donato vita e anima a quel non-sport che è il wrestling, il più inutile spettacolo dopo quello di Fiorello. Oppure verso la malattia mentale pura, con le visioni della ballerina Portman di Black Swan, con cui si è confermato ai vertici del cinema mondiale e ha pure inciso sulla cultura pop dei nostri giorni.
Ma siccome anche i registi multimilionari per mantenere il loro costoso stile di vita dissoluto devono scendere a compromessi, indecisi se comprare una Ferrari o una Lambo ma tutt’e due no perché la crisi economica si fa sentire pure per loro, Aronofsky in quest’annata ha pure diretto un video per quell’obbrobrio musicale rappresentato dall’infausta e moralmente sbagliata unione di Lou Reed e Metallica. E quindi ha anche diretto alcuni spot pubblicitari per la Revlon (con Jessica Biel e Pharrell Williams), Yves Saint Laurent (con Vincent Cassell) ma anche una dura campagna contro le metanfetamine (quest’ultima credo l’abbia girata gratis). Portando a casa risultati visivamente sempre notevoli.
Comunque troppe parole sono state persino sprecate. Per parlare di Darren Aronofsky basterebbe infatti una parola sola: GENIO.