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lunedì 5 giugno 2017

Bella roba!





La Bella e la Bestia
Regia: Bill Condon
Cast: Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Josh Gad, Kevin Kline, Ewan McGregor, Ian McKellen, Emma Thompson, Stanley Tucci, Gugu Mbatha-Raw



C'era una volta un principe bello...


...e soprattutto sano di mente.

giovedì 16 marzo 2017

Le belle e le bestiali uscite della settimana






Tra remake con attori in carne e ossa di pellicole animate e sequel, c'è ancora spazio per le idee originali nel cinema di oggi?
Oggi, o se non altro questa settimana a quanto pare no e, se ci sono, sono davvero pochine.
Vediamo comunque quali sono le belle (difficile) e le bestiali (già più probabile) uscite dei prossimi giorni, in compagnia dei miei bei commenti e di quelli bestiali del mio blogger rivale Ford.


La Bella e la Bestia
"Per essere una Bestia, balli molto meglio di Ford!"

martedì 24 giugno 2014

LA BELLA E PALETTA




La bella e la bestia
(Francia, Germania 2014)
Titolo originale: La belle et la bête
Regia: Christophe Gans
Sceneggiatura: Christophe Gans, Sandra Vo-Anh
Cast: Léa Seydoux, Vincent Cassel, André Dussollier, Eduardo Noriega, Myriam Charleins, Audrey Lamy, Sara Giraudeau
Genere: fiaba tradizionale
Se ti piace guarda anche: La bella e la bestia (Disney), Beastly, Il cacciatore di giganti

C’era una volta, tanto tempo fa, ma nemmeno troppo tempo fa, in mezzo alla pampa argentina un campionissimo di calcio. Lionel Messi era il suo nome. Nel corso della sua straordinaria carriera aveva vinto di tutto e di più: Palloni d’Oro a ripetizione, Champions League, campionati spagnoli. Il Mondiale no. Quello ancora gli sfuggiva. Da molti era considerato uno dei giocatori migliori di tutti i tempi. Questo fino al giorno in cui, preso da un momento di esaltazione, nel corso di una conferenza stampa Messi ha dichiarato: “Sono più forte di Maradona!”.
A Napoli non l’hanno presa proprio benissimo…
Genny Savastano di Gomorra – La serie ha così deciso di punire il megalomane Messi e l’ha trasformato in una bestia. Anzi, peggio ancora, l’ha trasformato in Paletta.

Oltre ad aver assunto un aspetto mostruoso, Lionel Messi è così diventato incredibilmente una pippa a giocare a calcio ed è stato rinnegato dai suoi stessi tifosi. Allontanato dagli stadi e persino dagli oratori di tutto il mondo, il povero (in senso figurato) Messi si è rifugiato in un castello acquistato grazie ai soldi presi con le pubblicità Adidas.
Dopo anni di solitudine, Messi un giorno per caso ha incontrato Bella, la lesbo porcona di La vita di Adele, e se n’è subito innamorato perdutamente. Non proprio ricambiato.




Nel suo lungo corteggiamento, Messi/Paletta/La bestia ha continuamente fatto vedere a Bella l’ultima partita della sua carriera, Italia – Inghilterra dei Mondiali di Brasile 2014, in cui ha giocato con la nazionale azzurra dopo essere stato naturalizzato italiano. Stranamente, in questo modo non è riuscito a conquistarla.
Fino a che un giorno, guardando un documentario su Rai Sport con Max Giusti, Bella ha scoperto tutta la storia dello sventurato Lionel Messi e ha provato un'enorme compassione nei suoi confronti. Soprattutto, si è resa conto che era un campionissimo strapieno di soldi.


Avendo saputo che Messi era riuscito a conquistare la Bella lesbo porcona di La vita di Adele nonostante il suo aspetto terrificante, preso da uno slancio di bontà Genny Savastano ha deciso di trasformarlo di nuovo. Non dandogli l’aspetto che aveva prima, bensì quello della Bestia, che comunque rappresentava un miglioramento notevole nei confronti delle sembianze da Paletta. Felice di questo cambiamento estetico e ancor di più del suo conto in banca, Bella decise di sposare Messi e vissero per sempre felici e contenti.
E soprattutto ricchi.


The End



Recensione cannibale
La bella e la bestia è un ritorno al Medioevo. Nel corso del nuovo millennio abbiamo assistito a un vero e proprio Rinascimento per quanto riguarda il modo di raccontare fiabe, favole e storie varie. Dall’approccio ironico e post-moderno di Shrek in poi, passando per le reinvenzioni dei personaggi fiabeschi della serie tv Once Upon a Time, fino alla resa della Disney, che ha realizzato il moderno e femminista Frozen e la versione malvagia de La bella addormentata nel bosco con Maleficent, il mondo delle fiabe è ormai cambiato. Non è più lo stesso. Persino le poco riuscite riletture in chiave kitsch di Tarsem (Biancaneve) e Tim Burton (Alice in Wonderland) provavano un approccio differente alla materia.
Il francese La bella e la bestia invece no. È un film conservatore, anzi restauratore. Qualcuno potrà dire che è una mossa coraggiosa raccontare una fiaba classica in maniera classica al giorno d’oggi, quando ormai più nessuno lo fa. In realtà, di coraggioso nella pellicola firmata da Christophe Gans non v’è davvero nulla. Si limita a raccontare una storia che tutti, anche i meno appassionati al genere come me, conoscevamo già benissimo, senza innovazioni e anche senza personalità. La bella e la bestia appare un lavoro del tutto inutile, anonimo. La scelta per i ruoli principali di Vincent Cassel e Léa Seydoux, attori spesso protagonisti di film coraggiosi ed estremi, mi ha fatto sperare fino all’ultimo di assistere a una versione in qualche modo, anche solo piccolo, originale. Invece niente. Non c’è spazio per il benché minimo tocco di modernità, o per un approfondimento psicologico dei personaggi, o per un pizzico di umorismo in grado di alleggerire la già nota vicenda. Unico momento divertente, ma involontariamente, quando Bella scappa di casa gridando: “Non dimenticatemi!” alla Renato Zero.
Si salvano allora giusto le affascinanti scenografie e i costumi, mentre pure gli effetti speciali appaiono di serie B, Vincent Cassel con il suo fascino animalesco e la bella Léa Seydoux erano perfetti sulla carta per questi personaggi ma in realtà non convincono per niente, la lunga parte finale tra combattimenti e inseguimenti diventa estenuante e insomma persino come prodotto d’intrattenimento la pellicola fallisce il suo obiettivo.
Non c’è niente di peggio che raccontare una storia di fantasia in maniera del tutto priva di fantasia. La bella e la bestia versione 2014 riesce a farlo, portando a termine la sua missione poco bella e molto bestiale.
(voto 4/10)

giovedì 27 febbraio 2014

UNA PELLICOLA PER AMICA




Settimana importante, questa, per il cinema. Domenica ci sono gli Oscar e tutti noi cinefili siamo pronti a fare il tifo per i nostri preferiti e a gufare le pellicole che abbiamo amato di meno. Condivisibili o meno che siano i premi dell’Academy, sarà pur sempre un eventone, l’equivalente per noi malati di cinema della finale di Champions per un patito di calcio o del Super Bowl per l’americano medio.
Sarà una settimana importante anche nei cinema?
Questo è tutto da vedere, però una manciata di pellicole che potrebbero rivelarsi degne di una visione ci sono… Scopriamo quali, insieme ai commenti miei e a quelli del più buonista della blogosfera: James Fazio.

"Ciao ragazzi, sono James Ford. Ma voi capite perché quel Cannibale
mi dà sempre della bestia? Io non ne ho proprio idea...
La bella e la bestia di Christophe Gans
Il consiglio di Cannibal: Ford è una bestia
Non sono mai stato un grosso fan della storia della bella e la bestia. All’arrivo di questa nuova versione con attori in carne e ossa ho quindi reagito con un “E allora?” di indifferenza. Quando ho scoperto che nel cast ci sono la bella Lea Seydoux e un attore bestiale (intendo in senso positivo) come Vincent Cassel ammetto però che un minimo di curiosità m’è venuta. E poi una favoletta ogni tanto ci può stare.
Quanto a Ford, mi spiace per lui. Ci teneva tanto ad avere la parte della Bestia e invece è andata a Cassel. Casso, Ford, ti rifarai alla prossima versione che potrebbe arrivare prossimamente, quella di Guillermo del Toro con Emma Watson…
Hey, c’è Emma Watson? Allora il ruolo della Bestia lo voglio io!
Il consiglio di Ford: Cannibal è una Bella statuina.
Ho sempre avuto un debole per la favola de La bella e la bestia, un po’ romantica e un po’ passionale, proprio come piacciono le cose al sottoscritto. Ma di questa versione che pare un incrocio tra Holyday on ice e le favolette da film tv non sono attratto neanche per sbaglio. Lieto di venire contraddetto, ma senza dubbio non parliamo di qualcosa che avrà la mia priorità nelle mie visioni.
E Cannibal? Beh, lo lascio volentieri a svernare nel suo giardino di rose.

"Bestia che sfiga, io volevo continuare a farmi Adèle Exarchopoulos..."

"Ford, ma quando la smetterai?
Non vedi quante vittime provocano i tuoi consigli cinematografici?"
Snowpiercer di Bong Joon-ho
Il consiglio di Cannibal: io e Ford ormai siamo troppo vecchi per farci un piercing, meglio farci uno Snowpiercer
Si fa un gran parlare di questo film. In rete c’è già chi l’ha definito un capolavoro assoluto. Gente che credo manca l’abbia ancora visto, tra l’altro. Potrebbe essere un nuovo cult fantascientifico coi fiocchi, o l’ennesima roba sci-fi che esalta il resto del mondo e che io invece detesto?
Sono curioso di scoprirlo e sono anche curioso di recuperare il film precedente del regista sudcoreano Bong Joon-ho, il catastrofico The Host, pure quello esaltato a dismisura. Con un po’ di scetticismo proverò a dare un’occhiata a entrambi, sperando che riescano a conquistarmi. Cosa che invece, quando entro con scetticismo nel blog WhiteRussian, finora non mi è mai capitata.
Il consiglio di Ford: più che la neve, farei cadere sulla testa di Peppa Kid un sacco di bottigliate.
Finalmente esce in sala il nuovo, attesissimo film di Bong Joon-ho, il regista numero uno coreano che negli ultimi anni è riuscito a scalzare dal trono anche calibri non certo da poco come Park Chan Wook e Kim Ki Duk.
Per il momento il buon Bong non ha sbagliato una pellicola, ed i fortunati che hanno potuto vedere Snowpiercer paiono testimoniare che neppure l'esordio con le majors ammmeregane è riuscito ad intaccare il talento del regista orientale: qui al Saloon siamo in trepidante attesa.
Cosa che non accade di certo quando l'ormai vecchio Cannibale pubblica un nuovo post.

"Facciamo una foto allegra da mandare a quel musone di Ford!"
"Ma a che serve? Il suo cellulare apre a malapena i messaggi di testo..."
Una donna per amica di Giovanni Veronesi
Il consiglio di Cannibal: …e un Ford per nemico
Ah ecco, questo film è il motivo per cui hanno fatto fare a Laetitia Casta un markettone autopromozionale all’ultimo Festival di Sanremo. Per carità, bella è bella però non mi fa certo venire voglia di guardare un film in cui recita. Soprattutto se al suo fianco c’è Fabio De Luigi, uno che in tv era simpatico ma che col cinema ha meno a che vedere di Ford. In più, mi sa tanto di filmetto molto alla Fabio Fazio e, dopo una settimana del Sanremo più noioso della Storia, non ce la potrei fare a vedere qualcosa del genere. Se non per massacrarlo.
Il consiglio di Ford: ma non era una mamma che avevi per amica, Katniss Kid!?
Mi sono bastati trenta secondi - e forse meno - del patetico siparietto con Fazio a Sanremo per abolire dagli schermi di casa Ford la Casta e qualsiasi film in cui lavora.
Se poi il film in questione è il classico prodotto da italiano medio e multisala nel weekend, faccio ancora meno fatica.
Bocciato insieme alla Terra dei cachi tutta.

Cannibal alle prese con la sua paura più grande: un Ford gigantesco.
Spiders 3D di Tibor Takacs
Il consiglio di Cannibal: Basta 3D
Tra Festival di Sanremo e filmacci (The Counselor più qualche altra roba che recensirò a breve), negli ultimi tempi ne ho davvero abbastanza di schifezze. Per questo è meglio se mi tengo alla larga innanzitutto dal blog di James Ford e poi da schifezze come questa.
Spiders 3D?
Basta il titolo per farmi cagare addosso: io infatti ho paura sia dei ragni che del 3D.
Come horror potrebbe quindi funzionare alla grande, mancano solo Ford e i clown e poi sono presenti tutte le mie maggiori paure. Peccato si preannunci come un film sci-fi catastrofico girato e recitato non da ragni, ma da cani.
Il consiglio di Ford: Cannibal 3D. Praticamente fantascienza.
Questo Spiders 3D, che unisce il trash ad una delle cose che riescono ad essere detestate in stereo da me e dal mio antagonista, potrebbe essere la sorpresa della settimana: dopo la rivelazione della scorsa estate, Sharknado, infatti, il lavoro di Takacs ha tutte le carte in regola per diventare la genialata del genio al contrario di questo duemilaquattordici.
Inutile dire che non me lo farò mancare di certo.
Al contrario delle opinioni radical del pauroso Goi.

"Oh Ford, smettila di rompere. Suonatelo da solo un pezzo dei One Direction!"
Il violinista del diavolo di Bernard Rose
Il consiglio di Cannibal: Ford, il blogghista del diavolo
A differenza dei musical, quelli tradizionali almeno, che spesso sanno infastidirmi persino più di Ford, i film che parlano di musica mi interessano sempre. Questa ricostruzione romanzata della vita del violinista Niccolò Paganini sulla carta pare quindi parecchio interessante. Andando poi a vedere il trailer il livello cinematografico è però tutto da verificare. Così come il protagonista, David Garrett, violinista noto per le sue cover di pezzi pop e rock contemporanei, che nel cinema è un esordiente totale. Una possibilità comunque non la si nega a nessuno. A meno che si chiami James Ford.
Il consiglio di Ford: Paganini non ripete. Purtroppo, Cannibal Kid sì.
Non bastava La bella e la bestia ad alimentare i miei timori da produzioni pseudo televisive della settimana: ci si mette anche il fantasma di Paganini - che, poveraccio, chissà mai cosa avrà fatto di male - a rendere le uscite decisamente più inquietanti di quanto potessi aspettarmi.
Considerato come siamo messi, Bong e ragni a parte, mi troverò quasi a sperare di trovare rifugio in qualche film suggerito addirittura dal mio pusillanime nemico numero uno: e per una settimana così ricca - numericamente - di uscite è davvero una prospettiva spaventosa.

"Stallone, Ford, sto arrivando. E vi batterò a braccio di ferro!"
Tir di Alberto Fasulo
Il consiglio di Cannibal: Ford è finito sotto un tir? Che peccato! Che peccato non fossi io alla guida buahahah
Co-produzione italo-croata di stampo documentaristico che ci mostra la vita di un camionista, interpretato però da un attore. Una sorta di mockumentary, quindi, che potrebbe risultare buono per la tv, e poi è ancora tutto da vedere, ma che al cinema non credo farà accorrere le masse.
Quanto a me, a questo film potrei preferire un viaggio in camion in compagnia di Ford. E ho detto tutto…
Il consiglio di Ford: come regalo di compleanno, preparerò per Cannibal una gita in camion con me e Stallone. Tutto il giorno a fare braccio di ferro.
I mockumentary, tendenzialmente, mi stanno simpatici. Una sorta di guascona arroganza metacinematografica li trasforma, spesso e volentieri, in piccoli guilty pleasures del Saloon. A meno che non si tratti di schifezze invereconde come L'altra faccia del diavolo o questo Tir, almeno a quanto pare dal trailer.
Sinceramente, non l'augurerei neppure al mio nemico numero uno Coniglione Kid. Dunque non credo proprio sia il caso, per voi, di rischiare.

"Oh, guarda! C'è gente che è davvero venuta a vedere il nostro film..."
"Ma che son scemi?"
La legge è uguale per tutti… forse di Ciro Ceruti, Ciro Villano
Il consiglio di Cannibal: ma una legge che dovrebbe impedire di fare uscire certi film non c’è?
Commedia partenopea di stampo amatoriale che vuole ironizzare sul sistema giudiziario?
Gente, io sto già correndo al cinema a vederlo! E voi, che fate ancora qui?
Il consiglio di Ford: la legge dovrebbe impedire la distribuzione di questa roba.
Ma cos'è, uno scherzo!?
Neppure il Cucciolo eroico al massimo della sua follia potrebbe concepire uno scempio del genere e tentare di propinarmelo.
Piuttosto, mi rischiaffo The tree of life una decina di volte.

"Mannaggia, Ford e Cannibal hanno già stroncato il nostro film.
E manco l'hanno ancora visto!"
La scuola più pazza del mondo di Hitoshi Takekiyo
Il consiglio di Cannibal: la scuola più pazza del mondo? È quella che ha frequentato Ford?
Un film anime nei cinema?
Prima di correre a vederlo, vi avviso che non è dello Studio Ghibli e sembra una bambinata, e pure di quelle clamorose. Pare contenere anche una componente più dark, vagamente alla Tim Burton, ma il rischio di imbattersi in una robina inguardabile è comunque troppo alto. Preferisco mandare in avanscoperta il coraggioso soldatino Ford.
Il consiglio di Ford: la scuola più pazza del mondo sarebbe stata quella con me e Peppa compagni di banco.
La situazione del Cinema d'animazione non è propriamente rosea. Tolti, infatti, un paio di nomi illustri, il duemilatredici non è stato l'anno migliore per i cartoni animati.
Questo duemilaquattordici, però, non pare iniziare nel migliore dei modi: La scuola più pazza del mondo, anime che vorrebbe portare sullo schermo le atmosfere tipiche del prodotto adolescenziale, non mi pare infatti il titolo destinato a scuotere il genere.
In attesa che ciò accada, cercherò di scuotere il Cannibale affinché rinsavisca e torni a non essere d'accordo con me su nulla.

venerdì 20 maggio 2011

Bestia che roba

Era così...
Beastly
(USA 2011)
Regia: Daniel Barnz
Cast: Alex Pettyfer, Vanessa Hudgens, Neil Patrick Harris, Mary-Kate Olsen, Peter Krause, Erik Knudsen, Lisa Gay Hamilton, Dakota Johnson
Genere: teen fantasy new romantic
Se ti piace guarda anche: La bella e la bestia (Disney), Vanilla Sky, Cappuccetto rosso sangue

Trama semiseria
La bella e la bestia 2.0: un tizio strafico & strasuperficiale viene trasformato in un mostro da una strega che ha le fattezze a sua volta mostruose di Mary-Kate Olsen: tornerà quindi alle sue più gradevoli fattezze soltanto se troverà il vero amore. Ed è qui che entra in scena la bella (anzi, diciamo strafiga pure lei) Vanessa Hudgens. Si innamorerà di quello scorfano cyber-punk (che poi ha il suo fascino pure così)?
Ma siete davvero così ingenui da porvi questa domanda?
Il bimbominkia che vive dentro di me a quanto pare sì…

...poi ha partecipato a Plastik su Italia 1 ed è diventato così. O è il contrario?
Recensione cannibale
Visto il successo di Alice in Wonderland ai botteghini mondiali continuano a spuntare come fiori a primavera un sacco di pellicole più o meno adolescenziali ispirate alle fiabe. Potremmo definirle delle rivisitazioni moderne di classici, o potremmo definirla anche la crisi di mezza età di una Hollywood rimasta senza più idee originali e che non sa più davvero che pesci pigliare. Comunque la si voglia mettere, almeno se non si ripongono aspettative troppo alte, prodotti del genere possono risultare anche guardabili e in qualche modo rassicuranti, visto che sappiamo già bene o male come le cose andranno a finire.
Il mio errore nell’approcciarmi all’Alice di Tim Burton è stato infatti proprio quello di avere avuto aspettative esagerate, d’altra parte mica potevo immaginarmi che il king of the dark potesse cadere tanto così tanto in the dark… e invece l’ha fatto. E così con Cappuccetto rosso sangue o questo Beastly, sarà che già di partenza non sono mai state tra le mie storie preferite, sono partito sull’attenti. E invece questi filmetti hanno saputo se non conquistarmi totalmente, perlomeno intrattenere il mio lato più bimbominkia. Ognuno ha i propri demoni interiori, inutile negarlo, e io purtroppo ho un bimbominkia-bestia che vive dentro di me e ogni tanto viene fuori. Non c’è niente da fare, o forse mi servirebbe un esorcismo?

Per quanto difficile sia da credere: NON è lei la Bestia
Beastly è un prodotto gradevole, una rilettura per quanto ne so non troppo rivoluzionaria ma piuttosto fedele alla storia originale della Bella e la bestia. Se Cappuccetto rosso sangue scadeva in diversi punti nel trash, qui ci si limita alla sola apparizione di Mary-Kate Olsen (l’altra Olsen per fortuna ce l’hanno risparmiata), presente in versione inquietante strega emo che, come sottolineato da AlmaCattleya, è mostruosamente simile a Patty Pravo.
L’inizio del film fa quindi temere il peggio, con una malefica ma più che altro ridicola gemella Olsen e un protagonista che segue tutti gli stereotipi del bello & stronzo del caso. Con la trasformazione in mostro però finalmente il film prende quota e riesce a ritagliarsi uno spazio nel nostro cuoricino.
(Quest’ultima frase, tanto per essere chiari, non l’ho scritta io, ma il bimbominkia mostro che vive dentro il mio cervello).
È qui che troviamo una scena molto simbolica per i tempi in cui viviamo: quando il protagonista cancella il suo profilo sul social network facebook/myspaceiano di turno. È allora che avviene il cambiamento. Prima in rete, e solo dopo dentro di sé.

Tra gli attori ho notato un miglioramento di Alex Pettyfer rispetto alla sua impassibile recitazione in Sono il numero quattro, sarà dovuto al trattamento alla Charlize Theron di Monster? Quanto a Vanessa Hudgens non è che non sia brava a recitare, solo non è (ancora) così brava. Le fanno sempre fare la parte della mezza sfigata quando invece è una gran gnugna, per quello che le è un po’ difficile risultare credibile. Ma non è colpa sua, è colpa dei ruoli che le danno. E se avete qualcosa da dire contro Vanessa Hudgens, attenti: il bimbominkia che vive dentro di me potrebbe venire a cercarvi uno per uno.
Veniamo comunque all’idolo assoluto del film: Neil Patrick Harris nei panni dell’insegnante cieco (un personaggio inventato rispetto alla fiaba tanto per giustificare lo stipendio degli sceneggiatori) ci regala un po’ di impagabile ironia, con battute come: “A 15 anni i miei amici hanno perso la verginità, io la vista.”
È il suo personaggio a far fare il salto alla pellicola, altrimenti per molti versi simile ad altri filmini di stampo teen fantasy degli ultimi tempi in stile Twilightiano, in cui lo humour è assente, oppure se presente è del tutto involontario.
Per il resto c’è una piacevole soundtrack pop con Pixie Lott, Death Cab, Natalia Kills, Vines e Lady Gaga, compare pure Peter Krause (quello che si è fatto tutti i telefilm da Six Feet Under a Dirty Sexy Money e Parenthood) e c'è un finale altamente e ovviamente prevedibile.

Insomma, questo film mi è piaciuto una cifra. Cioè sì è una storia sturiosa, Bella raga e Bestia raga, andate a vederlo!

Quest’ultima frase è sempre tutta farina del sacco del dannato bimbominkia-bestia che vive dentro di me e che oramai mi sta quasi rimpiazzando. L’unica cosa che vi chiedo di fare è: chiamate un esorcista prima che mi sostituisca del tutto, oppure dite che mi amate così romperete l’incantesimo!
(voto 6/7)

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