Good evening, oggi è l’Alfred Hitchcock Day, anzi questa sera è l’Alfred Hitchcock Evening.
Per celebrare l’anniversario della nascita del grande maestro del brivido inglese (e mondiale), Pensieri Cannibali a causa del clima vacanziero non vi propone una rece fresca, perché fa troppo caldo e nun glia’ fa, però non rinuncia del tutto a partecipare alle celebrazioni della sua nascita, avvenuta nel lontano 13 agosto del 1899. E così Pensieri Cannibali vi ricicla i post passati dedicati al regista, proponendovi qui di seguito qualche stralcio dedicato ad alcune delle più grandi hit di Hitchcock.
Una volta, quando non c’erano la tv satellitare o lo scaricamento selvaggio di film e serie tv, i videogame così come gli smart phone, la gente doveva arrangiarsi come poteva, per divertirsi. Si doveva inventare dei passatempi con quello che gli passava il convento. James Stewart, fotoreporter costretto temporaneamente sulla sedia a rotelle con una gamba ingessata, si ritrova così tutto il giorno seduto di fronte alla finestra a spiare, pardon a guardare ciò che fanno i suoi vicini di casa. Voyeur, maniaco, guardone… chiamatelo come volete, la sostanza non cambia.
In effetti però, come dargli torto? Le vite dei suoi vicini vanno a comporre un palinsesto più variegato di quello stitico di Canale 5: c’è la commedia romantica con la single alla Bridget Jones, ci sono i servizi sugli animali come quelli della nuova imperdibile (si fa per dire) rubrica di Studio Aperto Colpo di coda, c’è il canale soft porno con l’affascinante vicina in reggiseno (oh, siamo pur sempre negli anni ’50, epoca di molto pre-Colpo grosso), c’è la rete musicale antenata di Mtv con i musicisti jazz anziché le popstar e i rapper, e poi naturalmente c’è la parte thriller.
Cos’ha tanto di speciale, questo Psyco? Me lo chiedeva sempre mio figlio. Poi l’ha finalmente visto e l’ha capito. È una pellicola straordinaria. Rispetto ad altri film già notevoli di Hitchcock, possiede una tensione ancora maggiore e costante. L’unica illusione di tranquillità è nella prima scena, in cui la macchina da presa ci accompagna dentro una stanza di un hotel. Non una camera inquietante come la numero 1 del Bates Motel, bensì una stanza in cui Marion incontra il suo innamorato. Oh, che teneri. Poi basta.
È solo un’illusione. Subito dopo Hitchcock comincia a macinare le sue trame gialle. Inizialmente con la fuga di Marion, la bionda Marion. Com’è che gli uomini amano tanto le bionde, ma poi si sposano le more? Boh, sarà che siamo più affidabili, comunque meglio per noi more. Fatto sta che, laddove molte altre pellicole del regista cicciobombo, e diciamolo che magrolino certo non era, sono a tratti attraversate da vicende romantiche e toni da commedia leggera, qui a parte la citata concessione iniziale si viaggia a mille. E così Marion prende e va via in auto. Oh, quanto piacerebbe farlo anche a me. Scappare via dalla mia famiglia, almeno ogni tanto. Andare via da tutti. Peccato che sì ho la patente, ma è da così tanto tempo che non guido oramai che mi sono dimenticata come si fa. E l’auto, poi? Mio figlio non mi darebbe mai la sua. Maledetto Kid. Ma ci si può chiamare Cannibal Kid? A l’è propi ‘n drugà!
Vi piacciono gli uccelli? O preferite le passere?
Qualunque sia la risposta, sono fatti vostri. In ogni caso, però, a tutti piacciono i volatili. Sono un simbolo di libertà. Hanno le ali, senza nemmeno bisogno di bere Red Bull, e possono volare via ovunque vogliano. L’uomo ha sempre voluto volare oh oh nel blu dipinto di blu, a volte si è persino scottato nel farlo. Icaro, ne sai qualcosa?
Insomma, gli uomini hanno da sempre invidiato gli uccelli, soprattutto quelli di grosse dimensioni, ma non ne hanno mai avuto paura. Oddio, forse pure in questo caso di quelli di enormi dimensione un pochino sì, però gli animali spaventosi sono altri. Spielberg ad esempio ha avuto gioco facile con Lo squalo e con i dinosauri di Jurassic Park. Semplice creare tensione, con delle bestie del genere. Capaci tutti.
La missione di Alfred Hitchcock sembra invece essere un’altra. Dopo averci costretti con Psyco a fare la doccia in fretta e furia e con un braccio sempre pronto a ripararci da eventuali pugnalate in arrivo, con la sua pellicola successiva ha continuato nella sua opera di demolizione di tutte le nostre certezze e ci ha messi di fronte a un nuovo incubo. Gli uccelli ci ha costretti ad andare in giro con lo sguardo all’insù preoccupati che una minaccia possa pioverci addosso dal cielo. Gli uccelli, creature pacifiche di cui al massimo potevamo temere per qualche scagazzata in testa, sono diventati dei mostri da temere. Grazie Alfred, terrorista del cinema.
BONUS TRACKS
Spazio infine anche ai due recenti film biopic a lui dedicati.
Alfred Hitchcock era un maniaco?
Non lo sappiamo, almeno io non lo so, ma il film The Girl fa venire un pochino il dubbio.
Alfred Hitchcock era un guardone, o se preferite un voyeur e anche un mezzo stalker?
Questo è parecchio probabile. I suoi film sono pieni di indizi in tal senso. Molti dei suoi più grandi capolavori sono infatti giocati sullo spiare, sul guardare, sull’osservare in silenzio, dal Norman Bates di Psyco fino persino ai pennuti stalker de Gli uccelli, per non dire poi del caso più clamoroso, quello de La finestra sul cortile, una vera e propria celebrazione del voyeurismo.
Più che un filmone di per sé, questo Hitchcock è una chiccheria ricca di aneddoti e curiosità, da poter poi sfoggiare con gli amici per fare i fighi e quelli che la sanno lunga sulla lavorazione di uno dei film cardine del cinema. Allo stesso tempo è anche un modo, non riuscito fino in fondo, per provare a penetrare nella mente del regista e avvicinarsi a un personaggio davvero singolare, egotomane e imponente, fisicamente e non solo, interpretato da un ottimo Anthony Hopkins. L’attore diventa Hitch. Non offre solo un’imitazione come quella di Beppe Fiorello alle prese con Domenico Modugno nella fiction Volare. Certo che anche io, andare a paragonare un’interpretazione di Sir Anthony Hopkins a una di Beppe Fiorello… Che ci volete fare? Pure a me come a Hitchcock piace shockare e sorprendere il pubblico. E cosa c’è di più spaventoso di Beppe Fiorello che recita?
Adesso andate a dormire e fate sogni d’oro, se ci riuscite.
Good evening.
Partecipano all'Alfred Hitchcock Day anche i seguenti magnifici blogs:Movies Maniac
Director's cult
In Central Perk
Scrivenny
Montecristo