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mercoledì 20 marzo 2013

LA FRODE BAGGINS

La frode
(USA 2012)
Titolo originale: Arbitrage
Regia: Nicholas Jarecki
Sceneggiatura: Nicholas Jarecki
Cast: Richard Gere, Tim Roth, Susan Sarandon, Laetitia Casta, Brit Marling, Nate Parker, Monica Raymund
Genere: finanziario
Se ti piace guarda anche: Wall Street, Wall Street 2, Margin Call

C’è crisi dappertutto, dappertutto c’è crisi. Lo cantava Bugo già nel 2008 e da allora la situazione non ha fatto che peggiorare. Quando c’è crisi però, c’è anche qualcuno che riesce ad approfittarne. Le compagnie di volo, di abiti o di qualunque cosa low-cost, ad esempio. Negli ultimi tempi, pure il cinema sta cercando di sfruttare la crisi a suo vantaggio. Opera di sciacallaggio?
Potete chiamarla così, se volete, altrimenti potete anche definirlo cinema d’attualità. Cinema che cerca di riflettere sul mondo di oggi e sulla delicata condizione economica del presente. In questo filone si sono inserite pellicole troppo tecniche e noiose, il documentario premio Oscar Inside Job, così come opere di grande cinema vero e proprio, come il notevole Margin Call, in grado di spiegare i reali motivi della crisi economica come se parlasse a un bambino o a un golden retriever, attraverso un affascinante e thriller tutto in una notte.

"Grazie per questo premio di merda.
Io in ogni caso avrei preferito un Oscar o almeno un Golden Globe..."
La frode (titolo originale Arbitrage) prosegue per fortuna nella direzione di Margin Call, preferendo concentrarsi sulle vicende umane e avvicinandosi a territori thriller, piuttosto che andarsi a impelagare in questioni troppo economiche. Per sua sfortuna invece non riesce a raggiungere i livelli di Margin Call, ma d’altra parte quella sarebbe risultata un’impresa ardua per chiunque.
Pur senza la capacità di analizzare e indagare il presente come il sopracitato sopraesaltato Margin Call, La frode non si rivela nemmeno una frode di pellicola e qualche bella cartuccia da sparare ce l’ha.
Per prima cosa, a sorpresa Richard Gere sfodera una delle sue migliori interpretazioni da anni, forse decenni a questa parte. Niente per cui gridare al miracolo, o forse sì, perso com’era negli ultimi tempi tra filmetti di basso livello. Fatto sta che quello dei “vecchietti alla riscossa” sembra essere il nuovo trend del momento. Potrebbe anche diventare un trend topic su Twitter: #vecchiettiallariscossa, se solo i vecchietti sapessero usare Twitter, anzi se solo sapessero cos’è Twitter.
David Bowie, Robert De Niro, Richard Gere… Tutti di recente ritornati in splendida forma. Che i 60 siano i nuovi 20?

"Grazie per avermi chiamato per una consulenza, Richard."
"Sono stato costretto. Ghedini era già troppo impegnato."
Richard Gere è un 60enne a capo di un impero finanziario, è sulla copertina di Forbes, ha per figlia e partner d’affari Brit Marling (l’attrice/sceneggiatrice degli ottimi Another Earth e Sound of My Voice), è sposato con Susan Sarandon e come amante si bomba Laetitia Casta. Non ho mica detto Veronica Lario e Antonia Ruggiero. Insomma, se la passa proprio bene. Nella vita reale probabilmente se la passa bene pure Richard Gere il vero Richard Gere, comunque in questa sede mi riferisco al suo personaggio nel film, Robert Miller. Come si suol dire, però, non è tutto oro quel che luccica. Il Gere è infatti indagato per frode fiscale e poi finisce invischiato anche in un’altra brutta vicenda giudiziaria…
Vi ricordano per caso le disavventure di un famigerato imprenditore italiano?
A me fa pensare anche a una sorta di Patrick Bateman, un American Psycho che è invecchiato, ha messo su famiglia, ha smesso con gli omicidi e si è dedicato ad altri crimini, nell’ambito dell’alta finanza. Non a caso, il regista e sceneggiatore del film è l’esordiente Nicholas Jarecki, che già aveva lavorato allo script di The Informers - Vite oltre il limite, pellicola tratta dalla raccolta di racconti Acqua dal sole. Anche in questo film, è presente qualcosa di Bret Easton Ellis. Uno sguardo simile, solo meno ironico e cattivo, cosa che impedisce a La frode di fare il vero salto di qualità.
Come altro diffettuccio, la pellicola gioca sul campo del thriller finanziario, ma con ritmi troppo rilassati per essere considerabile un thriller davvero teso. La frode è in compenso un film impreziosito da una gradevole e variegata colonna sonora (con Grimes, Bjork, You Say Party e Billie Holiday) e che ci presenta attraverso il suo protagonista una serie di riflessioni magari non del tutto sorprendenti eppure interessanti sulla persistente crisi economica degli ultimi anni.

"Ma perché stai insieme a Stefano Accorsi, Laetitia?"
"Non lo so Richard, ueeè. Non lo so."
ATTENZIONE SPOILER
Robert Miller/Richard Gere ha un incidente stradale mentre si trova in auto con l’amante Laetitia Casta. No, non gli stava facendo un soffocone, ha avuto un semplice colpo di sonno. Dopo tutto è pur sempre un sessantenne e la poco casta Casta l’aveva già strapazzato per benino prima. Nell’incidente, la Casta muore e Robert/Richard scappa via, chiamando per farsi aiutare un tizio di colore che era in debito con lui, per via dello stretto legame che aveva con suo padre.
In questa scena possiamo intravedere le cause della crisi economica: gli uomini ricchi e potenti fanno un danno, se ne lavano le mani, e lasciano i più poveri e deboli nella merda. La cosa importante è che loro ne escano puliti. Proprio quanto succede in questo film, così come in maniera analoga vanno le cose anche in Wall Street 2 con quell'altro yuppie invecchiato di Michael Douglas/Gordon Gekko. Entrambe le pellicole si risolvono con degli happy ending. Sicuri sicuri si trattino di happy ending?
Per i protagonisti sicuramente, ma nel farla franca dei soliti ricchi e potenti possiamo più che altro avere uno sguardo cinico e disilluso sul crudele mondo in cui viviamo. Il mondo dei Robert Miller, dei Gordon Gekko, dei Silvio Berlusconi e degli altri furbetti di turno. Gli happy ending esistono nella vita? Sì, ma forse solo per loro.
(voto 6,5/10)

Post pubblicato anche su The Movie Shelter.



giovedì 14 marzo 2013

LA SCELTA DI CANNIBAL

"I film consigliati da Ford sono sempre spaventosi.
Soprattutto quando si tratta di commedie..."
Dopo il lato positivo, il lato negativo del cinema.
Questa settimana a livello di uscite filmiche si preannuncia parecchio spenta.
Ma parecchio spenta.
Spentissima.
Qualche visioncina guardabile c’è anche, ma niente per cui accorrere nelle sale numerosi. La classica settimana riempitivo, o meglio svuotasale, in cui si fa in tempo a recuperare qualcuno degli ottimi film usciti in questo primo squarcio scorcio d’anno.
Se volete comunque sapere cosa ci riservano i cinema questa settimana, ecco tutte le uscite commentate da me e dal neo eletto Papa Fordesco I.

"Che carino il nuovo header di WhiteRussian!"
Sinister di Scott Derrickson
Il consiglio di Cannibal: un gancio sinister in faccia a Ford non glielo leva nessuno
Sinister è un thrillerino horrorino guardabile ma certo non fondamentale come Mr. Ford cercherà di spacciarvelo. Sto spacciatore. Si tratta di un filmetto dal forte sapore di già visto che può mettere paura giusto a un cagasotto come il mio blogger rivale. Tutti gli altri se lo possono guardare facendosi quattro risate, alle spalle del ridicolo Babau simil-Saw mostrone del film e soprattutto alle spalle del facilmente impressionabile Ford.
Recensione cannibale a breve.
Il consiglio di Ford: mezzo Ford, e mezzo sinistrato, ovvero Peppa Kid.
Saprà assolutamente di già sentito, e invece Sinister è un filmetto horror davvero niente male che vidi già mesi fa in barba alla ridicola distribuzione italiana e che sicuramente riuscirà ad inquietarvi decisamente più di quanto possano fare tutti gli horror o presunti tali che tanto spaventano quel pusillanime del mio antagonista. Di sicuro molto, molto migliore di tutti i Saw o presunti tali di questo pianeta e di qualsiasi altro.

"Laetitia, certo che te sei meno Casta della casta italiana..."
La frode di Nicholas Jarecki
Il consiglio di Cannibal: non è una frode
Altro film già visto e altro film guardabile. Anche in questo caso non una pellicola imperdibile, ma a livello qualitativo qui siamo una spanna sopra al modesto Sinister.
La frode (in originale Arbitrage) è un thriller finanziario molto attuale. Intrigante ma non del tutto incisivo come un Margin Call, e con un Richard Gere in discreta forma. Un’occhiata senza aspettative troppo alte io la consiglio, quanto a ciò che vi dirà Ford non dategli retta, sarà sicuramente una frode.
Recensione cannibalesca coming soon.
Il consiglio di Ford: sono d'accordo con il Cannibale, e non è una frode!
Altro film già visto in casa Ford e altro film discreto, che a breve passerà qui al Saloon. Un discreto thriller d'intrattenimento dalla confezione superpatinata ma ugualmente convincente, con un davvero in parte Gere. L'importante è che lo guardiate senza aspettarvi il filmone dell'anno: fatto questo, potrebbe addirittura piacervi.

"Tranquillo, non sei il figlio di Ford."
"Uh, che sollievo!"
"Però sei il figlio di Cannibal."
"AAAAAAAH!"
Il figlio dell’altra di Lorraine Lévy
Il consiglio di Cannibal: povero il figlio di Ford che dovrà crescere con un padre tanto cine-incompetente
Il figlio dell’altra sembra uno di quei film finto impegnati che tanto piacciono a Monsieur Ford e che poi si rivelano delle patacche assurde. La provenienza francese è però oggigiorno garanzia di una qualità buona per non dire ottima, quindi non escludo si possa trattare di una piacevole sorpresa.
Meriterà o meno?
Lo scoprirete (forse) su Pensieri Cannibali.
Il consiglio di Ford: l'altra Francia.
Dopo una stagione fenomenale, ai nostri cugini d'oltralpe pare stia capitando quello che era accaduto alla Spagna qualche anno fa: ad un periodo di pellicole una più bella dell'altra ne segue inevitabilmente un altro nel corso del quale è utile tenersi ben lontani dalle loro proposte. Un po’ quello che accade al sottoscritto quando sento puzza del Coniglione che si avvicina.

AmeriQua di Marco Bellone, Giovanni Consonni
Il consiglio di Cannibal: AmeriStaiPureLà
L’horror dell’anno? Altroché Sinister, è AmeriQua.
"Prova a rovinare un altro film di Woody e vedi che ti succede, Mastronarda."
Un film su un gruppo di ragazzi italiani in trasferta negli Stati Uniti che si preannuncia della profondità di uno spot Tim.
Preoccupante la presenza nel cast di Alec Baldwin. Chi gliel’ha fatto fare di partecipare a una farsa simile? Si sarà per caso innamorato della Alessandra Mastronardi, con cui aveva fatto anche To Rome With Love di Woody Allen? Cioè, renditi conto Alec: hai nel curriculum 2 film con la Mastronardi, manco Matteo Branciamore e James Ford sono arrivati a tanto!
Il consiglio di Ford: AmeriNo.
Film agghiacciante che neppure quel teen senza ritegno di Peppa Kid potrebbe sognarsi di guardare, e che potrebbe costarvi bottigliate premio per i mesi a venire. Non seguite l'esempio di Alec Baldwin e tenetevene alla larga a meno che dietro non ci sia un molto, molto lauto compenso.

"Oddio! Dovevo fare fuori Ford, ma dopo averlo visto nudo
direi che sta già soffrendo abbastanza!"
Dead Man Down di Niels Arden Oplev
Il consiglio di Cannibal: Dead Ford Down
Pellicola criminale con Colin Farrell e Noomi Rapace dal forte sapore fordiano, potrebbe meritare mezza visione giusto perché questa settimana non offre niente di molto interessante.
Un film riempitivo di cui mi sa che si può fare anche a meno, preferendo magari recuperare qualcuna delle splendide pellicole uscite nelle scorse settimane prontamente consigliate dal sottoscritto. O magari recuperare qualcuna di quelle che non sono piaciute a Ford, che di certo si riveleranno invece piacevoli visioni.
Il consiglio di Ford: Peppa Kid Down, come in ogni Blog War.
Pellicola tamarra al punto giusto che potrebbe rivelarsi la sorpresa riempitivo della settimana, e che oltre ai due fordiani Colin Farrell e Noomi Rapace annovera nel cast anche l'attuale campione intercontinentale WWE Wade Barrett. E potrà mai perdersi una pellicola con un protagonista del wrestling il vostro vecchio cowboy!? Giammai!

"La mia scelta sarà sempre il solo e unico Ford."
La scelta di Barbara di Christian Petzold
Il consiglio di Cannibal: potrebbe essere la scelta di Cannibal di questa spenta settimana
Film tedesco ambientato negli anni Ottanta nel periodo della Stasi (non Alberto). Non sarà Le vite degli altri, però potrebbe anche rivelarsi la proposta più interessante della settimana.
O magari no, ma di sicuro La scelta di Barbara sarà comunque migliore di qualunque pellicola scelta da Ford.
Il consiglio di Ford: la scelta del Cannibale dovrebbe essere quella di schierarsi finalmente dalla parte di Ford.
Non credo ci si troverà di fronte al nuovo Le vite degli altri - superfilmone che spero possa essere annoverato tra i pochi in grado di mettere d'accordo Ford e Cannibal -, ma potrebbe essere una soluzione
pseudo autoriale discreta per una settimana che di autoriale ha davvero ben poco. Poi, certo, il rischio che sia una sòla del calibro di Peppa Kid c'è sempre, ma per una volta si può anche rischiare, direi.

Mr. Ford e Cannibal Kid con i loro vestiti da giorno della festa.
Buongiorno Papà di Edoardo Leo
Il consiglio di Cannibal: cattivogiorno, Papà Ford
Ennesima commediola italiana che probabilmente si rivelerà una discreta boiata, però se non altro questa volta il trailer è realizzato in maniera piuttosto accattivante, grazie a un buon uso delle musiche.
E attenzione poi perché c’è Marco Giallini truccato da Kiss e quindi potrebbe diventare a sorpresa un cult movie italiano per Ford, vista anche la tematica della paternità.
Anvedi che ho trovato al mio blogger rivale un film nostrano da consigliargli?
Il consiglio di Ford: buongiorno Cannibal, oggi è il tuo ultimo giorno. Ahahahaha!
Filmetto italiano che non mi ispira granchè nonostante la tematica della paternità - fordianamente attuale - e quella del trucco da Kiss - già sperimentato di persona, quindi inutile vederlo in sala, no!? -.
Difficilmente lo vedrò, soprattutto dopo aver dedicato due settimane a Kubrick, ma chi può dirlo!? In fondo in questo periodo sono stato perfino parecchio d'accordo con Peppa Kid!

Mr. Ford e Julez.
W Zappatore di Massimiliano Maci Verdesca
Il consiglio di Cannibal: W la zappa sui piedi a Ford. E abbasso Ford!
Attenzione perché dopo Buongiorno Papà, il cinema italiano questa settimana propone un altro film ad alto tasso di fordismo. W Zappatore si preannuncia come un film metallaro che potrebbe rivelarsi una sorpresa non da poco in mezzo a un panorama dominato da pellicole e personaggi tutti uguali.
Sarà il nostro Hesher?
E proprio come quel film riuscirà a mettere d’accordo Ford e Cannibal?
Ma, soprattutto, non sarebbe meglio se MasterFordChef smettesse di scrivere di cinema e aprisse un bel blog culinario?
Il consiglio di Ford: la zappa, il tridente, il rastrello... Tutti in testa a Cannibal!
Stranamente un titolo italiano riesce ad uscire dalla mediocrità cui la Terra dei cachi ci sta abituando e ad incuriosirmi almeno in parte. Non so se sarà fiducia ben riposta o se si rivelerà il solito fuoco di
paglia - un po’ come il Cannibale, insomma -, ma secondo me una visione si può anche concedere.
In mancanza d'altro, ovviamente.

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