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martedì 5 febbraio 2013

LA PARTE DEGLI ANGELI, O LA PARTE DEI DEMONI?

La parte degli angeli
(UK, Francia, Belgio, Italia 2012)
Titolo originale: The Angels' Share
Regia: Ken Loach
Cast: Paul Brannigan, John Henshaw, Gary Maitland, Jasmin Riggins, William Ruane, Siobhan Reilly, Roger Allam
Genere: analcolico
Se ti piace guarda anche: Miracolo a Le Havre, My Name is Joe, Four Lions, Full Monty, Billy Elliott

La parte degli angeli parte come un episodio di Misfits, solo senza superpoteri, senza la stessa originalità (almeno delle prime due serie) e con un senso dell’umorismo molto più ridotto. Il problema non è comunque questo. Il problema è che c’è qualcosa di profondamente sbagliato, in questo film.

"Ma come, libero? Fabrizio non vedeva l'ora di averlo come compagno di cella."
Il protagonista è Robbie, un teppistello scozzese che una sera massacra un tizio che aveva fatto il semplice errore di capitare al posto sbagliato nel momento sbagliato. Senza ragione alcuna, Robbie lo riempie di botte, facendogli perdere la vista da un occhio e rovinandogli la vita per sempre. Robbie però viene graziato dal giudice che non solo non gli fa fare manco un giorno in prigione ma, visto che sta per diventare padre, lo condanna giusto a 300 ore di servizi sociali. Come i Misfits. Se già i Misfits non fanno un ca**o dal mattino alla sera, a parte combinare casini e far fuori qualche assistente sociale, a Robbie va ancora più di lusso: gli fanno fare una gitarella in una distilleria di whisky. Solo perché a Euro Disney era già tutto prenotato.
A questo punto, vado a gonfiare di botte un tipo a caso (anche se probabilmente finirei solo per prendermele) e vedo se il giudice mi manda a fare una visita alla fabbrica della Menabrea.
Non è una questione di giustizialismo, io in genere odio i film giustizialisti, bensì di semplice Giustizia: è giusto celebrare la storia di riscatto di un teppistello che ha distrutto la vita di un altro ragazzo, del tutto innocente? Un riscatto che avviene tra l’altro non in maniera onesta, ma attraverso un altro atto criminale.
Ken Loach, nel tuo prossimo film deciderai di riabilitare anche l’autore della strage nella scuola di Newtown?
Ed è giusto che all’ultimo Festival di Cannes abbiano premiato una favoletta del genere con il premio della Giuria, lasciando a bocca asciutta film ben più meritevoli come Moonrise Kingdom, Un sapore di ruggine e ossa e Holy Motors?

"Va bene, ragazzi, siete liberi di andare.
Con quei cosini non siete un pericolo per nessuno/a."
Si tratta quindi di una pellicola moralmente molto discutibile. Se voi o qualcuno che conoscete finisse vittima di un episodio del genere, non vorreste vedere l’autore marcire in galera? Non vorreste che si facesse almeno un giorno dietro le sbarre? Davvero?
Oltre a questo, La parte degli angeli per quanto riguarda la parte cinematografica è davvero poca roba. Ken Loach dirige in maniera sciapa e anonima una storiella neorealista che fa acqua da tutte le parti e che si inserisce nel filone più ruffianotto del cinema British, ma senza la simpatia di un Full Monty o di un Billy Elliot. Fino a sfociare in una seconda parte prevedibile, fino a un finale talmente buonista da sembrare uscito dalla penna del finlandese Babbo Natale Aki Kaurismaki, con la partecipazione straordinaria di Marco Pannella.
Scontatissimo anche l’uso di “I’m Gonna Be (500 Miles)" dei Proclaimers a fungere da canzone portante: quasi l’equivalente scozzese dell’uso di “Nel blu dipinto di blu (Volare)” in una pellicola italiana o ambientata in Italia. Vero, Woody Allen?
Unico lampo di originalità è la scena iniziale, in cui Dio parla a uno dei personaggi tramite l’altoparlante di una stazione ferroviaria. Un episodio che però ha ben poco a che fare con il resto del film, se non per la sequenza in cui si esplicita il senso del titolo della pellicola.

ATTENZIONE SPOILER
Come viene spiegato nella distilleria, invecchiando il whisky perde ogni anno circa il 2% del suo spirito, che evapora, vola via. Questa è la parte degli angeli. Con un’analogia telefonata, i quattro misfits senza poteri protagonisti alla fine del film ottengono ognuno un bottino di 25.000 sterline, “guadagnate” sgraffignando whisky da una botte venduta a oltre 1 milione di sterline. Ovvero, all’incirca il 2%. Ovvero, la loro è la parte degli angeli. Ma se questi sono angeli, io preferisco stare dalla parte dei demoni.
(voto 5-/10)

giovedì 13 dicembre 2012

Colpi di fulmine cinematografici

Uno scatto di Mr. James Ford. Da giovane.
Il Natale si avvicina, contenti?
Sì?
Sicuri?
Allora forse dimenticate che il Natale non è un periodo particolarmente positivo, almeno non nei cinema italiani. È infatti pronta ad arrivare un’infornata di pellicole per tutta la famiglia, di commedie cinepanettose, più qualche altra ciofeca gratuita così, come bel regalo sotto l’albero. Insieme a una serie di uscite da maledire Babbo Natale, le sue renne, i suoi elfi aiutanti e pure il mio nuovamente rivale Mr. James Ford, che maledirlo è sempre cosa buona e giusta, arriva però anche qualcosina di interessante.
Vediamo cosa, con la solita carrellata sui film in uscita questo weekend in Italia in versione doppio audio: da una parte i saggi suggerimenti cannibali, dall’altra le farneticazioni di un Ford tornato cattivo. Certo, cattivo quanto può esserlo un duro dal cuore tenero come lui...

"Ciao Ford, sono il tuo regalo di Natale.
Da Cannibal Kid, con tanto affetto!"
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato di Peter Jackson
Il consiglio di Cannibal: un viaggio aspettato
Una cosa che mi sono sempre chiesto è: ma perché il romanzo di J.foR.R.d Tolkien The Hobbit in Italia l’hanno tradotto Lo Hobbit e non ad esempio L’Hobbit o Hobbit e basta?
A parte questo mio dubbio esistenziale, il ritorno nella Terra di Mezzo insieme a Peter Jackson fa piacere, visto che la trilogia del Signore degli anelli è stata qualcosa di notevole. Però io guardo sempre con un po’ di diffidenza ai sequel o in questo caso ai prequel. Considerando pure che la pellicola è stata sdoppiata in due parti per raddoppiare gli incassi, un po’ di odore di operazione commerciale si sente. Comunque, più che un viaggio inaspettato, mi sa che ci si può aspettare un viaggio molto in stile Signore degli anelli e probabilmente senza enormi sorprese. Come quando capita di andare su WhiteRussian e sai già che sarà un’esperienza terribile peggio che finire a Mordor buahahah!
Il consiglio di Ford: un ritorno atteso.
Finalmente è tornato. No, non lo hobbit. Non Peter Jackson. Bensì il vero Ford, pronto a spedire il Cucciolo eroico a calci nel culo dritto indietro nella Contea. Ora, la trilogia de Il signore degli anelli è una delle poche cose in grado di mettere d'accordo il sottoscritto e quel pappamolle del Cannibale, quindi questo prequel dal sapore vagamente commerciale potrebbe rivelarsi una lieta sorpresa di fine anno: certo, mancano le battaglie e l'epicità della saga precedente, eppure se lo spirito dovesse restare lo stesso de La compagnia dell'anello - il mio preferito senza dubbio dei film tolkeniani di Jackson - non mi dispiacerebbe affatto.
E poi, c'è Gollum. Mica Cannibal!

"Uff, ma perché accettiamo consigli di moda da Ford?"
La parte degli angeli di Ken Loach
Il consiglio di Cannibal: basta che non sia la parte di Ford
Mi piace la britannicità di Ken Loach, sebbene il suo eccessivo (neo)realismo non me lo faccia amare particolarmente come nel caso del mio (vecchio)realista rivale Mr. Ford.
Una visione comunque di certo la merita e finora, nella settimana delle uscite natalizie, questo si sta rivelando un viaggio inaspettato, con ben due pellicole interessanti. Continuerà così o finiremo dalla parte degli angeli a un inferno cinematografico manco Ford avesse organizzato una maratona dedicata ai “film” interpretati dal nano più celebre del Belgio dopo il Manneken Pis?
Il consiglio di Ford: dalla parte di Ford, uniti contro Cannibal.
Di quest'ultimo film di Loach - polemiche per il rifiuto al Festival di Torino a parte - ho sentito parlare e letto solo bene, quindi ho grande fiducia che possa rivelarsi una di quelle visioni di fine anno in grado di ritagliarsi uno spazio all'interno delle classifiche dei prossimi Ford Awards: inoltre, Loach normalmente da il suo meglio quando si mette a confronto con storie molto sociali e neorealiste come questa. Quindi allargate le spalle e preparate a far "piovere pietre" su quella testa di rapa del Cucciolo.

"Un Natale senza er cinepanettone? Ma er Forde me muore!"
Colpi di fulmine di Neri Parenti
Il consiglio di Cannibal: meglio essere colpiti da un fulmine vero
Ed eccolo, il cinepanettone non-cinepanettone dell’anno. Quest’anno il classico Natale a… non ci sarà, visto che il progetto di un Natale a Lodi non è riuscito a convincere i produttori. Al suo posto arriva però una pseudo commedia romantica di quelle classiche con Christian De Sica. L’unica cosa da fare è sperare in un flop totale, così non solo ci leviamo dalle pall… dalle scatole i cinepanettoni veri, ma pure quelli finti.
A voi lettori invece tocca sorbirvi ancora un po’ i De Sica & Boldi della blogosfera, (per ora) più resistenti persino dei cinepanettoni.
Il consiglio di Ford: colpite il Kid con un fulmine.
Ogni anno io ci spero, con tutto il cuore. E ogni anno vedo le mie speranze disilluse.
Basta cinepanettoni, finti o no. Piuttosto, prometto, mi sparo una maratona di film cannibali e non li
prendo neppure a bottigliate. Ma questa roba, per favore, basta.



Tutto tutto niente niente di Giulio Manfredonia
Il consiglio di Cannibal: niente niente, grazie grazie
Una volta mi piaceva anche, Antonio Albanese. Ai tempi di Mai dire gol e pure del suo esordio cinematografico Uomo d’acqua dolce, che non era malaccio. Dopo aver visto Qualunquemente però non ce la faccio. Sto male al solo pensiero di dovermi sorbire di nuovo una pellicola con Cetto La Qualunque. Buone le intenzioni di prendere per il culo il sistema politico italiano, ma purtroppo la realtà supera di gran lunga il personaggio di fiction di Albanese e quindi oltre a non far ridere, mette addosso solo una gran tristezza. Non proprio il massimo, per un film comico.
Quest’anno ho già fatto dei sacrifici, per la gioia di Ford ho guardato ben 2 film con Jean Claude Van-Damme (JCVD e I Mercenari 2), ma una nuova pellicola con Albanese proprio no!
Il consiglio di Ford: Ford è tutto, Cannibale niente.
Nonostante abbia una discreta stima di Albanese, trovo che ormai il suo macchiettismo stia diventando piuttosto irritante. Avevo digerito molto faticosamente Qualunquemente, dunque credo che questo nuovo capitolo delle avventure di Cetto finirà senta troppe cerimonie nel dimenticatoio. In fondo, roba interessante da recuperare - anche non uscita qui nella disgraziata Terra dei cachi - ce n'è in abbondanza.

"Ho un sogno: un film con protagonisti Ford e Cannibal.
Ho già anche il titolo: I soliti idioti!
L'hanno già fatto? E sta arrivando pure il sequel?
Ho un altro sogno: la smetto di fare film!"
L’innocenza di Clara di Toni D’Angelo
Il consiglio di Cannibal: il silenzio dell’innocenza
Non solo arrivano due film comici presumibilmente molto poco comici e molto poco film, non solo è tornato il Sauron de’ noantri a oscurare i cieli della politica e dell’economia, ma l’Italia questa settimana ci regala pure una pellicola pseudo autoriale di cui facevamo volentieri a meno. Purtroppo il paese è e sarà sempre questo, certe cose non cambieranno mai, Mr. Ford continuerà a lottare travestito da wrestler anche se ormai gli acciacchi dell’età gli permetterebbero a mala pena una partita con l’XBox, e filmetti trascurabili del genere arriveranno nelle solite due sale e poi spariranno senza lasciare traccia. This is Italy.
Il consiglio di Ford: Clara que no.
Ovviamente non poteva passare una settimana senza che la distribuzione nostrana ci deliziasse con l'ennesima proposta da bottigliare e che presumibilmente vedranno soltanto - sotto costrizione - i parenti
stretti di chi ci ha lavorato. Penso che per un istante abbandonerò la crociata contro il Cucciolo ammazzavampiri per unirmi a lui in modo da porci a selezionatori delle pellicole made in Italy. Sarebbe un buon modo per snellire la rubrica e non farci venire troppo sangue amaro per questa robaccia.

"E' tornatooo? E ci sarà pure gente che lo votaaa? Ancoraaa?
Meno male che noi viviamo ventimila leghe (non nord) sotto i mari..."
Sammy 2 - La grande fuga di Ben Stassen
Il consiglio di Cannibal: facciamo un fugone, sì!
Natale è alle porte, vuoi non fare uscire una pellicoletta d’animazione dedicata a tutti i bimbetti fordiani d’Italia?
Onestamente, ammetto la mia ignoranza e confesso di non sapere dell’esistenza di un Sammy 1. Con tranquillità, faccio finta di niente e fuggo alla grande. Questa settimana non solo, e non tanto, scappo da Ford, ma da Sammy 2, dai Cinepanettoni 2 e, soprattutto, da Silvio 2.
Silvio 2?
Silvio 10, semmai, o a che numero siamo arrivati? Ormai è una saga più lunga e spaventosa di quella di Nightmare…
Il consiglio di Ford: scappate da quest'oceano di schifezze!
Già il primo Sammy era più triste e patetico della più spenta e mestruata delle Katniss Kid, figuriamoci questo numero due, che già dal trailer si presenta come una di quelle cose in grado di far vomitare anche i bambini tanto da costringervi a chiamare l'esorcista anche la notte di Nachele.
Evitatelo come la peste. O come il Cannibale. Ahahahahahahah!

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