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martedì 5 gennaio 2016

La grande scommessa dei film della settimana





Capolavori o boiate?
Nel weekend lungo della Befana che inizia già stasera arrivano nei cinema italiani dei film ad alto potenziale, che però potrebbero anche rivelarsi delle delusioni pazzesche.
Per orientarsi nell'offerta cinematografica settimanale c'è sempre un unico modo: affidarsi al mio parere e diffidare di quello del co-conduttore della rubrica, il neo fan dei One Direction Mr. James Ford.

Carol
(dal 5 gennaio)
"Rooney, ormai è ora di togliere quel cappello. Chi ti credi di essere, Babbo Fordale?"

martedì 17 febbraio 2015

ROMEO&JULIET, LA NUOVA (SI FA PER DIRE) VERSIONE





Romeo&Juliet
(UK, Italia, Svizzera 2013)
Titolo originale: Romeo & Juliet
Regia: Carlo Carlei
Sceneggiatura: Julian Fellowes
Ispirato a: Romeo e Giulietta di William Shakespeare
Cast: Douglas Booth, Hailee Steinfield, Damian Lewis, Natasha McElhone, Stellan Skarsgård, Paul Giamatti, Kodi Smit-McPhee, Ed Westwick, Lesley Manville, Tom Wisdom, Nathalie Rapti Gomez, Christian Cooke, Laura Morante
Genere: tragico
Se ti piace guarda anche: Reign, Un amore senza fine, Romeo + Giulietta

I drammi shakespeariani ispirano sempre delle domande. Non mi riferisco in questo caso a quesiti esistenziali come “Essere o non essere?”. L'ultimo adattamento di Romeo & Giulietta mi ha portato alla mente un'altra domanda. No, nemmeno “Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo?” e a dirla tutta le domande sono due.

venerdì 13 aprile 2012

Brut ami

"Sì, mi sono ispirato a Paperon de' Paperoni
per questo look. E allora?"
G8, vampiri seduttori, poker, guerre interplanetarie, Rihanna che recita…
Succede di tutto e di più in questo weekend cinematografico.
E, “Ciliegine” sulla torta, i commenti di Cannibal Kid!
Ah sì, dimenticavo, ci sono pure i commenti di Mr. James Ford, ma se non ve lo dicevo probabilmente manco ve ne accorgevate…

Bel Ami di Declan Donnellan e Nick Ormerod
Il consiglio di Ford: meglio un Brut Nemì Cannibale che un Bel Ami vampiro!
Considerato che devo ancora recuperare dal trauma che è stata la visione della penultima pellicola dedicata alla saga di Twilight, non credo di poter essere in grado di vedere un qualsiasi altro film con Robert Pattinson nel cast almeno per un altro mesetto, neppure se ispirato da un Classico della Letteratura.
Passo dunque la patata bollente al mio per niente bello e per niente amico Cucciolo Eroico, così al massimo ci si diverte lui.
Il consiglio di Cannibal: per Twilaids fans hardcore come Miss Ford
Robert Pattinson in versione principe di Bel Ami non fa troppo ben sperare… Se non le sue fan scalmanate come Miss Ford, che fa tanto la preziosa ma in realtà si scioglie per il cuoricino del Bel Pattinson. Altroché Sokurov, Ford a casa c’ha tutta la Twilight collezione in DVD!
I film in costume già non mi esaltano molto e questo per di più sembra giusto il trampolino di lancio per la carriera del vampiro(?) cinematografico(??)… Basterà un Bel cast femminile (Uma Thurman, Christina Ricci, Kristin Scott Thomas…) per salvarlo?
Non credo, come manco una Bella dose massiccia di visioni cannibali potrebbe salvare il mio Brut Ami (ami si fa per dire) dalla dannazione eterna!

Ford, ti batterei facilmente anche a battaglia navale!
Battleship di Peter Berg
Il consiglio di Ford: tamarrata perchè no!?
Sono più che certo che questo enorme giocattolone si rivelerà una schifezza senza precedenti, data l'ispirazione ludica - il gioco della Hasbro legato alla battaglia navale - ed il poco incoraggiante trailer, eppure in una serata da zero neuroni potrei anche rischiarlo. In fondo a tirare i fili è Peter Berg, creatore della magnifica serie Friday night lights, che per l'occasione si porta dietro anche l'ormai lanciatissimo Taylor Kitsch e per la prima volta sullo schermo Rihanna, una delle poche signorine che paiono mettere d'accordo sia Ford che Cannibale. Mica roba da poco.
Quindi sapete che vi dico!? Spengo il cervello, spengo il mio antagonista, e me lo vado a vedere!
Il consiglio di Cannibal: i livelli delle Blog Wars sono lontani…
Tamarrata? Ma anche no, grazie!
Peter Berg, a parte Friday Night Lights, non è certo una garanzia, visto che ha diretto pure Hancock…
Dal trailer sembra una robaccia alla Transformers, potrei guardarlo giusto perché è l’esordio cinematografico di Rihanna, sebbene le sue qualità come attrice siano tutte da verificare, con grande preoccupazione…
Le probabilità che sia un film-bomba sono quindi molto basse, tanto quanto sono alte le probabilità invece che io lanci una bomba (vera, non film) contro l’esercito di Ford, anche perché la prossima Battleship o meglio Blog War sta arrivando!

"Ma porco Diaz, fate un film su di me e non mi chiamate nemmeno?
Chi l'ha deciso il cast, Mr. Ford?"
Diaz - Non pulire questo sangue di Daniele Vicari
Il consiglio di Ford: non perdete questo film.
Quello che accadde nel corso di quello scellerato G8 del luglio 2001 è ormai - più o meno - noto a tutti.
Per la prima volta dopo i numerosi documentari dedicati a Carlo Giuliani e a quei giorni terribili un film di fiction si prende il non facile impegno di sensibilizzare il pubblico rispetto agli episodi legati alla Diaz, sfruttando una narrazione su più livelli che, se ben gestita, potrebbe davvero - e per la prima volta da mesi - portare sullo schermo qualcosa di davvero importante, seguendo la scia di Cesare deve morire e Romanzo di una strage dando una scossa all'addormentato Cinema italiano.
Speriamo bene. Comunque, prima scelta della settimana a mani basse.
Il consiglio di Cannibal: porco Diaz!
Diaz - Non pulire questo sangue. Ford - Non pulire questo sangue, però almeno tu ogni tanto pulisciti uahaha!
Per quanto riguarda la pellicola, io rispetto a Ford rimango più prudente. Una storia importante e potente non sempre si traduce in un film altrettanto riuscito. Anzi, le possibilità di rimanere delusi sono ancora più alte, soprattutto quando parliamo di cinema italiano. Fosse una produzione francese, ci punterei a occhi chiusi. Allo stato attuale del cinema nostrano, dopo il già non del tutto riuscito Romanzo di una strage, Diaz potrebbe risultare una buona ricostruzione di quanto successo, ma non è detto risulti anche un grande film.
Bah, io sono scettico. Ford, tu invece sei sce…mo. Uahahaha!

"Mr. Ford, guarda: non farmi incazzare che poi mi metto a fare la nevrotica
e poi non la smetto più di parlare manco fossimo in un film di Muccino e lo so
che fai tanto lo schizzinoso ma poi tu sei più radical-chic di tutti noi attori barra
registi barra sceneggiatori barra modelli messi insieme e se non lo ammetti
ti spedisco sulla Tour Eiffel a forza di pentalcù, traduzione: calci nel culo!
Ciliegine di Laura Morante
Il consiglio di Ford: la ciliegina sulla torta? Una blogosfera senza Cannibale! Ahahahahahah!
Già sopporto poco la Morante nei suoi ruoli da nevrotica impazzita. Figuriamoci un film girato da lei in cui interpreta una nevrotica impazzita.
Radicalchicchismo italiota, quasi peggio di quello francese.
Direi che mollo il colpo e lascio tutto in mano a quella nevrotica impazzita del Cannibale!
Il consiglio di Cannibal: le ciliegie sono quasi di stagione, le ciliegine no
Il fatto che sia una produzione francese, oggi come oggi, lascia aperta qualche speranza. A rovinare tutto potrebbe però essere il tocco italiano di Laura Morante. Commedia francese in salsa italiana? O commedia all’italiana in salsa francese?
Le probabilità giocano tutte e favore di una commedia porcata e basta, speriamo almeno sia parecchio radical-chic. Così, tanto per dare fastidio al Ford che usa il termine “radical-chic” un po’ come Bossi usa “Roma ladrona”. Fate vobis a che livelli sono messi entrambi…

Ford, oltre che a battaglia navale, ti batterei pure a Poker!
Poker generation di Gianluca Mingotto
Il consiglio di Ford: ridatemi Rain man!
Paesino della Sicilia. Due fratelli figli di un accanito giocatore. Uno dei due pare autistico. Sorellina malata. Soldi da recuperare grazie al poker.
Una trama così non sarebbe riuscito a partorirla neppure l'intero parco "giornalisti" di Studio Aperto.
Quasi quasi mi vergogno anche solo a parlarne.
Il consiglio di Cannibal: abbasso la Poker Generation e la Ford Generation e viva la Cannibal Generation!
Certo che oggi in Italia si fa un film su qualunque argomento. Adesso tocca persino al Poker Texas Hold’em. A ‘sto punto ci manca solo un film italiano sul wrestling. Ford, lo produci, dirigi, scrivi e interpreti tu? Ti dà una mano Laura Morante!
Nonostante la presenza di Francesco Pannofino, il Renè Ferretti di Boris, questo Poker generation mi sa tanto di schifezza generazionale. E non sto bluffando. Anche quando dico che Ford non capisce nulla di cinema, non sto bluffando. Po-po-po-poker Ford, po-po poker Ford!

martedì 19 aprile 2011

Ma che bel Castellitto… marcondirondironderelitto

La bellezza del somaro
(Italia 2010)
Regia: Sergio Castellitto
Cast: Sergio Castellitto, Laura Morante, Nina Torresi, Enzo Jannacci, Marco Giallini, Gianfelice Imparato, Barbora Bobulova, Lola Ponce, Lidia Vitale, Emanuela Grimalda, Renato Marchetti
Genere: commedia frizzante
Se ti piace guarda anche: Tamara Drewe, Happy Family, Caterina va in città

Trama semiseria
Una famiglia benestante, di sinistra e pure -massì- molto radical-chic, organizza un weekend con gli amici nella cascina in campagna. La figlia di Sergio Castellitto e Laura Morante invita per l’occasione il suo fidanzatino… un giovincello interpretato da Enzo Jannacci. Come la prenderà il padre che era già pronto ad accogliere amichevolmente qualsiasi tipo di (futuro) genero, persino un terrorista islamico, ma er vecchio maprione no?

Recensione cannibale
Capita alle volte, e anche spesso, di ignorare alla grande alcuni attori e registi. Poi a un certo punto per caso li scopri e scopri che non erano poi così male. È quanto successo a me con Sergio Castellito che fin’ora non avevo mai cagato più di tanto e invece dopo questa piacevole sorpresa del somaro mi sono andato a riscoprire pure con il precedente Non ti muovere. Ma procediamo con ordine e senza spingere, per favore.

La bellezza del somaro è un film profondamente radical-chic con una serie di personaggi tutti radical-chic. Io però sono talmente radical-chic da riconoscermi più in un modello radical-chic internazionale che non in quello italiano qui proposto, quello per dire che ascolta Paolo Conte, pensa che Fabio Fazio faccia rima con Dio e vota Rutelli, ché Bersani è già troppo estremo e sovversivo.
Nella galleria di personaggi che si ritrovano a passare insieme un tranquillo weekend in campagna c’è naturalmente Sergio Castellitto, architetto di successo, sposato con la solita nevrotica Laura Morante ma che si consola con l’amante stragnocca Lola Ponce. I suoi amici sono molto radical pure loro, come il divertente farfallone Marco Giallini (daje Giallì, che sei er mejo!) e Gianfelice Imparato con perenne bluetooth all’orecchio perché segue un corso intensivo d’inglese. Laura Morante oltre ad essere la solita nevrotica è per giunta pure una strizzacervelli che si porta con sé per il weekend in the country house anche un paio di pazienti schizzati: la rompicojoni Barbora Bobulova e un tizio fissato con la morte e col suicidio che si guarda ossessivamente Il settimo sigillo di Bergman, perché anche la follia vuole la sua bella componente radical-chic.

Il personaggio migliore e più chic è però quello della figlia interpretata dalla splendida Nina Torresi, una rivelazione assoluta. È bello vedere finalmente un volto nuovo e fresco al di là dei soliti noti (e a volte nemmeno tanto noti) che si alternano in tutti i film possibili. Alba Rorhwacher, ti fischiano per caso le orecchie? La giovincella ha una vita sentimentale parecchio travagliata e intorno a lei ruotano tutta una serie di ragazzi. E non solo ragazzi. Per il weekend in campagna infatti la nostra invita a sorpresa il suo fidanzato segreto: un 70enne interpretato da Enzo Jannacci, altro personaggione eccellente di questa commedia; ogni volta che parla tira fuori qualche perla di saggezza, cosa che fa scattare una divertente musichetta quasi da santone.

Di cosa parla dunque questo film? Di una relazione tra un 70enne e una minorenne? Qualche riferimento per caso al Premier? Quando la sceneggiatura è stata scritta i cenni al caso Ruby Rubacuori erano impossibili (ma poi neanche tanto) da prevedere, però c’era già stato il caso Noemi Letizia e quindi sì, i riferimeni magari non sono così casuali, perché come dice una battuta del film: “Berlusconi c’entra sempre.”

Castellitto è riuscito quindi a sorprendermi con una commedia frizzante che fa per me perfettamente il paio con Tamara Drewe, altro film brillante ambientato in campagna, con la sola differenza che là i protagonisti radical-chic erano inglesi. La colonna sonora, per quanto nulla di innovativo, grazie a Cranberries e 50 Cent (P.I.M.P. in un film di Castellitto? Yes we can!) è comunque nettamente superiore a quella di Non ti muovere (come vedremo tra poco).
Ho già detto che è La bellezza del somaro è un bel film profondamente radical-chic? Sarà per questo che, uscito nel periodo natalizio, è stata una delle poche commedie italiane a floppare. Evidentemente non era abbastanza una minchiata per attirare i consensi del grande pubblico (somaro).
(voto 7+)


Non ti muovere
(Italia 2004)
Regia: Sergio Castellitto
Cast: Sergio Castellitto, Penelope Cruz, Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Marco Giallini, Elena Perino
Genere: drama
Se ti piace guarda anche: Apri gli occhi, C’era una volta in America, Vicky Cristina Barcelona

Trama semiseria
Sergio Castellitto è un chirurgo che un giorno si vede arrivare in ospedale la figlia, a rischio dopo un incidente quasi fatale col motorino. In questa tragica occasione, Castellitto rivive in flashback alcuni momenti del passato, tra cui anche la storia d’amore malato e violento con la brutta Penelope Cruz. Una Penelope Cruz brutta, avete capito bene, e non è un film di fantascienza.

Recensione cannibale
Dopo aver visto due film (su tre) del Castellitto regista/attore/sceneggiatore, posso dire che possiede un tocco personale piuttosto marcato e preciso. Non so se si può parlare di tocco autoriale vero e proprio, però di certo il Sergio nazionale c’ha alcune caratteristiche che rendono i suoi film vivi. Il suo cinema cerca di indagare nei lati oscuri dei personaggi e in questo Non ti muovere in particolare va a scavare dentro l’ego(centrico) chirurgo da lui stesso interpretato, con le sue perversioni, la sua voglia di fuggire dalla moglie Gerini e da una vita fatta di certezze per cercare il sesso (e l’amore) randagio di una povera zingara bruttina; il fatto che la splendida Penelope Cruz risulti credibile in una parte del genere dimostra tutta la bravura di questa notevole attrice spagnola.

Va anche sottolineato però come non tutto funzioni alla perfezione e come alcuni elementi del mondo di Castellitto non coincidano con il mio mondo ideale: la colonna sonora in primis, davvero discutibile (ma diciamo anche sull’orribile andante) con Vasco, Europe, Toto Cutugno e Nino Buonocore (?!?!?). Eppure in qualche strano modo risultano, se non gradevoli, quanto meno funzionali al racconto, visto che la musica agisce come da motore scatenante dei vari flashback del protagonista. Epperò è anche vero che con delle canzoni migliori l’effetto sarebbe risultato più efficace, però il cinema di Castellitto è molto personale e va quindi tenuto così, con i suoi difetti. Per lo meno va apprezzato il fatto che non abbia cercato di snaturarsi proponendo delle scelte musicali non sue. Altra componente non proprio gradita, almeno da me, è una tendenza eccessiva all’enfasi, al recitato urlato, tipica purtroppo di molto cinema italiano. Sarà che preferisco le emozioni più delicate, sussurrate. Gli strilli preferisco lasciarli ai programmi tv spazzatura tipo GF (con cui comunque specifico, prima di essere frainteso, che questo film NON ha nulla a che fare).

Non ti muovere è un film di sentimenti, ma non di buoni sentimenti. È anzi una pellicola che sa essere cattiva e picchiare forte, per quanto alla fine scelga di non affondare del tutto il pugno dentro lo stamaco. Anche se ho preferito leggermente il tocco più leggero e scanzonato de La bellezza del somaro, il cinema del Sergio nazionale me lo prendo tutto così com’è, anche con i suoi difetti, anche con le sue componenti che non mi piacciono (altro esempio: Angela Finocchiaro, NON credibile come attrice che faccia commedie o drammi), perché sono tutte parti che contribuiscono a creare un’insieme di forte personalità. E con le forti personalità non si può scendere a compromessi e si devono prendere con il pacchetto completo. Che al discount magari te lo vendono pure in offerta speciale. Basta che non ti muovi.
(voto 7)

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