Visualizzazione post con etichetta lauren cohan. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta lauren cohan. Mostra tutti i post

lunedì 16 maggio 2016

The Boy – L'imbamboylato





The Boy
(USA, Cina, Canada 2016)
Regia: William Brent Bell
Sceneggiatura: Stacey Menear
Cast: Lauren Cohan, Bambolotto, Rupert Evans, genitori pazzi
Genere: bambolominkia
Se ti piace guarda anche: Annabelle, Dead Silence, La bambola assassina, May

AAA Babysitter cercasi. Dovrà occuparsi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 di un demoniac... ehm tranquillissimo bambolot... ehm bambino. È richiesta una bella presenza e capacità recitative non da Oscar. Basta anche solo la partecipazione a qualche seriaccia pseudo horror come The Walking Dead. Compenso buono. No perditempo e no attrici cesse.

domenica 6 aprile 2014

THE WALKING DEAD, UN VIAGGIO CHE NON AVRÀ MAI UN TERMINUS




The Walking Dead
(stagione 4)

ATTENZIONE SPOILER
La stagione 4 di The Walking Dead si è conclusa alla Stazione Termini e ormai tutte le battute possibili in proposito sono già state fatte, li mortacci vostri. Ma cos’è successo, nella seconda parte di questa entusiasmante (come no?) season?
Niente. I vari personaggi hanno vagato come zombie, intendevo contro gli zombie, cercando di raggiungere tutti la terra promessa di cui cantava Eros Ramazzotti: Terminus. Che poi un posto che si chiama Terminus non è che prometta benissimo. Ci mancava solo che come sottotitolo gli mettessero “Morite qui”.

"Ao', ma io devo annà alla Magliana, mica a Termini!"

Nel frattempo, è capitata l'unica altra cosa che continua a succedere in The Walking Dead. Ovvero: far fuori i personaggi migliori.

C’era una volta Shane (Jon Bernthal). All’inizio non è che fosse Mr. Simpatia, però nel corso della seconda stagione il suo personaggio cresceva parecchio e diventava il vero idolo della serie. Cosa decidono allora di fare gli autori a questo punto?
Ovvio, ammazziamolo!

No, raga, ma che morto? Sono ancora in formissima."

Poi c’era Merle, quel bastardone di Merle (Michael Rooker). Un idolo pure lui. Ammazzato pure lui.

"Oops..."

Quindi c’era Lori (Sarah Wayne Callies), che come personaggio non era un granché, però era la manza della serie e che fanno gli autori?
La fanno fuori anche lei. Subito dopo aver dato alla luce una bambina. Si può essere più crudeli?

"Mamma, non è giusto che tu muoia e io viva!"
"Eh, non dirlo a me..."

Persino il vecchio Hershel (Scott Wilson), che non ho mai retto più di tanto, proprio quando stava cominciando a starmi simpatico l’hanno ammazzato. Nella maniera più bastarda possibile.


Chi ha ucciso Hershel? Lui, naturalmente, il più grande idolo della serie, il mitico Governatore (David Morrissey), colui che aveva fatto raggiungere a The Walking Dead inaspettati picchi di figosità. Pensate che gli sceneggiatori ci abbiano pensato più di due secondi a far fuori anche lui?


Giammai, e così ecco che nel bel mezzo della quarta stagione lo eliminano (ma sarà davvero morto?) e la serie torna a piombare nelle tenebre. Nelle tenebre e nella noia.
Qualche bagliore di luce ogni tanto lo si intravede ancora, grazie soprattutto a un nuovo personaggio che si è fatto notare nelle ultime puntate: la bambinetta Lizzie, interpretata dalla promettentissima Brighton Sharbino che abbiamo brevemente visto anche in True Detective nei panni della figlia minore di Woody Harrelson.


Il suo personaggio è uno dei pochi davvero originali della serie. Una ragazzina che non accetta passivamente di uccidere gli zombie, come quel rimbambito di Carl, ma li considera ancora come degli esseri umani. Proprio sul più bello, proprio quando questo personaggio stava diventando centrale per la serie, ecco che bang. Un colpo in testa.


In The Walking Dead allora muoiono tutti?
Così sembrerebbe e invece no. I personaggi più lagnosi continuano a sopravvivere e ci seppelliranno tutti. Gli zombie, così come pure noi spettatori impavidi.
Carl (Chandler Riggs) ad esempio. Il bimbominkia più bimbominkia della Storia. Sempre vivo e vegeto e in perfetta salute. Manco 'na febbre se pija, 'sto fijo de 'na mignotta. Nell’ultimo episodio della quarta stagione sembrava che finalmente dovesse capitargli qualcosa, qualcosa di brutto, pareva arrivato il momento in cui un bruto gli portava via la verginità anale e invece... niente. Nulla di fatto. Il suo paparino Rick (Andrew Lincoln) ha dovuto come al solito salvargli il culo – non credo ci sia espressione più adatta per una situazione del genere – sbranando il cattivone di turno con un morso a metà strada tra un vampiro e Mike Tyson. Sempre vivi anche i due insopportabili piccioncini Glenn (Steven Yeun) & Maggie (Lauren Cohan), gli Step & Babi, o se preferite gli Edward & Bella, del mondo post-apocalittico zombesco.

"Viviamo in un mondo circondati da zombie e bimbiminkia assassini..."
"Ma che ci frega? Facciamo finta di essere dentro un romanzo di Nicholas Sparks."

Un paio di episodi decenti nel corso della stagione ci sono comunque stati, Non tutto è perduto (Still) dedicato a Daryl (Norman Reedus) e Beth (Emily Kinney), e soprattutto Il bosco (The Grove), in cui la nongiovane con i capelli bianchi Carol (Melissa McBride) fa fuori la povera indifesa (più o meno) Lizzie. Per il resto abbiamo dovuto vagare in mezzo a un mare di noia, più che di zombie, per giungere fino al Terminus di quest’altra ennesima stazione stagione di passaggio. Ma tranquilli, perché con la prossima season sono pronti ad arrivare tanti nuovi fenomenali personaggi. Personaggi che verranno subito fatti fuori in maniera brutale, naturalmente. Mentre Carl vivrà per sempre, fino a che rimarrà l’ultimo essere umano sulla faccia della Terra e gli zombie, stufi di vederlo, si ammazzeranno tutti tra di loro.
Scusate se vi ho spoilerato il gran finale della serie.
(voto alla quarta stagione 5/10)

"Ma uffi, perché quel Cannibale mi odia tanto? Io triste :("
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com