Visualizzazione post con etichetta le meglio serie tv. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta le meglio serie tv. Mostra tutti i post

giovedì 21 dicembre 2023

Le meglio serie tv 2023





Ormai già lo sapete. Queste sono le classifiche di fine anno di Pensieri Cannibali. E questa è la classifica delle serie tv preferite da questo blog nel corso del 2023.

Prima della top 20 di quest'anno, via a un breve recap dei vincitori delle passate edizioni delle meglio serie tv.

2008 - Skins
2009 - Mad Men
2010 - Misfits
2011 - Homeland
2012 - Homeland
2013 - Les Revenants
2019 - Euphoria


mercoledì 19 dicembre 2018

Le meglio serie TV 2018





Le abbiamo amate.
A tratti le abbiamo odiate.
Abbiamo cercato di gustarle con calma... andiamo, chi vogliamo prendere in giro?
Le abbiamo binge-watchate senza ritegno della nostra vita sociale... ma quale vita sociale?
Le serie TV occupano un posto sempre più importante nelle nostre esistenze, cosa alquanto preoccupante, e anche quest'anno se ne sono viste di belle. Molto belle. Questa è la selezione delle 20 preferite nel corso del 2018 qui su Pensieri Cannibali.

Ecco intanto il palmarès dei vincitori del titolo di serie cannibale dell'anno gli scorsi anni:

2008 Skins
2009 Mad Men
2010 Misfits
2011 Homeland
2012 Homeland

venerdì 18 dicembre 2015

Le meglio serie tv 2015 - La Top 10





Dopo aver visto le posizioni dalla 20 alla 11, è arrivato il momento tanto atteso da grandi e piccini - si fa così, tanto per dire - di svelare le prime 10.
Tra sorprese e conferme, ecco la Top 10 delle serie tv più amate qui su Pensieri Cannibali nel corso del 2015.
Ma prima, consueto riassuntone dei vincitori degli scorsi anni.

2008 Skins
2009 Mad Men
2010 Misfits
2011 Homeland
2012 Homeland


giovedì 17 dicembre 2015

Le meglio serie tv 2015 - N. 20-11





È stato un grande anno.
Per me?
No, stavo parlando delle serie tv. Ne sono uscite un sacco di valide, tanto che sceglierne appena 20 è stata dura. Come al solito quindi ho sforato e ne trovate 21, visto che c'è un ex aequo.
Ecco allora le 20 + 1 serie preferite da Pensieri Cannibali nel corso del 2015.
In attesa di vedere presto, molto presto, la Top 10, beccatevi le posizioni dalla 20 alla 11.

mercoledì 17 dicembre 2014

LE MEGLIO SERIE TV 2014 – LA TOP 10






È stata un'annata d'oro per le serie tv.
Nooo, sul serio?
Lo so. Se non lo diceva Pensieri Cannibali non l'avreste mai immaginato. Selezionarne soltanto 20, le 20 migliori o se non altro le mie preferite, è stata allora davvero un'impresa ardua, ma alla fine ce l'ho fatta. Ieri abbiamo visto le posizioni dalla 20 alla 11, oggi tocca alle 10 top in assoluto passate sugli schermi di questo blog, sempre in compagnia dei manifesti promozionali personalizzati da Pensieri Cannibali.
Scegliere la numero 1 non è mai stato così difficile quanto quest'anno. Chi l'avrà spuntata alla fine, in un anno pieno di serie tanto cattive?
Cattive in senso buono, intendo.

martedì 16 dicembre 2014

LE MEGLIO SERIE TV 2014 – N. 20 - 11






È stata un'annata fenomenale per le serie tv. Mai vista tanta roba di qualità tutta in una volta. Altroché Cinema...

No, dai, Cinema caro, non metterti a piangere. Voglio bene anche a te, però certo che questo piccolo schermo ormai è sempre meno piccolo.
Quest'anno Pensieri Cannibali ha scelto di selezionare soltanto 20 serie, le 20 migliori secondo il personale giudizio dell'autore del blog Cannibal Kid che quando si mette a parlare di se stesso in terza persona vuol dire che i suoi livelli di egocentrismo hanno toccato vertici preoccupanti.
Una selezione durissima, che ha lasciato fuori un sacco di telefilm assai meritevoli e notevoli. Tanti assenti illustri, ma anche tanti presenti illustri.
Vediamo allora chi ce l'ha fatta a conquistare un posto nella Top 20, cominciando dalle posizioni dalla 20 alla 11, accompagate da una serie di locandine promozionali appositamente ideate da Pensieri Cannibali.


venerdì 20 dicembre 2013

LE MEGLIO SERIE TV 2013, LA TOP 10



ecco a voi le 10 serie tv preferite da Pensieri Cannibali nel corso di questo 2013.

10. Mario
La vera storia di Studio Aperto
(stagione 1)

Trama semiseria
Mario è una serie-documentario che ci porta dietro le quinte della realizzazione di uno dei telegiornali più stimati a influenti del mondo intero: Studio Aperto.

Pregi
Maccio Capatonda si conferma l'idolo assoluto della comicità nazionale e, pure a livello registico, realizza un prodotto molto ben confezionato.
- Una sfilza lunghissima di scene, battute, momenti spassosi e geniali.
- Personaggi mitici. Tutti, da Ginetto a Lord Micidial, da Genny a Ippolito Germer e Marioloide.
- Oltre a essere una serie comedy, è anche una riflessione mica scema o superficiale sull’Italia di oggi e soprattutto sull’attuale mondo dell’informazione nostrano.
- La serie più esilarante dell’anno. 20 minuti a botta di risate assicurati.
ATTENZIONE: Potrebbe anche non farvi ridere. Se non avete senso dell’umorismo.

Difetti
- La trama che tiene uniti i vari sketch comici non è fortissima od originalissima, ma comunque non è nemmeno troppo male.
- Nino Frassica come guest-star ce lo potevi anche risparmiare, Maccio.

Personaggio cult (tra i tanti)
Pino Cammino, passante di professione (Luigi Luciano)


9. The Americans
La Guerra Fredda più hot della tv
(stagione 1)

Trama semiseria
Keri Russell e Matthew Rhys sono due russi. Vabbè, in realtà lei è californiana e lui gallese, ma chiudiamo un occhio. Keri e Matthew sono due spie russe che lavorano per il KGB e vanno negli USA fingendosi americani. Durante la loro prima missione, appena aprono bocca parlano come Ivan Drago in Rocky IV, la loro copertura salta e vengono brutalmente fatti fuori. Fine della serie.

Pregi
- Ottimi i due protagonisti, in particolare una Keri Russell in formissima e in grado di cancellare i ricordi di quella lagna di Felicity che interpretava anni fa.
- Il rapporto ambiguo tra i due protagonisti: c'è un fondo di amore vero o è solo tutta una copertura?
- Splendide ambientazioni, costumi e musica anni ’80.
- La Guerra Fredda è raccontata in maniera inedita, dando spazio più ai russi che agli americani.
- Annet Mahendru, attrice rivelazione russa, non sarda come potrebbe sembrare dal cognome.
- La sigla è una figata.

Difetti
Qualche puntata un po’ sottotono e qualche calo di tensione.

Attrice cult
Keri Russell

8. Masters of Sex
Non chiamatelo porno, chiamatelo “studio sul sesso”
(stagione 1)

Trama semiseria
Il protagonista è un misogino e pervertito sessuomane che, pur di guardare e riprendere gente mentre fa sesso, si spaccia per uno dei ginecologi più importanti d’America. Fu così che creò il sito Brazzers. Il nome di quest'uomo?
Dio.

Pregi
- Hey, gente, è una serie sul sesso!
- È una serie vintage ambientata negli anni ’50, stilosa (quasi) quanto Mad Men.
- Lizzy Caplan rules.
- Michael Sheen all’inizio fa un po’ storcere il naso, più che altro perché il suo personaggio non è il massimo della simpatia, ma alla fine risulta perfetto per la parte.
- Sceneggiature a prova di bomba, impreziosite da momenti di una raffinatezza assoluta.
- Davvero notevole il modo in cui viene offerto uno spazio importante a personaggi “minori”, come la moglie del Dr. Masters Libby (Caitlin FitzGerald) e Margaret Scully (Allison Janney) alle prese con un marito gay.
- Hey, gente, è una serie sul sesso!

Difetti
Una regia fin troppo classica.

Attrice cult
Lizzy Caplan

7. Broadchurch
Non solo le giovani fighette, ma anche i ragazzini ogni tanto vengono uccisi
(stagione 1)

Trama semiseria
C’è una cosa che fa sempre notizia: quando una ragazzina, meglio se innocente e carina, viene uccisa. Tanto nelle serie tv, quanto nella cronaca nera vera. Così quando nella tranquilla cittadina inglese di Broadchurch viene trovato il cadavere di un ragazzino, a nessuno frega niente e il suo corpo viene lasciato lì sulla spiaggia fino all’arrivo dei condor, o se non altro dei gabbiani.

Pregi
- È la serie più commovente dell’anno.
- Pur raccontando un caso thriller piuttosto convenzionale, sa tenere sulle spine con una tensione crescente pazzesca.
- Splendide le musiche del compositore islandese Ólafur Arnalds, amichetto dei Sigur Ros.
- Da profano babbano di Doctor Who non conoscevo David Tennant e… attore rivelazione!
- Tutto il cast è superlativo, con menzioni d’onore per Olivia Colman a Jodie Whittaker.
- Molto poetico il finale.

Difetti
- Il pilot non è originalissimo e la serie ci mette un pochetto a conquistare del tutto. Ma quando lo fa, non ci sono cazzi che tengano e il cuore va in pezzi.
- È già in cantiere un remake americano che rischia di rovinarci il ricordo di questa perla UK. Per fortuna ci sarà però anche una seconda stagione della versione britannica.

Attore cult
David Tennant

6. Real Humans (Äkta människor)
Restiamo umani
(stagione 1)

Trama semiseria
In Svezia oltre all'IKEA e alla GNOCCA c’hanno gli hubot. Chi o cosa sono gli hubot? Sono dei robot umanoidi usati per fare da badanti agli anziani o per lavorare in catena di montaggio. Si scatena così la protesta dei Forconi svedesi, che gridano loro: “Oh, ci rubate il lavoro, maledetti pezzi di ferraglia!”. Cosa succede poi?
Ci sarà una battaglia epica tra le due fazioni ma, proprio come in Game of Thrones, dovremo aspettare altre 12 stagioni prima di vederla…

Pregi
- È l’ultima grande rivelazione di un’annata che ha riservato parecchie sorprese a livello telefilmico, soprattutto dall’Europa e in questo caso dalla Svezia.
- È di gran lunga la cosa a tematica fantascientifica più figa e originale vista quest’anno, cinema compreso. Sarà perché nonostante la tematica dei robot è più una serie drama che un tradizionale sci-fi.
- Umani poco umani e robot poco robot. Freddezza scandinava e calore di personaggi parecchio vivi. Real Humans gioca bene sui contrasti e realizza un mix unico.
- Gli attori che fanno le parti degli hubot, grazie al trucco ma non solo, sono favolosi.
- Tra i protagonisti c’è anche Kåre Hedebrant, il bambino dello splendido film Lasciami entrare ora diventato un teen in tempesta ormonale per una bella hubot.
- È una serie che cresce episodio dopo episodio e diventa sempre più affascinante.

Difetti
I ritmi lenti del primo episodio e l’evitare le ruffianate da serie americana potrebbero tenere lontano qualche spettatore.

Personaggio cult
Anita (Lisette Pagler)

5. Orange Is the New Black
L’amore non è bello se non è lesbicarello
(stagione 1)

Trama semiseria
Piper Chapman (Taylor Schilling) è una ragazza tutta a modo e precisina che un giorno finisce in carcere per un reato commesso tempo prima. Come compagne di cella si trova Annamaria Franzoni e Wanna Marchi. “AAARGH, FATEMI USCIRE!” grida all’inizio. Ma poi fanno amicizia e se la spassano tutte e tre allegramente come se fosse "the time of their life". E poi dicono che le condizioni nelle carceri sono dure...

Pregi
- Cast corale femminile strepitoso, ricco di personaggi che in ogni episodio riescono a ritagliarsi ognuno un proprio spazio.
- Le idole all’interno del carcere sono talmente tante, dalla folle “Crazy Eyes” (Uzo Aduba) alla sexy lesbo spacciatrice Alex (Laura Prepon), dalla cuoca boss russa “Red” (Kate Mulgrew) alla trans Sophia (Laverne Cox), che è difficile scegliere una sola favorita.
- Tante storie ai margini di tossiche, lesbiche, trans, nere, latine, prostitute, ladre, assassine, che non troppo spesso trovano spazio nelle tradizionali e perbenino serie americane.
- Nonostante le protagoniste principali siano le donne detenute, anche i personaggi maschili che ronzano loro intorno sono resi con grande cura e (dis)umanità.
- Con il suo utilizzo di flashback e il concentrarsi in ogni episodio su un singolo personaggio, potrebbe a sorpresa essere questo il vero erede di Lost.
- La serie mixa bene componenti drammatiche e comedy e cresce man mano che si va avanti nella visione.
- Le scene d’amore lesbo sono sempre ben accette.

Difetti
- La protagonista Taylor Schilling, pur cavandosela, è quella che mi convince di meno di tutto il cast femminile.
- A Jason Biggs hanno dato praticamente lo stesso personaggio di Jimbo in American Pie, che fantasia!

Personaggio cult
Tiffany "Pennsatucky" Doggett (Taryn Manning)

4. Scandal
Professione: azzecca-garbugli
(stagioni 2 e 3)

Trama semiseria
Olivia Pope (Kerry Washington) era la responsabile alle comunicazioni per la campagna elettorale di Silvio Berlusconi. Visto che il Cavaliere continuava a chiamarla "Belle Poppe", si è stufata ed è passata a dirigere la campagna per Matteo Renzi. Considerando che se si è in team con la Pope è impossibile perdere le elezioni, o anche solo una partita a scala 40, potete già dare il benvenuto al vostro prossimo Premier…

Pregi
- È la serie guilty pleasure più goduriosa in circolazione.
- Il ritmo è talmente alto che in soli 10 minuti di 1 episodio di Scandal capitano più cose (pazzesche tra l’altro) che in 10 intere stagioni di molte altre serie.
- Per quanto dietro a Scandal ci sia l’autrice di Grey’s Anatomy Shonda Rhimes e nonostante le dosi di elementi soap e trash presenti, la serie riesce anche a gettare uno sguardo sul mondo politico americano efficace e feroce, che non è difficile immaginare poi molto distante da quello reale. Non a caso la figura di Olivia Pope è ispirata a Judy Smith, un tempo collaboratrice di George Bush Senior.
- La storia d’amore tormentata tra Olivia Pope e… il presidente degli Stati Uniti, mica il primo pirla che passa. Insomma… Forse il secondo.
- Per quanto la protagonista e idola indiscussa della serie sia Olivia Pope, anche i personaggi minori riescono a ritagliarsi qualche loro spazio e crescono parecchio, stagione dopo stagione. Grande Huck (Guillermo Diaz), niente male l’evoluzione da good girl gone bad di Quinn (Katie Lowes), favolosi gli intrighi del braccio destro gay del presidente Cyrus (Jeff Perry), pazzesche tutte le sfighe che capitano al povero David Rosen (Joshua Malina) e c’è pure una grande perfida First Lady, Mellie (Bellamy Young).
- Una eccellente colonna sonora molto funk-soul anni ’70.
- Adoro Olivia Pope. Adoro Kerry Washington. Adoro Scandal.

Difetti
L’uso eccessivo di colpi di scena ai limiti dell’inverosimile potrebbe portare Scandal a diventare una serie scandalosamente trash. Ma per ora, per miracolo, non è ancora capitato.

Personaggio cult
Olivia Pope (Kerry Washington)

3. My Mad Fat Diary
Brutpop
(stagione 1)

Trama semiseria
Rae (Sharon Rooney) è una teenager inglese sovrappeso nel mezzo degli anni ’90, in pieno periodo d’oro del Britpop. Per lei la vita è dura e così tenta il suicidio.
Ah, se solo fosse cresciuta oggi, come sarebbero differenti le cose per lei…
Ehm, veramente no, forse andrebbero ancora peggio.

Pregi
- La colonna sonora anni ’90 con dentro tanto Britpop e altra figata di musica inglese è la più bella di tutti i tempi!
- L’ambientazione anni ’90.
- L’interpretazione extralarge (per bravura, intendo) della protagonista Sharon Rooney.
- Fin dalle dimensioni della protagonista, non è la classica serie teen.
- Il pilot è tra i più folgoranti visti negli ultimi tempi.
- Serie molto ben diretta e con uno stile visivo originale.

Difetti
Rispetto a Skins, tanto per citare un’altra serie alternative teen britannica, è una serie meno estrema e cattivella.

Canzone cult (tra le tantissime)
Radiohead “Fake Plastic Trees”

2. Breaking Bad
Chi ha bisogno della chemio quando si può cucinare droga?
(stagione 5 – seconda parte)

Trama semiseria
La storia di Walter White ormai la conoscete tutti. Un giorno ha scoperto di essere malato di cancro e di avere pochi mesi di vita rimasti. 5 stagioni (di cui una doppia) dopo ‘sto qua è ancora in (più o meno) perfetta salute che controlla il traffico di droga mondiale… Non è che i dottori avevano sbagliato diagnosi?

Pregi
- Una chiusura enorme per una serie enorme, in costante crescita episodio dopo episodio e stagione dopo stagione.
- Cast in stato di grazia. Bryan Cranston over the top, ha superato persino se stesso.
- Walt White ormai è entrato nell’immaginario collettivo.
- Pur nella drammaticità della vicenda, ci sono alcune perle di leggerezza come il telefono di Hello Kitty, in grado di rendere questa serie davvero davvero unica.
- La puntata “Ozymandias” è una lezione di come si costruisce la tensione senza precedenti.

Difetti
- Il finale è stato persino troppo perfetto. Può essere considerato un difetto?
- Dopo un personaggio e un’interpretazione del genere, Bryan Cranston troverà mai un altro ruolo a quest’altezza?

Canzone cult
Badfinger “Baby Blue”

1. Les Revenants
47 morti che parlano
(stagione 1)

Trama semiseria
In una cittadina francese, i morti tornano in vita.
E non è manco Lourdes.

Pregi
- Rivelazione assoluta dell’anno, ancor più bella perché del tutto inaspettata.
- Pur prendendo a modello per le atmosfere inquietanti Twin Peaks, e pur ispirandosi a un film omonimo del 2004, i francesi dimostrano che in tv è ancora possibile fare qualcosa di nuovo e originale.
- Splendido cast, con qualche volto visto qua e là in pellicole francesi come Frédéric Pierrot (Polisse, Giovane e bella), Yara Pilartz (17 ragazze) e Céline Sallette (L’Apollonide, Un sapore di ruggine e ossa) insieme a rivelazioni come Jenna Thiam, Pierre Perrier, Clotilde Hesme ecc. ecc.
- La colonna sonora dei Mogwai: meraviglia.
- Difficile definire la magia di Les Revenants a parole. Non trovate scuse, è una serie che va vista. Punto e basta.

Difetti
- Il finale sembra un po’ trattenuto, forse in vista della prossima stagione, già confermata e in arrivo nel 2014.
- Non contenti di fare grande cinema e grande musica, i francesi mo’ si son messi pure a fare grande televisione. Sarebbe troppo facile odiarli e invece non posso fare a meno di amarli.

Pezzo cult
Mogwai “Hungry Face”



giovedì 19 dicembre 2013

LE MEGLIO SERIE TV 2013, DALLA 20 ALLA 11




Dopo le posizioni dalla 40 alla 31 e quelle dalla 30 alla 21, stiamo per scoprire le serie tv migliori dell’anno secondo Pensieri Cannibali, ma non ancora. In attesa della top 10, oggi è il turno di quelle quasi migliori, con i telefilms dalla 20 alla 11. A dimostrazione di una qualità altissima, quest’anno persino superiore a quella delle pellicole cinematografiche, sono tutte serie che avrebbero meritato tranquillamente un posto tra le prime 10.

20. The Killing
La serie impossibile da uccidere
(stagione 3)

Trama semiseria
The Killing ha più vite di un gatto ed è più difficile da ammazzare di uno zombie. E meno male.
Cancellata già al termine della seconda stagione, era poi stata resuscitata per miracolo, ma alla fine della terza è stata di nuovo eliminata dai palinsesti. Anzi no, dietrofront: il prossimo anno tornerà con una mini-stagione conclusiva. Conclusiva, aspettiamo a dirlo.
Per intanto nella terza stagione, lasciata alle spalle la drammatica sparizione di Rosie Larsen, la mitica accoppiata Linden & Holder investiga su un nuovo caso che riguarda delle baby prostitute. A sorpresa, la serie resta ambientata a Seattle e non a Roma.

Pregi
- È la serie crime americana migliore in circolazione. Parola di uno a cui le serie crime di solito fanno venire voglia di spararsi.
- Ai due detective Linden & Holder ci si affeziona ancora di più.
- Peter Sarsgaard nei panni di un tizio nel braccio della morte offre un’interpretazione mostruosa. Come hanno fatto a non accorgersene quelli dei Golden Globe?
- La vicenda politica, elemento un pochino traballante nelle prime due stagioni, qui è del tutto assente.
- C’è un episodio diretto da Jonathan Demme che... Madonna che episodio!
- C’è un nuovo gruppetto di giovani attori molto promettenti, tra cui svetta Bex Taylor-Klaus nei panni dell’aggueritissima teen lesbica Bullet.

Difetti
Si tratta di un thriller realizzato alla grande, ma che fondamentalmente non rappresenta nulla di così nuovo od originale nel genere.

Personaggio cult
Bullet (Bex Taylor-Klaus)

19. Girls
Girls still want to have fun
(stagione 2)

Trama semiseria
Lena Dunham, le sue amichette girls e i suoi amichetti boys continuano a condurre una grama esistenza hipster in quel di New York City, andando in giro a ciulare per party super cool ed esclusivi. In pratica, un drammatico spaccato di quanto sia dura la vita ai tempi della crisi.

Pregi
- Lena Dunham come sceneggiatrice continua a maturare e in questa seconda stagione ci ha regalato dei notevolissimi saggi brevi di narrativa contemporanea, sotto forma telefilmica.
- Il fantastico episodio “One Man’s Trash” con guest-star Patrick Wilson.
- Il finale di stagione non smielato, solo romantico il giusto.
- Una grande colonna sonora super varia che spazia dagli Oasis alle Icona Pop passando per Fiona Apple.
- Il personaggio di Marnie (Allison Williams) in questa seconda stagione esplode e ci regala alcune scene memorabili, come quando a una festa reinterpreta “Stronger” di Kanye West.



Difetti
Le Girls non è che siano il massimo della simpatia, a volte. Però il bello della serie è anche quello, presentarci dei personaggi con tutte le loro debolezze e scazzi, per quanto possano renderli persino odiosi.

Personaggio cult
Adam Sackler (Adam Driver)


18. Utopia
La comprensione della trama della serie? Questa sì che è un’utopia
(stagione 1)

Trama semiseria
La vicenda ruota tutta intorno a una misteriosa domanda: "Where is Jessica Hyde?"
Quello che la gente in realtà si chiede è: "Who the fuck is Jessica Hyde?"

Pregi
- Pilot fighissimo.
- La storia è un irresistibile mix tra trame fumettistiche e cospirazioni governative, il tutto realizzato con un sempre gradito, almeno da questa parti, tocco British.
- Stile registico fresco, montaggio veloce, fotografia notevole. Tecnicamente una delle serie più belle da vedere quest’anno e roba da far invidia anche alla maggior parte dei film in circolazione.
- Un manipolo di personaggi parecchio misteriosi e affascinanti come lo spietato killer Arby (Neil Maskell) e l’enigmatica Jessica Hyde (Fiona O’Shaughnessy).

Difetti
- Dopo una partenza ricca di spunti strepitosi, qua e là la serie si complica troppo e incespica un po’ negli sviluppi. Niente di troppo preoccupante, ma l’impressione è che la serie il prossimo anno con la seconda stagione potrebbe anche dare di più.
- A livello emotivo il coinvolgimento nei confronti dei personaggi non è altissimo.

Frase cult
Where is Jessica Hyde?

17. Banshee
Una cittadina piena di amish e di… figa
(stagione 1)

Trama semiseria
Hood (Antony Starr) è un tizio cazzuto che appena uscito di prigione va a vivere in una cittadina di nome Banshee piena di amish. Perché con tutti i posti al mondo va ad abitare proprio lì? A forza di stare in prigione è diventato scemo?
No. Perché Banshee, oltre che piena di amish, è anche piena di figa.

Pregi
- Non so se la cosa vi può interessare o meno, ma se vi interessa è una delle serie con più figa in circolazione. Ivana Milicevic e Lili Simmons sono strepitose e spesso svestite. Se la cosa invece non vi interessa, sappiate che anche il protagonista Antony Starr è un gran figo.
- Kai Proctor (l’attore danese Ulrich Thomsen) è un villain con i controcazzi.
- Dopo una partenza non eccezionale da mediocre serie action, Banshee cresce episodio dopo episodio trasformandosi in un dramma shakespeariano di impressionante intensità.

Difetti
L’episodio pilota non è eccezionale con la sua voglia di stupire a tutti i costi e potrebbe disorientare qualche spettatore. Per fortuna già dalla seconda puntata le cose migliorano.

Personaggio cult
Job (Hoon Lee), l’aiutante trans e hacker del protagonista Hood

16. Homeland
Edward Snowden pazza e in gonnella contro tutti
(stagione 3)

Trama semiseria
Al termine della seconda stagione la sede della CIA era stata fatta saltare per aria e quindi ora gli agenti superstiti decidono di costruirla in un altro posto. Un posto a caso: le Hawaii. Inizia così Homeland – Hawaii Edition con la prosperosa Pamela Anderson al posto di Claire Danes e l’aitante The Rock anziché Damian Lewis.

Pregi
- È stata la stagione più imprevedibile e sorprendente della serie e la quarta potrebbe prendere direzioni ancora più inaspettate.
- Le grandi scene e i momenti di tensione non sono mancati.
- Lo splendido episodio s03e03 “Tower of David”.
- Il finale di stagione shock.

Difetti
- È stata la stagione più confusa e incerta su quale direzione far prendere alla serie, troppo poco terroristica nella prima parte e troppo terrostica nella seconda.
- Nonostante alcuni momenti altissimi, nel complesso è stata una stagione inferiore alle due precedenti, che avevano conquistato il primo posto nella classifica delle meglio serie tv di Pensieri Cannibali sia nel 2011 che nel 2012.
- Troppo poco Nicholas Brody (Damian Lewis).
- Alcuni salti temporali in avanti sono sembrati un po’ affrettati.
- Il personaggio di Jessica Brody (Morena Baccarin) è stato buttato via quasi del tutto, mentre quello di Dana (Morgan Saylor) ha avuto un grosso spazio all'inizio per poi essere anch’esso gettato. Per non parlare di Fara (Nazanin Boniadi), l’assistente musulmana di Saul (Mandy Patinkin) che sembrava dover giocare un ruolo fondamentale e invece niente, così come anche Peter Quinn (Rupert Friend).

Personaggio cult
Nicholas Brody (Damian Lewis)


15. American Horror Story: Coven
Tremate tremate, se le streghe voi trombate
(stagione 3)

Trama semiseria
Taissa Farmiga scopre di non essere del tutto normale quando il suo boyfriend muore trombandosela. Viene così spedita in una scuola speciale... Hogwarts?
No, la versione cool di Hogwarts, un covo capitanato da Sarah Paulson e dalla strega Suprema Jessica Lange. Altroché Albus Silente...

Pregi
- Le prime puntate sono le più divertenti e (relativamente) leggere della serie in assoluto.
- Taissa Farmiga + Emma Roberts formano proprio un bel Coven di streghetten fighetten.
- Notevole il personaggio notevolmente da stronza di una notevole Kathy Bates.
- Evan Peters a fare lo zombie se la cava bene. Ma non so se per la sua carriera futura questa sia una buona notizia.
- Lily Rabe in versione simil Stevie Nicks dei Fleetwood Mac: fantastica!
- Jessica Lange ormai è una garanzia.

Difetti
- Manca l’effetto sorpresa della prima stagione e lo spessore “storico” della seconda.
- Come già capitato alle due precedenti stagioni, dopo una partenza a mille si incontra qualche episodio un po’ sottotono.
- Denis O’Hare in versione schiavetto della Suprema è abbastanza ridicolo e sembra il maggiordomo di Scary Movie 2. Se è una cosa voluta, passa subito tra i pregi della stagione.
- Sarah Paulson accecata e sottotono rispetto all'Asylum.
- La stagione finirà solo a gennaio e quindi fare un punto completo ora è difficile. Peggio per voi, autori di AHS, non sapete che le classifiche cannibali di fine anno sono stilate appunto a fine anno?

Personaggio cult
Madison Montgomery (Emma Roberts)

14. Black Mirror
Nel futuro saremo governati da un grillo, pardon da un orsetto blu
(stagione 2)

Trama semiseria
Tre mini-film che ci proiettano in un distopico futuro prossimo.
Nel primo, alla protagonista muore il fidanzato e così si dà al porno su internet. Fino a che un giorno non incontrerà la sua anima gemella, un certo Don Jon.
Nel secondo, una tipa si sveglia priva di memoria e alla fine si scopre che Don Jon la sera prima le aveva versato del Roipnol nel drink.
Nel terzo mini-film, Don Jon viene eletto a capo del governo e il mondo diventa un porno, volevo dire un posto fantastico.

Pregi
- Pur priva dell’effetto sorpresa della prima stagione, Black Mirror continua a stupire e ad essere geniale.
- Il primo episodio Be Right Back è quello più emozionante finora della serie.
- Il terzo episodio The Waldo Moment è una delle più efficaci riflessioni socio-politiche mai viste. Tra l’altro con non pochi riflessi visibili nell’attualità italiana…

Difetti
- Il secondo episodio “White Bear” è leggermente sottotono rispetto agli altri due, per via della tematica ormai abusata dei reality-show.
- Solo 3 episodi, uffi.

Personaggio cult
Waldo

13. Mad Men
Sono pazzi questi uomini
(stagione 6)

Trama semiseria
Don Draper si stufa di fare il pubblicitario e si unisce ai movimenti studenteschi sessantottini. E così scopa ancora più di prima.

Pregi
- Linda Cardellini nei panni dell’amante stagionale di Don Draper (Jon Hamm).
- January Jones è tornata in splendida forma e non la truccano più come una cicciobomba cannoniera. Guarda caso Don non esiterà un attimo a ritrombarsela.
- Belle le parentesi “teen” dedicate a Sally Draper (Kiernan Shipka).
- Roger Sterling (John Slattery) in questa stagione è ancora più un idolo totale.
- Il bellissimo finale di stagione sulle note di “Both Sides Now” di Judy Collins, il cui testo si sposa alla perfezione con le immagini.

Difetti
La qualità di Mad Men è sempre talmente alta che ormai non fa più notizia e non riesce a stupire come un tempo.

Canzone cult
Judy Collins “Both Sides Now”

12. Vikings
Game of Thrones senza le parti noiose
(stagione 1)

Trama semiseria
I Vichinghi sono un popolo semplice: mangiano, bevono, scopano, prendono funghetti allucinogeni, si ammazzano, cose così. Fino a che all’illuminato Ragnar Lodbrok (Travis Fimmel) non viene voglia di andare in cerca di nuove terre e nuove civiltà. È così che i Vichinghi arrivano in uno strano paese a forma di stivale, dove accendono uno strambo elettrodomestico quadrato che trasmette delle immagini con sotto il logo




e si chiedono: “E questa sarebbe civiltà?”.


Pregi
- È una serie storico-fantasy che riecheggia le atmosfere di Game of Thrones. Solo concentrandosi su pochi, azzeccatissimi protagonisti ed evitando miliardi di personaggi secondari inutili.
- Il protagonista principale Travis Fimmel non è solo bello bello in modo assurdo ma si rivela anche un ottimo attore.
- Katheryn Winnick nei panni della vichinga guerriera spadroneggia.
- Gabriel Byrne è un gran cattivone.
- Attraverso il personaggio del monaco Athelstan (George Blagden) viene introdotto un interessante discorso religioso e di confronto tra culture diverse. E in più il monaco è protagonista di una fenomenale scena sotto effetto di funghetti allucinogeni.
- Grandissima sigla sulle note di “If I Had a Heart” di Fever Ray.

Difetti
Nonostante la serie sia prodotta da History Channel, l’aderenza storica per i puristi non sarà perfetta, ma pur sempre meglio della versione della Storia di The CW, no?

Personaggio cult
Floki (Gustaf Skarsgård)


11. Rectify
Il braccio della morte non è poi così male rispetto a fuori
(stagione 1)

Trama semiseria
Daniel Holden (Aden Young) viene fatto uscire di galera dopo 19 anni nel braccio della morte, in attesa di essere nuovamente processato. Una volta uscito, il mondo è cambiato rispetto a come lo ricordava: c’è la crisi, la disoccupazione, i Forconi… Al che lui fa: “Ma vaffanculo, io me ne torno dentro!”.

Pregi
- Aden Young stellare nei panni del protagonista.
- Un cast di supporto altrettanto strepitoso: Abigail Spencer, Adelaide Clemens, Luke Kirby, Clayne Crawford. Tutti fenomenali e tutti volti che in futuro potremmo rivedere spesso in tv e al cinema.
- Dialoghi di enorme profondità.
- La serie gioca bene con l’ambiguità del protagonista senza sbilanciarsi troppo: colpevole o innocente? Santo o peccatore? Sfigato vittima di un gomblotto o folle assassino?

Difetti
- L’episodio pilota non è fenomenale e ci va un po’ di pazienza per innamorarsi di questo gioiellino di serie.
- Rectify sembra non avere rivelato il suo potenziale completo e con la seconda stagione, già confermata, potrebbe fare ancora meglio.

Attrice cult
Abigail Spencer


mercoledì 18 dicembre 2013

LE MEGLIO SERIE TV 2013, DALLA 30 ALLA 21




Seconda tornata non elettorale ma delle serie tv preferite quest'anno dal qui presente blog Pensieri Cannibali.
Dopo le posizioni (non del Kamasutra) dalla 40 alla 31, ci avventuriamo oggi nelle posizioni (sempre non del Kamasutra) dalla 30 alla 21, tra zombie, psicopatici, licantropi, intrighi politici e quant’altro…

30. The Walking Dead
La notte fonda dei morti dementi
(stagioni 3 e 4)

Trama semiseria
In The Walking Dead la lotta per la sopravvivenza sembra seguire una sola regola: se sei un personaggio figo o quanto meno decente ti fanno fuori. Se invece sei ‘na merda di personaggio continui a vivere.

Pregi
Il Governatore.
Basta.

Difetti
- Gli episodi senza Governatore.
- Carl (Chandler Riggs) è ancora vivo.
- ‘Sta minkia di Minkionne Michonne sembrava un personaggio con del potenziale, però quando diavolo si deciderà a venire fuori?
- La storia d’amore tra Maggie (Lauren Cohan) e Glenn (Steven Yeun) sta diventando più smielata di quella tra Bella ed Edward in Tuaiaigt, fate voi se sia una cosa positiva o meno.

Personaggio cult
Il Governatore (David Morrissey)



29. Hello Ladies
Englishman in Los Angeles
(stagione 1)

Trama semiseria
Stuart Pritchard (Stephen Merchant) è un inglese single che vive a Los Angeles e cerca a tutti i costi di farsi qualche modella barra attrice. Peccato sia un po’ sfigatello e le cose non gli vadano proprio benissimo. Può consolarsi con gli amici, che però tratta di merda, e con la famiglia… ehm no, quale famiglia?
Vabbè, mi sa che deve tornarsene in Inghilterra, che è meglio.

Pregi
- Hello Ladies ha un umorismo sottile e spietato, che non fa morir dal ridere subito ma che dopo un po’ crea assuefazione.
- Il protagonista Stephen Merchant, amichetto di Ricky Gervais qui in versione solista, all’inizio potrebbe starvi sulle balle, però ben presto potrebbe diventare il vostro nuovo idolo.
- La colonna sonora, che a fine puntata ci regala sempre una perla anni ‘70/’80.

Difetti
- I personaggi secondari meriterebbero un maggiore spazio.
- Il finale di stagione poteva essere più cattivello, cazzarola.

Personaggio cult
Stuart Pritchard (Stephen Merchant)

28. Top of the Lake
Teen Mom – Versione Nuova Zelanda
(stagione 1)

Trama semiseria
Una ragazzina incinta di 12 anni sparisce nel nulla. La troupe di Teen Mom la cerca disperatamente, pur di terminare le riprese della nuova stagione del docu-reality di Mtv.

Pregi
- Gli splendidi spazi aperti della Nuova Zelanda.
- Alla regia e sceneggiatura di molti episodi c’è Jane Campion e si nota il suo stile.
- Niente male la colonna sonora, in cui si segnala una splendida cover di “Joga” di Bjork a opera di tale Georgi Kay.
- La protagonista Elisabeth Moss si smarca dal ruolo della Peggy di Mad Men e ci regala un nuovo notevolissimo personaggio.
- Peter Mullan cazzo se è bastardo, in questa serie.
- Il finale chiude bene la storia di una serie destinata (intenzionalmente) a non proseguire con altre stagioni.

Difetti
- Serie che fa mooolta fatica a ingranare. I primi due episodi non prendono un granché, ma se si ha la pazienza di andare avanti le particolari atmosfere e i ritmi sonnacchiosi della serie cominciano ad affascinare parecchio. Peccato che proprio quando uno si prende bene, la mini-serie composta da 7 episodi finisce.
- La cocca della Campion Holly Hunter nei panni della guru santona non è al top. Of the lake e della sua carriera.

Canzone cult
Georgi Kay “Joga”



27. Southcliffe
La vita è un videogame (sparatutto)
(stagione 1)

Trama semiseria
Nella tranquilla cittadina inglese di Southcliffe, un giorno un pazzo comincia a uccidere persone a caso. Perché?
Inizialmente si sospetta che il suo gesto di follia sia dovuto al fatto che il sindaco ha aumentato l’IMU cittadina, ma la polizia indagando scopre che il tizio aveva semplicemente visto troppe volte i film della saga di Hunger Games.

Pregi
- Una serie che fa davvero male. Come capitato anche con film come Elephant e Polytechnique, è difficile rimanere indifferenti a storie del genere.
- La costruzione narrativa della serie è molto originale e libera, con salti temporali inaspettati. Ma no, non si ricorre all’uso della DeLorean.
- Attori strepitosi, d’altra parte è pur sempre una serie British.
- Kaya Scodelario che va a fare jogging ascoltando Amy Winehouse nelle cuffiette.

Difetti
- 4 episodi costruiti in maniera molto particolare e con l’uso di un sacco di personaggi sono troppo pochi per affezionarsi davvero a qualcuno di loro.
- Fa persino stare troppo male.

Scena cult
Paul (Anatol Yusef) che canta al pub a squarciagola “Champagna Supernova” degli Oasis.

26. Bates Motel
Un giovane molto Norman e poco normale
(stagione 1)

Trama semiseria
Anche i serial killer possono aver vissuto un’adolescenza normale. Sono sicuro ce ne siano, ma non è questo il caso di Norman Bates, quello di Psycho, romanzo di Robert Bloch reso celebre dalla pellicola di un certo Alfred Hitchcock. Norman ha infatti una madre con manie omicide, un fratello che lavora come sorvegliante di piantagioni di marijuana e in pratica lui è quello più sano della famiglia. I Bates sono quindi talmente strambi che persino i loro vicini, gli Addams, hanno deciso di trasferirsi preoccupati quando sono arrivati loro in città.

Pregi
- La serie si discosta con buona personalità dall’ingombrante ombra della pellicola hitchcockiana.
- Freddie Highmore è bravino a creare un personaggio indipendente da quello portato sullo schermo da Anthony Perkins, ma la vera fenomena della serie è una Vera Farmiga stellare.
- Come nei vari Dawson’s Creek, Twilight, The Vampire Diaries, Hunger Games etc. anche qui è presente un triangolo sentimentale, decisamente più virato in zona freak visto che è composto dal giovane psyco Norman, dalla bionda strafiga Bradley (Nicola Peltz) e da Emma (Olivia Cooke), una ragazza con la fibrosi cistica che va sempre in giro con una bombola d’ossigeno dietro. In pratica: BEST-TRIANGLE-EVER.

Difetti
- All’inizio si prova un certo disorientamento nel vedere una versione teen e moderna di Norman Bates. Per fortuna però Bates Motel evita di finire in territori da serie bimbaminkia.
- Il fratello di Norman, Dylan (Max Thieriot) per ora è abbastanza ininfluente.

Personaggio cult
Norma Bates (Vera Farmiga)

25. Hemlock Grove
Storia di licantropi meno a torso nudo e bimbominkiosi del solito
(stagione 1)

Trama semiseria
Nella cittadina di Hemlock Grove viene uccisa una ragazza. Un po’ come in Twin Peaks, Pretty Little Liars, The Killing e qualunque altra serie tv degli ultimi 20 anni. Bene, partiamo all’insegna dell’originalità.
Qui però ci sono anche dei licantropi mutaforme, proprio come in True Blood, The Vampire Diaries, Teen Wolf e qualunque altra serie trash fantasy in circolazione.
Ma allora che c’è di originale, in questo Hemlock Grove?
Quasi niente, però tutte le sue varie componenti sono combinate in maniera così esagerata ed eccessiva che si finisce per pensare di trovarsi di fronte a qualcosa di nuovo.

Pregi
- È una serie folle.
- Belle le atmosfere inquietanti alla Twin Peaks meets American Horror Story e la regia schizzata (il pilot è diretto da Eli Roth).
- Famke Janssen è una bella MILFona.
- I due giovani protagonisti principali Landon Liboiron e Bill Skarsgård non saranno dei fenomeni della recitazione, però hanno il fascino dei belli e dannati (e pure schizzati).

Difetti
- Hemlock Grove è un gran calderone in cui dentro sono infilati persino troppi personaggi e spunti, molti appena abbozzati e messi lì in mezzo un po’ a casaccio.
- Dopo una partenza a mille, la serie precipita parecchio con una serie di episodi così così, per poi risollevarsi nel finale.

Personaggio cult
Shelley Godfrey (Nicole Boivin ma anche Michael Andreae e Lonnie Waugh)

24. Game of Thrones
Winter is coming. Sì certo, come no?
(stagione 3)

Trama semiseria
I personaggi di Game of Thrones continuano a prepararsi all’imminente (???) scontro, ordendo complotti uno alle spalle dell’altro e uccidendo ogni tanto qualcuno tanto per ammazzare la noia.

Pregi
- Daenerys (Emilia Clarke) nuda.
- Il finale di The Rains of Castamere. Dopo 8 episodi di sbadigli, finalmente è successo qualcosa. Anche se poi non è una cosa così sconvolgente, considerando come la serie ci avesse già abituati fin dalla prima stagione a questo genere di scherzetti, con la morte ben più inaspettata di… ATTENZIONE SPOILER PER CHI NON HA VISTO MANCO LA PRIMA STAGIONE Ned Stark.
- La top player della stagione è Natalie Dormer, idola che riesce a tenere a bada quel fulminato di Joffrey Baratheon (Jack Gleeson).


Difetti
- La seconda sembrava una stagione di passaggio. La terza lo sembra ancora di più. Quand’è che succederà finalmente qualcosa (a parte la morte random di qualche sventurato personaggio)? E quando ca##o arriva ‘sto winter?
- Ci sono TROPPI personaggi. E di molti di loro CHISSENEFREGA? AMMAZZATENE LA META'!

Personaggio cult
Margaery Tyrell (Natalie Dormer)


23. House of Cards
I politici fanno schifo. Ma vaaa?
(stagione 1)

Trama semiseria
Francis Underwood (Kevin Spacey) è il pezzo di merda più pezzo di merda tra i politici di Washington.
Poi un'estate un salto in vacanza in Italia e realizza una cosa: "Aah, quanto ancora ho da imparare da questi italiani? Quanto?"

Pregi
- Kevin Spacey è un grande attore. Questa serie non ci fa scoprire l’acqua calda, ma fa piacere rivederlo in ottima forma recitativa dopo un periodo un po’ appannato. Va però detto che, nella sua bravura, a tratti esagera e gigioneggia un po’ troppo. Che si creda di essere diventato una versione maschile di Meryl Streep?
- Kate Mara, la sorella di Rooney Mara. Complimenti alla mamma.
- Corey Stoll, l’Ernest Hemingway di Midnight in Paris, è molto bravo e il suo personaggio è quello che a livello umano coinvolge un minimo di più. Anche se insomma, pure lui…
- È una serie attualissima che ci mostra lo schifo della politica di oggi negli USA, però senza troppi sforzi di immaginazione possiamo accostarla anche alla situazione italiana.
- David Fincher con l’episodio pilota firma una regia molto contenuta e discreta, ma di classe.

Difetti
- “Mi piace il ghiaccio, tu non me lo rompere” diceva Bruce Willis ne L’ultimo boy scout. Anche a me piace, però questa serie è emotivamente davvero troppo glaciale e non si riesce a prendersi bene per nessun personaggio.
- Lo schifo della politica attuale non è certo tutta ‘sta novità e su tematiche simili aveva già fatto di meglio di recente la sottovalutata serie Boss.
- Robin Wright a me non convince.
- È una serie molto ben recitata, scritta, diretta, eppure lascia sempre con un mah in bocca… sarà perché è persino troppo perfettina?

Attore cult
Corey Stoll


22. Skins
La peggio gioventù
(stagione 7)

Trama semiseria
3 mini film separati dedicati a 3 personaggi “storici” delle passate stagioni di Skins. Quali?
Effy (Kaya Scodelario) non è più una zoccoletta bimbaminkia ma lavora per una grossa compagnia economica di broker che comprano e vendono azioni. E poi ci si stupisce che l’economia sia andata a puttane.
Cassie (Hannah Murray) non è più pazza come un tempo, ma si crede di poter diventare la nuova Claudia Schiffer. Sicuri sicuri non sia più pazza?
Cook (Jack O’Connell) ha visto decisamente troppe volte il film Drive.

Pregi
- Più che una stagione di una serie tv, tre film veri e propri che ci fanno vedere come sono cresciuti tre personaggi del telefilm teen più innovativo degli ultimi anni. E sono tre mini-film che valgono più di molti veri-film usciti quest’anno.
- Kaya Scodelario. Bellissimo rivedere anche Hannah Murray e Jack O’Connell, così come anche Lily Loveless e Kathryn Prescott, ma Kaya Scodelario in particolare quanto è diventata bella e brava e brava e bella?

Difetti
Skins ora è finito forever. Sigh.

Canzone cult
Ellie Goulding “You, My Everything”

21. The Newsroom
Mentana all’americana
(stagione 2)

Trama semiseria
Prosegue la versione americana del tg de La7 con Jeff Bridges nei panni di Enrico Mentana. Nella seconda stagione, il suo team di giornalisti si trova a dover fare i conti con un’accusa infamante, quella di aver messo in giro una storia falsa: Beppe Grillo e Matteo Renzi fanno segretamente all’amore insieme.
A fine stagione si scopre che non era mica una storia falsa.

Pregi
- Aaron Sorkin continua a tirare fuori dialoghi folgoranti.
- La serie riesce a essere attualissima e quasi profetica. Pur parlando di fatti realmente successi nel passato recente (come Occupy Wall Street), riesce persino ad anticipare il futuro, trattando il tema del gas nervino ancor prima che scoppiasse il caso siriano.
- Jim Harper (John Gallagher, Jr.) impegnato a documentare la campagna elettorale dei repubblicani.
- Oltre a Jeff Daniels, c’è un cast strepitoso: Emily Mortimer, Alison Pill, Olivia Munn, Sam Waterston, Hamish Linklater, Jane Fonda, Dev Patel e la figlioletta di Meryl Streep Grace Gummer sono tutti bravissimi, possibile che ai premi della tv americana che contano come i Golden Globe nessuno se li caghi?

Difetti
È mancato l’effetto sorpresa della prima stagione.

Personaggio cult
James “Jim” Harper (John Gallagher, Jr.)


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com