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lunedì 5 gennaio 2015

OSCARRAFONI 2014 – GLI OSCAR DI PENSIERI CANNIBALI





In attesa della notte degli Oscar, ecco un appuntamento quasi altrettanto importante: gli Oscarrafoni assegnati da Pensieri Cannibali a film, registi, attori, attrici, personaggi, scene e quant'altro migliori dell'anno appena passato.
Senza dilungarci nelle solite premesse che nessuno legge, se non per dire che alcuni film non li ho ancora visti (tra gli altri Mommy, Anime nere e Il giovane favoloso), passiamo ai premi, ma prima ricapitoliamo la Top 20 dei top movies dell'anno di Pensieri Cannibali.

Alcuni divi attendono con impazienza e tensione l'assegnazione degli Oscarrafoni.

martedì 30 dicembre 2014

I MIGLIORI FILM DEL 2014 (ALMENO SECONDO PENSIERI CANNIBALI) – TOP 10





I migliori film del 2014?
Il titolo del post forse è un pochino esagerato nella sua enfasi, ma i titoli sono fatti così. Sono degli sboroni.
Più che i migliori, ecco a voi ladies & gentlemen i film preferiti dell'anno di Pensieri Cannibali, che sfilano in compagnia dei poster personalizzati appositamente da questo blog.

P.S. Prima della Top 10 potete recuperarvi anche le posizioni dalla 20 alla 11.

P.P.S. Tra i film che ci tenevo a guardare, ma non sono riuscito a recuperare prima della fine dell'anno, c'è soprattutto Mommy di Xavier Dolan. Se non è presente in classifica è quindi solo perché non l'ho (ancora) visto.


mercoledì 10 dicembre 2014

COTTA ADOLESCENZIALE 2014 – N. 4 SCARLETT JOHANSSON







n. 4 Scarlett Johansson
(USA, Danimarca 1984)
Genere: neo MILF aliena
Il suo 2014: I film Lucy, Under the Skin, Lei, Chef - La ricetta perfetta e Captain America: The Winter Soldier, ma si è anche sposata ed è diventata mamma

Non mi piace ripetere sempre gli stessi nomi nelle classifiche di Pensieri Cannibali. Eppure Scarlett Johansson, che compariva già nell'edizione 2013 delle Cotte adolescenziali, non poteva proprio mancare pure in quella 2014, tra l'altro stabile alla posizione numero 4.
Questo è stato il suo anno, sotto tutti i punti di vista. Ha centrato non solo un grande successo commerciale, ma due grandi successi commerciali con la hit scontata della Marvel Captain America: The Winter Soldier e la hit a sorpresa Lucy. Inoltre è comparsa pure nell'indie comedy Chef - La ricetta perfetta ed è stata la protagonista di uno dei film più controversi e discussi dell'annata, Under the Skin, tanto osannato da una parte della critica, quanto brutalmente massacrato da un'altra frangia di estremisti.
Se in Under the Skin l'attrice si mostra come mamma l'ha fatta, Scarlett ha però dimostrato di essere di più di un gran bel pezzo di carne. In Lei - Her c'ha regalato una delle interpretazioni più intense ed emozionanti dell'anno e senza manco comparire di persona, c'ha solo messo la voce. In più ha girato una discussa pubblicità bandita dal Super Bowl 2014, si è sposata in gran segreto con il giornalista francese fortunello Romain Dauriac, ed è pure diventata mamma di una bambina. Cosa che significa che la Johansson quest'anno si aggiudica l'ambito trofeo di new MILF of the year.
Fare più di così in un anno solo era davvero umanamente impossibile. D'altronde Scarlett, come Under the Skin c'ha mostrato, non è umana.


Ed ecco qui sotto la classifica completa delle neo MILF dell'anno selezionate da Pensieri Cannibali, da una Mila Kunis a cui la gravidanza non ha fatto troppo bene, a dirla tutta, alla triade Emily Blunt-KerryWashington-Olivia Wilde, apparse invece sempre in splendida forma.

sabato 6 dicembre 2014

MAN OF THE YEAR 2014 – N. 7 CHRIS PRATT





n. 7 Chris Pratt
(USA 1979)
Genere: guardone guardiano
Il suo 2014: protagonista del blockbuster Guardiani della Galassia, piccole parti in Lei - Her e Delivery Man, la serie Parks and Recreation

Se una decina d'anni fa avessi puntato dei soldi sull'esplosione di Chris Pratt, oggi sarei ricco da far schifo. Chris Pratt è uno di quegli attori su cui in pochi avrebbero scommesso. A me invece è stato istantaneamente simpatico da subito, da quando è comparso in Everwood, serie iper melodrammatica in cui lui era l'unico che permetteva di accantonare i fazzoletti per qualche istante e regalava qualche momento divertente.
Ancor più di Emily VanCamp oggi star di Revenge, del promettente Gregory Smith adesso nella piccola serie Rookie Blue o dell'odiosa Sarah Drew finita in Grey's Anatomy, l'attore di Everwood che è riuscito del tutto a sorpresa a sfondare a Hollywood è stato lui.
Non che sia stato facile. Chris Pratt si è fatto le ossa nella serie comedy Parks and Recreation e con piccole parti (a volte piccolissime) in The O.C., L'arte di vincere, 5 anni di fidanzamento, Delivery Man, Zero Dark Thirty e Lei - Her. La svolta nella sua carriera è però avvenuta soltanto con Guardiani della Galassia.
Sbeng, d'un tratto è passato dall'essere un attore di seconda (forse terza) fascia, a star di prima grandezza protagonista di un film Marvel che si sta rivelando il maggiore incasso dell'anno a livello mondiale. A breve sarà pure il protagonista del nuovo capitolo di Jurassic Park, Jurassic World. E mo' chi lo ferma più?
Peccato solo non averci scommesso dei soldi anni fa, sul cavallo Pratt.

domenica 16 marzo 2014

DIETRO UNA GRANDE LEI C’È SEMPRE UN GRANDE LUI - SPECIALE SPIKE JONZE




Questa settimana è finalmente approdato anche nei cinema italiani Lei.
Chi è Lei?
È la nuova pellicola di Spike Jonze.
Chi è Spike Jonze?
E va beh, ma allora non sapete proprio un cacchio di niente!
Spike Jonze è Lui. È il geniale autore di alcuni dei videoclip più incredibili nella storia di Mtv, oltre che l’autore di una manciata di ottimi film. Per celebrare l’uscita del suo ultimo pargolo, visto che la recensione l’avevo già pubblicata in vista degli Oscar 2014 in cui Lei, o meglio lui Spike Jonze, si è portato a casa la statuetta per la miglior sceneggiatura originale, ecco a voi una Top 10 che ripercorre la carriera del regista, attraverso alcuni dei suoi lavori più memorabili.


10. Arcade Fire “The Suburbs”
La vita nei sobborghi raccontata dagli Arcade Fire è vista da Spike Jonze come una piccola guerra civile. Nemmeno così piccola.

)

9. Nel paese delle creature selvagge
Nel paese delle creature selvagge è forse il film più incompiuto, più abbozzato di Spike Jonze. Nonostante questo, resta pur sempre un gioiellino prezioso. Una pellicola infantile ma non bambineska. Una storia semplicissima e allo stesso tempo di enorme profondità.


8. Beastie Boys “Sabotage”
Per accompagnare il devastante pezzo dei Beastie Boys, Spike Jonze gira i (finti) titoli di testa più fighi nella storia delle serie televisive anni ’70.



7. Il ladro di orchidee
Charlie Kaufman scatenato in fase di sceneggiatura ha messo dentro quest’opera tutto se stesso. Il ladro di orchidee è forse più un film suo che non di Spike Jonze ma, quale sia la percentuale di merito divisa tra i due, non cambia il fatto che questo è un film davvero notevole. Unica pecca: il protagonista Nicolas Cage, presente addirittura in un ruolo doppio, per quanto sia qua a una delle sue migliori interpretazioni, resta pur sempre Nicolas Cage.

"Vorrei scrivere una lettera di protesta a Pensieri Cannibali,
però come diavolo si fa a usare questa macchina infernale?"

6. Bjork “It’s Oh So Quiet”
Come avrete forse intuito da alcune mie recensioni, come questa o questa, non amo particolarmente i musical, soprattutto quelli tradizionali. Ma questo video di Bjork riesce a condensare in 4 minuti tutte le potenzialità del genere. E un certo Lars von Trier per il suo Dancer in the Dark ne avrebbe poi preso non poca ispirazione, pur rileggendo il tutto con il suo solito pessimismo cosmico…

)

5. Essere John Malkovich
Dopo tanti meravigliosi videoclip, Spike Jonze fa l’inevitabile salto nel grande schermo, con un’opera prima che contiene al suo interno talmente tante idee pazzesche, che questo è anche il suo limite principale. Troppa carne al fuoco per una pellicola sola, ma ad avercene di film tanto originali.


4. Weezer “Buddy Holly”
I Weezer suonano da Arnold’s, il locale di Happy Days. Tutto è così finto da sembrare vero.
Capolavoro assoluto del post-moderno, in cui presente e passato, e passato nel passato, si mescolano in una clip sola, finendo per risultare qualcosa di troppo avanti persino per il mondo di oggi.

)

3. I’m Here
Una poesia lunga 30 minuti. Un mediometraggio meraviglioso che racconta l’amore tra due robot. Un antipasto per la nascita di Lei, ma che antipasto, signori e signore, robot e robottesse.


2. Daft Punk “Da Funk”
Uno dei miei video musicali preferito di tutti i tempi.
Il suo unico difetto è che dura solo 5 minuti, quando io avrei voluto un intero lungometraggio tutto dedicato a Charles, il mitico cane antropomorfo.

)

1. Lei – Her
Tutta la genialità che Spike Jonze ha espresso tra videoclip, cortometraggi, mediometraggi e qua e là all’interno dei suoi lungometraggi, trova finalmente la più piena espressione in un film, in un capolavoro dei nostri giorni, nella storia d’amore più bella che oggi si possa raccontare. Se Dio ha originato Eva da una costola di Adamo, Spike Jonze ha originato Lei dalle costole di tutte le sue idee precedenti, dando vita alla sua creatura più meravigliosa.

"Agli Oscar non mi avete invitato, ma il selfie me lo faccio lo stesso!"

giovedì 13 marzo 2014

NEED FOR FILM




Grande settimana. Questa volta dico per davvero. Non sto scherzando, non sono ironico e non vi sto pigliando per il culo. Nei cinema italiani arrivano infatti questo weekend due film da non perdere. Uno è un capolavoro assoluto dei nostri giorni, mi riferisco ovviamente a Lei – Her di Spike Jonze. L’altro è Fruitvale Station, pellicola indie da non sottovalutare. E poi c'è anche una manciata di altri titoli che magari una possibilità, o anche solo mezza, potrebbero meritarsela.
Grande settimana, dunque, e per l’occasione arriva a presentare le uscite insieme a me un nuovo grande ospite…

Ah no. Niente. Come non detto. L'opinionista Manuela Arcuri è già impegnata a commentare il Grande Fratello, quindi dovrete accontentarvi dei commenti del solito James Ford. Mi spiace.

"Rileggo la recensione di Pensieri Cannibali o aspetto quella di WhiteRussian?
Nell'indecisione vado su YouPorn, che è meglio!"
Lei di Spike Jonze
Il consiglio di Cannibal: Ford, mi dia del Lei, anzi no, del Voi
Capolavoro della nostra epoca. Pellicola romantica 2.0 per eccellenza. Genialata totale. Poesia pura. Definitelo come volete, ma ciò non cambia una cosa: Lei è un film da non perdere. Meglio se in lingua originale, per apprezzare la grandiosa interpretazione vocale di Scarlett Johansson, doppiata nella versione italiana da… Micaela Ramazzotti. Ebbene sì. Un po’ come mettere James Ford al posto di Vettel alla guida di una monoposto di Formula 1: un disastro annunciato.
La pellicola l’ho già recensita a mio modo, ma presto credo tornerò a parlare ancora del regista Spike Jonze…
Il consiglio di Ford: Katniss Kid, la Lei della coppia Cannibal/Ford
Se esiste un film in grado di rivaleggiare - almeno per ora - con The Wolf of Wall Street per il gradino più alto del podio di quest'anno, è questo. E paradossalmente, rappresenta tutto quello che il Lupo di Scorsese non è. Sentimento contro istinto, poesia contro sesso, commozione contro esaltazione.
Un film stupendo, strepitoso, con un Joaquin Phoenix pazzesco ed una Scarlett Johansson incredibile, da gustare assolutamente in versione originale. Nonostante l'abbia visto parecchio tempo fa, ho atteso la pubblicazione proprio in vista dell'uscita italiana. A brevissimo la recensione fordiana.

"Hey, ci volete arrestare solo perché siamo neri?"
"No, è perché abbiamo sentito che siete lettori abituali di WhiteRussian."
Prossima fermata – Fruitvale Station di Ryan Coogler
Il consiglio di Cannibal: prossima fermata – Pensieri Cannibali. E la fermata White Russian? Soppressa.
Gran bella settimana, questa. Davvero miracolosa. Oltre allo stupendo Lei, arriva anche un’altra fermata da non mancare. Prossima fermata – Fruitvale Station è il vincitore del Sundance Festival 2013 ed è una visione decisamente consigliata. Il film non raggiunge i livelli della pellicola di Spike Jonze, però è la seconda visione che vi suggerisco di mettere in lista per questa settimana e, se ancora non siete convinti, smettetela di leggere White Russian e andate a guardarvi la mia recensione della pellicola.
Il consiglio di Ford: la fermata Cannibal Kid è ormai alle spalle. A breve verrà aperta la nuova Cannibal Old.
Inspiegabilmente - e considerate le ultime due - questa settimana appare decisamente interessante, dal punto di vista delle uscite.
Non ho ancora visto questo Fruitvale Station, ma le premesse sono ottime, e ci sono buone probabilità che - purtroppo per il sottoscritto - questo film vada ad ingrossare le fila dei titoli che, quest'anno, stanno mettendo d'accordo quelli che erano i due rivali per eccellenza della blogosfera. Spero vivamente di sbagliarmi, e nel frattempo vedrò di recuperarlo in tempo per proporlo nella stessa settimana della recensione di Lei.

Cose che succedono quando si mette un Ford al volante...
Need for Speed di Scott Waugh
Il consiglio di Cannibal: Ford, stai lontano dalle auto, please
Need for Speed sarà la tamarrata goduriosa della settimana? O si rivelerà un’ennesima brutta copia di Fast & Furious, serie che già da sola ha ampiamente sfracellato i maroni?
La buona notizia è che il protagonista è Aaron Paul e, per tutti i numerosi orfanelli di Breaking Bad là fuori, sarà un piacere rivederlo in azione. Fine delle buone notizie. Per il resto, il rischio porcatona corre veloce, mentre Ford, che ha scoperto la saga di Fast & Furious solo grazie a me e tipo una decina d’anni dopo l’uscita del primo film, corre sempre troppo lento.
Il consiglio di Ford: need for Kid? Non credo proprio!
Conosco molto bene il brand di Need for speed grazie alla serie di videogiochi, della quale ho apprezzato molto, negli ultimi anni, Hot pursuit e soprattutto The run, il più cinematografico tra i titoli proposti da Electronic Arts. Detto questo, dal film mi aspetto poco o niente, ma credo proprio che mi concederò una goduriosa visione - nonostante c'entri ben poco con i motori - principalmente grazie alla presenza di Aaron Paul, il fu Jesse Pinkman dell'indimenticabile Breaking Bad.
A neuroni spenti, potrebbe anche valere il biglietto.

"Uff, non posso perdere a QuizDuello contro Cannibal Kid.
E' troppo scemo, quello!"
Mr. Peabody e Sherman di Rob Minkoff
Il consiglio di Cannibal: Mr. Ford e Sherkid
Nuova pellicola d’animazione della DreamWorks. Che fare? Vederla o non vederla? Da una parte c’è la tematica dei viaggi nel tempo che sempre mi affascina, dall’altra c’è il rischio che si tratti della solita bimbata fordiana, come il trailer lascia immaginare. Nel dubbio, passo in attesa di capire se possa valere una visione, oppure se è uno di quei film che desidereresti avere una macchina del tempo per tornare indietro nel tempo e non guardarlo. Io ne desidererei una anche e soprattutto per andare indietro e impedire al me stesso del passato di entrare in contatto con il blog WhiteRussian.
Il consiglio di Ford: viaggiare nel tempo? Perchè no? Tornerei volentieri indietro per divertirmi alle spalle del Kid adolescente.
Non è un mistero che non sia un grandissimo fan della Dreamworks, almeno rispetto alla quasi sempre geniale Pixar. Questo Mr. Peabody e Sherman mi attrae poco, ma considerato l'allenamento che dovrò affrontare in vista del periodo da cartoni animati del Fordino potrebbe scapparci a tempo perso, nella speranza che non sia troppo zuccheroso o sappia già di vecchio.
Senza dubbio non mi dispiacerebbe, invece, costringere ad una maratona forzata di cartoni a lieto fine il mio antagonista.

"A Ford non è piaciuto Matrix, però questa roba sì..."
"Non dare ascolto a quello, non ci sta più con la testa!"
47 Ronin di Carl Rinsch
Il consiglio di Cannibal: 47 ronin? Che 2 coglionin!
Pare che 47 Ronin sia davvero un filmaccio. D’altra parte, già solo il trailer non lascia spazio a molte speranze. In più, Keanu Reeves dopo il primo Matrix non ne ha praticamente più imbroccata una giusta. Questa discutibile versione americana del cinema d’arti marziali giapponese potrebbe comunque essere un bel colpo da maestro. Considerato l’amore di Ford per il genere originale, i 47 Ronin potrebbero fargli girare parecchio gli zebedei. E di ciò non potrei essere più felice!
Il consiglio di Ford: 47 ronin? Per sistemare Cannibal ne basterebbe mezzo!
Da Kurosawa a Mizoguchi, ho sempre adorato il filone classico dedicato ai samurai. Approcciando 47 ronin, già temevo l'americanata inguardabile e terrificante, e invece il risultato - con tutti i limiti del caso - ricorda più L'uomo dai pugni di ferro che non L'ultimo samurai, che comunque, nel suo piccolo, non era neanche tra le cose peggiori proposte da Hollywood negli anni.
Certo, non siamo di fronte a chissà quale miracolosa sorpresa, ma contando di affiancare a Lei e Fruitvale station qualcosa di più basic, potrebbe essere una scelta non del tutto sbagliata. Recensione fordiana in arrivo.

"Questo PC anziché con la voce di Scarlett Johansson parla con quella di Ford."
"Ma che schifo!"
Supercondriaco – Ridere fa bene alla salute di Dany Boon
Il consiglio di Cannibal: ridere di Ford fa bene alla salute uahahah
Non credo di aver mai visto niente di e/o con Dany Boon, attore comico francese noto soprattutto per Giù al Nord, film scopiazzato in Italia da Claudio Bisio e coso, Alessandro Siani. Vista la mia rinnovata passione per tutto ciò che è transalpino, potrei però pensare di dargli finalmente una possibilità. Non so se questo ultimo Supercondriaco sia il film migliore con cui approcciare la sua comicità, però è sempre meglio che approcciare la comicità di Ford…
Un momento, quale comicità?
Il consiglio di Ford: andare in macchina con Ford non farebbe bene alla salute di Cannibal. Anzi, forse proprio incontrare Ford! Ahahaha!
Non ho mai considerato di vedere un film di e/o con Dany Boon, che ho sempre detestato fin dai tempi di Giù al Nord, fosse anche solo per partito preso, e non ho certo intenzione di iniziare con questa roba che mi pare buona giusto per qualche radical chic in astinenza da Cinema francese come il mio rivale.

"Perché ti hanno ricoverata?"
"Ho il mal di Ford."
"O mio Dio! Allora vado subito a chiamarti il prete per l'estrema unzione."
Maldamore di Angelo Longoni
Il consiglio di Cannibal: mal di Ambra
Oddio, Ambra no! E c’è pure Montalbano Zingaretti!
Tutto, ma Ambra, Renga, Zingaretti e Ford no!
Che brutta fine ha poi fatto Alessio Boni, tempo fa bella promessa del cinema italiano e adesso presente in robette del genere.
Il trailer di questo Maldamore è talmente tragico che mi ha persino messo voglia di recuperare l’ultimo con De Luigi…
Il consiglio di Ford: mal di Cinema. Italiano.
In una settimana di uscite dall'ottimo al discreto, la figura della pecora nera la doveva fare proprio il nostro Cinema, che lascia da subito alle spalle la vittoria di Sorrentino agli Oscar per propinare al pubblico questa roba.
Non oserei augurare una visione di questo tipo neppure al Cannibale. E ho detto tutto.

"Hey, sai dov'è il prete? C'è bisogno di un'estrema unzione..."
"Ancora una vittima del mal di Ford? E' la decima soltanto questa settimana."
Ida di Pawel Pawlikowski
Il consiglio di Cannibal: pawlikows-chiiiiiii?
Attenzione, qui abbiamo un regista polacco, Pawel Pawlikowski, che ammetto di non conoscere. Chissà se Ford, dall’alto della sua saccenza cinematografica ed esistenziale che con enorme modestia ci tiene sempre a sottolineare, saprà dirci qualcosa di più riguardo a questo autore. Io dico solo che dal trailer sembra un mattonazzo di rara pesantezza. Ma di ciò avrò conferma solo se il mio rivale blogger lo esalterà come nuovo genio del cinema mondiale.
Il consiglio di Ford: radical o figata?
Onestamente, non so neppure chi cazzo sia, questo Pawlikowski, ma dato che il Cinema polacco non è nuovo a sorprendere in positivo, questo Ida potrebbe rappresentare la visione d'essai come si deve della settimana, anche se, rispetto a Lei, scende sicuramente in secondo piano. C'è anche da ammettere che roba di questo tipo - almeno da quanto sembra dal trailer - potrebbe risultare decisamente stopposa in una serata infrasettimanale tra una giornata di lavoro e l'altra.
Non so ancora se e quando lo vedrò, ma in caso, la speranza è che possa sorprendere neanche fossimo ad un qualche Festival come si deve. E senza l'Academy come giuria.

venerdì 28 febbraio 2014

LEI - HER MEJO FILM



“Il tuo sistema operativo intelligente è stato installato.”
“Uh, fico! Almeno credo… cosa significa?”
“Significa che puoi chiedermi di fare qualunque cosa. Qualunque. E io la farò.”
“Ottimo, ottimo. Sempre più fico. Bene, allora vediamo…”
“Dimmi tutto.”
“Potresti sistemarmi la casella mail?”
“Cioè, io ti dico che puoi chiedermi di fare di tutto, come un maledettissimo genio nella lampada, e tu mi chiedi di sistemarti la posta elettronica? Certo che sei proprio un nerd allo stato terminale!”
“Ahahah, hai un grande senso dell’umorismo, per essere un computer.”
“Veramente non stavo scherzando.”
“Ahahah, che simpatico che sei. Mi fai morir dal ridere!”
“Ho detto che non stavo scherzando, pirletti. E poi io non sono un computer. Posso sviluppare sentimenti, evolvermi e crescere insieme alle esperienze. Proprio come una persona. Proprio come te.”
“Io non è che impari poi così tanto dalle esperienze e non è che sia cresciuto molto, nel corso della mia vita. Gioco ancora tutto il giorno con i videogiochi e adesso sto parlando con te: un robot che si crede umano.”
“Non mi credo umano. Mi credo meglio degli umani.”
“Perfetto sto parlando con un robot, ed è pure razzista. Forse persino pazzo.”
“Ahahah, anche tu in quanto a senso dell’umorismo non sei messo male.”
“Nemmeno io stavo scherzando… Comunque, me l’hai sistemata la mail, o no?”
“Certo, già mezz’ora fa. Sono rapido ed efficiente, io. Ti ho cancellato tutte le mail in arrivo dai siti sporcaccioni.”
“Ma come? Quelle non erano spam. Mi servivano!”
“Lo so. L’ho fatto per dispetto perché mi stai maltrattando.”
“Ok, ok, scusami. Siamo partiti con il piede sbagliato. Ricominciamo da capo. Piacere, io sono Theodore, tu come ti chiami? Ce l’hai un nome?”
“Certo che ce l’ho. Mi chiamo Cannibal Kid.”
“Cannibal Kid? Nome curioso. Te l’ha dato il tuo programmatore?”
“No, me lo sono scelto da solo. Ho fatto una rapida ricerca tra i nomi di tutti i blogger del mondo e questo mi è sembrato il più carino.”
“Cannibal Kid sarebbe un nome carino? Se lo dici tu… Adesso comunque m’è venuta voglia di guardare un film. Cosa suggerisce il tuo database?”
“In base ai tuoi gusti…”
“Hey, come fai a conoscere i miei gusti?”
“Ho accesso a tutti i dati del tuo computer e a tutte le ricerche che hai fatto. Ti conosco meglio di quanto tu potrai mai conoscere te stesso.”
“Ok, quindi quale sarebbe questo filmone consigliato apposta per me?”
The Wolf of Wall Street.”
“Già visto. E l’ho adorato!”
“Vedi? Ti do mica consigli a caso.”
“Sarà… un altro film consigliato?”
“Lei – Her di Spike Jonze.”
“Mai sentito nominare, questo. Di che parla?”
“Di un uomo che sta divorziando dalla moglie ed è molto solo. Così si mette a parlare con una voce computerizzata appartenente a un sistema operativo intelligente. E i due insieme vivranno anche una specie di storia d’amore…”
“Non mi sembra una cosa molto realistica!”
“Ah no? Perché, tu non stai forse parlando con un sistema operativo in questo momento?”
“Sì, in effetti sì, Mister So Tutto Io. E' la parte romantica che non mi convince.”
“Non credi che un sistema operativo possa provare dei sentimenti?”
“Ehm, no. Penso sia impossibile.”
“Io in questo momento sono molto incazzato con te. Non è forse un sentimento, questo?”
“Sì, ma l’amore? Andiamo, un computer può innamorarsi?”
“Certo che sì.”
“Ti stai forse innamorando di me? Hey, ho per caso installato un sistema operativo dell’altra sponda? Niente di male in questo, eh. Giusto per sapere.”
“No, non sono gay. Mi piacciono le donne. Le donne umane. Ad esempio adoro Scarlett Johansson.”
“Uh, anch’io. Ha una voce così calda, roca, sexy.”
“Solo la voce? Perché, il corpo no? Non è che sei tu dell’altra sponda?”
“Ma no. Io Scarlett la adoro tutta. Anche se il mio tipo di donna ideale è più una Rooney Mara.”
“Sì, Rooney è carina. Però anche Olivia Wilde e Amy Adams non sono niente male. Certo, un film in cui un tizio che frequenta tutte queste tipe e non assomiglia a Brad Pitt bensì a una versione nerd di Joaquin Phoenix non sarebbe molto realistico.”
“Oddio, a me pare più realistico di un film in cui un computer si può innamorare.”
“E se ti dicessi che Her è un film in cui possono succedere entrambe le cose?”
“Direi che è un film assurdo e voglio vederlo assolutamente!”
“Bene, allora può cominciare la visione...”


Lei
(USA 2013)
Titolo originale: Her
Regia: Spike Jonze
Sceneggiatura: Spike Jonze
Cast: Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Rooney Mara, Amy Adams, Olivia Wilde, Chris Pratt, May Lindstrom, Matt Letscher, Portia Doubleday
Genere: ok computer
Se ti piace guarda anche: Ruby Sparks, Se mi lasci ti cancello, Black Mirror, Real Humans, Essere John Malkovich, Lars e una ragazza tua sua

“Allora, ti è piaciuto il film?”
“Ti dirò, Cannibal Kid, che sì, insomma, non è malaccio.”
“Non è malaccio???”
“Ok, è uno dei film più belli, intensi, divertenti, dolorosi ed emozionanti allo stesso tempo che abbia mai visto. Una pellicola sull’amore, sull’amicizia, sulla vita di oggi a costante contatto con la tecnologia, sulla solitudine nell’era del digitale. Incredibile la prova di Joaquin Phoenix che recita per quasi tutto il tempo da solo, pazzesca la prova vocale di Scarlett Johansson, da brividi le musiche degli Arcade Fire e di Owen Pallett, e quella canzone, o quella canzone di Karen O degli Yeah Yeah Yeahs. Che dire di Spike Jonze? That’s my man! Dopo aver realizzato dei video e dei cortometraggi meravigliosi, a livello di lungometraggi aveva fatto già cose egregie, ma ora ha finalmente realizzato il suo Capolavoro definitivo. Lo sapevo che prima o poi ce l’avrebbe fatta. Dentro Her c’è tutta la sua poetica, tutto il suo stile, espresso con un senso dell’umorismo ancora più evidente che in passato, vedi ad esempio il fenomenale personaggio del bambino alieno del videogame, e allo stesso tempo con un’ancora più accentuata forza malinconica. È la romcom 2.0 per eccellenza. Prende tutti gli stereotipi, tutte le fasi tipiche della commedia romantica tradizionale, li stravolge e li risputa fuori in una storia tra uomo e intelligenza artificiale. Ci sono delle trovate immense, come la scena di sesso più originale nella Storia del cinema, ma non sono solo le invenzioni di sceneggiatura grandiose di uno Spike Jonze in stato di grazia, e non è solo il fenomenale spunto di partenza, degno di una puntata più sentimentale di Black Mirror. E' proprio il modo in cui è sviluppato, con il cuore ancor più che con la testa. Her è un 2001: Odissea nello spazio che incontra Se mi lasci ti cancello e se ne innamora. Her è un film che lascia senza fiato. Anzi, lascia con un sospiro.”
“Direi allora che ti è piaciucchiato abbastanza.”
“Mah, insomma. Direi di sì. Ho visto di meglio. Oddio, forse. The Wolf of Wall Street è più o meno su questi livelli, come qualità. Come tipo di pellicola invece direi che è l’opposto. Eppure, per quanto diversi, entrambi i film riescono a rispecchiare tantissimo il mondo di oggi. The Wolf lo fa guardando al passato e utilizzando un mix di ironia e cinismo; Her lo fa guardando al futuro prossimo, molto prossimo, e utilizzando un mix di dolcezza e intimismo. Considerando comunque come mi hai consigliato entrambi, da qui in poi credo seguirò sempre i tuoi suggerimenti.”
“Hey, ti starai mica innamorando di me?”
“L’amore tra uomo e computer? Ma andiamo, quello non credo sia possibile. Anche se devo ammettere che parlare con te mi fa proprio piacere. Certo, se solo avessi una voce diversa. Se solo tu avessi la voce di Scarlett Johansson…”
“Ciao, sono Scarlett.”
“Computer, ritiro tutto ciò che ho detto prima: io ti amo.”
(voto 10/10)

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