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lunedì 21 dicembre 2015

Cannibal Music - Best Albums 2015 - La Top 10





I dischi dell'anno. I migliori?
No, soltanto quelli preferiti da Pensieri Cannibali. Quindi sì, i migliori.
Dopo aver dato un'occhiata e magari un ascolto alle posizioni dalla 20 alla 11, cercate di trattenere l'emozione e scorrete la lista per scoprire chi si è guadagnato il primo posto della classifica degli album di questo 2015.

Ah, prima un'altra cosa. Il palmares degli anni passati:

2008 - Vampire Weekend "Vampire Weekend"
2009 - The Horrors "Primary Colours"
2010 - Kanye West "My Beautiful Dark Twisted Fantasy"
2011 - Zola Jesus "Conatus"
2012 - Fiona Apple "The Idler Wheel"
2013 - Daft Punk "Random Access Memories"
2014 - Damon Albarn "Everyday Robots"

domenica 27 settembre 2015

Cannibal Music - I dischi di settembre 2015





Nel corso del mese di settembre sono arrivati un sacco di nuovi dischi. Talmente tanti che diversi non sono ancora riusciti ad ascoltarli per bene e a metabolizzarli a sufficienza e quindi di alcuni se ne riparlerà poi a ottobre. E di alcuni magari mai.
Intanto ecco l'opinione di Pensieri Cannibali su qualche album di cui mi andava di parlare in mezzo alla miriade di quelli usciti. D'altra parte, se persino Papa Francesco sta per pubblicare un disco, non è che forse ne escono troppi?

Lana Del Rey “Honeymoon”
 

martedì 1 febbraio 2011

Borat? Meglio Barat, Carl Barat

Carl Barat "Carl Barat"
Genere: brit pop
Provenienza: Basingstoke, UK
Se ti piace ascolta anche: Richard Hawley, Richard Ashcroft, Libertines, Pete Doherty, Babyshambles, Pulp


Carl Barat era insieme a quel drogato di Pete Doherty nei Libertines. Non che non fosse drogato pure lui, beninteso, però tra i due perdeva ai punti. Mentre il compagno di sventure si è messo in proprio e con i Babyshambles (oltre che con Kate Moss), Carl ha prima fondato i poco ispirati Dirty Pretty Things e negli scorsi mesi ha pubblicato il suo primo (stavolta ispirato) esordio solista. Un album passato piuttosto in sordina anche da queste parti (mea culpa), ma che ora mi sembra giusto riscoprire.

Per gli amanti del suono british da pub infatti questo bel dischetto è uno di quelli da far girare a ripetizione tra una pinta di Guinness e un tiro a freccette, soprattutto una “Run with the boys” che è quel pezzo pop frizzante che qualche tempo fa Fratellis, Supergrass e sì pure i Libertines sapevano scrivere. Mentre grazie al nuovo malinconico singolo “So long my lover”, una sorta di incrocio tra Richard Ashcroft e Richard Hawley, potrebbe anche fare il botto (o quasi) in classifica.


Il pezzo che apre l’album "The Magus" poi recita:
Because men can be animals
savages and cannibals
E come posso io non dargli ragione?
(voto 6/7)

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